È L’ORA DEL “CAMBIO DELLA GUARDIA”
L
’ho forse già espressa in
altra occasione questa
mia concezione dell’Associazione: l’ho paragonata – e
Dio ed il Papa mi perdonino –
alla “ Romana Chiesa“. Questa
concezione e questo paragone,
un po’ strambo, lo riconosco,
ma, con le dovute, rispettose
differenze quali-quantitative, un
pur piccolo fondamento nella realtà ce l’ha.
Chiarisco il mio pensiero: cambiano i tempi e le persone, i papi, i cardinali, così come i Presidenti ed i Direttivi, con caratteristiche, qualità, difetti e limiti diversi,
ma come la Chiesa è cresciuta per 2000 anni, così è cresciuta, evoluta, e si è affermata la nostra Associazione in
pochi decenni.
Ma i Papi, si sa, hanno il dono dell’ “infallibilità” in
quanto illuminati, nelle loro decisioni, dallo Spirito Santo, i Presidenti, purtroppo, no. E quindi sbagliano come i
comuni mortali.
Figuriamoci quanti errori avrò commesso io in questi
due anni!
Ma l’Associazione, nel suo complesso, è andata avanti, ha raggiunto altri traguardi, è quali-quantitativamente
cresciuta, “nonostante me Presidente”, grazie ad un ottimo
Direttivo, intelligente, fattivo, coerente, lungimirante. Ad
un Consiglio Nazionale propositivo e partecipativo. Ad un
Centro Studi attivo e ben guidato dal suo Direttore. Alle
Aree ed alle Commissioni instancabili e preparate nell’affermare e cercare di risolvere i tanti problemi organizzatidi Nicola Mininni
Amici
dell’
ANMCO
ASTRAZENECA
BAYER ITALIA
BOEHRINGER INGELHEIM
BRISTOL-MYERS SQUIBB
KNOLL FARMACEUTICI
vi e culturali che la
Cardiologia oggi
ha. E non ultima, ad
In questo numero:
una Segreteria laboriosa, efficiente,
p. 5 - Lo Studio Mistral:
puntuale, pur con
a che punto siamo
gli inevitabili avvicendamenti, nelle
p. 8 - Heart Care
tante difficoltà in
Foundation
cui quotidianamente si viene a trovare.
p. 10 - La Società Europea
Un bilancio asdi Cardiologia
sociativo positivo
quindi? Giudicatelo
p. 15 - Dalle Aree
voi dai fatti che non
p. 32 - Dalle Regioni
starò ad elencare
perché presentati e
discussi in tutte le
sedi ed ampiamente
diffusi dal nostro notiziario “Cardiologia negli Ospedali”.
Ma un’Associazione solida, forte, deve essere consapevole dell’importante ruolo di grande Società Scientifica
con finalità culturali, organizzative e formative, deve essere conscia della sua crescita e soprattutto dei problemi che
deve affrontare, adeguandosi ai tempi e programmando in
quale direzione procedere nel prossimo futuro.
Non è un caso, quindi, che il Direttivo abbia scelto, per
il Simposio Organizzativo, un tema come: “L’ANMCO
nella Sanità che cambia” con lo scopo di coinvolgere tutti
MERCK SHARP & DOHME
PARKE-DAVIS
PFIZER ITALIANA
ROCHE
SANOFI-SYNTHELABO
continua a pagina 2
SCHERING-PLOUGH
SERVIER ITALIA
SMITHKLINE BEECHAM
Sped. in A.P. - Art. 2, comma 20, lettera b, Legge 662/96 - FILIALE DI FIRENZE - In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Firenze C.M.P. detentore del conto per la restituzione al mittente che s’impegna a pagare la relativa tariffa
N. 117 - giugno 2000 - Notiziario dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri - ANMCO
C ARDIOLOGIA
2
NEGLI
O SPEDALI
segue dalla prima pagina: È L’ORA DEL “CAMBIO DELLA GUARDIA”
gli associati su argomenti particolarmente importanti per
la nostra Associazione e la sua posizione nei riguardi
della ricerca, della formazione, del territorio e dei cittadini.
È un percorso riflessivo-culturale e programmatico
che, speriamo, possa metterci nelle condizioni alla fine
di “Elaborare in modo condivisibile e condiviso le linee
strategiche di sviluppo dell’Associazione nella Sanità in
trasformazione/evoluzione, mantenendo il suo ruolo di
protagonista-propositrice-anticipatrice nel riconoscere
tempestivamente le nuove istanze ed i non sempre nuovi
problemi” (Cardiologia negli Ospedali n.115 dicembre
1999).
Un quinto tema, non incluso nel Simposio sia per
problemi di tempo ma anche per necessità di maturazione e di approfondite riflessioni, certamente di grande valenza per il futuro della nostra Associazione, ma più ancora di tutta la comunità cardiologica italiana, è quello
della Federazione Italiana di Cardiologia.
Anche su questo tema dobbiamo avere le idee chiare,
e, se non le abbiamo, dobbiamo ben chiarircele al nostro
interno in modo da trasmettere, a chi ci dirigerà nel prossimo futuro, indirizzi programmatici e precisi “step”
operativi, avendo sinceramente, coscientemente e responsabilmente presente il traguardo che, eventualmente,
si vuole raggiungere.
Le possibilità di collaborazione ed integrazione nell’ambito Federativo sono molte e senza dubbio proficue
per la Cardiologia italiana che ormai è frammentata in
fin troppe Associazioni, Società e Gruppi di studio della
più varia composizione e finalità.
La tendenza centrifuga e di parcellizzazione eccessiva è sicuramente nociva, sia sul piano organizzativo che
su quello culturale per l’intera comunità cardiologica.
Lo spirito dei “vecchi” Gruppi di Studio, che avevano la
opportuna finalità di raggruppare pochi esperti di una
certa branca specifica al fine di trattare aspetti tecnicoscientifici ed organizzativi peculiari della branca, si è
andato trasformando, con la crescita numerica dei vari
cultori ed esperti, in vere e proprie Società o Associazioni con segreterie, direttivi, risorse e congressi autonomi.
Il proseguire di questa tendenza centrifuga non potrà
portare, a distanza, se non ad una dannosissima ulteriore
frammentazione della Cardiologia, ad una dispersione di
risorse culturali ed economiche e ad una caduta di immagine internazionale difficilmente sopportabile dalla nostra comunità scientifica.
Nel contenere questa “rovinosa” frammentazione che
finirebbe col rendere pressochè impossibili le relazioni
ed i collegamenti con i vari “pezzi” di questo universo
cardiologico disgregato, l’idea e l’istituzione Federativa
è certamente “salvifica” e vincente. Essa consente di
mantenere in pieno l’autonomia dei suoi membri, ma, ad
un tempo, si dota di organismi unitari di indirizzo e di
programmazione, secondo una precisa distribuzione di
responsabilità.
Una tale configurazione federalista, consentirebbe ai
suoi aderenti di concentrare il loro impegno nel rapporto
d’ascolto, principalmente con le loro realtà interne e territoriali. Se non si possiede la rappresentazione esatta dei
processi in atto, sarà anche impossibile esserne rappresentanti a livello istituzionale.
La “Federazione Italiana di Cardiologia” è una realtà
che ha compiuto importanti passi in questi primi anni,
presentando una Cardiologia unita a livello delle istituzioni nazionali e della Società europea, con l’esperienza
che si sta rivelando positiva dell’Italian Heart Journal e
con le altre importanti iniziative collaborative che sono
in itinere, ricevendo il plauso della Società Europea e di
tutte le Società di Cardiologia internazionali.
L’istituzione federativa può andare avanti, consolidarsi meglio, aprirsi ad altre Associazioni, coordinare le
Aree ed i Gruppi di Studio, oppure rallentare il suo percorso, o addirittura fermarsi.
Sarebbe un’involuzione anacronistica. Significherebbe, ma è una mia opinione, non saper leggere il segnale
dei tempi che mutano!
Il futuro della FIC dipende da tutti noi!
Ma se riteniamo razionale sostenere l’idea e la compiuta realizzazione federativa dobbiamo impegnarci pienamente a sostenerla ed a potenziarla.
È questo, dunque, il messaggio che trasmettiamo al
nuovo Direttivo con il passaggio del testimone: il compito è gravoso ed impegnativo ed occorre lavorare con coraggio, lungimiranza, e, soprattutto, con entusiasmo, doti
che non mancheranno di certo a chi proseguirà nel solco
da noi tracciato.
E, nel momento in cui sta per verificarsi, nel contesto
della nostra Associazione, un auspicabile ed opportuno
ricambio generazionale, vogliamo stimolare chi ci succederà a riflettere sull’importanza di prestare molta attenzione alle realtà locali, che nel nostro caso si identificano
con le componenti regionali dell’Associazione: esse sono
l’orecchio che ascolta e raccoglie critiche, pareri, commenti, proposte e programmi provenienti da realtà eterogenee, che vanno metabolizzate e rielaborate in sede centrale per contribuire a mantenere viva e forte una Associazione che si affaccia al terzo millennio con nuove
idee/proposte da portare avanti e ben strutturata per affrontare i tanti vecchi e nuovi problemi che si affacciano
all’orizzonte.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
3
DALLA SEDE
di Gianfranco Mazzotta
Brevi note sulle
attività culturali
dell’ANMCO negli
ultimi 2 anni
N
egli ultimi mandati associativi, le attività culturali che richiedono particolare attenzione da
parte del Vice Presidente con la relativa delega sono l’approntamento del Programma congressuale,
la gestione culturale ed organizzativa del Learning
Center e la gestione della Fellowship ANMCO.
Non mi addentrerò nella descrizione dettagliata di
come sono state gestite queste attività, sia perché credo
siano ben visibili a tutti i Soci, sia perché (soprattutto)
lo scorso numero di Cardiologia negli Ospedali ospitava un’ampia disamina delle caratteristiche del XXXI
Congresso che sta per aprire i battenti, ed una mia lettera introduttiva della brochure reca un’analisi dettagliata del programma relativo ai corsi del Learning
Center. Quanto alla Fellowship, questo stesso numero
di Cardiologia negli Ospedali accoglie un articolo apposito.
Mi limiterò quindi ad alcune considerazioni aggiuntive su questi aspetti e ad alcuni brevi cenni ad altri di
cui mi sono occupato, per incarico conferito dal Consiglio Direttivo più che per stretta pertinenza della delega; questo scritto, insieme agli altri citati, ha lo scopo
di informare interamente i Soci, così che chi abbia la
pazienza di leggerli tutti vi colga il filo conduttore, le
problematiche intercorse e le soluzioni scelte.
Iniziando con il Congresso, a completamento dell’articolo nel numero scorso di Cardiologia negli Ospedali desidero segnalare che almeno una diecina di Soci
mi hanno chiesto perché, rispetto alla programmazione
iniziale, si sia scelto di anticipare l’inizio di un giorno,
creando qualche disservizio, a loro dire.
Non è dato di sapere quanti abbiano accusato disagi
provocati dall’anticipo delle date, e nemmeno di quale
entità siano stati questi problemi. Sicuramente problemi sono stati creati agli Aritmologi, perché quest’anno
il NASPE termina a ridosso del nostro Congresso, e
l’anticipo obbliga alcuni Colleghi a correre per essere
presenti; per facilitare la loro presenza, analizzando il
programma definitivo, ci si accorgerà che le sessioni
aritmologiche sono scarse all’inizio dei lavori congressuali e si accavallano un poco verso la loro fine.
Pur porgendo a tutti le scuse, per questi disagi, mi
sento di spiegare la scelta del Consiglio Direttivo di
anticipare i lavori congressuali e sostenerla. In un momento molto avanzato della progettazione del Congresso, verso dicembre, ci pervenne la comunicazione che
la NATO avrebbe svolto i propri “Spring Ministerial
Meetings” dell’anno 2000 presso la Fortezza da Basso
di Firenze dal 24 maggio.
Ci veniva concessa la possibilità di svolgere i lavori
in contemporanea, ma la necessità di salvaguardare
l’incolumità degli ospiti stranieri avrebbe imposto la
presenza delle forze di polizia all’interno delle sale
congressuali e creato non pochi problemi ai Congressisti per i controlli, anche sulla persona, onde evitare
l’ingresso di armi. Non è stato in alcun modo possibile
far valere i nostri preesistenti buoni diritti contrattuali
perché la NATO non ha potuto variare la data di questo
Meeting. La soluzione meno peggiore è sembrata quella di anticipare di un giorno.
Durante il Congresso ospiteremo una piccola delegazione francese, di cui fa parte il Presidente della Società di Cardiologia Prof. Robert Haïat, che ha richiesto una collaborazione per approntare la versione francese del G8 Cardio ANMCO, avendolo trovato molto
valido e desiderando di estenderlo al territorio francese.
Un’attenzione, questa, di cui il Consiglio Direttivo
ed in particolare il Dr. Tubaro (che si è sempre occupato attivamente di questi aspetti) vanno orgogliosi. Il
moltiplicarsi delle iniziative nel campo della informatica ha indotto il Consiglio Direttivo a creare a marzo
una nuova Area, trasversale, l’Area Informatica, di
cui proprio Marco Tubaro sarà il primo Coordinatore.
L’attività del Learning Center in questi 2 anni è
notevolmente aumentata. Il “concetto-guida” che ho
seguito nel gestire questa attività è stato di lasciare libero accesso nel programma a qualunque proposta
avesse connotati di elevata qualità, consentendo poi all’andamento del “libero mercato” di decretare il successo oppure l’insuccesso di ogni manifestazione.
4
Circa il 30% dei corsi programmati non ha avuto
luogo, perché le domande di partecipazione erano insufficienti a norma di regolamento: non abbiamo indagato le cause di questo fenomeno, che può doversi ricondurre a una ridotta attrattiva di un particolare argomento – mai alla qualità della proposta.
Non ritengo affatto disdicevole che una parte dei
corsi proposti non abbia luogo, credo invece che sia
una normale situazione di aggiustamento progressivo
tra la “domanda” e l’“offerta”. Quello che si è già fatto
e che si dovrà fare per il futuro è di venire progressivamente incontro alla domanda; già nel programma del
2000, ad esempio, non si sono ripetuti corsi sugli argomenti poco richiesti.
Appare inoltre evidente che la domanda culturale
nell’area fiorentina è bassa, indipendentemente dagli
argomenti – probabilmente è troppo alta l’offerta, a Firenze. Viceversa, la domanda è altissima in periferia, e
solo uno dei corsi extramurali è “saltato”. Per il futuro,
a me sembra logico continuare ad incrementare i corsi
extramurali e ridurre i corsi in sede.
La Fellowship ANMCO è stata credo un grande
successo culturale ed associativo. La maggiore soddisfazione è stata di constatare la presenza di Soci di
grande competenza e cultura che erano invece assai poco visibili o del tutto ignoti, e che tramite la Fellowship hanno potuto essere maggiormente coinvolti nelle
attività culturali dell’Associazione.
Abbiamo, con i nuovi nominati nel 2000, un corpus
di 210 Fellow! Di questi, ben 177 sono coinvolti in
compiti congressuali; pur avendo mantenuto il criterio
di priorità ai Fellow per il conferimento di incarichi,
quest’anno non è stato possibile inserirli tutti nel Congresso, ne sono rimasti fuori 33 (15.7%).
Del resto, rammento che la Fellowship ANMCO è
un po’ diversa da quella di altre società, perché l’unico
scopo è di avere nota dei Soci particolarmente attivi ed
aggiornati sul piano culturale (non di crearsi una nuova
fonte di entrate per le casse associative): prossimamente cominceranno le verifiche quinquennali, che se faranno “dimagrire” il numero dei Fellow, ne garantiranno sempre più la qualità (e credo che questo contribuirà a mantenere, anzi ad accrescere il prestigio di
questo titolo).
La nomina di Fellow dell’ANMCO è stata e sarà
sempre una procedura seria, non “pressapochistica”; la
mancata nomina di alcuni miei amici, con relativa incrinatura nei rapporti interpersonali, è uno dei prezzi
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
(alti) che ho dovuto pagare per mantenere il rigore che
è assolutamente necessario in questo tipo di attività (e
che ne ha decretato alla fine il successo, credo, sollecitando il rispetto di tutti).
Durante gli ultimi 3 anni, ho avuto l’onore e l’onere di coordinare per l’ANMCO lo sviluppo delle Linee
Guida cardiologiche nazionali. Credo che il programma delle Linee Guida sia progredito in modo valido:
sono tutte approntate le Linee Guida ANMCO-SIC
sul corretto utilizzo delle metodiche strumentali in
Cardiologia, anche se non tutte sono pubblicate ancora
(ma lo saranno presto).
Durante i lavori congressuali sono previste 2 sessioni sulle Linee Guida, dove saranno presentate le Linee
Guida mai discusse sin ora durante il Congresso e anche gli aggiornamenti delle Linee Guida ormai chiamate da tutti “cliniche” (le Linee Guida che prendono
le mosse dalla patologia, non dalle metodiche strumentali: quelle sull’infarto miocardico, sull’angina instabile, ecc).
Sì, perché anche gli aggiornamenti al 2000 delle Linee Guida cliniche sono pronti, il Consiglio Direttivo
ha recentemente “licenziato” quelle sull’infarto (aggiornate dal Dott. Mauri e dalla Prof.ssa Mariotti),
quelle sullo scompenso cardiaco (aggiornate dal Dott.
Gavazzi e dal Prof. Ferrari), quelle sull’angina instabile (aggiornate dal Dott. Galvani e dal Prof. Crea); mancano all’appello solo le linee guida sull’angina stabile,
che vanno un poco più a rilento (ma che non vedono
nemmeno uno straordinario incedere di novità; saranno
comunque pronte presto). Credo che anche lo stato di
salute del progetto sulle Linee Guida ANMCO-SIC sia
quindi ampiamente soddisfacente; un’altra attività che
conferisce dignità e rispetto per la Cardiologia italiana.
Una riprova viene dall’invito che ci è stato rivolto
dall’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, che giudicando positivamente il lavoro svolto in questo campo
ha proposto a noi per primi nell’ambito medico una
collaborazione ufficiale per stendere le linee guida ministeriali. Questa collaborazione è in corso, appare assai soddisfacente, ne sarà fornita ampia documentazione nel corso del Simposio FIC, centrato su questo argomento e con la partecipazione di epidemiologi dell’Agenzia.
Altre attività culturali hanno preso le mosse in questi 2 anni. Ma questo articolo è già troppo lungo, ne
sentirete parlare dal prossimo Vice Presidente con delega per le attività culturali.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
5
DAL CENTRO STUDI
LO STUDIO MISTRAL: A CHE PUNTO SIAMO
di Giuseppe Steffenino - Aldo P. Maggioni
L
o studio MISTRAL (Myocardial Infarction
with Severe prognosis: results of Treatment
with Angioplasty and intravenous Lysis) è uno
studio osservazionale ad estensione nazionale progettato da ANMCO e GISE nel 1997. Lo studio intende valutare l’applicabilità, il profilo rischio-beneficio e l’uso
complessivo di risorse della PTCA primaria vs. trattamento non-invasivo in pazienti ricoverati per IMA con
ST sopraslivellato entro 12 ore dall’esordio dei sintomi.
Come è ben noto dai dati della letteratura, una strategia di riperfusione coronarica che si basa sull’angioplastica primaria si è dimostrata superiore all’utilizzo
della trombolisi nell’ambito di studi clinici randomizzati.
È altrettanto noto però che le condizioni nelle quali
si svolgono gli studi clinici randomizzati sono diverse
da quelle della pratica clinica di routine, in particolare
per la selezione dei pazienti che di fatto viene attuata
nei trials e per il tipo di operatori sanitari coinvolti,
particolarmente esperti e motivati ad attuare le strategie testate.
Nel caso specifico della PTCA primaria nell’infarto
miocardico, potrebbero esistere differenze sostanziali,
fra ricerca e pratica, in termini di caratteristiche dei pazienti sottoposti alla strategia di riperfusione, tempi fra
inizio dei sintomi e dilatazione coronarica, manualità
degli operatori e volume di interventi effettuati. Per
questi motivi, uno studio di outcome che testi nel mondo reale le diverse strategie riperfusive può considerarsi complementare ai risultati dei trials.
Le misure di outcome che verranno considerate nel
MISTRAL sono: a) morte, infarto e stroke durante l’ospedalizzazione iniziale; b) morte, re-infarto e nuovo
ricovero per angina o insufficienza cardiaca nel followup a 1 anno.
I pazienti oggetto specifico dello studio sono quelli
che presentano all’ingresso una o più caratteristiche associate ad una prognosi più grave: età avanzata, sesso
femminile, diabete mellito, IMA esteso, pregresso
IMA, compromissione ventricolare sinistra, controindicazione alla trombolisi.
I Centri partecipanti sono suddivisi in Centri A –
che eseguono abitualmente la PTCA primaria – e Centri B – che non la eseguono. L’obiettivo dello studio
era l’arruolamento di 2000 pazienti, di cui almeno 500
trattati con PTCA primaria.
L’arruolamento dei pazienti è iniziato nella tarda
primavera del 1998 e terminato nel giugno 1999. Il follow-up dei pazienti terminerà a fine giugno 2000.
Ad arruolamento terminato, è stato richiesto a tutti i
Centri di fornire un tabulato per verificare la consecutività degli arruolamenti effettuati. Tale tabulato doveva
elencare tutti i pazienti ricoverati nel periodo di partecipazione allo studio con diagnosi di IMA < 2 mesi,
primo episodio di ricovero (codici ICD9CM da 410.10
a 410.91).
Per ciascun paziente doveva comparire: età, sesso,
data di ingresso e di dimissione, diagnosi, esito del ricovero. Accanto a ciascun paziente doveva essere indicato dal medico responsabile dello studio, in alternativa, il codice di arruolamento MISTRAL assegnato al
paziente oppure il motivo di non-inclusione nello studio.
Il tabulato è necessario per valutare la consecutività dell’arruolamento dei pazienti, la applicabilità
dei trattamenti considerati ed il bias sull’outcome
acuto eventualmente conseguente alla mancata consecutività.
Lo studio è coordinato dal Centro Studi ANMCO
ed è supportato economicamente da Eli-Lilly, Boston
Scientific, Cordis e Guidant. La Eli-Lilly ha finanziato i costi del Centro Studi e tutti e quattro gli sponsor
hanno messo a disposizione un certo numero di
“grant” destinati a “borsisti”, responsabili della raccolta dei dati in ciascun Centro A ed in quelli B ad esso limitrofi.
Allo studio hanno aderito 52 Centri (19 A e 33 B)
che hanno arruolato (tra il 23 aprile 1998 e il 12 giugno 1999) 3138 pazienti, di cui 2279 (72.6%) a rischio
aumentato.
Per quanto riguarda la conduzione dello studio e
l’utilizzo delle sovvenzioni previste per i “medici borsisti”, molti Centri hanno incontrato problemi nell’individuare il borsista o nello svolgere le pratiche amministrative necessarie ad ottenere il pagamento delle
6
borse; pochi Centri hanno rispettato la raccomandazione di
fornire al Centro Studi la documentazione di tali atti amministrativi (autorizzazione da parte
dell’Azienda Ospedaliera e
contratto tra sponsor e borsista).
La valutazione e l’inserimento nel database delle schede basali ha evidenziato un elevato numero di schede incomplete con dati sostanziali mancanti (624 schede), per le quali
le ripetute queries del Centro
Studi non hanno ad oggi ancora
ricevuto risposta.
Per quanto riguarda il follow-up ad un anno, richiesto
per i pazienti ad aumentato rischio, la percentuale di schede
disponibili presso il Centro
Studi ANMCO è pari complessivamente al 61% dei follow-up
già scaduti; in particolare ci sono nove Centri che ad oggi non
hanno inviato al Centro di
Coordinamento dello studio
nemmeno uno dei follow-up
scaduti. È pertanto fondamentale, ai fini della validità dei risultati dello studio, riuscire ad
aumentare la completezza dei
follow-up ad un anno.
Per quanto riguarda la messa a disposizione del tabulato
per verificare la consecutività dell’arruolamento nel
MISTRAL, 16 Centri non hanno inviato alcun tabulato
e per altri 15 il tabulato reca informazioni incomplete o
necessita di chiarimenti.
Tutti i Centri A e B “morosi” sono oggetto di pressanti solleciti da parte del Centro Studi e del Coordinatore dello studio perché forniscano al più presto le correzioni ai dati basali inviati ed i follow-up mancanti oltre al tabulato per la verifica della consecutività.
Presso l’Azienda Ospedaliera Santa Croce di Cuneo
un gruppo di Cardiologi non coinvolti nello studio sta
ultimando la lettura centralizzata di tutti i tracciati
ECG allegati alle schede MISTRAL basali. La valutazione dei tracciati fornirà dati utili sia per la verifica di
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
qualità degli arruolamenti, sia per la stratificazione accurata del rischio dei pazienti.
In sintesi, i dati finora raccolti sono molto numerosi
e fanno di MISTRAL lo studio osservazionale più ampio oggi esistente a livello europeo sull’outcome del
trattamento invasivo dell’IMA. È tuttavia molto difficile per il Centro Studi e per il Coordinatore dello studio
definire con sicurezza quando le analisi dei dati raccolti potranno essere rese pubbliche.
Per raggiungere questo obiettivo è sicuramente necessario, e spero che non verrà a mancare, un ulteriore
sforzo di collaborazione da parte dei Centri partecipanti nell’invio delle schede relative al follow-up e dei tabulati per valutare la consecutività dei pazienti.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
DAL CONGRESSO
Durante la cerimonia
inaugurale del XXXI
Congresso Nazionale
ANMCO il Prof. Mininni
nominerà 40 nuovi Fellow
Quest’anno abbiamo ricevuto 44
domande di applicazione per la Fellowship ANMCO. Riteniamo che le conti-
7
nue richieste siano un segno di apprezzamento da parte dei Soci per la Fellowship, modalità democratica di riconoscimento di validità sul piano culturale.
Non vi si accede per amicizia, per
insistenza, per gerarchia o per raccomandazione: solo se si posseggono i requisiti. I nuovi Fellow sono 40, e rappresentano una percentuale di accettazione del 90%; è più alta che negli anni
scorsi, e anche questo credo sia un segnale positivo: applicano i Soci che si
sentono sicuri di essere accettati, come
dire che il rigore di questi anni è stato
compreso. La Commissione per l’assegnazione della Fellowship era quest’anno composta da:
Dott. Francesco Chiarella
Dott. Sergio Pede
Dott.ssa Gabriella Greco
Dott. Emilio Dovellini
oltre al Presidente dell’ANMCO (Prof.
Nicola Mininni), al Condirettore dell’Italian Heart Journal (Dott. Pantaleo
Giannuzzi) e al Vice Presidente Culturale (Dott. Gianfranco Mazzotta).
Segue l’elenco dei nuovi Fellow, a
cui vanno i complimenti del Consiglio
Direttivo:
FELLOW PER IL CAMPO SCIENTIFICO-DIDATTICO-EDITORIALE E ORGANIZZATIVO-SINDACALE
COGNOME
NOME
OSPEDALE
DIVISIONE
CITTÀ
PROV.
Colonna
D’Angelo
Manfrin
Salvadé
Tanzi
Valagussa
Pierluigi
Giovanni
Marcello
Paolo
Pietro
Franco
Ospedale Regionale G. Lancisi
Ospedale San Francesco D’Assisi
Ospedale Regionale G. Lancisi
Ospedale Niguarda
Ospedale San Camillo
Ospedale San Gerardo
II Divisione di Cardiologia
Servizio di Cardiologia
II Divisione di Cardiologia
Cardiologia 3
Servizio Centrale di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Ancona
Oliveto Citra
Ancona
Milano
Roma
Monza
AN
SA
AN
MI
RM
MI
COGNOME
NOME
OSPEDALE
DIVISIONE
CITTÀ
PROV.
Antonicelli
Bartoletti
Bianconi
Bonzani
Caforio
Castiglioni
Ciavatti
De Simone
Del Greco
Del Rosso
Esposito
Foglia Manzillo
Giampaoli
Giannuzzi
Gigli
Greco
Heyman
Imperadore
Mantovan
Marcassa
Martinelli
Perna
Pettinati
Prati
Prencipe
Pulignano
Rubartelli
Sommariva
Trambaiolo
Zachara
Roberto
Angelo
Leopoldo
Giulio
Alida Linda Patrizia
Battistina
Massimo
Luigi
Maurizio
Attilio
Nicolino
Giovanni
Simona
Pantaleo
Guido
Francesco
Joanna
Ferdinando
Roberto
Claudio
Luigi
Gian Piero
Giacinto
Francesco
Gaetano
Giovanni
Paolo
Luigi
Paolo
Elisabetta
Ospedale Geriatrico U. Sestilli
Ospedale Santa Maria Annunziata
Ospedale San Filippo Neri
Azienda Osp. Vincenzo Monaldi
Azienda Ospedaliera Padova
Ospedale Di Circolo
Ospedale Sandro Pertini
Azienda Osp. Vincenzo Monaldi
Ospedale Santa Chiara
Ospedale San Pietro Igneo
Ospedale Evangelico Villa Betania
Ospedale Generale di Zona Valduce
Istituto Superiore di Sanità
Fondazione Salvatore Maugeri
Ospedale Generale di Zona
Ospedale dell’Annunziata
Ospedale Civile
Ospedale Civile
Presidio Osped. Sede Ca’ Foncello
Fondazione Salvatore Maugeri
Ospedale Santa Chiara
Ospedale Regionale G. Lancisi
Presidio Ospedaliero F. Ferrari
Ospedale San Giovanni
Ospedale San Camillo De Lellis
Ospedale San Camillo
Ospedali Civili di Genova
Ospedale San Giovanni
Ospedale Sandro Pertini
Ospedale San Camillo
Divisione di Cardiologia
Cardiologia-UTIC
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Servizio di Emodinamica
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Servizio di Cardiologia
U.O. Cardiologia
Servizio di Cardiologia
Lab. Epidem. e Biostatistica
Div. di Cardiol. Riabilitativa
Servizio di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
Div. di Cardiol. Riabilitativa
Divisione di Cardiochirurgia
II Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiologia
U.O. Cardiologia
Servizio di Cardiologia
I Divisione di Cardiologia
I Divisione di Cardiologia
U. O. Cardiologia
Divisione di Cardiologia
II Div. di Cardiologia con UTIC
Ancona
Bagno A Ripoli
Roma
Napoli
Padova
Varese
Roma
Napoli
Trento
Fucecchio
Napoli
Como
Roma
Veruno
Rapallo
Cosenza
Rho
Rovereto
Treviso
Veruno
Trento
Ancona
Casarano
Roma
Manfredonia
Roma
Genova
Roma
Roma
Roma
AN
FI
RM
NA
PD
VA
RM
NA
TN
FI
NA
CO
RM
NO
GE
CS
MI
TN
TV
NO
TN
AN
LE
RM
FG
RM
GE
RM
RM
RM
COGNOME
NOME
OSPEDALE
DIVISIONE
CITTÀ
PROV.
De Piccoli
De Tommasi
Gabrielli
Pucci
Bruno
Salvatore Mario
Domenico
Paolo
Ospedale Civile Umberto I
Azienda Ospedaliera Pisana
Ospedale Regionale G. Lancisi
Azienda Ospedaliera Careggi
Divisione di Cardiologia
Div. di Cardiologia - Osp. Santa Chiara
U.O. Cardiologia 2
Divisione di Cardiologia
Mestre
Pisa
Ancona
Firenze
VE
PI
AN
FI
FELLOW PER IL CAMPO SCIENTIFICO-DIDATTICO-EDITORIALE
FELLOW PER IL CAMPO ORGANIZZATIVO-SINDACALE
C ARDIOLOGIA
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HEART CARE
FOUNDATION
FOUNDATION
La Fondazione Italiana
per la lotta alle Malattie
Cardiovascolari
D
a una recente discussione tenutasi durante il
Consiglio Direttivo dell’ANMCO è emersa
la necessità di chiarire meglio l’origine, le finalità e le modalità operative della Heart Care Foundation ai Soci ANMCO.
Che cosa è la Heart Care Foundation?
La Heart Care Foundation è una vera e propria
fondazione (assimilabile all’AIL per la lotta alla leucemia, all’ANLAIDS per la lotta all’AIDS, ecc.)
avente come scopo principale la divulgazione della
cultura cardiologica alla popolazione generale.
La Heart Care Foundation deve insegnare alla popolazione come prevenire le malattie cardiovascolari,
deve divulgare, in maniera semplificata e comprensibile notizie sulle diverse patologie cardiovascolari,
sulle modalità di diagnosticarle e curarle.
Una Fondazione non dovrebbe rivolgersi ai medici,
così come una Associazione Scientifica (come
l’ANMCO) non dovrebbe rivolgersi alla popolazione
generale se non eccezionalmente.
Per colmare questo gap tra compiti di una associazione scientifica e necessità educative della popolazione, il Consiglio Direttivo dell’ANMCO, da me presieduto, decise di creare la “Heart Care Foundation” e di
demandare la gestione del settore educativo-preventivo per quanto riguarda la popolazione non medica.
Da chi è gestita la Heart Care Foundation?
La Heart Care Foundation è gestita da un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque membri
(due dei quali Cardiologi nominati dal Consiglio Direttivo dell’ANMCO e due laici, scelti dall’Assemblea).
Il Presidente viene identificato dal Socio fondatore
promotore e non deve essere necessariamente un Car-
NEGLI
O SPEDALI
diologo. Il Socio fondatore promotore della Heart Care Foundation è l’ANMCO, il Presidente attuale è
Massimo Santini, Past-President dell’ANMCO.
Su quali risorse economiche può contare la “Heart
Care Foundation”?
La base economica per poter fondare la Heart Care
Foundation è stata fornita dal Socio fondatore promotore ANMCO.
Successivamente alla Heart Care Foundation sono
giunti da sostenitori altri fondi, deputati a specifiche
attività programmate dalla Fondazione.
Non vi è nessuna sovrapposizione tra la ricerca
fondi eseguita dalla Heart Care Foundation e quella
eseguita dall’ANMCO in quanto le finalità e gli obiettivi dei due soggetti sono totalmente diverse e risorse
economiche deputate a tali obiettivi non potrebbero, in
nessun modo, essere erogate per altre finalità.
Infine è in dirittura d’arrivo il riconoscimento ufficiale della Heart Care Foundation da parte del Ministero della Sanità, “organo competente” che permetterà la deducibilità delle erogazioni liberali fatte da
chiunque, Aziende comprese, voglia sostenere le attività della Fondazione.
Quanto è la Heart Care Foundation indipendente
dall’ANMCO?
Pur essendo stata fondata dall’ANMCO, che viene
riconosciuta come Socio fondatore promotore a tutti
gli effetti, in pratica la Heart Care Foundation gode
giuridicamente di una notevole autonomia in quanto il
Presidente ed il Consiglio di Amministrazione possono deliberare programmi operativi in maniera totalmente autonoma dall’ANMCO.
Ciò ha una logica in quanto, data la diversità di fini istituzionali e di obiettivi da raggiungere, due soggetti debbono necessariamente avere una autonomia
operativa.
Dall’altro lato, appare evidente, come la forza di
una Fondazione neonata come la “Heart Care Foundation” risieda totalmente ed esclusivamente nell’essere
figlia di cotanta madre (e cioè dell’ANMCO) e come
sarebbe totalmente illogico e controproduttivo non disegnare insieme strategie operative pur totalmente diverse.
La Heart Care Foundation è nella nostra mente e
particolarmente nella mia (Presidente della Fondazione, Past-President dell’ANMCO) il futuro braccio
operativo dell’ANMCO, che colma quel gap operativo
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NEGLI
O SPEDALI
dell’Associazione sulla popolazione italiana generale
in tema di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Che cosa è stato fatto in questi due anni di vita della
“Heart Care Foundation”?
Operare in un campo così nuovo e vasto come
quello della prevenzione delle patologie cardiovascolari rivolta a non medici è, vi garantisco, difficilissimo. Le modalità di pensiero organizzativo e di approccio sono totalmente diverse da quelle da noi abitualmente seguite in ambito medico.
Ciò nonostante una certa quantità di iniziative sono
state attualmente già portate a termine con discreto
successo ed altre sono ancora in corso di svolgimento.
- Prevenzione nelle Scuole Medie Superiori Italiane:
il Progetto “Io, il mio cuore e…”
Dopo una prima fase pilota da me portata a termine
durante la mia Presidenza ANMCO, il progetto è stato esteso quest’anno ad un grande numero di scuole
italiane, nelle quali gli insegnanti impegnati nella
precedente campagna, sono ora diventati docenti dei
loro colleghi di altre scuole nella stessa città.
Il programma educativo, che solo nella prima fase
coinvolse circa 3000 studenti, sta attualmente andando avanti, con il patrocinio del Ministero della
Pubblica Istruzione, in tutta Italia con notevole successo. Tutto il settore scolastico dell’Heart Care
Foundation è stato mirabilmente organizzato dalla
Prof.ssa Marzia Campioni, coadiuvata dalla Prof.ssa
Carla Bevilacqua.
Attualmente la Prof.ssa Marzia Campioni è la responsabile del progetto per quanto riguarda la gestione operativa nelle scuole italiane ed i rapporti
con il Ministero della Pubblica Istruzione.
Per la parte educativa sanitaria dobbiamo ringraziare il Dott. Franco Valagussa, che ha fornito ampia
consulenza tecnica cardiologica alla Prof.ssa Campioni nella prima fase del progetto e successivamente tutti i Cardiologi dell’ANMCO che hanno fatto
da consulenti locali durante la campagna nelle scuole della loro città.
Infine ampio merito al Dott. Marino Scherillo e al
Dott. Massimo Uguccioni che continuano attivamente a coordinare il progetto.
- Il Camper del Cuore
La Heart Care Foundation ha patrocinato l’iniziativa
sponsorizzata delle aziende farmaceutiche ParkeDavis, Laboratori Guidotti, Warner Lambert che ha
fatto girare un camper appositamente attrezzato, in
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quattro località della Lombardia, della Toscana, della Campania e del Lazio per un mese in ogni Regione.
Il Camper, assistito da infermieri professionali e da
un Cardiologo Ospedaliero è stato ampiamente utilizzato dalla popolazione delle varie città visitate.
Ai cittadini veniva offerto materiale educativo, eseguito un prelievo di sangue per valutare il tasso di
colesterolo e della glicemia, infine misurata la pressione arteriosa. Oltre tremila cittadini si sono rivolti
al “Camper del Cuore”.
La stampa ha dato ampio risalto alla manifestazione
in ogni città visitata rendendo particolarmente visibile la Fondazione.
Progetti futuri
Tra le varie attività da svolgere a breve termine, la
Fondazione sta attualmente pensando ad un coinvolgimento diretto della popolazione in un dibattito educativo su uno o più argomenti cardiologici di importanza
socio-economica strategica (scompenso, infarto, ecc.).
Verranno utilizzati i principali mezzi di informazione per convogliare in due o tre città italiane una notevole quantità di cittadini interessati ad un intenso dibattito sulla problematica prescelta.
Le modalità di diffusione ed organizzative dell’iniziativa sono attualmente oggetto di discussione e saranno poi totalmente demandate ad una agenzia esperta di pubbliche relazioni e mass media.
Attività editoriale
È in via di stampa un giornalino della Heart Care
Foundation Diretto da Sabino Scardi. La pubblicazione sarà inviata periodicamente a tutti i Soci della Fondazione e riporterà notizie di interesse generale in ambito cardiologico.
Iscrizioni
Ogni Fondazione ha bisogno di iscritti. Il loro numero ne caratterizza l’importanza. La campagna nelle
scuole sta producendo un certo numero di iscrizioni.
Sarebbe bello che anche i Soci ANMCO contribuissero in tal senso. La quota d’iscrizione è simbolica: 10
Euro (L. 20.000).
“10 Euro per la VITA” è lo slogan della Heart Care
Foundation. Fa in modo che diventi anche il tuo slogan.
MASSIMO SANTINI
Presidente Heart Care Foundation
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NEGLI
O SPEDALI
LA SOCIETÀ EUROPEA DI CARDIOLOGIA:
LA SUA ATTIVITÀ, I SUOI PROGRAMMI E L’INTERFACCIA
CON LA CARDIOLOGIA ITALIANA
A
distanza di circa due anni dalla mia nomina a Councillor del Board della Società Europea di Cardiologia mi sembra utile e doveroso fare un breve sommario dell’attività svolta dalla Società Europea e dai suoi
Comitati in questi due anni, dell’attività programmata per il
prossimo futuro e soprattutto del ruolo che la Cardiologia
Italiana sta avendo e avrà nello svolgimento di questi programmi.
L’attività della Società Europea di Cardiologia si esplica
in molteplici ambiti da quello meramente congressuale (che
ne rappresenta comunque una parte vitale), a quello scientifico organizzativo (Linee Guida, Study Groups, ecc.), a
quello meramente di ricerca (attraverso i gruppi di Studio), a
quello educazionale (mediante il Dipartimento Didatticoeducativo e l’elargizione di grants per ricerca e/o training), a
quello di politica gestionale (attraverso policy conferences e
scambi diretti con le Società nazionali), a quello epidemiologico e di prevenzione (attraverso molteplici iniziative sia
nell’uno che nell’altro settore) ed infine a quello editoriale
(con i suoi giornali).
La gran parte dell’attività, ratificata dal Board della Società, viene ideata, programmata e sviluppata dai molteplici
Comitati (Committee) nei quali essa si articola.
Il Board della Società Europea di Cardiologia è composto dalle seguenti figure:
President
Past-President
President-Elect
Secretary
Treasurer
Vice-President
Vice-President
7 Councillors (uno dei quali in Charge of the Working Groups)
Editor in Chief dello European Heart Journal
Editor in Chief di Cardiovascular Research
Chairman del Congress Program Committee
Il Direttore Amministrativo (Chief Executive)
La Segretaria Esecutiva (Executive Secretary).
Nell’ambito del Board un numero ristretto di persone costituiscono il cosiddetto Management Group, che è chiamato
a prendere le decisioni veloci e portare a compimento i programmi approvati dal Board.
Congresso Annuale della Società Europea di Cardiologia
È il principale evento cardiologico europeo, richiama circa 20-25.000 persone delle quali oltre 18.000 cardiologi provenienti da tutti i Paesi europei e dalle altre parti del mondo
(oltre 1000 dagli USA). Il programma scientifico viene organizzato dall’Executive Scientific Committee (elettivo) il quale seleziona i simposi attraverso una grande mole di proposte
che arriva dalle Società Cardiologiche Nazionali, dai
Working Groups della ESC e da singoli individui.
Il Chairman dell’Executive Scientific Committee (attualmente Udo Sechtem) fa parte dei membri cooptati nel Board
ma senza diritto di voto.
Tra i candidati per le varie posizioni nel Board, proposti
dalle Società Nazionali e dai Working Groups della ESC,
viene identificata una rosa di nomi da proporre ufficialmente
dal Nominating Committee che è presieduto dal Past-President della ESC ed è composto da altri nove membri anch’essi eletti. Chiunque comunque ha diritto a candidarsi per qualunque posizione sia libera nel Board che nei vari Comitati,
indipendentemente dalla lista presentata ufficialmente.
Hanno diritto di voto le Società Nazionali ed i Working
Groups della ESC. Il numero dei voti delle due componenti
è equivalente.
Membri e Fellows della ESC
Tutti i membri delle varie Società Cardiologiche Nazionali appartenenti alla ESC sono di diritto membri anche della Società Europea di Cardiologia ed inseriti pertanto nella
sua mailing list.
Per essere invece accettati come Fellows sono richieste
determinate caratteristiche scientifiche già da noi precedentemente pubblicate in questo bollettino.
È assolutamente auspicabile che il numero di Fellows
(uomini e particolarmente donne) aumenti progressivamente
in modo da dare maggiore competitività alla ESC nei riguardi della consorella americana.
Il titolo è inoltre indubbiamente prestigioso e da considerare con attenzione nella valutazione di un curriculum ai fini
concorsuali.
Rivolgo pertanto un caldo invito a tutti i nostri giovani ricercatori Cardiologi che non lo abbiano ancora fatto, a fare
domanda per divenire Fellow della ESC.
Research and Training Fellowship
È il Comitato che io ho presieduto in questi due anni e
che è deputato a selezionare i vincitori per borse di studio
della ESC ai fini di ricerca o di training in Paesi europei appartenenti alla Società.
Gli Italiani hanno, in questi due anni, presentato ottimi
progetti di ricerca e sono molto spesso risultati vincitori di
grants.
Quest’anno purtroppo, il budget sarà ridotto a causa di
ristrettezze economiche, ma rimarrà comunque la possibilità
di ricevere borse di studio per validi progetti di ricerca o di
training (questi ultimi vengono più facilmente assegnati a
candidati provenienti dall’Est Europa, i quali si trovano
spesso in particolari ristrettezze economiche).
Ancora un invito, pertanto, a partecipare a questa selezione, inviando adeguati progetti entro i termini stabiliti. Le
modalità di applicazione sono già state pubblicate in questo
bollettino precedentemente.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
Education and Training Programme
Rappresenta l’insieme delle iniziative educative della
ESC. Più particolarmente i corsi di aggiornamento tenuti
presso la Heart House (sede della ESC) e quelli extra-murali
tenuti nei Paesi membri della ESC. Tale Comitato ha inoltre
iniziato a produrre cassette e CD su vari argomenti cardiologici, che possono essere acquistati.
Working Groups della ESC
Sono attualmente 21 e sono stati recentemente raggruppati in 8 Clusters. Ogni Cluster ha eletto un membro che lo
rappresenta all’interno del Comitato per il Congresso. L’insieme degli 8 rappresentanti dei Clusters costituisce il
“Science Council” che è presieduto dal Consigliere ESC in
Charge dei Working Groups.
Ho il privilegio di comunicare che la rappresentanza italiana alla testa dei Working Groups è numerosa. Tra Chairmen e Co-Chairmen dei Working Groups ben 10 sono attualmente italiani a rappresentare l’indubbia consistenza scientifica della Cardiologia nazionale.
Ai Working Groups europei è possibile iscriversi ed è indubbiamente consigliabile farlo per accrescere il numero degli italiani partecipanti attivi all’interno dei Working Groups
europei. Sarebbe consigliabile che i Gruppi di Lavoro Italiani veicolassero un certo numero di iscrizioni direttamente all’omonimo gruppo europeo, stabilendo così un legame diretto per future iniziative comuni.
Ufficio per le Società Nazionali
Tale ufficio è stato recentemente istituito dietro mia proposta, per migliorare ed intensificare i rapporti e le comunicazioni tra Società Cardiologiche, membri ESC e il Board
della ESC stessa.
La direzione di tale ufficio è stata assegnata al sottoscritto ed è auspicabile che le sue funzioni vengano utilizzate a
pieno dalla Federazione Italiana di Cardiologia.
Linee Guida della ESC
Ogni due anni vengono create nuove Linee Guida in settori cardiologici non precedentemente affrontati o aggiornate
vecchie Linee Guida.
Ogni Linea Guida viene studiata ed edita da una speciale
Commissione ad hoc, la cui direzione viene abitualmente affidata ad esperti del settore.
Questo anno ben due delle nuove Linee Guida della ESC
(sincope e morte improvvisa) sono state coordinate da due
italiani con grandi ed apprezzate capacità (Michele Brignole
e Silvia Priori).
Pubblicazioni Scientifiche della ESC
Lo European Heart Journal è ormai divenuto il quarto
giornale cardiologico del mondo (riguardo all’impact factor)
essendo dietro a Circulation, Circulation Research e JACC.
Viene pubblicato ogni 15 giorni e probabilmente diverrà
settimanale presto. Rifiuta approssimativamente l’85-90%
dei lavori presentati. Stampa circa 15.000 copie per numero.
Tale livello prestigioso va potenziato da tutti i membri della
ESC inviando preferenzialmente i propri lavori migliori allo
EHJ e citandone i propri contenuti.
Lo EHJ è un’ottima fonte economica per la ESC e particolarmente lo sono i supplementi dello EHJ, diretti da
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Roberto Ferrari.
Cardiovascular Research è il quinto giornale cardiologico del mondo (dietro lo EHJ) e pubblica lavori di estrema
qualità.
Anche per Cardiovascular Research vale quanto detto per
lo EHJ con la sola eccezione che non è in attivo, ma costa
invece alla ESC una certa quantità di denaro all’anno (come
d’altra parte è immaginabile per una pubblicazione dedicata
alla ricerca di base).
The European Journal of Heart Failure, Europace, The
European Journal of Echocardiography sono tre sub-specialty journals in continua crescita di contributi scientifici.
Stampano circa 2000 copie per numero (ad eccezione, temporanea, di Europace).
Internet
Il Servizio Internet della ESC è orientato sia verso i medici che verso il pubblico e personale non medico. Vi si trovano tutte le informazioni utili riguardanti la Società, incluso il materiale editoriale pubblicato dalla ESC.
Euro Heart Survey
È un grande progetto epidemiologico della ESC, che è
appena partito e che ha come finalità quella di monitorare
varie patologie cardiovascolari in Europa, utilizzando sempre gli stessi centri.
Il progetto prevede di arruolare nello studio dei gruppi di
ospedali (uno maggiore, uno minore ed uno ancor più periferico) nei quali la stessa “nurse”, ad hoc retribuita, registri
di volta in volta i pazienti affetti dalla patologia in esame in
quel momento, rispondendo alle domande di uno specifico
questionario.
Alcune delle patologie oggetto di studio saranno lo
scompenso, la fibrillazione atriale, angioplastica e by-pass,
la sincope, le Cardiomiopatie, ecc.
Qual è il ruolo delle Cardiologie Italiane in ambito Europeo? Quale sarà quello futuro?
Da questo breve excursus appare evidente come la Cardiologia Italiana sia adeguatamente inserita in molteplici
ambiti di ricerca, epidemiologici, organizzativo-gestionali
con ottimi rappresentanti.
La rappresentanza Cardiologica Italiana è la più numerosa tra i Paesi membri della ESC. Numerose posizioni di prestigio sono attualmente ricoperte da ricercatori italiani.
La ricerca scientifica cardiologica italiana è guardata con
grande rispetto all’interno della ESC. Particolare attenzione
è stata inoltre posta alla nostra organizzazione scientifica nazionale multicentrica al nostro Centro Studi di Firenze (che
è stato ora imitato dalla Germania).
Per il futuro la nostra presenza deve divenire ancora più
massiccia sia per quanto riguarda l’inserimento dei nostri
rappresentanti in posti chiave sia per quanto riguarda la nostra contribuzione a tutte le attività della Società Europea di
Cardiologia, della quale siamo ormai parte integrante e della
quale speriamo di divenire una componente sempre più importante.
Massimo Santini
ESC BOARD COUNCILLOR
CHAIRMAN RESEARCH AND TRAINING FELLOWSHIP COOMMITTE
COUNCILLOR IN CHARGE OF THE NATIONAL SOCIETIES
C ARDIOLOGIA
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SEMPLIFICA LA TUA ISCRIZIONE
Sei già Socio ANMCO?
Puoi pagare la quota associativa con la tua Carta di
Credito; basta compilare il coupon allegato ed inviarlo
via fax alla Segreteria ANMCO, che provvederà al prelevamento.
Vuoi diventare Socio ANMCO?
Compila il modello pubblicato nella pagina a fianco ed
invialo al Delegato Regionale ANMCO della tua Regione
per il preliminare visto di approvazione.
Se la richiesta sarà definitivamente accolta dal Consiglio
Direttivo, potrai regolarizzare l’iscrizione utilizzando anche la tua Carta di Credito.
L’iscrizione prevede il pagamento di Lit. 20.000 (solo per
i Soci Ordinari) come quota di adesione all’Associazione
e di una quota sociale annua così differenziata:
– Lit. 100.000 per i Dirigenti di II Livello
– Lit. 80.000 per i Dirigenti di I Livello
– Lit. 60.000 per i Soci Aggregati
La quota sociale è comprensiva dell’abbonamento al
“Italian Heart Journal”.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti la Segreteria rimane a disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00
alle ore 17.30 (tel. 055-571798 - fax 055-579334).
Io sottoscritto:
COGNOME __________________________________________________________________
NOME ________________________________________________________________________
VIA ____________________________________________________________ N°____________
CAP _____________ CITTÀ ______________________________________ PROV. _______
Autorizzo a prelevare Lit.
_________________________________________
per la quota associativa dell’anno ____________________________
Socio Ordinario
Lit. 80.000 per i Dirigenti di I Livello
Lit. 100.000 per i Dirigenti di II Livello
Lit. 20.000 Iscrizione Unatantum (solo
per i nuovi Soci Ordinari)
Socio Aggregato
Lit. 60.000
a mezzo carta credito:
Carta Si
Carta Visa
Eurocard
Master Card
numero carta:
data di scadenza:
✁
firma:
_____________________________________________________________________
FOTOCOPIARE - COMPILARE IN STAMPATELLO - INVIARE VIA FAX ALLA SEGRETERIA
NEGLI
O SPEDALI
DELEGATI REGIONALI ANMCO
Di seguito riportiamo i Delegati Regionali in carica al momento
in cui andiamo in stampa, dato che in molte regioni sono in
corso le elezioni per il rinnovo dei Consigli Regionali
ABRUZZO
Delegato 1998-2000
Dott. DOMENICO Dl GREGORIO - Tel. 0872/7061
Ospedale Renzetti - Via del Mare - 66034 LANCIANO
ALTO ADIGE BOLZANO
Delegato 2000-2002
Dott. WALTER PITSCHEIDER - Tel. 0471/909985
Ospedale Generale Regionale - Via Boehler, 5 - 39100 BOLZANO
Delegato 1998-2000
BASILICATA
Dott. LUCIANO VEGLIA - Tel. 0835/243311
Ospedali Riuniti - Via Lanera - 75100 MATERA
Delegato 1998-2000
CALABRIA
Dott. FRANCO PLASTINA - Tel. 0894/681370
Osp. dell’Annunziata - Via F. Migliori, 72 - 87100 COSENZA
Delegato 2000-2002
CAMPANIA
Dott. CARMELO CHIEFFO - Tel. 0823/232395
Ospedale Civile - Via Tescione - 81100 CASERTA
Delegato 2000-2002
EMILIA ROMAGNA
Dott. PAOLO ALBONI - Tel. 051/6838251
Stabilimento Ospedaliero - Viale Vicini, 2 - 44100 FERRARA
FRIULI VENEZIA GIULIA
Delegato 1998-2000
Dott. PAOLO FIORETTI - Tel. 0432/552440-41
Osp. S.M. della Misericordia - Piazzale S. Maria - 33100 UDINE
LAZIO
Delegato 1998-2000
Dott. SALVATORE FABIO VAJOLA - Tel. 06/58701
Ospedale San Camillo - Circonval. Gianicolense, 87 - 00198 ROMA
LIGURIA
Delegato 1998-2000
Dott. RAFFAELE GRIFFO - Tel. 010/9134159
Osp. “La Colletta” - Via del Giappone, 2 - 16011 GENOVA
LOMBARDIA
Delegato 2000-2002
Dott. CARLO SCHWEIGER - Tel. 02/9323471
Osp. Civile - Via Settembrini, 1 - 20017 Passirana Rho (MI)
MARCHE
Delegato 1998-2000
Dott. MARCELLO MANFRIN - Tel. 071/5965027-8
Osp. Regionale G. Lancisi - Via Baccarani, 6 - 60121 ANCONA
Delegato 1998-2000
MOLISE
Dott. PIER LUIGI PILONE - Tel. 0874/409282
Ospedale A. Cardarelli - Contrada Tappino - 86100 CAMPOBASSO
PIEMONTE VALLE D’AOSTA
Delegato 1998-2000
Dott. ENZO COMMODO - Tel. 011/69331
Centro Traumatologico Ortopedico - Via Zuretti, 29 - 10126 TORINO
Delegato 1998-2000
PUGLIA
Dott. SERGIO PEDE - Tel. 0831/670307
Ospedale N. Melli - Via Lecce - 72027 S. PIETRO VERNOTICO (BR)
SARDEGNA
Delegato 1998-2000
Dott. SERGIO MARIANO MARCHI - Tel. 0783/317208
Osp. San Martino - Via Fondazione Rockfeller - 09170 ORISTANO
SICILIA
Delegato 2000-2002
Dott. VINCENZO CIRRINCIONE - Tel. 091/7808098
Presidio Ospedaliero Villa Sofia - P.za Salerno, 1 - 90146 PALERMO
TOSCANA
Delegato 1998-2000
Dott. ROSSANO VERGASSOLA - Tel. 055/6577206
I.O.T. Villa Margherita - Viale Michelangelo - 50125 FIRENZE
TRENTINO
Delegato 1998-2000
Dott. LUCIANO FRISANCO - Tel. 0461/903111
Ospedale Santa Chiara - Largo Medaglie d’Oro - 38100 TRENTO
UMBRIA
Delegato 2000-2002
Dott. GIORGIO MARAGONI - Tel. 0743/2101
Osp.San Matteo degli Infermi - Via Loreto, 3 - 06049 SPOLETO (PG)
Delegato 1998-2000
VENETO
Dott. GIUSEPPE CATANIA - Tel. 0437/216250
Ospedale Civile - Viale Europa - 32100 BELLUNO
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI CARDIOLOGI OSPEDALIERI
(A NM C O)
Sede Nazionale: 50121 Firenze - Via La Marmora, 36 - Tel. 055 571798 - Fax 055 579334
e-mail: [email protected]
DOMANDA DI ISCRIZIONE
Non compilare
Non compilare
Codice Unico
Codice ANMCO
DATI ANAGRAFICI E PROFESSIONALI
NOME
________________________________________________ COGNOME _______________________________________________________
Abitazione: INDIRIZZO
CITTÀ
TEL.
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________
Anno di laurea ___________________
Altre specializzazioni
DATA DI NASCITA
FAX
____________________________________________________
Specializzato in Cardiologia
SI
PROVINCIA
E-MAIL:
NO
CAP
____________________________________________________
Anno di specializzazione ___________________
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
COLLOCAZIONE PROFESSIONALE
Ruolo:
Cardiologo
Cardiochirurgo
Medico
Struttura:
Ospedaliera
Universitaria
Distretto Sanitario
Casa di Cura
Altro _______________________________________________
Tipologia:
Divisione di Cardiologia
Divisione di Cardiochirurgia
Servizio di Cardiologia autonomo con posti letto
Servizio di Cardiologia aggregato con posti letto
Servizio di Cardiologia autonomo senza posti letto
Servizio di Cardiologia aggregato senza posti letto
Divisione Medicina
Altro ___________________________________________________________
Nome del Primario o facente funzione
________________________________________________________________________________________________________________________________________
Nome del Responsabile (per strutture aggregate) ___________________________________________________________________________________________________________________________
Presidio:
Non compilare
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO
CITTÀ
________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
TEL. _____________________________________________________ FAX
PROVINCIA
CAP
____________________________________________________
E-MAIL REPARTO:
______________________________________
Qualifica:
Dirigente II livello
Dirigente I livello
Ricercatore - Borsista - Medico in formazione
In quiescenza:
SI
Prof. Ordinario
Prof. Associato
Medico di base
Altro ____________________________
C ARDIOLOGIA
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NEGLI
O SPEDALI
CAMPI DI IMPEGNO PROFESSIONALE
Generale (non più di due):
Cardiologia clinica - CCL
Cardiologia pediatrica - CPD
Cardiologia preventiva e sociale - CPR
Cardiologia dello sport e/o del lavoro - CSP
Riabilitazione cardiologica - RBL
Terapia intensiva cardiologica - TI
Epidemiologia clinica - EPC
Cardiologia sperimentale - CS
Ipertensione - IPR
Cardiochirurgia - CCH
Specifico (non più di due):
Elettrocardiografia - ECG
Ecocardiografia - ECO
Emodinamica - EMO
Ergometria e valutazione funzionale - ERG
Informatica - INF
Risonanza Magnetica Nucleare - RMN
Elettrofisiologia ed Aritmologia - EFS
Elettrostimolazione - EST
Ecografia vascolare - ECV
Cardiologia nucleare - CNC
Aterosclerosi, emostasi trombosi - AET
Sono interessato alla seguente Area:
Area Aritmie - AR
Area Genetica - AG
Area Prevenzione - AP
Angiologia - ANG
Biologia cellulare del cuore - BCC
Cardiopatie valvolari - CAV
Circ. Polmonare e funz. ventr. Destra - CPF
Farmacologia in cardiologia - FCA
Insufficienza cardiaca - INC
Malattie miocardio e pericardio - MMP
Altro (non più di due):
Attività sindacale - ATS
Pianif. ed organizz. Strutture sanit. - OSS
Organizz. Manifestaz. Culturali - OMC
Area Chirurgica - ACH
Area Management & Qualità - AMQ
Area Scompenso - AS
Area Emergenza/Urgenza - AEU
Area Nursing - ANS
INFORMATIVA E CONSENSO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI - L. 675/1996 (Cosiddetta legge sulla privacy)
ANMCO, Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, con sede in Firenze, Via La Marmora n. 36, è un’associazione a scopi scientifici che presta servizi ai
propri associati, attivandosi per l’organizzazione di congressi a carattere scientifico. I dati vengono acquisiti direttamente dall’interessato (ad esempio, al momento dell’adesione all’associazione ovvero mediante i moduli di iscrizione ai convegni), nonché presso terzi, quali associazioni di categoria o pubblici elenchi, comunque nel rispetto dei principi di cui alla L. n. 675/1996. I dati richiesti sono necessari ad ANMCO per poter rendere i propri servizi e per la costituzione dello stesso rapporto associativo.
Responsabili del trattamento sono la Edizioni Cardiologiche Ospedaliere s.r.l., con sede in Firenze, Via La Marmora n. 36, e la Federazione Italiana di Cardiologia, con
sede in Pisa, Dipartimento di Cardiologia Angiologia e Pneumologia dell’Ospedale Cisanello, Via Paradisa n. 2
Per motivi inerenti allo svolgimento dell’attività istituzionale, i dati raccolti possono essere comunicati ad altri enti o associazioni, operanti nell’ambito della ricerca e
dell’organizzazione di convegni a carattere scientifico, ed alla ESC (European Society of Cardiology, con sede in Sophia Antipolis Cedex - France - 2035, Route des
Colles - Les Templiers), cui i soci ANMCO hanno diritto ad essere iscritti.
È possibile inoltre che i dati raccolti siano comunicati da ANMCO a terzi, tipicamente case editrici che curino la spedizione delle riviste dell’associazione o di altre
pubblicazioni agli associati, e ad altre associazioni, anche estere. La informiamo che, ai sensi della L. n. 675/1996, cit., la mancata prestazione di un Suo specifico consenso a tali forme di comunicazione impedisce l’esercizio delle stesse. D’altra parte, il rifiuto del consenso può comportare pregiudizio all’ordinario svolgimento dell’attività istituzionale dell’Associazione.
Un elenco dettagliato dei soggetti ai quali è possibile che siano comunicati i dati è disponibile presso la nostra sede.
Infine, ma sempre dietro prestazione del Suo consenso espresso, i Suoi dati potranno essere oggetto di pubblicazione (ad esempio, nell’annuario degli Associati o in
eventuali opuscoli di carattere informativo), in forma telematica o, più semplicemente, su supporto cartaceo.
ANMCO assicura l’esercizio dei diritti di cui all’art. 13 della l. n 675/1996, quali, ad esempio, la richiesta di aggiornamento o di modificazione dei dati personali, oggetto del trattamento. Per l’esercizio dei predetti diritti è possibile rivolgersi ai seguenti indirizzi:
- Firenze, Via A. La Marmora 36, tel. 055/571798 (sede di ANMCO ed ECO s.r.l.);
- Pisa, Dipartimento di Cardiologia Angiologia e Pneumologia dell’Ospedale Cisanello, Via Paradisa n. 2 - tel. 050/542929 (sede della Federazione Italiana di Cardiologia).
INFORMATO DI QUANTO SOPRA ESPOSTO,
CON RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE DEI MIEI DATI A TERZI
DO IL CONSENSO
NEGO IL CONSENSO
INFORMATO DI QUANTO SOPRA ESPOSTO,
CON RIFERIMENTO ALLA PUBBLICAZIONE DEI MIEI DATI
DO IL CONSENSO
NEGO IL CONSENSO
Data __________________________________________________________________
Il Delegato Regionale ANMCO
Firma _________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________ della
__________________________________________________________________________________ dichiara
Regione
che il suddetto collega, in base allo Statuto ed ai Regolamenti
dell’Associazione, può essere iscritto nell’Albo dei Soci dell’ANMCO con la qualifica di:
Socio Ordinario
Socio Aggregato
Data ___________________________________________________________
Il Delegato ____________________________________________________________________
La presente domanda d’iscrizione è stata accolta dal Consiglio Direttivo ANMCO in data ____________________________________________________________________
Il Segretario
_________________________________________________________________________
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
A A
REA
RITMIE
di Massimo Santini
S
ono ad esporvi, in qualità di
Chairman dell’Area Aritmie
le attività svolte durante
questo anno dall’Area stessa.
La programmazione dell’attività
e gli obiettivi dell’Area sono stati
programmati nel corso di alcune
riunioni tenutesi a Firenze presso la
Sede Nazionale ANMCO alle quali
hanno partecipato la maggioranza
dei membri dell’Area.
Per quanto riguarda l’anno in
corso, l’obiettivo più prestigioso
raggiunto è stato quello di portare a
termine lo studio “FIRE”.
Come è a molti di voi noto, lo
studio FIRE è uno studio epidemiologico sulla fibrillazione atriale che
ha lo scopo di valutare l’impatto
15
reale di questa aritmia sull’ospedale, osservando le modalità di intervento terapeutico senza influenzarle
in alcun modo.
Quella che avremo dalla elaborazione dei dati sarà la fotografia
del peso della fibrillazione atriale
sugli accessi in pronto soccorso e
delle scelte terapeutiche adottate nei
confronti di questa aritmia. I centri
coinvolti sono stati più di 200, la
raccolta dei dati è ormai terminata
ed è iniziata l’elaborazione degli
stessi.
L’attività dell’Area Aritmie è stata particolarmente fervida nel campo della fibrillazione atriale. Infatti
è stato messo a punto un secondo
importante protocollo di studio multicentrico riguardante l’effetto del
pretrattamento con Verapamil e con
Ace-inibitori o sartanici nella profilassi delle recidive di fibrillazione
atriale.
L’utilizzo del Verapamil è scaturito dalla differenza tra i dati elettrofisiologici e i dati clinici di studi
recenti che hanno coinvolto un numero esiguo di pazienti.
L’uso degli Ace-inibitori e dei
sartanici, invece, è nato dalle recenti evidenze dell’attivazione del sistema renina-angiotensina in corso di
fibrillazione atriale e dall’impossi-
bilità di spiegare le recidive di fibrillazione atriale ed il peggioramento
dell’aritmia con il tempo con il solo
rimodellamento elettrico atriale.
L’Area Aritmie ha deciso di continuare a mantenere il Registro dei
pace-makers, affidandone ancora
una volta la responsabilità al centro
di Udine. Al Centro di Udine è stata
affidata anche l’espansione del registro dei defibrillatori.
Si è lavorato molto anche nell’ambito della stimolazione biventricolare nello scompenso cardiaco,
coinvolgendo anche l’Area Scompenso. Si è ipotizzata l’esecuzione di
un protocollo di studio per valutare
l’efficacia della stimolazione biventricolare nei confronti della sola stimolazione ventricolare sinistra.
In conclusione l’attività dell’Area Aritmie è stata nel corso di questo anno fervida ed intensa. L’intendimento è quello di proseguire con
entusiasmo e passione su questa
strada in modo che nel consuntivo
del prossimo anno possano essere
riportati risultati ancora più prestigiosi ed importanti.
In particolare vorremmo portare
a termine nell’arco dell’anno il protocollo relativo alla profilassi della
fibrillazione atriale e quello riguardante la stimolazione biventricolare.
SOMMARIO DELL’ATTIVITÀ
SVOLTA NEL BIENNIO 1998-2000
dalieri del Paese e che potranno costituire nell’immediato futuro la base per l’implementazione di Linee Guida o
per ulteriori ricerche nel settore.
Cercherò di delineare brevemente tali linee programmatiche ed il loro razionale.
L
STUDIO FIRE
(Atrial Fibrillation Italian Registry)
’Area Aritmie dell’ANMCO come è noto, include
oltre al Chairman e al Co-Chairman, tre membri
ANMCO, un membro in rappresentanza dell’AIAC (nella figura dell’attuale Presidente) e quattro
membri universitari cooptati per il loro elevato livello
scientifico nel campo della elettrofisiologia ed elettrostimolazione cardiaca.
Tale composizione ha consentito l’ideazione ed in
parte già l’attuazione di un certo numero di progetti
scientifici che hanno coinvolto gran parte dei centri ospe-
Lo scopo di questa indagine è stato quello di osservare, senza influenzarle, le modalità di trattamento della fibrillazione atriale nei differenti ospedali italiani.
Più particolarmente, grande interesse è stato posto nel
quantificare l’entità di tale patologia, l’impatto socioeconomico, le diversità di approccio diagnostico e tera-
16
peutico in rapporto ai referti di degenza, ecc.
Oltre 200 ospedali hanno partecipato attivamente registrando per un mese tutti i pazienti ricoverati al loro interno per causa di tale aritmia e controllandone l’iter terapeutico fino al momento della loro dimissione.
Lo studio è terminato ormai da oltre un mese ed i dati
raccolti sono attualmente oggetto di analisi presso il
Centro Studi dell’ANMCO.
Non appena disponibili saranno oggetto di una o più
pubblicazioni oltre che di una ampia divulgazione.
Immaginiamo che dall’analisi dei dati ottenuti emergano discrepanze, dubbi, errori che ci indurranno ad iniziare ulteriori progetti scientifici al fine di implementare
le Linee Guida internazionali sulla fibrillazione atriale e
ancor più a ricercare nell’ambito di alcune specifiche
problematiche che necessitano di ulteriori chiarificazioni.
Per ora un grazie sincero a tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questo importante osservatorio che fornirà dati sicuramente unici in Europa.
STUDIO SEDET
(South European Defibrillator Trial)
L’arruolamento nel SEDET, purtroppo, procede molto lentamente. Anche l’emendamento al protocollo, proposto dal Comitato Direttivo dello studio lo scorso ottobre, non sembra aver migliorato la situazione.
È stato eseguito un analitico controllo di tutti i pazienti affetti da infarto acuto e ricoverati negli ospedali
partecipanti al SEDET e si è evidenziato come esclusivamente una piccolissima percentuale di essi avrebbe potuto essere inclusa nello studio.
I principali problemi emersi sono stati i seguenti:
- età eccessivamente avanzata rispetto ai criteri di inclusione;
- trombolisi o angioplastica primaria protratta all’ingresso in ospedale;
- assenza di aritmie ventricolari in quantità adeguata;
- rifiuto del paziente, ecc.
A breve il Comitato Direttivo dello studio deciderà
come procedere.
Studio sul trattamento dello scompenso cardiaco
mediante pacing permanente biventricolare
Dopo più di una discussione è stato deciso dal direttivo dell’Area di evitare una monosponsorizzazione e di
varare piuttosto uno studio di forte valenza clinica che
possa essere eseguito utilizzando pacemaker di varie industrie.
Ciò dovrebbe consentire l’inserimento di un più elevato numero di centri italiani rispetto a quello ottenibile
con uno studio con singolo sponsor e di poter centrare la
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
ricerca su argomenti più clinici che tecnici.
Uno speciale Steering Committee, composto da
membri dell’Area Aritmie e da membri dell’Area Scompenso dell’ANMCO, dovranno identificare il target dello
studio e stendere una bozza del protocollo.
Si ritiene che ciò possa essere definito prima delle ferie estive e lo studio partire presumibilmente intorno alla
fine di questo anno.
Studio sull’efficacia del Verapamil e degli
Ace-inibitori nella prevenzione del “remodeling”
atriale e della recidiva precoce della fibrillazione
atriale cardiovertita
Il trial proposto dall’Osp. S. Filippo di Roma mira a
fare chiarezza su un argomento tuttora molto controverso
quale quello del remodeling atriale indotto dalla fibrillazione atriale e dalla possibilità di prevenirlo o modificarlo con l’uso di Verapamil e/o Ace-inibitori.
Il protocollo è in fase di analisi avanzata e sarà disponibile tra breve.
Tutti coloro che sono interessati a ricercare nell’ambito della fibrillazione atriale e particolarmente del remodeling atriale sono invitati a darne notizia all’Area
Aritmie dell’ANMCO in maniera tale che il suo nominativo possa essere inserito nell’elenco dei ricercatori non
appena lo studio potrà partire.
Sezione Aritmie del Trattato di Cardiologia
dell’ANMCO
Il Trattato di Cardiologia dell’ANMCO, che sarà disponibile entro fine anno (3 volumi di circa 4.000 pagine), comprenderà una importante e voluminosa sezione
sulla Elettrofisiologia e l’Elettrostimolazione Cardiaca.
I capitoli sono stati tutti redatti da eminenti esperti
italiani del settore.
Ritengo che tale sezione possa essere un utile punto
di riferimento per quanti desiderano avvicinarsi al complesso argomento delle Aritmie Cardiache senza essere
degli esperti.
Nel complesso, l’attività dell’Area Aritmie non è stata scarsa. Probabilmente avremmo potuto fare di più, ma
credo che possiamo comunque essere soddisfatti. Per essere un gruppo nato da poco e che si occupa di un settore
in cui operano già altre realtà organizzate, l’attività già
svolta e soprattutto quella programmata a breve termine
deve essere considerata, a mio avviso, una buona partenza.
Lo scopo è quello di coinvolgere il maggior numero
possibile di ricercatori italiani in ambiziosi progetti di ricerca nel settore e di mettere ulteriormente in evidenza ,
in ambito europeo, il notevole livello scientifico raggiunto in questo campo, dalle Cardiologie italiane.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
17
AREA EMERGENZA-URGENZA
Chairman: Ezio Giovannini
Co-Chairman: Francesco Chiarella
Comitato di Coordinamento:
Leonardo Bolognese, Pietro Delise, Giuseppe Di Pasquale, Antonio Mafrici
Il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 conferma che in
Italia la cardiopatia ischemica è responsabile della maggior parte dei decessi e per contrastarla propone l’ambizioso obiettivo di
abbatterne la mortalità del 10 %.
Dalle stime basate sui dati ISTAT e sullo studio Monica per
le aree italiane, sappiamo che ogni anno nel nostro paese circa
160.000 persone sono colpite da attacco cardiaco: di queste 1 su
4 non sopravvive e in più della metà dei casi la morte avviene
prima di raggiungere l’ospedale (morte improvvisa, entro un’ora
dall’esordio dei sintomi o morte istantanea per arresto cardiaco).
Negli ultimi vent’anni la mortalità ospedaliera per attacco
cardiaco è sensibilmente ridotta mentre persiste assai elevata la
mortalità pre-ospedaliera.
Per il paziente con infarto miocardico acuto le ore più critiche sono quelle successive all’esordio dei sintomi, sia per l’ele-
vato rischio di complicanze e di morte sia per la relazione tra ritardo ed efficacia del trattamento trombolitico. Secondo i dati
‘GISSI-ritardo evitabile’, solo un terzo dei pazienti raggiunge
l’ospedale precocemente (prime due ore) mentre oltre il 35%
degli IMA si ricovera oltre la sesta ora.
In conformità con il programma del Piano Sanitario Nazionale, l’Area Emergenza-Urgenza intende porre a tema il soccorso alle vittime di un attacco cardiaco proponendo iniziative volte
a conseguire:
1. la riduzione della mortalità per morti improvvise/istantanee
da infarto miocardico acuto;
2. la riduzione della mortalità per arresto cardiaco;
3. la riduzione del ritardo evitabile;
4. il corretto percorso ed il tempestivo accesso alle appropriate
strutture /procedure.
OBIETTIVI
L’Area Emergenza-Urgenza si propone di:
1. sollevare i problemi di ordine culturale ed organizzativo relativi alla tempistica pre-intra ospedaliera del soccorso per infarto o arresto cardiaco e agli ostacoli che si frappongono ad
una appropriata risposta alla domanda di soccorso;
2. promuovere, nell’ambito di un’azione coordinata pluridisciplinare, la “Catena della Sopravvivenza” nelle sue fondamentali componenti: accesso immediato, avvio della Rianimazione Cardio Polmonare, (RCP, BLS), pronta defibrillazione, rapido avvio delle procedure avanzate (ACLS) e formare Istruttori BLS e ACLS;
3. formulare/revisionare protocolli specifici di intervento sugli
obiettivi diagnostico-terapeutici delle emergenze cardiologiche; in particolare riesaminare il triage del dolore toracico
sul territorio, in sede di Pronto Soccorso, di DEA di primo e
secondo livello, valutando quando e dove vi sia spazio per
esperienze pilota di “Chest Pain Unit”, di cui andranno verificate motivazioni, finalità, costi e vantaggi organizzativi e
clinico-terapeutici;
4. attuare, attraverso il Registro delle UTIC, il controllo di qualità e la valutazione dei risultati relativi alla tempistica di intervento e alla correttezza delle procedure;
5. fornire alle UTIC gli standard delle dotazioni necessarie per
operare efficacemente nel settore; collocare/standardizzare le
innovazioni nel campo della biochimica (kit dei markers di
ischemia/IMA precoce), del monitoraggio, della acquisizione
ed archiviazione di dati, immagini, segnali;
6. promuovere/rilanciare la figura del Cardiologo dell’Emergenza quale specialista fornito di competenza specifica
7. azione culturale-promozionale divulgativa ad ampio raggio,
perché ogni cittadino sappia riconoscere i segni di un attacco
cardiaco e sappia come comportarsi per fronteggiarlo;
8. azione culturale-promozionale divulgativa, alla porta delle
strutture di Cardiologia e/o di ogni Ospedale: tramite la diffusione di opuscoli informativi, diffondere l’uso corretto del
118 ed istruire il testimone di un arresto cardiaco.
PROPOSTE OPERATIVE
• Partecipazione al “Registro delle UTIC”, prezioso strumento
di monitoraggio e di controllo di qualità di ogni procedura
comportamentale, diagnostica e terapeutica dell’emergenza
cardiologica.
• Definizione del problema dell’Atto Medico Delegato, circa
l’impiego del defibrillatore da parte di Personale Infermieristico e di Laici, con riferimento alla vigente legislazione italiana
ed europea ed a innovative proposte normative e gestionali.
• Sostegno agli studi clinici afferenti all’Area, quali l’IMPRESSIVE, il MISTRAL, l’EMAI, LATIN, il SET-UP, il PREMIER e l’EARLY.
• ‘Clinical Competence’ per il Cardiologo dell’Emergenza.
Individuazione di competenze ad ampio raggio che riguar-
dano la gestione clinica del cardiopatico acuto/critico (IMA,
aritmie, shock, scompenso acuto, tamponamento, dissecazione
aortica, ecc.), con arresto cardiaco o con aritmie ipo-ipercinetiche. Il cardiologo dovrà avere esperienza di rianimazione cardiopolmonare, addestramento al riconoscimento dell’emergenza
mediante ecocardiografia transtoracica e transesofagea, dovrà
saper effettuare studio elettrofisiologico transesofageo, posizionare catetere stimolatore temporaneo, effettuare cateterismo
centrale e misurare la gittata cardiaca, usare il contropulsatore
nel paziente in shock. In una visione di sinergia multidisciplinare la Clinical Competence del Cardiologo dell’Emergenza si affaccia sui fronti dell’ecocardiografia, dell’elettrofisiologia e dell’emodinamica.
Partecipazione ai Gruppi di Studio
Il Gruppo di Studio Intersocietario ANMCO-SIBIOC- SIMEL, “Marcatori Lesione Miocardica” ha come obiettivo la
valutazione e la ricerca clinica al riguardo dei marcatori di necrosi nell’ampio spettro delle sindromi ischemiche acute.
Il Gruppo di Studio “IMAGING E CARDIOPATIA
ISCHEMICA”, si propone come punto di riferimento nel settore della ricerca e della didattica inerente le nuove metodiche di
imaging utilizzabili nel definire le lesioni coronariche responsabili delle sindromi ischemiche. Il Gruppo di Studio propone
numerose indagini policentriche mediante angiografia quantitativa, ecografia intracoronarica tridimensionale, Optical Coherence Tomography, ecocontrastografia in seconda armonica e
Power Doppler, metodica che utilizza la capacità di tradurre in
segnale contrastografico il transito di microbolle.
C ARDIOLOGIA
18
A
REA
MANAGEMENT & QUALITÀ
di Marino Scherillo
A CHE PUNTO
SIAMO?
L
’appuntamento congressuale dell’ANMCO è l’occasione/pretesto per un primo consuntivo dell’attività dell’Area Management & Qualità, a distanza
di poco più di un anno dal varo.
NEGLI
O SPEDALI
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
Proposta dei Criteri di Appropiatezza Tecnologica,
Strutturale ed Organizzativa per le Cardiologiche Pubbliche e Private
È in corso di revisione la parte prima del documento
relativo ai criteri di appropriatezza tecnologici e strutturali. L’obiettivo è realizzare un documento/piattaforma
per la ricerca di un consenso all’interno della Federazione
Italiana di Cardiologia e con le altre Società Scientifiche
di Area Cardiovascolare da proporre congiuntamente al
Decisore Pubblico (il Ministro della Sanità, gli Assessori
Regionali alla Sanità,
i Direttori Generali
delle Aziende OspeAM&Q ANMCO
daliere e delle Aziende Sanitarie Locali).
Journa
Anno 1 - Numero 1
Maggio 1999
l
on ine
Area M&Q Management & Qualità - ANMCO Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
L’
Area Management & Qualità dell’ANMCO
si propone di promuovere lo sviluppo della cultura
sommario
del management e della qualità delle cure in Cardiologia.
L’AM&Q Journal on line, del quale presentiamo il n. 1,
Rassegna bibliografica
AM&Q
AM&Q Journal on
Line
Abbiamo ricevuto
molti consensi per
questa iniziativa che
fornisce un aggiornamento periodico
commentato sui temi
clinico-gestionali e
di miglioramento
continuo della qualità in Cardiologia
selezionata.
È una selezione, mediante, parole chiave definite, degli articoli pubblicati dalle più autorevoli riviste scientifiche internazionali. Inoltre prevede rubriche di informazione su:
• provvedimenti normativi nazionali
e regionali di interesse nell’area
cardiovascolare;
• fondi nazionali e dell’Unione Europea stanziati per la ricerca in
area cardiovascolare;
• concorsi Pubblici per Dirigenti
Cardiologi e Cardiochirurghi di I e
II livello.
Viene inviato ogni mese via fax o
e-mail con una tiratura di 800/1.000
copie.
è un documento elaborato mensilmente e inviato
agli iscritti alla mailing-list dell’area, a mezzo fax o e-mail.
Obiettivo principale è offrire una rassegna bibliografica
p. 2
Selezione da riviste nazionali e internazionali
in tema di management, qualità, implicazioni
economiche e analisi costo-beneficio dei percorsi
Normative
diagnostico-terapeutici in ambito cardiovascolare,
Riferimenti nazionali e regionali del SSN
p. 3
selezionati dalle più autorevoli riviste scientifiche.
Un’altra sezione è dedicata alla rassegna commentata
meritevoli di particolare attenzione: in questo numero
Bandi di concorso
per medici cardiologi
abbiamo ritenuto di dare spazio alla enunciazione
Selezione dalla Gazzetta Ufficiale
dei più recenti provvedimenti normativi giudicati
AM&Q: WHO CARE?
La prima cosa da chiedersi è se siamo stati capaci di
suscitare interesse tra i cardiologi ANMCO circa i problemi inerenti gli aspetti gestionali di una U.O. di Cardiologia, l’appropriatezza delle cure ed il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni erogate.
In tabella 1 vengono riportati i dati relativi agli iscritti
alle Aree ANMCO.
L’Area M & Q è al quarto posto per numero di iscritti.
Anche se si tratta di un indicatore grezzo e poco affidabile, il dato è suggestivo di un interesse crescente tra i
cardiologi ospedalieri della cultura del link ineludibile tra
management e qualità delle cure in cardiologia.
Tabella 1
p. 4
dei principi contenuti nella cosiddetta “riforma ter”
del Servizio Sanitario Nazionale.
La segnalazione dei concorsi pubblici in area
cardiovascolare tratta dalla Gazzetta Ufficiale
e di eventuali fondi per ricerche completa l’edizione
mensile del giornale.
Questa iniziativa tende a stimolare il Cardiologo
ospedaliero all’acquisizione di una competenza
“manageriale” per poter coniugare la capacità
Comitato
di Coordinamento
Area M&Q ANMCO
M. Scherillo (Chairman)
C. Schweiger (Co-Chairman)
C. Bellet
U. Guiducci
D. Miceli
P.A. Ravazzi
di curare con la conoscenza dei meccanismi di controllo
di gestione e di verifica e revisione della qualità
dell’assistenza erogata.
Chi è interessato a ricevere mensilmente l’AM&Q
Journal on line è pregato di compilare e inviare
lo schema contenuto a pagina 2.
Marino Scherillo
Chairman
Area M&Q
Carlo Schweiger
Co-Chairman
Area M&Q
Comitato di Redazione
AM&Q Journal on line
D. Miceli - Napoli
(Coordinatore)
L. Badano - Udine
G. D’Angelo - Salerno
S. Domenicucci - Genova
F. Mazzuoli - Firenze
E. Pasini - Gussago (Bs)
Q. Tozzi – Roma
R. Tramarin - Pavia
A. Vincenti - Monza
ANMCO
Via La Marmora, 36
50121 Firenze
Tel 055 588784 - 571798
Fax 055 579334
e-mail [email protected]
Segreteria di Redazione
Natalia Buzzi
Letizia Giampietro
Quintino Perrone
Giovanni Ronzani
Sara Savastano
Donatella Valente
Centro Consulenze
Via della Mattonaia, 17
50121 Firenze
Tel. e fax 800 280886
[email protected]
1
Corsi al Learning Center
Il 6 e 7 ottobre 1999 si è svolto il
corso su “Qualità ed efficienza di
una struttura cardiologica che ha visto una attiva partecipazione di 31
Cardiologi.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
19
È stata una proficua occasione per discutere insieme:
• la corretta codifica delle
diagnosi cardiologiche
in vista della prossima
introduzione in Italia
della classificazione
ICD9 – CM;
• gli aspetti problematici
in tema di organizzazione interna dell’Unità
Operativa di Cardiologia;
• l’accreditamento e la
certificazione di qualità
delle Strutture Cardiologiche;
• l’analisi costo-beneficio
delle cure;
• l’implementazione delle
Linee Guida Cliniche e
dei criteri di appropriatezza nella pratica clinica quotidiana.
Un corso analogo è previsto per il 9 e 10 ottobre 2000.
INIZIATIVE EDITORIALI
È in corso la pubblicazione di due volumi editi dal
Centro Scientifico Editore nell’ambito della collana
“Qualità ed accreditamento”
Il Primo è rivolto ai cardiologi ed affronta temi rilevanti tra cui:
• struttura e organizzazione funzionale dell’Unità Operativa di Cardiologia;
• Analisi Costo Beneficio delle cure in cardiologia;
• la gestione forniture, programmazione dell’acquisizione, procedure di gara e riferimenti legislativi.
Il secondo è stato pensato, in collaborazione con L’Area Nursing, per gli Infermieri Professionali. L’Obiettivo
è fornire gli strumenti per una idonea collaborazione sui
temi gestionali e di miglioramento della qualità in cardiologia.
ATTIVITÀ DI RICERCA
Progetto CardioScreen
I primi risultati sono stati riportati nel numero di marzo di Cardiologia negli ospedali.
Sono attivi 124 Centri che hanno arruolato 16.736 pazienti nei primi tre mesi.
Si conferma quindi come un prezioso strumento in
grado di:
• fornire un ausilio per la corretta codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) ed il controllo
Comitato scientifico:
C. Schweiger (Chairman)
M. Scherillo (Co-Chairman)
C. Bellet, U. Guiducci,
A.P. Maggioni, G. Mazzotta,
F. Mazzuoli, D. Miceli, P.A. Ravazzi
di gestione della propria Unità Operativa in termini
di DRG;
• analizzare i percorsi assistenziali adottati dalla propria Unità Operativa e l’assorbimento di risorse dei
pazienti con infarto miocardico, angina instabile e
scompenso cardiaco sulla base di definiti indicatori
di gravità;
• confrontare periodicamente i propri dati con quelli
provenienti da Unità Operative analoghe nazionali o
regionali creando così un archivio costantemente
aggiornato;
• consolidare il ruolo dell’ANMCO come partner delle Istituzioni nella raccolta ed analisi di dati dettagliati sull’assistenza cardiologica.
È in corso di realizzazione la seconda fase del progetto che introdurrà anche strumenti per la valutazione della
qualità delle cure erogate.
C ARDIOLOGIA
20
A P
REA
REVENZIONE
ATTIVITÀ DELL’AREA:
ORGANICITÀ E CONCRETEZZA
OPERATIVA
di Sergio Pede
a nome di Diego Vanuzzo, Marinella Gattone, Lorenza
Pilotto, Giuseppe Schillaci Massimo Uguccioni
I
dati di mortalità per cardiopatia ischemica nei Paesi
europei mettono in evidenza come soltanto 1/3 o 1/4
degli eventi letali si verifichino dopo il ricovero in
Ospedale (Figura 1).
Ciò significa che tutti gli interventi finalizzati a migliorare l’assistenza cardiologica ospedaliera in fase acuta
possono incidere soltanto sulla parte minore dei decessi
per cardiopatia ischemica.
Resta “scoperta” l’area più ampia della mortalità preospedaliera e questa rappresenta l’importante campo di
attività della Prevenzione.
Questo campo si allarga alla popolazione di individui
che, superando la fase acuta in numero crescente grazie ai
grandi progressi ottenuti nel trattamento delle sindromi
coronariche acute, rappresentano un altro fondamentale
target di interventi di Prevenzione.
Figura 1
NEGLI
O SPEDALI
Nonostante ciò, il processo di integrazione delle attività di Prevenzione nella pratica clinica da parte sia dei
Cardiologi sia dei Medici di Medicina Generale è piuttosto lento e limitato e l’impegno per la diagnosi e il trattamento delle diverse forme cliniche di cardiopatia ischemica non viene tuttora affiancato da altrettanta attenzione
per la prevenzione di questa patologia.
In questo contesto epidemiologico e organizzativo si
inserisce l’attività dell’Area Prevenzione, la cui finalità
istitutiva è quella di contribuire a controllare i fattori di rischio, a ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari e,
nella sostanza, a ridimensionare l’area di mortalità ischemica pre- e post-ospedaliera.
Per raggiungere tali obiettivi è stato elaborato un programma, che si sta mettendo progressivamente in atto seguendo i principi dell’organicità e della concretezza operativa.
Di seguito presentiamo un consuntivo di questo programma, sottolineando come esso segua un percorso concettuale che muove dai contenuti della II Conferenza
Nazionale sulla Prevenzione della Cardiopatia Ischemica, passa attraverso una “fotografia” della realtà epidemiologica italiana, propone una soluzione organizzativa
alle problematiche della prevenzione cardiovascolare e
richiama il ruolo della ricerca clinica, dell’attività di formazione e di aggiornamento e delle iniziative editoriali
quali imprescindibili strumenti di crescita culturale.
LA II CONFERENZA NAZIONALE SULLA
PREVENZIONE DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA
I contenuti della Conferenza, svoltasi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità
nell’aprile 1999, rappresentano una vera e propria guida
per i programmi e per le attività di prevenzione; proposte
di obiettivi, iniziative da attivare e raccomandazioni da seguire sono contenute nel Documento Conclusivo della
Conferenza, ampiamente diffuso e disponibile presso la
Segreteria delle Aree nella sede di Firenze.
Dopo il Corso di Formazione, tenutosi a Viareggio
nell’ottobre 1999, si è avviato
nelle diverse Regioni il programma di Riunioni di Diffusione Regionale dei contenuti
della Conferenza con lo scopo
di darne una divulgazione
uniforme e quanto più ampia
possibile.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
21
Tabella I
Centri che hanno terminato la prima fase
dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare distribuiti per Regione
REGIONE
CITTÀ
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
LANCIANO (CH)
POTENZA
REGGIO CALABRIA
S. FELICE A CANCELLO (CE)*
MERCATO SAN SEVERINO (SA)
NAPOLI*
EMILIA ROM.
RIMINI*
BENTIVOGLIO (BO)
GUASTALLA (RE)
LAZIO
LATINA (RM)
ROMA
ROMA
ROMA
LOMBARDIA
SONDRIO
TRADATE (VA)
MOZZO (BG)
BELLANO (LC)
COMO
MARCHE
ANCONA
MOLISE
TERMOLI (CB)
PIEMONTE
ALESSANDRIA
SAVIGLIANO (CN)
VERUNO (NO)
PUGLIA
BRINDISI
BARLETTA (BA)
SICILIA
CALTANISSETTA
PALERMO
TOSCANA
FIRENZE
VIAREGGIO
PESCIA (PT)
TRENTINO
ROVERETO (TN)
UMBRIA
FOLIGNO (PG)*
VALLE D’AOSTA AOSTA
VENETO
BOVOLONE (VR)
CASTELFRANCO VENETO (TV)
ROVIGO
OSPEDALE
DIVISIONE
REFERENTE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE REGIONALE SAN CARLO
OSPEDALI RIUNITI G. MELACRINO F. BIANCHI
OSPEDALE AVE GRATIA PLENA
OSPEDALE CURTERI
OSPEDALE CARDARELLI
OSPEDALE INFERMI
OSPEDALE DI BENTIVOGLIO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE S.MARIA GORETTI
C.T.O.
OSPEDALE C. FORLANINI
OSPEDALE SANTO SPIRITO A.S.L RM E
OSPEDALE CIVILE
FOND. S. MAUGERI CLINICA DEL LAVORO
OSPEDALI RIUNITI
OSPEDALE UMBERTO I
AZIENDA OSPEDALIERA SANT’ANNA
OSP. GERIATRICO “U. SESTILLI” /OSP. REG. LANCISI
OSPEDALE SAN TIMOTEO
OSPEDALE CIVILE S.ANTONIO E BIAGIO
AZIENDA SANITARIA U.S.L. n. 17
FONDAZIONE “SALVATORE MAUGERI” IRCCS
OSPEDALE A. DI SUMMA
OSPEDALE UMBERTO I
OSPEDALE S. ELIA
OSPEDALE G.F. INGRASSIA
OSPEDALE VILLA BASILEWSKY
OSPEDALE TABARRACCI
OSPEDALE DELLA VAL DI NIEVOLE
OSP. CIVILE ROVERETO U.O. CARDIOLOGIA
PRES. OSP. /OSP. S. MATTEO DEGLI INFERMI
OSPEDALE GENERALE REGIONALE
O.C. S. BIAGIO BOVOLONE
STAB. OSP. DI CASTELFRANCO VENETO
PRESIDIO OSPEDALIERO
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
SERVIZIO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIV. CARDIOLOGIA/SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
IST. DI RIABILITAZIONE - DIV. DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI MEDICINA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
CENTRO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
UTIC
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
MANTINI LOREDANA
LOPIZZO ANTONIO
NERI GIOVANNI
DE MATTEIS CARMINE
DI MAURO GIUSEPPE
MAUREA NICOLA
CIOPPI FRANCESCO
POZZATI ANDREA
CREMASCHI ENRICO
MICOLI GIANCARLO
UGUCCIONI MASSIMO
AVALLONE ANIELLO
GRECO GABRIELLA
CUCCHI GIANFRANCO
PEDRETTI ROBERTO
MAZZOLENI DANTE
GULLACE GIUSEPPE
TETTAMANTI FRANCO
QUATTRINI/BUDINI - LUIGI/ANTONIETTA
STANISCIA DANTE
RAVAZZI PIER ANTONIO
PIZZUTI ALFREDO
SOFFIANTINO FRANCESCO
STORELLI ANTONIO
MASCOLO ANGELO RAFFAELE
VANCHERI FEDERICO
CLEMENZA FRANCESCO
CECCHI FRANCO
ROBIGLIO LORENZA
IACOPETTI LUCIANA
GIRARDINI DANILA
PAGNOTTA CARLO
VONA MARGHERITA
BONI SILVANA
CANDELPERGHER GIOVANNI
RONCON LORIS
* COMPLETATO PER METÀ
L’OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO
CARDIOVASCOLARE
Il progetto, condotto in collaborazione con l’Istituto
Superiore di Sanità su un campione significativo della
popolazione italiana ha come scopi:
- stimare i livelli medi dei fattori di rischio cardiovascolare,
le prevalenze delle condizioni a rischio e gli indicatori di
trattamento
- stimare la prevalenza e il tasso di attacco delle forme più
gravi di cardiopatia ischemica.
Sono stati già pubblicati i dati relativi alla I fase, alla
quale hanno partecipato 36 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale (Tabella I); sta avviandosi la II fase, alla
quale dovrebbero partecipare altri 15 centri.
LO STUDIO SULLA PREVENZIONE SECONDARIA (SPS)
Lo studio, condotto in collaborazione tra Cardiologi e
Medici di Medicina Generale, ha come scopi principali:
- diffondere le conoscenze scientifiche sulla prevenzione
cardiovascolare
- analizzare lo stato attuale della prevenzione secondaria
in Italia
- promuovere attività di formazione e aggiornamento a
partire dalla pratica clinica.
A condurre lo studio saranno i GTR (Gruppi Territo-
Tabella II
SPS
(Studio di Prevenzione Secondaria)
Gruppi Territoriali di Ricerca attivati
GTR ANMCO
attivati
in fase di attivazione
non attivati
ritirati
MMG coinvolti
116
77 (68%)
12 (11%)
24 (21%)
3
1.080
Distribuzione per regione: Abruzzo 3, Basilicata 1, Calabria 4,
Campania 11, Emilia Romagna 8, Friuli 3, Lazio 6, Liguria 1,
Lombardia 21, Marche 3, Piemonte 11, Puglie 11, Sardegna 4,
Sicilia 6, Toscana 11, Trentino 1, Umbria 2, Veneto 9
GTR ANCE
in avvio
32
GTR SIC
in avvio
33
C ARDIOLOGIA
22
NEGLI
O SPEDALI
riali di Ricerca), costituiti ognuno da 1 Cardiologo e da
10 Medici di Medicina Generale; ad oggi ne sono stati
attivati 116 distribuiti su tutto il territorio nazionale (Tabella II).
ca”, per la cui risoluzione occorre perseguire un controllo adeguato dei valori della Pressione Arteriosa.
D’altra parte è stato dimostrato che il controllo adeguato non può prescindere da un approccio ai pazienti
ipertesi di tipo globale, che tenga conto della presenza
degli altri Fattori di Rischio e delle loro interazioni con
l’I.A.
Queste evidenze costituiscono la base concettuale del
progetto di Rete degli Ambulatori Cardiologici per l’Ipertensione Arteriosa e la Cardiologia Preventiva, i cui
scopi sono:
- distribuzione capillare sul territorio nazionale di modalità gestionali omogenee dei pazienti ipertesi
- raccolta di dati su questi pazienti da trasmettere periodicamente al Centro Studi ANMCO a Firenze per la costituzione di un potente data-base nazionale.
Per raggiungere questi scopi viene prodotto il Software Ipertensione Arteriosa e Cardiologia Preventiva
(IACP), che verrà inserito nel Software Cardiologico Generale previsto dal Progetto CardioG8 e verrà distribuito
mediante riunioni di istruzione, riservate a gruppi di 2025 Cardiologi, a partire dal prossimo autunno.
Al progetto aderiscono 237 strutture cardiologiche
(elenco riportato al termine di questo articolo).
LA RETE DEGLI AMBULATORI CARDIOLOGICI
PER L’IPERTENSIONE ARTERIOSA E LA
CARDIOLOGIA PREVENTIVA
Per la sua elevata prevalenza nelle popolazioni e per
l’alto rischio di eventi cardiovascolari avversi, che essa
comporta, l’Ipertensione Arteriosa (I.A.) è attualmente
definibile come “un problema maggiore di salute pubbli-
LA RICERCA SCIENTIFICA
L’Area è inserita nell’attività di ricerca dell’Associazione con due Studi già conclusi (GISSI-PREVENZIONE, MAVI) (Tabella III e IV), uno in pieno svolgimento
(l’IMPRESSIVE) (Tabella V) e due in fase di avvio:
- HEART Survey (Tabella VI)
- GOSPEL (Tabella VII).
Tabella III
GISSI - Prevenzione: dopo i risultati
Consensus Meeting “Clinical Effect, Biological Background, and Research Priorities on n-3 Polinsatured
Fatty Acids” - Firenze 17-19 febbraio 2000, Centro
Studi ANMCO
Coordinato dal GISSI:
hanno partecipato 30 esperti di 12 paesi
Temi principali:
• importanza delle abitudini alimentari
• coerenza delle evidenze epidemiologiche e cliniche
• conoscenze farmacologiche e risultati clinici
• nuovi orientamenti della ricerca di base e clinica
I risultati della Consensus saranno oggetto di un
supplemento dell’European Heart Journal.
Tabella IV
Studio
MAVI
(MAssa Ventricolare sinistra nell’Ipertensione)
Inizio: 2 ottobre 1995 - Fine: 31 dicembre 1999
58
CENTRI ATTIVI
1864
PAZIENTI ARRUOLATI
1656
Tabella V
Studio
IMPRESSIVE
(Infarto Miocardico, PRESsione arteriosa e frequenza
cardiaca: Studio Italiano di Valutazione Epidemiologica)
STATO DI AVANZAMENTO
dati al 14 aprile 2000
48
CENTRI PARTECIPANTI
1877
FOLLOW-UP 6 MESI
PAZIENTI ARRUOLATI
1498
SITUAZIONE DEI FOLLOW-UP PERVENUTI:
FOLLOW-UP 1 ANNO
1352
FOLLOW-UP 18 MESI
1445
FOLLOW-UP 2 ANNI
La presentazione ufficiale dei risultati si terrà in occasione del
prossimo Congresso ANMCO, Sabato 20 maggio dalle ore 17.00
alle ore 19.00 presso la Sala Michelangelo della Fortezza da Basso nell’ambito del simposio “Gli studi clinici dell’ANMCO”.
1604
FOLLOW-UP 6 SETTIMANE
1125
FOLLOW-UP 6 MESI
708
FOLLOW-UP 12 MESI
Conclusione arruolamento 30
aprile 2000
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
Tabella VI
HEART Survey
(Hypertrophy at ECG And its Regression
during Treatment Survey)
Obiettivo
Fotografare la realtà italiana in termini di morbilità e mortalità per infarto miocardico ed altre malattie cardiovascolari in
soggetti ad alto rischio cardiovascolare identificati dalla coesistenza di ipertensione arteriosa essenziale ed ipertrofia ventricolare sinistra all’elettrocardiogramma.
Disegno
Protocollo osservazionale aperto.
Durata dello studio
Tre anni (+ 1 di osservazione per rilevamento eventi)
Pazienti
È prevista la partecipazione di 800 pazienti ipertesi da reclutarsi in 80 centri.
LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO
Oltre la formazione per i singoli progetti l’Area organizza una serie di Corsi nell’ambito dell’attività del Learning Center, sia nella sede di Firenze sia in sedi decentrate come “Corsi extra-murali”:
- Epidemiologia e Prevenzione Cardiovascolare: i fondamenti
È alla sua prima edizione e si svolgerà a Firenze il 1415 settembre 2000
- Il ruolo dell’Infermiere nella Prevenzione della Cardiopatia Ischemica
È alla sua prima edizione e si svolgerà a Firenze il 4-5
ottobre 2000
- Le attività di Cardiologia Preventiva
Tabella VII
Studio
GOSPEL
23
È alla sua seconda edizione e si svolgerà a S. Giovanni
Rotondo il 13-14 ottobre 2000
- La Gestione Ambulatoriale dei Pazienti Ipertesi
È alla sua quarta edizione e si svolgerà a Firenze il 2122 novembre 2000.
Nell’attività di formazione e di aggiornamento rientra
l’attivazione di Gruppi di Lavoro; è già operativo quello
su “Ipertensione Arteriosa in età pediatrica e
giovanile”.
L’ATTIVITÀ EDITORIALE
Finalizzata a fornire strumenti di lavoro per le iniziative di prevenzione nella pratica clinica, prevede la stampa
di una serie di Special Issue del Supplement dell’Italian
Heart Journal; gli argomenti previsti sono:
• La Gestione Ambulatoriale Cardiologica dei Pazienti
con Ipertensione Arteriosa
• Epidemiologia cardiovascolare:
i risultati dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Italiano
• Lipidologia per il Cardiologo
• Diabetologia per il Cardiologo
• La disassuefazione dal fumo.
Il primo di questi Special Issue è in fase di avanzata
preparazione e se ne inizierà la distribuzione nel prossimo
autunno contemporaneamente all’avvio delle riunioni di
distribuzione del Software IACP.
GLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE SANITARIA
La promozione di uno stile di vita “salvacuore” tra i
giovani delle Scuole Medie Superiori è lo scopo del progetto “Io, il mio cuore e...”; in questo ambito l’Area sta
sviluppando una decisiva interazione operativa con la
Heart Care Foundation, attraverso una serie di incontri
formativi che si stanno realizzando in diverse città (Tabella VIII)
(GlObal Secondary Prevention strategiEs to Limit event
recurrence after myocardial infarction)
Obiettivo
Valutare nel lungo periodo l’applicabilità e gli effetti
di due diversi interventi di prevenzione secondaria in
ambito riabilitativo, il primo strutturato, intensivo e
continuativo, il secondo meno intensivo e non strutturato.
Popolazione
Saranno arruolati pazienti con recente infarto miocardico (entro 3 mesi dall’episodio acuto) direttamente dalle Unità di Riabilitazione. Si prevede di arruolare circa 4000 pazienti in 18 mesi.
Setting
Studio multicentrico condotto presso i Centri di Cardiologia Riabilitativa in Italia
Follow-up
È previsto un follow-up di 3 anni con rilievo di dati
clinici e comportamentali a 6 mesi, 1, 2, 3 anni dall’arruolamento.
Tabella VIII
HEART CARE FOUNDATION
Settore Scuola
Corsi svolti in ordine di data
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Città
Cardiologi Referenti
Catania
MI-Bollate
Ancona
Pesaro
Matera
Udine
Rovigo
Lecce
Torino
Firenze
G. Palazzo, S. Campione
F. Valagussa, A. Roghi
M. Manfrin, GP Cesari, A. Baldinelli
E. Sgarbi, P. Bocconcelli, P. Cesaroni
L. Veglia
D. Vanuzzo
P. Zonzin, L. Roncon
S. Pede
F. Matta
F. Cecchi
C ARDIOLOGIA
24
NEGLI
O SPEDALI
Ambulatori Cardiologici per l’Ipertensione Arteriosa e la Cardiologia Preventiva distribuiti per Regione
REGIONE
OSPEDALE
ABRUZZO
OSPEDALE “RENZETTI”
PRESIDIO OSPEDALIERO
PRESIDIO OSPEDALIERO SAN SALVATORE
OSPEDALE DELL’ ANNUNZIATA
OSPEDALE CIVILE SAN MASSIMO
OSPEDALE SAN LIBERATORE
OSPEDALE CIVILE G. MAZZINI
OSPEDALE CIVILE G. MAZZINI
BASILICATA
OSPEDALI RIUNITI
OSPEDALI RIUNITI
OSPEDALI RIUNITI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE GENERALE DI ZONA
OSPEDALE REGIONALE SAN CARLO
OSPEDALE SAN FRANCESCO
CALABRIA
OSPEDALE G. CIACCIO PONTEPICCOLO
OSPEDALE CIVILE SAN BIAGIO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE FERRARI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE SANTA BARBARA
PRESIDIO OSPEDALIERO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE TIBERIO EVOLI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALI RIUNITI G. MELACRINO F. BIANCHI
OSPEDALE E. MORELLI
OSPEDALE CIVILE
CAMPANIA
PRESIDIO OSPEDALIERO
OSPEDALE MULTIZONALE
OSPEDALE CIVILE SAN GIACOMO
PRES. OSP. MULTIZONALE G. RUMMO
OSPEDALE MARIA DELLE GRAZIE
FOND. S. MAUGERI CLINICA DEL LAVORO
PRESIDIO OSPEDALIERO MOSCATI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE SAN GIOVANNI DI DIO
AZIENDA OSP. VINCENZO MONALDI
OSPEDALE ELENA D’AOSTA
OSPEDALE LORETO MARE
OSPEDALE CARDARELLI
OSPEDALE AGOSTINO MARESCA
OSPEDALE SAN FRANCESCO D’ASSISI
OSPEDALE CIVILE
EMILIA ROMAGNA
OSPEDALE DI BENTIVOGLIO
OSP. POLICLINICO S.ORSOLA-M.MALPIGHI
OSPEDALE BELLARIA
STABILIMENTO OSPEDALIERO
OSPEDALE SAN CAMILLO
ARCISPEDALE SANT’ANNA
OSPEDALE RAMAZZINI
OSPEDALE CIVILE SANTA MARIA
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE SAN SEBASTIANO
DIVISIONE
CITTÀ
REFERENTE/I
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
UTIC E SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
LANCIANO (CH)
VASTO (CH)
L’AQUILA (AQ)
SULMONA (AQ)
PENNE (PE)
ATRI (TE)
TERAMO (TE)
TERAMO (TE)
Roberto Rulli
Giuseppe Di Marco
Antonio Scimia
Gemma Di Iorio
Vacrì/ Serci
Pietro Di Sabatino
A. Moscianese Santori
G. De Curtis
SERVIZIO AUTONOMO DI CARDIOLOGIA
SERV. DI CARDIOL. PREVENTIVA E SOCIALE
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA - U.T.I.C.
MATERA (MT)
MATERA (MT)
MATERA (MT)
POLICORO (MT)
LAGONEGRO (PZ)
POTENZA (PZ)
VENOSA (PZ)
Giuseppe Centonze
Luciano Veglia
P. Peragine
Luigi Truncellito
Luigi Oliveto
E. Tancredi
Osanna Rocco Aldo
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. DI CARDIOLOGIA ED UTIC
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
CATANZARO (CZ)
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ)
SOVERIA MANNELLI (CZ)
CASTROVILLARI (CS)
CETRARO (CS)
PAOLA (CS)
ROGLIANO (CS)
TREBISACCE (CS)
LOCRI (RC)
MELITO PORTO SALVO (RC)
PALMI (RC)
REGGIO CALABRIA (RC)
REGGIO CALABRIA (RC)
SIDERNO (RC)
A. Smiraglio / F. Arabia
Antonio Luposella
Antonio Maria Andricciola
Francesco Dulcetti
Marilena Matta
Mario Balsano
Maria Teresa Manes
Mario Chiatto
Antonio Audino
Antonino Furnari
Pezzimente / Scolaro
Pasquale Monea
Francesco Benedetto
Sirleo / Rodino
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIV. DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA - UTIC
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA CON UTIC
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
ARIANO IRPINO (AV)
AVELLINO (AV)
MONTEFORTE IRPINO (AV)
BENEVENTO (BN)
CERRETO SANNITA (BN)
TELESE TERME (BN)
AVERSA (CE)
MARCIANISE (CE)
FRATTAMAGGIORE (NA)
NAPOLI (NA)
NAPOLI (NA)
NAPOLI (NA)
NAPOLI (NA)
TORRE DEL GRECO (NA)
OLIVETO CITRA (SA)
SCAFATI (SA)
Giueseppe Bianchino
Giovanni Stanco
Carmen Villani
Vincenzo Viola
Michele Ciaburri
Antonio Nicolino
Giuseppe Lucca
Giovanni Quintiliano
Giuseppina Penna
Pasquale Morra
Giuseppe Cautela
Pasquale Guarini
Nicola Maurea
Ciro Arrotino
Giovanni D’Angelo
Alberto Pesce
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE E SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
BENTIVOGLIO (BO)
BOLOGNA (BO)
BOLOGNA (BO)
CENTO (FE)
COMACCHIO (FE)
FERRARA (FE)
CARPI (MO)
BORGO VAL DI TARO (PR)
CASTEL SAN GIOVANNI (PC)
CORREGGIO (RE)
Simonetta Vinelli
Sergio Di Benedetto
Renzo Roncuzzi
Franco Ippolito
Giuseppe Ferri
G.E. Antonioli
Orlandi Claudio
Marisa Bellei
Luciano Losi
Ivano Argentini
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
OSPEDALE E. FRANCHINI
OSPEDALE MAGATI
OSPEDALE G. CECCARINI
OSPEDALE INFERMI
FRIULI VENEZIA GIULIA
OSPEDALE GENERALE PROVINCIALE
OSPEDALE CIVILE
CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO
AZ. OSPEDAL. S. MARIA DEGLI ANGELI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE SANTA MARIA DEI BATTUTI
OSPEDALE S. ANTONIO
AZ. OSP. S. MARIA DELLA MISERICORDIA
LAZIO
OSPEDALE CIVILE G. DE BOSIS
OSPEDALE FERRARI
OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE S. MARIA GORETTI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE GENERALE PROVINCIALE
OSPEDALE CIVILE SAN GIUSEPPE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE DE SANTIS
OSPEDALE C. FORLANINI
C.T.O.
ISTITUTO DERMOPATICO DELL’IMMACOLATA
OSPEDALE GENERALE DI ZONA “CRISTO RE”
OSPEDALE SAN FILIPPO NERI
OSPEDALE SANT’EUGENIO
OSPEDALE SAN GIOVANNI
OSPEDALE SAN CAMILLO
OSPEDALE SANTO SPIRITO
OSPEDALE SANDRO PERTINI
IRCCS DEI TUMORI REGINA ELENA
OSPEDALE BELCOLLE
LIGURIA
OSPEDALE CELESIA
OSPEDALE SAN PAOLO
LOMBARDIA
OSPEDALI RIUNITI
OSP. SANT’ORSOLA FATEBENEFRATELLI
OSPEDALE CIVILE DI VALLE CAMONICA
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE SANT’ANNA
OSPEDALE GENERALE DI ZONA VALDUCE
OSPEDALE DI MENAGGIO
ISTITUTI OSPITALIERI
I.N.R.C.A.
OSPEDALE MAGGIORE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE DI CIRCOLO ZAPPATONI
OSPEDALE DI CIRCOLO DI DESIO
OSPEDALE SANTA CORONA
OSPEDALE CARLO BORELLA
OSPEDALE CIVILE FORNAROLI
PRESIDIO OSPED. MACEDONIO MELLONI
OSPEDALE DEI BAMBINI VITTORE BUZZI
ISTITUTO NAZIONALE TUMORI
PIO ALBERGO TRIVULZIO
OSPEDALE NIGUARDA
OSPEDALE POLICLINICO SAN MATTEO
OSPEDALE CIVILE
25
MODULO DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. CARDIOLOGIA
MONTECCHIO EMILIA (RE)
SCANDIANO (RE)
RICCIONE (RN)
RIMINI (RN)
Alessandro Navazio
Maria Angela Zanni
Eugenio Fantini
P. Semprini / M.A. Mainardi
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
CENTRO CARDIOREUMATOLOGICO
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
GORIZIA (GO)
MONFALCONE (GO)
AVIANO (PN)
PORDENONE (PN)
SACILE (PN)
S. VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
CIVIDALE DEL FRIULI (UD)
SAN DANIELE DEL FRIULI (UD)
UDINE (UD)
Roberto Marini
Giorgetto Zilio
G. Calzavara
Giuseppe Zanata
Mario Valente
Maurizio Duchi
Paolo Moratti
Lucio Mos
Lorenza Pilotto
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
UTIC E SUBINTENSIVA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
I DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
CASSINO (FR)
CEPRANO (FR)
FONDI (LT)
GAETA (LT)
LATINA (LT)
SEZZE (LT)
TERRACINA (LT)
RIETI (RI)
ALBANO LAZIALE (RM)
CIVITAVECCHIA (RM)
GENZANO DI ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
ROMA (RM)
VITERBO (VT)
Camillo Mancone
Salvatore Colantonio
Virgina Di Russo
Eugenio Daniele
Angelo Acquaviva
Mauro Girolamo
Antonio De Angelis
Lorenzo Eleuteri
Giamundo Sunstri
Marco Iacomelli
Fulvio Gabbarini
A. Aniello
Massimo Uguccioni
Guido Melillo
Vittorio Baldo
Lanfranco Antonini
Fabio Menghini
Roberto Santoro
Angelo Chiantera
Coletta
Giuseppe Guzzardi
Armando Carpino
Augusto Achilli
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
GENOVA-RIVAROLO (GE)
SAVONA (SV)
Antonio Magioncalda
Gandolfo / Varnero / Guglielmetto
SERVIZIO DI RIABILITAZ. CARD.
SEZIONE AUTONOMA DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI DIAGNOSTICA CARDIOLOGICA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI RIABIL. CARDIORESP.
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI RIABILITAZ. CARD.
CARDIOLOGIA 1
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
BERGAMO (BG)
BRESCIA (BS)
ESINE (BS)
MANERBIO (BS)
COMO (CO)
COMO (CO)
MENAGGIO (CO)
CREMONA (CR)
CASATENOVO (LC)
LODI (LO)
SUZZARA (MN)
CASSANO D’ADDA (MI)
DESIO (MI)
GARBAGNATE MILANESE (MI)
GIUSSANO (MI)
MAGENTA (MI)
MILANO (MI)
MILANO (MI)
MILANO (MI)
MILANO (MI)
MILANO (MI)
PAVIA (PV)
VOGHERA (PV)
Claudio Malinverni
Dr.Rusconi / Gualeni
Valter Cotti Cometti
Giancarlo Moretti
Franco Tettamanti
Luca Tagliagambe
Michele Chiericozzi
Giovanni Ziletti
Alvaro Vaccarella
Paola Ferraris
Giovannini
Carla Bonanomi
Mario Cristofari
Maria Benvenuto
Mariangela Perego
Camillo Villani
Francesco Azzollini
Tiziana Pupilella
Roberto Meazza
G. Braschi / G. Brambilla
Michele Lombardo
Arturo Raisaro
A. Capra / C. Pasotti
C ARDIOLOGIA
26
OSPEDALE E. MORELLI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE S. ANTONIO ABATE
OSPEDALE DEL PONTE
MARCHE
OSPEDALE GERIATRICO U. SESTILLI
OSPEDALE CIVILE PROFILI
OSPEDALI RIUNITI
OSPEDALE GEN.LE PROV.LE C.G. MAZZONI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE GENERALE PROVINCIALE
OSP. S. MARIA DELLA MISERICORDIA
MOLISE
OSPEDALE A. CARDARELLI
OSPEDALE CIVILE G. VIETRI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE F. VENEZIALE
P.A. TRENTO
OSPEDALE ALTO GARDA E LEDRO
PIEMONTE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE MAGGIORE SS. ANNUNZIATA
OSPEDALE SS. TRINITA’
OSPEDALE SANTA CROCE
OSPEDALE SAN LUIGI GONZAGA
OSPEDALE CIVILE E. AGNELLI
OSPEDALE DEGLI INFERMI
OSPEDALE GIOVANNI BOSCO
OSPEDALE MARIA VITTORIA
OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA
OSPEDALE MARTINI
CENTRO TRAUMATOLOGICO ORTOPEDICO
OSPEDALE DEI POVERI INFERMI
PUGLIA
OSPEDALE DI VENERE
IRCCS SAVERIO DE BELLIS
OSPEDALE PARADISO
OSPEDALE CIVILE S. MARIA DEL PIEDE
OSPEDALE CIVILE MONS. JACOVIELLO
OSPEDALE M. SARCONE
OSPEDALE PERRINO
OSPEDALE UMBERTO I
OSPEDALE CIVILE DARIO CAMBERLINGO
OSPEDALE SAN CAMILLO
OSPEDALE N. MELLI
OSPEDALE CIVILE T. RUSSO
OSPEDALE COLONNELLO D’AVANZO
OSPEDALE SAN CAMILLO DE LELLIS
OS. CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA
OS. CIVILE PADRE PIO DA PIETRELCINA
PRESIDIO OSPEDALIERO F. FERRARI
OSPEDALE SANTA CATERINA NOVELLA
OSPEDALE CIVILE SACRO CUORE DI GESU’
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE VITO FAZZI
OSPEDALE FRANCESCO PISPICO
OSPEDALE IGNAZIO VERIS DELLI PONTI
OSPEDALE SAN MARCO
OSPEDALE UMBERTO I
OSPEDALE S. GIUSEPPE MOSCATI
SARDEGNA
OSPEDALE SAN MICHELE BROTZU
OSPEDALE SS. TRINITA’
OSPEDALE SAN MICHELE BROTZU
OSPEDALE DI SAN GAVINO
OSPEDALE SAN MARTINO
NEGLI
O SPEDALI
DIV. DI CARDIOL. RIABIL.
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SONDALO (SO)
SONDRIO (SO)
GALLARATE (VA)
VARESE (VA)
Nora Partesana
Marco Marieni
Giovanna Cozzi
Sandra Piantanida
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
ANCONA (AN)
FABRIANO (AN)
JESI (AN)
ASCOLI PICENO (AP)
FERMO (AP)
MACERATA (MC)
URBINO (PU)
Roberto Antonicelli
Paolo Gagliardi
Sergio Ganzetti
Remigio Rongoni
Domenico Ciliberti
Alfredo Ciucciové
Sandro De Crescentini
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
CAMPOBASSO (CB)
LARINO (CB)
AGNONE (IS)
ISERNIA (IS)
Domenico Gattozzi
Costanzo Spedaliere
Giuseppe Attademo
Carlo Olivieri
MODULO DI CARDIOLOGIA
ARCO (TN)
Girolamo Mirante Marini
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA
U.O. CARDIOLOGIA/UTIC
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
ASTI (AT)
SAVIGLIANO (CN)
BORGOMANERO (NO)
MONCALIERI (TO)
ORBASSANO (TO)
PINEROLO (TO)
RIVOLI (TO)
TORINO (TO)
TORINO (TO)
TORINO (TO)
TORINO (TO)
TORINO (TO)
BORGOSESIA (VC)
Mario Alfani
Antonia Bassignana
Massimo Bignotti
A. Ferrero
Roberto Defacis
D. Sappé
Carlo Maggio
Bianca Bianchini
D. Demarie / S. Sgambetta
Montemurro / Banaudi
G. Fiasconaro / B. Zampaglione
Carlo Panataro
Giorgio Rognoni
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO AUTONOMO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
BARI-CARBONARA (BA)
CASTELLANA GROTTE (BA)
GIOIA DEL COLLE (BA)
GRAVINA IN PUGLIA (BA)
SANTERAMO IN COLLE (BA)
TERLIZZI (BA)
BRINDISI (BR)
FASANO (BR)
FRANCAVILLA FONTANA (BR)
MESAGNE (BR)
SAN PIETRO VERNOTICO (BR)
CERIGNOLA (FG)
FOGGIA (FG)
MANFREDONIA (FG)
SAN GIOVANNI ROTONDO (FG)
CAMPI SALENTINA (LE)
CASARANO (LE)
GALATINA (LE)
GALLIPOLI (LE)
MARTINA FRANCA (TA)
LECCE (LE)
POGGIARDO (LE)
SCORRANO (LE)
GROTTAGLIE (TA)
MOTTOLA (TA)
TARANTO (TA)
Filippo Ganimede
Domenico Mastrangelo
Filippo Barba
Giuseppe Lomurno
Vito Antonio Perrone
Pasquale Caldarola
Danilo Zuffianò
Giuseppe Sabato
F. Cocco / G. Vecchio
Rinaldo Giaccari
Sergio Pede
Rocco Dalessandro
Domenico D’Alessandro
Serafino Talarico
Alessandro Vilella
Massimo Urso
Marcello Ieva
Gaetano Manca
Antonio Pennetta
Giovannin Marasco
Maria Rosaria Greco
Arturo Primitivo
Antonio Colizzi
G. Sportelli
Giorgio Grassi
Giuseppe Aurelio
SERVIZIO DI EMODINAMICA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA - UTIC
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA-UTIC
CAGLIARI (CA)
CAGLIARI (CA)
CAGLIARI (CA)
SAN GAVINO MONREALE (CA)
ORISTANO (OR)
Franco Dessalvi
Boi / Passiu
Franco Dessalvi
PierLuigi Cadeddu
Sergio Marchi
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
OSPEDALE SS. ANNUNZIATA
OSPEDALE CIVILE
SICILIA
OS. GENERALE PROVINCIALE GRAVINA
OSPEDALE VITTORIO EMANUELE II
OSPEDALE CANNIZZARO
OSPEDALE CANNIZZARO
OSPEDALE GARIBALDI
ISTIT.O DI ONCOLOGIA S. CURRO’ S. LUIGI
OSPEDALE UMBERTO I
OSPEDALE BARONE ROMEO
OSPEDALE G.F. INGRASSIA
OSPEDALE DEI BAMBINI
OS. BUCCHERI LA FERLA FATEBENEFRATELLI
OSPEDALE V. CERVELLO
PRESIDIO OSPEDALIERO VILLA SOFIA
OSPEDALE RICCARDO GUZZARDI
OSPEDALE CIVILE SANT’ANTONIO ABATE
TOSCANA
OSPEDALE CIVILE
SPEDALI INFERMI S. MARIA MISERICORDIA
OSPEDALE DELLA VALTIBERINA
AZIENDA OSPEDALIERA CAREGGI
NUOVO OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO
AZIENDA OSPEDALIERA CAREGGI
OSPEDALE PEDIATRICO MEYER
OSPEDALE SAN PIETRO IGNEO
OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO
OSPEDALE CIVILE BASSA VAL DI CECINA
OSPEDALE CIVILE CAMPO DI MARTE
OSPEDALE TABARRACCI
OSP. GENERALE PROVINCIALE LOTTI
OSPEDALE MISERICORDIA E DOLCE
PRESIDIO OSPEDALIERO
UMBRIA
OSPEDALE DI ASSISI
OSPEDALE CIVILE BEATO GIACOMO VILLA
PRESIDIO OSPEDALIERO
OSPEDALE CIVILE
AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA
PRESIDIO OSPEDALIERO
VENETO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE PIETRO COSMA
OSPEDALE GENERALE PROVINCIALE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE
PRESIDIO OSPEDALIERO
STAB. OSPED. DI CASTELFRANCO
OSPEDALE SANTA MARIA DEI BATTUTI
PRESIDIO OSPEDALIERO
OSPEDALE CIVILE UMBERTO I
POLICLINICO SAN MARCO
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE SAN BIAGIO
OSPEDALE ORLANDI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE SACRO CUORE
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE GENERALE DI ZONA
OSPEDALE CIVILE
STABILIMENTO OSPEDALIERO BOLDRINI
OSPEDALE CIVILE
OSPEDALE CIVILE SAN BORTOLO
27
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SASSARI (SS)
THIESI (SS)
Giuseppe Sabino
Guido Poddighe
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
U.O. DI UTIC ED EMODINAMICA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. CARDIOLOGIA - UTIC
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
CALTAGIRONE (CT)
CATANIA (CT)
CATANIA (CT)
CATANIA (CT)
CATANIA (CT)
CATANIA (CT)
ENNA (EN)
PATTI (ME)
PALERMO (PA)
PALERMO (PA)
PALERMO (PA)
PALERMO (PA)
PALERMO (PA)
VITTORIA (RG)
TRAPANI (TP)
Cesare Pedi
Giovanni Rapisarda
Alberto Massimino
Rosa Russo
Rosario Cardillo
Salvatore Raciti
Vasco Calogero
Filippo Marte
F. Clemenza
Giuseppe Collisani
Castello / Americo
Eduardo Rebulla
Nicola Sanfilippo
Sebastiano Russo
Maurizio Abrignani
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
U.O. DI CARDIOLOGIA 3
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
MODULO DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
U.O. MALATTIE CARDIOVASCOLARI
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
U.O. MALATTIE CARDIOVASCOLARI
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
BIBBIENA (AR)
CORTONA (AR)
SANSEPOLCRO (AR)
FIRENZE (FI)
FIRENZE (FI)
FIRENZE (FI)
FIRENZE (FI)
FUCECCHIO (FI)
ORBETELLO (GR)
CECINA (LI)
LUCCA (LU)
VIAREGGIO (LU)
PONTEDERA (PI)
PRATO (PO)
COLLE VAL D’ELSA (SI)
Cellai
Franco Cosmi
Tarducci / Rossi
Emilio Dovellini
Piero Stroder
Michele Preziuso
Iva Pollini
Elisa Salvetti
Vito Campanella
Claudio Marabotti
Mauro Pogliani
Giuliano Marracci
Stefano Giaconi
Marco Paoletti
Carlo Palermo
UNITA’ OPER. DI CARDIOL. E MED. SPORT
MODULO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA MALATTIE CARDIOVASCOL.
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
ASSISI (PG)
CITTA’ DELLA PIEVE (PG)
FOLIGNO (PG)
GUBBIO (PG)
PERUGIA (PG)
AMELIA (TR)
Gianni Bellomo
Giuseppe Schillaci
Carlo Pagnotta
Euro Antonio Capponi
Paolo Verdecchia
Francesco Poti
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
SERVIZIO DI CARDIOLOGIA
DIVISIONE DI CARDIOLOGIA
AGORDO (BL)
BELLUNO (BL)
CAMPOSAMPIERO (PD)
ESTE (PD)
MONSELICE (PD)
ADRIA (RO)
ROVIGO (RO)
CASTELFRANCO VENETO (TV)
CONEGLIANO VENETO (TV)
MONTEBELLUNA (TV)
MESTRE (VE)
MESTRE (VE)
SAN DONA’ DI PIAVE (VE)
BOVOLONE (VR)
BUSSOLENGO (VR)
LEGNAGO (VR)
NEGRAR (VR)
SAN BONIFACIO (VR)
VILLAFRANCA (VR)
ARZIGNANO (VI)
THIENE (VI)
VALDAGNO (VI)
VICENZA (VI)
P.G. Olivieri
Luigi Tarantini
Attilio Di Marco
Giovanni Conti
G. Pitzorno
Anna Palma Martino
Alessandra Bortolazzi
Giovanna Colangeli
Giuseppe Piccoli
Ferdinando Alitto
Fausto Rigo
Lorenzo Peroni
Cristina Canali
Angiolina Pasini
Marina Bellaz
G. Lonardi / L. Bolomini
Hernan Guilarte
Emanuele Carbonieri
Serenella Guazzo
Ennio De Dominicis
Apolloni
Ferraglin
Mariangiola Mattiello
C ARDIOLOGIA
28
A
REA
SCOMPENSO CARDIACO
AGGIORNAMENTO 2000
S
i vuole qui aggiornare sulle attività in corso all’interno dell’Area Scompenso. Per facilitare la lettura, si
propone l’obiettivo programmato (rifacendosi al Programma per il biennio 1999-2000 pubblicato nel fascicolo
di Cardiologia negli Ospedali di marzo 1999, riportato in
corsivo) e di fila l’aggiornamento relativo.
PROGRAMMA PER IL BIENNIO 1999-2000
• Si intende continuare a sviluppare l’obiettivo principale
che ha guidato l’Area Scompenso negli scorsi 5 anni: implementare e valorizzare la buona prassi clinica tra gli
operatori tecnici impegnati nella gestione del paziente
con scompenso cardiaco.
Nel biennio 1999-2000 si intende:
1) impegnarsi a migliorare l’utilizzo degli strumenti
professionali della pratica clinica del management
del paziente con scompenso cardiaco.
Come già fatto per il Manuale Operativo per i pazienti
con scompenso cardiaco instabile, si intende produrre una
serie di schemi operativi relativi all’esecuzione delle indagini (strumentali e non) cui vengono sottoposti i pazienti
con scompenso, affiancati dalle motivazioni culturali per
cui tali schemi vengono proposti.
Ci si avvallerà della collaborazione con esponenti delle
altre Aree o dei Gruppi di Studio.
AGGIORNAMENTO
- È pubblicata sul supplemento di marzo dell’Italian Heart
Journal 2000 la rassegna sul test da sforzo nel paziente
con scompenso cardiaco. Si tratta di una puntualizzazione attuale, concettuale e applicativa sulla metodica. È stata realizzata avendo come partner il Gruppo Italiano di
Cardiologia Riabilitativa e Preventiva. È stata coordinata
dalla Dott.ssa C. Opasich (Area Scompenso) e dal Dott.
P. Giannuzzi (GICR).
- È pronta una revisione problematica dell’utilizzo clinico
del betabloccante nello scompenso, coordinata dalla
Dott.ssa C. Opasich (Area ANMCO) e dal Prof. R. Ferrari (SIC).
- Sono in preparazione:
- Una rassegna sull’ecocardiogramma, elaborata avendo
come partner la Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare e coordinata dal Dott. P. Faggiano (Area Scompenso) e Dott.ssa Ciliberto (SIEC).
- Una rassegna sulla stratificazione del rischio aritmico,
elaborata con l’Area Aritmie e coordinata dal Dott. A.
Boccanelli (Area Scompenso) e dal Dott. M. Santini
(Area Aritmie).
- Una linea operativa ragionata sulle modalità di porre
diagnosi di cardiomiopatia dilatativa idiopatica
NEGLI
O SPEDALI
2) Continuare con la Rassegna Bibliografica Ragionata: selezione critica semestrale dei lavori scientifici
più interessanti apparsi nella letteratura internazionale. La rassegna costituisce un utile mezzo di diffusione culturale a tutti i membri dell’Area.
AGGIORNAMENTO
La Rassegna prosegue le sue pubblicazioni, a cura dei
Dott. R. Pozzi e Dott. A. Boccanelli e grazie alla Pfizer che
la supporta.
3) Proseguire lo studio di implementazione del betabloccante nei pazienti con scompenso cardiaco
(BRING-UP) dedicando l’osservazione ai pazienti
finora meno studiati: gli anziani, coloro con diabete,
arteriopatia periferica, con FE > 40%. Si tratta di
categorie di pazienti per i quali non si possono trarre indicazioni dai trials che li escludono per definizione o nei quali la numerosità è poco rappresentativa. Per queste categorie si intende trarre informazioni di sicurezza relativa al trattamento da uno studio
condotto con le stesse modalità del BRING-UP .
AGGIORNAMENTO
Dopo alcune vicissitudini burocratiche, lo studio è finalmente al varo. Si prevede un suo inizio nell’ultimo trimestre di quest’anno.
È stato effettuato uno studio pilota sulla fattibilità della
raccolta delle informazioni che compongono la scheda VAS
(valutazione anziani con scompenso) da parte del personale
infermieristico (sviluppo a cura della Dott.ssa D. Del Sindaco e Dott. G. Pulignano). I risultati dello studio pilota
verranno comunicati durante il Congresso Nazionale di
Cardiologia (maggio 2000).
4) Offrire un mezzo per migliorare la gestione del paziente con scompenso cardiaco: “specializzare” alcuni infermieri professionali rendendoli esperti…
AGGIORNAMENTO
Insieme con l’Area Nursing si è svolto a Firenze presso
il Centro Studi ANMCO dal 26 al 28 ottobre 1999 il corso
Master per Infermieri professionali. Il corso aveva lo scopo
di trasmettere al personale infermieristico, che affianca il
cardiologo o l’internista nel lavoro di assistenza ambulatoriale dello scompenso, la conoscenza e la competenza per
diventare parte attiva nel processo di assistenza, legame di
garanzia della continuità assistenziale e per insegnare e stimolare l’aderenza del paziente e le sue capacità di autogestione. Il corso ha ottenuto il patrocinio IPASVI.
Il corso master è stato tenuto dai Dott. V. Cirrincione,
D. Del Sindaco, P. Marras, F. Oliva, M. Porcu, G. Pulignano, M. Sommaruga, C. Opasich. Ha partecipato la sig.ra
Paola Di Giulio.
Hanno partecipato 42 infermieri da altrettanti centri dell’Area partecipanti alla rete IN-CHF, e aderenti ad un sottoprogetto-pilota relativo alla raccolta dati della scheda VAS
(valutazione anziani scompensati) all’interno del progetto
BRING UP 2 (vedi sopra).
Il corso era organizzato con un meccanismo a cascata:
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
sono stati realizzati quindi altri 26 corsi diffusi in tutta Italia e sono stati programmati altri due corsi extramurali (uno
dei quali già avvenuto) rispettivamente in Toscana e Sicilia.
Nel complesso l’iniziativa è stata giudicata positivamente.
5) Confrontare strategie assistenziali che tengano in rilievo non solo le adeguate prescrizioni farmacologiche e le Linee Guida, ma anche la continuità assistenziale per i problemi di tutti i giorni di pazienti
cronici quali quelli con scompenso cardiaco. È pensiero condiviso che queste strategie potrebbero costituire il miglior mezzo per migliorare l’assistenza,
lo stato di salute dei pazienti e ridurre i costi, anche
in un contesto di pazienti già seguiti da Cardiologi
dedicati alla gestione del paziente con scompenso
come coloro che appartengono all’Area.
AGGIORNAMENTO
È quasi pronto il protocollo OHM-CHF (Out of Hospital Management - Chronic Heart Failure). Si tratta di un
protocollo che verrà condotto da un relativamente piccolo
numero di centri (8) che confronta la strategia assistenziale
usuale con una strategia prevalentemente cardiologica guidata da uno score clinico del paziente e con una strategia
prevalentemente infermieristica.
Il protocollo completo, quando definitivo, verrà pubblicato su Cardiologia negli Ospedali. Il protocollo è supportato dalla Astra-Zeneca.
• Un altro obiettivo che si propone di seguire è la valutazione e eventuale conduzione di studi epidemiologici del
ricovero ospedaliero per scompenso:
1. in collaborazione con la FADOI (Federazione delle
Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti),
uno studio la cui finalità è quella di fornire informazioni sulla tipologia dei pazienti, sull’assorbimento
di risorse e sul follow up a 6 mesi dei pazienti ricoverati in Cardiologia e in Medicina in uno stretto
lasso di tempo. Si intende riproporre uno studio
SEOSI-like allargato alle Unità Operative di Medicina Interna.
AGGIORNAMENTO
Lo studio, il cui acronimo è TEMISTOCLE, è stato sviluppato in collaborazione con l’Area Management & Qualità. Il reclutamento si è svolto dal 14 al 25 febbraio 2000.
Lo studio prosegue per la parte relativa al follow-up. Hanno
partecipato al progetto 440 reparti: 178 Cardiologie e 262
Medicine.
2. In collaborazione con SIFO (Società Italiana Farmacisti Ospedalieri), uno studio sulla prevalenza
delle cause di ospedalizzazione per scompenso dei
pazienti indipendentemente dal reparto ove questi
siano stati ricoverati.
AGGIORNAMENTO
La progettazione dello studio non ha ancora avuto seguito.
29
• Un altro obiettivo è la promozione dei lavori scientifici
derivati dal data-base.
Anche per tale scopo sarà organizzata una riunione di
tutti i partecipanti al IN-CHF durante la quale sarà possibile oltre che diffondere l’informazione sul già prodotto o in
fase di produzione, raccogliere idee di utilizzo dei dati.
AGGIORNAMENTO
La riunione si è svolta a Napoli, il 24 giugno 1999, sostenuta dalla Merck Sharp & Dohme, che, si ricorda, sostiene economicamente la rete informatica.
Relativamente ai prodotti scientifici, nel 1999 è stato pubblicato il seguente lavoro:
- Rischio embolico e terapia anticoagulante orale nello
scompenso cardiaco cronico. Stefano Urbinati, Giuseppe
Pinelli, Aldo Pietro Maggioni, Stefania Zaccaroni, Marco
Gorini, Donata Lucci. G Ital Cardiol 1999; 29: 183-192
Sono stati accettati per la pubblicazione 2 lavori:
- American Journal of Cardiology. August 2000
Comparison of 1-year outcome in women vs men with
cogestive heart failure
Cristina Opasich, MD, Luigi Tavazzi, MD, Donata Lucci,
MS, Marco Gorini, MS, Maria Cecilia Albanese, MD,
Giuseppe Cacciatore, MD, Aldo P. Maggioni, MD, on
behalf of the Italian Network on Congestive Heart Failure
(IN-CHF) Investigators
- Clinical correlates of elevated plasma natriuretic peptides
and Big endothelin-1 in a population of ambulatory patients with heart failure. A sub-study of the Italian
Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF) registry.
Serge Masson, Marco Gorini, Monica Salio, Donata Lucci, Roberto Latini, Aldo P. Maggioni on behalf of INCHF Investigators. Italian Heart Journal, in press
Sono stati accettati, a Congressi nazionali ed internazionali,
complessivamente 13 abstracts:
- Is Atrial Fibrillation an Independent Predictor of 1-Year
Mortality and Hospitalization in Patients With Congestive Heart Failure? Data from Italian Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF)
J Am Coll Cardiol 1999; 33 (Suppl A): 191A
- Predictors of Oral Anticoagulant Utilization in Congestive Heart Failure: A Survey on 6428 Outpatients of the
Italian Network-Congestive Heart Failure (IN-CHF)
J Am Coll Cardiol 1999; 33 (Suppl A): 201A
- Prognostic Value of Frequent Episodes of Non-Sustained
Ventricular Tachycardia in Patients With Congestive
Heart Failure. The Italian Network Congestive Heart Failure (IN-CHF) Database
J Am Coll Cardiol 1999; 33 (Suppl A): 190A
- Is Atrial Fibrillation an Independent Predictor of 1-Year
Mortality and Hospitalization in Patients With Congestive Heart Failure? Data from Italian Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF)
J Am Coll Cardiol 1999; 33 (Suppl A): 190A
- Losartan utilization in congestive heart failure: a survey
on 3919 italian outpatients followed by cardiologists over
30
-
-
-
-
-
-
-
-
the last two years
Eur J Heart Failure 1999; 1 (Suppl): 57
Heart failure in the elderly in hospital cardiology units:
data from the Italian Network on Congestive Heart Failure
Eur J Heart Failure 1999; 1 (Suppl): 37
Heart failure in the elderly in hospital cardiology units:
data from the Italian Network on Congestive Heart Failure.
Eur Heart J 1999; 20 (Abstr Suppl): P3536
Heart failure with preserved systolic ventricular function:
clinical and prognostic data from the Italian Network on
Congestive Heart Failure (IN-CHF) database.
Circulation 1999; 100 (Abstr Suppl): I-23 (118)
Appropriateness of oral anticoagulant utilization in outpatients with congestive heart failure. A survey on 6428
patients of the Italian Network-Congestive Heart Failure
(IN-CHF)
Cerebrovasc Dis 1999; 9 (Suppl 1): 23
Scompenso cardiaco nell’anziano nelle strutture cardiologiche ospedaliere: dati dall’Italian Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF)
G Ital Cardiol 1999; 29 (Suppl 3): 121
Terapia dello scompenso cardiaco dell’anziano nelle
strutture cardiologiche ospedaliere: dati dell’Italian
Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF)
G Ital Cardiol 1999; 29 (Suppl 3): 121
Utilizzo del losartan nello scompenso cardiaco: dati su
3919 pazienti ambulatoriali dell’Italian Network on Congestive Heart Failure
G Ital Cardiol 1999; 29 (Suppl 3): 35
Variazioni nella terapia farmacologica dello scompenso
cardiaco negli ultimi 4 anni: dati su 8102 pazienti dell’Italian Network on Congestive Heart Failure (IN-CHF)
G Ital Cardiol 1999; 29 (Suppl 3): 35
A proposito dell’IN-CHF in assemblea, durante il Congresso Nazionale di maggio 2000, verrà discusso se ritenuto
giunto il momento di passaggio da una fase (passata) di raccolta epidemiologica di dati a una (futura) di coordinazione
di ricerche complementari su aspetti fisiopatologici e clinici
nello scompenso.
• Si intende poi continuare ad impegnarsi in studi multicentrici: gli attuali nei quali l’Area è impegnata sono:
ValHeFT, il CHARM, il VALIANT
Vi è un’ipotesi di studio sull’omapatrilat (inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina e della neuropeptidasi coinvolta nella degradazione enzimatica del peptide
natriuretico atriale e della bradichinina).
AGGIORNAMENTO
Prosegue il coinvolgimento della rete negli studi multicentrici su citati.
Relativamente allo studio sull’omapatrilat, questo è diventato una realtà, lo studio è in corso (OVERTURE), la
ditta farmacologica (Bristol-Myers-Squibb) ha richiesto e
ottenuto dall’ANMCO l’endorsment.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
• Con l’obiettivo di verifica di un processo di formazione
sullo scompenso e di diffusione delle Linee Guida al medico di famiglia l’Area è coinvolta in un progetto Europeo
(IMPROVEMENT HF, Improving Program in Evaluation
and Management of Heart Failure). Il progetto è rivolto
sia alla diagnosi che al trattamento dello scompenso; valuta la attuale prassi clinica e quella successiva ad un periodo di formazione specifica del medico di famiglia. Si
svolgerà in alcune aree urbane e rurali del nord (centri di
riferimento: Pavia, Torino, Bologna, Verona, La Spezia),
del centro (centri di riferimento: Roma e Perugia) e del
sud (centri di riferimento: Napoli, Cagliari, Lecce). Il
Dott. Antonello Gavazzi è il national co-ordinator.
AGGIORNAMENTO
Si è conclusa la “perception survey” su 100 medici di
medicina generale e la “actual practice survey” su 776 pazienti (563 in classe NYHA >1). I dati relativi all’Italia verranno presentati durante il Congresso Nazionale di Cardiologia, Firenze, maggio 2000. I dati europei relativi alle due
fasi verranno presentati durante il 4° Meeting del Working
Group on Heart Failure, Venezia, giugno 2000.
IPOTESI
Oltre a ciò, l’Area sta valutando alcune ipotesi:
1) insieme con l’Area Nursing un corso per IP delle divisioni di Cardiologia e di Medicina Generale sulla gestione intraospedaliera dello scompenso;
2) alcune proposte di studio:
- pilota su efficacia e sicurezza della terapia diuretica
nello scompenso cardiaco stabile, proposta del Prof.
Tavazzi;
- fattibilità ed efficacia cliniche di un blocco sequenziale del sistema RAAS, proposta dal Dott. Maggioni;
- efficacia clinica dell’antialdosteronico nelle bassi
classi funzionali, proposta dal Dott. Boccanelli;
- studio italiano della prevalenza ed eziologia dello
scompenso, proposto dalla SIMG;
- studio sugli orientamenti dei cardiochirurghi nei confronti della rivascolarizzazione nella cardiomiopatia
ischemica, insieme con l’Area Chirurgica;
- studio della incidenza di difetti del gene della distrofina nei pazienti maschi con cardiomiopatia dilatativa
ed elevato CK, insieme con l’Area Genetica;
3) indirizzare la rete IN-CHF verso studi fisiopatologici e
clinici, ad esempio:
- individuazione di cluster di nuovi indicatori prognostici o di responder trattamenti specifici, soprattutto nell’area infiammatoria neuro-ormonale (variabili semplici, per le quali esiste qualcosa in letteratura come
possibili indicatori di infiammazione/danno d’organo/danno miocitario)
- studio del significato prognostico della disfunzione
ventricolare destra
- studio delle interferenze tra diabete e scompenso
- altri.
Il Comitato di Coordinamento dell’Area Scompenso
[C.Opasich, (Chairperson), M. Porcu (Co-Chairman),
A. Boccanelli, A. Di Lenarda, P. Faggiano, M. Frigerio]
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
31
Attualmente è possibile consultare l’Annuario sul WEB
Sul sito ANMCO www.anmco.it troverai dati riguardanti le Strutture Cardiologiche Italiane
e dei Soci che hanno dato il consenso alla Privacy
Mentre per la ricerca sulle Strutture Cardiologiche Italiane non è necessario richiedere alcun tipo di password, per quella relativa ai Soci ANMCO è necessario:
• essere Socio ANMCO in regola con le quote associative
• aver dato il consenso alla pubblicazione dei dati
Per ottenere la Username e Password è necessario compilare e rispedire la Scheda, riportata qui di seguito,
via e-mail o per fax al numero: 055-579334 (è possibile anche scaricarla direttamente dal sito
http://www.anmco.it/ita/htm/soci/soci.htm)
RICHIESTA CODICE DI ACCESSO ALL’ELENCO DEI SOCI SUL WEB
Con la presente si richiede il codice di accesso all’elenco dei Soci ANMCO presente sul WEB
DATI ANAGRAFICI E PROFESSIONALI
NOME _____________________________________________ COGNOME
TEL.
______________ / ______________________________
Abitazione: INDIRIZZO _______________________________________________________________________________________________________ FAX
______________ / ______________________________
_____________________________________________________________
CITTÀ ______________________________________________________ Povincia
CAP
E-MAIL:
_____________________________________________
COLLOCAZIONE PROFESSIONALE
Presidio:
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO
CITTÀ
TEL.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
_________________________________________________
FAX
Povincia
CAP
_________________________________________________
E-MAIL REPARTO
______________________________________________
Qualifica:
Dirigente II livello
Dirigente I livello
Ricercatore - Borsista - Medico in formazione
Prof. Associato
Medico di base
Altro ____________________________
SI
In quiescenza:
Inviatemi il codice di accesso a mezzo
FAX
Prof. Ordinario
Non compilare
_______________________________________________________________
E-MAIL
POSTA
Non compilare
Codice ANMCO
_________________________________________________________
Non compilare
___________________________________________________________
Codice Unico
___________________________________________________________________________
Codice attribuito
Username
_________________________________________________________________
Password __________________________________________________________________
Firma Segreteria ANMCO
__________________________________________________________________________________
C ARDIOLOGIA
32
DALLE REGIONI
ABRUZZO
di Domenico Di Gregorio
L
e evidenze scientifiche prodotte
ormai da anni ci rendono certi
che l’impiego di risorse nella
prevenzione delle malattie cardiovascolari costituisce un importante investimento per il futuro sia in termini economici che, soprattutto, in numero di
morti evitate e di riduzione dell’incidenza di patologia cronica invalidante.
Abbiamo sempre ritenuto importante ed incisiva l’azione preventiva che si
svolge nella pratica quotidiana ad
esempio quando ci si trova a raccogliere dati anamnestici, o ad indagare sullo
stile di vita, o a visitare qualcuno che a
motivo di qualche disturbo o per ragioni burocratiche ci chiede un giudizio
sul suo stato di salute e volentieri accetta consigli e raccomandazioni finalizzati a ridurre la possibilità di insorgenza nel futuro di malattie cardiovascolari.
La nostra Regione ha partecipato,
con la divisione di Cardiologia del P.O.
Renzetti di Lanciano in collaborazione
con il Comune della città, alla raccolta
di dati dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale; partecipa al progetto
SPS di prevenzione secondaria (collaborazione fra un Cardiologo e circa
dieci Medici di Medicina Generale)
con la formazione di cinque Gruppi
Territoriali Ricerca (per l’ANMCO sono tre: Vasto Dott. Levatesi; Chieti
Dott.ssa De Cesare; Lanciano Dott.ssa
Mantini), ha cominciato a lavorare al
progetto RCA (Rischio Cardiovascolare in Abruzzo).
Questo progetto, chiaro segno della
ormai presa di coscienza da parte degli
organi istituzionali dell’importanza del
tema della prevenzione, ha un finanziamento da parte della Regione Abruzzo
e del Ministero della Sanità.
Gli oblettivi principali dello studio
sono:
- diffondere le attuali conoscenze
scientifiche sulla prevenzione cardiovascolare, differenziando l’empirico
dal documentato (cioè basato su evidenze scientifiche certe);
- valutare il profilo di rischio cardiovascolare della popolazione abruzzese;
- descrivere le modalità attuali di gestione della prevenzione cardiovascolare nella realtà quotidiana della pratica clinica di medicina generale;
- valutare il consumo di risorse del
PIEMONTE - VALLE D’AOSTA
di Enzo Commodo
NOTIZIE
S
ono trascorsi i due anni dall’elezione del Consiglio
Direttivo regionale ed è tempo di bilanci prima del
rinnovo previsto per il 13 maggio 2000. All’inizio
del mandato l’attuale Direttivo aveva stilato un programma articolato su sei punti. I più significativi erano:
1) la creazione di un collegamento informatico tra le
U.O. di Cardiologia piemontesi e valdostane;
NEGLI
O SPEDALI
SSN attribuibile alle attività di prevenzione delle malattie cardiovascolari;
- valutare la fattibilità/resa di interventi di ottimizzazione dell’attività di
prevenzione cardiovascolare nell’ambito della medicina generale.
Gli obiettivi saranno perseguiti mediante la preparazione di materiale di
aggiornamento sulla prevenzione cardiovascolare, basato sulle evidenze
scientifiche, da mettere a disposizione
degli operatori sanitari; con l’organizzazione di incontri periodici con i Medici di Medicina Generale, con la raccolta di dati sull’attuale profilo di rischio e sua gestione.
Si costruiranno così delle Linee
Guida, da parte degli stessi medici che
hanno raccolto i dati, che a partire dalla
letteratura e passando attraverso una
lettura critica della propria pratica clinica, permetta un razionale e consapevole trasferimento dei dati nella attività
quotidiana.
Il lavoro prevede la collaborazione
dei Cardiologi Ospedalieri (Divisione
di Cardiologia del P.O. Renzetti di
Lanciano), dell’Università (Istituto di
Patologia Medica), dei Medici di Medicina Generale (SIMG Regionale, Cooperativa Medicinsieme) coordinati dall’Istituto di Ricerca Mario Negri Sud).
2) il completamento del progetto ANMCO sui Carichi di
Lavoro e l’inizio dello studio “Analisi dei percorsi assistenziali cardiologici con analisi particolare per
l’angina instabile”;
3) il coordinamento con altre Società Scientifiche per
elaborare documenti sui criteri di accreditamento delle strutture e degli operatori;
4) ottenere un maggiore coinvolgimento del Cardiologo
nella gestione dell’Emergenza;
5) l’organizzare con la SIC almeno due incontri annuali
di tipo scientifico-organizzativo;
6) l’organizzare uno o due Corsi di aggiornamento extra-murali. Un altro problema da risolvere era quello
di avvicinare l’ANMCO Regionale alla base degli
iscritti. Non tutti gli obiettivi sono stati centrati, ma
parecchi sono stati attuati pressoché completamente.
Collegamento delle U.O. di Cardiologia
Si sta completando il collegamento tra le U.O. di Cardiologia del Piemonte e della Valle d’Aosta: sono stati
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
33
forniti computer, modem, stampante, abbonamento ad Internet ai Centri che ne erano sprovvisti e si stanno raccogliendo gli indirizzi elettronici.
È stato creato un sito ANMCO regionale che dovrà essere il punto di “ritrovo” dei Cardiologi delle nostre Regioni con possibilità di comunicazione di informazione e
di dibattito. In collaborazione con la Sezione Piemontese
della Società di Cardiologia Pediatrica si è organizzata
una rete tra la Divisione di Cardiologia dell’Ospedale Pediatrico regionale e le Cardiologie che operano in strutture ospedaliere con i maggiori centri neonatali regionali.
Si è così formato un gruppo di Cardiologi “dell’adulto”
che si incontrano periodicamente con i Cardiologi Pediatri della struttura Regionale affrontando problemi diagnostici e gestionali delle patologie cardiologiche neonatali.
Almeno 17 UTIC della Regione hanno aderito al programma G8.
Coordinamento con altre Società Scientifiche
L’ANMCO e SIC regionali sono stati promotori di un
coordinamento di Società Scientifiche denominato GORSAAP che, dopo un inizio un po’ incerto, opera attiva-
mente con gli uffici dell’Assessorato alla Sanità Regionale sulle problematiche dell’accreditamento delle strutture
e degli operatori. Partecipano al coordinamento 32 Società Scientifiche e sono stati organizzati sinora due Congressi su tali tematiche.
Prevenzione delle malattie cardiovascolari
Un particolare impegno è stato posto nel dare impulso
alla prevenzione delle malattie cardiovascolari; questo impegno ha trovato coronamento nel programma pluriennale
organizzato dall’Assessorato alla Sanità Regionale denominato PROMOZIONE SALUTE PIEMONTE cui
l’ANMCO Regionale ha fornito impegno e competenze
tecniche. Maggiori dettagli sul progetto Promozione Salute Piemonte sono riportati nel riquadro. Il 31 marzo 2000
è stata organizzata una giornata per diffondere la cultura
della prevenzione nella scuola con la collaborazione del
Provveditorato agli Studi di Torino e l’Heart Care Foundation con coinvolgimento di insegnanti di scuola superiore e rappresentanze di studenti. È stato preso l’impegno
di completare l’Osservatorio Epidemiologico per quanto
riguarda la parte relativa alla nostra regione. Sono in pro-
Ruolo dell’ANMCO nel Progetto Regionale:
“Promozione Salute Piemonte”. Impariamo a vivere meglio
L
a Regione Piemonte, in linea con il
PSN 1998-2000, si è impegnata con
D.G.R. n.3-27545, maggio 1999, in
uno specifico programma di educazione e
formazione alla salute con l’obiettivo
della prevenzione delle malattie cardiovascolari ed oncologiche. Il progetto, iniziato nel settembre dell’anno scorso coinvolge operatori sanitari di varie aree:
cardiologi, oncologi, medici di medicina
generale (MMG), epidemiologi, psicologi, educatori alla salute, verso l’obiettivo
di promuovere gli effetti benefici di comportamenti e stili di vita sani.
Il progetto si è espresso in una prima
fase terminata nel marzo 2000 di costituzione dei Nuclei Operativi Aziendali ASLASO e degli operatori specifici alla cui
formazione ed aggiornamento l’ANMCO
ha partecipato direttamente. Essi dovranno interagire con i MMG nell’obiettivo
della correzione dei fattori di rischio e
promozione di adeguati stili di vita: gli
strumenti adottati sono stati costituiti da
seminari di formazione teorica con lavoro di gruppo per lo sviluppo di modalità
di comunicazione e strategie delle tecniche psicocomunicative atte a promuovere
il cambiamento e la scelta di corretti stili
di vita.
I seminari sono stati completati da
materiale informativo di pre- e post-lettura e di vademecum per i MMG rivolto all’aggiornamento sull’evidenza scientifica
del ruolo che i fattori di rischio hanno
nell’avvio e nello sviluppo della malattia
coronarica e della patologia oncologica.
Nell’ambito cardiovascolare l’ANMCO,
quale competenza specifica di settore, ha
voluto partecipare all’impegno della Regione Piemonte in una politica per la salute che non compete solo più unicamente
all’Assessore alla Sanità, ma coinvolge
l’intero esecutivo regionale nel suo complesso, tendendo ad orientare singole politiche di settore, assistenza, trasporti, casa, economia, verso traguardi che contengono scelte per la salute come bene
collettivo ed individuale.
L’ANMCO ha voluto proporsi con un
ruolo di proposizione attiva nelle iniziative che il percorso progettuale prevede,
iniziando nella formazione degli operatori e nel materiale didattico predisposto
con la diffusione delle specifiche raccomandazioni e Linee Guida “evidence-based” per l’adozione di una sana alimentazione, il controllo della colesterolemia,
l’abolizione del fumo, l’aumento dell’attività fisica e il perseguimento di livelli
ottimali di pressione arteriosa.
I cardiologi ANMCO formatori hanno dovuto modulare gli interventi e le indicazioni specifiche in un contesto di appropriatezza che tiene conto della situazionalità dei soggetti-pazienti a cui essi
sono rivolti e secondo i bisogni e le preferenze espresse dai soggetti coinvolti.
L’ANMCO intende continuare ad essere
presente nel Gruppo di Lavoro tecnicoscientifico a livello regionale che ha il
compito di proseguire nel Piano pluriennale in cui la Regione intende far propri
gli strumenti e i metodi previsti dai documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Società Internazionali
per la promozione alla salute e la prevenzione. L’ambizioso obiettivo prevede la
costituzione di un’alleanza con gli organismi anche non strettamente appartenenti al mondo sanitario, in particolare
la Direzione della Regione, i Dipartimenti di Sanità Pubblica e Psicologia dell’Università di Torino, il Servizio di Epidemiologia, il Centro Studi di Documentazione Regionale insieme al Centro di Prevenzione Oncologica e la Federazione
Italiana dei MMG.
L’ANMCO regionale per la seconda
fase dello sviluppo del progetto ha proposto agli altri organismi rappresentativi un
piano di iniziative in accordo con l’Area
Italiana Prevenzione, specificatamente un
progetto di Monitoraggio Epidemiologico
che potrebbe proseguire il completamento
dei Centri dell’OECI e un’azione di intervento diretto sulla popolazione. Il nuovo centro dell’Osservatorio Epidemiologico in corso di attivazione a Torino potrebbe poi assumere il ruolo di test per
una messa a punto delle necessità future
della rete dei sistemi di sorveglianza nell’ambito di una valutazione dell’omogeneità delle aree.
Il piano di intervento sulla popolazione e la campagna di informazione potrebbero essere la naturale conseguenza dell’analisi dei risultati regionali dell’OECI
e inserirsi in una progettualità nei diversi
settori, ambiente di lavoro, scuola, etc.
che l’ANMCO e le Istituzioni intendono
promuovere collegialmente attraverso
una strategia integrata verso obiettivi
condivisi di salute.
C ARDIOLOGIA
34
NEGLI
O SPEDALI
gramma due giornate dedicate alla prevenzione da attuare
in autunno con coinvolgimento della popolazione organizzate da ANMCO-SIC-ANCE.
comunque lavorando per “istituzionalizzare” un incontro
periodico il primo dei quali è previsto per il febbraio
2001.
Meeting
Il 2 ottobre 1999 è stato organizzato un incontro di
presentazione delle raccomandazioni della II Conferenza
Nazionale sulla Prevenzione della Cardiopatia Ischemica (Roma, aprile 2000).
L’ANMCO Regionale ha contribuito all’“Anatomical
and echocardiographic correlations in congenital heart disease” organizzato dalla Divisione di Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico regionale Regina Margherita. Il 29 gennaio 2000 è stato organizzato il Meeting “Regulation e Deregulation in Cardiologia – Indicatori Biochimici di Lesione Miocardica”. Il 13 maggio si terrà a
Rivoli organizzato in collaborazione con la Divisione di
Cardiologia ASL 5 l’incontro “Scompenso Cardiaco: novità e proposte”. Difficoltà si sono incontrate nell’organizzare riunioni congiunte ANMCO-SIC-ANCE; si sta
Lerning Center
Lo scorso anno è stato possibile organizzare un solo
Corso di aggiornamento extra-murale tenutosi a Veruno
sul Test Cardiopolmonare; quest’anno sono stati organizzati quattro Corsi di aggiornamento (vedi opuscolo Learning Center extra-murali) il primo dei quali sul ruolo dell’Eco-cardio e delle metodiche nucleari nel timig chirurgico è stato effettuato il 17-18 aprile con ottima partecipazione e notevole gradimento.
In conclusione delle cose sono state fatte, molto è ancora da fare. C’è ancora una scarsa partecipazione dei
singoli iscritti ed una scarsa consapevolezza delle singole
U.O. di Cardiologia, che tendono ancora a “correre” ciascuna per suo conto, del ruolo che una Società Scientifica
forte ed unita può svolgere per quanti quotidianamente
praticano questa splendida branca della Medicina.
DALLE REGIONI
SICILIA
di Vincenzo Cirrincione
NOTIZIE
L
’Associazione Nazionale Medici Cardiologi, nelle sua rappresentanza regionale, in questi ultimi due anni si è mossa su i due
versanti storici di interesse in campo
cardiologico: la formazione continua
del Cardiologo, attraverso iniziative
scientifiche (il Congresso Regionale
annuale, i corsi di Learning Center, i
seminari locali sullo scompenso cardiaco, i corsi infermieri e tecnici di
Cardiologia, il Congresso di aprile
sull’insufficienza cardiaca, ecc.) e
l’attività “politica”, nel senso della difesa dell’autonomia dell’attività cardiologica e della implementazione di
nuovi modelli organizzativi.
A questo fine abbiamo presentato
le nostre proposte ai vari Assessori alla Sanità (quattro) che si sono avvicendati nel tempo, e recentemente alla
VI Commissione Legislativa (Commissione Sanità) dell’ARS in funzione della stesura del Piano Sanitario
Regionale.
Abbiamo avviato una trattativa
con l’Assessorato Sanità per la costituzione di una Commissione consultiva permanente che possa supportare
l’Assessore nelle decisioni riguardanti
l’attività e la strutturazione della Cardiologia in Sicilia.
L’11 aprile 2000 si è tenuta l’assemblea dei Soci ANMCO, seguita
dalle elezioni per il rinnovo del Direttivo Regionale che risulta così composto: Dott. Antonio Circo, Dott. Vincenzo Cirrincione (Delegato Regionale), Dott. Francesco Clemenza (Segretario), Dott. Antonino Coglitore, Dott.
Giuseppe Costanza, Dott. Daniele
Lombardo, Dott. Vincenzo Spadola.
Si comunica inoltre che il Con-
gresso Regionale dell’Associazione si
terrà a Ragusa dal 15 al 17 giugno
2000.
Si tratteranno: problemi organizzativi e gestionali dell’Ipertensione arteriosa, la Cardiologia nel Dipartimento
d’Emergenza (Simposio congiunto
ANMCO-SIC), Angina instabile e
IMA non Q, e quindi problemi di terapia in Cardiologia e Cardiochirurgia
secondo i criteri dell’Evidence Based
Medicine.
L’organizzazione quest’anno è a
carico del Dott. Vincenzo Spadola,
Primario della Div. di Cardiologia
dell’Ospedale Civile di Ragusa, e dei
suoi collaboratori. La Segreteria Organizzativa è lo studio Exedra di Catania (tel. 095-374729; fax 095-385021;
e-mail: [email protected]).
I Colleghi che desiderano partecipare al Congresso sono pregati di contattare il più presto possibile la Segreteria Organizzativa.
Si terrà il 15 giugno la consueta
giornata dedicata agli infermieri e ai
tecnici di Cardiologia (contattare per
la partecipazione la Segreteria Organizzativa).
Arrivederci a Ragusa.
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
DALLE REGIONI
di Vincenzo Cirrincione
HEART FALURE Y2K
FROM EFFICACY TO EFFECTIVENESS
THROUGH RESEARCH
I
l 7 e 8 aprile si è tenuto a Palermo un Convegno Internazionale su “Heart failure Y2K: from efficacy to effectivenes through research”, organizzato dall’ANMCO
Sicilia, Centro Studi ANMCO e Istituto Mario Negri.
Si è trattato di epidemiologia clinica, di terapia, modelli
organizzativi e uso di risorse, problemi aperti nella pratica
clinica. Le faculty era composta da E. Geraci (PA), G. Tognoni (MI), M. Rich (St. Louis), A.P. Maggioni (FI), A.
Mosterd (Rotterdam), P. Di Pasquale (PA), G. Licata (PA),
G. F. Sinagra (TS), K. Swedberg (Gothenburg), E. D’Anto-
35
nio (PA), A. Battaglia (PA), A. Gavazzi (BG), G. Pinelli
(BO), C. Schweiger (Rho), L. Tavazzi (Pavia), M. Scherillo
(NA), V. Cirrincione (PA), F. Oliva (MI), M. Porcu (CA), F.
Clemenza (PA), F. Ingrillì (PA), C. Cline (Malmo), J. Cohn
(Minneapolis), E. Hoffman (PA), L. Bolognese (FI), P.
Giannuzzi (Veruno), A. Boccanelli (Roma), S. Solomon
(Boston), R. Latini (MI) e F. Camerini (TS).
Il Convegno, molto partecipato, è stato concluso da due
letture: Paolo Anversa (New York) ha trattato la cardiomiopatia diabetica e J. Cohn ha parlato delle prospettive nel
trattamento dell’insufficienza cardiaca negli anni 2000.
Sono stati invitati come discussant i rappresentanti dei
60 centri italiani più attivi nell’IN-CHF, secondo uno score
predisposto dal Centro Studi ANMCO, che teneva conto
della quantità e della qualità del lavoro svolto in questi anni.
Il target del Convegno era quello di focalizzare l’attenzione sullo Scompenso come problema socio-sanitario e discutere sui modelli organizzativi per affrontarlo in modo appropriato.
La discussione in questo senso è stata stimolante e fattiva.
FORUM SINDACALE E ORGANIZZATIVO
Ch.mo Dott. Pietro Zonzin
Cardiologia negli Ospedali
Caro Zonzin, nonostante la modestia della mia persona, mi viene spontaneo inviarTi per la Cardiologia
negli Ospedali alcune riflessioni che ho fatto nel leggere sia l’Editoriale di Pier Luigi Prati sull’ultimo numero del Giornale Italiano di Cardiologia (1999, 29:
1405), sia le varie presentazioni del primo numero dell’Italian Heart Journal (2000; 1 (1): 3-7).
Fermo restando che le finalità culturali del GIC sono state sempre più che soddisfacenti, condivido pienamente che sia giunta l’ora di una ampia concessione
di spazio alla lingua inglese per allinearci con i Paesi
più progrediti, sopratutto sotto il profilo visibilità
scientifica ed editoriale. Condivido in proposito altresì
l’Editoriale di Attilio Maseri sul primo numero dell’Italian Heart Journal (Ital Heart J 2000; 1 (1): 13-16).
Altrettanto però mi sembra irrinunciabile che gli
articoli in lingua inglese dell’Italian Heart Journal
debbano fruire di un circostanziato riassunto in italiano, così come gli articoli in lingua italiana del Supplemento fruiscono di un ampio riassunto in inglese.
Un riassunto nella lingua madre del giornale ufficiale della Federazione Italiana di Cardiologia a me
non sembra possa costituire una menomazione per
Questa sezione vuole essere la sede, aperta
a tutti, per proporre, discutere e approfondire le tematiche organizzativo-sindacali.
Quanto vi è pubblicato rappresenta esclusivamente la posizione del firmatario
qualsivoglia pubblicazione anche se di ricerca avanzata!
È evidente che lo spessore culturale delle nuove generazioni di Cardiologi debba sempre più appalesarsi
perfezionandosi nella padronanza della lingua inglese,
però dubito che ciò rappresenti quasi l’unica conditio
sine qua non!
Non condivido invece che si siano precisati a priori
e drasticamente quali contributi di interesse cardiologico siano meritevoli di essere ospitati sull’Italian
Heart Journal e quali sul suo Supplemento, perché si
rischia, così facendo, di etichettare preconcettualmente in maniera elitaria il primo a discapito del secondo.
Comunque, pur con le perplessità che ho sinceramente espresso, sono più che convinto della necessità
ed utilità attuale e potenziale di un giornale che rappresenti tutta la Cardiologia Italiana in una concreta
ed unitaria operatività. Certo non sono state di poco
peso le difficoltà che si sono affrontate per questo scopo ed è grande il merito di Chi ha realizzato tutto questo.
Con stima, tuo ALBERTO GALASSI
36
L’ A N M C O È S U I N T E R N E T
Se sei Socio ANMCO aderisci alla nuova lista di discussione
Il Consiglio Nazionale dell’ANMCO nella seduta del 29 gennaio
2000 ha deciso di istituire una mailing list di discussione e notizie.
Sei invitato ad aderirvi: basterà richiederlo inviando una e-mail a:
[email protected].
Ti verrà poi inviata una e-mail alla quale dovrai rispondere con la
funzione di reply e automaticamente sarai iscritto e riceverai tutto
il materiale che la Segreteria o ciascun Socio vorrà mettere on line
(documenti, avvisi, notizie, elementi di discussioni, richieste di pareri e via dicendo).
Una volta iscritto, per partecipare alla vita della lista potrai inviare
i tuoi contributi a [email protected] automaticamente tutti
gli iscritti ne riceveranno copia. L’unica limitazione è data dalla dimensione del messaggio che non può superare i 100 k.
Consulta il sito ANMCO!
C ARDIOLOGIA
NEGLI
O SPEDALI
N. 117 giugno 2000
Bollettino ufficiale dell’Associazione
Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
Redazione:
Pietro Zonzin
Segretaria di Redazione:
Monica Lorimer
Segreteria Nazionale:
ANMCO
Via La Marmora, 36 - 50121 Firenze
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Direttore:
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Aut. Trib. di Firenze n. 2381 del 27/11/74
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negli Ospedali
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è l`ora del “cambio della guardia”