ab Sapere tutto il necessario Successione – Le risposte in materia di eredità e lasciti Indice 05 Introduzione 06 Fare il punto della situazione – Qual è la vostra situazione attuale? L’inventario 06 08 08 09 09 09 09 09 09 09 10 11 12 13 13 13 13 13 14 14 15 16 17 19 19 20 20 20 2 | Indice Regole fondamentali per ogni caso di successione – Quali sono le condizioni quadro Regime dei beni tra i coniugi e diritto successorio Digressione: Disposizioni per le persone coniugate Partner con gli stessi diritti L’abitazione coniugale Il mantenimento della famiglia La collaborazione particolare I negozi giuridici Obbligo di informazione Il diritto matrimoniale – Cosa dovreste sapere Il regime dei beni tra i coniugi Le singole masse patrimoniali dei coniugi Struttura delle masse patrimoniali in caso di partecipazione agli acquisti Sostanza coniugale Beni propri della moglie/del marito Acquisti della moglie/del marito Partecipazione agli acquisti in caso di scioglimento del regime matrimoniale La partecipazione agli acquisti A chi appartengono i beni? Lo scioglimento del regime dei beni Liquidazione del regime dei beni in seguito al decesso del marito Come si divide? La convenzione matrimoniale Con la partecipazione agli acquisti Per modificare il regime dei beni La comunione dei beni Scioglimento della comunione dei beni 27 27 28 30 31 31 32 32 33 34 34 35 36 Digressione: Regolamento della successione tra coniugi Il diritto successorio – Chi eredita quanto? La successione legale del Codice civile svizzero Chi sono i vostri eredi? Se avete discendenti senza lasciare un coniuge superstite Se non avete discendenti e non lasciate un coniuge superstite Quando ereditano zii e cugini? Lo Stato quale erede Assegnare la porzione legittima 36 36 Digressione: Diritto successorio nelle relazioni «paramatrimoniali» Concubinato e diritto successorio Coppie dello stesso sesso 37 38 38 38 La successione – Come regolarla Il testamento Potete istituire eredi Potete assegnare legati 41 41 42 42 42 42 43 44 44 45 45 47 47 Fissate norme di ripartizione La sostituzione fedecommissaria Decidete l’istituzione di una fondazione autonoma Se diseredate una persona Determinate un esecutore testamentario Come viene allestito un testamento Il testamento olografo Il testamento pubblico Modifica e revoca del testamento Che cosa succede con il testamento? Il contratto successorio Rinuncia all’eredità «Ereditare in vita» Anticipo ereditario e collazione di immobili Anticipo ereditario e previdenza Particolarità a livello fiscale 48 49 49 49 50 51 52 53 In caso di successione – Che cosa fare? Comunione ereditaria Legatario Coniuge Accettare o rinunciare all’eredità? La divisione dell’eredità Chiusura della divisione Le azioni ereditarie 54 55 55 55 55 55 55 55 56 57 In caso di decesso – Cosa fare? Le istanze ufficiali intervengono I testamenti devono essere consegnati all’autorità Assicurazioni sulla vita Il certificato ereditario L’esecutore testamentario Le procure bancarie Documenti per l’inventario Le imposte di successione Rivolgetevi agli esperti 58 Le autorità competenti – Chi si occupa di cosa? Diritto successorio Diritto matrimoniale 24 24 24 26 Il diritto successorio del coniuge – Cosa spetta al coniuge superstite? Caso di successione con figli Trattamento preferenziale del coniuge superstite Che cosa si intende per usufrutto? Trattamento preferenziale del coniuge superstite quando il defunto non ha figli La divisione dell’eredità La porzione legittima del coniuge superstite Le quote ereditarie nel diritto successorio dei coniugi 39 39 40 Caso di successione 22 Comunione di beni limitata La separazione dei beni Come viene conclusa una convenzione matrimoniale? Decesso 21 21 21 Indice | 3 4 | xxx Diritto matrimoniale Introduzione ll presente opuscolo intende aiutare ad affrontare questo tipo di problemi e forse anche stimolare a cercare l’assistenza di uno specialista. I nostri specialisti sono a vostra disposizione con il loro know-how per rispondere a qualsiasi domanda in materia di pianificazione successoria. La pianificazione della successione rappresenta una parte della pianificazione finanziaria globale e va orientata alle specifiche esigenze e agli interessi degli eredi nonché coordinata con l’analisi previdenziale, il piano della liquidità, l’ottimizzazione fiscale della struttura e dell’investimento del patrimonio. Per questa consulenza giuridica e finanziaria globale, che comprende anche le assicurazioni sulla vita e le rendite vitalizie, per la formulazione di contratti e del testamento come pure per l’analisi fiscale in merito al prelievo di capitale o della rendita, il nostro istituto è a vostra completa disposizione come punto di riferimento e interlocutore ad alto profilo professionale. La vostra UBS Introduzione | 5 Caso di successione Il regime dei beni matrimoniali e il diritto successorio attualmente in vigore permettono a ognuno dei coniugi di agire in modo individuale, ma nel contempo offrono la possibilità di trovare anche in campo patrimoniale soluzioni equilibrate. Il diritto successorio lascia al testatore non sposato spazio per disciplinare la successione in modo differenziato, seppure nell’osservanza delle prescrizioni e delle restrizioni giuridiche in materia. Decesso prima o poi ciascuno di noi è confrontato con problemi di successione: vuoi perché desidera regolare quel che accadrà dopo il proprio trapasso, vuoi perché partecipa a titolo di erede a una successione di altri. Diritto successorio Gentile lettrice, gentile lettore, Fare il punto della situazione – Qual è la vostra situazione attuale? Forse non avete mai pensato al problema della successione, oppure avete già preso delle disposizioni ma è passato tanto tempo. Non pensate che sia il caso di riflettere nuovamente sull’argomento e di porsi le seguenti domande? • Chi riceverà la mia eredità? • Quanto prevede la legge è sufficiente? • Come posso prendere disposizioni che differiscono dalla legge? • Ho già preso delle disposizioni? • In caso affermativo, sono ancora attuali? • Il mio testamento è conservato in un luogo sicuro? • Come vengono valutati i miei beni patrimoniali nella successione? • Chi effettua la divisione dell’eredità? • Quali sono le conseguenze fiscali e i costi di cui tenere conto? 6 | Fare il punto della situazione L’inventario In ogni caso di successione viene compilato in primo luogo un inventario fiscale, che comprende i valori patrimoniali del defunto, valutati al momento del decesso. Diritto matrimoniale Diritto successorio Titoli/averi Al valore di corso/saldo Per valutare depositi titoli, conti ecc. occorre un estratto patrimoniale con gli interessi pro rata al giorno di riferimento. Valori mobiliari (monete, gioielli, collezioni) Al valore di stima da parte di uno specialista Una cassetta di sicurezza presso la banca garantisce una sicurezza elevata senza il rischio di smarrimento. Immobili Al valore venale (valore di vendita) Ai fini della divisione è giustificato tener conto di eventuali imposte immobiliari latenti. Per la stima del valore venale, consigliamo di ricorrere agli specialisti Decesso Valore venale CHF Ipoteca CHF Valore netto CHF CHF Debiti Patrimonio Assicurazione Previdenza ottimizzata dal punto di vista fiscale, protezione in caso di decesso, garanzia delle entrate e della liquidità CHF CHF Totale attivi Dedotti i passivi Caso di successione Come si presenta la mia situazione patrimoniale? Come vanno valutati i beni in caso di successione? CHF CHF Valore di riscatto CHF Prestazione assicurativa CHF Beneficiari Fare il punto della situazione | 7 Regole fondamentali per ogni caso di successione – Quali sono le condizioni quadro Regime dei beni tra i coniugi e diritto successorio Le persone non coniugate devono interessarsi unicamente del diritto successorio. Al riguardo va detto che possono disporre liberamente di tutti i loro beni mediante testamento, a condizione che rispettino la porzione legittima dovuta agli eventuali parenti stretti. Persona non coniugata Coniugi Patrimonio della persona non coniugata Patrimonio dei coniugi Decesso Per le persone coniugate le possibilità sono molto più limitate, considerato che devono tener conto anche del regime dei beni. Quest’ultimo determina a quale coniuge appartengono i beni esistenti e a chi toccheranno in caso di decesso di uno dei coniugi. La liquidazione del regime dei beni precede la divisione dell’eredità, determinando che cosa il partner superstite può pretendere in anticipo e che cosa costituisce la successione del defunto. Liquidazione del regime dei beni • secondo il regime legale dei beni • secondo la convenzione matrimoniale Disgiunzione della quota del coniuge superstite • in base al regime dei beni e alla convenzione matrimoniale Patrimonio successorio del testatore non coniugato Patrimonio successorio del coniuge defunto La sostituzione fedecommissaria • secondo la successione legale • secondo il testamento/contratto successorio 8 | Regole fondamentali per ogni caso di successione Diritto matrimoniale Digressione: La collaborazione particolare di un coniuge nella professione o nell’impresa dell’altro dà diritto a un’equa indennità, esigibile immediatamente, ma che è possibile richiedere anche più tardi. Questa indennità può essere modificata mediante un contratto di lavoro. L’abitazione coniugale viene scelta insieme. L’accordo di entrambi i coniugi è necessario per disdire il contratto di locazione o per vendere l’abitazione. I negozi giuridici possono essere conclusi tra i coniugi senza l’intervento dell’autorità. Il mantenimento della famiglia è compito comune. Il coniuge che provvede al governo della casa ha diritto a una congrua somma, che dev’essere corrisposta regolarmente e di cui può disporre liberamente. L’ammontare di questo importo viene determinato tenendo conto dei propri introiti, dell’impegno necessario per provvedere in modo responsabile al futuro della famiglia, nonché del diritto del coniuge che guadagna ad avere lo stesso importo a sua disposizione. Obbligo di informazione Ciascun coniuge è tenuto a informare l’altro sui redditi percepiti, sulla sua sostanza e sui suoi debiti. Le presenti disposizioni valgono dal 1º gennaio 1988 per tutti i coniugi, indipendentemente dal fatto che siano sottoposti al vecchio o al nuovo ordinamento del regime dei beni. Digressione: Disposizioni per le persone coniugate | 9 Decesso Partner con gli stessi diritti L’attuale diritto matrimoniale del Codice civile svizzero (CC) si basa sul presupposto di un’unione coniugale in seno alla quale entrambi i coniugi hanno medesimi diritti e doveri. Dalle disposizioni relative agli effetti del matrimonio evidenziamo i seguenti punti importanti: Caso di successione Diritto successorio Disposizioni per le persone coniugate Sapete secondo quali regole i beni incidono sul patrimonio dei coniugi durante e dopo il matrimonio? 10 | Il diritto matrimoniale Il regime dei beni tra i coniugi A seconda del regime prescelto e del fatto che esista o meno una convenzione matrimoniale, queste disposizioni di legge permettono di stabilire a chi appartengono i beni durante il matrimonio e in caso di scioglimento di quest’ultimo, come vanno divisi gli aumenti della sostanza coniugale, come compensare i debiti e le partecipazioni reciproche, come attribuire gli oggetti della sostanza coniugale in caso di scioglimento. Secondo il diritto vigente si distinguono i seguenti regimi dei beni: Regimi dei beni Partecipazione agli acquisti Comunione dei beni Separazione dei beni Regime dei beni ordinario • È di norma applicabile nella misura in cui i coniugi non hanno stipulato una convenzione matrimoniale e non entra in linea di conto la separazione dei beni. • Ogni coniuge dispone di due masse di beni: a) I beni propri, definiti dalla legge e dalla convenzione matrimoniale. b) Gli acquisti (valori patrimoniali acquisiti contro pagamento durante il matrimonio). • È l’unico regime dei beni che può essere applicato esclusivamente tramite un contratto. • La comunione dei beni comprende complessivamente tre masse di beni: a) I beni comuni di entrambi i coniugi (appartenenti a entrambi i coniugi). b) Entrambi i beni propri Contrariamente alla partecipazione agli acquisti, questo regime comprende soltanto pochi oggetti a uso personale nonché pretese di riparazione morale. • Può essere realizzato contrattualmente o per legge (cosiddetto regime dei beni straordinario). • I patrimoni del marito e della moglie costituiscono delle masse dei beni separati e gestiti personalmente dai coniugi. Di fatto esistono due patrimoni. Il diritto matrimoniale | 11 Decesso Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale Il diritto matrimoniale – Cosa dovreste sapere Il regime dei beni ordinario della partecipazione agli acquisti è valido a norma di legge • per tutti i matrimoni contratti dopo il 1° gennaio 1988, • per tutti i matrimoni contratti anteriormente al 1° gennaio 1988, se non è stata stipulata una convenzione matrimoniale e • per tutti i matrimoni contratti anteriormente con una convenzione matrimoniale sulla ripartizione degli aumenti, se l’assoggettamento al nuovo diritto è stato richiesto nel 1988. La comunione e la separazione dei beni possono essere convenuti tramite convenzione matrimoniale. Le singole masse patrimoniali dei coniugi L’unione dei beni secondo il vecchio diritto1 e la partecipazione agli acquisti secondo il nuovo diritto hanno in comune il fatto che • a ogni coniuge spetta la proprietà dei valori patrimoniali che ha apportato; • in caso di scioglimento del matrimonio dev’essere accertato e ripartito separatamente l’aumento della sostanza patrimoniale proveniente da acquisti effettuati durante il matrimonio. Nei beni propri rientrano in particolare gli oggetti a uso personale e i valori patrimoniali di cui disponeva un coniuge all’inizio del regime dei beni o che sono stati acquisiti durante il matrimonio tramite eredità o altra forma a titolo gratuito (p.es. una donazione). Il concetto di acquisti comprende i capitali risparmiati dalle entrate 12 | Il diritto matrimoniale e i beni costituiti con il risparmio durante il matrimonio. L’aumento è al momento dello scioglimento del matrimonio il saldo positivo degli acquisti al netto dei debiti che gravano sul patrimonio degli acquisti (sottrazione dei passivi dagli attivi). Coloro che hanno concluso prima del 1º gennaio 1988 una convenzione matrimoniale, che modifica la ripartizione degli aumenti rispetto alla legge, soggiacciono anche oggi al vecchio diritto1. La convenzione matrimoniale continua a essere valida. La differenza fondamentale rispetto al nuovo diritto consiste nel fatto che i beni che servono all’esercizio della professione della moglie o la retribuzione della moglie che lavora formano i suoi beni riservati analogamente alle regole della separazione dei beni e non rientrano negli aumenti. Se i coniugi si sono assoggettati prima del 31 dicembre 1988 al nuovo diritto mediante una dichiarazione congiunta all’ufficio del registro dei beni matrimoniali, la precedente convenzione sulla partecipazione agli aumenti continuerà a valere per la loro somma complessiva. In tal caso rientra negli aumenti anche il reddito professionale percepito dalla moglie, dal momento che questi beni propri vengono a mancare nel nuovo regime dei beni. 1 Il regime dei beni previsto dal vecchio diritto, denominato unione dei beni, è valido per i matrimoni celebrati prima del 1° gennaio 1988, se – è stata conclusa una convenzione matrimoniale e con il contenuto «modifica della ripartizione degli aumenti» prima del 1º gennaio 1988 e non si è fatta una dichiarazione di assoggettamento al nuovo diritto, – senza convenzione matrimoniale è stato dichiarato il mantenimento del regime dei beni in base al vecchio diritto. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale Struttura delle masse patrimoniali in caso di partecipazione agli acquisti Beni propri del marito Acquisti del marito Beni propri della moglie/del marito I beni propri comprendono gli oggetti personali, il patrimonio al momento del matrimonio, il patrimonio proveniente da eredità, le donazioni durante il matrimonio, le pretese di riparazione morale e i beni acquisiti in sostituzione dei beni propri. La proprietà rimane del rispettivo coniuge. Amministrazione e uso da parte di ogni coniuge in modo autonomo. Acquisti della moglie/del marito Per acquisti s’intendono il patrimonio acquisito durante il matrimonio da parte di ognuno dei coniugi mediante il reddito del proprio lavoro, il riscatto del capitale della cassa pensione, le prestazioni assicurative, il reddito dei beni propri e i beni acquisiti in sostituzione dei beni propri. Ogni coniuge mantiene la proprietà nonché l’amministrazione e l’uso degli acquisti, così come per i beni propri. Acquisti della moglie Beni propri della moglie Partecipazione agli acquisti in caso di scioglimento del regime matrimoniale Ogni coniuge (risp. i suoi eredi) partecipa per metà all’aumento dell’altro; in altri termini, la somma dell’aumento dei due coniugi viene suddivisa tra di loro. La coniuge conserva i beni propri nonché la metà del suo aumento e riceve la metà dell’aumento del marito. Il marito conserva i beni propri nonché la metà del suo aumento e riceve la metà dell’aumento della moglie. Il diritto matrimoniale | 13 Decesso Sostanza coniugale La partecipazione agli acquisti Patrimonio dei coniugi Rossi: CHF 1 290 000 Situazione iniziale Carlo Rossi lascia un patrimonio di CHF 1 130 000 di cui CHF 550 000 ereditati dai propri genitori durante il matrimonio; il resto è costituito da risparmi. Maria Rossi possiede CHF 160 000 di cui CHF 60 000 apportati al momento del matrimonio; il resto è costituito da risparmi. Liquidazione del regime dei beni Beni propri Acquisti (aumento) Beni propri Acquisti (aumento) CHF 550 000 CHF 580 000 CHF 60 000 CHF 100 000 Al marito risp. ai suoi eredi spettano Beni propri 1/2 dell’aumento della moglie 1/2 del proprio aumento CHF 550 000 CHF 50 000 CHF 290 000 Alla moglie risp. ai suoi eredi spettano Beni propri CHF 60 000 1/2 dell’aumento del marito CHF 290 000 1/2 del proprio aumento CHF 50 000 Totale CHF 890 000 Totale A chi appartengono i beni? In caso di contrasti, per determinare l’attribuzione dei beni al proprietario definitivo, la legge applica il principio dell’onere della prova. Chi afferma che un bene è proprietà di uno o dell’altro coniuge, deve fornirne la prova. Senza tale prova, si presume che esso sia comproprietà dei coniugi. L’intero patrimonio di un coniuge è così considerato suo proprio acquisto. L’appartenenza ai beni propri (apporti) deve poter essere provata. In caso di liquidazione con i coeredi, il coniuge superstite può trovarsi in difficoltà nel raccogliere le prove. È meglio quindi premunirsi: • annotate quali sono gli apporti mediante un documento sottoscritto da entrambi; • conservate i documenti relativi ad acquisti, eredità, donazioni (ricevute, dichiarazioni fiscali al momento del matrimonio, conteggi); • redigete eventualmente un inventario degli apporti (atto ufficiale). Si presume che un tale inventario sia esatto se è stato costituito entro un anno dall’apporto dei beni; • la ripartizione è facilitata se ogni coniuge colloca i suoi apporti in titoli e averi in un proprio conto o deposito; il conferimento di procure assicura il reciproco diritto di disporre di tali beni. 14 | Il diritto matrimoniale CHF 400 000 Il reddito dei beni apportati (interessi e dividendi sui beni propri) è considerato un acquisto. I redditi risparmiati provenienti da beni propri rientrano pertanto nella ripartizione degli aumenti. La divisione può essere complicata e la soluzione può spesso sembrare ingiusta: • mediante una convenzione matrimoniale si può stabilire che i redditi dei beni propri non rientrino negli acquisti, ma costituiscano a loro volta beni propri. Il plusvalore di un valore patrimoniale conseguito durante il matrimonio rimane un bene proprio. Se tuttavia è stato ottenuto mediante l’investimento di acquisti o con il contributo del partner, si viene a creare un diritto a un compenso variabile. Per le persone che esercitano un’attività indipendente vi è un’altra possibilità di riunire beni propri e acquisti: • i beni appartenenti agli acquisti e destinati all’esercizio di una professione o di un’impresa possono essere dichiarati beni propri mediante una convenzione matrimoniale. In questo modo un’azienda commerciale e il suo sviluppo divengono beni propri e sono esclusi dalla partecipazione agli acquisti e dalla ripartizione dell’aumento. La commistione di valore aziendale apportato e di utile investito non costituisce così un problema per il regime dei beni. Intervengono poi alcune correzioni che influenzano la determinazione dell’aumento. Gli scambi avvenuti tra le due masse patrimoniali vengono ristabiliti mediante compensi. Se i mezzi provenienti da una massa patrimoniale di uno dei coniugi sono stati utilizzati per l’acquisto, il miglioramento o la conservazione di un bene patrimoniale appartenente all’altra massa patrimoniale del medesimo coniuge, il diritto alla compensazione va corretto a seconda del maggiore o minor valore corrispondente. Il signor Carlo Eredi ha ereditato CHF 100 000 quali beni propri. In seguito ha acquistato una casa al prezzo di CHF 600 000, in prevalenza con i mezzi provenienti dagli acquisti (risparmi) e accendendo un’ipoteca. Vi ha inoltre investito i CHF 100 000 ereditati. Con i beni propri ha quindi pagato 1/6 del prezzo d’acquisto della casa; la casa stessa costituisce quindi un acquisto. Al momento dello scioglimento del matrimonio, la casa ha un valore di CHF 900 000. I beni propri partecipano quindi al plusvalore di CHF 300 000 in ragione di 1/6, ossia per CHF 50 000. Gli acquisti vengono di conseguenza gravati di CHF 150 000 (diritto alla compensazione, più quota del plusvalore) a favore dei beni propri. Marta Nessi, in seguito alla divisione di un’eredità, ha ripreso la casa paterna al prezzo di CHF 400 000. La sua quota ereditaria ammonta a soli CHF 300 000 e il saldo di CHF 100 000 le viene messo a disposizione dal marito, che assume quindi a proprio carico 1/4 del prezzo d’acquisto. Il contributo del marito proviene dai suoi acquisti. La casa viene venduta in un secondo tempo per CHF 600 000 (il 50% di aumento del valore). Il signor Nessi partecipa al plusvalore di CHF 200 000 nella misura di 1/4 (oppure il 50% dell’aumento di valore del contributo), quindi con CHF 50 000. Ai suoi acquisti spettano quindi complessivamente CHF 150 000. Questa somma grava sui beni propri della moglie, dei quali l’immobile fa parte. Se al momento dello scioglimento del matrimonio l’immobile fa ancora parte del patrimonio, per il calcolo del plusvalore è determinante il valore venale in quel momento. Il contributo fornito dal marito – aumentato della partecipazione al plusvalore – verrà accreditato ai suoi acquisti. In questo modo evitate possibili difficoltà: • Documentate il diritto alla compensazione del quale si dovrà tener conto. • Anche l’acquisto in comproprietà, in proprietà comune quale società semplice o in proprietà comune quale comunione di beni, con quote proporzionali ai mezzi investiti, permette a entrambi i coniugi di partecipare a variazioni di valore del bene acquistato. Il diritto matrimoniale | 15 Diritto successorio Diritto matrimoniale La signora Maria Bianchi ha ereditato CHF 10 000 con i quali ha saldato un debito del marito, dovuto per l’acquisto di un’automobile. Il valore dell’automobile costituisce una parte degli acquisti del marito, ma questi sono gravati da una pretesa di CHF 10 000 a favore dei beni propri della moglie. La partecipazione al plusvalore dev’essere accreditata alla massa dalla quale la prestazione è stata prelevata (per esempio: contributo proveniente dai beni propri di un coniuge per gli acquisti dell’altro coniuge, il plusvalore spetta ai beni propri del coniuge che ha fornito la prestazione). In virtù della reciproca partecipazione, i contributi provenienti dagli acquisti di un coniuge per gli acquisti dell’altro coniuge hanno effetto neutro e non vanno quindi considerati. Se diversi investimenti hanno prodotto sia delle plusvalenze, sia delle perdite, queste ultime possono essere compensate. Caso di successione I beni propri dei coniugi e gli acquisti di ciascuno di loro vengono separati secondo il valore che hanno al momento dello scioglimento del regime dei beni. Quando un coniuge ha contribuito a favore dell’altro per l’acquisto, il miglioramento o la conservazione di oggetti patrimoniali, se il contributo è stato concesso senza controprestazione, si ha diritto a partecipare al plusvalore. Non è prevista invece una partecipazione alla perdita. Decesso Lo scioglimento del regime dei beni La partecipazione agli acquisti cessa con l’adozione di un altro regime dei beni oppure per divorzio o in caso di decesso. Per procedere alla liquidazione, ogni coniuge riprende i beni che si trovano in possesso dell’altro. Anche i debiti reciproci vengono regolati. • La partecipazione al plusvalore di un coniuge nei confronti dell’altro può essere esclusa mediante convenzione scritta. Anche un contratto di mutuo può fissare l’ammontare dell’investimento e regolare gli ammortamenti. La donazione esclude la partecipazione al plusvalore. • Il calcolo del plusvalore è facilitato se il valore dell’oggetto viene accertato al momento dell’investimento. È solo in questo modo che il rapporto di partecipazione può essere determinato senza difficoltà. Anche in caso di ulteriori investimenti destinati ad aumentare il valore dell’oggetto o a conservarlo, è bene prendere nota del valore e dell’ammontare dell’investimento. Ogni coniuge può disporre del proprio patrimonio senza il consenso dell’altro. Per evitare una riduzione della quota di partecipazione agli aumenti attraverso donazioni, le liberalità effettuate nei cinque anni che precedono lo scioglimento del regime dei beni vanno aggiunte agli acquisti, sempre che la donazione provenga dagli acquisti e che l’altro coniuge non vi abbia acconsentito. La restituzione può essere chiesta al donatario se il patrimonio di uno dei coniugi non basta a coprire la quota dell’altro coniuge (o dei suoi eredi). • Nell’interesse dei coniugi e del beneficiario si raccomanda di documentare per scritto e con il consenso di ambedue i coniugi le donazioni più cospicue effettuate mediante prelievi sugli acquisti. Il saldo del valore complessivo degli acquisti – compresi i valori patrimoniali che sono loro aggiunti (quote di plusvalore, compensi, imputazione di donazioni) e dopo deduzione dei debiti che gravano tale massa – costituisce l’aumento. Una diminuzione non viene presa in considerazione. Secondo le norme del regime dei beni, l’aumento spetta in parti uguali a ciascuno dei coniugi o ai loro eredi. • Sia la metà dell’aumento del coniuge defunto, sia quella dell’aumento del coniuge superstite rientrano nel patrimonio successorio del coniuge defunto. Il coniuge superstite ha diritto a questo patrimonio oltre agli altri eredi. Mediante convenzione matrimoniale o testamento è possibile variare l’ammontare del trattamento preferenziale nel quadro legale. Liquidazione del regime dei beni in seguito al decesso del marito Beni propri del marito Acquisti del marito 1/2 Successione del marito 16 | Il diritto matrimoniale Acquisti della moglie 1/2 1/2 Beni propri della moglie 1/2 Proprietà della moglie Diritto matrimoniale Esempio di calcolo Al decesso di Pietro Bianchi si constata che è disponibile il seguente patrimonio coniugale: Immobili (ereditati dalla successione dei genitori del coniuge) Valore venale attuale Debiti ipotecari CHF CHF 900 000 – 200 000 CHF 700 000 Titoli in deposito e averi a risparmio presso la banca, dopo il pagamento delle fatture ancora in sospeso CHF 400 000 Collezione e monete nella cassetta di sicurezza, stima CHF 90 000 La moglie possiede un proprio deposito titoli e averi a risparmio per un valore di CHF 100 000 Patrimonio coniugale CHF 1 290 000 Caso di successione Diritto successorio Come si divide? Debiti reciproci: Decesso Per ampliare la casa, la moglie ha concesso al marito un prestito (con un contratto di mutuo) di CHF 60 000. L’importo proviene da un anticipo ereditario dei genitori. Compensazione con partecipazione al plusvalore: attingendo ai propri risparmi, messi da parte durante il matrimonio, il marito ha ristrutturato l’immobile e tacitato fratelli e sorelle nel momento in cui è entrato in possesso dell’immobile. Valore venale di allora CHF 600 000 Investimenti propri (1/6) CHF 100 000 Plusvalore attuale CHF 300 000 Quota del plusvalore (1/6 del plusvalore) CHF 50 000 Beni propri del marito Valore netto della casa Patrimonio in banca Collezione/monete CHF 700 000 Compenso Debito con la moglie CHF –150 000 CHF CHF CHF CHF 550 000 Prestito al marito Patrimonio in banca Aumento di entrambi i coniugi Acquisti del marito Beni propri della moglie CHF 60 000 400 000 90 000 490 000 CHF +150 000 CHF –60 000 CHF 580 000 Acquisti della moglie CHF 100 000 CHF 680 000 Il diritto matrimoniale | 17 La partecipazione si compone delle quote del marito e della moglie nel totale dell’aumento, e le reciproche pretese vengono compensate tra di loro. Qualora il pagamento di questa partecipazione dovesse creare difficoltà al coniuge obbligato a corrispondere l’importo, questi può ottenere dilazioni di pagamento, mediante il versamento di interessi e la prestazione di garanzie. Per mantenere il tenore di vita attuale, il coniuge superstite può chiedere che gli sia concesso, computandolo, l’usufrutto o il diritto d’abitazione sulla casa o sull’appartamento coniugale di proprietà del coniuge defunto. Mediante una convenzione matrimoniale può essere pattuita una diversa modalità. Ove le circostanze lo giustifichino, il coniuge superstite o i suoi eredi legittimi possono anche chiedere l’assegnazione in proprietà. Il coniuge superstite può parimenti chiedere che gli sia attribuita la proprietà delle suppellettili domestiche, a condizione che la casa, l’abitazione e le suppellettili siano appartenute al coniuge defunto. Se un discendente ha bisogno dei locali per continuare l’attività professionale del defunto, il coniuge superstite non ha diritto alla ripresa in proprietà. Decesso del marito Alla moglie spettano, in virtù del regime matrimoniale Beni propri 1/2 partecipazione all’aumento di entrambi i coniugi Totale dal regime dei beni (senza convenzione matrimoniale) CHF 60 000 CHF 340 000 CHF 400 000 Agli eredi del marito spettano Beni propri 1/2 partecipazione all’aumento di entrambi i coniugi Totale della successione Spese conseguenti al decesso a carico della successione CHF CHF CHF CHF Devoluto alla moglie e ai coeredi in base al diritto successorio, al testamento o al contratto di successione CHF 880 000 Quota ereditaria della moglie v. pag. 23-25 18 | Il diritto matrimoniale 550 000 340 000 890 000 –10 000 Con la partecipazione agli acquisti Grazie alla convenzione matrimoniale è possibile disciplinare in deroga alla legge e con l’accordo reciproco: niuge superstite quale aumento. Se la moglie dell’impresario premuore, i suoi eredi non possono avanzare alcuna pretesa sull’azienda del marito. • l’attribuzione del reddito dei beni propri a questi ultimi anziché agli acquisti. • In deroga all’ordinamento legale, la convenzione matrimoniale può contenere accordi sull’attribuzione degli immobili del defunto, se servivano quale abitazione coniugale. Ciò permette al proprietario dei beni propri di escludere dalla ripartizione dell’aumento i redditi di risparmio: • l’attribuzione del patrimonio commerciale di un’impresa o delle azioni di una società di famiglia ai beni propri del titolare dell’impresa, anziché agli acquisti. In questo modo, oltre alla parte del capitale oggetto dell’apporto, anche tutti i redditi nonché la crescita dovuta a fattori congiunturali (determinata dal rincaro e dalla situazione del mercato) e industriale (determinata dal lavoro e dal cumulo dei redditi) diventano beni propri. Ne sono esclusi gli utili e gli indennizzi riscossi, sempre che (trattandosi di reddito dei beni propri) non vengano essi pure dichiarati beni propri. Per regolare la successione dell’impresa, viene dunque messo a disposizione uno strumento particolare. Secondo le disposizioni del diritto successorio, l’impresa viene attribuita interamente agli eredi e a un eventuale successore all’interno della famiglia, senza che il coniuge superstite possa avanzare delle pretese dal regime dei beni. La sostanza privata accumulata con gli utili e gli stipendi può essere attribuita al co- • La convenzione matrimoniale più frequente dovrebbe comunque essere quella in virtù della quale la partecipazione all’aumento viene modificata. Al posto della divisione per metà, si può stipulare un altro modo di divisione. In un caso del genere sono fatte salve le porzioni legittime dei figli non comuni. Ciò significa che se esistono solo figli comuni, l’intero aumento può essere attribuito al coniuge superstite. In questo caso, agli eredi del coniuge premorto spettano solo i beni propri del defunto. Per quanto concerne queste convenzioni matrimoniali, raccomandiamo di indicare quali valori patrimoniali sono apporti dei coniugi nel matrimonio e costituiscono pertanto dei beni propri. In tal modo lo scioglimento risulterà notevolmente facilitato. Se l’intero patrimonio coniugale è stato costituito durante il matrimonio con il risparmio, mediante convenzione matrimoniale l’intero patrimonio può essere attribuito al coniuge superstite e i discendenti raccolgono l’eredità solo al decesso di ambedue i genitori. Il diritto matrimoniale | 19 Decesso Caso di successione La convezione matrimoniale rappresenta spesso il modo migliore per regolare la successione, quando si desidera favorire il coniuge superstite, semplificare la liquidazione del regime matrimoniale e adottare soluzioni particolari per determinati oggetti patrimoniali. Diritto successorio Diritto matrimoniale La convenzione matrimoniale Decesso del marito Alla moglie spettano in virtù del regime matrimoniale Beni propri Intero aumento proprio Intero aumento del marito Totale dal regime dei beni (con convenzione matrimoniale) CHF CHF 100 000 CHF 580 000 60 000 CHF 680 000 CHF 740 000 Agli eredi del marito spettano Beni propri Nessun aumento proprio Nessun aumento della moglie Totale della successione Spese conseguenti al decesso a carico della successione CHF 550 000 CHF – CHF – CHF 550 000 CHF –10 000 Devoluto alla moglie e ai coeredi in base al diritto successorio, al testamento o al contratto successorio CHF 540 000 Quota ereditaria della moglie v. pag. 23-25 Per modificare il regime dei beni Il regime dei beni convenzionali si suddivide in comunione dei beni e separazione dei beni. La comunione dei beni Il patrimonio e il reddito dei coniugi costituiscono un’unica sostanza comune a entrambi i coniugi. Per convenzione matrimoniale, per liberalità di terzi o per legge accanto alla sostanza comune si costituiscono ancora beni propri dei coniugi. I beni propri legali non hanno nessuna importanza, visto che si limitano a oggetti personali e pretese di riparazione morale. Le eredità, comprese le porzioni legittime ricevute da parenti, sono parimenti attribuite alla sostanza comune. Tuttavia la convenzione matrimoniale può considerare le porzioni legittime come beni propri. Proprietà immobiliari: al momento di costituire la comunione dei beni con l’attribuzione degli immobili alla sostanza comune, si raccomanda di iscrivere entrambi i coniugi quali proprietari nel Registro fondiario. In caso di scioglimento, il trasferimento di proprietà al coniuge superstite risulta così più facile, soprattutto se non vi sono figli. Altrimenti è necessario un testamento a favore del coniuge. Un coniuge può disporre della sostanza comune solo con il consenso dell’altro. Scioglimento della comunione dei beni In caso di scioglimento in seguito al decesso di uno dei coniugi, il coniuge superstite, in concorrenza con gli eventuali coeredi, può esigere: • che gli vengano lasciati i beni che nell’ambito del regime ordinario (partecipazione agli acquisti) avrebbero costituito i suoi beni propri. Per convenzione matrimoniale è senz’altro consentito adottare norme di divisione; • che l’appartamento o l’abitazione coniugale nonché le suppellettili domestiche gli vengano dati in proprietà. Per la rinuncia di un’eredità o l’accettazione di un’eredità gravata da debiti è necessario il consenso di entrambi i coniugi. A ogni coniuge spetta la metà della sostanza comune se la comunione è sciolta per morte dell’altro coniuge o per adozione di un nuovo regime dei beni. In caso di succes- 20 | Il diritto matrimoniale Diritto matrimoniale Diritto successorio Comunione di beni limitata • La convenzione matrimoniale può escludere dalla comunione determinati oggetti, il reddito del lavoro e la sostanza commerciale. • La comunione può essere limitata agli acquisti, in modo che accanto alla sostanza comune formata da questi possano sussistere anche beni propri. Il reddito di questi beni propri rientra nella sostanza comune, salvo diversa regolamentazione convenzionale. Coloro che hanno adottato la comunione dei beni per convenzione matrimoniale prima del 1º gennaio 1988 soggiacciono ancora al vecchio diritto. Ciò significa: sono applicabili le vecchie disposizioni, segnatamente • lo stipendio della moglie che esercita un’attività rimane bene proprio secondo le norme della separazione dei beni, sempre che non ne trasferisca i risparmi nella sostanza comune; • la porzione legittima dei discendenti ammonta a 1/4 della sostanza complessiva. Per applicare il diritto attualmente in vigore è necessario stipulare una nuova convenzione matrimoniale. In caso di decesso di uno dei coniugi, il suo patrimonio costituisce la massa successoria che spetta ai suoi eredi secondo il diritto successorio. La separazione dei beni viene spesso scelta quando uno dei coniugi porta al momento del matrimonio un patrimonio rilevante e vuole pure conservarne il reddito, oppure quando gli introiti di ciascun coniuge appartengono solo a lui e non si vuole che passino al coniuge superstite e agli eredi come acquisti. Questo regime dei beni non ha alcun influsso sulla tassazione comune dei coniugi. Come viene conclusa una convenzione matrimoniale? Una convenzione matrimoniale può essere conclusa prima o durante il matrimonio. Essa dev’essere conclusa mediante atto pubblico; ciò significa che i coniugi devono stipularla, modificarla o abrogarla in presenza di un pubblico ufficiale. La convenzione esplica i suoi effetti sia tra i coniugi e i loro eredi, sia nei confronti di terzi che ne sono a conoscenza. Senza convenzione matrimoniale, il regime della separazione dei beni può essere istituito dal giudice, su istanza di uno dei coniugi (v. art. 185 CC). Coloro che hanno stipulato la separazione dei beni secondo il vecchio diritto, dal 1º gennaio 1988 soggiacciono alla separazione dei beni in base alle nuove norme. Il diritto matrimoniale | 21 Caso di successione La convenzione matrimoniale può prevedere un altro modo di divisione. Al coniuge superstite può quindi essere attribuita l’intera sostanza comune. Una tale disposizione non può tuttavia ledere le pretese delle porzioni legittime dei discendenti del defunto. Matematicamente parlando, queste pretese relative alle porzioni legittime corrispondono a 3/16 dell’intera massa ereditaria. Gli altri eredi (genitori, fratelli e sorelle ecc.) possono essere esclusi per convenzione matrimoniale, anche se il diritto successorio garantisce loro la protezione della porzione legittima. La separazione dei beni Ognuno dei coniugi conserva, utilizza e amministra la sua sostanza in modo autonomo come bene proprio. Anche il reddito costituisce bene proprio. Non si formano acquisti che soggiacciono alla divisione in virtù del regime matrimoniale. Chi afferma che un determinato valore patrimoniale è di sua proprietà, deve fornirne le prove, altrimenti si presuppone che il valore sia di proprietà di entrambi i coniugi. Decesso sione, la metà della sostanza comune spetta quindi al coniuge superstite e l’altra metà agli eredi. Sapete chi sono i vostri eredi e quale sarà la quota spettante ai singoli eredi? 22 | Il diritto successorio del coniuge Diritto matrimoniale Caso di successione Diritto successorio Il diritto successorio del coniuge – Cosa spetta al coniuge superstite? … può pretendere in virtù del regime dei beni o della convenzione matrimoniale. … deve dividere quale eredità del coniuge defunto con i coeredi (successione). Oltre ai coeredi consanguinei e adottivi, anche il coniuge superstite fa parte degli eredi legittimi. Regolamentazioni divergenti devono essere stabilite nel quadro di un testamento. L’eredità viene distribuita in virtù del diritto successorio, sempre che non siano state adottate soluzioni diverse. La legge stabilisce che il coniuge superstite riceva Se vi sono discendenti: la metà dell’eredità. In mancanza di discendenti: se vi sono eredi della stirpe dei genitori (genitori, fratelli e sorelle e i loro discendenti): 3/4 dell’eredità. Se non vi sono eredi della stirpe dei genitori: l’intera eredità. Il diritto successorio del coniuge | 23 Decesso La liquidazione del regime dei beni determina ciò che il coniuge superstite… • alla proprietà dell’eredità in misura pari alla porzione disponibile; • all’usufrutto sull’ulteriore eredità spettante ai discendenti; • alla ripresa in proprietà di oggetti della successione di sua libera scelta, dietro compensazione delle pretese di proprietà derivanti dal regime matrimoniale e dal diritto successorio. Caso di successione con figli Della totalità dell’aumento del coniuge, il coniuge superstite riceve i 3/4 della somma calcolata in base al regime matrimoniale e al diritto successorio. I figli hanno diritto a 1/4. In molti casi questa disposizione legale può risultare sufficiente dal punto di vista economico (verificare il reddito ed eventualmente l’immobilizzo o il finanziamento dell’importo da versare!). Andrebbero tuttavia discussi un’eventuale modifica e gli effetti conseguenti. Le norme di attribuzione possono rappresentare efficaci integrazioni al testamento. Che cosa si intende per usufrutto? L’usufrutto significa che il coniuge superstite può usare il patrimonio, ad esempio titoli, immobili e oggetti. A tal fine gli è attribuito il possesso del patrimonio in usufrutto, nonché la relativa gestione. Spettano per legge all’usufruttuario gli interessi e i dividendi, il reddito degli immobili, l’uso proprio o la locazione per proprio conto della casa e dell’appartamento in condominio. Gli altri eredi (p.es. discendenti) sono tuttavia proprietari dei valori patrimoniali. Al momento della scelta bisogna però anche tener conto degli oneri, visto che l’usufruttuario paga le imposte sul reddito e sulla sostanza, le spese d’amministrazione, gli interessi ipotecari, i costi di manutenzione e d’esercizio per gli immobili nonché i premi assicurativi. In caso di riparazioni straordinarie o di investimenti che accrescono il valore dei beni – aumentando ad esempio il valore locativo – possono sorgere conflitti con i proprietari (coeredi). Se si teme che per il capitale (o la proprietà) insorgano pericoli, i proprietari possono anche esigere garanzie dall’usufruttuario. Trattamento preferenziale del coniuge superstite Mediante testamento, una parte dell’eredità può essere devoluta al coniuge superstite a scapito dei discendenti o di altri eredi legittimi. In questo modo aumenta la parte d’eredità che gli spetta. I coeredi messi in disparte ricevono sostanzialmente la loro porzione legittima. Il coniuge superstite riceve in aggiunta la quota disponibile. In presenza di discendenti comuni si ha inoltre il diritto di attribuire al coniuge superstite l’usufrutto invece della quota ereditaria. La quota disponibile, che può essere lasciata a eredi istituiti e legatari, è di proprietà del coniuge superstite per effetto dell’istituzione d’erede. Mediante un’ulteriore misura, la prescrizione di divisione nel testamento, il coniuge superstite ottiene il diritto: Se esistono discendenti comuni il coniuge superstite riceve in funzione del regime matrimoniale in funzione del diritto successorio con favoreggiamento massimo Beni propri e diritto all’aumento o a una quota dell’intera sostanza secondo il regime dei beni e la convenzione matrimoniale Dalla successione del coniuge defunto: Quota ereditaria Porzione disponibile in proprietà Usufrutto di Scelta della proprietà: 1/2 1/8 – 1/4 3/4 5/8 Scelta dell’usufrutto: 24 | Il diritto successorio del coniuge – Diritto matrimoniale Con convenzione matrimoniale, senza testamento Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1 Diritto successorio, 1/2 della quota di successione Con convenzione matrimoniale, con testamento Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1 Diritto successorio, 5/8 della quota di successione alla moglie Diritto successorio, 3/8 della porzione di successione legittima ai figli CHF CHF CHF Ripresa della casa CHF Titoli/contanti CHF Diritto dei figli e possibile compensazione 400 000 440 000 840 000 700 000 140 000 CHF 440 000 Collezione/monete CHF 90 000 Titoli/contanti CHF 350 000 CHF 740 000 CHF 270 000 CHF 1 010 000 Ripresa della casa CHF 700 000 Titoli/contanti CHF 310 000 CHF 740 000 CHF 337 500 CHF 270 000 Collezione/monete CHF 90 000 Titoli/contanti CHF 180 000 CHF 202 500 CHF 1 077 500 Ripresa della casa CHF 700 000 Titoli/contanti CHF 377 500 Collezione/monete CHF 90 000 Titoli/contanti CHF 112 500 In tutte e tre le varianti, in caso di ripresa della casa dal capitale rimanente dovrebbe risultare una liquidità insufficiente (verificare manutenzione della casa, interessi ipotecari, imposte, situazione reddituale), così che nel testamento va integrata la scelta dell’usufrutto: Con convenzione matrimoniale, con testmento, scelta dell’usufrutto Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1 Diritto successorio, 1/4 della quota di successione alla moglie Diritto successorio, 3/4 della porzione di successione CHF 740 000 CHF 135 000 CHF 405 000 CHF 875 000 Nessun versamento di capitale, nessun patrimonio liberamente disponibile, ma diritto assicurato: 1/2 quota di proprietà sulla casa (quota di valore CHF 350 000; titoli/contanti CHF 55 000), gravata da usufrutto a favore della madre Attribuzione in nuda proprietà: Titoli/contanti CHF 435 000 Collezione/monete CHF 90 000 e 1/2 quota immobile CHF 350 000 CHF 875 000 nonché usufrutto dell’immobile Comunione dei beni con assegnazione dei beni comuni Se i coniugi convengono la comunione dei beni tramite una convenzione matrimoniale e si assegnano al decesso i beni comuni, la porzione legittima dei discendenti del partner defunto ammonta a 3/16 dei beni comuni. Ciò significa che il coniuge superstite dovrebbe versare ai discendenti CHF 240 000. 1 Caso di successione Senza convenzione matrimoniale, senza testamento Diritto matrimoniale, beni propri e metà dell’aumento Diritto successorio, 1/2 della quota di successione Diritto della moglie e possibile attribuzione Decesso Partecipazione agli acquisti Diritto successorio Suddivisione del patrimonio in virtù del regime matrimoniale e del diritto successorio dopo il decesso del marito senza e con trattamento preferenziale del coniuge (secondo l’esempio di calcolo a partire da pag. 17) L’attribuzione dell’intero aumento è possibile a condizione che la legittima dei figli non comuni sia preservata. Il diritto successorio del coniuge | 25 La scelta tra una quota maggiore dell’eredità in proprietà o una quota minore in proprietà e l’usufrutto, è spesso difficile: • in caso di scelta dell’usufrutto è possibile utilizzare un bene maggiore senza dover versare un conguaglio ai coeredi (il pagamento potrebbe essere fonte di insopportabili problemi di finanziamento); • scegliendo la proprietà non esistono complicazioni e conflitti se il patrimonio è divisibile e se al coniuge superstite non occorre il reddito dell’intero patrimonio. In caso di nuovo matrimonio del coniuge superstite (usufruttuario), l’usufrutto si estingue sulla parte della successione che costituisce la porzione legittima dei discendenti al momento dell’apertura della successione. Per concedere al coniuge superstite la massima libertà possibile, basata sulla sua situazione al momento del decesso dell’altro coniuge e sulle esigenze prevedibili per il futuro, il testamento dovrebbe concedere la possibilità di scegliere tra la variante della proprietà e quella dell’usufrutto. Tuttavia, in sostituzione dell’usufrutto che produce redditi incostanti, potrebbe anche essere prevista una rendita. Trattamento preferenziale del coniuge superstite quando il defunto non ha figli Se il defunto non lascia né discendenti né genitori, egli può istituire per testamento il coniuge superstite quale erede universale. È vero che la legge riconosce i fratelli, le sorelle e i loro discendenti quali eredi legittimi, ma non eredi protetti da legittima (= legittimari), quindi possono essere esclusi dal testamento. I genitori ancora in vita vantano tuttavia una pretesa successoria legittima sull’eredità; la loro porzione legittima è protetta in misura pari alla metà della quota ereditaria. Questo comporta le seguenti quote ereditarie e porzioni legittime: Oltre al coniuge superstite sussistono come eredi Entrambi i genitori o solo uno di essi, senza altri parenti: Quote ereditarie: Porzioni legittime: Quote secondo la legge genitori 1/4, coniuge superstite 3/4 genitori insieme 1/8 Possibilità di attribuzione = 7/8 al coniuge 1 genitore/fratelli e sorelle: Quote ereditarie: Porzioni legittime: 26 | Il diritto successorio del coniuge Quote secondo la legge genitori 1/8, fratelli e sorelle 1/8, coniuge superstite 3/4 genitori 1/16, fratelli e sorelle 0 Possibilità di attribuzione = 15/16 al coniuge Per ciascuno di questi provvedimenti è comunque necessario stipulare una convenzione matrimoniale. Con il trattamento preferenziale in caso di assenza di prole, il patrimonio è attribuito al coniuge superstite, che lo lascerà per successione ai propri eredi. Mediante un contratto successorio può essere istituito a favore dei parenti del coniuge premorto un diritto alla successione dell’altro coniuge. In questo caso, tuttavia, il coniuge superstite non può più disporre liberamente per testamento della propria successione, a meno che il contratto non lo autorizzi esplicitamente a farlo. La divisione dell’eredità Per i coeredi si applicano i principi del diritto successorio: • sebbene le quote degli eredi legittimi e degli eredi istituiti possano variare, occorre dividere in base agli stessi principi. Tutti gli eredi hanno lo stesso diritto agli oggetti dell’eredità; • più eredi costituiscono insieme una comunità di eredi e fino all’esecuzione della divisione dispongono assieme dei diritti dell’eredità. Le decisioni vanno prese all’unanimità dalla comunità di eredi; • l’attribuzione avviene al valore venale (tranne in caso di ripresa di aziende agricole); • di regola ogni erede può esigere in qualsiasi momento la divisione e porre così il problema del pagamento e dell’assegnazione di oggetti. In favore del coniuge esiste inoltre una norma particolare a salvaguardia dell’abitazione: • il coniuge superstite può chiedere che gli sia attribuita la casa o l’appartamento in cui vivevano i coniugi e che era di proprietà del defunto, a carico della propria quota ereditaria. Lo stesso vale per le suppellettili domestiche. Il testamento può contenere disposizioni di carattere vincolante riguardo all’attribuzione degli oggetti della successione: • un erede può essere autorizzato a scegliere prioritariamente gli oggetti desiderati; • gli eredi possono essere obbligati a consegnare determinati oggetti a eredi designati singolarmente. Tale diritto prioritario offre al coniuge superstite un margine d’azione entro cui regolare le operazioni di divisione in modo finanziariamente sopportabile e in funzione dei propri bisogni, tenendo conto della propria particolare situazione e a seconda che si sia scelta la proprietà o l’usufrutto. La porzione legittima del coniuge superstite La quota ereditaria serve da base per il calcolo della porzione legittima. In caso di coniugi la metà può essere infatti levata per testamento e utilizzata per favorire terze persone (altri eredi o non eredi). Una volta assicurata l’esistenza del coniuge superstite nell’ambito del regime dei beni, rimane pertanto ancora spazio per disposizioni particolari a favore di determinati discendenti, come nel caso di successione in un’impresa o per liberalità a favore di terzi. Il diritto successorio del coniuge | 27 Decesso Qualora questi limiti imposti dalla porzione legittima dovessero risultare insoddisfacenti o essere ritenuti insopportabili, al coniuge superstite può essere attribuito l’intero patrimonio mediante le seguenti disposizioni a livello di regime dei beni: • la costituzione della comunione dei beni, se esistono beni propri, con attribuzione dell’intera sostanza al coniuge superstite; • l’attribuzione dell’aumento al coniuge superstite se esistono solo acquisti e nessun bene proprio. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale La scelta tra una quota maggiore dell’eredità in proprietà o una quota minore in proprietà e l’usufrutto è spesso difficile. Le quote ereditarie nel diritto successorio dei coniugi Esempi Quota ereditaria Coniuge superstite 1/2 Discendenti 1/2 Porzione legittima Quota in caso di favoreggiamento massimo Coniuge superstite 1/4 Coniuge superstite 5/8 o se esistono figli comuni 1/4 in proprietà 3/4 in usufrutto Discendenti 3/8* Quota disponibile 3/8 Discendenti 3/4 3/8 * oppure 3/4 gravati da usufrutto Genitori 1/8 Genitori 1/4 Coniuge superstite 3/8 Coniuge superstite 3/4 Quota disponibile 1/2 1 genitore 1/16 1 genitore 1/8 Fratelli e sorelle 1/8 Coniuge superstite 3/4 28 | Il diritto successorio del coniuge Coniuge superstite 7/8 Genitori 5/8 Coniuge superstite 3/8 Quota disponibile 9/16 Coniuge superstite 15/16 1 genitore 5/8 Fratelli e sorelle 9/16 Diritto matrimoniale Diritto successorio Porzione legittima Fratelli e sorelle 1/8 Nipoti 1/8 Coniuge superstite 1/1 Fratelli e sorelle 5/8 Nipoti 5/8 Coniuge superstite 3/8 Coniuge superstite 3/4 Quota disponibile 5/8 I genitori del coniuge defunto sono entrambi deceduti. Coniuge superstite 1/1 Coniuge superstite 1/2 Quota disponibile 1/2 Il coniuge defunto non lascia né genitori né parenti della stirpe dei fratelli e delle sorelle. Il diritto successorio del coniuge | 29 Caso di successione Quota ereditaria Decesso Esempi Quota in caso di favoreggiamento massimo Digressione: Regolamento della successione tra coniugi Che cosa bisogna fare? • Conservare le ricevute, le registrazioni, i documenti fiscali… – per provare la proprietà e l’appartenenza alle masse patrimoniali in caso di scioglimento del regime matrimoniale. • Allestire mediante un atto pubblico l’inventario degli apporti entro un anno dal loro conferimento… – per garantire la proprietà nei confronti dei coeredi. • Convenzione matrimoniale In caso di partecipazione agli acquisti – per l’unificazione delle masse dei beni: il reddito dei beni propri deve rimanere bene proprio, – per regolare la successione nell’azienda: gli acquisti divengono beni propri, – per favorire il coniuge: l’intero aumento viene attribuito al coniuge superstite. Per modificare il regime dei beni – comunione dei beni e attribuzione dell’intera sostanza per favorire il coniuge, – separazione dei beni per tener divisi gli aumenti patrimoniali e semplificare le norme di scioglimento. 30 | Digressione: Regolamento della successione tra coniugi Per l’attribuzione di oggetti – norme divisorie per la predeterminazione della divisione patrimoniale. • Convenzioni scritte Per regolare i contributi reciproci – specialmente per l’esclusione della partecipazione al plusvalore, – per la regolamentazione di anticipi ereditari o di prestiti agli eredi. • Testamento – per favorire il coniuge assegnando la proprietà o il diritto all’usufrutto, – per garantire la ripresa di determinati oggetti, – per regolare la successione e i legati. • Procure – per regolare nei confronti ad esempio delle banche la facoltà di rappresentanza in vita e in maniera limitata dopo il decesso. Diritto successorio Diritto matrimoniale Il diritto successorio – Chi eredita quanto? Caso di successione La successione legale del Codice civile svizzero Decesso Il nostro diritto successorio si basa sul cosiddetto ordine delle parentele. Oltre al coniuge superstite anche i parenti diretti (incl. i figli adottivi) hanno diritto all’eredità. Ciò significa che i generi, le nuore, i cognati e i figliastri non hanno alcun diritto di successione legale. Secondo l’ordine di successione, i parenti consanguinei più vicini al defunto (p.es. i discendenti) escludono dalla successione i parenti più lontani (p.es. i genitori e i fratelli e le sorelle). Avi Avi Coniuge Zii Zie Cugini Cugine Padre Zii Zie Madre Fratelli Sorelle Defunto Fratelli Sorelle Nipoti Figli Nipoti Cugini Cugine Nipoti 1a parentela: 2a parentela: 3a parentela: stirpe del defunto stirpe dei genitori stirpe degli avi Il diritto successorio | 31 Chi sono i vostri eredi? Se avete discendenti senza lasciare un coniuge superstite… … i figli consanguinei e adottivi ricevono l’eredità in parti uguali come primi aventi diritto. Al posto di un figlio premorto subentrano i suoi discendenti. Esempi 1/2 1/2 1/2 1/4 Il figlio e la figlia ereditano in parti uguali. 1/3 1/3 1/3 I tre figli ereditano in parti uguali anche se sono nati da differenti matrimoni del defunto. Il loro grado di parentela rispetto al defunto è il medesimo. 32 | Il diritto successorio 1/4 La figlia eredita la metà. Al posto del figlio premorto ereditano i suoi due figli. 1/1 Il figlio del defunto eredita, ma non il figlio nato dal precedente matrimonio del coniuge premorto. I figliastri non sono eredi. Diritto matrimoniale scendenti secondo il principio della stirpe, ossia i fratelli e le sorelle e, se già defunti, i loro discendenti (nipoti). La porzione legittima dei parenti collaterali non è più protetta da legittima. Diritto successorio Se non avete discendenti e non lasciate un coniuge superstite… … ma genitori o fratelli e sorelle, l’eredità passa alla stirpe dei genitori: il padre e la madre ereditano in parti uguali. Al posto dei genitori defunti subentrano i loro di- Caso di successione Esempi 1/2 1/2 Decesso 1/2 1/2 Ogni genitore eredita la metà. Ereditano il padre e il fratello del defunto (al posto della madre defunta). 1/2 3/4 1/4 1/4 1/4 Il padre e la madre sono morti. Ereditano il fratello e i figli della sorella premorta. Parenti consanguinei… … ereditano solo nella linea del loro capostirpe (avi) avente una parentela comune con il defunto. Il diritto successorio | 33 Quando ereditano zii e cugini? Se non c’è coniuge superstite e nella stirpe dei genitori non ci sono eredi, l’eredità è devoluta alla linea successiva: la stirpe degli avi. Ciò significa che la metà va ai nonni paterni e l’altra metà ai nonni materni. I membri della stirpe degli avi non dispongono più di una porzione legittima, come nel caso dei fratelli e delle sorelle e dei loro discendenti che ereditano per legge in mancanza di disposizioni di ultima volontà, ma che possono venir esclusi dalla successione tramite testamento. Al posto di un avo o di un’ava defunti subentrano i loro discendenti secondo il principio della stirpe. Ereditano allora gli zii e le zie e, nella generazione seguente, i cugini. Lo Stato quale erede In molti casi lo Stato è implicato in un’eredità non solo come esattore dell’imposta di successione. Infatti, se non esistono membri della stirpe degli avi, l’ente pubblico diventa unico erede legale. Lo Stato ripartisce il patrimonio tra Cantone e Comune secondo ordinamenti particolari. Se in uno dei rami della stirpe degli avi non esistono discendenti, l’eredità va all’altro ramo e rimane nella stirpe degli avi. Se rimane un coniuge, questi eredita dal defunto quale erede universale. I suoi diritti sono prioritari rispetto alla stirpe degli avi. L’ordine legale di successione vale unicamente se non l’avete modificato mediante una disposizione di ultima volontà! Esempi 1/2 1/4 1/2 1/4 1/2 Il defunto lascia: nonna di parte paterna, zio di parte materna Il defunto lascia: zia e nonna di parte paterna, cugina di parte materna Ereditano: nonna 1/2, zio 1/2 Ereditano: nonna 1/4, zia 1/4, cugina 1/2 34 | Il diritto successorio La porzione legittima non deve essere lesa! La porzione legittima si calcola sul patrimonio ereditario prima della deduzione dei legati. Per il calcolo della porzione legittima occorre tener conto del valore di riscatto di eventuali assicurazioni sulla vita, La soppressione della porzione legittima (diseredazione) è difficilmente possibile (v. «diseredazione»). L’unica possibilità per disporre della porzione legittima consiste nella stipulazione di una convenzione di rinuncia alle pretese di successione con gli eredi legittimari. Diritto successorio Diritto matrimoniale La parte non tutelata dalla porzione legittima viene definita come quota disponibile. Le donazioni in vita del defunto a eredi o a terzi devono di regola essere prese in considerazione e ridotte per ristabilire le porzioni legittime. Caso di successione La porzione legittima è una parte della quota ereditaria legale. Per il calcolo della porzione legittima si deve quindi sempre determinare in primo luogo la quota ereditaria legale. ma non di prestazioni assicurative. Non è necessario quindi prendere in considerazione assicurazioni di rischio senza capitale a risparmio. Le disposizioni per causa di morte (testamento, patto successorio, donazione per causa di morte) consentono di disporre della porzione disponibile. Questa quota disponibile può anche essere distribuita in vita mediante donazioni e può essere gravata da oneri, contrariamente alla porzione legittima, che gli eredi possono esigere libera da oneri. Il defunto lascia Quota ereditaria Porzione legittima Quota disponibile Coniuge superstite e discendenti 1/2 1/2 1/2 × 1/2 = 1/4 3/4 × 1/2 = 3/8 3/8 Solo discendenti (nessun coniuge) 1/1 3/4 × 1/1 = 3/4 1/4 Coniuge superstite e genitori 3/4 1/4 1/2 × 3/4 = 3/8 1/2 × 1/4 = 1/8 1/2 Solo coniuge superstite 1/1 1/2 × 1/1 = 1/2 1/2 Solo genitori o 1 genitore 1/1 1/2 × 1/1 = 1/2 1/2 Coniuge superstite nonché fratelli e sorelle 3/4 1/4 1/2 × 3/4 = 3/8 – 5/8 1 genitore nonché fratelli e sorelle 1/2 1/2 1/2 × 1/2 = 1/4 – 3/4 Solo fratelli e sorelle o i loro discendenti 1/1 – 1/1 Avi o i loro discendenti 1/1 – 1/1 Assegnazione individuale della quota disponibile tramite testamento del defunto Il diritto successorio | 35 Decesso Assegnare la porzione legittima… … significa attribuire a determinati eredi unicamente una quota minima di eredità. La legge protegge infatti la porzione legittima dei parenti più prossimi. La porzione legittima è quella parte di eredità che non può essere sottratta all’erede. Digressione: Diritto successorio nelle relazioni «paramatrimoniali» Concubinato e diritto successorio Il concubinato non è contemplato né dalle disposizioni relative al regime dei beni né dal diritto successorio. I due partner possono regolare con una convenzione la proprietà degli acquisti e la divisione in caso di scioglimento. Se desiderano favorirsi reciprocamente, debbono farlo mediante testamento o un’assicurazione sulla vita. Nel testamento e nel calcolo del valore di riscatto di un’assicurazione sulla vita al giorno del decesso si deve tener conto delle porzioni legittime. Spesso sfugge pure il fatto che il partner convivente istituito erede deve pagare l’aliquota più alta dell’imposta di successione. Contrariamente al coniuge, il partner convivente non è esente dal pagare l’imposta di successione (fatta eccezione per il Canton Soletta: imposta sulla massa successoria per coniugi). Coppie dello stesso sesso Dall’entrata in vigore della Legge sull’unione domestica registrata, le coppie dello stesso sesso registrate vengono equiparate alle coppie matrimoniali in materia di quote ereditarie e porzioni legittime. 36 | Digressione: Diritto successorio nelle relazioni «paramatrimoniali» Diritto successorio Diritto matrimoniale La successione – Come regolarla Decesso Caso di successione Se… … l’ordine legale di successione non corrisponde alle vostre aspettative; … volete attribuire a qualcuno una parte della vostra eredità o un oggetto o una somma; … volete fissare l’attribuzione dei valori patrimoniali, … volete affidare la divisione a uno specialista; leggete le indicazioni che seguono e chiedete poi consiglio a uno specialista. La successione | 37 Il testamento Il testamento contiene le ultime volontà, ossia le disposizioni che entreranno in vigore al decesso e che dovranno essere eseguite. Potete istituire eredi Giorgio Donati, single e senza figli, possiede una casa unifamiliare, alcuni risparmi e una collezione di francobolli. Egli vuole istituire quali eredi suo nipote Carlo e sua sorella Clara, rispettivamente per 2/3 e 1/3, ed escludere dalla successione gli altri fratelli e i loro discendenti. I due eredi istituiti ricevono in comune la casa e il resto del patrimonio e sono tenuti al pagamento dei debiti correnti e delle spese conseguenti al decesso. Per regolare in questo modo la successione è necessario un testamento. Gli eredi regolano da sé l’attribuzione e la divisione. Che si tratti del vostro coniuge, di un parente consanguineo, di un terzo o di un’istituzione, il beneficiario al quale attribuite una parte o la totalità dell’eredità è il vostro erede istituito. Agli eredi istituiti sono attribuiti tutti gli attivi e i passivi; essi devono inoltre eseguire i legati da voi fissati nel testamento. Nel testamento sarebbe opportuno stabilire chi subentra al posto dell’erede istituito in caso di sua premorienza; altrimenti per questa quota dell’eredità vale l’ordine legale di successione. La sorella di Giorgio Donati non era più in vita al momento della successione. Giorgio Donati non aveva designato nessun erede che la sostituisse, né completato il testamento con un atto aggiuntivo. La parte di 1/3 destinata alla sorella Clara va dunque agli eredi legittimi. Qualora Giorgio Donati avesse disposto che, in caso di premorte di uno degli eredi istituiti la sua quota sarebbe 38 | La successione andata ai suoi discendenti o a un altro erede istituito al posto suo, la successione sarebbe stata regolata secondo la volontà del defunto. Potete assegnare legati Se desiderate che qualcuno partecipi alla vostra eredità non come erede, ma ricevendo una determinata somma di denaro, un oggetto, un diritto di abitazione o una rendita, potete assegnargli un legato. Gli eredi sono tenuti a eseguire il legato; questo compito può essere affidato anche all’esecutore testamentario. Se l’oggetto del legato è gravato da debiti, come ad esempio un’ipoteca su un immobile, il trapasso del debito unitamente all’oggetto va menzionato esplicitamente. I membri della comunità di eredi non sono legatari e non possono entrare nel merito della divisione dell’eredità. Giorgio Donati ha un amico con il quale divide da anni la passione filatelica e al quale vuole far ereditare la sua raccolta di francobolli. Nel testamento assegna per legato la collezione al suo amico, menzionando che l’imposta di successione deve essere pagata tramite la massa successoria. Se il legatario non è più in vita al momento della successione, l’oggetto del legato rimane alla successione, quindi agli eredi legittimi o istituiti. Anche in questo caso si può prevedere un sostituto. Qualora nel testamento non sia stato specificato che l’imposta di successione relativa al legato va a carico della successione, la stessa è a carico del beneficiario; in genere però il beneficiario di un legato dovrebbe ricevere l’oggetto libero da imposte. In caso di eventuali Diritto matrimoniale Diritto successorio Giorgio Donati vuole assicurare la sua casa familiare al nipote. Ai coeredi sarà versata la loro quota in denaro. Egli deve quindi disporre nel testamento che il nipote può prendere questo oggetto in proprietà e che gli altri eredi vanno tacitati con i risparmi. Se il valore della casa supera la quota ereditaria del nipote, questi deve finanziare personalmente l’eccedenza (con mezzi propri, con l’assunzione di un’ipoteca ecc.), a meno che gli eredi non trovino un’altra soluzione comune. Le disposizioni relative ai valori di attribuzione e al loro ammortamento non devono ledere le porzioni legittime degli eredi. Inoltre, l’attribuzione a un prezzo di favore può senz’altro rappresentare un trattamento preferenziale (legato). Non è tuttavia ragionevole fissare nel testamento un determinato valore per un oggetto dell’eredità e non adattarlo più a eventuali variazioni di valore, a meno che la differenza dal valore venale non sia voluta per concedere un trattamento preferenziale. Il nipote Carlo deve ricevere la casa a un prezzo di favore. Giorgio Donati deve specificarlo nel testamento perché in caso contrario è applicabile il valore venale. La sostituzione fedecommissaria Il diritto successorio non consente di vincolare più generazioni successive all’impiego e all’ulteriore trasmissione ereditaria del patrimonio. Il testatore ha però la possibilità di istituire un erede facendo in modo che l’eredità trasmessagli venga a sua volta trasmessa, in un momento determinato, a un erede successivo. Normalmente l’erede istituito conserva l’eredità sino alla propria morte. Il suo patrimonio successorio viene poi trasmesso, nella misura in cui non è stato consumato, al sostituto designato. Testatore Il rapporto di parentela è determinante per il calcolo dell’imposta di successione Erede istituito (A) Erede sostituito (B) Il testatore dispone quindi: «Istituisco A quale erede. Egli non deve fornire alcuna garanzia. Alla sua morte la parte residua dell’eredità è trasmessa all’erede sostituto B.» Qual è il senso di questa normativa? Se desiderate che l’erede A (erede istituito) riceva l’eredità e l’impieghi durante la sua vita, come qualsiasi altro erede, ma non volete che la parte non utilizzata vada ai suoi eredi, questa norma può servire al vostro scopo. Se l’erede istituito non è espressamente liberato dall’obbligo di fornire garanzie, egli deve garantire il La successione | 39 Caso di successione Fissate norme di ripartizione In mancanza di disposizioni, gli eredi stessi devono accordarsi sull’assegnazione degli oggetti della successione; ciò comporta spesso qualche difficoltà. Conviene pertanto stabilire ragionevoli norme di divisione. Potete per esempio fissare chi riceverà un immobile o chi l’azienda. Il valore corrispondente dell’oggetto dovrà essere aggiunto alla quota ereditaria dell’erede così beneficiato. Giorgio Donati può stabilire che il pagamento ai coeredi venga effettuato ratealmente e con un interesse di favore. In questo modo Carlo può riprendere la casa a condizioni sopportabili. In caso contrario egli dovrebbe versare immediatamente la sua parte ai coeredi. Decesso usufrutti o di rendite va ricordato che l’imposta colpisce il valore totale dell’attribuzione e che il beneficiario potrebbe non possedere la liquidità necessaria al pagamento dell’imposta. patrimonio e può usarlo solo in modo limitato. Nella maggior parte dei casi ciò non corrisponde alla volontà del testatore (ossia di chi redige il testamento), ragion per cui la liberazione dall’obbligo di fornire garanzie dev’essere espressamente stabilita. Giovanni Bernasconi, celibe, desidera assicurare l’esistenza della sua compagna qualora egli dovesse morire e assegnarle in legato tutto il suo patrimonio. Non vuole però che il patrimonio successorio ancora esistente alla morte della sua compagna vada alla famiglia di lei, bensì al proprio fratello e alla famiglia di quest’ultimo. Alla morte di Giovanni Bernasconi, la compagna riceve il patrimonio, che può amministrare, usare e consumare a piacimento finché è in vita. Alla sua morte, lascia il patrimonio ricevuto al successivo erede designato dal testatore. I suoi eredi ricevono unicamente il suo patrimonio personale in eredità. Inoltre, come già nel caso dell’istituzione d’erede e del legato, bisogna ricordare di designare dei sostituti nel caso di premorienza dell’erede beneficiario. Visto che l’ulteriore trapasso della sostanza è prestabilito, gli eredi di A non possono far valere la loro porzione legittima su questa parte del patrimonio. Vantaggio fiscale: in numerosi Cantoni il sostituto dell’erede rientra nella medesima classe di imposizione come se avesse ereditato direttamente dal defunto. La sua posizione è decisamente migliore di quella che avrebbe se l’erede istituito lo avesse a sua volta istituito erede per testamento, tranne nel caso in cui fosse strettamente imparentato con lui. Non dimenticate però i problemi pratici connessi alla designazione di un sostituto: • difficoltà nel separare la sostanza propria dell’erede istituito dal patrimonio destinato alla sostituzione; • allestire un inventario del patrimonio oggetto della sostituzione è doveroso anche in caso di liberazione dall’obbligo di fornire garanzie; 40 | La successione • eventuale ricerca difficile e dispendiosa del sostituto, quando la sostituzione subentra solo dopo molti anni o decenni. Varianti • Usufrutto di una casa o di un capitale (e denaro contante sufficiente per l’imposta di successione) • Separare il patrimonio destinato alla sostituzione e tenerlo a disposizione solo parzialmente • Soluzione assicurativa La soluzione assicurativa consente di garantire l’esistenza dell’erede istituito con un’assicurazione che preveda il pagamento di rendite invece che con il capitale, con rimborso a favore dell’erede sostituto. In questo caso, per riuscire a pagare un’eventuale imposta di successione, il capitale va assegnato all’erede istituito tramite un legato. Decidete l’istituzione di una fondazione autonoma Può darsi che vogliate destinare il vostro patrimonio a scopi di pubblica utilità. Le istituzioni esistenti offrono una grande scelta ed è possibile che troviate quelle che desiderate sostenere. In questo caso potete istituirle come eredi o assegnare loro dei legati. Oppure disponete di un importante patrimonio e volete che sia destinato e utilizzato a scopi ben determinati. In questo caso siete liberi di istituire una fondazione per testamento e di attribuirle il vostro patrimonio. È bene ricordare che vanno in ogni modo fissati i punti principali dello scopo e dell’organizzazione della fondazione. L’istituzione di una fondazione autonoma si giustifica solo se il volume patrimoniale ne assicura l’esistenza in modo durevole, ossia se il reddito del patrimonio è sufficiente per esser utilizzato in modo ragionevole e se è garantita, per quanto possibile, la conservazione del capitale iniziale. Le fondazioni esclusivamente e irrevocabilmente di pubblica utilità o di beneficienza sono nella maggior parte dei casi esenti da imposte; soggiacciono alla sorveglianza dell’autorità. La diseredazione decisa di comune accordo corrisponde a una totale o parziale «rinuncia ereditaria» da parte dell’erede alla porzione legittima. Questa rinuncia è vincolante giuridicamente se il rinunciante vi partecipa nell’ambito di un contratto successorio, attraverso il quale rinuncia – gratuitamente o dietro il versamento di un indennizzo – alle sue future pretese sulla porzione legittima. L’esecutore testamentario riesce inoltre spesso a evitare conflitti tra gli eredi. Le spese risultanti dall’esecuzione del mandato sono giustificate se questo consente di gestire l’eredità in maniera competente e senza conflitti. Giorgio Donati si è fatto consigliare e ha redatto di proprio pugno il testamento, indicando il luogo e la data della stesura e firmando poi il documento. Determinate un esecutore testamentario La sorella di Giorgio Donati non è pratica di questioni patrimoniali e il nipote Carlo è spesso troppo impegnato sul piano professionale. Succede dunque che dopo la morte di Giorgio Donati delle fatture non vengano pagate, la casa non sia sgombrata, gli interessi ipotecari giungano a scadenza, il fisco invii diffide e l’amico non riesca a esaminare né a prendersi cura della collezione di francobolli. La successione | 41 Diritto successorio Diritto matrimoniale In questo caso il testamento rimane valido, ma la quota dell’erede beneficiato viene ridotta dell’importo corrispondente alla porzione legittima fatta valere. L’erede legittimario può dunque modificare le vostre ultime volontà nella misura prevista dalla legge. Caso di successione È d’altro canto possibile non tener conto in un testamento delle porzioni legittime degli eredi, nella presunzione che questi accetteranno di essere lesi nelle loro pretese. Sia però chiaro che questi eredi possono pretendere la loro porzione legittima. Il testatore può indicare nelle sue ultime volontà una persona di fiducia competente quale esecutore testamentario. L’esecutore testamentario si occupa delle questioni amministrative, dei problemi fiscali, della procedura d’inventario, dell’amministrazione del patrimonio ed esegue le disposizioni del testamento. Egli conosce i fatti giuridicamente rilevanti, sa come deve essere utilizzato il testamento, come va riveduta l’iscrizione nel Registro fondiario e come gli eredi entrano in possesso dell’eredità. L’esecutore può agire nell’ambito delle sue incombenze amministrative ed esecutive senza dover ottenere per ogni azione l’accordo di ogni erede, ma è responsabile nei loro confronti e deve presentare loro un rapporto. Nel caso di importanti complesse situazioni patrimoniali e di rapporti ereditari complicati, una persona neutrale può così occuparsi dell’intera successione. Decesso Se diseredate una persona… … ciò significa sottrarre la porzione legittima a un erede. Questo è possibile totalmente o in parte solo in caso di una violazione degli obblighi familiari, in caso di determinati reati o per proteggere un discendente dai creditori. La diseredazione dev’essere stabilita nel testamento unitamente ai suoi motivi. Accade spesso che i motivi addotti dal testatore non siano sufficienti; lasciatevi quindi consigliare prima di prendere un provvedimento così importante. Come viene allestito un testamento Molte contestazioni non sarebbero sorte se il testatore avesse verificato il rispetto delle disposizioni formali. Un semplice errore di forma basta infatti a far annullare un testamento mediante azione giudiziale, anche quando la volontà del testatore traspare chiaramente dal contenuto dello stesso. Il testamento olografo Dev’essere scritto di proprio pugno, datato e firmato dal testatore. Non basta quindi firmare un testamento scritto a macchina o al PC. Bisogna inoltre osservare i seguenti punti • Il testamento può essere allestito solo per sé stessi; secondo il nostro ordinamento giuridico un testamento allestito in comune, per esempio con un partner, e firmato in comune, non è ammesso. È evidente che ognuno dei partner può allestire un proprio testamento indipendentemente dall’esistenza dell’altro, ma avente un identico contenuto: essi possono per esempio istituirsi vicendevolmente quali eredi e prevedere i medesimi eredi in caso di morte contemporanea. Ma ognuno di loro scrive in modo autonomo il proprio testamento e non lo fa dipendere dall’altro. È opportuno tenere in considerazione l’effetto degli stessi legati nel caso in cui i due partner muoiano insieme (due eredità). • Il testatore deve avere almeno 18 anni ed essere capace di discernimento. • Gli eredi, le persone e le istituzioni beneficiate, così come l’esecutore testamentario, vanno designati nel modo più completo possibile, con il nome, la data di nascita e l’indirizzo. Una lista separata degli indirizzi dei vostri parenti semplifica il tutto. 42 | La successione Il testamento pubblico Non potete oppure non volete scrivere di vostro pugno il testamento? In questo caso basta rivolgersi al pubblico ufficiale competente. Al momento della rogazione del testamento pubblico dovete presenziare voi stessi, unitamente a due testimoni. Modifica e revoca del testamento Giorgio Donati vuole, in un secondo tempo, assegnare in legato al proprio figlioccio un quadro. Un’appendice a un testamento esistente è possibile in ogni momento e costituisce un vero e proprio testamento, che va redatto nelle forme prescritte. Giorgio Donati decide ora di non assegnare più in legato la sua collezione di francobolli a un amico, bensì al figlio di uno dei suoi fratelli. Un’appendice chiara al testamento esistente non crea particolari problemi. La modifica dell’attuale disposizione può anche essere formulata come appendice al testamento, ma deve lasciar trasparire chiaramente la revoca di una precedente disposizione e la sua sostituzione con la nuova. Va notato che il precedente beneficiario riceverà dall’autorità che procede all’apertura della successione una comunicazione relativa al legato iniziale e alla sua susseguente revoca. Se si vuole evitare questa procedura è necessario redigere un nuovo testamento e distruggere quello precedente. La redazione di diverse appendici rende difficile la visione d’assieme e a volte può anche provocare disposizioni contraddittorie. Eviterete tutto ciò allestendo un nuovo testamento. Diritto matrimoniale Diritto successorio Chi possiede un testamento del defunto è tenuto a consegnarlo per l’apertura all’autorità. Caso di successione Il fatto di aver allestito un testamento non vi obbliga a mantenere le disposizioni che avete scelto o a conservare oggetti che avete assegnato in legato. Potete modificare o revocare in ogni momento il testamento e disporre liberamente del vostro patrimonio. Non dimenticate però che neanche i vostri eredi sono tenuti a rispettare il vostro testamento: infatti, con il consenso di tutti, essi possono dividere l’eredità in modo differente da come avete ordinato. Adattate quindi il testamento all’evoluzione della situazione. eredi legittimi esclusi dalla successione ricevono comunicazione del testamento per poter fare eventualmente valere i loro diritti. All’autorità sarà più facile accertare gli eredi se avete allestito una lista separata degli eredi legittimi, unitamente al loro indirizzo. Decesso Potete revocare il vostro testamento indicandolo espressamente nel nuovo documento, o anche distruggendolo. Scrivetelo in un solo esemplare originale e non conservate copia dei testamenti revocati. Che cosa succede con il testamento? Un testamento dev’essere disponibile alla morte del testatore: la sua conservazione in un posto sicuro è pertanto di grande importanza. In casa potrebbe andare perso o essere distrutto. La conservazione in una cassetta di sicurezza non è consigliabile, in quanto dopo il decesso questa cassetta viene bloccata finché non saranno state accertate le persone autorizzate. Ogni Cantone dispone di uffici pubblici preposti alla conservazione dei testamenti e alla loro trasmissione alla competente autorità in caso di decesso. Chiedete consiglio al consulente legale o all’esecutore testamentario e fate verificare il testamento prima di depositarlo da qualche parte. Alla morte del testatore, il testamento dev’essere consegnato alla competente autorità del luogo di domicilio per la pubblicazione. L’autorità competente per la pubblicazione deve dare comunicazione agli eredi legittimi e agli eredi istituiti e notificare i legati ai legatari. Anche gli La successione | 43 Il contratto successorio Il contratto successorio persegue i medesimi scopi del testamento. Esso viene utilizzato come strumento per regolare la successione e può contenere l’istituzione di erede e l’assegnazione di legati. La rinuncia all’eredità, a titolo gratuito oppure oneroso, deve osservare la forma del contratto successorio. Contrariamente al testamento – allestito, modificato e revocato liberamente – il contratto successorio viene stipulato con uno o più contraenti ed è pertanto vincolante per le parti coinvolte. Di per sé può essere modificato solo con l’accordo reciproco delle parti. Rinuncia all’eredità Se un erede rinuncia al suo diritto futuro alla porzione legittima, è applicabile la forma del contratto successorio. Il contratto successorio necessita di atto pubblico e della presenza di due testimoni. La revoca di un contratto successorio è tuttavia possibile per iscritto, e senza atto pubblico. Possono stipulare un contratto soltanto le persone maggiorenni, nella misura in cui il contratto è vincolato a impegni o alla rinuncia di un diritto. 44 | La successione Diritto successorio Diritto matrimoniale «Ereditare in vita» La liberazione dall’obbligo di collazione non significa ancora che questa assegnazione in vita (che diviene pertanto una donazione) non venga tenuta in considerazione nella successione. Qualora essa leda la porzione legittima dei coeredi, soggiace alla «riduzione»; ciò significa che il beneficiario deve «compensare» la porzione legittima dei coeredi sino al suo importo integrale, senza tuttavia dover ripristinare l’intera quota ereditaria. L’oggetto trasferito come anticipo ereditario va generalmente compensato al valore al momento del decesso del testatore. Questo può provocare soluzioni inique quando il beneficiario di un anticipo ha investito il proprio capitale o la propria prestazione lavorativa nell’impresa o nell’immobile ricevuto. Il contratto nel quale si stipula l’anticipo deve quindi definire chiaramente l’importo che l’erede dovrà conferire. Le elargizioni ai discendenti, come beni matrimoniali, dotazioni o cedendo il patrimonio, condonando debiti ecc. sono soggette a collazione a meno che il testatore non abbia liberato espressamente il beneficiario da tale obbligo. Le elargizioni agli altri eredi legittimi soggiacciono all’obbligo di collazione solo se espressamente previsto. I regali occasionali non sono soggetti a collazione. I figli agli studi o quelli colpiti da qualche malattia hanno diritto a un equo anticipo. Le spese di studio vanno conferite soltanto se superano «la misura consueta». Anticipo ereditario e collazione di immobili Di regola l’erede deve conferire l’oggetto ricevuto al valore che ha al momento del decesso del testatore. In tal modo si tiene conto dell’aumento di valore e gli eredi sono posti quindi sul medesimo piano. Nella maggior parte dei casi, la trasmissione di immobili è legata alla ripresa delle ipoteche. Sovente viene effettuata un’ulteriore controprestazione affinché il cedente possa ancora disporre di mezzi finanziari per il proprio La successione | 45 Decesso Colui che ha ricevuto una quota della sostanza in acconto sull’eredità futura deve generalmente conferire questo anticipo al momento della divisione. I discendenti sono tenuti alla collazione, sempre che non ne siano stati liberati espressamente dal testatore nel contratto di cessione o nel testamento. Caso di successione Spesso le elargizioni agli eredi mentre il futuro testatore è ancora in vita costituiscono una soluzione ragionevole – per esempio, come aiuto iniziale a un discendente che avvia un’attività commerciale, oppure per terminare gli studi, costruire una casa, lasciare il domicilio paterno e iniziare una vita indipendente, o anche per regolare la successione in seno alla propria impresa. sostentamento. Ne risulta che colui che ha ricevuto l’immobile ha in parte finanziato personalmente il futuro plusvalore; se ne dovrà pertanto tener conto al momento della collazione, applicando il cosiddetto metodo proporzionale. Un padre cede al proprio figlio un immobile valutato CHF 350 000. A titolo di controprestazione il figlio riprende le ipoteche ed effettua un versamento in contanti, per un totale di complessivi CHF 200 000. Al momento della cessione dell’immobile, il figlio riceve dunque un’elargizione a titolo gratuito di CHF 150 000. L’importo della collazione viene invece calcolato secondo la formula seguente: Valore dell’immobilie al momento del decesso (CHF 600 000) × Importo effettivo della donazione al momento dell’elargizione (CHF 150 000) Valore al momento della conclusione dell’anticipo ereditario (acquisizione) (CHF 350 000) = CHF 257 140 anticipo ereditario soggetto a collazione Alla morte del padre la cessione anticipata è soggetta a collazione. Il valore dell’immobile è ora di CHF 600 000. Fate valutare il valore venale dell’immobile al momento della cessione. Il valore di CHF 600 000 (dedotta la controprestazione) non è tuttavia interamente soggetto a collazione. L’anticipo ereditario soggiace all’imposta di successione e di donazione, in funzione del valore che ha al momento della cessione. Le controprestazioni vengono dedotte. Se il valore dell’anticipo ereditario, ovvero dell’importo da conferire, supera la quota ereditaria, l’erede deve pagare il valore corrispondente all’eredità, la quota prelevata in eccesso rispetto alla sua quota ereditaria, sempre che non rinunci alla successione. 46 | La successione Diritto matrimoniale In caso di beni immobiliari, a seconda del Cantone il valore ufficiale/fiscale o un valore venale separato rappresenta la base per il conteggio fiscale. Spesso una parte del valore patrimoniale dovrebbe costituire effettivamente un’elargizione a titolo gratuito. La controprestazione non deve in pratica essere uguale al valore dell’oggetto. In caso di usufrutto il patrimonio e il relativo reddito rimangono imponibili nella persona del cedente, ossia dell’usufruttuario. In caso di rendita: il cedente ha acquisito l’intera rendita dall’acquirente dell’oggetto con mezzi propri (ossia con l’oggetto ceduto). In numerosi Cantoni questo reddito è imponibile solo nella misura del 40%. L’acquirente paga le imposte sulla sostanza e sul relativo reddito, e può dedurre il 40% della rendita dal proprio reddito. La successione | 47 Caso di successione Diritto successorio Come possono essere abbinate la cessione patrimoniale e la previdenza per la vecchiaia? • Il cedente si riserva l’usufrutto, conservando quindi l’amministrazione, l’uso e anche i relativi redditi. • Il diritto all’usufrutto può essere garantito (contratto di usufrutto sul deposito presso la banca, servitù sull’immobile). • Alla cessione del patrimonio il cedente abbina una rendita vitalizia per sé stesso e per il coniuge. L’usufrutto e l’amministrazione del patrimonio ceduto passano al beneficiario che corrisponde la rendita. La rendita può essere garantita (deposito presso la banca, registrazione di un diritto di pegno immobiliare per l’immobile in questione). Particolarità a livello fiscale Il valore capitalizzato dell’usufrutto o della rendita viene dedotto dal patrimonio ceduto, così che solo la differenza soggiace all’imposta di donazione, quale effettiva elargizione a titolo gratuito. Decesso Anticipo ereditario e previdenza Colui che cede un patrimonio ai futuri eredi deve pensare ad assicurare la propria previdenza per la vecchiaia. Il patrimonio restante e il reddito basteranno per far fronte alle spese di mantenimento? In molti casi il patrimonio accumulato con i risparmi o investito in un immobile deve servire alla previdenza per la vecchiaia. In ogni caso è necessario il relativo reddito. Sapete come si svolge una successione e quali sono i vostri diritti e doveri di erede? 48 | In caso di successione Comunione ereditaria Gli eredi divengono proprietari in comune dei beni della successione. Tutti gli attivi appartengono loro in comune, ma essi rispondono anche in solido dei debiti. La responsabilità non si limita al solo patrimonio successorio, ma ciascun erede risponde personalmente con la propria sostanza. Per assicurare la salvaguardia della successione, ogni erede può chiedere l’allestimento di un inventario. A determinate condizioni, il diritto cantonale dispone l’apposizione di sigilli o l’amministrazione dell’eredità. L’amministrazione incombe all’esecutore testamentario qualora ne sia stato designato uno. In alcuni Cantoni esistono uffici pubblici che assumono queste funzioni in caso di successione e di divisione. Legatario I legatari non divengono proprietari per legge degli importi o degli oggetti loro assegnati, ma devono far valere i loro diritti nei confronti degli eredi o dell’esecutore testamentario Coniuge Il coniuge superstite è erede legittimo. Qualora tuttavia gli sia stato assegnato l’usufrutto al posto della quota ereditaria, senza essere istituito erede per la quota disponibile, il coniuge non assume la posizione di erede, bensì quella di beneficiario di un usufrutto. Il coniuge deve far valere nei confronti degli eredi la pretesa fondata sul regime dei beni o sulla convenzione matrimoniale, dato che si tratta di una pretesa obbligatoria. In caso di successione | 49 Decesso Per legge, alla morte del testatore il suo patrimonio passa agli eredi. Se esistono più eredi sorge necessariamente tra questi una comunione, la cosiddetta comunione ereditaria. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale In caso di successione – Che cosa fare? Accettare o rinunciare all’eredità? All’erede può sorgere il dubbio che i debiti da pagare superino gli attivi. Dal momento che rispondete dei debiti anche con il vostro patrimonio personale, dovreste farvi al più presto possibile una visione d’insieme della situazione patrimoniale, oppure rinunciare all’eredità. Avvenuta la liquidazione d’ufficio, l’eccedenza del patrimonio viene versata agli eredi. I debiti, come le richieste dei legatari, vengono regolati nell’ambito della liquidazione. Se i debiti della successione superano gli attivi, la liquidazione viene effettuata secondo le disposizioni in materia di fallimento. Gli eredi non rispondono più personalmente per i debiti del defunto. In simili casi la legge offre tre efficaci possibilità: 1. Il beneficio d’inventario Ogni erede che ha la facoltà di rinunciare all’eredità, può chiedere in un primo tempo il beneficio d’inventario per chiarire la situazione patrimoniale. L’autorità incaricata di allestire l’inventario invita mediante pubbliche grida tutti i debitori e creditori del testatore a notificare i loro debiti e crediti. A inventario allestito potete, in qualità d’erede, • accettare l’eredità in maniera ordinaria, • rinunciare all’eredità, • accettare l’eredità solo «con il beneficio d’inventario»; in questo caso rispondete solo dei debiti insinuati nell’ambito dell’inventario. Termine per presentare l’istanza: un mese dal momento in cui avete preso conoscenza del decesso. 2. La liquidazione d’ufficio Al posto di chiedere il beneficio d’inventario o di rinunciare all’eredità, ogni erede può esigere la liquidazione d’ufficio. Se uno degli eredi accetta l’eredità, l’istanza di liquidazione d’ufficio da parte di altri eredi non può essere ammessa. A determinate condizioni questo diritto spetta anche ai creditori. 50 | In caso di successione Il termine per presentare l’istanza è di tre mesi: • per gli eredi legittimi, dal decesso del testatore o dal momento in cui si viene a conoscenza del decesso del testatore; • per gli eredi istituiti, dalla comunicazione ufficiale delle volontà del testatore. 3. La rinuncia alla successione Gli eredi legittimi e istituiti hanno la facoltà di rinunciare alla successione. Questo diritto di rinuncia non spetta all’erede che ha già preso una parte del patrimonio successorio dopo il decesso del testatore. Se si teme un’eccedenza di passivi, si raccomanda prudenza da parte degli eredi per tutto quanto concerne gli affari della successione. Il termine per la rinuncia alla successione è di tre mesi: • per gli eredi legittimi, a contare dalla conoscenza della morte del testatore; • per gli eredi istituiti, a contare dalla comunicazione ufficiale dell’esistenza di un testamento; • in caso di allestimento di un inventario cautelativo: a contare dalla notifica dell’inventario. La successione alla quale tutti gli eredi hanno rinunciato viene liquidata secondo le disposizioni in materia di fallimento. Qualora risulti un’eccedenza attiva, la stessa viene distribuita agli aventi diritto, come se non avessero rinunciato all’eredità. L’esecutore testamentario o una persona incaricata dagli eredi può presentare loro una distinta degli attivi e dei passivi unitamente a una proposta di divisione. Qualora un elemento della successione perdesse notevolmente valore in caso di divisione, dev’essere attribuito indiviso a un solo erede. Gli oggetti che per loro natura formano un complesso non vanno divisi se uno degli eredi si oppone alla divisione. Gli oggetti familiari, ossia quelli che rappresentano ricordi di famiglia non possono essere venduti se un erede si oppone alla vendita. Gli immobili vanno attribuiti in base al valore venale al momento della divisione. Per i fondi agricoli valgono le disposizioni particolari della Legge federale sul diritto fondiario rurale (LDFR). In caso di disaccordo tra gli eredi, il valore di attribuzione viene stabilito definitivamente da periti scelti dall’autorità. Se gli eredi non riescono ad accordarsi sul modo di divisione o sull’attributario, l’oggetto va venduto e il ricavo diviso. In caso di successione | 51 Decesso Gli eredi possono fissare liberamente il momento e il modo della divisione. Non sono tenuti al rispetto delle disposizioni testamentarie a condizione che tutti si accordino su una diversa ripartizione. Se gli eredi non riescono ad accordarsi sul modo di divisione, possono (oppure, su richiesta, lo fa l’autorità) costituire singoli lotti, dividere cioè il patrimonio in varie parti. L’attribuzione dei lotti avviene per accordo, oppure è effettuata mediante sorteggio. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale La divisione dell’eredità Chiusura della divisione La divisione esplica i suoi effetti: • dalla stipula del contratto di divisione; • dalla formazione e dall’accettazione dei lotti. Badate che prima dell’esecuzione della divisione i passivi e le imposte di successione siano pagati o che un congruo accantonamento a tale scopo sia stato effettuato. Gli eredi rimangono responsabili solidalmente per i debiti del testatore anche dopo la divisione dei beni se i creditori non accettano la divisione o la presa in carico dei debiti. La responsabilità solidale degli eredi si estingue cinque anni dopo la divisione o nel momento in cui la pretesa è scaduta. 52 | In caso di successione In caso di pretesa di oggetti della successione in possesso di terzi Petizione di eredità, un anno dalla conoscenza del possesso e del proprio diritto prevalente. Conseguenze: • salvaguardia e restituzione di oggetti in possesso di persone non autorizzate. In caso di lesione della porzione legittima Inoltro di un’azione di riduzione, un anno dalla conoscenza della lesione e dieci anni dall’apertura del testamento o in caso di donazioni in vita fino a dieci anni dall’eredità. Tra gli eredi l’opposizione non si prescrive fintanto che non si è giunti alla divisione. In caso di richiesta di divisione o di differimento della divisione Azione di divisione, dalla morte del testatore sino all’esecuzione della divisione. Conseguenza: • riduzione delle liberalità a favore degli altri eredi, di legatari, di donatori, sino al ristabilimento della porzione legittima. Conseguenze: • azione di divisione; • differimento, se la divisione immediata può risultare pregiudizievole; • la disposizione testamentaria che esclude la divisione non può essere definitiva. In caso di vizi di forma del testamento Azione di nullità, un anno dalla conoscenza del testamento o del motivo di nullità. Un testamento viene ad esempio dichiarato nullo in caso di • forma errata; • incapacità di discernimento; • contenuto illecito o immorale. In caso di successione | 53 Decesso Per la ricostituzione di diritti ereditari che si presumono lesi, o per regolare la divisione dell’eredità, esiste la possibilità di ricorrere ad azioni legali. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale Le azioni ereditarie Sapete di cosa tenere conto quando muore un familiare? 54 | In caso di decesso I testamenti devono essere consegnati all’autorità Chi è in possesso di un testamento o ne scopre uno, ha l’obbligo di consegnarlo all’autorità in originale dopo il decesso del testatore. Quest’obbligo si estende anche alle disposizioni apparentemente nulle o sostituite da nuove disposizioni. Assicurazioni sulla vita Il decesso dev’essere notificato alla compagnia di assicurazioni. Le persone beneficiate in una polizza possono far valer direttamente i loro diritti. Il certificato ereditario Serve all’erede, legale o istituito, come documento di prova del diritto all’eredità. Su richiesta degli eredi viene allestito: • se il termine di rinuncia è scaduto e se gli eredi hanno già dichiarato espressamente di accettare l’eredità; • se entro un mese dalla comunicazione dell’apertura del testamento gli eredi legittimi non hanno contestato i diritti degli eredi istituiti. L’esecutore testamentario Deve subito prendere i provvedimenti necessari per l’amministrazione della successione e l’esecuzione della divisione, l’allestimento dell’inventario e la salvaguardia degli oggetti di valore. L’esecutore testamentario riceve una speciale attestazione dell’autorità, che ne certifica il mandato. Affinché l’esecutore testamentario possa agire tempestivamente e nel modo corretto, il testatore dovrebbe discutere con lui del mandato. L’ottenimento del certificato ereditario può richiedere tempo. In questo caso la procura bancaria può essere utile nel frattempo. Le persone di fiducia che dispongono di una procura possono – in veste di rappresentanti della comunità di eredi – effettuare dei prelevamenti per far fronte ad esempio agli impegni correnti o per pagare le spese conseguenti al decesso. Documenti per l’inventario La distinta di tutti gli attivi e i passivi al giorno del decesso è necessaria sia per l’inventario fiscale, sia per la divisione e comprende: • i documenti giustificativi di tutti i debiti correnti (fatture); • i documenti giustificativi delle spese conseguenti al decesso; • le attestazioni dei creditori ipotecari; • gli estratti dal Registro fondiario; • gli estratti conto, attestazioni relative al saldo del conto; • l’elenco dei titoli con valore di borsa al giorno del decesso (e nella maggior parte dei casi con l’indicazione degli interessi pro rata), spesso con indicazioni relative alle mutazioni di titoli nel corso dell’anno. La conservazione dei titoli in un deposito bancario facilita le operazioni. La banca allestisce, contro versamento di un modico importo: • estratti fiscali (anche al di sotto di un anno), con i valori fiscali e i redditi; • stime a date determinate (giorno del decesso, giorno della divisione); • proposte di divisione del deposito. Fatevi consigliare tempestivamente – regolando in anticipo la vostra successione evitate possibili preoccupazioni future ai vostri familiari. In caso di decesso | 55 Diritto matrimoniale Diritto successorio Contemporaneamente viene esaminata l’opportunità di prendere provvedimenti cautelativi, come l’apposizione di sigilli. Questi provvedimenti favoriscono gli eredi sconosciuti o assenti, che non possono salvaguardare i loro diritti. Se esistono eredi minorenni, l’autorità competente esamina l’opportunità di prendere provvedimenti. Le procure bancarie Rimangono in vigore a seconda del caso anche dopo il decesso del titolare del conto soltanto in misura limitata. Le procure bancarie possono inoltre essere revocate da qualsiasi erede. In mancanza di procura, gli eredi possono disporre congiuntamente, dietro presentazione del certificato ereditario, a meno che non sia stato definito un esecutore testamentario che può disporre in modo autonomo. Caso di successione Le istanze ufficiali intervengono Le autorità fiscali allestiscono un inventario a ogni decesso. Gli eredi e l’esecutore testamentario sono obbligati a fornire indicazioni complete, a presentare documenti, nonché ad aprire cassette di sicurezza e locali. Decesso In caso di decesso – Cosa fare? Le imposte di successione Il trasferimento di un patrimonio da una persona all’altra interessa anche il fisco. Le donazioni, gli anticipi ereditari e l’eredità soggiacciono a un’imposta. L’assoggettamento sorge al decesso del testatore. L’inizio dell’assoggettamento non dipende dal fatto che l’eredità venga divisa o che rimanga indivisa in seno alla comunione ereditaria. Oggetto dell’imposta è la quota d’eredità al giorno del decesso del testatore. Determinante ai fini dell’imposizione di beni mobili è l’ultimo domicilio del defunto o del donante e non il domicilio degli eredi o di chi riceve la donazione. Per l’imposizione di immobili è determinante il luogo in cui si trova l’immobile. Se esistono immobili situati fuori dal Cantone di domicilio, si procede a un riparto intercantonale. Nel caso di rapporti con l’estero, occorre osservare anche le leggi vigenti nello Stato in questione ed eventuali trattati internazionali. 56 | In caso di decesso Nella maggior parte dei Cantoni il coniuge superstite e i discendenti sono esenti dall’imposta. Le classi d’imposizione si fondano sul grado di parentela. In molti Cantoni i parenti più prossimi sono avvantaggiati inoltre dall’esenzione di un determinato importo. Va notato che i principi cantonali di valutazione fiscale – specialmente per quanto riguarda gli immobili – variano in molti casi da un Cantone all’altro. Informatevi perciò sulle peculiarità della legislazione tributaria del vostro Cantone. Potete senz’altro prendere personalmente alcuni provvedimenti, ma è meglio e più sicuro far capo a uno specialista affinché, un domani, le vostre ultime volontà siano adempiute senza difficoltà. Gli esperti analizzano la situazione della vostra famiglia e degli aventi diritto, nonché i diritti risultanti dal regime dei beni e dal diritto successorio. Riflettono sui miglioramenti possibili, abbozzano atti come piani finanziari o analisi previdenziali, allestiscono su richiesta convenzioni matrimoniali, testamenti, contratti successori o in caso di necessità un contratto di donazione. Gli esperti vi supportano inoltre nella vostra pianificazione fiscale futura. Provvedono altresì in qualità di esecutori testamentari all’attuazione di tutte le vostre disposizioni. Pianificate oggi la vostra previdenza. Richiedete al momento giusto una consulenza. Soprattutto non lasciate i vostri familiari nell’incertezza, anche per quanto riguarda i rapporti patrimoniali. In questo modo potete regolare in maniera ottimale la vostra successione. I vostri familiari ve ne saranno riconoscenti. Questo opuscolo vi fornisce le informazioni di base in vista di una successiva consulenza. Che siate sposati o no, molte delle vostre disposizioni potranno essere adempiute solo se fissate in modo vincolante, in ossequio ai requisiti formali e in conformità alla prassi. In caso di decesso | 57 Decesso Sfruttate il margine di manovra offerto dalla legge per impostare in modo ottimale la vostra previdenza. Caso di successione Diritto successorio Diritto matrimoniale Rivolgetevi agli esperti Le autorità competenti – Chi si occupa di cosa? Cantone Custodia di documenti Inoltro di testamenti per l’apertura Emissione di certificati Argovia Präsident Bezirksgericht Präsident Bezirksgericht Präsident Bezirksgericht Appenzello Est. Gemeinderat, -schreiber Gemeinderat, -hauptmann Gemeinderat Appenzello Int. Erbschaftsbehörde Präsident der Erbschaftsbehörde Präsident der Erbschaftsbehörde Basilea Campagna Bezirksschreiberei Bezirksschreiberei Bezirksschreiberei Basilea Città Erbschaftsamt Erbschaftsamt Erbschaftsamt Berna Gemeinderat o Notar Gemeinderat Gemeinderat (in caso di successione testamentaria) o Notar (in caso di successione legittima o patto successorio) Friburgo Notaire Notar Juge de paix Friedensrichter Juge de paix/notaire Friedensrichter/Notar Ginevra Juge de paix/notaire Juge de paix Juge de paix/notaire Glarona Vormundschaftsbehörde Vormundschaftsbehörde Vormundschaftsbehörde Grigioni Kreispräsident Präsident Bezirksgericht Präsident Bezirksgericht Giura Conseil communal/notaire Recette et Administration de district et notaire Notaire Lucerna Teilungsbehörde Teilungsbehörde Teilungsbehörde Neuchâtel Président du tribunal de district et notaire Notaire Notaire Nidvaldo Amtsnotariat Komm. Teilungsbehörde Komm. Teilungsbehörde Obvaldo Archiv der Wohnsitzgemeinde Einwohnergemeinderat Gemeindepräsident, -schreiber Sciaffusa Erbschaftsbehörde Erbschaftsbehörde Erbschaftsbehörde Svitto Vormundschaftsbehörde Vormundschaftsbehörde Vormundschaftsbehörde Soletta Amtsschreiberei Amtsschreiber Amtsschreiber San Gallo Amtsnotariat Amtsnotariat Amtsnotariat Ticino Notaio Pretore (da inoltrare da parte del notaio) Pretore Turgovia Notariat Notariat Notariat Uri Gemeindekanzlei Gemeinderat Gemeinderat Vaud Notaire Juge de paix Juge de paix Vallese Notaire Notar Juge de commune Gemeinderichter Juge de commune Gemeinderichter Zugo Erbschaftsbehörde der Gemeinde Erbschaftsbehörde der Gemeinde Erbschaftsbehörde der Gemeinde Zurigo Notariat Einzelrichter Bezirksgericht Einzelrichter Bezirksgericht 58 | Le autorità competenti La presente pubblicazione ha esclusivamente fini informativi e non costituisce un’offerta, o la richiesta di un’offerta, per la vendita o l’acquisto di un prodotto o altro specifico servizio. Nonostante tutte le informazioni e opinioni ivi espresse siano state ottenute da fonti ritenute attendibili e in buona fede, non si forniscono dichiarazioni e garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro accuratezza e completezza. Tutte le informazioni e opinioni indicate sono soggette a variazioni senza preavviso. UBS ha il diritto di modificare l’offerta di prodotti, i servizi e i prezzi in qualsiasi momente senza preavviso. Alcuni prodotti e servizi sono soggetti a disposizioni legislative e non possono pertanto essere offerti su scala mondiale senza restrizioni. In linea di principio, UBS non fornisce consulenza legale o fiscale e la presente pubblicazione non costituisce una tale consulenza. UBS raccomanda vivamente a tutti i soggetti che prendano in considerazione i prodotti e i servizi descritti nella presente pubblicazione di richiedere una consulenza legale, fiscale e professionale indipendente adeguata. 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