Il romanzo psicologico o
d’analisi in Italia
Caratteristiche, tecniche di scrittura, autori e romanzi
rappresentativi
a cura della prof.ssa Renata Greco
1

Questo tipo di romanzo ha la sua massima
diffusione in Europa nel ‘900. Esso è presente in
tre aree:

In Francia, in cui Marcel Proust realizza, con Alla
ricerca del tempo perduto, il romanzo della
memoria
In Irlanda, in cui James Joyce conduce con
l’Ulisse una vera e propria esplorazione
dell’inconscio
Nell’area mitteleuropea (Praga e Vienna, Italia), la
più ricca di autori e romanzi, da Franz Kafka con
Le Metamorfosi, a Thomas Mann, con La
montagna incantata; da Luigi Pirandello con Il fu
Mattia Pascal, a Italo Svevo con La coscienza di
Zeno


Dove e con chi
a cura della prof.ssa Renata Greco
2

La nascita della moderna narrativa d’analisi va ricondotta ad una
serie di fattori economici, politici, sociali del tempo:

Si afferma la Seconda rivoluzione Industriale che porta con sé la
nascita del capitalismo monopolistico e soffoca la libera
concorrenza. Gli stati forti diventano sempre più ricchi mentre si
delineano chiaramente le aree sottosviluppate destinate allo
sfruttamento di materie prime (colonialismo e imperialismo)
Si diffonde una mentalità ispirata alla ricerca dell’utile personale
e al rifiuto di valori universali quali la libertà, la solidarietà e
l’uguaglianza. Gli stati forti sono giustificati nel sottomettere quelli
deboli
L’intellettuale non è più integrato nel tessuto sociale, del quale
condanna l’ipocrisia e la logica dell’utile; analogamente la società
ne disconosce l’importanza: l’arte non crea guadagno e non è
produttiva
Nasce la figura del’inetto, l’uomo incapace di piegarsi alle logiche
economiche, culturali e sociali di una popolazione priva di
coscienza; dotato però di spirito critico, l’inetto diventa un acuto
osservatore della degenerazione sociale.



Contesto storico
a cura della prof.ssa Renata Greco
3

Intanto gli studi scientifici hanno condotto
l’umanità a capire che il mondo non è regolato da
pure leggi di causa ed effetto, ma che per ogni
fenomeno esiste una vasta gamma di
spiegazioni. Non c’è determinazione, nella
scienza, ma una serie infinita di possibili variabili

Allo stesso tempo la psicanalisi svela all’umanità
l’esistenza dell’inconscio, ovvero quella parte
dell’io che si colloca al di sotto dello stadio di
coscienza e che influenza, senza che l’uomo ne
abbia consapevolezza, i suoi comportamenti
Scienza e psicanalisi
a cura della prof.ssa Renata Greco
4

Fabula: assume una funzione marginale. Non è importante la
trama in sé ma il modo in cui i personaggi vivono quella
determinata situazione; l’attenzione si sposta dagli eventi ai
protagonisti. Per questo le trame dei romanzi d’analisi spesso
sono fragili e poco significative

Intreccio: diventa sempre più debole. Il racconto viene
schematizzato in blocchi tematici, in cui il tempo viene
dissolto: chi scrive porta avanti o indietro la storia senza la
classica successione cronologica degli eventi. Si diffonde
l’uso del feed-back (incrocio continuo tra passato e presente)

Personaggi: vengono presentati non più “dal di fuori” ma da
dentro: non sappiamo quasi mai come sono fatti fisicamente,
come vestono o qual è la loro estrazione sociale, ma
conosciamo intimamente il loro essere, le contraddizioni, le
angosce, i dubbi. I personaggi mutano continuamente a
seconda dello spazio, del tempo, delle relazioni sociali e degli
eventi in cui si imbatte
Tecniche di scrittura: lo schema - base
a cura della prof.ssa Renata Greco
5
L’interesse per tutto ciò che accade sul piano
della coscienza e nel labirinto dell’inconscio fa
sì che gli scrittori portino all’estremo due
tecniche principali:
 Il monologo interiore: il personaggio parla con
se stesso, ciò che pensa diventa materia per le
sequenze riflessive


Il flusso di coscienza: il personaggio comunica
emozioni, ricordi, sensazioni che si accavallano
fra loro senza un apparente filo logico, spesso
per attrazione analogica con quello che in quel
momento sta facendo o dicendo
Tecniche di scrittura: la narrazione
a cura della prof.ssa Renata Greco
6

Lo scrittore concentra tutta la sua attenzione su un
unico personaggio, attorno al quale convergono
tutti quelli che a vario titolo entrano in relazione con
lui. Quasi sempre i titoli dei romanzi portano il nome
del protagonista (Mattia Pascal, Zeno Cosini)

Spariscono i tanti personaggi che di solito
caratterizzano il romanzo realista: non possiamo più
classificarli in personaggi secondari di vario tipo né
assegnare loro i ruoli accademici della tradizione
(aiutanti, antagonisti etc.). Lo stereotipo presuppone
un canone, una regola, mentre il romanzo d’analisi
afferma l’unicità e la singolarità dell’individuo. È la
fine del cosiddetto romanzo corale di manzoniana
memoria.
Piano dei personaggi
a cura della prof.ssa Renata Greco
7

Anche per la tecnica di scrittura in sequenze
accade la rivoluzione:

Si riducono al minimo le sequenze narrative,
quelle che reggono il peso della trama e
dell’intreccio (c’è poco da raccontare)
Si condensano le sequenze dialogiche (più che
interagire tra loro parlandosi, i personaggi pensano
e vengono pensati)
Si moltiplicano le sequenze descrittive e
soprattutto riflessive, cioè le sequenze di tipo
statico, che fermano il personaggio nei suoi pensieri
e nelle sue ambiguità


Sequenze
a cura della prof.ssa Renata Greco
8
Tace per sempre l’autore onnisciente (che sa
tutto della sua creatura)
 Il narratore è interno (il romanzo è spesso
scritto in prima persona: il personaggio si
racconta, si confessa)
 La
focalizzazione è interna: solo il
narratore/personaggio
“sa”;
spesso
la
focalizzazione è fissa (nelle mani di un solo
personaggio), raramente multipla (diversi punti
di vista si intrecciano e contraddicono tra loro)
 Il tempo scorre in più direzioni: guida il
personaggio, non lo scrittore

Rapporto autore/personaggio
a cura della prof.ssa Renata Greco
9

Il finale di una storia è di due tipi:

Chiuso quando la vicenda, nel bene o nel male, si
conclude. È il caso del romanzo del ‘700 e dell’800,
in cui la vicenda si concludevo o con un lieto fine o
con un finale tragico. In questo caso la fabula è
lineare: l’azione parte da un punto “x” e si esaurisce
al punto “y”

Aperto quando la vicenda non ha una sua concreta
conclusione ma finisce … in aria. In questo caso la
fabula è circolare, può iniziare di nuovo proprio dal
punto in cui si interrompe la scrittura. È il caso del
romanzo d’analisi
Finale aperto
a cura della prof.ssa Renata Greco
10
Scarica

romanzo psicologico