PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
Adorazione Eucaristica notturna
6 Ottobre 2012
Dio Padre Onnipotente,
Creatore del cielo e della terra
Ecco il secondo schema di riflessione sugli articoli del Credo o “Simbolo
degli Apostoli” in sintonia con la Chiesa universale che si prepara a
celebrare l’Anno della fede (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013).
CANTO: SYMBOLUM '77
Tu sei la mia vita, altro io non ho.
Tu sei la mia strada, la mia verità.
Nella tua parola io camminerò,
finché avrò respiro, fino a quando tu vorrai.
non avrò paura sai, se Tu sei con me:
io Ti prego: resta con me!
Credo in Te, Signore, nato da Maria,
figlio eterno e santo, uomo come noi.
Morto per amore, vivo in mezzo a noi:
una cosa sola con il Padre e con i Tuoi,
fino a quando, io lo so, Tu ritornerai
per aprirci il regno di Dio.
G Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T Amen. Gloria a te, Signore Gesù.
CANTO
PER L’ESPOSIZIONE EUCARISTICA:
Pane del Cielo / sei Tu, Gesù,
via d'amore / Tu ci fai come Te.
No, non è rimasta fredda la terra:
Tu sei rimasto con noi
per nutrirci di Te
Pane di vita;
ed infiammare col tuo amore
tutta l'umanità.
PANE DEL CIELO
Si, il Cielo è qui su questa terra:
Tu sei rimasto con noi
ma ci porti con Te
nella tua casa
dove vivremo insieme a Te
tutta l'eternità.
Sia lodato e ringraziato ogni momento
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
No, la morte non può farci paura:
Tu sei rimasto con noi.
E chi vive di Te
vive per sempre.
Sei Dio con noi, sei Dio per noi,
Dio in mezzo a noi.
Il SS.mo e divinissimo Sacramento
come era nel principio ora e sempre nei secoli..
TUTTI O Trinità divina, Padre, Figlio e Spirito Santo,
presente e operante nella Chiesa e nella profondità della mia anima,
io ti adoro, ti ringrazio, ti amo!
E, per le mani di Maria Santissima, Madre mia,
offro, dono e consacro a te tutto me stesso per la vita e per l’eternità.
A te, Padre celeste, mi offro, dono e consacro come figlio.
A te, Gesù Maestro, mi offro, dono e consacro
come fratello e discepolo.
A te, Spirito Santo, mi offro, dono e consacro come tempio vivo
per essere consacrato e santificato.
O Maria, madre della Chiesa e madre mia,
che vivi alla presenza della divina Trinità,
insegnami a vivere, per mezzo della liturgia e dei sacramenti,
in intima comunione con le tre divine Persone,
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1
affinchè tutta la mia vita sia un
“gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo”. Amen! (Beato G. Alberione)
Alcuni minuti di silenziosa riflessione e preghiera personale
Primo momento: in ascolto di Gesù-Verità
Dal libro della Genesi (1,26-31)
26
Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza:
dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici
e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27E Dio creò l'uomo a sua immagine; a
immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. 28Dio li benedisse e Dio disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del
mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra". 29Dio disse:
"Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero
che produce seme: saranno il vostro cibo. 30A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del
cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni
erba verde". E così avvenne. 31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto
buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Parola di Dio
Dal 139 (a cori alterni)
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
2 tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
3 osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
11
La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
5 Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
13 Sei
4
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
7 Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
6
8 Se
salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
9 Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte", 12
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
14 Io ti rendo grazie: hai fatto di me una
meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l'anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
15
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro
i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.
16
Alcuni minuti di silenziosa riflessione-preghiera personale,
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2
CANTO: IL DISEGNO
Nel mare del silenzio una voce si alzò,
da una notte senza confini una luce brillò
dove non c'era niente quel giorno.
Avevi scritto già
il mio nome lassù nel cielo,
avevi scritto già
la mia vita insieme a Te,
avevi scritto già di me.
E quando la tua mente fece splendere le stelle,
e quando le tue mani modellarono la terra,
dove non c'era niente quel giorno. R.
E quando hai calcolato la profondità del cielo,
e quando hai colorato ogni fiore della terra,
dove non c'era niente quel giorno. R.
E quando hai disegnato le nubi e le montagne
e quando hai disegnato il cammino di ogni uomo
l'avevi fatto anche per me.
Se ieri non sapevo,
oggi ho incontrato Te,
e la mia libertà,
è il tuo disegno su di me.
Non cercherò più niente perchè
Tu mi salverai.
Secondo momento: a confronto con Gesù-Via
Ora in silenzio meditiamo la riflessione sugli articoli del Credo o “Simbolo degli Apostoli”
“In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gen 1,1): così comincia la Bibbia. La creazione è il fondamento di tutti i progetti salvifici di Dio, l’inizio della storia della salvezza che
culmina in Cristo. Riconoscendo Dio come nostro creatore noi diamo una risposta agli
interrogativi fondamentali di tutti i tempi e in particolare vediamo che Dio sta al-l’origine e
al termine di ogni cosa. Dio è il creatore di tutto, cioè dell’universo ed ogni cosa è stata
fatta per la sua gloria, perché sia manifesta la sua bontà e il suo amore. C’è quindi un
disegno buono, positivo sull’universo che Dio conserva e governa con la sua Provvidenza.
Anzi tutta la creazione è un dono che Dio ha fatto all’uomo come un’eredità a lui destinata
e affidata: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse
e lo custodisse” (Gen 2,15). Quale responsabilità ci viene affidata per proseguire la
creazione del mondo diventando collaboratori di Dio nel bene e nel dare vita come
genitori… Credere in Dio Onnipotente e Creatore significa che:
a)
l’universo è espressione della bontà di Dio. Purtroppo non ci sappiamo più sorprendere né stupire del meraviglioso mistero della vita che continua a germogliare in noi
e fuori di noi, nel nostro corpo e nell’universo che ci circonda. Diamo tutto per scontato:
dal sole che ci scalda al mattino al fiore che sboccia nel silenzio o al tra-monto che
riempie gli occhi di mille colori stupendi. La civiltà tecnologica ha bandito ogni
romanticismo.
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3
b)
L’uomo e la donna sono immagine di Dio. Disegnati sulle palme delle sue mani
siamo non solo opera “buona” ma “molto buona” e, in quanto somiglianti a Lui, siamo
posti al vertice della creazione. Siamo creati anche diversi come uomini e donne, ma in
vista dell’aiuto reciproco nell’unione matrimoniale. Assomigliare a Dio significa ave-re la
capacità di conoscere e amare il proprio Creatore fino a condividere nell’amore la sua
stessa vita. Per questo scopo siamo stati creati ed è questa la ragione fonda-mentale
della nostra dignità. Siamo dipendenti e grati verso il nostro creatore, siamo la sua gloria
e fra noi ci riconosciamo fratelli e sorelle.
c)
Incline al male, l’uomo è redento dal Cristo. Il peccato originale ci ricorda che,
pur positivi in quanto figli di Dio, tendiamo al male. C’è in noi la tendenza al bene, alla
crescita ma anche una debolezza e fragilità che ci fanno chiudere nell’egoismo e
ostacolano la capacità di amare e il dono gratuito di noi stessi agli altri. Ma Dio con-tinua
a cercarci: uomo, dove sei? La sua ricerca amorevole si è concretizzata nel dono del
Figlio suo Gesù che si è fatto uomo per insegnarci come centrare la vita nell’amore
nonostante la fragilità e debolezza congenita.
d)
La vita è dono di Dio. Non ci siamo voluti noi, ma siamo suo dono gratuito e quindi
invitati a interpretare la vita nella logica del dono di sé, dell’amore e della gratitudine.
«La sera, quando a letto termino la mia preghiera con le parole “Ti ringrazio mio Dio
per tutto ciò che è buono e caro e bello”, sono piena di gioia. Allora penso: “buona” è la
sicurezza del nostro rifugio, è la mia salute, è la mia esistenza stessa: “caro” è Peter, è
quel sentimento delicato e indistinto che noi due non osiamo ancora nominare o
sfiorare, ma che verrà e sarà l’amore, l’avvenire, la felicità; “bello” è il mondo, la natura,
la bellezza a tutto ciò che la forma» (dal Diario di Anna Frank).
Domande per la riflessione personale o in coppia
1. La nostra famiglia sente la responsabilità della custodia della creazione?
2. Sappiamo stupirci delle opere di Dio ringraziandolo di quello che siamo anche come
coppia e famiglia?
3. Ci lasciamo raggiungere dall’amore di Dio contro ogni nostro egoismo? Poniamo in atto
gesti gratuiti d’amore nel quotidiano?
Continuiamo ancora in silenzio la nostra meditazione aiutati dal testo che segue tratto
dall’opuscolo INVITO ALLA FEDE, supplemeto a La Domenica, n. 3 del 2012
Nei tempo dell'oblio di Dio, l'Anno della fede è come la «città sul monte» verso la quale
Benedetto XVI invita a salire. Da quel luogo, ci si allontana con la mente e con il cuore dai
confini di questo piccolo mondo abbarbicato al presente; ci si innalza e si spazia verso gli
sconfinati orizzonti della realtà futura, dove la luce illumina di speranza l'oggi dell'uomo.
Inizia dunque, o riprende, il viaggio alla ricerca di Dio, col proposito di incontrarlo e di reincontrarlo, ossia di stabilire con Lui un rapporto personale che entri più in profondità nello
spazio e nella testimonianza della vita.
La creazione
Dio è il principio, il creatore da cui ha vita tutto ciò che esiste. In Cristo la creazione, e in
specie l'uomo, deturpato dal peccato, ritrovano la sua bellezza e santità originarie.
Lo stupore per la creazione
Di fronte all'universo e a tutto ciò che in esso è contenuto il primo sentimento che ciascuno
prova, fin da bambino, è un senso dí grande stupore. A queste sensazioni si aggiunge il
desiderio di conoscere i meccanismi del creato, come tutto quanto esiste si sia composto
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in maniera, così perfetta e sia in grado di evolversi e di rigenerarsi nel corso dei secoli.
E sorgono spontanee alcune domande: Da dove viene ciò che vediamo? Il mondo è
sempre stato così? Chi è l'artefice di tutta la creazione?
Sembrano domande scontate, eppure sono quelle che da sempre abitano l'intelligenza e il
cuore dell'uomo: gli scienziati si prodigano nel cercare di comprendere i meccanismi della
natura, di descrivere le creature, di scoprire le leggi dell'universo, ma non riescono a dare
risposte adeguate su chi abbia dato origine al mondo e sul perché l'abbia fatto.
Dio, origine e fine dell'universo
La risposta a questi interrogativi può venire in certo modo dalla conoscenza umana, ma
resta incompleta quando la vita ci pone di fronte non solo la questione dell'inizio, bensì
anche quella della fine, dell'uomo e dell'universo.
Dio stesso nella sua bontà ha voluto venire incontro a questa ricerca da parte dell'uomo e,
nella Bibbia, trovano risposta Ie tante attese umane: Dio è il principio da cui dipende tutto
ciò che esiste e lui si inserisce intimamente nelle vicende della storia volgendole al loro
vero fine, la comunione con sé.
È ìl fine dell'opera di Dio, che non ha creato per aumentare la sua beatitudine, ma per
mostrare la sua bontà e perché le creature partecipino della sua verità, della sua bellezza,
della sua gloria (Cfr CCC 319).
In questo disegno stupendo di amore ha voluto anche, nella pienezza dei tempi, mandare
nel mondo suo Figlio. Era presente, insieme allo Spirito Santo, nel momento della
creazione (perché essa è opera di tutta la Trinità), ma si incarna nella storia dell'uomo,
perché egli possa avere un modello di quale sia la sua vera dignità e perché sia
definitivamente liberato dal male.
In Cristo l'uomo ritrova la sua originaria identità
Il peccato ha la sua origine in uno squilibrio di rapporto dell'uomo verso Dio, che non si
riconosce creatura e pretende di essere il Creatore. E ciò in cui sono caduti Adamo ed
Eva. Il loro orgoglio, instillato dal diavolo, ha rotto la comunione con Dio, così che l'uomo è
sempre segnato dalla tentazione di mettersi al posto del Creatore.
Cristo ha mostrato con la sua vita quale sia la verità dell'uomo e come egli debba porsi
dinanzi a Dio e, nella sua morte e risurrezione, ha riconciliato le creature col Creatore,
aprendo nuovamente il ponte dell'alleanza con lui.
Ricrea così l'identità dell'uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio (Gn 1,27), chiamato
a corrispondervi con l'esercizio sapiente della libertà e della responsabilità.
Ciò perché «la creazione... non è uscita dalle mani del Creatore interamente compiuta»
(CCC 302) e l'uomo partecipa liberamente alla sua Provvidenza, completando l'opera della
creazione e perfezionandone l'armonia, per il bene proprio e del prossimo.
E, in altre parole, responsabile della terra, chiamato a conservarne e svilupparne le
energie con un progresso che non a deturpi ma ne risprtti l'ecosistema e l'ecologia. Dio ha
dato la terra all'uomo perché usufruendo saggiamente di essa, egli, cooperi alla salvezza
propria e di tutto il ceato; Santa Caterina da Siena afferma, a questo proposito, che tutto
viene dall'amore, tutto è ordinato alla salvezza dell'uomo, Dio non fa niente se non a
questo fine» (CCC 313).
Tiberio Cantaboni
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CANTO: CANTIAMO TE
Cantiamo te Signore della vita,
il nome tuo è grande sulla terra,
tutto parla di te e canta la tua gloria,
grande tu sei e compi meraviglie. Tu sei Dio
Cantiamo te, Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio venuto sulla terra
fatto uomo per noi nel grembo di Maria.
Dolce Gesù, risorto dalla morte sei con noi.
Cantiamo te, Amore senza fine,
tu che sei Dio, lo Spirito del Padre,
vivi dentro di noi e guidi i nostri passi,
accendi in noi il fuoco dell'eterna carità.
Terzo momento: in preghiera con Gesù-Vita
Guida – Sia benedetto Dio che, in questo “Anno della fede” indetto dal Papa, ci invita a
riscoprire il grande dono di credere in Lui. La nostra preghiera salga fiduciosa, perché il
Signore illumini ogni nostro dubbio nella ricerca della verità.
Preghiamo insieme e diciamo: Illumina, Signore, le nostre scelte di vita
•
Per la Chiesa: l’insegnamento del Concilio Vaticano II e del catechismo della Chiesa
cattolica illumini la sua azione pastorale. Preghiamo
•
Per gli educatori. Genitori, catechisti, operatori della comunicazione. Siano valido
sostegno alla fede di tutti i battezzati. Preghiamo
•
Per i catecumeni che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Abbiano
davanti a sé come esempio padrini e madrine convinti della loro fede. Preghiamo
•
Per i gruppi e le associazioni di fedeli: nella preghiera, nella catechesi, nella carità
mostrino l’unità del corpo ecclesiale, pur nella diversità dei carismi. Preghiamo
•
Per ogni uomo e donna che Dio ama. La fede nella Trinità Santissima apra gli orizzonti
del vivere umano e diventi fermento per la vita quotidiana. Preghiamo.
Preghiamo:
Ascolta , o Padre, la nostra preghiera e vieni in nostro soccorso. Sostienici nella speranza,
perché possiamo lodarti e benedire per sempre il tuo nome. Amen
Alcuni minuti di silenziosa riflessione-preghiera personale,
RECITIAMO ORA UNA DECINA DEL SANTO ROSARIO
Nel terzo mistero della gioia contempliamo Gesù che nasce
a Betlemme in una grotta.
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria,
essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a
vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla,
decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a
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queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è
generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si
adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine
concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
(Mt 1, 18-24)
Dio l’Onnipotente, colui che i cieli non possono contenere, lo trovi in una
stalla, adagiato su una mangiatoia: non cercarlo nei fastosi palazzi perché
non c’è posto per lui nell’”albergo”.
Apriamo la nostra casa e la nostra famiglia a Maria e trasformiamo il
nostro cuore in una culla per accogliere Gesù affinché lui possa trovarvi
amore; preghiamo per tutti coloro che hanno chiuso il loro cuore a Maria e
che non vogliono accogliere Gesù nella loro vita.
Padre nostro... 10 Ave Maria... Gloria (Cantato)
Alcuni minuti di silenziosa riflessione-preghiera personale,
PREGHIERA DI SANT'IGNAZIO DI LOYOLA
«Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà,
la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono;
tutto è tuo, di tutto disponi secondo la tua volontà:
dammi solo il tuo amore e la tua grazia; e questo mi basta».
CANTO FINALE: PREGHIERA A MARIA
Maria, Tu che hai atteso nel silenzio
la Sua parola per noi:
AIUTACI AD ACCOGLIERE IL FIGLIO TUO
CHE ORA VIVE IN NOI.
Maria, Tu che sei stata così docile
davanti al Tuo Signor.
Maria, Tu che hai portato dolcemente
l'immenso dono d'amor
Maria, madre, umilmente Tu hai sofferto
del Suo ingiusto dolor.
Maria, Tu che ora vivi nella gloria
insieme al Tuo Signor.
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Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra