domenica 2 dicembre 2007
L’UNIONE SARDA
Redazione:
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Alfonsina Campus, 74 anni, è deceduta in ospedale dopo due ore di agonia. Traffico paralizzato nella città
SANTU LUSSURGIU
Scontro fatale a Bosa Marina
Un’anziana è morta nell’auto guidata dal figlio
STHARROSS
Squalifica,
si gioca
ad Arborea
Nessuna decisione da
parte degli organi competenti sulla squalifica
del campo Tharros per
due giornate, scaturita
dal referto dell’arbitro
Roberto Coni che ha
diretto Tharros-Asseminese due domeniche fa.
La Figc ha fissato per
oggi la partita TharrosGialeto ad Arborea
invece che a Oristano.
«Il
regolamento
andrebbe rivisto- dice il
vice presidente Antioco
Patta - in presenza di un
ricorso, come il nostro,
non è giusto essere
costretti a giocare in
campo neutro prima
che la vertenza sia
chiusa. E se, come
credo e auspico, ci verrà
data ragione? Avremmo
pagato una sanzione
che non meritiamo. E se
dovessimo perdere la
partita e i punti fossero
determinanti per la salvezza? Il campionato
sarebbe
falsato.
Dovrebbero prevedere
casi simili e sospendere
il provvedimento fino a
condanna definitiva». A
favore della Tharros
immagini e testimonianze inoppugnabili.
SANDRO CAMBA
Tragico incidente fra tre auto ieri alle 18: ad avere
È morta due ore dopo l’incidente in cui era rimasta coinvolta a
la peggio la Skoda Felicia, condotta da Antonio Chesbordo dalla vettura condotta da
suo figlio. Alfonsina Campus si
sa con a bordo Alfonsina Campus, che si è scontrata
è spenta al pronto soccorso dell’ospedale di Bosa dove i medicon una Korvette guidata da Cristian Scarpulli. Nelci avevano invano cercato dil’impatto è stata coinvolta anche una Fiat Punto.
speratamente di salvarle la vita.
Il magistrato alle 20, 30 di ieri
ha disposto l’autopsia. Un de- quindi invaso la corsia dell’au- va l’anziana donna che ha subistino atroce quello della settan- to che sopraggiungeva. Sembra to quindi il colpo terrificante
taquattrenne ed un dolore che che Antonio Chessa stesse ac- dello scontro. Un attimo, un ruritorna nelle stesse modalità compagnando sua madre a ca- more sordo, raccontano alcuni
per i suoi familiari: già il gene- sa: il destino l’attendeva in testimoni mentre altri che soro della donna infatti diversi quella svolta cruciale, in una se- praggiungevano verso Bosa
anni fa era deceduto in un inci- rata mite e persino calda dopo Marina dalla città del Temo
dente stradale.
giorni di pioggia e di vento. La hanno notato in lontananza le
L’INCIDENTE. Si è verificato alle
Korvette ha urtato la Skoda due autovetture sollevarsi dalla
18 in prossimità di un incrocio proprio dal lato in cui si trova- sede stradale al momento dello
all’ingresso di Bosa
Marina. Ha visto coinvolte tre autovetture.
Una Skoda Felicia guidata da Antonio Chessa, cinquant’anni, che
aveva al suo lato destro la madre Alfonsina Campus, e una potente Korvette condotta da Cristian Scarpulla, trentotto anni. Nell’urto è rimasta coinvolta
una
terza
vettura, una Fiat Punto, giunta a quell’incrocio proveniente da
una strada laterale.
Sull’esatta dinamica
dell’incidente indagano i carabinieri di Bosa.
Dai primi rilievi
sembra che la Korvette proveniente da Bosa
Marina abbia urtato la
Skoda mentre quest’ultima svoltava verso l’incrocio: avrebbe L’auto distrutta in cui viaggiavano Antonio Chessa e la madre Alfonsina Campus [ROBERTO LUCIANI]
scontro.
I SOCCORSI. Ai primi soccorritori si è presentata una scena
terribile: rottami dovunque, le
due auto praticamente distrutte, le grida e i lamenti dei feriti. Sul posto sono rapidamente
intervenuti i volontari del soccorso della Croce rossa e le ambulanze del 118, insieme ai carabinieri di Bosa e alla polizia
di Macomer. Più tardi sono
giunti anche i vigili del fuoco.
Le condizioni di Alfonsina Campus sono apparse da subito le
più gravi. La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Bosa per un violentissimo trauma cranico e
probabili lesioni interne. Una situazione
quindi da subito disperata che si è rivelata
due ore dopo fatale.
Per suo figlio Antonio
Chessa e per Cristian
Scarpulla, trauma toracico e fratture varie.
Sul posto si è radunata una folla di persone ed il traffico da e
per Bosa Marina è stato dirottato attraverso
la circonvallazione di
Turas-S’Istagnone.
Dopo la morte in
ospedale si è recato il
magistrato per gli
adempimenti di legge.
È stata disposta l’autopsia per accertare
l’esatta causa della
morte, se esse sia stata provocata dalla gravità del trauma cranico
o da una lesione interna.
ANTONIO NAITANA
L’opuscolo curato dai carabinieri sarà distribuito nelle parrocchie
SSBOSASS
Ùn manuale contro le truffe
Incendio doloso:
allevatore scarcerato
La regola principale è una: non
aprire la porta agli sconosciuti. Per
evitare di essere truffati ci sono
anche altri accorgimenti, che gli
anziani possono imparare consultando con attenzione un piccolo
opuscolo ideato dai carabinieri del
comando provinciale di Oristano.
Da oggi sarà distribuito nelle parrocchie di tutta la provincia, prima della messa, per ricordare ai
vecchietti che gli imbroglioni sono
sempre in agguato. E che molto
spesso si presentano alla porta come se fossero funzionari di qualche ente pubblico e quasi sempre
hanno l’aspetto di persone perbene. Invece sono delinquenti, che
hanno già architettato il loro piano: distrarre il padrone di casa e
portare via tutti i suoi soldi. È successo più di una volta, anche di recente, in diversi paesi della provincia: qualcuno si è ritrovato sen-
za la pensione appena ritirata e
qualcun altro ha trovato vuoto il
cassetto dove nascondeva i gioielli e i risparmi di una vita. «Purtroppo il fenomeno delle truffe agli
anziani è abbastanza diffuso e per
questo ci siamo inventati un modo
per tentare di prevenire questi episodi - ha spiegato il comandante
provinciale dei carabinieri, Giuseppe Palma - L’idea dell’opuscolo
dunque nasce per tutelare una delle fasce più deboli della popolazione e che con molta facilità diventa
preda dei delinquenti».
Il pieghevole è stato stampato in
diecimila copie, che sono state
consegnate ai parroci di tutti i paesi e ai comandanti delle stazioni
dei carabinieri di tutta la provincia, in modo che possano essere
distribuite al numero maggiore
possibile di pensionati. Al progetto dunque ha collaborato anche la
curia arcivescovile di Oristano che
ha coinvolto tutti i preti della zona.
«Agli anziani dobbiamo dare anche un altro consiglio: quello di
tentare di ricordare almeno qualche particolare del volto delle persone sconosciute che si presentano in casa - ha aggiunto il presidente della sezione penale del Tribunale d Oristano, Luigi Mastrolilli - In questo modo sarà più facile
identificare i responsabili di furti o
raggiri».
Nell’opuscolo sono spiegate quali sono le tecniche usate più frequentemente dai truffatori e anche
in che modo è possibile evitare di
essere derubati. Una cosa è certa:
nessun ente pubblico invia i propri
funzionari nelle case per eseguire
controlli, quindi chi si spaccia come dipendente di Enel, Telecom,
Inps o Poste italiane è un falso.
SSORISTANOSS
Diabete e celiachia,
incontro con i pazienti
Palazzo Arcais, esposte
200 specie di funghi
illustrato all’assemblea
le problematiche con le
quali devono convivere
quotidianamente. Tra
queste la scarsa fiducia
nelle strutture diabetologiche locali, l’assenza dell’assistenza domiciliare, il
cattivo rapporto con la
scuola pubblica. Al riguardo un genitore ha
raccontato il dramma vissuto dal proprio figlio che
si è visto strappare il microinfusore
dall’insegnante convinto che si
trattasse di un telefonino.
Domenica è stata l’occasione anche per ricordare Lorenzo e Alessandro,
due fratelli scomparsi
tragicamente, il primo
perché non gli è stato
diagnosticato in tempo il
diabete e il secondo morto in un incidente. (a. o.)
piazzando le esche per
poi scappare. Qualcuno
però lo aveva notato e
dopo oltre un mese di indagini gli agenti della Forestale della provincia di
Oristano sono riusciti a
mettere insieme numerosi indizi. Che avevano
convinto il Gip del Tribunale di Oristano a firmare l’ordine di arresto. Tra
il 5 luglio e il 7 agosto Costantino Piras avrebbe
tentato per 8 volte di scatenare l’inferno nella valle del Temo. Il suo difensore, l’avvocato Cristina
Puddu, ha presentato
istanza di scarcerazione,
accolta dal Gip che ha
mandato Piras agli arresti domiciliari.
NICOLA PINNA
SSABBASANTASS
Diabete e celiachia in primo piano al Caip di Abbasanta in un incontro
organizzato dall’Adms
Onlus nell’anno internazionale del bambino e
dell’adolescente diabetico. Numerose le famiglie
che sono intervenute, arrivando ad Abbasanta da
vari centri dell’Isola. Alla
presenza del direttore del
Caip Giovanni Uras, dell’assessore regionale alla
Sanità Nerina Dirindin, di
Giuseppe Secchi, direttore dell’Osservatorio epidemiologico regionale, di
Francesco Cucca genetista e medico dell’Università di Sassari, del sindaco e dell’assessore alle
politiche sociali del Comune di Abbasanta, Stefano Sanna e Paola Leone, varie persone hanno
Ha lasciato il carcere e
da venerdì sera è agli arresti domiciliari. Costantino Piras, 23 anni di Bosa, era finito in manette
il 21 settembre scorso
per incendio doloso. Secondo gli accertamenti
della Forestale, voleva
distruggere gli uliveti per
trasformare i terreni in
pascolo. E per otto volte
avrebbe provato a radere al suolo tutti gli alberi
della zona di Mattagiana,
nella valle del Temo, lungo la strada tra Bosa e la
diga di Monte Crispu. Per
appiccare il fuoco, secondo le indagini dei ranger,
l’allevatore avrebbe utilizzato sigarette imbottite con alcuni fiammiferi,
«È stata una manifestazione riuscitissima», sono le parole di Mario
Fodde, presidente dell’AMO ( Associazione
micologica oristanese),
che così ha commentato
l’esito della mostra micologica appena conclusa tra le mura del Palazzo Arcais. «Siamo riusciti ad esporre quasi
duecento specie di funghi, evento eccezionale
per questo particolare
periodo, e abbiamo presentato agli appassionati capolavori della natura rarissimi, come l’Onphalina Vesuviana e il
Pleurotus Drynus».
Ora però l’entusiasmo per la riuscita dell’appuntamento annuale cede il passo alla polemica dello stesso pre-
sidente Fodde in riferimento alla «mancata
emanazione da parte
della Regione di una
normativa unica che disciplini - afferma Fodde
- la raccolta dei funghi,
ponendo fine al caos di
ordinanze locali».
Il riferimento è chiaro, «l’AMO si fa portavoce di studiosi e appassionati di micologia
e non tollera le disparità di trattamento tra residenti e non residenti
sul territorio e l’imposizione di pedaggi che alcuni Comuni hanno
messo in atto per limitare e in qualche caso
quasi annullare la presenza di cercatori di
funghi nelle proprie
campagne».
ALESSANDRO SANNA
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Scritte lungo le strade
Dopo la multa a 12 giovani
Un asino avvelenato
trovato morto
davanti al Municipio
Costerà cara l’uscita con manifestato le proprie ricalce e pennelli ai ragaz- mostranze per le frasi pozi della leva di Santu Lus- co cortesi scritte davanti
surgiu. Dodici di loro so- alla propria casa. Comno stati denunciati per menti di ogni genere, padanneggiamento e im- rolacce, frasi offensive.
brattamento di strade. Anche l’amministrazione
Dovranno inoltre pagare comunale guidata dal sinuna multa di 50 euro in daco Emilio Chessa è stabase a un’ordinanza ta tirata in ballo. Così per
emessa qualche anno fa i giovani della leva (dieci
dal sindaco. E a distanza maggiorenni e due ancodi qualche ora è stata fat- ra minorenni) di Santu
ta una macabra scoperta Lussurgiu alla multa si è
davanti al municipio: un andata ad aggiungere la
asino in agonia, morto denuncia, a differenza d
poco dopo, è stato trova- quanto accaduto ai coetato da un dipendente co- nei del Guilcier.
munale all’apertura degli
A distanza di poche ore
uffici. L’aniieri si è verifimale si era cicato, appunI CARABINIERI
bato di foglie
to, un episovelenose della
dio spiacevoIl sospetto
pianta
del
le, possibile
tasso che cre- di una ritorsione segno di risce nel giardimostranza
in seguito
no. Le indaginei confronti
alla denuncia dell’Amminini dei carabinieri
sono
strazione. Ma
di alcuni
concentrate
a farne le speragazzi
proprio sul
se è stato un
gruppo di gioasino. L’aniper
le
strade
vani che avemale è stato
imbrattate
vano festegrubato
nel
giato in modo
centro
del
forse un po’
Montiferru
troppo vivace il loro di- venerdì notte. È stato
ciottesimo compleanno. Il quindi portato in municisospetto degli inquirenti pio e legato alla porta
è che i giovani, multati, d’ingresso. Per sua sforabbiano legato l’asino al tuna nel giardino antiportone del municipio co- stante il palazzo comuname una sorta di ritorsio- le ci sono diverse piante
ne.
di tasso, specie velenosisIl provvedimento era sima per gli asini. Ma
stato preso nei giorni l’animale non poteva cerscorsi a conclusione delle to saperlo e così ha manindagini avviate dai cara- giato tranquillamente le
binieri della stazione del foglie di quella pianta, copaese. La mattina del 30 sa che gli è costata la viottobre i lussurgesi si so- ta. Ieri infatti dopo poche
no svegliati con le strade ore dal ritrovamento
completamente pasticcia- l’animale è morto. A conte dai giovani di leva. statarne il decesso e a inQualcuno però non aveva dividuare la causa nel vegradito. Anche se in ca- leno del tasso è stato il veserma non sono arrivate terinario. Ora sulla vicendenunce dirette, in tanti da indagano i carabinieri.
si sono lamentati e hanno
ALESSIA ORBANA
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Un asino avvelenato trovato morto davanti al Municipio