ab
Sapere tutto
il necessario
Successione – Le risposte in materia di eredità e lasciti
Indice
05
Introduzione
06
Fare il punto della situazione – Qual è la
vostra situazione attuale?
L’inventario
06
08
08
09
09
09
09
09
09
09
10
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13
13
13
13
13
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14
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17
19
19
20
20
20
2 | Indice
Regole fondamentali per ogni caso di
successione – Quali sono le condizioni quadro
Regime dei beni tra i coniugi e diritto successorio
Digressione: Disposizioni per le persone
coniugate
Partner con gli stessi diritti
L’abitazione coniugale
Il mantenimento della famiglia
La collaborazione particolare
I negozi giuridici
Obbligo di informazione
Il diritto matrimoniale – Cosa dovreste sapere
Il regime dei beni tra i coniugi
Le singole masse patrimoniali dei coniugi
Struttura delle masse patrimoniali in caso
di partecipazione agli acquisti
Sostanza coniugale
Beni propri della moglie/del marito
Acquisti della moglie/del marito
Partecipazione agli acquisti in caso
di scioglimento del regime matrimoniale
La partecipazione agli acquisti
A chi appartengono i beni?
Lo scioglimento del regime dei beni
Liquidazione del regime dei beni in seguito
al decesso del marito
Come si divide?
La convenzione matrimoniale
Con la partecipazione agli acquisti
Per modificare il regime dei beni
La comunione dei beni
Scioglimento della comunione dei beni
27
27
28
30
31
31
32
32
33
34
34
35
36
Digressione: Regolamento della successione
tra coniugi
Il diritto successorio – Chi eredita quanto?
La successione legale del Codice civile svizzero
Chi sono i vostri eredi?
Se avete discendenti senza lasciare un coniuge
superstite
Se non avete discendenti e non lasciate
un coniuge superstite
Quando ereditano zii e cugini?
Lo Stato quale erede
Assegnare la porzione legittima
36
36
Digressione: Diritto successorio
nelle relazioni «paramatrimoniali»
Concubinato e diritto successorio
Coppie dello stesso sesso
37
38
38
38
La successione – Come regolarla
Il testamento
Potete istituire eredi
Potete assegnare legati
41
41
42
42
42
42
43
44
44
45
45
47
47
Fissate norme di ripartizione
La sostituzione fedecommissaria
Decidete l’istituzione di una fondazione
autonoma
Se diseredate una persona
Determinate un esecutore testamentario
Come viene allestito un testamento
Il testamento olografo
Il testamento pubblico
Modifica e revoca del testamento
Che cosa succede con il testamento?
Il contratto successorio
Rinuncia all’eredità
«Ereditare in vita»
Anticipo ereditario e collazione di immobili
Anticipo ereditario e previdenza
Particolarità a livello fiscale
48
49
49
49
50
51
52
53
In caso di successione – Che cosa fare?
Comunione ereditaria
Legatario
Coniuge
Accettare o rinunciare all’eredità?
La divisione dell’eredità
Chiusura della divisione
Le azioni ereditarie
54
55
55
55
55
55
55
55
56
57
In caso di decesso – Cosa fare?
Le istanze ufficiali intervengono
I testamenti devono essere consegnati all’autorità
Assicurazioni sulla vita
Il certificato ereditario
L’esecutore testamentario
Le procure bancarie
Documenti per l’inventario
Le imposte di successione
Rivolgetevi agli esperti
58
Le autorità competenti – Chi si occupa di cosa?
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
24
24
24
26
Il diritto successorio del coniuge – Cosa spetta
al coniuge superstite?
Caso di successione con figli
Trattamento preferenziale del coniuge superstite
Che cosa si intende per usufrutto?
Trattamento preferenziale del coniuge superstite
quando il defunto non ha figli
La divisione dell’eredità
La porzione legittima del coniuge superstite
Le quote ereditarie nel diritto successorio
dei coniugi
39
39
40
Caso di successione
22
Comunione di beni limitata
La separazione dei beni
Come viene conclusa una convenzione
matrimoniale?
Decesso
21
21
21
Indice | 3
4 | xxx
Diritto matrimoniale
Introduzione
ll presente opuscolo intende aiutare ad affrontare questo
tipo di problemi e forse anche stimolare a cercare l’assistenza di uno specialista.
I nostri specialisti sono a vostra disposizione
con il loro know-how per rispondere a
qualsiasi domanda in materia di pianificazione successoria.
La pianificazione della successione rappresenta una parte
della pianificazione finanziaria globale e va orientata alle
specifiche esigenze e agli interessi degli eredi nonché coordinata con l’analisi previdenziale, il piano della liquidità, l’ottimizzazione fiscale della struttura e dell’investimento del patrimonio. Per questa consulenza giuridica
e finanziaria globale, che comprende anche le assicurazioni sulla vita e le rendite vitalizie, per la formulazione
di contratti e del testamento come pure per l’analisi fiscale in merito al prelievo di capitale o della rendita, il
nostro istituto è a vostra completa disposizione come
punto di riferimento e interlocutore ad alto profilo professionale.
La vostra UBS
Introduzione | 5
Caso di successione
Il regime dei beni matrimoniali e il diritto successorio attualmente in vigore permettono a ognuno dei coniugi di
agire in modo individuale, ma nel contempo offrono la
possibilità di trovare anche in campo patrimoniale soluzioni equilibrate. Il diritto successorio lascia al testatore
non sposato spazio per disciplinare la successione in
modo differenziato, seppure nell’osservanza delle prescrizioni e delle restrizioni giuridiche in materia.
Decesso
prima o poi ciascuno di noi è confrontato con problemi
di successione: vuoi perché desidera regolare quel che accadrà dopo il proprio trapasso, vuoi perché partecipa a
titolo di erede a una successione di altri.
Diritto successorio
Gentile lettrice, gentile lettore,
Fare il punto della situazione –
Qual è la vostra situazione
attuale?
Forse non avete mai pensato al problema della successione, oppure avete già preso delle disposizioni ma è
passato tanto tempo. Non pensate che sia il caso di riflettere nuovamente sull’argomento e di porsi le seguenti
domande?
• Chi riceverà la mia eredità?
• Quanto prevede la legge è sufficiente?
• Come posso prendere disposizioni che differiscono
dalla legge?
• Ho già preso delle disposizioni?
• In caso affermativo, sono ancora attuali?
• Il mio testamento è conservato in un luogo sicuro?
• Come vengono valutati i miei beni patrimoniali nella
successione?
• Chi effettua la divisione dell’eredità?
• Quali sono le conseguenze fiscali e i costi di cui tenere
conto?
6 | Fare il punto della situazione
L’inventario
In ogni caso di successione viene compilato in primo
luogo un inventario fiscale, che comprende i valori patrimoniali del defunto, valutati al momento del decesso.
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Titoli/averi
Al valore di corso/saldo
Per valutare depositi titoli, conti ecc. occorre un
estratto patrimoniale con gli interessi pro rata al giorno di riferimento.
Valori mobiliari (monete, gioielli, collezioni)
Al valore di stima da parte di uno specialista
Una cassetta di sicurezza presso la banca garantisce
una sicurezza elevata senza il rischio di smarrimento.
Immobili
Al valore venale (valore di vendita)
Ai fini della divisione è giustificato tener conto
di eventuali imposte immobiliari latenti.
Per la stima del valore venale, consigliamo
di ricorrere agli specialisti
Decesso
Valore venale
CHF
Ipoteca
CHF
Valore netto
CHF
CHF
Debiti
Patrimonio
Assicurazione
Previdenza ottimizzata dal punto di vista fiscale,
protezione in caso di decesso, garanzia delle entrate
e della liquidità
CHF
CHF
Totale attivi
Dedotti i passivi
Caso di successione
Come si presenta la mia situazione patrimoniale?
Come vanno valutati i beni in caso di successione?
CHF
CHF
Valore di riscatto
CHF
Prestazione assicurativa CHF
Beneficiari
Fare il punto della situazione | 7
Regole fondamentali per ogni
caso di successione – Quali sono
le condizioni quadro
Regime dei beni tra i coniugi e diritto successorio
Le persone non coniugate devono interessarsi unicamente
del diritto successorio. Al riguardo va detto che possono
disporre liberamente di tutti i loro beni mediante testamento, a condizione che rispettino la porzione legittima
dovuta agli eventuali parenti stretti.
Persona non coniugata
Coniugi
Patrimonio della
persona non coniugata
Patrimonio
dei coniugi
Decesso
Per le persone coniugate le possibilità sono molto più limitate, considerato che devono tener conto anche del regime dei beni. Quest’ultimo determina a quale coniuge
appartengono i beni esistenti e a chi toccheranno in caso
di decesso di uno dei coniugi. La liquidazione del regime
dei beni precede la divisione dell’eredità, determinando
che cosa il partner superstite può pretendere in anticipo
e che cosa costituisce la successione del defunto.
Liquidazione del
regime dei beni
• secondo il regime
legale dei beni
• secondo la convenzione matrimoniale
Disgiunzione
della quota del
coniuge superstite
• in base al regime
dei beni e alla
convenzione
matrimoniale
Patrimonio successorio
del testatore non
coniugato
Patrimonio successorio
del coniuge defunto
La sostituzione fedecommissaria
• secondo la successione legale
• secondo il testamento/contratto successorio
8 | Regole fondamentali per ogni caso di successione
Diritto matrimoniale
Digressione:
La collaborazione particolare
di un coniuge nella professione o nell’impresa dell’altro
dà diritto a un’equa indennità, esigibile immediatamente,
ma che è possibile richiedere anche più tardi. Questa indennità può essere modificata mediante un contratto di
lavoro.
L’abitazione coniugale
viene scelta insieme. L’accordo di entrambi i coniugi è
necessario per disdire il contratto di locazione o per vendere l’abitazione.
I negozi giuridici
possono essere conclusi tra i coniugi senza l’intervento
dell’autorità.
Il mantenimento della famiglia
è compito comune. Il coniuge che provvede al governo
della casa ha diritto a una congrua somma, che dev’essere corrisposta regolarmente e di cui può disporre liberamente.
L’ammontare di questo importo viene determinato tenendo conto dei propri introiti, dell’impegno necessario
per provvedere in modo responsabile al futuro della
famiglia, nonché del diritto del coniuge che guadagna ad
avere lo stesso importo a sua disposizione.
Obbligo di informazione
Ciascun coniuge è tenuto a informare l’altro sui redditi
percepiti, sulla sua sostanza e sui suoi debiti.
Le presenti disposizioni valgono dal 1º gennaio 1988 per
tutti i coniugi, indipendentemente dal fatto che siano sottoposti al vecchio o al nuovo ordinamento del regime dei
beni.
Digressione: Disposizioni per le persone coniugate | 9
Decesso
Partner con gli stessi diritti
L’attuale diritto matrimoniale del Codice civile svizzero
(CC) si basa sul presupposto di un’unione coniugale in
seno alla quale entrambi i coniugi hanno medesimi diritti e doveri. Dalle disposizioni relative agli effetti del
matrimonio evidenziamo i seguenti punti importanti:
Caso di successione
Diritto successorio
Disposizioni per le persone coniugate
Sapete secondo quali regole i beni
incidono sul patrimonio dei coniugi
durante e dopo il matrimonio?
10 | Il diritto matrimoniale
Il regime dei beni tra i coniugi
A seconda del regime prescelto e del fatto che esista o
meno una convenzione matrimoniale, queste disposizioni di legge permettono di stabilire a chi appartengono
i beni durante il matrimonio e in caso di scioglimento di
quest’ultimo, come vanno divisi gli aumenti della sostanza coniugale, come compensare i debiti e le partecipazioni reciproche, come attribuire gli oggetti della sostanza coniugale in caso di scioglimento.
Secondo il diritto vigente si distinguono i seguenti regimi dei beni:
Regimi dei beni
Partecipazione agli acquisti
Comunione dei beni
Separazione dei beni
Regime dei beni ordinario
• È di norma applicabile nella misura
in cui i coniugi non hanno stipulato
una convenzione matrimoniale e
non entra in linea di conto la separazione dei beni.
• Ogni coniuge dispone di due masse
di beni:
a) I beni propri, definiti dalla legge e
dalla convenzione matrimoniale.
b) Gli acquisti (valori patrimoniali
acquisiti contro pagamento durante il matrimonio).
• È l’unico regime dei beni che può essere applicato esclusivamente tramite un contratto.
• La comunione dei beni comprende
complessivamente tre masse di beni:
a) I beni comuni di entrambi i coniugi (appartenenti a entrambi i
coniugi).
b) Entrambi i beni propri
Contrariamente alla partecipazione agli acquisti, questo regime
comprende soltanto pochi oggetti
a uso personale nonché pretese
di riparazione morale.
• Può essere realizzato contrattualmente o per legge (cosiddetto regime dei beni straordinario).
• I patrimoni del marito e della moglie
costituiscono delle masse dei beni
separati e gestiti personalmente dai
coniugi. Di fatto esistono due patrimoni.
Il diritto matrimoniale | 11
Decesso
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
Il diritto matrimoniale –
Cosa dovreste sapere
Il regime dei beni ordinario della partecipazione agli
acquisti è valido a norma di legge
• per tutti i matrimoni contratti dopo il 1° gennaio 1988,
• per tutti i matrimoni contratti anteriormente al 1° gennaio 1988, se non è stata stipulata una convenzione
matrimoniale e
• per tutti i matrimoni contratti anteriormente con una
convenzione matrimoniale sulla ripartizione degli aumenti, se l’assoggettamento al nuovo diritto è stato richiesto nel 1988.
La comunione e la separazione dei beni possono essere
convenuti tramite convenzione matrimoniale.
Le singole masse patrimoniali dei coniugi
L’unione dei beni secondo il vecchio diritto1 e la partecipazione agli acquisti secondo il nuovo diritto hanno in
comune il fatto che
• a ogni coniuge spetta la proprietà dei valori patrimoniali che ha apportato;
• in caso di scioglimento del matrimonio dev’essere accertato e ripartito separatamente l’aumento della sostanza patrimoniale proveniente da acquisti effettuati
durante il matrimonio.
Nei beni propri rientrano in particolare gli oggetti a uso
personale e i valori patrimoniali di cui disponeva un coniuge all’inizio del regime dei beni o che sono stati acquisiti durante il matrimonio tramite eredità o altra
forma a titolo gratuito (p.es. una donazione). Il concetto
di acquisti comprende i capitali risparmiati dalle entrate
12 | Il diritto matrimoniale
e i beni costituiti con il risparmio durante il matrimonio.
L’aumento è al momento dello scioglimento del matrimonio il saldo positivo degli acquisti al netto dei debiti
che gravano sul patrimonio degli acquisti (sottrazione
dei passivi dagli attivi).
Coloro che hanno concluso prima del 1º gennaio 1988
una convenzione matrimoniale, che modifica la ripartizione degli aumenti rispetto alla legge, soggiacciono anche oggi al vecchio diritto1. La convenzione matrimoniale continua a essere valida. La differenza fondamentale rispetto al nuovo diritto consiste nel fatto che i beni
che servono all’esercizio della professione della moglie o
la retribuzione della moglie che lavora formano i suoi
beni riservati analogamente alle regole della separazione
dei beni e non rientrano negli aumenti.
Se i coniugi si sono assoggettati prima del 31 dicembre
1988 al nuovo diritto mediante una dichiarazione congiunta all’ufficio del registro dei beni matrimoniali, la
precedente convenzione sulla partecipazione agli aumenti
continuerà a valere per la loro somma complessiva. In
tal caso rientra negli aumenti anche il reddito professionale percepito dalla moglie, dal momento che questi beni
propri vengono a mancare nel nuovo regime dei beni.
1
Il regime dei beni previsto dal vecchio diritto, denominato unione dei beni,
è valido per i matrimoni celebrati prima del 1° gennaio 1988, se
– è stata conclusa una convenzione matrimoniale e con il contenuto «modifica della ripartizione degli aumenti» prima del 1º gennaio 1988 e
non si è fatta una dichiarazione di assoggettamento al nuovo diritto,
– senza convenzione matrimoniale è stato dichiarato il mantenimento del
regime dei beni in base al vecchio diritto.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
Struttura delle masse patrimoniali in caso
di partecipazione agli acquisti
Beni propri
del marito
Acquisti
del marito
Beni propri della moglie/del marito
I beni propri comprendono gli oggetti personali, il patrimonio al momento del matrimonio, il patrimonio proveniente da eredità, le donazioni durante il matrimonio,
le pretese di riparazione morale e i beni acquisiti in sostituzione dei beni propri. La proprietà rimane del rispettivo coniuge. Amministrazione e uso da parte di ogni
coniuge in modo autonomo.
Acquisti della moglie/del marito
Per acquisti s’intendono il patrimonio acquisito durante
il matrimonio da parte di ognuno dei coniugi mediante
il reddito del proprio lavoro, il riscatto del capitale della
cassa pensione, le prestazioni assicurative, il reddito dei
beni propri e i beni acquisiti in sostituzione dei beni propri. Ogni coniuge mantiene la proprietà nonché l’amministrazione e l’uso degli acquisti, così come per i beni
propri.
Acquisti
della moglie
Beni propri
della moglie
Partecipazione agli acquisti in caso di scioglimento
del regime matrimoniale
Ogni coniuge (risp. i suoi eredi) partecipa per metà
all’aumento dell’altro; in altri termini, la somma
dell’aumento dei due coniugi viene suddivisa tra di loro.
La coniuge conserva i beni propri nonché la metà del suo
aumento e riceve la metà dell’aumento del marito. Il
marito conserva i beni propri nonché la metà del suo
aumento e riceve la metà dell’aumento della moglie.
Il diritto matrimoniale | 13
Decesso
Sostanza coniugale
La partecipazione agli acquisti
Patrimonio dei coniugi Rossi: CHF 1 290 000
Situazione iniziale
Carlo Rossi lascia un patrimonio di CHF 1 130 000 di cui
CHF 550 000 ereditati dai propri genitori durante il matrimonio; il resto è costituito da risparmi.
Maria Rossi possiede CHF 160 000 di cui CHF 60 000
apportati al momento del matrimonio; il resto è costituito
da risparmi.
Liquidazione del regime dei beni
Beni propri
Acquisti
(aumento)
Beni propri
Acquisti
(aumento)
CHF 550 000
CHF 580 000
CHF 60 000
CHF 100 000
Al marito risp. ai suoi eredi spettano
Beni propri
1/2 dell’aumento della moglie
1/2 del proprio aumento
CHF 550 000
CHF 50 000
CHF 290 000
Alla moglie risp. ai suoi eredi spettano
Beni propri
CHF 60 000
1/2 dell’aumento del marito
CHF 290 000
1/2 del proprio aumento
CHF 50 000
Totale
CHF 890 000
Totale
A chi appartengono i beni?
In caso di contrasti, per determinare l’attribuzione dei
beni al proprietario definitivo, la legge applica il principio dell’onere della prova.
Chi afferma che un bene è proprietà di uno o dell’altro
coniuge, deve fornirne la prova. Senza tale prova, si presume che esso sia comproprietà dei coniugi.
L’intero patrimonio di un coniuge è così considerato suo
proprio acquisto. L’appartenenza ai beni propri (apporti)
deve poter essere provata. In caso di liquidazione con i
coeredi, il coniuge superstite può trovarsi in difficoltà nel
raccogliere le prove. È meglio quindi premunirsi:
• annotate quali sono gli apporti mediante un documento sottoscritto da entrambi;
• conservate i documenti relativi ad acquisti, eredità, donazioni (ricevute, dichiarazioni fiscali al momento del
matrimonio, conteggi);
• redigete eventualmente un inventario degli apporti
(atto ufficiale). Si presume che un tale inventario sia
esatto se è stato costituito entro un anno dall’apporto
dei beni;
• la ripartizione è facilitata se ogni coniuge colloca i suoi
apporti in titoli e averi in un proprio conto o deposito;
il conferimento di procure assicura il reciproco diritto
di disporre di tali beni.
14 | Il diritto matrimoniale
CHF 400 000
Il reddito dei beni apportati (interessi e dividendi sui beni
propri) è considerato un acquisto. I redditi risparmiati
provenienti da beni propri rientrano pertanto nella ripartizione degli aumenti. La divisione può essere complicata e la soluzione può spesso sembrare ingiusta:
• mediante una convenzione matrimoniale si può stabilire che i redditi dei beni propri non rientrino negli acquisti, ma costituiscano a loro volta beni propri.
Il plusvalore di un valore patrimoniale conseguito durante il matrimonio rimane un bene proprio. Se tuttavia
è stato ottenuto mediante l’investimento di acquisti o con
il contributo del partner, si viene a creare un diritto a un
compenso variabile. Per le persone che esercitano un’attività indipendente vi è un’altra possibilità di riunire beni
propri e acquisti:
• i beni appartenenti agli acquisti e destinati all’esercizio
di una professione o di un’impresa possono essere dichiarati beni propri mediante una convenzione matrimoniale. In questo modo un’azienda commerciale e
il suo sviluppo divengono beni propri e sono esclusi
dalla partecipazione agli acquisti e dalla ripartizione
dell’aumento. La commistione di valore aziendale
apportato e di utile investito non costituisce così un
problema per il regime dei beni.
Intervengono poi alcune correzioni che influenzano la
determinazione dell’aumento. Gli scambi avvenuti tra le
due masse patrimoniali vengono ristabiliti mediante
compensi.
Se i mezzi provenienti da una massa patrimoniale di uno
dei coniugi sono stati utilizzati per l’acquisto, il miglioramento o la conservazione di un bene patrimoniale appartenente all’altra massa patrimoniale del medesimo coniuge, il diritto alla compensazione va corretto a seconda
del maggiore o minor valore corrispondente.
Il signor Carlo Eredi ha ereditato CHF 100 000 quali
beni propri. In seguito ha acquistato una casa al prezzo
di CHF 600 000, in prevalenza con i mezzi provenienti
dagli acquisti (risparmi) e accendendo un’ipoteca. Vi ha
inoltre investito i CHF 100 000 ereditati. Con i beni propri ha quindi pagato 1/6 del prezzo d’acquisto della casa;
la casa stessa costituisce quindi un acquisto.
Al momento dello scioglimento del matrimonio, la casa
ha un valore di CHF 900 000. I beni propri partecipano
quindi al plusvalore di CHF 300 000 in ragione di 1/6,
ossia per CHF 50 000. Gli acquisti vengono di conseguenza gravati di CHF 150 000 (diritto alla compensazione, più quota del plusvalore) a favore dei beni propri.
Marta Nessi, in seguito alla divisione di un’eredità, ha
ripreso la casa paterna al prezzo di CHF 400 000. La sua
quota ereditaria ammonta a soli CHF 300 000 e il saldo
di CHF 100 000 le viene messo a disposizione dal marito, che assume quindi a proprio carico 1/4 del prezzo
d’acquisto. Il contributo del marito proviene dai suoi acquisti.
La casa viene venduta in un secondo tempo per
CHF 600 000 (il 50% di aumento del valore). Il signor
Nessi partecipa al plusvalore di CHF 200 000 nella
misura di 1/4 (oppure il 50% dell’aumento di valore del
contributo), quindi con CHF 50 000. Ai suoi acquisti
spettano quindi complessivamente CHF 150 000. Questa
somma grava sui beni propri della moglie, dei quali l’immobile fa parte. Se al momento dello scioglimento del
matrimonio l’immobile fa ancora parte del patrimonio,
per il calcolo del plusvalore è determinante il valore venale in quel momento. Il contributo fornito dal marito –
aumentato della partecipazione al plusvalore – verrà
accreditato ai suoi acquisti.
In questo modo evitate possibili difficoltà:
• Documentate il diritto alla compensazione del quale si
dovrà tener conto.
• Anche l’acquisto in comproprietà, in proprietà comune
quale società semplice o in proprietà comune quale comunione di beni, con quote proporzionali ai mezzi investiti, permette a entrambi i coniugi di partecipare a
variazioni di valore del bene acquistato.
Il diritto matrimoniale | 15
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La signora Maria Bianchi ha ereditato CHF 10 000 con
i quali ha saldato un debito del marito, dovuto per l’acquisto di un’automobile. Il valore dell’automobile costituisce una parte degli acquisti del marito, ma questi sono
gravati da una pretesa di CHF 10 000 a favore dei beni
propri della moglie.
La partecipazione al plusvalore dev’essere accreditata
alla massa dalla quale la prestazione è stata prelevata
(per esempio: contributo proveniente dai beni propri di
un coniuge per gli acquisti dell’altro coniuge, il plusvalore spetta ai beni propri del coniuge che ha fornito la
prestazione). In virtù della reciproca partecipazione, i
contributi provenienti dagli acquisti di un coniuge per gli
acquisti dell’altro coniuge hanno effetto neutro e non
vanno quindi considerati. Se diversi investimenti hanno
prodotto sia delle plusvalenze, sia delle perdite, queste
ultime possono essere compensate.
Caso di successione
I beni propri dei coniugi e gli acquisti
di ciascuno di loro vengono separati
secondo il valore che hanno al momento dello scioglimento del regime
dei beni.
Quando un coniuge ha contribuito a favore dell’altro per
l’acquisto, il miglioramento o la conservazione di oggetti
patrimoniali, se il contributo è stato concesso senza controprestazione, si ha diritto a partecipare al plusvalore.
Non è prevista invece una partecipazione alla perdita.
Decesso
Lo scioglimento del regime dei beni
La partecipazione agli acquisti cessa con l’adozione di
un altro regime dei beni oppure per divorzio o in caso di
decesso. Per procedere alla liquidazione, ogni coniuge riprende i beni che si trovano in possesso dell’altro. Anche i debiti reciproci vengono regolati.
• La partecipazione al plusvalore di un coniuge nei confronti dell’altro può essere esclusa mediante convenzione scritta. Anche un contratto di mutuo può fissare
l’ammontare dell’investimento e regolare gli ammortamenti. La donazione esclude la partecipazione al
plusvalore.
• Il calcolo del plusvalore è facilitato se il valore dell’oggetto viene accertato al momento dell’investimento. È
solo in questo modo che il rapporto di partecipazione
può essere determinato senza difficoltà. Anche in caso
di ulteriori investimenti destinati ad aumentare il valore dell’oggetto o a conservarlo, è bene prendere nota
del valore e dell’ammontare dell’investimento.
Ogni coniuge può disporre del proprio patrimonio
senza il consenso dell’altro. Per evitare una riduzione
della quota di partecipazione agli aumenti attraverso
donazioni, le liberalità effettuate nei cinque anni che
precedono lo scioglimento del regime dei beni vanno aggiunte agli acquisti, sempre che la donazione provenga
dagli acquisti e che l’altro coniuge non vi abbia acconsentito. La restituzione può essere chiesta al donatario
se il patrimonio di uno dei coniugi non basta a coprire
la quota dell’altro coniuge (o dei suoi eredi).
• Nell’interesse dei coniugi e del beneficiario si raccomanda di documentare per scritto e con il consenso di
ambedue i coniugi le donazioni più cospicue effettuate
mediante prelievi sugli acquisti.
Il saldo del valore complessivo degli acquisti – compresi i valori patrimoniali che sono loro aggiunti (quote di
plusvalore, compensi, imputazione di donazioni) e dopo
deduzione dei debiti che gravano tale massa – costituisce
l’aumento. Una diminuzione non viene presa in considerazione.
Secondo le norme del regime dei
beni, l’aumento spetta in parti
uguali a ciascuno dei coniugi o ai
loro eredi.
• Sia la metà dell’aumento del coniuge defunto, sia
quella dell’aumento del coniuge superstite rientrano
nel patrimonio successorio del coniuge defunto. Il coniuge superstite ha diritto a questo patrimonio oltre
agli altri eredi. Mediante convenzione matrimoniale o
testamento è possibile variare l’ammontare del trattamento preferenziale nel quadro legale.
Liquidazione del regime dei beni in seguito al decesso del marito
Beni propri
del marito
Acquisti
del marito
1/2
Successione del marito
16 | Il diritto matrimoniale
Acquisti
della moglie
1/2
1/2
Beni propri
della moglie
1/2
Proprietà della moglie
Diritto matrimoniale
Esempio di calcolo
Al decesso di Pietro Bianchi si constata che è disponibile il seguente patrimonio coniugale:
Immobili (ereditati dalla successione dei genitori del coniuge)
Valore venale attuale
Debiti ipotecari
CHF
CHF
900 000
– 200 000
CHF
700 000
Titoli in deposito e averi a risparmio presso la banca,
dopo il pagamento delle fatture ancora in sospeso
CHF
400 000
Collezione e monete nella cassetta di sicurezza, stima
CHF
90 000
La moglie possiede un proprio deposito titoli e averi a risparmio per un valore di
CHF
100 000
Patrimonio coniugale
CHF 1 290 000
Caso di successione
Diritto successorio
Come si divide?
Debiti reciproci:
Decesso
Per ampliare la casa, la moglie ha concesso al marito un prestito (con un contratto di mutuo) di CHF 60 000.
L’importo proviene da un anticipo ereditario dei genitori.
Compensazione con partecipazione al plusvalore:
attingendo ai propri risparmi, messi da parte durante il matrimonio, il marito ha ristrutturato
l’immobile e tacitato fratelli e sorelle nel momento in cui è entrato in possesso dell’immobile.
Valore venale di allora
CHF
600 000
Investimenti propri (1/6)
CHF
100 000
Plusvalore attuale
CHF
300 000
Quota del plusvalore (1/6 del plusvalore)
CHF
50 000
Beni propri del marito
Valore netto della casa
Patrimonio in banca
Collezione/monete
CHF 700 000
Compenso
Debito con la moglie
CHF –150 000
CHF
CHF
CHF
CHF 550 000
Prestito al marito
Patrimonio in banca
Aumento di entrambi i coniugi
Acquisti del marito
Beni propri della moglie
CHF
60 000
400 000
90 000
490 000
CHF +150 000
CHF –60 000
CHF 580 000
Acquisti della moglie
CHF
100 000
CHF
680 000
Il diritto matrimoniale | 17
La partecipazione si compone delle quote del marito e
della moglie nel totale dell’aumento, e le reciproche pretese vengono compensate tra di loro. Qualora il pagamento di questa partecipazione dovesse creare difficoltà
al coniuge obbligato a corrispondere l’importo, questi
può ottenere dilazioni di pagamento, mediante il versamento di interessi e la prestazione di garanzie.
Per mantenere il tenore di vita attuale, il coniuge superstite può chiedere che gli sia concesso, computandolo,
l’usufrutto o il diritto d’abitazione sulla casa o sull’appartamento coniugale di proprietà del coniuge defunto.
Mediante una convenzione matrimoniale può essere pattuita una diversa modalità. Ove le circostanze lo giustifichino, il coniuge superstite o i suoi eredi legittimi possono anche chiedere l’assegnazione in proprietà. Il coniuge superstite può parimenti chiedere che gli sia
attribuita la proprietà delle suppellettili domestiche, a
condizione che la casa, l’abitazione e le suppellettili siano
appartenute al coniuge defunto.
Se un discendente ha bisogno dei locali per continuare
l’attività professionale del defunto, il coniuge superstite
non ha diritto alla ripresa in proprietà.
Decesso del marito
Alla moglie spettano, in virtù del regime matrimoniale
Beni propri
1/2 partecipazione all’aumento di entrambi i coniugi
Totale dal regime dei beni (senza convenzione matrimoniale)
CHF 60 000
CHF 340 000
CHF 400 000
Agli eredi del marito spettano
Beni propri
1/2 partecipazione all’aumento di entrambi i coniugi
Totale della successione
Spese conseguenti al decesso a carico della successione
CHF
CHF
CHF
CHF
Devoluto alla moglie e ai coeredi in base al diritto successorio,
al testamento o al contratto di successione
CHF 880 000
Quota ereditaria della moglie v. pag. 23-25
18 | Il diritto matrimoniale
550 000
340 000
890 000
–10 000
Con la partecipazione agli acquisti
Grazie alla convenzione matrimoniale è possibile disciplinare in deroga alla legge e con l’accordo reciproco:
niuge superstite quale aumento. Se la moglie dell’impresario premuore, i suoi eredi non possono avanzare
alcuna pretesa sull’azienda del marito.
• l’attribuzione del reddito dei beni propri a questi ultimi anziché agli acquisti.
• In deroga all’ordinamento legale, la convenzione matrimoniale può contenere accordi sull’attribuzione degli immobili del defunto, se servivano quale abitazione
coniugale.
Ciò permette al proprietario dei beni propri di escludere dalla ripartizione dell’aumento i redditi di risparmio:
• l’attribuzione del patrimonio commerciale di un’impresa o delle azioni di una società di famiglia ai beni
propri del titolare dell’impresa, anziché agli acquisti.
In questo modo, oltre alla parte del capitale oggetto dell’apporto, anche tutti i redditi nonché la crescita dovuta
a fattori congiunturali (determinata dal rincaro e dalla
situazione del mercato) e industriale (determinata dal
lavoro e dal cumulo dei redditi) diventano beni propri.
Ne sono esclusi gli utili e gli indennizzi riscossi, sempre
che (trattandosi di reddito dei beni propri) non vengano
essi pure dichiarati beni propri. Per regolare la successione dell’impresa, viene dunque messo a disposizione
uno strumento particolare.
Secondo le disposizioni del diritto successorio, l’impresa viene attribuita interamente agli eredi e a un
eventuale successore all’interno della famiglia, senza
che il coniuge superstite possa avanzare delle pretese
dal regime dei beni. La sostanza privata accumulata
con gli utili e gli stipendi può essere attribuita al co-
• La convenzione matrimoniale più frequente dovrebbe
comunque essere quella in virtù della quale la partecipazione all’aumento viene modificata. Al posto della
divisione per metà, si può stipulare un altro modo di
divisione.
In un caso del genere sono fatte salve le porzioni legittime dei figli non comuni. Ciò significa che se esistono
solo figli comuni, l’intero aumento può essere attribuito al coniuge superstite. In questo caso, agli eredi
del coniuge premorto spettano solo i beni propri del
defunto.
Per quanto concerne queste convenzioni matrimoniali,
raccomandiamo di indicare quali valori patrimoniali
sono apporti dei coniugi nel matrimonio e costituiscono pertanto dei beni propri. In tal modo lo scioglimento risulterà notevolmente facilitato. Se l’intero
patrimonio coniugale è stato costituito durante il matrimonio con il risparmio, mediante convenzione matrimoniale l’intero patrimonio può essere attribuito al
coniuge superstite e i discendenti raccolgono l’eredità
solo al decesso di ambedue i genitori.
Il diritto matrimoniale | 19
Decesso
Caso di successione
La convezione matrimoniale rappresenta spesso il
modo migliore per regolare la successione, quando si
desidera favorire il coniuge superstite, semplificare la
liquidazione del regime matrimoniale e adottare soluzioni particolari per determinati oggetti patrimoniali.
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La convenzione matrimoniale
Decesso del marito
Alla moglie spettano in virtù del regime matrimoniale
Beni propri
Intero aumento proprio
Intero aumento del marito
Totale dal regime dei beni (con convenzione matrimoniale)
CHF
CHF 100 000
CHF 580 000
60 000
CHF 680 000
CHF 740 000
Agli eredi del marito spettano
Beni propri
Nessun aumento proprio
Nessun aumento della moglie
Totale della successione
Spese conseguenti al decesso a carico della successione
CHF 550 000
CHF
–
CHF
–
CHF 550 000
CHF –10 000
Devoluto alla moglie e ai coeredi in base al diritto successorio,
al testamento o al contratto successorio
CHF 540 000
Quota ereditaria della moglie v. pag. 23-25
Per modificare il regime dei beni
Il regime dei beni convenzionali si suddivide in comunione dei beni e separazione dei beni.
La comunione dei beni
Il patrimonio e il reddito dei coniugi costituiscono
un’unica sostanza comune a entrambi i coniugi.
Per convenzione matrimoniale, per liberalità di terzi o per
legge accanto alla sostanza comune si costituiscono ancora beni propri dei coniugi. I beni propri legali non
hanno nessuna importanza, visto che si limitano a oggetti
personali e pretese di riparazione morale. Le eredità, comprese le porzioni legittime ricevute da parenti, sono
parimenti attribuite alla sostanza comune. Tuttavia la
convenzione matrimoniale può considerare le porzioni legittime come beni propri.
Proprietà immobiliari: al momento di costituire la comunione dei beni con l’attribuzione degli immobili alla
sostanza comune, si raccomanda di iscrivere entrambi i
coniugi quali proprietari nel Registro fondiario. In caso di
scioglimento, il trasferimento di proprietà al coniuge superstite risulta così più facile, soprattutto se non vi sono
figli. Altrimenti è necessario un testamento a favore del
coniuge.
Un coniuge può disporre della sostanza comune solo con
il consenso dell’altro.
Scioglimento della comunione dei beni
In caso di scioglimento in seguito al decesso di uno dei
coniugi, il coniuge superstite, in concorrenza con gli
eventuali coeredi, può esigere:
• che gli vengano lasciati i beni che nell’ambito del regime ordinario (partecipazione agli acquisti) avrebbero
costituito i suoi beni propri. Per convenzione matrimoniale è senz’altro consentito adottare norme di divisione;
• che l’appartamento o l’abitazione coniugale nonché le
suppellettili domestiche gli vengano dati in proprietà.
Per la rinuncia di un’eredità o l’accettazione di un’eredità
gravata da debiti è necessario il consenso di entrambi i
coniugi.
A ogni coniuge spetta la metà della sostanza comune se
la comunione è sciolta per morte dell’altro coniuge o per
adozione di un nuovo regime dei beni. In caso di succes-
20 | Il diritto matrimoniale
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Comunione di beni limitata
• La convenzione matrimoniale può escludere dalla comunione determinati oggetti, il reddito del lavoro e la
sostanza commerciale.
• La comunione può essere limitata agli acquisti, in
modo che accanto alla sostanza comune formata da
questi possano sussistere anche beni propri. Il reddito
di questi beni propri rientra nella sostanza comune,
salvo diversa regolamentazione convenzionale.
Coloro che hanno adottato la comunione dei beni per convenzione matrimoniale prima del 1º gennaio 1988 soggiacciono ancora al vecchio diritto.
Ciò significa: sono applicabili le vecchie disposizioni, segnatamente
• lo stipendio della moglie che esercita un’attività rimane bene proprio secondo le norme della separazione dei beni, sempre che non ne trasferisca
i risparmi nella sostanza comune;
• la porzione legittima dei discendenti ammonta a 1/4 della sostanza complessiva.
Per applicare il diritto attualmente in vigore è necessario stipulare una
nuova convenzione matrimoniale.
In caso di decesso di uno dei coniugi, il suo patrimonio
costituisce la massa successoria che spetta ai suoi eredi
secondo il diritto successorio. La separazione dei beni
viene spesso scelta quando uno dei coniugi porta al momento del matrimonio un patrimonio rilevante e vuole
pure conservarne il reddito, oppure quando gli introiti
di ciascun coniuge appartengono solo a lui e non si vuole
che passino al coniuge superstite e agli eredi come acquisti. Questo regime dei beni non ha alcun influsso sulla
tassazione comune dei coniugi.
Come viene conclusa una convenzione
matrimoniale?
Una convenzione matrimoniale può essere conclusa
prima o durante il matrimonio. Essa dev’essere conclusa
mediante atto pubblico; ciò significa che i coniugi devono stipularla, modificarla o abrogarla in presenza di
un pubblico ufficiale. La convenzione esplica i suoi effetti sia tra i coniugi e i loro eredi, sia nei confronti di
terzi che ne sono a conoscenza.
Senza convenzione matrimoniale, il regime della separazione dei beni può essere istituito dal giudice, su istanza
di uno dei coniugi (v. art. 185 CC).
Coloro che hanno stipulato la separazione dei beni secondo il vecchio
diritto, dal 1º gennaio 1988 soggiacciono alla separazione dei beni in base
alle nuove norme.
Il diritto matrimoniale | 21
Caso di successione
La convenzione matrimoniale può prevedere un altro
modo di divisione. Al coniuge superstite può quindi essere attribuita l’intera sostanza comune. Una tale disposizione non può tuttavia ledere le pretese delle porzioni
legittime dei discendenti del defunto. Matematicamente
parlando, queste pretese relative alle porzioni legittime
corrispondono a 3/16 dell’intera massa ereditaria. Gli altri eredi (genitori, fratelli e sorelle ecc.) possono essere
esclusi per convenzione matrimoniale, anche se il diritto
successorio garantisce loro la protezione della porzione
legittima.
La separazione dei beni
Ognuno dei coniugi conserva, utilizza e amministra la
sua sostanza in modo autonomo come bene proprio. Anche il reddito costituisce bene proprio. Non si formano
acquisti che soggiacciono alla divisione in virtù del regime matrimoniale. Chi afferma che un determinato
valore patrimoniale è di sua proprietà, deve fornirne le
prove, altrimenti si presuppone che il valore sia di proprietà di entrambi i coniugi.
Decesso
sione, la metà della sostanza comune spetta quindi al coniuge superstite e l’altra metà agli eredi.
Sapete chi sono i vostri
eredi e quale sarà la quota
spettante ai singoli eredi?
22 | Il diritto successorio del coniuge
Diritto matrimoniale
Caso di successione
Diritto successorio
Il diritto successorio del coniuge –
Cosa spetta al coniuge superstite?
… può pretendere in virtù del regime dei beni
o della convenzione matrimoniale.
… deve dividere quale eredità del coniuge
defunto con i coeredi (successione).
Oltre ai coeredi consanguinei e adottivi, anche il coniuge
superstite fa parte degli eredi legittimi. Regolamentazioni
divergenti devono essere stabilite nel quadro di un testamento.
L’eredità viene distribuita in virtù del diritto successorio,
sempre che non siano state adottate soluzioni diverse.
La legge stabilisce che il coniuge superstite riceva
Se vi sono discendenti:
la metà dell’eredità.
In mancanza di discendenti:
se vi sono eredi della stirpe dei genitori
(genitori, fratelli e sorelle e i loro discendenti):
3/4 dell’eredità.
Se non vi sono eredi della stirpe dei genitori:
l’intera eredità.
Il diritto successorio del coniuge | 23
Decesso
La liquidazione del regime dei beni determina ciò che il coniuge superstite…
• alla proprietà dell’eredità in misura pari alla porzione
disponibile;
• all’usufrutto sull’ulteriore eredità spettante ai discendenti;
• alla ripresa in proprietà di oggetti della successione di
sua libera scelta, dietro compensazione delle pretese di
proprietà derivanti dal regime matrimoniale e dal diritto successorio.
Caso di successione con figli
Della totalità dell’aumento del coniuge, il coniuge superstite riceve i 3/4 della somma calcolata in base al regime matrimoniale e al diritto successorio. I figli hanno
diritto a 1/4. In molti casi questa disposizione legale può
risultare sufficiente dal punto di vista economico (verificare il reddito ed eventualmente l’immobilizzo o il finanziamento dell’importo da versare!). Andrebbero tuttavia discussi un’eventuale modifica e gli effetti conseguenti. Le norme di attribuzione possono rappresentare
efficaci integrazioni al testamento.
Che cosa si intende per usufrutto?
L’usufrutto significa che il coniuge superstite può usare
il patrimonio, ad esempio titoli, immobili e oggetti. A tal
fine gli è attribuito il possesso del patrimonio in usufrutto, nonché la relativa gestione. Spettano per legge all’usufruttuario gli interessi e i dividendi, il reddito degli
immobili, l’uso proprio o la locazione per proprio conto
della casa e dell’appartamento in condominio. Gli altri
eredi (p.es. discendenti) sono tuttavia proprietari dei valori patrimoniali. Al momento della scelta bisogna però
anche tener conto degli oneri, visto che l’usufruttuario
paga le imposte sul reddito e sulla sostanza, le spese
d’amministrazione, gli interessi ipotecari, i costi di manutenzione e d’esercizio per gli immobili nonché i premi
assicurativi. In caso di riparazioni straordinarie o di investimenti che accrescono il valore dei beni – aumentando ad esempio il valore locativo – possono sorgere
conflitti con i proprietari (coeredi). Se si teme che per il
capitale (o la proprietà) insorgano pericoli, i proprietari
possono anche esigere garanzie dall’usufruttuario.
Trattamento preferenziale del coniuge superstite
Mediante testamento, una parte dell’eredità può essere
devoluta al coniuge superstite a scapito dei discendenti
o di altri eredi legittimi. In questo modo aumenta la
parte d’eredità che gli spetta. I coeredi messi in disparte
ricevono sostanzialmente la loro porzione legittima. Il
coniuge superstite riceve in aggiunta la quota disponibile.
In presenza di discendenti comuni si ha inoltre il diritto
di attribuire al coniuge superstite l’usufrutto invece della
quota ereditaria. La quota disponibile, che può essere lasciata a eredi istituiti e legatari, è di proprietà del coniuge
superstite per effetto dell’istituzione d’erede. Mediante
un’ulteriore misura, la prescrizione di divisione nel testamento, il coniuge superstite ottiene il diritto:
Se esistono discendenti comuni il coniuge superstite riceve
in funzione del regime
matrimoniale
in funzione del diritto successorio con favoreggiamento massimo
Beni propri e diritto
all’aumento o a una quota
dell’intera sostanza
secondo il regime dei
beni e la convenzione
matrimoniale
Dalla successione del
coniuge defunto:
Quota ereditaria
Porzione disponibile
in proprietà
Usufrutto di
Scelta della proprietà:
1/2
1/8
–
1/4
3/4
5/8
Scelta dell’usufrutto:
24 | Il diritto successorio del coniuge
–
Diritto matrimoniale
Con convenzione matrimoniale,
senza testamento
Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1
Diritto successorio, 1/2 della quota di successione
Con convenzione matrimoniale, con testamento
Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1
Diritto successorio, 5/8 della quota di successione alla
moglie
Diritto successorio, 3/8 della porzione di successione
legittima ai figli
CHF
CHF
CHF
Ripresa della casa CHF
Titoli/contanti
CHF
Diritto dei figli
e possibile compensazione
400 000
440 000
840 000
700 000
140 000
CHF 440 000
Collezione/monete CHF 90 000
Titoli/contanti
CHF 350 000
CHF 740 000
CHF 270 000
CHF 1 010 000
Ripresa della casa CHF 700 000
Titoli/contanti
CHF 310 000
CHF
740 000
CHF
337 500
CHF 270 000
Collezione/monete CHF 90 000
Titoli/contanti
CHF 180 000
CHF 202 500
CHF 1 077 500
Ripresa della casa CHF 700 000
Titoli/contanti
CHF 377 500
Collezione/monete CHF 90 000
Titoli/contanti
CHF 112 500
In tutte e tre le varianti, in caso di ripresa della casa dal capitale rimanente dovrebbe risultare una liquidità insufficiente (verificare manutenzione della casa, interessi ipotecari, imposte, situazione reddituale), così che nel testamento
va integrata la scelta dell’usufrutto:
Con convenzione matrimoniale, con testmento,
scelta dell’usufrutto
Diritto matrimoniale, beni propri e intero aumento1
Diritto successorio, 1/4 della quota di successione
alla moglie
Diritto successorio, 3/4 della porzione di successione
CHF 740 000
CHF 135 000
CHF
405 000
CHF 875 000
Nessun versamento di capitale,
nessun patrimonio liberamente
disponibile, ma diritto assicurato:
1/2 quota di proprietà sulla casa
(quota di valore CHF 350 000;
titoli/contanti CHF 55 000),
gravata da usufrutto a favore
della madre
Attribuzione in nuda proprietà:
Titoli/contanti
CHF 435 000
Collezione/monete CHF 90 000
e
1/2 quota immobile CHF 350 000
CHF 875 000
nonché usufrutto dell’immobile
Comunione dei beni con assegnazione dei beni comuni
Se i coniugi convengono la comunione dei beni tramite una convenzione matrimoniale e si assegnano al decesso i beni
comuni, la porzione legittima dei discendenti del partner defunto ammonta a 3/16 dei beni comuni. Ciò significa che
il coniuge superstite dovrebbe versare ai discendenti CHF 240 000.
1
Caso di successione
Senza convenzione matrimoniale,
senza testamento
Diritto matrimoniale, beni propri e metà dell’aumento
Diritto successorio, 1/2 della quota di successione
Diritto della moglie
e possibile attribuzione
Decesso
Partecipazione agli acquisti
Diritto successorio
Suddivisione del patrimonio in virtù del regime matrimoniale e del diritto successorio dopo il decesso del marito
senza e con trattamento preferenziale del coniuge (secondo l’esempio di calcolo a partire da pag. 17)
L’attribuzione dell’intero aumento è possibile a condizione che la legittima dei figli non comuni sia preservata.
Il diritto successorio del coniuge | 25
La scelta tra una quota maggiore dell’eredità in proprietà
o una quota minore in proprietà e l’usufrutto, è spesso
difficile:
• in caso di scelta dell’usufrutto è possibile utilizzare un
bene maggiore senza dover versare un conguaglio ai
coeredi (il pagamento potrebbe essere fonte di insopportabili problemi di finanziamento);
• scegliendo la proprietà non esistono complicazioni e
conflitti se il patrimonio è divisibile e se al coniuge superstite non occorre il reddito dell’intero patrimonio.
In caso di nuovo matrimonio del coniuge superstite (usufruttuario), l’usufrutto si estingue sulla parte della successione che costituisce la porzione legittima dei discendenti al momento dell’apertura della successione.
Per concedere al coniuge superstite la massima libertà
possibile, basata sulla sua situazione al momento del decesso dell’altro coniuge e sulle esigenze prevedibili per il
futuro, il testamento dovrebbe concedere la possibilità
di scegliere tra la variante della proprietà e quella dell’usufrutto. Tuttavia, in sostituzione dell’usufrutto che
produce redditi incostanti, potrebbe anche essere prevista una rendita.
Trattamento preferenziale del coniuge superstite
quando il defunto non ha figli
Se il defunto non lascia né discendenti né genitori, egli
può istituire per testamento il coniuge superstite quale
erede universale. È vero che la legge riconosce i fratelli,
le sorelle e i loro discendenti quali eredi legittimi, ma
non eredi protetti da legittima (= legittimari), quindi
possono essere esclusi dal testamento. I genitori ancora
in vita vantano tuttavia una pretesa successoria legittima sull’eredità; la loro porzione legittima è protetta
in misura pari alla metà della quota ereditaria. Questo
comporta le seguenti quote ereditarie e porzioni legittime:
Oltre al coniuge superstite sussistono come eredi
Entrambi i genitori o solo uno di essi, senza altri parenti:
Quote ereditarie:
Porzioni legittime:
Quote secondo la legge
genitori 1/4, coniuge superstite 3/4
genitori insieme 1/8
Possibilità di attribuzione
= 7/8 al coniuge
1 genitore/fratelli e sorelle:
Quote ereditarie:
Porzioni legittime:
26 | Il diritto successorio del coniuge
Quote secondo la legge
genitori 1/8, fratelli e sorelle 1/8, coniuge superstite 3/4
genitori 1/16, fratelli e sorelle 0
Possibilità di attribuzione
= 15/16 al coniuge
Per ciascuno di questi provvedimenti è comunque necessario stipulare una convenzione matrimoniale.
Con il trattamento preferenziale in caso di assenza di
prole, il patrimonio è attribuito al coniuge superstite, che
lo lascerà per successione ai propri eredi.
Mediante un contratto successorio può essere istituito a
favore dei parenti del coniuge premorto un diritto alla
successione dell’altro coniuge. In questo caso, tuttavia,
il coniuge superstite non può più disporre liberamente
per testamento della propria successione, a meno che il
contratto non lo autorizzi esplicitamente a farlo.
La divisione dell’eredità
Per i coeredi si applicano i principi del diritto successorio:
• sebbene le quote degli eredi legittimi e degli eredi istituiti possano variare, occorre dividere in base agli stessi
principi. Tutti gli eredi hanno lo stesso diritto agli oggetti dell’eredità;
• più eredi costituiscono insieme una comunità di eredi
e fino all’esecuzione della divisione dispongono assieme dei diritti dell’eredità. Le decisioni vanno prese
all’unanimità dalla comunità di eredi;
• l’attribuzione avviene al valore venale (tranne in caso
di ripresa di aziende agricole);
• di regola ogni erede può esigere in qualsiasi momento
la divisione e porre così il problema del pagamento e
dell’assegnazione di oggetti.
In favore del coniuge esiste inoltre una norma particolare a salvaguardia dell’abitazione:
• il coniuge superstite può chiedere che gli sia attribuita
la casa o l’appartamento in cui vivevano i coniugi e che
era di proprietà del defunto, a carico della propria
quota ereditaria. Lo stesso vale per le suppellettili domestiche.
Il testamento può contenere disposizioni di carattere vincolante riguardo all’attribuzione degli oggetti della successione:
• un erede può essere autorizzato a scegliere prioritariamente gli oggetti desiderati;
• gli eredi possono essere obbligati a consegnare determinati oggetti a eredi designati singolarmente.
Tale diritto prioritario offre al coniuge superstite un margine d’azione entro cui regolare le operazioni di divisione
in modo finanziariamente sopportabile e in funzione dei
propri bisogni, tenendo conto della propria particolare
situazione e a seconda che si sia scelta la proprietà o
l’usufrutto.
La porzione legittima del coniuge superstite
La quota ereditaria serve da base per il calcolo della porzione legittima. In caso di coniugi la metà può essere infatti levata per testamento e utilizzata per favorire terze
persone (altri eredi o non eredi). Una volta assicurata
l’esistenza del coniuge superstite nell’ambito del regime
dei beni, rimane pertanto ancora spazio per disposizioni
particolari a favore di determinati discendenti, come nel
caso di successione in un’impresa o per liberalità a favore di terzi.
Il diritto successorio del coniuge | 27
Decesso
Qualora questi limiti imposti dalla porzione legittima
dovessero risultare insoddisfacenti o essere ritenuti insopportabili, al coniuge superstite può essere attribuito
l’intero patrimonio mediante le seguenti disposizioni a
livello di regime dei beni:
• la costituzione della comunione dei beni, se esistono
beni propri, con attribuzione dell’intera sostanza al coniuge superstite;
• l’attribuzione dell’aumento al coniuge superstite se esistono solo acquisti e nessun bene proprio.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La scelta tra una quota maggiore dell’eredità
in proprietà o una quota minore in proprietà
e l’usufrutto è spesso difficile.
Le quote ereditarie nel diritto successorio dei coniugi
Esempi
Quota ereditaria
Coniuge
superstite 1/2
Discendenti
1/2
Porzione legittima
Quota in caso
di favoreggiamento massimo
Coniuge
superstite
1/4
Coniuge superstite
5/8 o se esistono
figli comuni
1/4 in proprietà
3/4 in usufrutto
Discendenti
3/8*
Quota
disponibile 3/8
Discendenti 3/4
3/8
* oppure 3/4 gravati da usufrutto
Genitori
1/8
Genitori
1/4
Coniuge
superstite
3/8
Coniuge
superstite 3/4
Quota
disponibile 1/2
1 genitore
1/16
1 genitore
1/8
Fratelli e
sorelle 1/8
Coniuge
superstite 3/4
28 | Il diritto successorio del coniuge
Coniuge superstite 7/8
Genitori 5/8
Coniuge
superstite
3/8
Quota
disponibile 9/16
Coniuge superstite
15/16
1 genitore 5/8
Fratelli e sorelle 9/16
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Porzione legittima
Fratelli e
sorelle
1/8
Nipoti 1/8
Coniuge superstite
1/1
Fratelli e sorelle 5/8
Nipoti 5/8
Coniuge
superstite
3/8
Coniuge
superstite 3/4
Quota
disponibile 5/8
I genitori del coniuge
defunto sono entrambi
deceduti.
Coniuge
superstite 1/1
Coniuge
superstite
1/2
Quota
disponibile 1/2
Il coniuge defunto non lascia né
genitori né parenti della stirpe dei
fratelli e delle sorelle.
Il diritto successorio del coniuge | 29
Caso di successione
Quota ereditaria
Decesso
Esempi
Quota in caso
di favoreggiamento massimo
Digressione:
Regolamento della successione tra coniugi
Che cosa bisogna fare?
• Conservare le ricevute, le registrazioni, i documenti
fiscali…
– per provare la proprietà e l’appartenenza alle masse
patrimoniali in caso di scioglimento del regime
matrimoniale.
• Allestire mediante un atto pubblico l’inventario degli
apporti entro un anno dal loro conferimento…
– per garantire la proprietà nei confronti dei coeredi.
• Convenzione matrimoniale
In caso di partecipazione agli acquisti
– per l’unificazione delle masse dei beni: il reddito dei
beni propri deve rimanere bene proprio,
– per regolare la successione nell’azienda: gli acquisti
divengono beni propri,
– per favorire il coniuge: l’intero aumento viene
attribuito al coniuge superstite.
Per modificare il regime dei beni
– comunione dei beni e attribuzione dell’intera
sostanza per favorire il coniuge,
– separazione dei beni per tener divisi gli aumenti
patrimoniali e semplificare le norme di scioglimento.
30 | Digressione: Regolamento della successione tra coniugi
Per l’attribuzione di oggetti
– norme divisorie per la predeterminazione della
divisione patrimoniale.
• Convenzioni scritte
Per regolare i contributi reciproci
– specialmente per l’esclusione della partecipazione
al plusvalore,
– per la regolamentazione di anticipi ereditari o di
prestiti agli eredi.
• Testamento
– per favorire il coniuge assegnando la proprietà o il
diritto all’usufrutto,
– per garantire la ripresa di determinati oggetti,
– per regolare la successione e i legati.
• Procure
– per regolare nei confronti ad esempio delle banche
la facoltà di rappresentanza in vita e in maniera
limitata dopo il decesso.
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
Il diritto successorio –
Chi eredita quanto?
Caso di successione
La successione legale del Codice civile svizzero
Decesso
Il nostro diritto successorio si basa sul cosiddetto ordine
delle parentele. Oltre al coniuge superstite anche i parenti
diretti (incl. i figli adottivi) hanno diritto all’eredità. Ciò
significa che i generi, le nuore, i cognati e i figliastri non
hanno alcun diritto di successione legale. Secondo l’ordine di successione, i parenti consanguinei più vicini al
defunto (p.es. i discendenti) escludono dalla successione
i parenti più lontani (p.es. i genitori e i fratelli e le sorelle).
Avi
Avi
Coniuge
Zii
Zie
Cugini
Cugine
Padre
Zii
Zie
Madre
Fratelli
Sorelle
Defunto
Fratelli
Sorelle
Nipoti
Figli
Nipoti
Cugini
Cugine
Nipoti
1a parentela:
2a parentela:
3a parentela:
stirpe del defunto
stirpe dei genitori
stirpe degli avi
Il diritto successorio | 31
Chi sono i vostri eredi?
Se avete discendenti senza lasciare
un coniuge superstite…
… i figli consanguinei e adottivi ricevono l’eredità in
parti uguali come primi aventi diritto. Al posto di un figlio premorto subentrano i suoi discendenti.
Esempi
1/2
1/2
1/2
1/4
Il figlio e la figlia ereditano in parti uguali.
1/3
1/3
1/3
I tre figli ereditano in parti uguali anche se sono nati da differenti matrimoni del defunto. Il loro grado di parentela rispetto
al defunto è il medesimo.
32 | Il diritto successorio
1/4
La figlia eredita la metà. Al posto del figlio premorto ereditano
i suoi due figli.
1/1
Il figlio del defunto eredita, ma non il figlio nato dal precedente
matrimonio del coniuge premorto. I figliastri non sono eredi.
Diritto matrimoniale
scendenti secondo il principio della stirpe, ossia i fratelli
e le sorelle e, se già defunti, i loro discendenti (nipoti).
La porzione legittima dei parenti collaterali non è più
protetta da legittima.
Diritto successorio
Se non avete discendenti
e non lasciate un coniuge superstite…
… ma genitori o fratelli e sorelle, l’eredità passa alla
stirpe dei genitori: il padre e la madre ereditano in parti
uguali. Al posto dei genitori defunti subentrano i loro di-
Caso di successione
Esempi
1/2
1/2
Decesso
1/2
1/2
Ogni genitore eredita la metà.
Ereditano il padre e il fratello del defunto (al posto della
madre defunta).
1/2
3/4
1/4
1/4
1/4
Il padre e la madre sono morti. Ereditano il fratello e i figli della
sorella premorta.
Parenti consanguinei…
… ereditano solo nella linea del loro capostirpe (avi) avente una
parentela comune con il defunto.
Il diritto successorio | 33
Quando ereditano zii e cugini?
Se non c’è coniuge superstite e nella stirpe dei genitori
non ci sono eredi, l’eredità è devoluta alla linea successiva: la stirpe degli avi. Ciò significa che la metà va ai
nonni paterni e l’altra metà ai nonni materni.
I membri della stirpe degli avi non dispongono più di una
porzione legittima, come nel caso dei fratelli e delle sorelle e dei loro discendenti che ereditano per legge in
mancanza di disposizioni di ultima volontà, ma che possono venir esclusi dalla successione tramite testamento.
Al posto di un avo o di un’ava defunti subentrano i loro
discendenti secondo il principio della stirpe. Ereditano
allora gli zii e le zie e, nella generazione seguente, i cugini.
Lo Stato quale erede
In molti casi lo Stato è implicato in un’eredità non solo
come esattore dell’imposta di successione. Infatti, se non
esistono membri della stirpe degli avi, l’ente pubblico diventa unico erede legale. Lo Stato ripartisce il patrimonio
tra Cantone e Comune secondo ordinamenti particolari.
Se in uno dei rami della stirpe degli avi non esistono discendenti, l’eredità va all’altro ramo e rimane nella stirpe
degli avi.
Se rimane un coniuge, questi eredita dal defunto quale
erede universale. I suoi diritti sono prioritari rispetto alla
stirpe degli avi.
L’ordine legale di successione vale
unicamente se non l’avete modificato
mediante una disposizione di ultima
volontà!
Esempi
1/2
1/4
1/2
1/4
1/2
Il defunto lascia: nonna di parte paterna, zio di parte materna
Il defunto lascia: zia e nonna di parte paterna, cugina di parte
materna
Ereditano: nonna 1/2, zio 1/2
Ereditano: nonna 1/4, zia 1/4, cugina 1/2
34 | Il diritto successorio
La porzione legittima non deve essere lesa! La porzione legittima si calcola sul patrimonio ereditario prima della deduzione dei legati.
Per il calcolo della porzione legittima occorre tener conto
del valore di riscatto di eventuali assicurazioni sulla vita,
La soppressione della porzione legittima (diseredazione)
è difficilmente possibile (v. «diseredazione»).
L’unica possibilità per disporre della porzione legittima
consiste nella stipulazione di una convenzione di rinuncia alle pretese di successione con gli eredi legittimari.
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La parte non tutelata dalla porzione legittima viene definita come quota disponibile.
Le donazioni in vita del defunto a eredi o a terzi devono
di regola essere prese in considerazione e ridotte per ristabilire le porzioni legittime.
Caso di successione
La porzione legittima è una parte della
quota ereditaria legale. Per il calcolo
della porzione legittima si deve quindi
sempre determinare in primo luogo la
quota ereditaria legale.
ma non di prestazioni assicurative. Non è necessario
quindi prendere in considerazione assicurazioni di rischio
senza capitale a risparmio.
Le disposizioni per causa di morte (testamento, patto
successorio, donazione per causa di morte) consentono
di disporre della porzione disponibile.
Questa quota disponibile può anche essere distribuita in
vita mediante donazioni e può essere gravata da oneri,
contrariamente alla porzione legittima, che gli eredi possono esigere libera da oneri.
Il defunto lascia
Quota ereditaria
Porzione legittima
Quota disponibile
Coniuge superstite
e discendenti
1/2
1/2
1/2 × 1/2 = 1/4
3/4 × 1/2 = 3/8
3/8
Solo discendenti
(nessun coniuge)
1/1
3/4 × 1/1 = 3/4
1/4
Coniuge superstite
e genitori
3/4
1/4
1/2 × 3/4 = 3/8
1/2 × 1/4 = 1/8
1/2
Solo coniuge superstite
1/1
1/2 × 1/1 = 1/2
1/2
Solo genitori o 1 genitore
1/1
1/2 × 1/1 = 1/2
1/2
Coniuge superstite nonché
fratelli e sorelle
3/4
1/4
1/2 × 3/4 = 3/8
–
5/8
1 genitore nonché
fratelli e sorelle
1/2
1/2
1/2 × 1/2 = 1/4
–
3/4
Solo fratelli e sorelle
o i loro discendenti
1/1
–
1/1
Avi o i loro discendenti
1/1
–
1/1
Assegnazione individuale della quota disponibile
tramite testamento del defunto
Il diritto successorio | 35
Decesso
Assegnare la porzione legittima…
… significa attribuire a determinati eredi unicamente una
quota minima di eredità. La legge protegge infatti la porzione legittima dei parenti più prossimi. La porzione legittima è quella parte di eredità che non può essere sottratta all’erede.
Digressione:
Diritto successorio nelle relazioni «paramatrimoniali»
Concubinato e diritto successorio
Il concubinato non è contemplato né dalle disposizioni
relative al regime dei beni né dal diritto successorio. I due
partner possono regolare con una convenzione la proprietà degli acquisti e la divisione in caso di scioglimento.
Se desiderano favorirsi reciprocamente, debbono farlo
mediante testamento o un’assicurazione sulla vita. Nel
testamento e nel calcolo del valore di riscatto di un’assicurazione sulla vita al giorno del decesso si deve tener
conto delle porzioni legittime. Spesso sfugge pure il fatto
che il partner convivente istituito erede deve pagare l’aliquota più alta dell’imposta di successione. Contrariamente al coniuge, il partner convivente non è esente dal
pagare l’imposta di successione (fatta eccezione per il
Canton Soletta: imposta sulla massa successoria per coniugi).
Coppie dello stesso sesso
Dall’entrata in vigore della Legge sull’unione domestica
registrata, le coppie dello stesso sesso registrate vengono
equiparate alle coppie matrimoniali in materia di quote
ereditarie e porzioni legittime.
36 | Digressione: Diritto successorio nelle relazioni «paramatrimoniali»
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La successione –
Come regolarla
Decesso
Caso di successione
Se…
… l’ordine legale di successione non corrisponde alle
vostre aspettative;
… volete attribuire a qualcuno una parte della vostra
eredità o un oggetto o una somma;
… volete fissare l’attribuzione dei valori patrimoniali,
… volete affidare la divisione a uno specialista;
leggete le indicazioni che seguono e chiedete poi consiglio a uno specialista.
La successione | 37
Il testamento
Il testamento contiene le ultime volontà, ossia le
disposizioni che entreranno in vigore al decesso
e che dovranno essere eseguite.
Potete istituire eredi
Giorgio Donati, single e senza figli, possiede una casa
unifamiliare, alcuni risparmi e una collezione di francobolli. Egli vuole istituire quali eredi suo nipote Carlo
e sua sorella Clara, rispettivamente per 2/3 e 1/3, ed
escludere dalla successione gli altri fratelli e i loro discendenti.
I due eredi istituiti ricevono in comune la casa e il resto
del patrimonio e sono tenuti al pagamento dei debiti correnti e delle spese conseguenti al decesso. Per regolare in
questo modo la successione è necessario un testamento.
Gli eredi regolano da sé l’attribuzione e la divisione.
Che si tratti del vostro coniuge, di un parente consanguineo, di un terzo o di un’istituzione, il beneficiario al
quale attribuite una parte o la totalità dell’eredità è il
vostro erede istituito. Agli eredi istituiti sono attribuiti
tutti gli attivi e i passivi; essi devono inoltre eseguire i
legati da voi fissati nel testamento.
Nel testamento sarebbe opportuno stabilire chi subentra al posto dell’erede istituito in caso di sua premorienza; altrimenti per questa quota dell’eredità vale l’ordine legale di successione.
La sorella di Giorgio Donati non era più in vita al momento della successione. Giorgio Donati non aveva designato nessun erede che la sostituisse, né completato il
testamento con un atto aggiuntivo. La parte di 1/3 destinata alla sorella Clara va dunque agli eredi legittimi.
Qualora Giorgio Donati avesse disposto che, in caso di
premorte di uno degli eredi istituiti la sua quota sarebbe
38 | La successione
andata ai suoi discendenti o a un altro erede istituito al
posto suo, la successione sarebbe stata regolata secondo
la volontà del defunto.
Potete assegnare legati
Se desiderate che qualcuno partecipi alla vostra eredità
non come erede, ma ricevendo una determinata somma
di denaro, un oggetto, un diritto di abitazione o una
rendita, potete assegnargli un legato. Gli eredi sono tenuti a eseguire il legato; questo compito può essere affidato anche all’esecutore testamentario. Se l’oggetto
del legato è gravato da debiti, come ad esempio un’ipoteca su un immobile, il trapasso del debito unitamente
all’oggetto va menzionato esplicitamente. I membri
della comunità di eredi non sono legatari e non possono
entrare nel merito della divisione dell’eredità.
Giorgio Donati ha un amico con il quale divide da anni
la passione filatelica e al quale vuole far ereditare la sua
raccolta di francobolli. Nel testamento assegna per legato la collezione al suo amico, menzionando che l’imposta di successione deve essere pagata tramite la massa
successoria.
Se il legatario non è più in vita al momento della successione, l’oggetto del legato rimane alla successione,
quindi agli eredi legittimi o istituiti. Anche in questo
caso si può prevedere un sostituto.
Qualora nel testamento non sia stato specificato che
l’imposta di successione relativa al legato va a carico
della successione, la stessa è a carico del beneficiario;
in genere però il beneficiario di un legato dovrebbe ricevere l’oggetto libero da imposte. In caso di eventuali
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Giorgio Donati vuole assicurare la sua casa familiare al
nipote. Ai coeredi sarà versata la loro quota in denaro.
Egli deve quindi disporre nel testamento che il nipote
può prendere questo oggetto in proprietà e che gli altri
eredi vanno tacitati con i risparmi.
Se il valore della casa supera la quota ereditaria del nipote, questi deve finanziare personalmente l’eccedenza
(con mezzi propri, con l’assunzione di un’ipoteca ecc.),
a meno che gli eredi non trovino un’altra soluzione
comune.
Le disposizioni relative ai valori di attribuzione e al loro
ammortamento non devono ledere le porzioni legittime
degli eredi. Inoltre, l’attribuzione a un prezzo di favore
può senz’altro rappresentare un trattamento preferenziale (legato). Non è tuttavia ragionevole fissare nel testamento un determinato valore per un oggetto dell’eredità e non adattarlo più a eventuali variazioni di valore,
a meno che la differenza dal valore venale non sia voluta
per concedere un trattamento preferenziale.
Il nipote Carlo deve ricevere la casa a un prezzo di favore. Giorgio Donati deve specificarlo nel testamento
perché in caso contrario è applicabile il valore venale.
La sostituzione fedecommissaria
Il diritto successorio non consente di vincolare più generazioni successive all’impiego e all’ulteriore trasmissione ereditaria del patrimonio.
Il testatore ha però la possibilità di istituire un erede
facendo in modo che l’eredità trasmessagli venga a sua
volta trasmessa, in un momento determinato, a un erede
successivo.
Normalmente l’erede istituito conserva l’eredità sino
alla propria morte. Il suo patrimonio successorio viene
poi trasmesso, nella misura in cui non è stato consumato, al sostituto designato.
Testatore
Il rapporto di parentela è
determinante per il calcolo
dell’imposta di successione
Erede istituito (A)
Erede sostituito (B)
Il testatore dispone quindi:
«Istituisco A quale erede. Egli non deve fornire alcuna
garanzia. Alla sua morte la parte residua dell’eredità è
trasmessa all’erede sostituto B.»
Qual è il senso di questa normativa?
Se desiderate che l’erede A (erede istituito) riceva l’eredità e l’impieghi durante la sua vita, come qualsiasi altro erede, ma non volete che la parte non utilizzata vada
ai suoi eredi, questa norma può servire al vostro scopo.
Se l’erede istituito non è espressamente liberato
dall’obbligo di fornire garanzie, egli deve garantire il
La successione | 39
Caso di successione
Fissate norme di ripartizione
In mancanza di disposizioni, gli eredi stessi devono accordarsi sull’assegnazione degli oggetti della successione; ciò comporta spesso qualche difficoltà. Conviene
pertanto stabilire ragionevoli norme di divisione. Potete per esempio fissare chi riceverà un immobile o chi
l’azienda. Il valore corrispondente dell’oggetto dovrà
essere aggiunto alla quota ereditaria dell’erede così beneficiato.
Giorgio Donati può stabilire che il pagamento ai coeredi venga effettuato ratealmente e con un interesse di
favore. In questo modo Carlo può riprendere la casa a
condizioni sopportabili. In caso contrario egli dovrebbe
versare immediatamente la sua parte ai coeredi.
Decesso
usufrutti o di rendite va ricordato che l’imposta colpisce il valore totale dell’attribuzione e che il beneficiario
potrebbe non possedere la liquidità necessaria al pagamento dell’imposta.
patrimonio e può usarlo solo in modo limitato. Nella
maggior parte dei casi ciò non corrisponde alla volontà
del testatore (ossia di chi redige il testamento), ragion
per cui la liberazione dall’obbligo di fornire garanzie
dev’essere espressamente stabilita.
Giovanni Bernasconi, celibe, desidera assicurare l’esistenza della sua compagna qualora egli dovesse morire
e assegnarle in legato tutto il suo patrimonio.
Non vuole però che il patrimonio successorio ancora esistente alla morte della sua compagna vada alla famiglia di
lei, bensì al proprio fratello e alla famiglia di quest’ultimo.
Alla morte di Giovanni Bernasconi, la compagna riceve
il patrimonio, che può amministrare, usare e consumare
a piacimento finché è in vita.
Alla sua morte, lascia il patrimonio ricevuto al successivo erede designato dal testatore. I suoi eredi ricevono
unicamente il suo patrimonio personale in eredità.
Inoltre, come già nel caso dell’istituzione d’erede e del legato, bisogna ricordare di designare dei sostituti nel caso
di premorienza dell’erede beneficiario.
Visto che l’ulteriore trapasso della sostanza è prestabilito,
gli eredi di A non possono far valere la loro porzione legittima su questa parte del patrimonio.
Vantaggio fiscale: in numerosi Cantoni il sostituto
dell’erede rientra nella medesima classe di imposizione
come se avesse ereditato direttamente dal defunto. La sua
posizione è decisamente migliore di quella che avrebbe se
l’erede istituito lo avesse a sua volta istituito erede per
testamento, tranne nel caso in cui fosse strettamente imparentato con lui.
Non dimenticate però i problemi pratici connessi alla
designazione di un sostituto:
• difficoltà nel separare la sostanza propria dell’erede
istituito dal patrimonio destinato alla sostituzione;
• allestire un inventario del patrimonio oggetto della
sostituzione è doveroso anche in caso di liberazione
dall’obbligo di fornire garanzie;
40 | La successione
• eventuale ricerca difficile e dispendiosa del sostituto,
quando la sostituzione subentra solo dopo molti anni
o decenni.
Varianti
• Usufrutto di una casa o di un capitale (e denaro contante sufficiente per l’imposta di successione)
• Separare il patrimonio destinato alla sostituzione e tenerlo a disposizione solo parzialmente
• Soluzione assicurativa
La soluzione assicurativa consente di garantire l’esistenza dell’erede istituito con un’assicurazione che preveda il pagamento di rendite invece che con il capitale,
con rimborso a favore dell’erede sostituto. In questo
caso, per riuscire a pagare un’eventuale imposta di successione, il capitale va assegnato all’erede istituito tramite un legato.
Decidete l’istituzione di una fondazione autonoma
Può darsi che vogliate destinare il vostro patrimonio a
scopi di pubblica utilità. Le istituzioni esistenti offrono
una grande scelta ed è possibile che troviate quelle che
desiderate sostenere. In questo caso potete istituirle
come eredi o assegnare loro dei legati.
Oppure disponete di un importante patrimonio e volete
che sia destinato e utilizzato a scopi ben determinati. In
questo caso siete liberi di istituire una fondazione per
testamento e di attribuirle il vostro patrimonio. È bene
ricordare che vanno in ogni modo fissati i punti principali dello scopo e dell’organizzazione della fondazione.
L’istituzione di una fondazione autonoma si giustifica
solo se il volume patrimoniale ne assicura l’esistenza in
modo durevole, ossia se il reddito del patrimonio è sufficiente per esser utilizzato in modo ragionevole e se è
garantita, per quanto possibile, la conservazione del
capitale iniziale.
Le fondazioni esclusivamente e irrevocabilmente di
pubblica utilità o di beneficienza sono nella maggior
parte dei casi esenti da imposte; soggiacciono alla sorveglianza dell’autorità.
La diseredazione decisa di comune accordo corrisponde
a una totale o parziale «rinuncia ereditaria» da parte
dell’erede alla porzione legittima. Questa rinuncia è vincolante giuridicamente se il rinunciante vi partecipa nell’ambito di un contratto successorio, attraverso il quale
rinuncia – gratuitamente o dietro il versamento di un
indennizzo – alle sue future pretese sulla porzione legittima.
L’esecutore testamentario riesce
inoltre spesso a evitare conflitti
tra gli eredi. Le spese risultanti
dall’esecuzione del mandato sono
giustificate se questo consente
di gestire l’eredità in maniera
competente e senza conflitti.
Giorgio Donati si è fatto consigliare e ha redatto di proprio pugno il testamento, indicando il luogo e la data
della stesura e firmando poi il documento.
Determinate un esecutore testamentario
La sorella di Giorgio Donati non è pratica di questioni
patrimoniali e il nipote Carlo è spesso troppo impegnato sul piano professionale. Succede dunque che
dopo la morte di Giorgio Donati delle fatture non vengano pagate, la casa non sia sgombrata, gli interessi
ipotecari giungano a scadenza, il fisco invii diffide e
l’amico non riesca a esaminare né a prendersi cura della
collezione di francobolli.
La successione | 41
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
In questo caso il testamento rimane valido, ma la quota
dell’erede beneficiato viene ridotta dell’importo corrispondente alla porzione legittima fatta valere. L’erede
legittimario può dunque modificare le vostre ultime volontà nella misura prevista dalla legge.
Caso di successione
È d’altro canto possibile non tener conto in un testamento delle porzioni legittime degli eredi, nella presunzione che questi accetteranno di essere lesi nelle loro
pretese. Sia però chiaro che questi eredi possono pretendere la loro porzione legittima.
Il testatore può indicare nelle sue ultime volontà una
persona di fiducia competente quale esecutore testamentario. L’esecutore testamentario si occupa delle questioni amministrative, dei problemi fiscali, della procedura d’inventario, dell’amministrazione del patrimonio
ed esegue le disposizioni del testamento. Egli conosce i
fatti giuridicamente rilevanti, sa come deve essere utilizzato il testamento, come va riveduta l’iscrizione nel
Registro fondiario e come gli eredi entrano in possesso
dell’eredità. L’esecutore può agire nell’ambito delle sue
incombenze amministrative ed esecutive senza dover ottenere per ogni azione l’accordo di ogni erede, ma è responsabile nei loro confronti e deve presentare loro un
rapporto. Nel caso di importanti complesse situazioni
patrimoniali e di rapporti ereditari complicati, una persona neutrale può così occuparsi dell’intera successione.
Decesso
Se diseredate una persona…
… ciò significa sottrarre la porzione legittima a un
erede. Questo è possibile totalmente o in parte solo in
caso di una violazione degli obblighi familiari, in caso
di determinati reati o per proteggere un discendente dai
creditori. La diseredazione dev’essere stabilita nel testamento unitamente ai suoi motivi. Accade spesso che
i motivi addotti dal testatore non siano sufficienti; lasciatevi quindi consigliare prima di prendere un provvedimento così importante.
Come viene allestito un testamento
Molte contestazioni non sarebbero sorte se il testatore
avesse verificato il rispetto delle disposizioni formali.
Un semplice errore di forma basta infatti a far annullare
un testamento mediante azione giudiziale, anche quando
la volontà del testatore traspare chiaramente dal contenuto dello stesso.
Il testamento olografo
Dev’essere scritto di proprio pugno, datato e firmato dal
testatore. Non basta quindi firmare un testamento scritto
a macchina o al PC.
Bisogna inoltre osservare i seguenti punti
• Il testamento può essere allestito solo per sé stessi; secondo il nostro ordinamento giuridico un testamento
allestito in comune, per esempio con un partner, e
firmato in comune, non è ammesso. È evidente che
ognuno dei partner può allestire un proprio testamento
indipendentemente dall’esistenza dell’altro, ma avente
un identico contenuto: essi possono per esempio istituirsi vicendevolmente quali eredi e prevedere i medesimi eredi in caso di morte contemporanea. Ma
ognuno di loro scrive in modo autonomo il proprio testamento e non lo fa dipendere dall’altro. È opportuno
tenere in considerazione l’effetto degli stessi legati nel
caso in cui i due partner muoiano insieme (due eredità).
• Il testatore deve avere almeno 18 anni ed essere capace
di discernimento.
• Gli eredi, le persone e le istituzioni beneficiate, così
come l’esecutore testamentario, vanno designati nel
modo più completo possibile, con il nome, la data di
nascita e l’indirizzo. Una lista separata degli indirizzi
dei vostri parenti semplifica il tutto.
42 | La successione
Il testamento pubblico
Non potete oppure non volete scrivere di vostro pugno
il testamento? In questo caso basta rivolgersi al pubblico
ufficiale competente. Al momento della rogazione del testamento pubblico dovete presenziare voi stessi, unitamente a due testimoni.
Modifica e revoca del testamento
Giorgio Donati vuole, in un secondo tempo, assegnare
in legato al proprio figlioccio un quadro.
Un’appendice a un testamento esistente è possibile in
ogni momento e costituisce un vero e proprio testamento, che va redatto nelle forme prescritte.
Giorgio Donati decide ora di non assegnare più in legato
la sua collezione di francobolli a un amico, bensì al figlio di uno dei suoi fratelli.
Un’appendice chiara al testamento esistente non crea
particolari problemi. La modifica dell’attuale disposizione può anche essere formulata come appendice al testamento, ma deve lasciar trasparire chiaramente la revoca di una precedente disposizione e la sua sostituzione
con la nuova. Va notato che il precedente beneficiario riceverà dall’autorità che procede all’apertura della successione una comunicazione relativa al legato iniziale e
alla sua susseguente revoca. Se si vuole evitare questa
procedura è necessario redigere un nuovo testamento e
distruggere quello precedente.
La redazione di diverse appendici rende difficile la visione d’assieme e a volte può anche provocare disposizioni contraddittorie. Eviterete tutto ciò allestendo un
nuovo testamento.
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Chi possiede un testamento del
defunto è tenuto a consegnarlo
per l’apertura all’autorità.
Caso di successione
Il fatto di aver allestito un testamento non vi obbliga a
mantenere le disposizioni che avete scelto o a conservare
oggetti che avete assegnato in legato. Potete modificare
o revocare in ogni momento il testamento e disporre liberamente del vostro patrimonio. Non dimenticate però
che neanche i vostri eredi sono tenuti a rispettare il vostro testamento: infatti, con il consenso di tutti, essi possono dividere l’eredità in modo differente da come avete
ordinato. Adattate quindi il testamento all’evoluzione
della situazione.
eredi legittimi esclusi dalla successione ricevono comunicazione del testamento per poter fare eventualmente
valere i loro diritti. All’autorità sarà più facile accertare
gli eredi se avete allestito una lista separata degli eredi
legittimi, unitamente al loro indirizzo.
Decesso
Potete revocare il vostro testamento indicandolo espressamente nel nuovo documento, o anche distruggendolo.
Scrivetelo in un solo esemplare originale e non conservate copia dei testamenti revocati.
Che cosa succede con il testamento?
Un testamento dev’essere disponibile alla morte del testatore: la sua conservazione in un posto sicuro è pertanto di grande importanza. In casa potrebbe andare
perso o essere distrutto. La conservazione in una cassetta
di sicurezza non è consigliabile, in quanto dopo il decesso questa cassetta viene bloccata finché non saranno
state accertate le persone autorizzate.
Ogni Cantone dispone di uffici pubblici preposti alla
conservazione dei testamenti e alla loro trasmissione alla
competente autorità in caso di decesso.
Chiedete consiglio al consulente legale o all’esecutore testamentario e fate verificare il testamento prima di depositarlo da qualche parte.
Alla morte del testatore, il testamento dev’essere consegnato alla competente autorità del luogo di domicilio per
la pubblicazione. L’autorità competente per la pubblicazione deve dare comunicazione agli eredi legittimi e agli
eredi istituiti e notificare i legati ai legatari. Anche gli
La successione | 43
Il contratto successorio
Il contratto successorio persegue i medesimi scopi del testamento. Esso viene utilizzato come strumento per regolare la successione e può contenere l’istituzione di
erede e l’assegnazione di legati. La rinuncia all’eredità, a
titolo gratuito oppure oneroso, deve osservare la forma
del contratto successorio.
Contrariamente al testamento – allestito, modificato e
revocato liberamente – il contratto successorio viene stipulato con uno o più contraenti ed è pertanto vincolante
per le parti coinvolte. Di per sé può essere modificato
solo con l’accordo reciproco delle parti.
Rinuncia all’eredità
Se un erede rinuncia al suo diritto futuro alla porzione legittima, è applicabile la forma del contratto successorio.
Il contratto successorio necessita di atto
pubblico e della presenza di due testimoni.
La revoca di un contratto successorio è tuttavia possibile
per iscritto, e senza atto pubblico. Possono stipulare un
contratto soltanto le persone maggiorenni, nella misura
in cui il contratto è vincolato a impegni o alla rinuncia di
un diritto.
44 | La successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
«Ereditare in vita»
La liberazione dall’obbligo di collazione non significa ancora che questa assegnazione in vita (che diviene pertanto una donazione) non venga tenuta in considerazione
nella successione. Qualora essa leda la porzione legittima
dei coeredi, soggiace alla «riduzione»; ciò significa che il
beneficiario deve «compensare» la porzione legittima dei
coeredi sino al suo importo integrale, senza tuttavia dover ripristinare l’intera quota ereditaria.
L’oggetto trasferito come anticipo ereditario va generalmente compensato al valore al momento del decesso del
testatore. Questo può provocare soluzioni inique quando
il beneficiario di un anticipo ha investito il proprio capitale o la propria prestazione lavorativa nell’impresa o
nell’immobile ricevuto. Il contratto nel quale si stipula
l’anticipo deve quindi definire chiaramente l’importo che
l’erede dovrà conferire.
Le elargizioni ai discendenti, come beni matrimoniali,
dotazioni o cedendo il patrimonio, condonando debiti
ecc. sono soggette a collazione a meno che il testatore
non abbia liberato espressamente il beneficiario da tale
obbligo.
Le elargizioni agli altri eredi legittimi soggiacciono
all’obbligo di collazione solo se espressamente previsto.
I regali occasionali non sono soggetti a collazione.
I figli agli studi o quelli colpiti da qualche malattia hanno
diritto a un equo anticipo. Le spese di studio vanno conferite soltanto se superano «la misura consueta».
Anticipo ereditario e collazione di immobili
Di regola l’erede deve conferire l’oggetto ricevuto al valore che ha al momento del decesso del testatore. In tal
modo si tiene conto dell’aumento di valore e gli eredi
sono posti quindi sul medesimo piano.
Nella maggior parte dei casi, la trasmissione di immobili
è legata alla ripresa delle ipoteche. Sovente viene effettuata un’ulteriore controprestazione affinché il cedente
possa ancora disporre di mezzi finanziari per il proprio
La successione | 45
Decesso
Colui che ha ricevuto una quota della sostanza in acconto sull’eredità futura deve generalmente conferire
questo anticipo al momento della divisione. I discendenti
sono tenuti alla collazione, sempre che non ne siano stati
liberati espressamente dal testatore nel contratto di cessione o nel testamento.
Caso di successione
Spesso le elargizioni agli eredi mentre il futuro testatore
è ancora in vita costituiscono una soluzione ragionevole –
per esempio, come aiuto iniziale a un discendente che
avvia un’attività commerciale, oppure per terminare gli
studi, costruire una casa, lasciare il domicilio paterno e
iniziare una vita indipendente, o anche per regolare la
successione in seno alla propria impresa.
sostentamento. Ne risulta che colui che ha ricevuto l’immobile ha in parte finanziato personalmente il futuro
plusvalore; se ne dovrà pertanto tener conto al momento
della collazione, applicando il cosiddetto metodo proporzionale.
Un padre cede al proprio figlio un immobile valutato
CHF 350 000. A titolo di controprestazione il figlio riprende le ipoteche ed effettua un versamento in contanti,
per un totale di complessivi CHF 200 000. Al momento
della cessione dell’immobile, il figlio riceve dunque
un’elargizione a titolo gratuito di CHF 150 000.
L’importo della collazione viene invece calcolato secondo
la formula seguente:
Valore
dell’immobilie
al momento
del decesso
(CHF 600 000)
×
Importo effettivo
della donazione
al momento
dell’elargizione
(CHF 150 000)
Valore al momento della conclusione
dell’anticipo ereditario
(acquisizione) (CHF 350 000)
= CHF 257 140
anticipo
ereditario
soggetto a
collazione
Alla morte del padre la cessione anticipata è soggetta a
collazione. Il valore dell’immobile è ora di CHF 600 000.
Fate valutare il valore venale dell’immobile al momento
della cessione.
Il valore di CHF 600 000 (dedotta la controprestazione)
non è tuttavia interamente soggetto a collazione.
L’anticipo ereditario soggiace all’imposta di successione
e di donazione, in funzione del valore che ha al momento
della cessione. Le controprestazioni vengono dedotte.
Se il valore dell’anticipo ereditario, ovvero dell’importo
da conferire, supera la quota ereditaria, l’erede deve pagare il valore corrispondente all’eredità, la quota prelevata in eccesso rispetto alla sua quota ereditaria, sempre
che non rinunci alla successione.
46 | La successione
Diritto matrimoniale
In caso di beni immobiliari, a seconda del Cantone il valore ufficiale/fiscale o un valore venale separato rappresenta la base per il conteggio fiscale. Spesso una parte
del valore patrimoniale dovrebbe costituire effettivamente un’elargizione a titolo gratuito. La controprestazione non deve in pratica essere uguale al valore dell’oggetto.
In caso di usufrutto il patrimonio
e il relativo reddito rimangono
imponibili nella persona del cedente,
ossia dell’usufruttuario.
In caso di rendita: il cedente ha acquisito l’intera rendita
dall’acquirente dell’oggetto con mezzi propri (ossia con
l’oggetto ceduto). In numerosi Cantoni questo reddito è
imponibile solo nella misura del 40%. L’acquirente paga
le imposte sulla sostanza e sul relativo reddito, e può dedurre il 40% della rendita dal proprio reddito.
La successione | 47
Caso di successione
Diritto successorio
Come possono essere abbinate la cessione patrimoniale
e la previdenza per la vecchiaia?
• Il cedente si riserva l’usufrutto, conservando quindi
l’amministrazione, l’uso e anche i relativi redditi.
• Il diritto all’usufrutto può essere garantito (contratto di
usufrutto sul deposito presso la banca, servitù sull’immobile).
• Alla cessione del patrimonio il cedente abbina una rendita vitalizia per sé stesso e per il coniuge. L’usufrutto
e l’amministrazione del patrimonio ceduto passano al
beneficiario che corrisponde la rendita. La rendita può
essere garantita (deposito presso la banca, registrazione di un diritto di pegno immobiliare per l’immobile
in questione).
Particolarità a livello fiscale
Il valore capitalizzato dell’usufrutto o della rendita viene
dedotto dal patrimonio ceduto, così che solo la differenza soggiace all’imposta di donazione, quale effettiva
elargizione a titolo gratuito.
Decesso
Anticipo ereditario e previdenza
Colui che cede un patrimonio ai futuri eredi deve pensare ad assicurare la propria previdenza per la vecchiaia.
Il patrimonio restante e il reddito basteranno per far
fronte alle spese di mantenimento? In molti casi il patrimonio accumulato con i risparmi o investito in un immobile deve servire alla previdenza per la vecchiaia. In
ogni caso è necessario il relativo reddito.
Sapete come si svolge una
successione e quali sono i vostri
diritti e doveri di erede?
48 | In caso di successione
Comunione ereditaria
Gli eredi divengono proprietari in comune dei beni della
successione. Tutti gli attivi appartengono loro in comune,
ma essi rispondono anche in solido dei debiti. La responsabilità non si limita al solo patrimonio successorio,
ma ciascun erede risponde personalmente con la propria
sostanza.
Per assicurare la salvaguardia della successione, ogni
erede può chiedere l’allestimento di un inventario. A determinate condizioni, il diritto cantonale dispone l’apposizione di sigilli o l’amministrazione dell’eredità. L’amministrazione incombe all’esecutore testamentario qualora ne sia stato designato uno. In alcuni Cantoni
esistono uffici pubblici che assumono queste funzioni in
caso di successione e di divisione.
Legatario
I legatari non divengono proprietari per legge degli importi o degli oggetti loro assegnati, ma devono far valere
i loro diritti nei confronti degli eredi o dell’esecutore testamentario
Coniuge
Il coniuge superstite è erede legittimo. Qualora tuttavia
gli sia stato assegnato l’usufrutto al posto della quota
ereditaria, senza essere istituito erede per la quota disponibile, il coniuge non assume la posizione di erede,
bensì quella di beneficiario di un usufrutto.
Il coniuge deve far valere nei confronti degli eredi la pretesa fondata sul regime dei beni o sulla convenzione matrimoniale, dato che si tratta di una pretesa obbligatoria.
In caso di successione | 49
Decesso
Per legge, alla morte del testatore il suo patrimonio passa
agli eredi. Se esistono più eredi sorge necessariamente tra
questi una comunione, la cosiddetta comunione ereditaria.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
In caso di successione –
Che cosa fare?
Accettare o rinunciare all’eredità?
All’erede può sorgere il dubbio che
i debiti da pagare superino gli attivi.
Dal momento che rispondete dei debiti anche con il vostro patrimonio personale, dovreste farvi al più presto
possibile una visione d’insieme della situazione patrimoniale, oppure rinunciare all’eredità.
Avvenuta la liquidazione d’ufficio, l’eccedenza del patrimonio viene versata agli eredi. I debiti, come le richieste
dei legatari, vengono regolati nell’ambito della liquidazione. Se i debiti della successione superano gli attivi, la
liquidazione viene effettuata secondo le disposizioni in
materia di fallimento.
Gli eredi non rispondono più personalmente per i debiti
del defunto.
In simili casi la legge offre tre efficaci possibilità:
1. Il beneficio d’inventario
Ogni erede che ha la facoltà di rinunciare all’eredità, può
chiedere in un primo tempo il beneficio d’inventario per
chiarire la situazione patrimoniale. L’autorità incaricata
di allestire l’inventario invita mediante pubbliche grida
tutti i debitori e creditori del testatore a notificare i loro
debiti e crediti. A inventario allestito potete, in qualità
d’erede,
• accettare l’eredità in maniera ordinaria,
• rinunciare all’eredità,
• accettare l’eredità solo «con il beneficio d’inventario»;
in questo caso rispondete solo dei debiti insinuati nell’ambito dell’inventario.
Termine per presentare l’istanza: un mese dal momento
in cui avete preso conoscenza del decesso.
2. La liquidazione d’ufficio
Al posto di chiedere il beneficio d’inventario o di rinunciare all’eredità, ogni erede può esigere la liquidazione
d’ufficio.
Se uno degli eredi accetta l’eredità, l’istanza di liquidazione d’ufficio da parte di altri eredi non può essere ammessa. A determinate condizioni questo diritto spetta anche ai creditori.
50 | In caso di successione
Il termine per presentare l’istanza è di tre mesi:
• per gli eredi legittimi, dal decesso del testatore o dal
momento in cui si viene a conoscenza del decesso del
testatore;
• per gli eredi istituiti, dalla comunicazione ufficiale delle
volontà del testatore.
3. La rinuncia alla successione
Gli eredi legittimi e istituiti hanno la facoltà di rinunciare
alla successione. Questo diritto di rinuncia non spetta all’erede che ha già preso una parte del patrimonio successorio dopo il decesso del testatore. Se si teme un’eccedenza di passivi, si raccomanda prudenza da parte degli eredi per tutto quanto concerne gli affari della
successione.
Il termine per la rinuncia alla successione è di tre mesi:
• per gli eredi legittimi, a contare dalla conoscenza della
morte del testatore;
• per gli eredi istituiti, a contare dalla comunicazione ufficiale dell’esistenza di un testamento;
• in caso di allestimento di un inventario cautelativo: a
contare dalla notifica dell’inventario.
La successione alla quale tutti gli eredi hanno rinunciato
viene liquidata secondo le disposizioni in materia di fallimento. Qualora risulti un’eccedenza attiva, la stessa
viene distribuita agli aventi diritto, come se non avessero
rinunciato all’eredità.
L’esecutore testamentario o una persona incaricata dagli
eredi può presentare loro una distinta degli attivi e dei
passivi unitamente a una proposta di divisione.
Qualora un elemento della successione perdesse notevolmente valore in caso di divisione, dev’essere attribuito
indiviso a un solo erede.
Gli oggetti che per loro natura formano un complesso non vanno divisi se uno degli eredi si oppone alla
divisione.
Gli oggetti familiari, ossia quelli che rappresentano ricordi di famiglia non possono essere venduti se un erede
si oppone alla vendita.
Gli immobili vanno attribuiti in base al valore venale al
momento della divisione. Per i fondi agricoli valgono le
disposizioni particolari della Legge federale sul diritto
fondiario rurale (LDFR). In caso di disaccordo tra gli
eredi, il valore di attribuzione viene stabilito definitivamente da periti scelti dall’autorità.
Se gli eredi non riescono ad accordarsi sul modo di divisione o sull’attributario, l’oggetto va venduto e il ricavo
diviso.
In caso di successione | 51
Decesso
Gli eredi possono fissare liberamente il momento e il
modo della divisione. Non sono tenuti al rispetto delle
disposizioni testamentarie a condizione che tutti si accordino su una diversa ripartizione. Se gli eredi non riescono ad accordarsi sul modo di divisione, possono (oppure, su richiesta, lo fa l’autorità) costituire singoli lotti,
dividere cioè il patrimonio in varie parti. L’attribuzione
dei lotti avviene per accordo, oppure è effettuata mediante sorteggio.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
La divisione dell’eredità
Chiusura della divisione
La divisione esplica i suoi effetti:
• dalla stipula del contratto di divisione;
• dalla formazione e dall’accettazione dei lotti.
Badate che prima dell’esecuzione della divisione i passivi
e le imposte di successione siano pagati o che un congruo
accantonamento a tale scopo sia stato effettuato.
Gli eredi rimangono responsabili solidalmente per i debiti del testatore anche dopo la divisione dei beni se i creditori non accettano la divisione o la presa in carico dei
debiti. La responsabilità solidale degli eredi si estingue
cinque anni dopo la divisione o nel momento in cui la
pretesa è scaduta.
52 | In caso di successione
In caso di pretesa di oggetti della successione in possesso
di terzi
Petizione di eredità, un anno dalla conoscenza del possesso e del proprio diritto prevalente.
Conseguenze:
• salvaguardia e restituzione di oggetti in possesso di persone non autorizzate.
In caso di lesione della porzione legittima
Inoltro di un’azione di riduzione, un anno dalla conoscenza della lesione e dieci anni dall’apertura del testamento o in caso di donazioni in vita fino a dieci anni dall’eredità. Tra gli eredi l’opposizione non si prescrive fintanto che non si è giunti alla divisione.
In caso di richiesta di divisione o di differimento della
divisione
Azione di divisione, dalla morte del testatore sino all’esecuzione della divisione.
Conseguenza:
• riduzione delle liberalità a favore degli altri eredi, di
legatari, di donatori, sino al ristabilimento della porzione legittima.
Conseguenze:
• azione di divisione;
• differimento, se la divisione immediata può risultare
pregiudizievole;
• la disposizione testamentaria che esclude la divisione
non può essere definitiva.
In caso di vizi di forma del testamento
Azione di nullità, un anno dalla conoscenza del testamento o del motivo di nullità.
Un testamento viene ad esempio dichiarato nullo in caso
di
• forma errata;
• incapacità di discernimento;
• contenuto illecito o immorale.
In caso di successione | 53
Decesso
Per la ricostituzione di diritti ereditari che si presumono lesi, o per
regolare la divisione dell’eredità,
esiste la possibilità di ricorrere
ad azioni legali.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
Le azioni ereditarie
Sapete di cosa tenere conto
quando muore un familiare?
54 | In caso di decesso
I testamenti devono essere consegnati all’autorità
Chi è in possesso di un testamento o ne scopre uno, ha
l’obbligo di consegnarlo all’autorità in originale dopo il
decesso del testatore. Quest’obbligo si estende anche alle
disposizioni apparentemente nulle o sostituite da nuove
disposizioni.
Assicurazioni sulla vita
Il decesso dev’essere notificato alla compagnia di assicurazioni. Le persone beneficiate in una polizza possono
far valer direttamente i loro diritti.
Il certificato ereditario
Serve all’erede, legale o istituito, come documento di
prova del diritto all’eredità. Su richiesta degli eredi viene
allestito:
• se il termine di rinuncia è scaduto e se gli eredi hanno
già dichiarato espressamente di accettare l’eredità;
• se entro un mese dalla comunicazione dell’apertura del
testamento gli eredi legittimi non hanno contestato i
diritti degli eredi istituiti.
L’esecutore testamentario
Deve subito prendere i provvedimenti necessari per l’amministrazione della successione e l’esecuzione della divisione, l’allestimento dell’inventario e la salvaguardia degli oggetti di valore. L’esecutore testamentario riceve una
speciale attestazione dell’autorità, che ne certifica il mandato. Affinché l’esecutore testamentario possa agire tempestivamente e nel modo corretto, il testatore dovrebbe
discutere con lui del mandato.
L’ottenimento del certificato ereditario può richiedere
tempo. In questo caso la procura bancaria può essere
utile nel frattempo. Le persone di fiducia che dispongono
di una procura possono – in veste di rappresentanti della
comunità di eredi – effettuare dei prelevamenti per far
fronte ad esempio agli impegni correnti o per pagare le
spese conseguenti al decesso.
Documenti per l’inventario
La distinta di tutti gli attivi e i passivi al giorno del decesso è necessaria sia per l’inventario fiscale, sia per la
divisione e comprende:
• i documenti giustificativi di tutti i debiti correnti (fatture);
• i documenti giustificativi delle spese conseguenti al decesso;
• le attestazioni dei creditori ipotecari;
• gli estratti dal Registro fondiario;
• gli estratti conto, attestazioni relative al saldo del
conto;
• l’elenco dei titoli con valore di borsa al giorno del decesso (e nella maggior parte dei casi con l’indicazione
degli interessi pro rata), spesso con indicazioni relative
alle mutazioni di titoli nel corso dell’anno.
La conservazione dei titoli in un deposito bancario facilita le operazioni. La banca allestisce, contro versamento
di un modico importo:
• estratti fiscali (anche al di sotto di un anno), con i valori fiscali e i redditi;
• stime a date determinate (giorno del decesso, giorno
della divisione);
• proposte di divisione del deposito.
Fatevi consigliare tempestivamente – regolando in anticipo la vostra successione evitate possibili preoccupazioni future ai vostri familiari.
In caso di decesso | 55
Diritto matrimoniale
Diritto successorio
Contemporaneamente viene esaminata l’opportunità di
prendere provvedimenti cautelativi, come l’apposizione
di sigilli. Questi provvedimenti favoriscono gli eredi sconosciuti o assenti, che non possono salvaguardare i loro
diritti. Se esistono eredi minorenni, l’autorità competente
esamina l’opportunità di prendere provvedimenti.
Le procure bancarie
Rimangono in vigore a seconda del caso anche dopo il decesso del titolare del conto soltanto in misura limitata. Le
procure bancarie possono inoltre essere revocate da qualsiasi erede. In mancanza di procura, gli eredi possono disporre congiuntamente, dietro presentazione del certificato ereditario, a meno che non sia stato definito un esecutore testamentario che può disporre in modo autonomo.
Caso di successione
Le istanze ufficiali intervengono
Le autorità fiscali allestiscono un inventario a ogni decesso. Gli eredi e l’esecutore testamentario sono obbligati a fornire indicazioni complete, a presentare documenti, nonché ad aprire cassette di sicurezza e locali.
Decesso
In caso di decesso – Cosa fare?
Le imposte di successione
Il trasferimento di un patrimonio da una persona all’altra interessa
anche il fisco. Le donazioni, gli anticipi ereditari e l’eredità soggiacciono
a un’imposta. L’assoggettamento sorge al decesso del testatore.
L’inizio dell’assoggettamento non dipende dal fatto che
l’eredità venga divisa o che rimanga indivisa in seno alla
comunione ereditaria. Oggetto dell’imposta è la quota
d’eredità al giorno del decesso del testatore.
Determinante ai fini dell’imposizione di beni mobili è
l’ultimo domicilio del defunto o del donante e non il domicilio degli eredi o di chi riceve la donazione. Per l’imposizione di immobili è determinante il luogo in cui si
trova l’immobile. Se esistono immobili situati fuori dal
Cantone di domicilio, si procede a un riparto intercantonale. Nel caso di rapporti con l’estero, occorre osservare anche le leggi vigenti nello Stato in questione ed
eventuali trattati internazionali.
56 | In caso di decesso
Nella maggior parte dei Cantoni il coniuge superstite e i
discendenti sono esenti dall’imposta. Le classi d’imposizione si fondano sul grado di parentela. In molti Cantoni
i parenti più prossimi sono avvantaggiati inoltre dall’esenzione di un determinato importo.
Va notato che i principi cantonali di valutazione fiscale –
specialmente per quanto riguarda gli immobili – variano
in molti casi da un Cantone all’altro. Informatevi perciò
sulle peculiarità della legislazione tributaria del vostro
Cantone.
Potete senz’altro prendere personalmente alcuni provvedimenti, ma è meglio e più sicuro far capo a uno specialista affinché, un domani, le vostre ultime volontà siano
adempiute senza difficoltà.
Gli esperti analizzano la situazione della vostra famiglia
e degli aventi diritto, nonché i diritti risultanti dal regime
dei beni e dal diritto successorio. Riflettono sui miglioramenti possibili, abbozzano atti come piani finanziari o
analisi previdenziali, allestiscono su richiesta convenzioni
matrimoniali, testamenti, contratti successori o in caso
di necessità un contratto di donazione. Gli esperti vi supportano inoltre nella vostra pianificazione fiscale futura.
Provvedono altresì in qualità di esecutori testamentari
all’attuazione di tutte le vostre disposizioni.
Pianificate oggi la vostra previdenza. Richiedete al momento giusto
una consulenza.
Soprattutto non lasciate i vostri familiari nell’incertezza,
anche per quanto riguarda i rapporti patrimoniali. In
questo modo potete regolare in maniera ottimale la vostra successione. I vostri familiari ve ne saranno riconoscenti.
Questo opuscolo vi fornisce le informazioni di base in
vista di una successiva consulenza.
Che siate sposati o no, molte delle vostre disposizioni potranno essere adempiute solo se fissate in modo vincolante, in ossequio ai requisiti formali e in conformità alla
prassi.
In caso di decesso | 57
Decesso
Sfruttate il margine di manovra offerto dalla legge per
impostare in modo ottimale la vostra previdenza.
Caso di successione
Diritto successorio
Diritto matrimoniale
Rivolgetevi agli esperti
Le autorità competenti –
Chi si occupa di cosa?
Cantone
Custodia di
documenti
Inoltro di testamenti
per l’apertura
Emissione di certificati
Argovia
Präsident Bezirksgericht
Präsident Bezirksgericht
Präsident Bezirksgericht
Appenzello
Est.
Gemeinderat, -schreiber
Gemeinderat, -hauptmann
Gemeinderat
Appenzello Int.
Erbschaftsbehörde
Präsident der
Erbschaftsbehörde
Präsident der
Erbschaftsbehörde
Basilea
Campagna
Bezirksschreiberei
Bezirksschreiberei
Bezirksschreiberei
Basilea Città
Erbschaftsamt
Erbschaftsamt
Erbschaftsamt
Berna
Gemeinderat o Notar
Gemeinderat
Gemeinderat (in caso di successione testamentaria) o Notar (in
caso di successione legittima o
patto successorio)
Friburgo
Notaire
Notar
Juge de paix
Friedensrichter
Juge de paix/notaire
Friedensrichter/Notar
Ginevra
Juge de paix/notaire
Juge de paix
Juge de paix/notaire
Glarona
Vormundschaftsbehörde
Vormundschaftsbehörde
Vormundschaftsbehörde
Grigioni
Kreispräsident
Präsident Bezirksgericht
Präsident Bezirksgericht
Giura
Conseil communal/notaire
Recette et Administration
de district et notaire
Notaire
Lucerna
Teilungsbehörde
Teilungsbehörde
Teilungsbehörde
Neuchâtel
Président du tribunal
de district et notaire
Notaire
Notaire
Nidvaldo
Amtsnotariat
Komm. Teilungsbehörde
Komm. Teilungsbehörde
Obvaldo
Archiv der Wohnsitzgemeinde
Einwohnergemeinderat
Gemeindepräsident, -schreiber
Sciaffusa
Erbschaftsbehörde
Erbschaftsbehörde
Erbschaftsbehörde
Svitto
Vormundschaftsbehörde
Vormundschaftsbehörde
Vormundschaftsbehörde
Soletta
Amtsschreiberei
Amtsschreiber
Amtsschreiber
San Gallo
Amtsnotariat
Amtsnotariat
Amtsnotariat
Ticino
Notaio
Pretore (da inoltrare da
parte del notaio)
Pretore
Turgovia
Notariat
Notariat
Notariat
Uri
Gemeindekanzlei
Gemeinderat
Gemeinderat
Vaud
Notaire
Juge de paix
Juge de paix
Vallese
Notaire
Notar
Juge de commune
Gemeinderichter
Juge de commune
Gemeinderichter
Zugo
Erbschaftsbehörde der
Gemeinde
Erbschaftsbehörde der
Gemeinde
Erbschaftsbehörde der
Gemeinde
Zurigo
Notariat
Einzelrichter Bezirksgericht
Einzelrichter Bezirksgericht
58 | Le autorità competenti
La presente pubblicazione ha esclusivamente fini informativi e non costituisce
un’offerta, o la richiesta di un’offerta, per la vendita o l’acquisto di un prodotto o
altro specifico servizio. Nonostante tutte le informazioni e opinioni ivi espresse
siano state ottenute da fonti ritenute attendibili e in buona fede, non si forniscono
dichiarazioni e garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro accuratezza e
completezza. Tutte le informazioni e opinioni indicate sono soggette a variazioni
senza preavviso. UBS ha il diritto di modificare l’offerta di prodotti, i servizi e i
prezzi in qualsiasi momente senza preavviso. Alcuni prodotti e servizi sono soggetti
a disposizioni legislative e non possono pertanto essere offerti su scala mondiale
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In linea di principio, UBS non fornisce consulenza legale o fiscale e la presente
pubblicazione non costituisce una tale consulenza. UBS raccomanda vivamente a
tutti i soggetti che prendano in considerazione i prodotti e i servizi descritti nella
presente pubblicazione di richiedere una consulenza legale, fiscale e professionale
indipendente adeguata.
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firma di accordi. La preghiamo di notare che i termini e le condizioni di tali specifici
accordi si applicano a questi prodotti e servizi. La preghiamo gentilmente di leggere
attentamente tali accordi e di rivolgersi al suo consigliere alla clientela UBS o al suo
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Il diritto successorio