MONTEVERDE Dista da Avellino 101 km. e sorge a 740 mt. d’altezza al confine con la Basilicata e si stende sui colli del Castello, della Croce e dell’Incoronata. L’origine è medievale, ma il ritrovamento dei resti di una vasta cinta fortificata del IV sec. a.C. indica che sorse in una zona abitata in epoca antica; secondo gli studiosi si tratta della sannitica Cominio, fondata su un territorio frequentato già nel corso del Neolitico. È patria di una nobile figura del XII sec., il beato Giordano e dell’arcivescovo di Conza, Antonio Buglione. Si segnalano: Castello Medievale, Cattedrale S. Maria del Carmine e S. Maria di Nazareth. Il Castello è una poderosa fortificazione dell’alto Medioevo con rifacimenti del ‘400. Notevoli sono le grandi torri cilindriche e quadrate. La Cattedrale che risale al ‘500 con interventi nel 1728 e nel 1930 , custodisce interessanti opere d’arte. Il Carmine, dal campanile con bifore gotiche, risale al ‘700, mentre S. Maria di Nazareth, eretta agli inizi del 1000, si presenta più maestosa e conserva alcune opere d’arte di notevole interesse. Vanno citati ancora la chiesa di S. Antonio, la Cappella del Rosario, le chiesette di S. Rocco e dell’Incoronata e il Parco della Rimembranza. Citazione a parte per: il Ponte Pietra dell’Oglio, che consente il passaggio sul fiume Ofanto (sconvolto da numerosi terremoti), e il caratteristico schema urbanistico del centro abitato a pianta triangolare con le abitazioni disposte a gradoni e numerosi elementi, come gli architettonici e artistici portali di grande importanza. MUNICIPIO: Tel. 0827.86043 CARABINIERI: Tel. 0827.86005 GUARDIA MEDICA: Tel. 0827.85675 ABITANTI: 990 47 Antica Impresa Funebre 5RVWDJQR HVSHULHQ]DHTXDOLWjGDVHPSUH Siamo presenti a: CAMBIANO SANTENA CHIERI TROFARELLO PECETTO T.se Un nostro incaricato è sempre a vostra disposizione Tel. 011 9440254 - 011 6812099 011 9413232 ROCCA SAN FELICE A 750 mt. di altezza e a 46 km. da Avellino, tra i fiumi Fredante e Ufita e il verde dei boschi, Rocca San Felice fu fondata dai Longobardi in un’area frequentata in epoche remote e citata da Virgilio per il santuario della dea Mefite: una zona nota come “Ampsanctus” (oggi Valle dell’Ansanto), col Bosco di Migliano, il laghetto della Mefite. A Rocca nacquero l’archeologo e naturalista Vincenzo Maria Santoli, il letterato Raffaele De Antonellis e il poeta Gaetano Cipriano. Il Centro Antico ha rampe, case in pietra, edifici del ‘600 e del ‘700 e i caratteristici “forni a paglia” (tuttora funzionanti) per prepararvi il pane. Principale riferimento è il Castello Medioevale, con la torre (donjon) che comprende, su quattro livelli, magazzino, cisterna, cucina, ambienti di servizio e ambienti residenziali. L’edilizia civile è completata dai Palazzi Cozza, Santoli e Villani; quella religiosa dalle Chiese di S. Maria, di Maria S.S. di Costantinopoli e dal Santuario di S. Felicita. Nella cinquecentesca S. Maria Maggiore sono custodite numerose opere d’arte (altare in stucco di Filippo Rossi); Costantinopoli conserva una tela quattrocentesca e la medioevale S. Felicita un quadro del 1573. Nella piazza c’è il tiglio piantatovi nel XVIII sec. e perciò chiamato “l’albero della libertà”. Il Museo Civico espone i manufatti rinvenuti nel corso degli scavi effettuati al castello (“proiettili” di pietra per le catapulte, frammenti fittili e di utensili del 2000 a. C., fermagli e spille, monete medioevali e una punta litica di freccia di epoca preistorica). MUNICIPIO: Tel. 0827.45031 GUARDIA MEDICA: Tel. 0827.23167 ABITANTI: 1100 57 CALITRI Sorge su un colle fra le valli dell’Ofanto e del Cortino ed è un centro agricolo con notevoli attività artigianale-industriale-industriali (ceramiche, laterizi, legno, ferro e lana) a 530 metri di altezza e a 77 km. da Avellino. Nel Medioevo fu un castello avanzato di Conza in posizione strategica sulle comunicazioni tra Tirreno e Adriatico. Dal XII al XIII sec., come Galestrum, fu feudo dei Balvano, nel 1269 fu donato a Galeotto di Fleury da Carlo d’Angiò, che lo vendette nel 1304 alla famiglia Gesualdo cui appartenne fino al 1629, per passare poi ai Ludovisi e ai Mirelli. Il ritrovamento di epigrafi, vasi e monete attesta che Calitri sorse su un sito abitato in epoca remota. Anche nelle caverne naturali (dette “gruttuni” e adibite a cantine, stalle e depositi agricoli) sono stati ritrovati vasi, lame, punte di lance e di frecce e utensili in pietra che risalgono all’Età del Ferro. Un’altra tesi ritiene che Calitri sia sorta in epoca etrusca col nome di Aletrium, citata da Plinio e Livio. Calitri ha dato i natali nel 1845 al biologo Angelo Maria Maffucci e nel 1859 al matematico Alfonso Maria del Re. Il centro antico, sconvolto da numerosi terremoti, mantiene il caratteristico schema urbanistico a pianta triangolare con abitazioni disposte a gradoni ed elementi architettonici ed artistici. Quasi del tutto distrutto è il grandioso palazzo dei Gesualdo, eretto nel ‘400 sui resti del Castello Normanno. Interessanti l’ex monastero delle Benedettine, le chiese di S. Canio e dell’Immacolata Concezione, Casa Tozzoli e il Castello Mirelli, i Musei delle Scienze Interattive e della Civiltà Contadina. MUNICIPIO: Tel. 0827.30104 CARABINIERI: Tel. 0827.34015 GUARDIA MEDICA: Tel. 0827.30307 ABITANTI: 6100 39 MARCHIO DI ALLEANZA TORO S.p.A. FABIO PIOVANO CONSULENTE ASSICURATIVO SUBAGENZIA DI CAMBIANO C.so Onorio Lisa, 30 - 10020 Cambiano (TO) Telefono e Fax. 011 994 06 98 [email protected] COPY POINT LACEDONIA A 79 km. da Avellino, sorge a 732 mt. di altezza sulla Valle dell’Osento, in una zona abitata fin dall’Eneolitico. È identificata con la osca “Akudunniad” (“cicogna”, ancora oggi raffigurata nel simbolo di Lacedonia), divenuta in seguito Aquilonia, conquistata dai Romani nel 293 a. C. e occupata da Annibale dopo la battaglia di Canne. Nella Cattedrale, il 10 settembre 1486, venne ordinata la congiura contro Ferdinando d’Aragona. Nel caratteristico Centro Storico rinascimentale ci sono edifici con portali in pietra scolpita. Punto di riferimento è il Castello Medioevale, voluto nel 1500 da Baldassarre Pappacoda e successivamente trasformato in residenza. Dell’originaria costruzione restano una torre e parte del corpo di fabbrica. In piazza Francesco De Sanctis, col monumento al grande critico letterario che scelse Lacedonia come collegio elettorale, ci sono il Seminario e la Chiesa di S. Filippo. La Cattedrale, sorta su un piccolo luogo di culto dedicato a S. Antonio Abate, risale al ‘500, ha una bella facciata con portale in pietra e all’interno numerose opere, tra le quali un trittico attribuito a Francesco da Tolentino. L’architettura religiosa comprende anche il Palazzo Vescovile (col Museo Diocesano “S. Gerardo Maiella” e la Biblioteca) e le chiese di S. Maria della Cancellata, di S. Maria della Consolazione, dello Spirito Santo e della SS. Trinità, oltre alle Cappelle della Madonna delle Grazie, di S. Filippo Neri, della SS. Trinità e di S. Maria della Consolazione, edifici nei quali si possono ammirare alcune interessanti opere d’arte. MUNICIPIO: Tel. 0827.85035 CARABINIERI: Tel. 0827.85055 GUARDIA MEDICA: Tel. 0827.85675 ABITANTI: 3057 65 Giovanni PALATUCCI UN IRPINO PER LA VITA Il Dott. Giovanni Palatucci nacque a Montella (AV) il 31 maggio 1909. Avvocato, non esercitò la professione forense per intraprendere la carriera nell’Amministrazione della Polizia di Stato e fu assegnato a Genova come Vice Commissario. Dal 15 novembre 1937 fu Responsabile dell’Ufficio Stranieri della Questura di Fiume, operando a favore degli Ebrei, dei perseguitati politici e razziali, dei diseredati e degli “ultimi”. Nominato in seguito Questore reggente, in 7 anni salvò da sicura morte almeno 5.000 Ebrei. Dopo l’otto settembre 1943 (Armistizio), nel primo anno di occupazione nazista mise in salvo ancora un migliaio di Ebrei. Il 3 settembre 1944 fu arrestato e ristretto nel carcere Coroneo di Trieste. Condannato a morte e poi graziato, il 22 ottobre 1944 fu deportato nel lager di Dachau in Germania (matricola 117826) dove morì martire (il 10 febbraio 1945) a soli 36 anni. 45