domenica 2 dicembre 2007 L’UNIONE SARDA Redazione: Piazza Roma 29 Tel. 0783.78765 O R I S TA N O 51 Fax 0783.301339 www.unionesarda.it [email protected] Alfonsina Campus, 74 anni, è deceduta in ospedale dopo due ore di agonia. Traffico paralizzato nella città SANTU LUSSURGIU Scontro fatale a Bosa Marina Un’anziana è morta nell’auto guidata dal figlio STHARROSS Squalifica, si gioca ad Arborea Nessuna decisione da parte degli organi competenti sulla squalifica del campo Tharros per due giornate, scaturita dal referto dell’arbitro Roberto Coni che ha diretto Tharros-Asseminese due domeniche fa. La Figc ha fissato per oggi la partita TharrosGialeto ad Arborea invece che a Oristano. «Il regolamento andrebbe rivisto- dice il vice presidente Antioco Patta - in presenza di un ricorso, come il nostro, non è giusto essere costretti a giocare in campo neutro prima che la vertenza sia chiusa. E se, come credo e auspico, ci verrà data ragione? Avremmo pagato una sanzione che non meritiamo. E se dovessimo perdere la partita e i punti fossero determinanti per la salvezza? Il campionato sarebbe falsato. Dovrebbero prevedere casi simili e sospendere il provvedimento fino a condanna definitiva». A favore della Tharros immagini e testimonianze inoppugnabili. SANDRO CAMBA Tragico incidente fra tre auto ieri alle 18: ad avere È morta due ore dopo l’incidente in cui era rimasta coinvolta a la peggio la Skoda Felicia, condotta da Antonio Chesbordo dalla vettura condotta da suo figlio. Alfonsina Campus si sa con a bordo Alfonsina Campus, che si è scontrata è spenta al pronto soccorso dell’ospedale di Bosa dove i medicon una Korvette guidata da Cristian Scarpulli. Nelci avevano invano cercato dil’impatto è stata coinvolta anche una Fiat Punto. speratamente di salvarle la vita. Il magistrato alle 20, 30 di ieri ha disposto l’autopsia. Un de- quindi invaso la corsia dell’au- va l’anziana donna che ha subistino atroce quello della settan- to che sopraggiungeva. Sembra to quindi il colpo terrificante taquattrenne ed un dolore che che Antonio Chessa stesse ac- dello scontro. Un attimo, un ruritorna nelle stesse modalità compagnando sua madre a ca- more sordo, raccontano alcuni per i suoi familiari: già il gene- sa: il destino l’attendeva in testimoni mentre altri che soro della donna infatti diversi quella svolta cruciale, in una se- praggiungevano verso Bosa anni fa era deceduto in un inci- rata mite e persino calda dopo Marina dalla città del Temo dente stradale. giorni di pioggia e di vento. La hanno notato in lontananza le L’INCIDENTE. Si è verificato alle Korvette ha urtato la Skoda due autovetture sollevarsi dalla 18 in prossimità di un incrocio proprio dal lato in cui si trova- sede stradale al momento dello all’ingresso di Bosa Marina. Ha visto coinvolte tre autovetture. Una Skoda Felicia guidata da Antonio Chessa, cinquant’anni, che aveva al suo lato destro la madre Alfonsina Campus, e una potente Korvette condotta da Cristian Scarpulla, trentotto anni. Nell’urto è rimasta coinvolta una terza vettura, una Fiat Punto, giunta a quell’incrocio proveniente da una strada laterale. Sull’esatta dinamica dell’incidente indagano i carabinieri di Bosa. Dai primi rilievi sembra che la Korvette proveniente da Bosa Marina abbia urtato la Skoda mentre quest’ultima svoltava verso l’incrocio: avrebbe L’auto distrutta in cui viaggiavano Antonio Chessa e la madre Alfonsina Campus [ROBERTO LUCIANI] scontro. I SOCCORSI. Ai primi soccorritori si è presentata una scena terribile: rottami dovunque, le due auto praticamente distrutte, le grida e i lamenti dei feriti. Sul posto sono rapidamente intervenuti i volontari del soccorso della Croce rossa e le ambulanze del 118, insieme ai carabinieri di Bosa e alla polizia di Macomer. Più tardi sono giunti anche i vigili del fuoco. Le condizioni di Alfonsina Campus sono apparse da subito le più gravi. La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Bosa per un violentissimo trauma cranico e probabili lesioni interne. Una situazione quindi da subito disperata che si è rivelata due ore dopo fatale. Per suo figlio Antonio Chessa e per Cristian Scarpulla, trauma toracico e fratture varie. Sul posto si è radunata una folla di persone ed il traffico da e per Bosa Marina è stato dirottato attraverso la circonvallazione di Turas-S’Istagnone. Dopo la morte in ospedale si è recato il magistrato per gli adempimenti di legge. È stata disposta l’autopsia per accertare l’esatta causa della morte, se esse sia stata provocata dalla gravità del trauma cranico o da una lesione interna. ANTONIO NAITANA L’opuscolo curato dai carabinieri sarà distribuito nelle parrocchie SSBOSASS Ùn manuale contro le truffe Incendio doloso: allevatore scarcerato La regola principale è una: non aprire la porta agli sconosciuti. Per evitare di essere truffati ci sono anche altri accorgimenti, che gli anziani possono imparare consultando con attenzione un piccolo opuscolo ideato dai carabinieri del comando provinciale di Oristano. Da oggi sarà distribuito nelle parrocchie di tutta la provincia, prima della messa, per ricordare ai vecchietti che gli imbroglioni sono sempre in agguato. E che molto spesso si presentano alla porta come se fossero funzionari di qualche ente pubblico e quasi sempre hanno l’aspetto di persone perbene. Invece sono delinquenti, che hanno già architettato il loro piano: distrarre il padrone di casa e portare via tutti i suoi soldi. È successo più di una volta, anche di recente, in diversi paesi della provincia: qualcuno si è ritrovato sen- za la pensione appena ritirata e qualcun altro ha trovato vuoto il cassetto dove nascondeva i gioielli e i risparmi di una vita. «Purtroppo il fenomeno delle truffe agli anziani è abbastanza diffuso e per questo ci siamo inventati un modo per tentare di prevenire questi episodi - ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Palma - L’idea dell’opuscolo dunque nasce per tutelare una delle fasce più deboli della popolazione e che con molta facilità diventa preda dei delinquenti». Il pieghevole è stato stampato in diecimila copie, che sono state consegnate ai parroci di tutti i paesi e ai comandanti delle stazioni dei carabinieri di tutta la provincia, in modo che possano essere distribuite al numero maggiore possibile di pensionati. Al progetto dunque ha collaborato anche la curia arcivescovile di Oristano che ha coinvolto tutti i preti della zona. «Agli anziani dobbiamo dare anche un altro consiglio: quello di tentare di ricordare almeno qualche particolare del volto delle persone sconosciute che si presentano in casa - ha aggiunto il presidente della sezione penale del Tribunale d Oristano, Luigi Mastrolilli - In questo modo sarà più facile identificare i responsabili di furti o raggiri». Nell’opuscolo sono spiegate quali sono le tecniche usate più frequentemente dai truffatori e anche in che modo è possibile evitare di essere derubati. Una cosa è certa: nessun ente pubblico invia i propri funzionari nelle case per eseguire controlli, quindi chi si spaccia come dipendente di Enel, Telecom, Inps o Poste italiane è un falso. SSORISTANOSS Diabete e celiachia, incontro con i pazienti Palazzo Arcais, esposte 200 specie di funghi illustrato all’assemblea le problematiche con le quali devono convivere quotidianamente. Tra queste la scarsa fiducia nelle strutture diabetologiche locali, l’assenza dell’assistenza domiciliare, il cattivo rapporto con la scuola pubblica. Al riguardo un genitore ha raccontato il dramma vissuto dal proprio figlio che si è visto strappare il microinfusore dall’insegnante convinto che si trattasse di un telefonino. Domenica è stata l’occasione anche per ricordare Lorenzo e Alessandro, due fratelli scomparsi tragicamente, il primo perché non gli è stato diagnosticato in tempo il diabete e il secondo morto in un incidente. (a. o.) piazzando le esche per poi scappare. Qualcuno però lo aveva notato e dopo oltre un mese di indagini gli agenti della Forestale della provincia di Oristano sono riusciti a mettere insieme numerosi indizi. Che avevano convinto il Gip del Tribunale di Oristano a firmare l’ordine di arresto. Tra il 5 luglio e il 7 agosto Costantino Piras avrebbe tentato per 8 volte di scatenare l’inferno nella valle del Temo. Il suo difensore, l’avvocato Cristina Puddu, ha presentato istanza di scarcerazione, accolta dal Gip che ha mandato Piras agli arresti domiciliari. NICOLA PINNA SSABBASANTASS Diabete e celiachia in primo piano al Caip di Abbasanta in un incontro organizzato dall’Adms Onlus nell’anno internazionale del bambino e dell’adolescente diabetico. Numerose le famiglie che sono intervenute, arrivando ad Abbasanta da vari centri dell’Isola. Alla presenza del direttore del Caip Giovanni Uras, dell’assessore regionale alla Sanità Nerina Dirindin, di Giuseppe Secchi, direttore dell’Osservatorio epidemiologico regionale, di Francesco Cucca genetista e medico dell’Università di Sassari, del sindaco e dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Abbasanta, Stefano Sanna e Paola Leone, varie persone hanno Ha lasciato il carcere e da venerdì sera è agli arresti domiciliari. Costantino Piras, 23 anni di Bosa, era finito in manette il 21 settembre scorso per incendio doloso. Secondo gli accertamenti della Forestale, voleva distruggere gli uliveti per trasformare i terreni in pascolo. E per otto volte avrebbe provato a radere al suolo tutti gli alberi della zona di Mattagiana, nella valle del Temo, lungo la strada tra Bosa e la diga di Monte Crispu. Per appiccare il fuoco, secondo le indagini dei ranger, l’allevatore avrebbe utilizzato sigarette imbottite con alcuni fiammiferi, «È stata una manifestazione riuscitissima», sono le parole di Mario Fodde, presidente dell’AMO ( Associazione micologica oristanese), che così ha commentato l’esito della mostra micologica appena conclusa tra le mura del Palazzo Arcais. «Siamo riusciti ad esporre quasi duecento specie di funghi, evento eccezionale per questo particolare periodo, e abbiamo presentato agli appassionati capolavori della natura rarissimi, come l’Onphalina Vesuviana e il Pleurotus Drynus». Ora però l’entusiasmo per la riuscita dell’appuntamento annuale cede il passo alla polemica dello stesso pre- sidente Fodde in riferimento alla «mancata emanazione da parte della Regione di una normativa unica che disciplini - afferma Fodde - la raccolta dei funghi, ponendo fine al caos di ordinanze locali». Il riferimento è chiaro, «l’AMO si fa portavoce di studiosi e appassionati di micologia e non tollera le disparità di trattamento tra residenti e non residenti sul territorio e l’imposizione di pedaggi che alcuni Comuni hanno messo in atto per limitare e in qualche caso quasi annullare la presenza di cercatori di funghi nelle proprie campagne». ALESSANDRO SANNA Scopri L’” A n t u n n a ” col vino novello Residenza turistica alberghiera tel. 0783 56588 BONARCADO (OR) menù stagionali da 20 euro e 25 euro tutto compreso è gradita la prenotazione [email protected] www.samola.it Scritte lungo le strade Dopo la multa a 12 giovani Un asino avvelenato trovato morto davanti al Municipio Costerà cara l’uscita con manifestato le proprie ricalce e pennelli ai ragaz- mostranze per le frasi pozi della leva di Santu Lus- co cortesi scritte davanti surgiu. Dodici di loro so- alla propria casa. Comno stati denunciati per menti di ogni genere, padanneggiamento e im- rolacce, frasi offensive. brattamento di strade. Anche l’amministrazione Dovranno inoltre pagare comunale guidata dal sinuna multa di 50 euro in daco Emilio Chessa è stabase a un’ordinanza ta tirata in ballo. Così per emessa qualche anno fa i giovani della leva (dieci dal sindaco. E a distanza maggiorenni e due ancodi qualche ora è stata fat- ra minorenni) di Santu ta una macabra scoperta Lussurgiu alla multa si è davanti al municipio: un andata ad aggiungere la asino in agonia, morto denuncia, a differenza d poco dopo, è stato trova- quanto accaduto ai coetato da un dipendente co- nei del Guilcier. munale all’apertura degli A distanza di poche ore uffici. L’aniieri si è verifimale si era cicato, appunI CARABINIERI bato di foglie to, un episovelenose della dio spiacevoIl sospetto pianta del le, possibile tasso che cre- di una ritorsione segno di risce nel giardimostranza in seguito no. Le indaginei confronti alla denuncia dell’Amminini dei carabinieri sono strazione. Ma di alcuni concentrate a farne le speragazzi proprio sul se è stato un gruppo di gioasino. L’aniper le strade vani che avemale è stato imbrattate vano festegrubato nel giato in modo centro del forse un po’ Montiferru troppo vivace il loro di- venerdì notte. È stato ciottesimo compleanno. Il quindi portato in municisospetto degli inquirenti pio e legato alla porta è che i giovani, multati, d’ingresso. Per sua sforabbiano legato l’asino al tuna nel giardino antiportone del municipio co- stante il palazzo comuname una sorta di ritorsio- le ci sono diverse piante ne. di tasso, specie velenosisIl provvedimento era sima per gli asini. Ma stato preso nei giorni l’animale non poteva cerscorsi a conclusione delle to saperlo e così ha manindagini avviate dai cara- giato tranquillamente le binieri della stazione del foglie di quella pianta, copaese. La mattina del 30 sa che gli è costata la viottobre i lussurgesi si so- ta. Ieri infatti dopo poche no svegliati con le strade ore dal ritrovamento completamente pasticcia- l’animale è morto. A conte dai giovani di leva. statarne il decesso e a inQualcuno però non aveva dividuare la causa nel vegradito. Anche se in ca- leno del tasso è stato il veserma non sono arrivate terinario. Ora sulla vicendenunce dirette, in tanti da indagano i carabinieri. si sono lamentati e hanno ALESSIA ORBANA