Si alzò e
andò in fretta
LC 1,39-56
VEGLIA DI PREGHIERA IN PREPARAZIONE
ALLA FESTA DELL'ADESIONE
PER L'ANNO ASSOCIATIVO 2015 - 2016
Ci sta a cuore la vita delle persone, la famiglia, il lavoro, la scuola e
l’università, ma anche la sofferenza, la malattia, le fragilità di ognuno.
Ci sta a cuore l’impegno a camminare accanto ai fratelli nelle
esperienze quotidiane, condividendo le occasioni preziose riservate a
ciascuno.
Ci sta a cuore l’incontro personale con il Signore risorto, che passa
attraverso una vita di fede autentica condivisa con la comunità
cristiana, e la passione per la Chiesa.
Ci stanno a cuore soprattutto i poveri e gli “ultimi” di una società che
spesso mette ai margini chi vive nella difficoltà e nella sofferenza.
In questo anno associativo, segnato dal Giubileo della Misericordia
indetto da Papa Francesco, vogliamo ancora una volta aprire le porte
del nostro cuore per testimoniare l’amore di Dio, consapevoli che
«nella
misericordia
abbiamo
la
prova di
come
Dio
ama» (cfr. Misericordiae Vultus n. 14).
Ci sta a cuore la vita associativa. Quella dell’Azione cattolica è
un’esperienza bella di vita e di fede che desideriamo condividere con
tanti fratelli. Attraverso una rete fitta di legami buoni ci impegniamo,
ancora una volta, ad avere un cuore che batte per l’altro, nella
fraternità della vita cristiana, e a testimoniare l’amore del Padre nei
contesti quotidiani della nostra esistenza. È un impegno che ci lega in
Italia e nel mondo e che ogni anno si rinnova attraverso quel sì che
afferma la nostra passione per la vita, la fede, la Chiesa e il mondo.
Anche quest’anno l’Ac ci sta a cuore.
Anche quest’anno ci stanno a cuore ragazzi, giovani e adulti di ogni
parte d’Italia. Anche quest’anno ci stai a cuore tu, sì, proprio tu!
8
CANTO INIZIALE
INTRONIZZAZIONE DELLA PAROLA
C. Nel nome del Padre del Figlio e
dello Spirito Santo T. Amen
C. Il Signore sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito
AMBIENTAZIONE
Quella dell’Azione cattolica è un’esperienza bella di vita e di fede che
desideriamo condividere con tanti fratelli. Attraverso una rete fitta di
legami buoni ci impegniamo, ancora una volta, ad avere un cuore che
batte per l’altro, nella fraternità della vita cristiana nei contesti
quotidiani della nostra esistenza. È un impegno che ogni anno si
rinnova attraverso quel sì che afferma la nostra passione per la vita,
la Chiesa e il mondo. Anche quest’anno alla vigilia della Solennità
dell'Immacolata Concezione di Maria siamo qui, insieme alla nostra
comunità parrocchiale per pregare guidati dall'icona biblica della
Visitazione: anche noi come Maria siamo chiamati ad andare in retta
incontro al fratello per magnificare insieme le meraviglie che il
Signore ha compiuto in noi.
Preghiamo:
C. O Dio, salvatore di tutti i popoli, che per mezzo della
beata Vergine Maria, arca della nuova alleanza, hai recato
alla casa di Elisabetta la salvezza e la gioia, fa' che docili
all'azione dello Spirito possiamo anche noi portare Cristo ai
fratelli e magnificare il tuo nome con inni di lode e con la
santità della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio...T. Amen
1
PRIMO MOMENTO
ALZARSI E ANDARE...IN FRETTA
La vocazione di Maria diventa cammino...
GUIDA: Maria è l’immagine della «donna
nuova», che si mette nella logica dell’amore
di Dio. Lei è la donna del viaggio compiuto in
fretta, perché l'amore ha sempre fretta di essere annunciato.
In Azione Cattolica "alzarsi e andare in fretta" significa sentire
l'urgenza di testimoniare con la vita la gioia dell'incontro con il
Signore che cambia la vita.
Dal Vangelo di Luca LC 1, 39
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione
montuosa, in una città di Giuda.
PREGHIERA SILENZIOSA
Dal discorso del presidente Nazionale Matteo Truffelli
AL CONVEGNO DELLE PRESIDENZE DIOCESANE DEL 2015
Come Ac abbiamo un patrimonio vero da mettere a
disposizione della Chiesa. Un patrimonio che vive e respira la
centralità di ciascuna realtà parrocchiale. Non servono dunque
attendere imput centrali per poter agire da Ac nei propri
territori, intensificare e migliorare la propria azione missionaria.
Non lasciamoci rubare la forza missionaria, piuttosto
sbilanciamoci in avanti. In termini calcistici, passiamo da un
prudente, difensivo e a volte comodo modulo 3-5-2 ad un
coraggioso modulo d’attacco 4-3-3, che richiede più estro, più
fantasia, maggiore capacità di reazione ai rischi dello
sbilanciamento, ma che ci proietta in avanti nella partita della
vita. Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma
senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di
speranza! Non lasciamoci rubare la forza missionaria!
2
Per i ragazzi dell’ACR, perché si sentano tutti amati, chiamati
e invitati a vivere la gioia della festa della comunione,
maturando atteggiamenti di gratuità, di accoglienza, di
gratitudine e di condivisione e che, a loro volta diventino
annunciatori della buona notizia nei loro ambienti di vita
e tra i loro coetanei, preghiamo.
C. Accogli Padre le nostre preghiere: tu che hai reso madre
Maria, docile strumento nella storia della salvezza, rendi ogni
cristiano capace di farsi testimone di Gesù nella sua storia. Per
cristo nostro Signore. Amen.
C.Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del
Vangelo, osiamo dire: Padre Nostro...
PREGHIAMO
C. Ti magnifichi, o Padre, la tua Chiesa, perché hai operato
grandi cose per coloro che,
sull’esempio di Maria, credono nella tua Parola Tu che vivi e
regni nei secoli dei secoli T. Amen
BENEDIZIONE
CANTO FINALE
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BREVE RIFLESSIONE DI CHI PRESIEDE LA LITURGIA
INTERCESSIONI
Fratelli e sorelle, contemplando la risposta di Maria di Nazareth
alla parola che la chiamava a collaborare all’opera della salvezza,
preghiamo insieme perché anche noi siamo pronti a rispondere
con fede alla chiamata del Signore:
PREGHIERA SILENZIOSA
PREGHIAMO
C. Signore Gesù, che sempre ci inviti a metterci in viaggio verso l'altro,
facci vedere nella solerte e sollecita carità di Maria, l'esempio su cui
fondare ogni nostra azione. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen
CANTO O CANONE
preghiamo insieme e diciamo Santa Maria Intercedi Per Noi
Perché la Chiesa cresca nella vocazione all'amore e dalla
comunione fra pastori, religiosi, laici nasca uno zelo
apostolico che porti frutti di solidarietà, di giustizia, di
condivisione, preghiamo
Per la nostra comunità parrocchiale perché abbia in Maria
l'esempio da imitare per essere una comunità che
testimonia e annuncia il Vangelo con l'esempio e la
Parola. Preghiamo.
Per gli adulti dell’Azione Cattolica, perché con la loro
testimonianza cristiana diventino “luce del mondo” nelle
loro famiglie, nella società civile e nella comunità
cristiana, preghiamo.
Per i giovani dell’Azione Cattolica, perché siano capaci di
portare la luce del Vangelo in ogni situazione: nella vita
propria e dei fratelli, nella Chiesa e nella società, con una
testimonianza personale e comunitaria, di vita e di parola,
preghiamo.
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SECONDO MOMENTO
INCONTRARE L'ALTRO
...sulla "via maestra" del servizio...
GUIDA: Il «servizio» di Maria nasce
dall’obbedienza alla volontà di Dio e al suo
progetto. Tutto parte dal «si» (fiat) della
Vergine,
come
risposta
all’annuncio
dell’Angelo (v. 38). In Azione Cattolica "incontrare l'altro"
significa farsi prossimo del fratello nella quotidianità della vita,
incontrarlo nel suo spazio e nel suo tempo.
Dal Vangelo di Luca LC1, 40-45
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta
ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo
grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran
voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da
me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino
ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
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PREGHIERA CORALE
Santa Maria, compagna di viaggio
TERZO MOMENTO
Tonino Bello
Santa Maria, Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo
le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia
per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo
per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio
di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze
di camminatori un po' stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della
sollecitudine umana verso coloro che
si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta "la città"
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.
PREGHIERA SILENZIOSA
PREGHIAMO
C. O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore
hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il
tuo Figlio, di visitare sant'Elisabetta, concedi a noi di essere
docili all'azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo
santo nome. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen
4
ESULTARE NELLO SPIRITO
...per cantare le meraviglie del Signore
GUIDA: Maria lascia spazio a Dio in sé e,
stupita per questo mistero che prendeva
carne nel suo grembo, avvolta dall’ombra
dello Spirito Santo, intona il meraviglioso
cantico del Magnificat. In Azione Cattolica "esultare nello
Spirito" significa ringraziare per l'esperienza che ci è dato di
vivere e ribadire con gioia il nostro "eccomi" con fiducia e
corresponsabilità.
Dal Vangelo di Luca LC1, 46-56
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione
la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
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