SPECIALE ARANCE DELLA SALUTE Il cibo giusto per ogni Consigli per una sana alimentazione In collaborazione con: Carlotta Ferlito, campionessa di ginnastica Le arance È ormai noto a tutti che le arance racchiudono un grande patrimonio di antiossidanti. Sono ricche, innanzitutto, di vitamina C, che sembra avere un ruolo anche nel rafforzare le difese immunitarie. Questa preziosa vitamina, inoltre, protegge il sistema cardiovascolare e ha proprietà antinfiammatorie. L’arancia rossa, in particolare, contiene circa il 40 per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi e contiene gli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti. È quindi la più adatta nella prevenzione oncologica. L’arancia fresca è ricca anche di vitamine A, B e PP e di flavonone, l’elemento maggiormente protettivo soprattutto nei confronti del tumore allo stomaco. La caratteristica colorazione brillante della polpa, del succo e della buccia la rende facilmente riconoscibile e ben dimostra le sue qualità protettive per la salute. Le varietà Moro e Tarocco sono coltivate in aziende agricole italiane che applicano sistemi colturali a basso impatto ambientale in cui l’uso di concimi, antiparassitari ed erbicidi è ridotto al minimo, mentre sono impiegate preferibilmente sostanze di origine naturale per la nutrizione delle piante e la difesa dai parassiti. I frutti appena colti sono semplicemente lavati con acqua potabile, spazzolati e asciugati. Non sono impiegati né conservanti né prodotti cosmetici. E soprattutto il loro viaggio verso le piazze di tutta Italia inizia subito. È come se i soci AIRC cogliessero direttamente le arance dalla pianta! 2 Anche il piatto Ciò che mangiamo è importante per mantenerci in salute: nessuno dubita più della validità di questa affermazione. La consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie, e in particolar modo del cancro, è per fortuna diffusa. Però non tutti sanno che, a parte alcuni principi generali, ogni età ha i propri bisogni e quindi anche ciò che mettiamo nel piatto potrebbe variare col passare del tempo. Donne e uomini hanno bisogno, in alcuni momenti, di alimenti diversi, specie dopo una certa età, quando il metabolismo cambia anche per le modificazioni dei cicli ormonali. Nel mondo degli esperti che studiano con attenzione come gli alimenti interagiscono col corpo, spicca il gruppo della Medicina predittiva e per la prevenzione dell’Istituto nazionale tumori di Milano, di cui fa parte Anna Villarini, biologa nutrizionista e ricercatrice, che ha fatto da guida nel mondo della sana alimentazione durante la stesura di questo libretto. I principi e i consigli in tema di alimentazione che emergono sono a volte più specifici di quelli che si trovano nelle linee guida nazionali e internazionali, perché sono incentrati sulla prevenzione e sulla cura del cancro. Sono inoltre il risultato di studi, come il progetto Diana, cui ha contribuito anche AIRC. Se avete in mano questa pubblicazione, distribuita dagli oltre 20.000 volontari AIRC, è perché avete partecipato all’iniziativa Le Arance della Salute: con un gesto avete aiutato la ricerca sul cancro e portato a casa frutti salutari, insieme alle gustose ricette che trovate nelle ultime pagine, create dallo chef Sergio Barzetti in collaborazione con La Cucina Italiana. 3 I principi comuni a tutte Esiste una cucina preventiva, che insegna a mangiare gli alimenti giusti per tenere alla larga le malattie. È una cucina semplice, fatta con ingredienti naturali e integrali, e senza gli alimenti troppo raffinati. Non per questo è meno gustosa, come dimostrano le ricette contenute in questo libretto. È bene dire subito che mangiare meglio limita moltissimo il rischio di ammalarsi, ma non lo esclude del tutto. Eppure fare attenzione a ciò che si mette nel piatto ridurrebbe, secondo gli studi, l’incidenza dei tumori di circa un terzo: un bel guadagno! L’alimentazione che più rispetta la biologia umana è quella ricca di cereali integrali e legumi, con un’ampia varietà di frutta e verdura di stagione (tra cui non sono però comprese le patate che contengono principalmente amidi). Anche il pesce (specialmente quello azzurro) è un ottimo alimento che aiuta a mantenersi in salute, a tutte le età. Le carni rosse (bovina, suina e caprina), ma anche quelle rosate (ovine), contengono molto ferro che, quando è introdotto in eccesso nel corpo, produce elevate concentrazioni di sostanze che possono danneggiare le cellule, tra cui i radicali liberi. I salumi invece, oltre a essere prodotti prevalentemente con carni rosse, contengono quasi sempre nitriti e nitrati come conservanti (riconoscibili in etichetta anche con la numerazione E249, E250, E251, E252), sostanze che nello stomaco formano nitrosammine, un gruppo di composti fortemente cancerogeni. Il nostro corpo però è capace di contrastare gli effetti negativi di questi alimenti, se non si esagera con il consumo: qualche volta la carne rossa si può mangiare, mentre i salumi dovrebbero essere consumati solo eccezionalmente. I nemici da evitare No ai cibi arricchiti o impoveriti Esistono invece alimenti che è meglio limitare fortemente tra cui le farine raffinate, gli zuccheri, i dolci, i crackers, i grissini, le fette biscottate, le patate, le carni, specialmente quelle rosse e i salumi (compresi quelli magri). 4 Vi sono alcuni errori tipici dell’alimentazione moderna, sui quali dovremmo riflettere: mangiare alimenti troppo raffinati, troppo grassi e troppo “artificiali”. Se un cibo viene raffinato si impoverisce di nutrienti fondamentali come fibre, vitamine, sali minerali e altro. Restano amidi e grassi; spesso amidi che si assimilano troppo velocemente e per questo fanno ingrassare, o grassi modificati che creano problemi alla salute. Ma è anche sbagliato (sia per la salute sia per l’economia familiare) mangiare cibi con nutrienti aggiunti, per esempio con acidi grassi omega-3 (che pure sono benefici), quando naturalmente si può assumere la giusta quantità mangiando pesce, specialmente azzurro, o utilizzando i semi di lino; ugualmente non sono utili i cibi addizionati di calcio quando poche mandorle o un pugnetto di semi di sesamo (o semplicemente l’acqua del rubinetto) sono in grado di fornire tutto il calcio di cui si ha bisogno. Il calcio si assorbe a livello intestinale solo se abbiamo giusti livelli di vitamina D nel sangue; questa vitamina non si “mangia”ma si forma attraverso la luce solare, quindi un’ottima abitudine per stare in forma e avere delle ossa forti è passeggiare all’aria aperta. Non è nemmeno necessario assumere cibi con aggiunta di fibre, quando mangiando cereali integrali, legumi e verdure, si ingeriscono tutte le fibre che servono. Infine, qualche parola su antiossidanti e vitamine, spesso utilizzati in forma di integratori senza che ve ne sia una reale necessità: molti studi sugli antiossidanti (per esempio sul betacarotene, sulla vitamina E, sul selenio eccetera) sono stati interrotti perché chi usava gli integratori si ammalava di più o moriva di più per patologie oncologiche. Gli esperti sono giunti alla conclusione che qualsiasi integrazione di vitamine o minerali è sconsigliata nell’ottica della prevenzione dei tumori. Un integratore può essere utile solo in caso di vere e proprie carenze, ma a basse dosi e per brevi periodi e, soprattutto, sotto controllo medico. I cibi anticancro Si parla spesso di cibi anticancro, ma è bene ricordare che la prevenzione non si fa con un solo alimento bensì mangiando in maniera corretta. Sulla tavola devono abbondare la verdura, in special modo le crucifere (come cavoli in inverno e rucola in estate), la frutta di stagione, i cereali in chicco integrali (come il riso, l’orzo o il miglio) e i legumi. Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, che pubblica periodicamente un volume con le raccomandazioni nutrizionali alla luce degli studi scientifici più recenti, consiglia di mangiare cereali non raffinati e legumi a ogni pasto e di mangiare 600 g al giorno di frutta e verdura (corrispondenti più o meno alle famose cinque porzioni al giorno). Infine il miglior cibo anticancro a volte è... l’assenza di cibo. È importante non mangiare troppo, perché anche il sovrappeso fa aumentare il rischio di ammalarsi, e dedicarsi all’attività fisica tutti i giorni. È sufficiente una bella passeggiata 6 Stagionalità e biologico Mangiare frutta e verdura di stagione è garanzia di qualità. Solo un alimento maturato e coltivato nella stagione giusta avrà infatti tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno e nelle giuste quantità. Per quel che riguarda invece la scelta di vegetali biologici, un tempo era garanzia di stagionalità ma, con il diffondersi dei consumi e delle coltivazioni biologiche anche all’estero, oggi si trovano alimenti con marchio “bio” che arrivano da molto lontano, il cui unico vantaggio sembra essere la minor quantità di pesticidi residui. Attenzione quindi a leggere nelle etichette la provenienza dei cibi che acquistiamo e anche, se sono cibi biologici lavorati, a leggere gli ingredienti: farine raffinate, zuccheri semplici tra i primi quattro ingredienti, grassi idrogenati e affini non fanno bene alla nostra salute anche se di provenienza biologica. di 30 minuti, ricordandosi che concentrare l’attività fisica in uno o due giorni la settimana non ha lo stesso effetto sulla salute di un impegno anche limitato ma costante. Un po’ di Quali sono le basi scientifiche dell’alimentazione anticancro? Diversi studi hanno contribuito a chiarire alcuni meccanismi importanti. Tra questi uno molto studiato è legato al rilascio di insulina. Questo ormone, che viene prodotto dalle cellule beta del pancreas quando nel circolo sanguigno aumenta la concentrazione di glucosio, promuove l’utilizzo degli zuccheri da parte delle cellule. L’insulina svolge però anche altre azioni, la prima delle quali è legata al metabolismo degli ormoni sessuali e alla regolazione di alcuni fenomeni infiammatori: quando abbiamo troppa insulina in circolo rischiamo di non controllare i livelli di ormoni sessuali maschili (che nella donna, per esempio, se in eccesso portano a un ri- schio maggiore di tumore della mammella), di avere un maggior rilascio di molecole che promuovono la crescita cellulare (anche delle cellule tumorali), e di favorire gli stati infiammatori cronici che possono promuovere la formazione di cellule tumorali. Oltre alla quantità, conta anche la rapidità con cui l’insulina viene prodotta. Alcuni alimenti hanno la capacità di indurre un lento rilascio di questo ormone, altri provocano invece dei picchi improvvisi. Tra questi ultimi vi sono molti zuccheri semplici, gli alimenti raffinati e il latte. Sono i cosiddetti alimenti ad alto indice insulinico o alto indice glicemico, il cui consumo andrebbe limitato a favore di cibi a basso indice glicemico o insulinico come i cereali integrali in chicco e i legumi. Nel cibo troviamo anche molecole a diretta azione cancerogena, cioè molecole che possono danneggiare il DNA e trasformare una cellula da sana a tumorale (come, per esempio, le molecole che si producono quando si cucina la carne grigliata). A ridurne gli effetti ci aiuta l’alimentazione. Per esempio gli antiossidanti giocano un ruolo importante: proteggono il DNA e ne favoriscono la riparazione. Frutta e verdura ne sono ricchi, ed è per questo che ricoprono un ruolo chiave; ma alcune verdure, come le crucifere, aiutano il fegato a smaltire le sostanze tossiche. 7 Tutto si gioca all’ I primi anni di vita di un bambino sono i più importanti anche dal punto di vista della prevenzione delle malattie nell’adulto. Diversi studi hanno infatti dimostrato che il metabolismo di un individuo viene influenzato dai primi approcci con il cibo. Il neonato dovrebbe, se possibile, essere nutrito esclusivamente con latte materno, almeno fino all’inizio dello svezzamento, intorno ai 6-8 mesi. Ma anche un allattamento più prolungato, fino al secondo anno compiuto, può essere utile se gradito alla madre e al bambino. Il latte di proseguimento dovrebbe essere utilizzato solo in caso di effettiva difficoltà ad allattare al seno. Nello svezzamento, anche per i più piccoli valgono le regole generali illustrate in precedenza: frutta e verdura hanno un posto privilegiato nella loro alimentazione esattamente come per gli adulti. I cereali costituiscono la base delle prime pappe: non si possono però dare subito cibi integrali perché l’intestino del neonato non è ancora in grado di sopportare tante fibre; esistono però alimenti per l’infanzia parzialmente raffinati che aiutano ad abituare lentamente l’intestino al cibo integrale. Meglio invece evitare le creme e gli omogeneizzati che contengono zucchero aggiunto, di cui il piccolo non ha bisogno poiché assume già i carboidrati attraverso i cereali. Tra l’altro, l’uso di 8 alimenti dolci influirà sulla formazione del gusto e contribuirà a spingerlo al consumo di quei cibi che, come abbiamo visto, non favoriscono la salute. Evitare quindi anche i succhi di frutta zuccherati: meglio utilizzare spremute o frutta frullata fatta in casa. Per lo stesso motivo è bene evitare il più possibile il consumo di sale e di cibi ricchi di sale. Negli ultimi anni si è sviluppato un dibattito tra i pediatri in merito all’uso del latte vaccino dopo la fine dell’allattamento al seno. Non sembra necessario ma neanche sembra necessario escluderlo: può essere alternato a bevande vegetali non zuccherate come quelle a base di riso integrale o di soia, sempre dopo aver sentito l’opinione del pediatra di riferimento. Dai 5 ai 12 ma in ogni caso con della verdura come contorno. Attenzione però perché si tende a far mangiare ai bambini troppa carne: due/tre porzioni a settimana sono più che Gli errori più comuni si vedono già al mat- sufficienti, meglio se di carne bianca (pollo, tino: la colazione, il pasto più importante tacchino e coniglio). Da incrementare, invece, il consumo di pesce, specie azzurro, della giornata perché fornisce l’energia necessaria dopo otto o più ore di digiuno, che si può cucinare assieme a pasta o riso o spesso viene saltata oppure è ripetitiva cuocere al forno impanato. Anche le uova vanno bene. Per favorire il consumo di ver(fatta con latte e biscotti). dure o di legumi è importante sperimentare È bene invece alternare un succo di arancia fresca, uno yogurt bianco, il latte di soia o di ricette diverse (per esempio le polpette di riso integrale, un orzo in tazza a cui abbinare verdure o di lenticchie sono molto gradite ai pane integrale e marmellata (di gusti sempre bambini) e stimolare i bambini a giocare con diversi e senza zuccheri aggiunti), muesli non il cibo, sfidandoli a riconoscere a occhi chiusi zuccherato che contenga anche frutta essiccata, gli alimenti dal gusto o invitandoli a cucinao focaccine di farina di ceci. Variare è sempre una re assieme a noi. È da evitare il consumo di bevande zuccherate o cibi molto salati come buona regola nutrizionale. patatine fritte, hamburger e salumi. Il pranzo e la cena devono essere equiliSeguendo una dieta corretta, i bambini brati e comprendere carboidrati, proteinon dovrebbero andare in sovrappeso. ne, grassi e fibre. Va benissimo un pasto Per aiutarli ed essere allo stesso tempo fatto con piatti unici come riso integrale e credibili, non basta proporre un’alimenlenticchie oppure orzo o farro con verdure, o tazione corretta: è necessario che l’intera mangiare un primo con un secondo (sem- famiglia dia l’esempio di cosa mangiare. pre diverso) Inoltre da non dimenticare l’importanza dell’attività fisica, non per forza fatta in palestra: meglio farli giocare all’aperto con gli amici invece che regalare videogiochi. L’infanzia è il periodo più “a rischio” per lo sviluppo di cattive abitudini alimentari sia per ragioni psicologiche sia per la pressione commerciale sui piccoli consumatori. 9 L’inquietudine dell’ L’adolescenza è il periodo di maggior aumento dello sviluppo fisico, oltre che una fase emozionalmente complessa. Per questo la nutrizione svolge un ruolo fondamentale e va controllata, ma senza ossessività. a mangiare correttamente dall’infanzia, o la ribellione tipica dell’età lo porta a volere solo i cibi “spazzatura”, non si devono forzare le sue scelte. L’esempio rimane la strategia migliore. Qualsiasi proposta alimentare, anche la più sana, può, nell’adolescenza, scatenare reazioni di rifiuto o, viceversa, di attenzione esagerata al cibo, aprendo le porte ai disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia. Solo abitudini sane consolidate fin dall’infanzia metteranno l’adolescente al riparo dagli eccessi o dai rifiuti tipici dell’età. Per quel che riguarda l’apporto di cibo, negli ultimi anni i nutrizionisti puntano ad abbandonare il calcolo delle calorie, che non è automatico né naturale, a favore di sistemi più intuitivi di composizione dei pasti. Se è vero che l’adolescente (specie se maschio) può aver bisogno di mangiare di più (a volte più di un adulto), è anche vero che può farlo semplicemente mangiando porzioni più abbondanti di ciò che fa bene. Ma se l’adolescente non si è abituato Particolare attenzione merita l’apporto di vitamine e minerali tra cui il calcio e il ferro, soprattutto per i frequenti errori alimentari di chi pensa di potersi ormai gestire da solo (cioè dell’adolescente). Il calcio serve a completare l’impalcatura ossea dell’organismo in crescita; il ferro è importante 10 specialmente durante il ciclo mestruale nelle ragazze. Per potenziare l’apporto di calcio si potrebbe puntare su latticini e formaggi, con il rischio però di assumere troppe calorie attraverso i grassi che contengono. Meglio puntare sul consumo di acqua con un buon contenuto di calcio o sulla frutta secca (per esempio noci e mandorle) e i semi di sesamo. Anche le crucifere contengono calcio, che viene ben assorbito dall’intestino se prima vengono cotte. Infine non dimentichiamo le arance: un bicchiere di succo d’arancia fresco e appena spremuto può offrire un apporto di calcio pari a circa 70 milligrammi. Per quel che riguarda il ferro, fermo restando che non bisogna eccedere nel consumo di carne, può essere assunto nelle vongole, nei legumi, nelle verdure a foglie verde ma anche nel cacao magro. Il ferro dei vegetali però si assorbe meglio se nel cibo c’è anche un po’ di vitamina C. Quindi è buona regola condire la verdura con succo di limone o preparare delle insalate con in mezzo pezzetti di spicchi di arancia. È bene ricordare che i tannini contenuti nel tè o nel caffè riducono l’assorbimento del ferro e del calcio quindi non sono utili vicino ai pasti principali. 11 L’età adulta, battaglia contro Sia per l’uomo sia per la donna il maggior rischio legato all’alimentazione nell’età adulta è l’accumulo di peso. Il corpo umano non è infatti attrezzato per difendersi dall’obesità e dal sovrappeso, bensì il contrario: tende ad accumulare energia sotto forma di grasso durante i periodi di benessere, per avere riserve in caso di una carestia, che però nei paesi industrializzati per fortuna non si presenta più. Tutto ciò si traduce, in caso di intensi tentativi di dimagrimento, in un rallentamento del metabolismo che porta a una minor produzione di calore corporeo, riduzione dei battiti cardiaci e della frequenza respiratoria e, a volte, alla sospensione di alcune funzioni, che seppur importanti, non sono necessarie per vivere, come per esempio il ciclo mestruale nella donna. Tutto ciò pur di conservare il grasso accumulato. a insulino-resistenza, cioè a una riduzione della risposta delle cellule all’azione dell’insulina che, non riuscendo a far assorbire il glucosio, rimane in circolo, favorendo tutti quei meccanismi di cui si è già accennato sopra. È ormai evidente, nel mondo scientifico, che soprappeso e obesità sono correlate a molte e gravi patologie come, per esempio, i tumori (specialmente del colon, dell’endometrio e della mammella), alcune forme di demenze senili e le malattie cardiovascolari. Il rischio aumenta quando il grasso si accumula a livello addominale. Questo porta, di solito, La composizione del piatto 12 Per il controllo del peso sono però da evitare le diete iperproteiche e in generale un eccessivo consumo di proteine, specie di origine animale. Infatti lo studio EPIC, cofinanziato da AIRC, uno dei più grandi studi in corso al momento che ha coinvolto quasi tutti i Paesi europei, ha evidenziato che anche le persone che mangiano molte proteine, a distanza di anni tendono a ingrassare e inoltre sono più a rischio di patologie, tra cui alcuni tumori, poiché l’eccesso di proteine facilita la formazione di quelle molecole che favoriscono la crescita cellulare. Un adulto sano dovrà quindi consumare cereali integrali, tra cui il riso (quello non integrale, invece, ha un indice glicemico elevato e va limitato), pasta di semola di grano duro anche non integrale, che ha un indice glicemico più basso del riso bianco, accompagnati da verdure di stagione e legumi, con poco olio e rigorosamente extravergine di oliva. Il sugo di pomodoro, come condimento, è ottimo in estate (quando è di stagione) perché ricco di licopene, sostanza che sembra avere proprietà protettive nei confronti del cancro della prostata. Il pesce azzurro è sempre da preferire perché più ricco di omega 3 che hanno azione antinfiammatoria. La pasta all’uovo va invece limitata alle “grandi”occasioni. Nell’età adulta, carni (specialmente se rosse) e formaggi non dovrebbero comparire sulla tavola più di una volta la settimana, sia per i motivi già detti sia perché l’eccesso di grassi porta a ipercolesterolemia con tutti i rischi che ne seguono. I legumi dovrebbero essere consumati quotidianamente, anche in piccole quantità; da preferire quelli secchi o freschi che si possono cuocere in grandi quantità e poi congelare a porzioni; mentre quelli in barattolo vanno bene se le scorte casalinghe sono esaurite ma è più opportuno acquistarli in barattoli di vetro e controllare che tra gli ingredienti non ci sia lo zucchero (come accade spesso per i piselli). L’unico grasso sano è l’olio d’oliva extravergine, ma sempre in piccole quantità perché l’eccessivo consumo fa comunque ingrassare. Il pane va bene, ma solo se integrale: attenzione alle etichette perché spesso si chiama integrale un pane fatto in realtà con farina raffinata a cui viene semplicemente aggiunta della crusca. In quel caso si perdono tutti i vantaggi nutrizionali legati al consumo di cereali integrali. La frutta va bene, ma non dimentichiamo che contiene zuccheri semplici: bastano uno o due frutti al giorno della grandezza di una mela: pranzare con la sola frutta, come a volte alcuni fanno in estate, provoca solo un aumento di peso. Non dimentichiamo l’importanza dell’attività fisica quotidiana e della graduale riduzione delle porzioni, specie se si è in sovrappeso o obesi. 13 Invecchiare in Avanzare negli anni mantenendosi sani nel corpo e nella mente è un’arte, diceva Ippocrate: bisogna prendersi cura di sé fin da giovani, per poi mantenersi attivi. Oggi si parla infatti di “graceful aging”, un’espressione che si potrebbe tradurre con “invecchiare con grazia” e con ciò si intende riassumere tutte le pratiche e gli stili di vita che si sono dimostrati efficaci nel garantire non solo un allungamento della vita media, ma anche una migliore qualità della stessa. L’alimentazione corretta è al primo posto per garantire una vecchiaia serena. Con l’età, infatti, cambia il metabolismo e possono modificarsi anche altri fattori (come la diminuzione del senso del gusto e dell’olfatto) che influenzano il modo con cui mangiamo. Non è raro che le persone anziane diventino ripetitive nella composizione dei pasti, il che può portare a squilibri, poiché si nutrono sempre nello stesso modo. Anche l’abitudine, molto diffusa, di cenare con latte e biscotti è deleteria: come è già stato detto, il latte vaccino andrebbe limitato, se non del tutto eliminato dopo una certa età, mentre i biscotti sono troppo ricchi di zucchero e poveri di vitamine e minerali. 14 Prevenire il cancro al seno che lega gli ormoni sessuali circolanti nel sangue). Tutti questi elementi sono influenzati, Vi sono poi alcuni accorgimenti particolari per le come abbiamo visto, dalle abitudini alimentari. donne già in menopausa, nell’ottica della prevenzione del cancro della mammella, il tumore femminile più diffuso nella fascia di età sopra i Mantenere sana la mente 60: per prevenire a tavola bisogna cercare di tenere sotto controllo alcuni fattori Un corpo sano non è sufficiente a garantire una come la quantità di ormoni androgeni vecchiaia serena: serve anche una mente ancora attiva, che consenta di prendersi cura di sé e dei (maschili) ed estrogeni (femminili) nel propri interessi. Un cervello sano è la somma sangue. di molti fattori, alcuni dei quali sono genetici e Elevati livelli di ormoni diventano ancora più quindi al di fuori del nostro controllo. Altri, invece, pericolosi in presenza di alte quantità dei fattori possono essere influenzati dagli stili di vita. di crescita cellulare e bassi livelli di I sei pilastri della salute del cervello sono: • una regolare attività fisica, poiché muoversi aiuta SHBG (una proteina a ossigenare il cervello. • Una dieta sana secondo i principi descritti. • Una costante stimolazione mentale, attraverso la coltivazione di interessi intellettuali, letture, apprendimento di lingue eccetera. • Un sonno ristoratore, talvolta più corto di quello dei giovani adulti, ma qualitativamente buono e riposante. • La capacità di gestire con efficacia gli stress e di non farsi sommergere dalle preoccupazioni, mantenendo un atteggiamento positivo verso la vita. • Una vita sociale attiva, con una buona rete di relazioni. 15 Bronzo, argento Carlotta Ferlito ha iniziato a fare ginnastica all’età di sei anni, a Catania. Da allora ha inanellato una lunga serie di vittorie fino alla medaglia d’argento alla trave e i due bronzi, al volteggio e nel concorso generale individuale, ai Giochi olimpici di Singapore nel 2010. Da alcuni anni è anche testimonial di AIRC. con marmellata che mi danno energia, a pranzo un piatto di pasta col pomodoro se devo fare allenamento al pomeriggio, altrimenti carne, uova e verdure. A cena mi tengo più leggera con un’insalata e uno yogurt o una spremuta. Sana alimentazione e sport sono importanti per la prevenzione: tu quale attività fisica consiglieresti? Non è indispensabile diventare delle atlete! Fanno bene un paio di ore a settimana di Quanta costanza serve per arrivare a un’attività sportiva. Se proprio non ce la si gareggiare a livello internazionale? fa, l’importante è programmare almeno un Nella ginnastica e nello sport in generale impegno minimo: basterebbe una camminata servono tantissimi sacrifici e tanta passione per di trenta minuti al giorno. riuscire a raggiungere traguardi importanti a liNegli ultimi tempi sei spesso in TV: è vello internazionale, non basta solamente avere questo il futuro che immagini per gli anni talento. Mi sono trasferita a Lissone quando a venire? avevo solo dodici anni, ho iniziato in seconda Il mio sogno nel cassetto era quello di partecimedia a fare scuola privatamente quindi non pare alle Olimpiadi e l’ho raggiunto, però mi ha ho vissuto l’esperienza della classe del liceo. sempre affascinato il mondo dello spettacolo Adesso che mi sono diplomata ho imparato e per adesso riesco a far coincidere le due cose. a gestire meglio il mio tempo, perciò quando Per il futuro chi lo sa... posso esco con gli amici. Cosa ti ha avvicinata alla causa di AIRC? Quanto conta mantenersi in forma e La malattia non è il primo pensiero di noi ragazcontrollare ciò che si mangia? zi, ma purtroppo il cancro colpisce tantissime La corretta alimentazione è fondamentale famiglie. La mia famiglia ha sempre contributo per qualsiasi sportivo: mangio in modo molto alle raccolte fondi di AIRC e sono felicissima di sano, bilanciando i carboidrati con le proteine avere l’occasione di partecipare attivamente a e le vitamine. Al mattino bevo una tisana (o un una causa così seria e importante. cappuccino) accompagnata da fette biscottate 16 Le ricette della Vi sono buone abitudini che si acquisiscono solo col tempo. Una di queste è la composizione equilibrata dei pasti durante la giornata. Per molto tempo siamo stati abituati a mangiare ciò che c’era in tavola, senza badare troppo a cosa avevamo consumato a colazione o alla mensa aziendale. Oggi sappiamo che una dieta equilibrata richiede un minimo di pianificazione giornaliera, come abbiamo tentato di fare in queste pagine. Abbiamo infatti chiesto a un grande cuoco e a una nutrizionista di mettere insieme un esempio di “giornata perfetta”. Il risultato, oltre che molto salutare, è davvero gustoso. 17 Guardiamo più da vicino come è composto il menù: la mattina si apre con una colazione molto sostanziosa in cui ci sono carboidrati (ma con farine integrali e miele per dolcificare), la frutta (sotto forma di succo d’arancia) e anche una dose di antiossidanti (nel tè verde). A pranzo si punta sul pasto completo: un primo con tanti vegetali, un secondo che è anche un’insalata e che apporta i benefici del pesce e un frutto. A merenda è tempo di golosità con un dessert che non sfigura affatto anche al termine di una cena importante. Infine per cena c’è un piatto unico che contiene però legumi, fonte di proteine di origine vegetale, accompagnato da una insalata piena di vegetali anticancro come le crucifere e condita con olio d’oliva e succo di arancia: un connubio perfetto! Un per tutta la giornata A colazione accompagnate il plum cake con una spremuta di arancia e un tè verde, entrambi non zuccherati. Per lo spuntino di mezza mattina, ottima un’arancia. A pranzo, dopo gli spaghetti e l’insalata di pesce, potete concludere con un frutto. A merenda concedetevi una salutare golosità: sbucciate e tagliate a fettine una mela Annurca e cuocetela brevemente in padella con poco succo di limone, finché non si sfalda; frullatela con succo di arancia, lasciatela raffreddare, poi arricchitela con un ciuffetto di panna di soia montata, pezzetti di pera cruda e qualche filo di cioccolato fuso. Per cena, dopo la zuppa con riso e ceci, preparate un’insalata a base di cavolfiori a cimette, broccoli e broccoli romani lessati, radicchi rossi crudi e arance sbucciate, a fette; conditela con una salsa ottenuta frullando 2 cucchiai di pistacchi sgusciati, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e il succo di mezza arancia. 18 Impegno Persone Medio 4 Senza glutine Tempo 2h Impegno Medio Tempo 1,30 h Plumcake con mele, arance e albicocche Persone 8 Vegetariana 200 g farina integrale più un po’, 170 g panna di soia, 100 g farina di riso integrale, 100 g albicocche secche, 80 g mandorle con la pelle, 2 uova, 2 cucchiaini di miele, 1 mela Annurca, 1 arancia, 1 bustina di lievito in polvere per dolci, olio extravergine di oliva delicato Frullate le mandorle riducendole in farina. Separate i tuorli dagli albumi. Lavate la mela e tagliatela a dadini piccoli senza sbucciarla. Tagliate a dadini anche le albicocche. Frullate metà delle albicocche secche con i tuorli, 100 g di olio, la scorza grattugiata e il succo dell’arancia e il miele. Aggiungete quindi la panna di soia, frullando ancora per incorporarla agli altri ingredienti. Versate il composto ottenuto in una ciotola. Miscelate la farina integrale e quella di riso con il lievito e incorporatele poco per volta al composto. Unite poi le restanti albicocche e quindi la farina di mandorle, tenendone da parte un po’. Se vi piace, potete aggiungere anche 50 g di cioccolato fondente a pezzettini. Montate a neve gli albumi e incorporateli al composto; infine, aggiungete la mela, tenendone qualche dadino da parte. Versate il composto in uno stampo per plum cake da 1,5 litri unto, foderato con carta da forno, unta di olio e infarinata. Cospargetelo con la farina di mandorle e i dadini di mela tenuti da parte e infornatelo a 175 °C nel forno statico; dopo 15’ passate alla funzione ventilato e lasciate in forno per altri 35’. Il nutrizionista dice che per la preparazione di questa ricetta si sfrutta la naturale dolcezza delle albicocche secche, frullate nell’impasto, in modo da evitare l’uso di zuccheri raffinati. La panna di soia e l’olio, poi, consentono di evitare i grassi saturi del burro. 19 Senza glutine ammollo Impegno Facile Persone 4 Tempo 1h e 20 min 12h ammollo Impegno Facile Persone 4 Tempo 40 min Spaghetti integrali con cavolfiore, arancia e mandorle Vegetariana 450 g 1 piccolo cavolfiore 300 g spaghetti integrali Impegno Persone Tempo 80 g 4cimette di2hbroccolo romano Medio 50 g glutine mandorle con la pelle Senza 2 bacche di ginepro , 2 foglie di alloro, arancia, finocchietto, olio extravergine di oliva, sale Impegno Medio Persone 8 Tempo 1,30 h Vegetariana Private il cavolfiore delle foglie esterne più spesse e del fondo. Portate a bollore una pentola d’acqua con la scorza di un’arancia, il ginepro e l’alloro. Immergetevi il cavolfiore e cuocetelo per 10’; spegnete e lasciate il cavolfiore nell’acqua finché non affonda, poi scolatelo con una schiumarola, lasciando l’acqua nella pentola. Frullate le mandorle con un ciuffo di finocchietto tritato, 40 g di olio e un mestolino di acqua di cottura del cavolfiore, ottenendo una salsa. Salate leggermente l’acqua del cavolfiore e cuocetevi la pasta; negli ultimi 5’ di cottura aggiungete anche il broccolo romano, poi 20 scolate tutto insieme. Tagliate a pezzetti il cavolfiore e unitelo alla pasta; condite tutto con il succo di mezza arancia e con la salsa alle mandorle. Il nutrizionista dice che il cavolfiore rimarrà un po’ al dente: la cottura non troppo prolungata, oltre a mantenere gustoso e croccante il cavolfiore, consente di non alzare troppo l’indice glicemico dell’ortaggio. ammollo Impegno Facile Persone 4 Insalata di pesce, finocchi e arance Tempo 40 min Vegetariana Impegno Persone Medio 4 Senza glutine Tempo 2h 850 g 1 polpo 700 g 2 finocchi 200 g 1 pera Impegno Persone Tempo 200 g 8code di gambero Medio 1,30 h 100 g radicchio Vegetariana 3 arance, 1 gambo di sedano, 1 carota, alloro, limone, olio extravergine di oliva, sale Mettete il polpo in una casseruola con il sedano e la carota a tocchetti, 2 foglie di alloro e copritelo abbondantemente con acqua fredda. Cuocetelo per 35’ dal levarsi del bollore, spegnete e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura. Mondate intanto i finocchi e tagliateli a fettine sottili con l’affettatrice o la mandolina. Metteteli a bagno in acqua molto fredda, per renderli più croccanti. Mondate il radicchio e tagliatelo a listerelle. Sgusciate le code di gambero e apritele a metà per il lungo, eliminando il budellino. Pelate a vivo le arance, eliminando la pelle degli spicchi e raccogliendo il succo che sgocciola in una ciotola. Conservate la parte bianca e spugnosa di scarto, tagliatela a pezzetti e frullatela con il succo di arancia raccolto, qualche goccia di succo di limone, 40 g di olio, una fettina di pera con la buccia e sale, ottenendo una salsa. Scolate il polpo, lasciando l’acqua nella pentola. Riportatela a bollore e immergetevi i gamberi: spegnete il fuoco, lasciateli cuocere per 7-8’ e scolateli. Tagliate a pezzetti il polpo e i gamberi e raccoglieteli in un’insalatiera con i finocchi ben scolati, gli spicchi di arancia, la pera rimasta a tocchetti e il radicchio. Condite con la salsa di arancia e servite. 21 Impegno Facile Persone 4 Zuppa integrale con olio agrumato Senza glutine Impegno Facile Persone 4 Tempo 2h e 20 min 12h ammollo Tempo 1h e 20 min 12h ammollo 500 g polpa di zucca 180 g topinambur Impegno Persone Tempo 150 Facileg 4riso integrale 40 min 50 g ceci secchi Vegetariana alloro, finocchietto, arancia, limone, olio extravergine di oliva, sale Impegno Persone Medio 4 Senza glutine Ammollate i ceci in acqua per 12 ore; scolateli e sciacquateli. Lessate il riso in acqua leggermente salata e aromatizzata con 2 foglie di alloro per circa 35’. Scolatelo e tenetelo da parte. Pulite i topinambur e tagliateli a pezzetti. Tagliate a dadini la polpa di zucca. Mettete i ceci in una casseruola con 2 litri di acqua, 3 scorzette di limone, 3 rametti di finocchietto, 2 foglie di alloro e cuocete per circa 35’. Aggiungete ai ceci i topinambur e la zucca e cuocete per altri 30’. Prelevate 2 mestoli di zuppa e frullateli con il mixer a immersione, quindi riunite la crema ottenuta alla zuppa, che acquisterà un po’ più di consistenza. Unite infine il riso e 22 Tempo 2h Persone mescolate,Impegno aggiustando di sale.Tempo Medio 8 1,30 h Emulsionate 4 cucchiai di olio con la scorza grattugiataVegetariana di 1 arancia e un pizzico di scorza grattugiata di limone, il succo di mezza arancia e un po’ di finocchietto tritato: servite la zuppa completandola con questo olio agrumato. Il nutrizionista dice che potete sostituire i topinambur con gambi di carciofo, accuratamente decorticati. Rendiamo il cancro sempre più curabile NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO VIA CORRIDONI 7 - 20122 MILANO T 02 77.97.1 - WWW.AIRC.IT Oggi i tassi di guarigione, soprattutto per alcuni tumori, sono aumentati clamorosamente grazie al progresso della ricerca scientifica. La guaribilità media dei tumori è più che raddoppiata in soliSPECIALE 30 anni. ARANCE Di questoDELLA progresso sono promotrici AIRC e la sua SALUTE Fondazione FIRC, che investono su giovani talenti e progetti innovativi e diffondono una corretta informazione sulle novità terapeutiche e diagnostiche e sugli stili di vita da adottare per una buona prevenzione. I COMITATI REGIONALI, UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI I NOSTRI SOCI Abruzzo - Molise Viale Regina Elena, 126 65123 Pescara Tel. 085 352 15 com.abruzzo.molise@ airc.it Emilia Romagna Via delle Lame, 46/E 40122 Bologna Tel. 051 244 515 [email protected] Comitato Friuli Venezia Giulia Basilicata Via Orazio Petruccelli, Via del Coroneo, 5 34133 Trieste 14 Tel. 040 365 663 85100 Potenza [email protected] Tel. 0971 411 208 [email protected] Lazio Viale Regina Elena, Calabria Viale degli Alimena, 3 291 00161 Roma 87100 Cosenza Tel. 06 446 336 5 Tel. 0984 41 36 97 [email protected] [email protected] Campania Via dei Mille, 40 80121 Napoli Tel. 081 403 231 [email protected] Liguria Via Caffaro, 1 16124 Genova Tel. 010 277 058 8 [email protected] Lombardia Sede operativa: Via San Vito, 7 20123 Milano Tel. 02 779 71 com.lombardia@ airc.it Piemonte - Valle d’Aosta c/o Istituto per la ricerca e la cura del cancro Strada Provinciale 142, km 3,95 10060 Candiolo (Torino) Tel. 011 993 335 3 com.piemonte.va@ airc.it Puglia Piazza Umberto I, 49 Marche c/o Edificio Scienze 3 70121 Bari dell’Università politec- Tel. 080 521 870 2 [email protected] nica delle Marche Via Brecce Bianche Sardegna 60131 Ancona Via De Magistris, 8 Tel. 071 280 413 0 [email protected] 09123 Cagliari tel. 070 664172 [email protected] Editore: Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro Sede legale: Via Corridoni 7, 20122 Milano Sede operativa: Via San Vito 7, 20123 Milano, Tel. 02 7797.1, www.airc.it - Numero Verde 800.350.350 Coordinamento redazionale: Patrizia Brovelli ([email protected]) Testi: Daniela Ovadia (Agenzia Zoe) Sicilia Piazzale Ungheria, 73 90141 Palermo Tel. 091 611 034 0 [email protected] Toscana Via Cavour, 21 50129 Firenze Tel. 055 217 098 [email protected] Umbria Via Brufani, 1 06124 Perugia Tel. 075 583 813 2 [email protected] Veneto Cà Michiel S. 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