Opuscolo informativo
Informazioni rivolte a colleghi, medici, genitori,
insegnanti e pazienti
Per chiarire chi siamo:
– Schema di un intervento di sostegno pluridimensionale e pluridisciplinare
– Dimensioni indagate e analizzate
– Le problematiche psicologiche su cui si interviene
– Benefici del sostegno psicologico e del potenziamento cognitivo
– Come fare a scegliere tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta
– Le nuove modalità di approccio adottate:
consulenze via skype
sostegno in coppia uomo-donna
gruppi D.I.P.
utilizzo di sofisticati test e software
insegnamento delle lingue straniere per allenare la mente
– Ghostwritering
© Copyright 2013 - Laura Valenti
Cell. 366/8173133
Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questo opuscolo può essere riprodotta, memorizzata o
trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo senza l’autorizzazione dell’Autore.
TIPO DI INTERVENTO CLINICO
DIETA/ALIMENTAZIONE
SANA
FIGURE DI
RIFERIMENTO:
INTERVENTO
CLINICO:
sostegno psicologico
(individuale, di coppia e di gruppo),
training cognitivo,
rilassamento mentale e
muscolare, etc.
LI
ORO
TÀ
ONE
U
A
UN
M
CO
INTERVENTO
PSICOLOGICO
SU MISURA
(Approccio
psicoanalitico)
ATTIVITÀ
SPORTIVA
ESAME TESTOLOGICO
PLURIDIMENSIONALE
SP
O
R
T
À
LIT
ABI
COMP
ORTAM
ENTO
INDIVIDUO
(adulto o bambino)
Mente + corpo + relazione
IA
M
O
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ONI
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IGL
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PO
NE
IO
Z
A
IC
E- COR
MENT
HO
SS
NTAZI
LAV
ALIME
SE
PLURIDISCIPLINARE
VITAMINE
+
RIMEDI
NATURALI
BBY
PLURIDIMENSIONALE
psicologo clinico,
omeopata, psichiatra,
chirurgo plastico,
nutrizionista,
sessuologo, specialista in
ossigeno-ozono terapia,
etc.
SOSTEGNO
PSICOLOGICO
E POTENZIAMENTO
COGNITIVO
Anche a domicilio e via WEB
(skype)
Sfera
cognitivo-affettiva-comportamentale
Lavoro/scuola
Corpo/alimentazione
Relazioni oggettuali ed
interiorizzate
Profilo del funzionamento
mentale e pattern sintomatici
Le dimensioni psicologiche o psicopatologiche sono riferite a tutte le strutture di personalità o a tutte le
patologie, ovvero dal livello normale o nevrotico a quello borderline fino a quello psicotico.
Per la Psicodiagnosi verranno usati, oltre all'Anamnesi e all'Ascolto Attivo, anche test psicometrici che
hanno lo scopo di valutare e potenziare oltre che aiutare nelle indagini cliniche. Le batterie di test (cataloghi
Erickson e Giunti) saranno costruite su misura per ogni soggetto. Le tecniche di supporto e i modelli di
riferimento sono: cognitivo-affettivo-comportamentale e relazionale, psicoanalitico, (freudiano e
relazionale), psicodrammatico, dei gruppi balint e di sostegno e, infine, il neuropsicologico. Si
vuole, infatti, studiare un modo per favorire la giusta secrezione di sostanze, come la serotonina e la
dopamina, in maniera naturale (per es. con rimedi omeopatici o erboristici, assunzione di vitamine e con
una dieta specifica) nonché per inviare al cervello molteplici stimoli così da alzare il livello di “eccitazione”
(arousal) del sistema nervoso.
I manuali nosografici consultati per l'analisi clinica sono il PDM, la SWAP-200 e il DSM-IV.
Il tipo di intervento psicologico adottato è pluridimensionale e pluridisciplinare, per cui le figure
professionali di riferimento sono specialisti di vario genere: dietologi, medici omeopatici, psichiatri, ecc.
Se i soggetti dovessero essere disponibili, verranno anche create delle sceneggiature su misura, di role
playng e di psicodramma che gli facciano vivere la loro storia allo specchio e le possibili soluzioni e/o
alternative. Per l’educazione, il sostegno, il potenziamento e lo studio cognitivo-comportamentale (anche a
distanza) si potranno usare, su richiesta, dei kit estremamente sofisticati con microauricolari induttivi.
Per tracciare un profilo del funzionamento mentale,
con l’ausilio dei manuali nosografici (PDM, etc.), si esaminano:
Capacità di regolazione, attenzione e apprendimento
Capacità di relazioni e intimità (profondità, range e coerenza)
Qualità dell’esperienza interna (livello di sicurezza e rispetto di Sé)
Esperienza, espressione e comunicazione degli affetti
Pattern e capacità difensive
Capacità di formare rappresentazioni interne
Capacità di differenziazione e integrazione
Capacità di auto-osservazione (mentalità psicologica)
Capacità di costruire o ricorrere a standard e ideali interni (senso morale)
Capacità mentali ottimali, appropriate all’età e alla fase,
con un grado di flessibilità e integrità adeguato all’età
Capacità mentali adeguate, appropriate all’età e alla fase,
con un grado di flessibilità e integrità adeguato all’età
Capacità mentali appropriate all’età e alla fase,
con conflitti fase-specifici o sfide evolutive transitorie
Limitazioni e rigidità
Livelli di funzionamento:
Pattern sani
Pattern moderatamente disfunzionali
Pattern gravemente disfunzionali
Formazioni caratteriali e sintomatiche incapsulate, per esempio:
Funzioni chiave:
Identità
Relazioni oggettuali
Tolleranza degli affetti
Regolazione degli impulsi e
degli affetti
Integrazione di Super-Io,
ideale dell’Io e Io ideale
Esame di realtà
Forza dell’Io
Contesto di riferimento
Livello di
funzionamento globale
Strategie di coping
Range dei meccanismi di difesa
Livelli di organizzazione e stili
di personalità
Qualità delle relazioni interpersonali
Capacità di gestire e modulare
l’emotività
Capacità di essere collaborativi e di
sviluppare una sufficiente
“alleanza terapeutica”
Capacità empatica
Funzionamento cognitivo
Compromissioni della regolazione dell’autostima
Limitazioni nelle interiorizzazioni necessarie alla regolazione
di impulsi, affetti, umore e pensiero
Esteriorizzazione degli eventi interni (conflitti, sentimenti, pensieri)
Alterazioni e limitazioni dell’orientamento al piacere
Limitazioni incapsulate dell’esperienza, sentimenti e pensieri in
aree rilevanti della vita (amore, lavoro e gioco)
Lacune nell’integrazione e nell’organizzazione e/o differenziazione
delle rappresentazioni del Sé e degli oggetti
Esame di realtà e organizzazione della percezione, del pensiero e
della capacità di coinvolgimento affettivo
Lacune nell’integrità di base dell’apparato mentale
(percezione, integrazione, motricità, memoria, regolazione, giudizio, etc.)
Benefici e potere del sostegno psicologico
e del potenziamento cognitivo
M olti si approcciano agli psicologi, ma, soprattutto, al sostegno psicologico
pensando, erroneamente, che sia l’ultima ruota del carro. Disinformazione, cattiva
nomea e giochi “politici” che vanno a discapito di questa categoria professionale e a
vantaggio di altre. Parlando di sostegno psicologico, non si tratta di un approccio
monòtono e monotòno,
= liberare
ma offre al paziente la Abreagire
le proprie emozioni, imparare a
possibilità di sperimen- gestirle e a controllarle,
tare un nuovo modo sfruttare le proprie risorse,
relazionale, i benefici che scoprire i propri potenziali
e capire chi si è, cosa si vuole
si hanno con un punto di e come ottenerlo.
riferimento costante,
reperibile e continuativo
(non limitato all’ora di colloquio), l’utilità di un approccio poliedrico
e pluridisciplinare, la possibilità di essere “sostenuto e guidato” realmente,
pragmaticamente, quotidianamente ed opportunamente in un percorso difficile e
tortuoso per la cura e l’evoluzione psichica. Il sostegno è anche più accessibile
economicamente rispetto all’analisi. L’ascolto clinico non è paragonabile a quello di
un amico perché si svolge all’interno di un setting/contesto adeguato e studiato,
seguendo procedure e metodologie scientifiche che portano ad interagire in modo
empatico con l’individuo, favorendo l’espressione verbale di dinamiche interne e
profonde, agevolando l’emersione di conflitti inconsci che sono alla base dei
sintomi, fornendo utili e funzionali spiegazioni/restituzioni cliniche su di essi fino
ad arrivare alla conoscenza
del funzionamento psichico individuale.
La restituzione clinica
serve a comprendere i
perché e i come dei sintomi, le caratteristiche e le
modalità dei processi psichici, in modo da poter agevolare nell’individuo la
riorganizzazione mentale e la individuazione di risorse e strategie personali
adeguate.
Il sostegno psicologico si mostra, dunque, realmente utile. L’importante è tenere
presente il fatto che si possono provare anche otto psicologi prima di riuscire a
sentire scattare quel “quid” interno che ci suggerisce di essere al posto giusto e con
lo psicologo giusto. Un’altra strategia risolutiva e che attiva maggiormente i
processi di cambiamento è quella di coinvolgere anche le persone vicine
all’individuo afflitto da problemi psicologici: il partner, i familiari, gli amici, etc.,
chiarendo loro praticamente la natura e le ragioni del disagio psicologico riscontrato
nella persona cara e dando loro importanti suggerimenti su come rapportarsi ad essa
per non interferire e compromettere i risultati raggiunti o da
raggiungere.
Si tratta di un “cum-curare” e “cum-insegnare” all’unisono
(“curanti” possono essere considerati tutti coloro che
circondano il soggetto e che sono chiamati in causa),
soprattutto nel senso che lo psicologo non sostiene soltanto
ma, nello stesso tempo, viene sostenuto ed impara dal
soggetto che è paziente, allievo e terapeuta di se stesso (io
sono il conducente, ma lui il cavallo). Erickson sostiene la
necessità di “assecondare” (1983) il paziente. In qualsiasi
relazione, comunque, l’ideale è che vi sia una interazione
costruttiva capace di attivare e catalizzare il cambiamento o, meglio, variazione
armonica e sintonica con se stessi della personalità.
Uno dei fattori basali che, nel mio tipo di intervento, tengo presente è il cosiddetto
concetto di Coping (dall’inglese “to cope”,
Definire il problema:
ovvero “far fronte”, “affrontare”), ovvero
DOVE?
la capacità insita in ognuno di noi
QUANDO?
importante
per fronteggiare i propri
CHI?
conflitti e disagi interni.
PROBLEMA
QUALE? Qualsiasi persona ha a livello psicocognitivo certe risorse e, partendo dal
CHE
PERCHÉ?
presupposto
che i problemi psicologici
COSA?
siano innescati e portati avanti da
atteggiamenti di coping disfunzionale, attraverso il sostegno psicologico, si tenta di
rintracciarle e utilizzarle al meglio. Molto spesso lo scatenarsi, l’aggravarsi e/o il
mantenimento dei disturbi psicologici è legato e proporzionale proprio alla
conoscenza che si ha di essi stessi, la quale crea, progressivamente, circoli e impasse
(vicoli ciechi) disfunzionali, sempre più chiusi, arenanti, impenetrabili, bloccati e
bloccanti e con schemi mentali conseguentemente patologici e distonici. Se non si
interviene immediatamente e, preferibilmente, in età infantile e adolescenziale o
pre-adulta si fomenta lo strutturarsi e l’inerpicarsi di un sistema mentale e difensivo
Cercare la
soluzione:
Cosa si vuole?
Life coaching
Messa in atto di
strategie per
ottenere
i propri scopi?
Cosa si può ottenere?
Risorse possedute e
risorse necessarie
Come?
Possibili soluzioni
PROBLEMA
Valutare le conseguenze
Rischi:Scopi=Effetto:Causa
Fini/mete/obiettivi
Determinismo psichico delle
Quali strumenti usare
attività inconsce
e come impostrare
e determinismo=causa/effetto
il lavoro clinico
inadeguato, insano e patogeno. Chiaramente, si tende a sottovalutare i problemi
psicologici non solo perché non si conosce se stessi, ma perché non si conosce la
Psicologia o si pensa di conoscerla. Tutto questo rende il problema ogni giorno che
passa ancor più serio.
Le principali problematiche psicologiche verso le quali
il sostegno psicologico si mostra utile e funzionale
- In generale, diagnostica di bambini, adolescenti, adulti, coppie e gruppi
- Disturbi d’ansia (traumi e PTSD, fobie e OCD)
- Disturbi dissociativi
- Disturbi dell’umore (depressivi, bipolari)
- Disturbi somatoformi (disturbi di conversione, dismorfofobia, ipocondria, disturbo
- Di somatizzazione, disturbo da dolore somartoforme, etc.)
- Disturbi dell’alimentazione
- Disturbi psicogeni del sonno
- Disturbi sessuali e dell’identità di genere (+ parafilie)
- Disturbi del controllo degli impulsi
- Disturbi da uso/dipendenza da sostanze
- Disturbi psicotici
- Disturbi mentali conseguenti a patologie organiche (anche se tutte le patologie
- organiche hanno comunque una radice multifattoriale: ambientale, genetica e
- costituzionale oltre che psicologica)
- Disturbi di dipendenza della personalità
- Problematiche relazionali, scolastiche e/o lavorative (anche in lingua inglese e
francese)
- Deficit cognitivi e ritardi mentali
- Lacune nell’educazione comportamentale, affettiva e relazionale.
L’intervento è utile in qualsiasi stadio e livello psicopatologico ci si riferisca allo
psicologo. I benefici si hanno nel
caso di una crisi temporanea, per
favorire una crescita interiore
personale, per un bisogno di
comprensione e/o di orientamento, per sviluppare una maggiore e
migliore consapevolezza di sé,
degli altri e delle proprie sfere
vitali (familiare, sentimentale,
sociale, lavorativa, scolastica,
economica), per districare e risolvere i conflitti e le difficoltà, per trovare il proprio
equilibrio e la propria strada, per auto-liberarsi dai disturbi e dai sintomi, per
lavorare sull’autostima, per uscire dagli schemi e script (copioni) vecchi e per
impararne di nuovi, per apprendere, sperimentare, scoprire nuovi modelli relazionali, per riscoprire il fanciullo che c’è in se stessi, per passare a un livello di funzionamento mentale più maturo e produttivo.
Perché video-chiamare lo psicologo da casa e per quali
soggetti la consulenza on-line è la modalità più indicata?
S enza dubbio il diffondersi dei mezzi tecnologici ed informatici ha spinto noi
professionisti ad adeguarci ai tempi ed alle nuove modalità, agli stili ed alle
temporalità comunicative e relazionali attuali. Oltre al nostro approccio sono mutati
anche i metodi, gli spazi e i tempi dedicati e
riservati alla comunicazione, all’ascolto,
all’analisi e alla raccolta dei dati clinici.
Le nuove tecnologie comunicative hanno
reso possibile “accogliere” i pazienti e la
loro domanda anche a distanza, separati da
chilometri, traffico, mancanza di tempo,
impegni familiari e/o scolastici o,
addirittura, impediti da ben altro genere di
ostacoli, quali
patologie fisiche
e/o psicologiche
invalidanti
(handicap,
ritardi mentali, fobie, etc.). Attenendoci, in ogni caso, a
rigide e, contemporaneamente, flessibili/dinamiche
regole di setting, al codice deontologico e professionale
nonché al nostro buon senso, si possono davvero “fare
miracoli” o “salti” di qualità dell’intervento dando, per
altro, la possibilità al paziente di spendere meno
(un’analisi o una terapia, al contrario del sostegno, è
lunga e costosa e non è
calcolabile in anticipo la durata del trattamento),
ricevere più stimoli legati anche alla “novità” e alla
“a-monotonia” del tipo di approccio e degli strumenti
utilizzati.
Il cervello muta ed evolve, infatti, secondo il modello
neuropsicologico, grazie agli stimoli, alle esperienze
e allo scambio di informazioni a cui è sottoposto.
Tramite internet è possibile, in alcuni tipi di
patologie, somministrare test per il potenziamento cognitivo che necessitano
dell’uso di google, enciclopedie, dizionari. Usare bene google è un importante
mezzo e modo per potenziare le abilità intellettive. La via skype consente un
servizio diversamente garante della riservatezza in quanto il paziente non sarà
costretto a sfuggire lo sguardo del portiere o
dei vicini di casa dello psicologo. Anche se la
crisi impelaga per tutto il Paese ci sono
ancora professionisti che viaggiano per
lavoro o pazienti che con dispiacere pensano
che trasferendosi non lasceranno solo la
propria città ma anche il consulente di fiducia
e ricominciare da capo il trattamento con un
altro esperto non è una passeggiata. Con un confronto on line, inoltre, si può
agevolare lo sblocco dei conflitti più interni e latenti proprio per il fatto di essere
completamente a proprio agio, tra le mura di casa, dove si sente una maggiore
intimità, è più facile rilassarsi, avendo la possibilità di indossare un abbigliamento
comodo e abbandonarsi a gesti, abitudini che rivelano molto di ciò che siamo. La
casa, poi, parla di noi e del nostro mondo interno più di quanto riusciamo a fare nel
confronto diretto con lo psicologo. In tal modo si consente all’esperto una messa a
fuoco maggiore circa la propria situazione psicologica a completamento di quella
che si costruisce in sede e nel rapporto vis à vis. Grazie alla via web i pazienti
1
mettono in risalto spontaneamente tendenze comportamentali e acting out
(passaggio all’azione) che in sede clinica non esplicano. Per esempio, un paziente ha
quasi rotto il suo computer durante una situazione per lui causa di ansia e stress (non
funzionavano le cuffie). È bene sapere che, nel rapporto tra psicologo e paziente,
qualsiasi conflitto interno irrisolto (anche se si pensa sia il risultato di un’“antipatia”
nei confronti dello psicologo o di un cattivo andamento terapico), rabbia
incontrollabile, ansia immotivata (anche se ha motivi interni ben precisi ma da
scoprire) sono tutti importanti elementi e dati per l’indagine psicologica, anzi,
spesso, portano a un “salto” nel percorso clinico iniziato. La cosa importante è che i
colloqui non avvengano solo on line ma siano intervallati da colloqui diretti e di
persona.
Perché si tratta di un sostegno
non solo psicologico ma anche analitico?
l sostegno psicologico qui viene inteso come “analitico”, in quanto, grazie agli
Istudi
effettuati, attraverso l’ascolto e il sostegno emergono, in una certa misura, i
contenuti inconsci del paziente, i significati e i significanti; questo, favorisce la
rielaborazione dei conflitti inconsci e consci, intensi e distonici, la loro accettazione
e modificazione, promuovendo così una variazione armonica della personalità.
1
N.d.A. L’acting out è un insieme di azioni incontrollabili e, spesso, dannose o autodistruttive, messe in atto per
dare sfogo ai propri contenuti emotivi inconsci egosintonici o egodistonici, primitivi, conflittuali e di tipo
aggressivo, visto che non si riesce a riflettere, a elaborare i propri sentimenti, desideri, impulsi e ad esprimerli
attraverso il linguaggio.
Psichiatra o psicologo? E quale psicologo?
Formazione diversa, approcci al dolore differenti.
In tutti i casi, il sintomo viene usato come importante mezzo di conoscenza e di
indagine del funzionamento individuale. Capita che durante l’intervento clinico il
paziente entri addirittura in conflitto con lo psicologo e questo viene considerato
un importante elemento di studio
che può comportare un passo in
...E QUALE
avanti nel percorso clinico o la
PSICOLOGO?
A
decisione
di rimandare il
R
T
HIA
PSIC O
paziente
ad
un
altro collega. Gli
O?
OLOG
strumenti usati sono, dunque,
PSIC
l’ascolto attivo, l’alleanza con il
paziente, la somministrazione di
test psicometrici, etc. La via più
semplice e immediata sembra
quella dei farmaci, i quali, se non
realmente necessari, possono fare
emergere nuovi sintomi (effetti collaterali) e non possono farli scomparire, come
con il tocco di una bacchetta magica. Quando ci rompiamo una gamba sappiamo
subito dove andare, ma quando le relazioni o il lavoro sono “mal funzionanti” non
sappiamo dove andare o preferiamo pensare che si tratti solo di un “brutto carattere”.
Lo psicologo “giusto” per noi è quello capace di entrare in contatto con il nostro “Io”
più profondo, con il nostro lato
Studio
di Psic
ologia
oscuro, il “non-luogo” in cui vive la
parte malata di noi stessi e
proliferano i sintomi.
Guarire non coincide sempre con la
scomparsa dei sintomi, ma con la loro
“sublimazione” ovvero con la
comprensione delle proprie modalità Procedure, metodi e
di funzionamento mentale necessaria obiettivi diversi.
diversi.
per imparare a gestirsi, ad accettarsi e Setting
Professionisti complementari.
ad organizzarsi per prevenire il
ripresentarsi dei sintomi.
Ogni malattia ha una base psicologica, trova la sua origine nel comportamento, nelle
relazioni, nel rapporto con se stessi, nello stile di vita. La psicologia aggettivata
come clinica, occupandosi, in prima istanza, ma non solo, della gamma intermedia
tra la cosiddetta normalità e quanto appare salientemente anomalo, si è trovata a
focalizzarsi sulla possibilità che una presa in carico possa, non solo prevenire il
costituirsi di situazioni, relazionali e interiori, anomale, non solo portare alla cura di
quella determinata patologia psichica, ma anche migliorare ogni individuo che
?
peraltro appaia “normalmente” adattato.
La psicologia è una scienza, non una psicomagia, la scienza dell’oggetto più
dinamico e intangibile che esista e deve avere, secondo il modello scientifico,
diagnosi esatta e terapia efficace. I risultati devono esserci anche se non possono
ottenersi in poco tempo e con poco investimento. Ci sono dati e parti della nostra
disciplina che sono stabili nel tempo e altri che subiscono delle modifiche e delle
evoluzioni in relazione al cambiamento dei tempi, delle mentalità, dei contesti
sociali, etc.
Coppia terapica UOMO-DONNA
Recentemente, con uno stimato collega,
specializzato in psicologia clinica, il quale ha
ritenuto valida la mia idea di portare in Italia
un metodo di approccio clinico usato in
America, abbiamo provato a osservare e
studiare insieme alcuni casi clinici. In fondo,
due descrizioni di una medesima “realtà”
sono meglio rispetto a quella di un solo
osservatore. Due punti di vista, possibilità di
confronto e scambio di informazioni e di analisi dei risultati, dei dati raccolti, dei
dettagli rilevati e analisi di un particolare transfert e controtransfert che portano a
focalizzare i modelli relazionali interiorizzati dal paziente ovvero il modo in cui
percepisce e vede il padre/autorità e la madre/allevatrice/holding (contenitore).
In questo modo, il percorso offerto al paziente, più che terapico e più che di sostegno
psicologico, è “integrato”, “interdisciplinare”, oltre che, indubbiamente, secondo
gli indici di gradimento raccolti e i risultati ottenuti, come lo definisco io
amonotono (in luogo di “non monotono”), policromatico e polielettronico.
Nel corso di un colloquio analitico, per esempio, il transfert e le richieste e
proiezioni controtransferali si sono intensificate e hanno fatto venire alla luce
elementi di studio sorprendentemente utili e affascinanti. Interagire insieme con i
soggetti ci ha permesso di elaborare, affrontare, codificare, in modo diversamente
efficace i sentimenti, i fantasmi, le emozioni e le resistenze suscitate nei pazienti.
Tali espressioni di sé sembra siano facilitate e che, in presenza di un uomo e di una
donna, si manifestino alcune emozioni, bisogni che sono più difficili da esprimere e
“tirare fuori” o riconoscere: la rabbia nei confronti dei genitori, la necessità di essere
accudito, confermato, “riparato”, “contenuto”, “protetto”, “guidato”, il bisogno di
superare un particolare e assillante senso di colpa, la paura di essere annichilito,
rifiutato, criticato, vilipeso e il bisogno di essere riconosciuto in quanto
“uomo/donna” con una propria peculiarità e differenza rispetto al genitore o ai
genitori. Così che l’individuo convinto di “non fare mai abbastanza” (l’ossessivo) si
possa riappacificare con i genitori interni e
rigenerare nuovi concetti di sé e delle figure
significative. Immaginiamo quale risonanza
possa avere per il soggetto, a livello
inconsapevole, il fatto di potere rivolgersi al
“genitore” con cui ha avuto sempre la
sensazione di essere più capito o dal quale si
è sentito meno criticato e più assecondato,
ascoltato e di potere rivivere, ri-editare e
palesare tale modello interno, riferendosi
più all’uno che all’altro psicologo.
Pensiamo a quale potere possa avere il
rivivere emozioni contrarie, come il sentirsi
disapprovati, disconfermati, trascurati e,
conseguentemente, arrabbiati e che cosa
possa significare per quel determinato
paziente sperimentare un’approvazione che
non ha mai avuto la possibilità di provare
con il vero genitore.
CONSCIO
Io esteriore
Io interiore
le
ora
nso m
Se
Mo
del
li co
Padre
Madre
mp
orta
me
nta
li
Uomo
Donna
Io bambino
Contenuti
inconsci
rimossi
Sintomi
INCONSCIO
Gruppi D.I.P. (Different International People)
Luogo
Tutta Italia e oltre. Si organizzano meeting.
Missione
Vi sono al mondo delle anime in pena che parlano le lingue che non sono comprese e
decifrabili: lo schizofrenese, il
n a rc h e s e , i l d e p re s s e s e ,
Non sei solo. Persone come te ci sono in
l’ansiogenese, etc. Vi sono
tutto il mondo. Anche dietro l’angolo...
anime che non si incontrano e
pensano di essere sole, che
Un’indispensabile “medicina”
DIP
SEI UN U?
nessuno è come loro, che non
T
per la crescita e la cura
ANCHE
avranno mai amici, che non
psicologica è avere degli
potranno mai sentirsi adeguati,
amici, appartenere ad
che continueranno a stare nel
un gruppo e poter parlare
loro guscio perchè uscire è
troppo doloroso (...).
con qualcuno che abbia
Il gruppo DIP vuole essere un
esperienze simili.
gruppo di “pari-differenti” che
siano accomunati dagli stessi
DIP
DIP
DIP
bisogni e, specialmente, dallo stesso bisogno di interagire, di fare amicizia, di
sentirsi parte ben integrata, adeguata di un gruppo di persone. L’età o lo status
sociale non vogliono essere limitativi. Sono ammessi individui di tutte le età con
difficoltà relazionali e comportamentali. Chiaramente i gruppi verranno divisi
seguendo particolari parametri di selezione e scelta. Lo scopo degli incontri è
favorire la crescita, lo scambio, il confronto e consentire a soggetti con difficoltà di
inserirsi in un gruppo di pari, attivare il sistema nervoso, la voglia di vivere e
fronteggiare tutte le problematiche legate ad un modo malsano di concepire le
relazioni umane. Insieme si organizzeranno: momenti dedicati allo sport e alle
attività motorie, momenti dedicati alla cultura, momenti dedicati alla lettura, al
teatro, alla psicologia applicata al teatro, ai test attitudinali e di potenziamento per
una rieducazione cognitivo comportamentale, momenti dedicati alla discussione e
alla rielaborazione dei concetti. Io parteciperò attivamente a quasi tutti gli incontri e
alle attività da me supervisionate, organizzate, dirette e studiate. I gruppi saranno
composti da minimo 5-8 persone e saranno divisi secondo criteri che rispettano la
compatibilità tra la personalità e i disturbi. L’evento sarà programmato ogni
settimana, se si riusciranno a raccogliere abbastanza adesioni. Tra le attività del
progetto vi sono: training/potenziamento cognitivo, affettivo e relazionale, life
coaching, sostegno psicologico, laboratorio faidatè, creazione di oggetti con le
mani, pittura e libera espressione di sè attraverso l’arte «libera», escursioni e gite
turistiche, uscite serali come teatro, cinema, eventi, nightclub, shopping
intelligente, viaggi, etc. Ad accompagnare i DIP ci saranno operatori specializzati di
volta in volta (a seconda delle attività organizzate) differenti in questo caso, non DIP
ma DIO, ovvero Different International Operators. Gli incontri consistono anche in
sedute di consulenza e/o sostegno al gruppo (min. 5- max 12 partecipanti) secondo il
modello integrato e pluridisciplinare.
Presentazione e obiettivi
- supporto reciproco e occasione per poter condividere vissuti emotivi, dubbi,
successi ed insuccessi, patologie, etc.;
- riflessioni e discussioni intorno a temi di interesse comune;
- rottura dell’isolamento e della noia in cui si trovano soprattutto coloro che
soffrono di disturbi relazionali, antisociali, etc.;
- organizzazione di letture di interesse comune;
- scambi di ruolo e interventi psicodrammatici e cognitivo comportamentali sui
concetti e i preconcetti, etc.;
Si cresce attraverso il confronto, lo scambio, l’interazione, ma questa non deve
essere considerata solo una esperienza di crescita ma anche una esperienza sociale
che possa rompere la monotonia, melanconia, noia ed altro.
Se avremo un piccolo BUS DIP il progetto si potrà dire realizzato pienamente, ma è
sufficiente che uno abbia la macchina e tutti si dividano le spese.
Fare attività sportive e ricreative in compagnia di uno o più persone ha degli effetti
sicuramente positivi. I vantaggi principali dell’allenarsi (o di svolgere altre attività)
in gruppo sono:
- sostegno psicologico durante le attività
- miglioramento delle modalità di relazionarsi con il mondo esterno
- miglioramento della prestazione
- scambio di informazioni e di esperienze (per es., se l’uno non conosce un
- determinato tipo di esercizio lo può chiedere all’altro)
- le attività vengono percepite come più appassionanti, coinvolgenti e piacevoli
Statisticamente chi si allena da solo dura di meno perché sente maggiormente la
stanchezza e ha una percezione distorta del tempo trascorso. Un individuo che da
solo è stanco dopo pochi minuti, in compagnia può durare anche più di mezz’ora. La
prestazione migliora perché viene impedito un calo della concentrazione. La
motivazione di chi pratica dello sport o altre attività da solo, invece, è minore e dopo
un po’ di tempo, nella maggior parte dei casi, porta alla “cessazione attività”. Un
altro punto importante è dato dal metodo e dalla tecnica adottata, che, in compagnia,
essendoci scambio e confronto di opinioni ed esperienza, può migliorare inverosimilmente. Vi sono individui che da soli si impigriscono e non conoscono né i propri
limiti né le proprie potenzialità. In questo modo, è possibile sperimentare sia il
potere che ha lo psicologo di scoprire i potenziali nascosti sia di “auto-motivarsi”
guardando, emulando e condividendo una particolare esperienza con “persone
differenti” e, al tempo stesso, simili. Tutto questo aiuta ad apprendere in modo facile
e divertente. Alla lunga, i “misantropi” o coloro i quali hanno disturbi relazionali
“invalidanti” si allontanano da una dimensione “solare”, “invecchiando” internamente e precocemente. Tali soggetti anche se hanno una giovane età, appaiono
all’osservatore “vecchi”, come fossero “cofani” (per dare l’idea di un pezzo di
lamiera), esternamente, vecchi, ma, dentro, giovani. Essi arrivano a incarnare le
caratteristiche peggiori che un vecchio possa avere: atteggiamento, postura,
andatura, sorriso, hobby, quando presenti, modalità e stili relazionali, tendenza alla
misantropia, etc. Al contrario, esistono persone che hanno superato la mezza età e
che neanche all’età di ottant’anni si riescono a identificare o definire come “vecchi”.
Clinical Ghostwritering
Chiunque si affidi a un Ghostwriter è tutelato dal segreto professionale. Essere
Ghostwriter significa e comporta diverse cose: se si affianca un politico si deve
essere più che una segretaria e bisogna scrivere articoli e relazioni o correggere
bozze immedesimandosi nel politico, scrivendo come se si fosse quel politico,
perdendo massimamente la propria identità personale. Difatti, in qualità di
Ghostwriter occorre studiare la personalità del soggetto, vederne documentari,
video, leggere articoli precedenti, studiare e studiare fino a incarnarlo
perfettamente. Ecco perché ritengo opportuna la definizione di Clinical
Ghostwriter.
Il Ghostwriter, in altre parole, è colui che scrive per altri, sotto pagamento: discorsi,
articoli, saggi, romanzi, mappe concettuali, libri su argomenti che necessitano
studio oltre che stesura (mi hanno chiesto, per esempio, di scrivere un’opera di
architettura), trascrizione convegni, etc. In America, i Ghostwriter arrivano a
percepire cifre notevoli, pari a quelle dei grandi scrittori. Io mi sono adeguata, come
tariffario, al mercato italiano e il mio onorario è relativo alla complessità del lavoro.
Ghost significa “fantasma” o Uomo nell’ombra, come nel celebre film di
R. Polawsky del 2009, proprio perché nessuno potrà mai venire a conoscenza di chi
c’è dietro l’autore “ufficiale” del libro. In Italia è una figura poco conosciuta.
In genere, sono le case editrici stesse che offrono servizi simili, ma è molto rara la
richiesta.
Finito di stampare
Febbraio 2013
Tipografia PECORARO - Palermo
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