Papa Sisto I
S. Sisto I è il settimo Papa che salì sulla cattedra di Pietro;
era romano, nato presso la via Alata dalla famiglia Elvidia.
Il suo pontificato, iniziato nel 115, fu importante soprattutto per l’inizio delle missioni in luoghi selvaggi, o quasi. Mentre infatti fino ad allora l’evangelizzazione era stata diretta
essenzialmente verso le popolazioni più civilizzate, Sisto
mandò il vescovo Pellegrino nelle Gallie, paese ancora legato a modelli di vita nomade e comunque toccato solo marginalmente dalla raffinata e ormai decadente vita romana.
Continuò anche l’opera del suo predecessore nell’ordinamento delle strutture ecclesiastiche. Stabilì che un vescovo
per essere ricevuto nella sua sede, dovesse esibire una lettera
di contrassegno della Santa Sede; volle che prima della
Messa il popolo cantasse il Trisaggio (tre volte Santo, dal
greco) con il celebrante e che venisse cantato anche il Sanctus, già introdotto dagli Apostoli; entrambi sono inni di glorificazione di Dio.
Prescrisse, inoltre, che la pezzuola del calice fosse di lino
e ordinò che calice e arredi sacri fossero toccati solo dai
sacerdoti.
Confermò la consuetudine della Chiesa di Roma di celebrare la Pasqua di domenica, e la prima dopo il plelinunio di
primavera (dal 22 marzo al 25 aprile).
Venne martirizzato a Roma durante l’impero di Adriano
nel 125 e fu sepolto per volere di S. Pasquale I presso la
tomba di S. Pietro dove rimase fino al 1132.
Braccio prodigioso di SISTO I P. e M.
Protettore della Città di Alatri
La Venerabile Confraternita
di San Sisto I P. e M.
Dal 1999, la Confraternita di San Sisto I Papa e Martire organizza, in collaborazione con il Comune di Alatri, i festeggiamenti del Santo Patrono San Sisto.
E’ un appuntamento al quale la Confraternita non può mancare. Esso rappresenta la dimostrazione di quanto sia grande la devozione di tutti i cittadini,
giovani e meno giovani, per il nostro Santo Patrono.
Mi sento in dovere di ringraziare tutti i componenti del Consiglio Direttivo
della Confraternita per l’organizzazione dei festeggiamenti.
Un caloroso ringraziamento va esteso anche ai confratelli e consorelle per
il loro impegno e a tutti i cittadini che hanno collaborato partecipando con il loro
contributo.
Un doveroso ringraziamento va a S. E. Mons. Lorenzo Loppa nostro Vescovo, a
Don Antonio Castagnacci Parroco della Concattedrale di San Paolo e Primicerio della Confraternita, al Segretario Diocesano Aldo Fanfarillo, a tutte le associazioni, alla protezione civile per il loro efficiente impegno, a tutte le Autorità
civili e militari del territorio e dei paesi limitrofi che con la loro partecipazione
rendono sempre la Messa Pontificale e la Processione un momento ancora più
solenne.
Auguro a tutti e a ciascuno: Buona Pasqua e buona festa di San Sisto.
Evviva San Sisto
Il Priore
Enzo Martufi
Saluto del Sindaco
della Città di Alatri
Come ogni anno, si rinnova il tanto atteso appuntamento nella nostra Alatri con
la festività in onore del Santo Patrono Sisto. Immagine di fortezza, fede e speranza, S. Sisto è il nostro PADRE BUONO che specialmente in questo periodo
difficile per ciascuno di noi, può e deve essere guida e aiuto alle nostre debolezze e al nostro scoraggiamento.
In questo anno il cammino è stato faticoso, segnato dalla mancanza di mezzi economici nel tentativo di assicurare un efficiente gestione della città e dei servizi
per i cittadini, accompagnati dall’incubo di tante famiglie che rischiano la perdita del lavoro e dei mezzi per i propri figli. Ed è sempre più evidente il disagio
dei giovani che hanno difficoltà a trovare un’occupazione ed una strada, onesta e
dignitosa, per costruire il loro futuro.
Di fronte a tutto questo potrebbe essere facile perdere la speranza. È per questo
che bisogna mantenere salda la nostra fede e chiedere al nostro Patrono di intercedere presso il Signore, affinché non ci abbandoni perché siamo parte del suo
gregge.
Grazie, come sempre a tutti per la puntuale e impeccabile organizzazione, alla
Confraternita di S. Sisto, ai volontari, a tutto il clero di Alatri, a don Antonio ed
al nostro amato Vescovo Lorenzo; un grazie ancora a tutte le forze dell’ordine e
ai gruppi di protezione civile per il loro insostituibile servizio.
Ma soprattutto permettetemi di ringraziare il nostro S. Sisto, perché non ha mai
distolto il suo sguardo dal popolo di Alatri, perché Egli è la nostra vera guida, perché è nostro sostegno costante nelle avversità.
Evviva S. Sisto!
IL SINDACO
Ing. Giuseppe Morini
Alatri, terra di antica tradizione cristiana, torna a vivere i riti della Settimana santa e la
festa per il suo patrono Sisto durante l’ottava di Pasqua. E’ un’occasione unica, quella
che viene offerta ogni anno, per sperimentare, sotto la guida del Patrono, la forza salvifica della Pasqua di Gesù nostro Signore.
Per aiutare il cammino spirituale di questi giorni mi permetto di riportare alcune indicazioni sul significato dei riti della settimana santa. Nella settimana santa la chiesa celebra
i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita,
a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme.
Il tempo quaresimale continua fino al giovedì santo. Dalla messa vespertina "nella cena
del Signore" inizia il triduo pasquale, che continua il venerdì santo "nella passione del
Signore" e il sabato santo, ha il suo centro nella veglia pasquale e termina ai vespri della
domenica di risurrezione. (Paschalis sollemnitatis,1988, 27).
Giovedì Santo
"Con la messa celebrata nelle ore vespertine del giovedì santo, la chiesa dà inizio al triduo pasquale e ha cura di far memoria di quell’ultima cena in cui il Signore Gesù, nella
notte in cui veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio
Padre il suo corpo e sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli apostoli in
nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sacerdozio di farne l’offerta" (PS 44)
Il tabernacolo o custodia non deve avere la forma di un sepolcro. Si eviti il termine stesso di "sepolcro": infatti la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare "la sepoltura del Signore", ma per custodire il pane eucaristico per la comunione, che
verrà distribuita il venerdì nella passione del Signore. (PS 55)
Venerdi Santo
In questo giorno in cui "Cristo nostra pasqua è stato immolato", la chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e sposo e con l’adorazione della croce commemora
la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di
tutto il mondo(PS 58)
Sabato Santo
Il sabato santo la chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e
morte, la discesa agli inferi e aspettando nella preghiera e nel digiuno la sua risurrezione. (PS 73)
Domenica di Pasqua
Per antichissima tradizione questa notte è "in onore del Signore" e la veglia che in essa
si celebra commemorando la notte santa in cui Cristo è risorto è considerata come "madre
di tutte le sante veglie". In questa veglia infatti la chiesa rimane in attesa della risurrezione del Signore e la celebra con i sacramenti dell’iniziazione cristiana(PS 77)
Tempo pasquale
La celebrazione della pasqua continua nel tempo pasquale. I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di risurrezione alla domenica di pentecoste, si celebrano nella
gioia come un solo giorno di festa, anzi come "la grande domenica". (PS 100)
Festa di S.Sisto
Nella festa del Santo Patrono Sisto, Papa e martire, la Chiesa, che è in Alatri, proclama
la Pasqua del suo Signore.
Buona Settimana Santa e Buona festa di S. Sisto
Don Antonio Castagnacci
Alatri (Frosinone) - Via Casilina Nord Km. 81,600
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da lunedi a sabato 8.30-21.30
Domenica e festivi 9.00-21.00
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SETTIMANA SANTA
24 Marzo Domenica delle Palme
e della Passione del Signore
ore 10.30: Benedizione delle Palme
in Piazza S. Maria Maggiore
a seguire Celebrazione Eucaristica
nella Basilica di San Paolo Apostolo
ore 15.30: Via Crucis
da P.zza S. Maria Maggiore a Piazzale Acropoli
27 Marzo Mercoledi Santo
ore 18.00: Cattedrale di Anagni
Santa Messa Crismale
28 Marzo Giovedi Santo
Basilica San Paolo Apostolo
ore 19.00: Santa Messa
“nella Cena del Signore”
ore 21.30: Adorazione Eucaristica
Hostaria Apicius
Aperto solo a cena
Domenica a pranzo - Giorno di chiusura lunedi
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29 Marzo Venerdi Santo
“Fu Crocifisso, morì, fu sepolto”
Basilica San Paolo Apostolo
ore 14.30: Agonia. Anima il Coro Ernico di Alatri
ore 16.00: Solenne Azione Liturgica
Presiede il Vescovo Lorenzo
ore 20.30: Processione Religiosa
del Cristo morto
Curata dalla Confraternita Passione e Morte
Chiesa di S. Matteo
ore 21.30: Rievocazione storica
Curata dalla Pro Loco di Alatri
30 Marzo Sabato Santo “Discese agli Inferi”
ore 23.00: Basilica San Paolo Apostolo
Veglia Pasquale
31 Marzo Domenica di Pasqua
ore 11.00: Basilica San Paolo Apostolo
Santa Messa di Risurrezione
Lunedi 1 Aprile
ore 07.30: Santa Messa
Esposizione della Statua del Santo Patrono
Gli ACCLAMATORES di San Sisto
animeranno i canti della S. Messa
Martedi 2 Aprile
ore 18.00: Vespri Pontificali,
presieduti dal nostro Vescovo Lorenzo
offerta del cero a San Sisto
da parte dell’Amministrazione Comunale
ore 19.00: Processione Penitenziale
con servizio della Banda “Città di Alatri”
diretta dal M° Mirella Pantano
S.S. 155 per Fiuggi
Loc. Arillette - Alatri (Fr)
Tel. 0775.403051
Mercoledi 3 Aprile
Sante Messe: 06.00 - 07.00 - 08.00 - 08.45
ore 09.30: Esposizione della Statua di San Sisto
sul sagrato della Basilica
ore 10.00: Santa Messa Pontificale,
presieduta dal nostro Vescovo Lorenzo.
Anima la liturgia la Schola Cantorum
diretta dal M° Maurizio Sparagna
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ore 11.30: Processione con la Statua
del Santo Patrono
con servizio della banda “Città di Alatri”
diretta dal M° Mirella Pantano
Sante Messe: 16.00 - 17.00 - 18.00 - 19.00 - 20.00
ore 21.00: Spettacolo Pirotecnico
a cura della ditta Scarsella di Alatri
Spettacolo Musicale
ore 21.30: Piazza Santa Maria Maggiore
a cura dell’Amministrazione Comunale
Domenica 7 Aprile
Sante Messe: 09.30 - 11.00 - 18.30
ore 15.00: Partenza gara ciclistica
15° Trofeo San Sisto
Memorial Mario Graziani
a seguire presso Largo Paolo Cittadini (Girone)
Arrivo della Corsa Ciclistica e Premiazione
ore 15.30: Gruppo Folk “ARIA di CASA NOSTRA”
ore 17.30: Biblioteca Comunale
Presentazione del libro
“ Verso il tramonto”
di Ennio Orgiti - Confratello
e Consigliere della Confraternita
CONFRATERNITA SAN SISTO
GARA
CICLISTICA
IN COLLABORAZIONE CON
U.C. ALATRI
ORGANIZZA
RISERVATA ALLA CATEGORIA ALLIEVI
15° TROFEO SAN SISTO
MEMORIAL MARIO GRAZIANI
ALATRI - DOMENICA 7 APRILE 2013
RITROVO ORE 13.00
PRESSO IL PIAZZALE
DELL’ACROPOLI
PARTENZA ORE 15.00
Partenza
ALATRI BIVIO COSCIANO
INNESTO S.S. 155 - BIVIO MAGIONE
TECCHIENA - FROSINONE INNESTO S.S. 6
ROANA S. P. S. CECILIA - TECCHIENA
PONTE NUOVO S.S. 155
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(2 giri)
Arrivo
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Domenica 14 Aprile
“Bacio del Piede”
Sante Messe: 07.00 - 09.30 - 11.00
17.00 - 18.00 - 19.00
ore 15.30: Oratorio San Paolo Apostolo
Finale Torneo di Calcetto Under 11
1° Trofeo San Sisto I P. e M.
ore 21.00: Largo Paolo Cittadini (Girone)
SPETTACOLO MUSICALE
di ARTE VARIA
ore 22.00: Largo Paolo Cittadini (Girone)
Estrazione della Lotteria
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ore 19.00: Santa Messa e Reposizione
della Statua del Santo Patrono
Lunedi 15 Aprile
Gli ACCLAMATORES di San Sisto
animeranno i canti della S. Messa
L’illuminazione è curata dalla Ditta METALUX di Roccasecca
Tutti i giorni feriali dell’esposizione di San Sisto ore 17.30 Santa Messa
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La storia del nostro santo
ROMANUS
Le notizie su Sisto I sono scarse (cfr.
IRENEO, Adversus haereses 3, 3, 3;
EUSEBIO, Historia ecclesiastica 4, 4,
1; 4,5,1; 5,6,4) e lacunse.
Secondo il Liber Pontificalis, Sisto fu
romano, figlio di Pastore, proveniente
dalla Via Lata, VII regione dell’Urbe.
La città, all’epoca di S. Sisto, era
cosmopolita, con un milione di abitanti; tra cui gente di ogni razza e religione, centro dell’Impero governato da
M. Ulpio Traino, esteso in Oriente e in
Occidente, nel quale i cristiani muovono timidamente i primi passi.
Sisto ascolta l’annuncio del vangelo
forse dall’apostolo Paolo, probabilmente in un ambiente nobiliare, dove
in genere si ritrovavano per le adunanze soprattutto nel giorno di domenica.
CHRISTIANUS
Sisto riceve il battesimo per immersione,
decidendosi per Cristo, vero Dio.
SACERDOS
Sisto, proseguendo nella sequela di Gesù, spinto
dallo Spirito a conformarsi a Cristo Padre, viene
ordinato Presbitero per l’imposizione delle mani
da parte del vescovo di Roma, Alessandro.
Sisto è inviato dal Papa in Oriente, quale vescovo itinerante, presumibilmente vicario di Alessandro.
PAPA
Morto improvvisamente Papa
Alessandro tutti attendono Sisto
in preghiera, nella casa della
nobile Severina davanti alla
salma di Lui, dopo averlo eletto
vescovo di Roma: è il settimo
dopo Pietro, Lino, Cleto, Clemente, Anacleto, Alessandro.
Sisto governa la chiesa per 10
anni, 3 mesi e 2 giorni, preoccupandosi di dare dignità e decoro
alla celebrazione eucaristica.
Ordina che al canto del Sanctus, si unisca
clero e popolo, che i vasi sacri siano toccati
solo dai sacerdoti, che siano di lino il purificatoio e il corporale per la mensa; invia missionari nelle Gallie, tra cui forse anche S.
Pellegrino ed esige che coloro che vengono
in visita dal Papa, non tornino nelle loro
chiese locali senza le lettere segno della
comunione con il successore di Pietro e
quindi con la chiesa universale.
MARTYR
Secondo il martirologico di Usuardo, il
giorno 6 aprile è il dies natalis, giorno
della nascita al cielo, del Beato Sisto,
coronato del martirio, probabilmente
decapitato come si accedeva ai cittadini romani, al tempo dell’imperatore
Adriano.
Mentre quest’ultimo vive l’esperienza
terribile dell’angoscia esistenziale racchiuso nella sua Villa Tivoli (come
attestano i versi in cui contempla la sua
anima vagula, blandula, scissa e incerta nel suo esilio dal corpo), Sisto generosamente la dona per essere fedele a
Cristo, al suo sacrificio d’amore. Corre
l’anno 125.
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Il Miracolo Eucaristico dell’Ostia Incarnata
La testimonianza fondamentale del Miracolo Eucaristico è rappresentata
dalla bolla “Fraternitatis tuae” di Papa Gregorio IX del 13 marzo 122g.
Il Sommo Pontefice prende le mosse da una lettera del vescovo di Alatri
che lo informava di un recente episodio
e chiedeva istruzioni sul da farsi.
“Abbiamo ricevuto la tua lettera, fratello carissimo, che informava come da
una certa giovane, suggestionata da
cattivo consiglio di una fattucchiera,
dopo aver ricevuto da un sacerdote il
corpo sacratissimo di Cristo, lo trattenne in bocca fino al momento in cui,
colta l’occasione favorevole, lo potè
nascondere in un panno, dove, dopo tre
giorni, trovò lo stesso corpo, che aveva
ricevuto in forma di pane, trasformato
in carne tuttora ognuno può constatare
con i propri occhi. Poiché l’una e l’altra donna ti hanno tutto ciò umilmente rilevato, desideri un nostro parere
circa la punizione da infliggere alle colpevoli. In primo luogo, dobbiamo
rendere grazie, con tutte le nostre forze, a Colui che, pur operando in ogni
cosa in modo meraviglioso, tuttavia in qualche occasione ripete miracoli
e suscita nuovi prodigi, affinché, irrobustendo la fede della verità della
Chiesa Cattolica, sostenendo la speranza, riaccendendo la carità, richiami i peccatori, converta i perfidi e confonda la malvagità degli eretici,
pertanto, Fratello carissimo, per mezzo di questa lettera apostolica, disponiamo che tu infligga una punizione più mite alla giovane, che riteniamo abbia compiuto l’azione delittuosa più per debolezza che per cattiveria, specialmente perché è da credersi che si sia sufficientemente pentita
nel confessare il peccato, alla istigatrice poi, che con la sua perversità la
spinse a commentare il sacrilegio, dopo averle applicato quelle misure
disciplinari, che crediamo oppportuno affidare al tuo criterio, imponi che,
visitando i Vescovi più vicini, confessi umilmente il suo reato, implorando,
con devota sottomissione, il perdono”.
La bolla pontificia, di indubbia autenticità. è ispirata da prudenza e da
sapienza pastorale. Il Sommo Pontefice, dopo aver scritto con rigorosa
semplicità il fatto riferitogli dal Vescovo di Alatri, lo interpreta come un
segno contro le diffuse eresie in ordine alla dottrina della Presenza Reale,
che evidentemente lo preoccupano, e sostanzialmente impartisce il perdono alle due sacrileghe pentite.
Non si mostra certo particolarmente scandalizzato dall’ingenuità di una
giovinetta, forse vittima, lei o la sua famiglia, di credute avverse azioni
diaboliche, e dalla ignoranza di una fattucchiera.
Il Prof. Giulio Battelli, direttore della Scuola Vaticana di Paleografia e
Diplomatica, in una sua dichiarazione (1959), conferma l’autenticità della
bolla di Gregorio IX.
La Reliquia (la Particola converita in carne) si presenta in forma di una
pallottolina di colore scuro, tenuta tra due batuffoli di ovatta in tubicino di
vetro dell’altezza di quattro centimetri e del diametro di un centimetro a
sua volta chiuso in una Ostensorio-Reliquiario, opera d’arte della scuola
“Beato Angelico” di Milano.
Essa è collocata su una macchina professionale con quattro candelabri,
tutto in legno dorato realizzata su disegno di Filippo Balbi (opera del XIX
sec.), restaurata dall’artista locale Adamo Dell’Orco, su commissione
della Confraternita di San Sisto, in nuova cappella, completamente ornata
dai Liliana Bauco e Vittorio Rossi, con vetrate realizzate dalla scuola Ferlav di Alatri, benedetta da Mons. Luigi Belloli il 25 maggio 1997, nel giorno della festa della Santissima Trinità.
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