Rassegna del 09/04/2015 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 09/04/2015 SI PARLA DI NOI La Voce Di Mantova 09/04/15 P. 5 Raccolta differenziata: oggi il responso 1 Gazzetta Mantova 09/04/15 P. 17 Tagli ai costi dell'illuminazione 2 Gazzetta Mantova 09/04/15 P. 21 Sacchi per i rifiuti Ecco dove ritirarli 3 La Voce Di Mantova 09/04/15 P. 21 Ostiglia, novità per la differenziata della plastica 4 La Voce Di Mantova 09/04/15 P. 13 Villa Poma: impianto a led nuovo, efficiente e conveniente Nicola Antonietti 5 CPL CONCORDIA Resto Del Carlino Modena 09/04/15 P. 4 Non solo i diecimila euro da Concordia Sono tante le coop che scelgono Muzzarelli 6 Resto Del Carlino Modena 09/04/15 P. 4 Verrini davanti ai pm per 5 ore Teramo, Casari rinviato a giudizio Francesco Vecchi 7 Gazzetta Di Modena 09/04/15 P. 2 Verrini sotto torchio per sei ore E Casari oggi chiederà la libertà Alberto Setti 9 Gazzetta Di Modena 09/04/15 P. 2 Asilo esploso, a giudizio Casari e Spaggiari 11 Gazzetta Di Modena 09/04/15 P. 3 Spuntano 16mila euro in una busta 12 Gazzetta Di Modena 09/04/15 P. 3 Lusetti: «Nessuna mutazione in atto» Felicia Buonomo 13 Gazzetta Di Modena 09/04/15 P. 3 Sequestrato l'elenco dei beneficiati da Cpl nell'hotel di Ischia Alberto Setti 14 Corriere Della Sera 09/04/15 P. 6 Un altro manager interrogato 5 ore Ecco i legami tra Concordia c Pd Fulvio Bufi, Fiorenza Sarzanini 15 09/04/15 P. 19 Furto di energia elettrica Condannato a un anno 16 Le cose fatte da Sodano Opuscolo da 25mila euro 17 Batteri e veleni nell'acqua del depuratore La Provincia diffida il gestore: «Nuove analisi» 18 ENERGIA Gazzetta Mantova POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 09/04/15 P. 13 ACQUA: SCENARIO Corriere Della Sera Milano 09/04/15 P. 13 ENERGIA: SCENARIO Corriere Della Sera Brescia 09/04/15 P. 7 Fibra ottica, primato in Vais abbia Tra sei mesi copertura del 95% Matteo Trebeschi 19 Corriere Della Sera 09/04/15 P. 2 Luce e Rc auto, che cosa cambierà (davvero) Francesco Di Frischia 21 Corriere Della Sera 09/04/15 P. 35 Petrolio e gas, Shell conquista Bg group Maxi offerta da 69 miliardi cli dollari Stefano Agnoli 22 Corriere Della Sera 09/04/15 P. 35 Svolta della Sirti, tecnologia e made in Italy Federico De Rosa 23 Sole 24 Ore 09/04/15 P. 30 Tigf, via all'area unica del gas nel sud francese 09/04/15 P. 35 Lo sciopero Cgil contro Hera «privatizzata» 24 SEGNALAZIONI Corriere Della Sera Indice Rassegna Stampa Dario Di Vico 25 Pagina I SONDAGGIO TEA FRA I CITTADINI Raccolta differenziata: oggi il responso Se ancora sussistano dei dubbi sul gradimento della formula porta a porta adottata dalla Tea per la raccolta differenziata, è venuto il momento della verità. Questa mattina alle 11 nella sede municipale di via Roma 39 (sala Bonaffini) sarà illustrato il sondaggio sul servizio di raccolta differenziata domiciliare nella città di Mantova. Interverranno il sindaco Nicola Sodano, l'assessore all'ambiente Vanna Segala e l'amministratore delegato di Mantova Ambiente Tea Ivana Bertolasi. Paola ha deciso: sarà lei l'unti-Palazzi i Si parla di noi Pagina 1 Si parla di noi Pagina 2 TNGLNA Sacchi peri rifiuti Ecco dove riti rari i L'amministrazione Comunale di Ostiglia informa gli utenti, con un volantino recapitato alle famiglie, che Mantova Ambiente non effettuerà la consegna domiciliare degli appositi sacchi (gialli) perla raccolta degli imballaggi in plastica e polistirolo. Gli utenti potranno ritirare la fornitura annuale prevista nella sede dell'Ufficio tecnico del Comune di Ostiglia (palazzo Foglia -piazza Cornelio, 2- primo piano), nei seguenti giorni di apertura al pubblico: martedì, giovedì e sabato dalle 9.30 alle 12.30. Per eventuali informazioni e chiarimenti telefonare al numero 0386/300272. oedi per il terremoto Si parla di noi Pagina 3 Ostiglia, novità per la differenziata della plastica OSTIGLIA - L'Amministrazione Comunale di Ostiglia ha informato gli utenti, con apposito volantino recapitato alle famiglie, che a partire dal corrente anno Mantova Ambiente srl non effettuerà la consegna domiciliare degli appositi sacchi (gialli) per la raccolta degli imballaggi in plastica e polistirolo. Gli utenti potranno ritirare la fornitura annuale prevista nella sede dell'Ufficio Tecnico del Comune di Ostiglia, al primo piano di Palazzo Foglia in piazza Cornelio (foto) al martedì, al giovedì e al sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30.Per eventuali informazioni e chiarimenti telefonare allo 0386-300272. BA m MI v IO ANO II parco giochi nato dalla solidarieta Punlo assislensa Alcheimer allo gonfi Si parla di noi Pagina 4 L COMUNE ANNUNCIA LA SOSTITUZIONE DEI LAMPIONI PRESENTI , IMPORTANTE IL RISPARMIO PER L'ENTE Villa Poma: impianto a led nuovo, efficiente e conveniente VILLA POMA - Anche Villa Poma aderisce al progetto di Tea Rete Luce e quindi il futuro porterà un nuovo impianto di illuminazione pubblica interamente a led: «Si tratta di un passo importante per l'ammodernamento di un impianto che necessitava di essere adeguato alle nuove esigenze del paese spiega il sindaco Alberto Borsari - Uno degli aspetti più importanti è che non solo rinnoveremo l'esistente, ma verranno inseriti dei punti luce in più, andando a risolvere il problema dell'illuminazione sia nelle zone di campagna che in un paio di incroci pericolosi» Secondo quanto spiegato dal primo cittadino villapomese, il progetto prevede la sostituzione completa di tutti i lampioni esistenti nel paese, con l'inserimento delle luci a led in luogo di quelle attuali, ormai obsolete; contestualmente verranno anche realizzati dei nuovi punti-luce, sia in alcune zone di campagna che ne erano sprovviste, sia per rendere più sicuri la zona Draghette e via Ovara, nonchè quello tra la Statale 12 e via Pomponazza: «Per il comune andranno a risolversi alcune criticità sulle Uno degli incroci di Villa Poma che verranno illuminati e messi in sicurezza quali da tempo si era pensato di mettere mano - conclude il sindaco - ma si realizza anche un intervento che va nella direzione di un significativo risparmio energetico e contenendo i costi dell'ente; che con le nuo- ve lampade andrà a ri sparmiare sul canone da corrispondere a Tea nella misura di un 5%. Un risparmio che ci permetterà di posare gratuitamente, quasi tutti i punti luce in più». Nicola Antonietti pR(wrN(1 ,\ II gas "a giaba"gli rosta uno condanna Abreve inaugura S. Liberata Si parla di noi Pagina 5 ECCO CHI HA SOSTENUTO LA CORSA DEL SINDACO Non solo i diecimila euro da Concordia Sono tante le coop che scelgono Muaarelli COOP di muratori, coop di muratori e braccianti, coop di assicurazioni, coop agricole. Spicca il fior fiore della cooperazione modenese e non solo tra i finanziatori della campagna elettorale 2014 dell'attuale sindaco Gian Carlo Muzzarelli (Pd). I finanziamenti per le elezioni amministrative del- la scorsa primavera sono usciti alla ribalta per via dei 10mila euro assegnati dalla Cpl di Concordia, segnalati dal Movimento 5 Stelle dopo la bufera degli arresti di Ischia. Come si legge nel rendiconto `B' del documento sulle risorse in questione, datato 4 settembre 2014 e pubblicato online dal Comune di Modena, per le amministrative 25 maggio-8 giugno 2014 l'allora candidato Muzzarelli ha sostenuto spese per 75.655 euro e ricevuto un totale di finanziamenti per 75.738. Nel testo, inviato per legge al collegio di garanzia regionale della Corte d'appello del Tribunale di Bologna, sono indicati come mandatario Danilo Bassoli e un conto corrente Cpl Concordia di riferimento alla Bper della sede di Modena. Nell'elenco dei `soggetti diversi' per le contribuzioni in denaro `di qualsiasi importo', proprio la Cpl di Concordia e la Inalca di Castelvetro (gruppo Cremonini) risultano i primi finanziatori di Muzzarelli con un esborso pari a 10mila euro a testa. PROSEGUENDO per consistenza di contributo, nell'elenco risultano la Cooperativa muratori e braccianti di via Carlo Marx a Carpi (7.500 euro) e, con 5 mila euro ciascuno, Assicop Modena e Ferrara, Consorzio stabile modenese, Unibon, Finpro. A quota 3mila euro, poi, figurano Stradedil di Boccassuolo (Palagano), A e C costruzioni di Modena, la Coop muratori di Soliera. Hanno stanziato 2mila euro, invece, la Magni Telescopic Handlers di Castelfranco, e la coop agricola Albalat. Nel quadro dei finanziamenti elettorali di Muzzarelli rientrano anche la coop Edilterrazzieri di Modena (mille euro), l'impresa Scianti spa di Modena (500 euro), la Cooperativa muratori di San Felice sul Panaro (250 euro). Fin dall'inizio l'elenco dei sostenitori è stato reso pubblico: una scelta che non è stata adottata da tutti gli amministratori Pd. Pagina 6 E spunta busta sequestrata all 'ex presidente con la scritta «Baffo » di FRANCESCO VECCHI CINQUE ore di interrogatorio (dalle 15 alle 20) nel carcere di Poggioreale, davanti al pubblico ministero Henry Woodcock. L'ex responsabile dell'area Tirreno del colosso cooperativo Cpl Concordia, Nicola Verrini (difeso dagli avvocati modenesi Massimo e Michele Jasonni), ha chiesto e ottenuto martedì di essere ascoltato nell'ambito della maxi inchiesta legata al presunto giro di mazzette nell'isola di Ischia, finalizzato secondo gli inquirenti ad ottenere appalti per la metanizzazione. Verrini, infatti, è fra gli arrestati, così come l'ex presidente di Cpl, Roberto Casari. Nei giorni scorsi a farsi avanti volontariamente era stato anche Francesco Simone, ex socialista e manager di Cpl, figura cardine dell'inchiesta perché avrebbe ideato un complesso sistema corruttivo che prevedeva il passaggio del denaro prima in una società tunisina e poi al sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino. SE l'interrogatorio di Si mone ha fatto scalpore perché, sostanzialmente, il consulente ha fatto più ammissioni che altro, nel caso di Verrini la situazione cambia nettamente. Si sa solo che l'ex responsabile dell'area Tirreno ha risposto alle domande dei pubblici ministeri che indagano, affrontando a 360 gradi tutti i passaggi dell'inchiesta e le sue pre- Cpl Concordia sunte implicazioni nella vicenda. Ha dato delle spiegazioni, in sostanza, replicando a tutti gli interrogativi che gli sono stati posti. In particolare, dicono le indiscrezioni provenienti da Napoli, Verrini avrebbe parlato a lungo dei rapporti tra l'ex presidente Casari ed esponenti del Pd. Affari e politica, in sostanza. Ma al di là dei contenuti del faccia a faccia, che sono assolutamente importanti, l'interrogatorio è un passaggio fondamentale per un'altra questione. I legali di Verrini, infatti, sulla base delle risposte date dall'ex manager stanno valutando se presentare o meno una richiesta di alleggerimento delle misure cautelare. Verrini è detenuto in questo momento nel carcere di Poggioreale, non è escluso che per lui siano chiesti gli arresti domiciliari. Decisione che sta valutando anche l'avvocato di Casari, Massimo Vellani. Potrebbe arrivare a breve la richiesta al tribunale del Riesame. IL GUP di Teramo, Giovanni De Rensis, proprio ieri ha rinviato a giudizio con l'accusa di crollo colposo l'ex presidente della Cpl Concordia. Con lui a processo il 6 ottobre andranno anche Alfredo Lupi, Walter Lucidi, Daniele Spiaggiari e Massimo Lancia, tutti tecnici e dirigenti della cooperativa emiliana. L'inchiesta è quella sull'esplosione dell'asilo di Piano d'Accio a Teramo, il 3 ottobre 2013, che solo per una pura coincidenza ( i bambini avevano lasciato da poco la scuola dopo l'orario pomeridiano) non provocò una strage. Secondo la procura, la cooperativa Cpl Concordia, affidataria della gestione degli impianti termici in gara Consip per conto dell'amministrazione comunale di Teramo, non avrebbe gestito adeguatamente la manutenzione del vano caldaia nel quale si verificò la tremenda esplosione. In particolare le accuse riguardano due aspetti tecnici: la celletta in cui era alloggiato il contatore, da cui è partita la fuga di gas, non sarebbe stata realizzata a norma; anche il vano caldaia peccava del rispetto di alcune norme di sicurezza. Intanto nell'inchiesta sugli appalti della Cpl spunta una busta, con la scritta «baffo», con all'interno sedicimila euro in contanti. E stata sequestrata dai carabinieri del Noe - secondo quanto si apprende a Roberto Casari durante una perquisizione eseguita il giorno del suo arresto. La busta ed il denaro sono stati sequestrati e sono ora oggetto di indagine dei pm. V'crríni davanti ai pm Emr S nri 'Lrranw (.sidri caloa{ udiáo Pagina 7 N icola Verrini (nel tondo), ex responsabile dell'area Tirreno per la Cpl. Sopra, Roberto Casari, ex presidente della cooperativa Richiest L'ex responsabile dell'area Tirreno di Cpl ha chiesto di essere ascoltato dai pm e ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte Resi Non è escluso che i legali di Verrini e Casari chiedano al tribunale del Riesame misure alternative al carcere, dove entrambi si trovano Cpl Concordia Pagina 8 sotto torchio per sei ore E Cas oggi chiederà la libertà Verr L'interrogatorio fiume a Poggioreale del manager 43enne che ora collabora con i magistrati Intanto l'ex presidente della cooperativa inoltra al Tribunale dei riesame l'istanza per tornare a casa CONCORDIA Quasi sei ore di interrogatorio nel carcere di Poggioreale, a Napoli, incalzato dalle pressanti domande dei pubblici ministeri Giuseppina Loreto, Celestina Carrano e Henry Jhon Woodkock. Ma Massimo Verrini, 43 anni, dirigente della Cpl, questa volta non si è sottratto alle domande e ha deciso di collaborare, cercando di raccontare la sua verità, ammettendo dove non poteva fare altrimenti ma cercando di spiegare la sua buona fede. Si è consumato così, martedì fino in tarda serata, uno dei passaggi fondamentali della seconda fase dell'inchiesta su Cpl. I magistrati cercavano conferme alla confessione di Francesco Simone, il manager che l'altro giorno, durante il suo interrogatorio, ha svelato il cosiddetto sistema-Cpl, innescando immediatamente le perquisizioni a Procida e l'allargamento dell'inchiesta a nuovi indagati e a nuove acquisizioni di documenti su decine di appalti. Verrini, che è nativo di Carpi e vive con moglie e figli a Concordia, era già stato interrogato a fine 2014, quando i carabinieri del reparto operativo Tutela per l'ambiente del capitano Gianpaolo Scafano erano stati a Concordia, per sequestrare atti e comunicazioni. Allora Verrini, nel frattempo trasferito dalla responsabilità della divisione Campania a quella del Triveneto, aveva escluso ogni forma di reato e agli amici che gli chievano era solito raccontare: «Tangenti? Ma per favore, ho appena finito di pagare faticosamente il mutuo di un appartamento, altro che tangenti...». Dopo l'arresto eseguito all'alha del 30 marzo a Concordia, si era avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Amelia Primavera, il magistrato che ha emesso l'ordinanza di custodia contestandogli i reati di associazione per delinquere, concorso in corruzione e turbativa d'asta. Martedì poi è Cpl Concordia arrivata la decisione di offrire nuovi chiarimenti ai magistrati: il dirigente ha parlato a lungo degli intrecci tra affari, politica e pubblica amministrazione. Ora le sue dichiarazioni sono al vaglio del pool di sostituti coordinato dal dottor Alfonso D'Avino. L'altra sera a Poggioreale Verrini era assistito dagli avvocatiMassimo Ias onni e dal figlio Michele lasonni. All'esame hanno presenziato anche forze della polizia penitenziaria. Sui dettagli tuttavia all'uscita l'avvocato Massimo lasonni ha voluto evitare anticipazioni: «Posso confermare che il mio assistito ha risposto con grande serenità alle domande, ma trattandosi di una vicenda dai profili molto rilevanti e molto delicati, in questa fase riteniamo non andare oltre», hadetto, sperando con la nuova strategia di farlo presto scarcerare. Al contrattacco passano anche i difensori dell'ex presidente di Cpl, Roberto Casari: «Faremo il Riesame, che scade domani. Per il resto aspettiamo». A parlare così, ieri, è stato il legale Massimo Vellani, a margine dell'udienza preliminare per l'esplosione della scuola di Piano D'Accio e che vede Casari imputato per disastro colposo. A proposito di riesame, lunedì si svolgerà l'udienza davanti al Tribunale del Riesame per Francesco Simone, l'ex manager considerato personaggio centrale dell'inchiesa, e per Maurizio Rinaldi, concordiese, presidente del consiglio di amministrazione della Cpl Distribuzione, ex braccio destro di Casari, ex presidente del Modena. Alberto Setti L'AVVOCATO IASONNI La situazione è molto delicata ma Massimo ha risposto alle domande I pm hanno insistito sui rapporti con i politici L'AVVOCATO VELLANI Oggi scade il termine per il riesame Per il resto aspettiamo" Lunedì dal giudice Simone e Rinaldi per la scarcerazione 1;u1o, W lordib 1— ,i o[e F c,.:n; offi d,icdcn ]a 1l-1A Pagina 9 w O%/ L'arresto di Massimo Verrini e sotto il suo legale massimo lasonni . A fianco la sede direzionale della Cpl Concordia Cpl Concordia Pagina 10 Asilo esploso, a giudizio Cas e Spaggi Roberto ieri all'udienza con la polizia penitenziaria, in cinque saranno processati per disastro colposo 1 TERAMO Quando alle 9 arriva nell'aula delle udienze preliminari di Teramo scortato da due agenti di polizia penitenziaria, Roberto Casari è l'unico presente dei cinque imputati per l'esplosione della scuola di Piano d'Accio. «Il mio assistito pensava di avere l'obbligo di essere presente» dice il suo legale Massimo Vellani. Ma Casari non ci sarà quando, poco dopo le 15, il gup Giovanni de Rensis leggerà il dispositivo con cui lo ha rinviato a giudizio con gli altri quattro per L'arresto di Roberto Casari disastro colposo in concorso. La prima udienza del processo è fissata per il 6 ottobre e in quella data il Comune diTeramo si costituirà parte civile. Con Casari sono stati rinviati a giudizio Daniele Spiaggiari, 58 anni di Modena, consigliere delegato della Cpl Concordia, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sottoscrittore del documento di valutazione dei rischi; Alfredo Lupi, 52 anni, di Sant'Omero, dirigente responsabile area della Cpl Concordia e firmatario del documento di valutazione dei rischi; WalterLucidi, 43 anni, di Folignano, responsabile di commessa preposto della Cpl Concordia e fimatario del documento di valutazione dei rischi e Massimo Lancia, 33 anni, figlio di Giulio sindaco del comune marsicano di San Vincenzo Valle Roveto e anch'egli dirigente della cooperativa emiliana (quest'ultimi tre assistiti dagli avvocati Lauro Tribuiani e Adriano Di Battista). mico della scuola che si verifica in seguito ad un' esplosione causata da un accumulo di gas metano nel predetto locale, creando un pericolo concreto per la vita e l' incolumità di alunni, insegnan ti e genitori». Le accuse riguardano due aspetti tecnici dell'impianto: secondo la procura la celletta in cui era alloggiato il contatore, da cui è partita la fuga di gas, non sarebbe stata realizzata a norma e il vano caldaia avrebbe presentato alcune irregolarità per quanto riguardai sistemi di sicurezza. Inoltre la griglia di aerazione che non sarebbe stata di dimensioni regolari e sarebbe stata collocata in un punto sbagliato tanto da non consentire una rapida fuoriuscita del gas verso l'esterno . (d.p.) Secondo la procura (il pm Stefano Giovagononi è il titolare del fascicolo) Cpl Concordia, che ha in affidamento la gestione degli impianti termici da parte del Comune, non avrebbe gestito adeguatamente la manutenzione del vano caldaia nel quale il 3 ottobre del 2013 si verificò una fuga di gas che provocò una tremenda esplosione. Esplosione che solo per una fortunata coincidenza non provocò una tragedia: i 74 bambini e le insegnanti erano usciti da poco meno di due ore. «In cooperazione tra loro», scrive il pm nell'avviso di conclusione delle indagini, «cagionavano per colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia, il crollo del locale centrale ter- „mun h„,fib„—<„,, , rairi c`,idiicJcrilulibrrY Cpl Concordia Pagina 11 Spuntano ila euro in una busta Nell'inchiesta sugli appalti della Cpl spunta anche una busta, con la scritta "baffo", che all ' interno conteneva la somma di almeno sedicimilaeuro in contanti suddivisi in mazzette . È stata sequestrata dai carabinieri del Noe a casa di Roberto Casari, l'ex presidente di Cpl nella foto, durante la perquisizione eseguita il giorno del suo arresto. Si trattava di una busta di formato A3 che i carabinieri hanno trovato in un ripostiglio accanto all'armadietto dove Casari custodiva anche le armi che deteneva legittimamente. L'armadietto era vicino alla sala del biliardo, nella grande abitazione che il manager condivide con la famiglia, in via per Mirandola 28 non lontano dalla sede dell 'azienda concordiese. Le somme di denaro sono state verificate dai militari e formalmente sequestrate. , Cpl Concordia ,• ,e o Pagina 12 Lusetti: «Nessuna mut one in atto» La difesa del presidente nazionale Legacoop. «II problema e di tutto il paese e si chiama corruzione» di Felicia Buonomo «Non è in atto nessuna mutazione genetica del modello cooperativo». La voce delle organizzazioni di rappresentanza delle coop si alza ancora una volta. A prendere la parola, dopo lo "sfogo" del presidente provinciale Lauro Lugli, è il presidente nazionale, Mauro Lusetti. «Non si tratta di una mutazione - dice il presidente Lusetti io direi invece che siamo di fronte ad un problema che riguarda tutto il paese, che si chiama corruzione. Siamo il paese più corrotto d'Europa e que- sto, ci insegnano anche le recenti vicende, riguarda anche il mondo cooperativo». Certo si parla di un "pezzo" importante del paese. La realtà cooperativa in Italia conta 43mila imprese, 12 milioni di soci e 1,2 milioni di lavoratori, che rappresentano un valore pari a quasi il 10% del Pil. «Casi come quello di Cpl Concordia - prosegue Lusetti - non è un caso poco rilevante, di cui intendiamo sottovalutare la gravità, non vogliamo nasconderci. Perché anche se pochi, gli scandali in cui sono coinvolte le cooperative sono comunque troppi. Ma il tema della legalità ci è caro, ancora prima dello bomba scoppiata coni casi giudiziari. Per questo tengo a ribadire che non faremo sconti a nessuno, chi deve pagare pagherà, ma parliamo di responsabilità personale, non della società». Il punto è ostico e più volte sollevato nelle diverse critiche sorte dopo gli arresti. Quando una coop associata si scopre essere coinvolta in un'inchiesta con l'accusa di aver commesso reati come corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa, come dovrebbe compor- tarsi l'organizzazione che la rappresenta? Legacoop ha scelto di non applicare sanzioni. «La responsabilità - dice Lusetti - qualora confermata è personale. Se la magistratura non ha adottato alcun provvedimento verso la cooperativa, perché dovremmo farlo noi? Chi sostiene diversamente (e qui il riferimento è alle critiche mosse da Dino Piacentini, ndr) credo debba procedere ad una riflessione più approfondita, soprattutto perché sembra, dati gli interessi in gioco, rasentare il conflitto di interessi. E poi non esiste un sistema di aggiudicazione degli appalti opaco. O è legale o illegale. E noi siamo per la legalità. Perché casi come quello di Cpl non neghiamo intacchino la nostra reputazione. Ma noi siamo solo delle vittime». Mauro Lusetti , presidente nazionale di Legacoop , Cpl Concordia ,• ,e o Pagina 13 Imprenditori molto conosciuti nella Bassa, parenti stretti degli indagati con i famigliari, dirigenti dell'azienda che facevano intestare anche le "fatturine" delle bevan de a Cpl Concordia e a Coopgas. Poi ovviamente l'ex ministro Giulio Tremonti. Tutti al mare, tutti ospiti nelle stanze dell'Hotel Le Querce, a Ischia. Un elenco lungo, che comprende oltre ai vari Simone, Verrini e Casari anche l'attuale presidente Mario Guarnieri, e che pure non è bastato se non in minima parte a coprire i costi della superconvenzione stipulata tra Roberto Casari e la famiglia di Giusi Ferrandino, il sindaco dimissionario di Ischia, il fratello dell'avvocato Massimo - nominato consulente di Cpl - che a sua volta consigliò al resto della famiglia di accettare perchè «conveniente» la famosa convenzione con l'Hotel. Centosessantamila euro all'anno, per una convenzione avviata nel 2013 e rinnovata nel 2014, per disporre di una delle sette stanze "bloccate" da Cpl, anche se in albergo hanno poi ammesso che quando non c'era gente di Cpl - al bisogno ci mettevano altri clienti. Una mega cifra, che infatti nonostante amici e parenti Cpl riuscirà a coprire solo in minima parte. Circostanza che ha convinto da subito i magistrati che dietro quella convenzione si nascondesse una tangente occulta a favore della famiglia, visto che i famigliari del sindaco a sua volta arrestato ci hanno tenuto a dire che Giosi non gestisce e non è socio dell'albergo. Una convenzione - quella siglata il 23 ottobre del 2013 che escludeva la tassa di soggiorno, le bevande, il supplemento "vista mare". Ecco perchè i carabinieri durante la perquisizione durata un giorno intero in albergo hanno sequestrato anche decine di fatture dall'importo minimale, spesso fatte intestare dagli ospiti, anche quelle, alle socie- Sequestrato l'elenco dei beneficiati da Cpl nell'hotel di Ischia Ci sono noti imprenditori e parenti stretti venuti dalla Bassa Testimone svela i motivi della convenzione da 320mila euro tà del gruppo. A dare una spiegazione di quella convenzione, interrogato dai carabinieri, è un socio e rappresentante della Coop Cpl in Campania. «Massimo Ferrandino - dice il socio della Cpl - credo che lo abbia scelto il presidente Casari a seguito della sua conoscenza con il fratello di questi, Giusi Ferrandino, verosimilmente avvenuta nell'albergo di loro proprietà. Per ciò che riguarda invece l'albergo, ritengo che Casari lo abbia scelto per lo stesso motivo per cui ha scelto Massimo Ferrandino, ovvero grazie al sindaco». Nel suo esame, l'ingegner Lucio Lancia - uno dei testimoni chiave dell'inchiesta - riferisce a sua volta ai carabinieri di avere sconsigliato Casari e Ferrandino dalla stipula di quella convenzione. I carabinieri hanno anche interrogato la direttrce dell'albergo, Anna Ferrandino, sorella del sindaco Giosi e del consulente di Cpl, Massimo «Ricordo che Casari si presentò nel nostro albergo e chiese di parlare con qualcuno della direzione, si è presentato co- nie presidente di Cpl Concordia e mi disse che gli avevano parlato molto bene della nostra struttura...», ha detto Anna ai carabinieri, perplessi. «Sono a conoscenza di un rapporto lavorativo tra mio fratello Massimo e Cpl, ma quando venne per la prima volta qui da noi non credo che fosse iniziato», ha aggiunto Nell'esame della testimone, i carabinieri hanno anche appreso come avvenivano le prenotazioni di questo flusso di ospiti, tutte veicolate da un dipendente di Cpl, che lavora presso l'albergo di San Possidonio della stessa coop: «Ci tenne a specificare - ha detto Anna - che le prenotazioni le avremmo dovute acettare solo da lui». Infine Anna Ferrandino ha voluto precisare che se il conto della stanza di Tremonti è stato a carico di Cpl, quando ci è andato D'Alema «si è trattato di una degustazione di vini dell'azienda vinicola della moglie... abbiamo messo a disposizione una sala per l'evento e D'Alema e la moglie sono stati miei ospiti». Alberto Setti r. iic Lr ln l':ìcoca iJ,itP! nell'Iroti•1 Ai chi, L'hotel Le Querce di Ischia Cpl Concordia Pagina 14 Un altro manager interrogato 5 ore Ecco i legami tra Concordia c Pd A casa del presidente della coop Casari una buna con scritto «Baffo»: dentro, 16 mila euro di Fulvio ufi e Fiorenza Sarzanini NAPOLI Ha chiesto di essere interrogato e per oltre cinque ore ha risposto alle domande dei pubblici ministeri. Nell'inchiesta sugli appalti truccati della «Cpl Concordia», c'è un altro manager che decide di collaborare. E Nicola Verrini, responsabile commerciale ed ex componente del consiglio di ammini- relazioni istituzionali della cooperativa modenese che ha ricostruito i retroscena di appalti e nomine degli ultimi anni, i difensori di Verrini gli avvocati Massimo e Michele Jasonni contattano i magistrati. Di fronte al giudice il manager si era avvalso della facoltà di non rispondere. «Era sotto choc per l'arresto chiariscono i legali Le d iich k II responsabile commerciale Verrini rivela i nomi di politici e amministratori strazione, e le sue dichiarazioni sembrano aprire scenari inediti, visto che affronta i rapporti con la politica e in particolare il legame tra il presidente Roberto Casari e il Partito democratico. Non è l'unica novità. Gli accertamenti di queste ore riguar dano anche la provenienza di una busta con migliaia di euro in contanti trovata a casa dello stesso Casari con una scritta a matita: «Baffo». Accade tutto martedì mattina, subito dopo le vacanze pa squali. Mentre i carabinieri del Noe sono impegnati averificare le dichiarazioni di Francesco Simone, il responsabile delle g Le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta sulla coop Cpl Concordia: tra queste l'ex sindaco di Ischia 12 Gli indagati dell'inchiesta della Procura di Napoli sul metanodotto all'Isola di Ischia ma dopo qualche giorno abbiamo concordato sull'opportunità di incontrare i magistrati». Detto fatto. I sostituti procuratori Henry John Woodcock e Celeste Carrano entrano nel carcere di Poggioreale alle 15 di due giorni fa, escono quando è ormai tarda sera. Verrini ha certamente un ruolo chiave all'interno della «Cpl» perché è il responsabile commerciale ma soprattutto perché, come spiega il difensore, «è entrato come tecnico di cantiere e poi ha fatto carriera fino a diventare responsabile commerciale per l'area del Tir reno e membro del consiglio di amministrazione». Circa un anno fa arriva la svolta, alcuni manager vengono convocati come indagati, scoprono che l'inchiesta riguarda alcune commesse ottenute in Campania e in particolare la metanizzazione di Ischia. «Verrini ricorda l'av vocato Jasonni si è dimesso dal consiglio di amministrazione e ha chiesto di essere spostato in un'altra zona commerciale per non continuare ad avere interessi professionali nell'area oggetto dell'inchiesta della Procura di Napoli». La decisione non lo salva comunque dall'arresto. Il giudice Cpl Concordia lo accusa di aver partecipato a quell'associazione per delinquere, creata insieme agli altri responsabili della «Cpl», che versava tangenti a politici e pubblici amministratori per aggiudicarsi i lavori. Di fronte ai pubblici ministeri Verrini non lo nega. Racconta dettagli, cir costanze. Poi fa i nomi degli interlocutori che hanno consentito alla cooperativa di seguire una corsia privilegiata nelle gare. E approfondisce quei legami che Casari ha con numerosi esponenti del Pd. Anche Simone sta parlando dei rapporti con i politici, ricostruendo i retroscena delle trattative che lui stesso ha seguito personalmente per ottenere l'assegnazione degli appalti. I magistrati hanno disposto immediate verifiche su quanto messo a verbale da entrambi. I due sono sempre stati in costante contatto, confrontandosi praticamente su ogni mossa. Sono proprio loro che l'il mar I volti Francesco Simone Responsabile delle relazioni istituzionali della cooperativa «Cpl Concordia». È un ex socialista, vicino a Bettino Craxi, procurava commesse Nicola Verrini Responsabile commerciale ed ex componente del cda della «Cpl Concordia», accusata di aver fatto sistematico ricorso alle tangenti zo del 2014 ignari di essere intercettati discutono sull'opportunità di finanziare la Fondazione Italianieuropei di Massimo D'Alema, colloquio ritenuto dal giudice «di estremo rilievo per il modo in cui gli stessi distinguono i politici e le istituzioni loro referenti operando una netta ma significativa distinzione tra quelli che al momento debito si sporcano le mani ("mettono le mani nella merda") e quelli che non lo fanno». Lunedì, quando i carabinieri sono entrati nelle case degli indagati per eseguire gli arresti, hanno perquisito gli appartamenti e da Casari hanno trovato la busta con 16 mila euro in contanti. «Sono i soldi che tengo a disposizione per le esigenze della famiglia, se dovesse accadermi qualcosa», ha spiegato. E sulla scritta ha aggiunto: «Si riferisce a me che ho i baf fi». © RIPRODUZIONE RISERVATA scorso, ma secondo i pm era ancora lui il «regista» degli affari della cooperativa Giuseppe Ferrandino Sindaco di Ischia per il Pd, è stato arrestato lo scorso 30 marzo. I magistrati di Napoli gli contestano favori ricevuti da lui e dalla sua famiglia Roberto Casari Presidente della «Cpl Concordia» fino al 30 gennaio Pagina 15 . r urto energia elettrica Condannato ® VIADANA Un anno e trecento euro di multa: è questa la pena inflitta dal giudice Stefano Aresu a Francesco Aversano, 62 anni, di Viadana, per furto aggravato di energia elettrica. I fatti risalgono al 5 settembre di quattro anni fa quando Aversano, originario della provincia di Caserta, dopo aver tolto i sigilli al contatore dell'Enel si è collegato abusivamente. Ma la proprietaria dell'appartamento l'ha scoperta e denunciato, costituendosi anche parte civile. Il 62enne dovrà infatti risarcire la parte offesa di 2500 euro e sborsare altri duemila euro per la costituzione della parte civile, più il pagamento delle spese processuali. Pni M1onchi di samia alVFxprr 1rr liil i'i ih.•I ni ll'.111 d 'iim Energia Pagina 16 BILANCIO DI FINE MANDATO Le cose fatte da Sodano Opuscolo da 25mila euro Sta arrivando in questi giorni a tutte le famiglie mantovane. Si tratta della sintesi patinata della relazione di fine mandato che il sindaco Sodano, per legge, deve mettere su internet. Lui ha fatto di più e, ripercorrendo la strada dei suoi predecessori, ha confezionato un opuscolo (carta patinata, formato 16 centimetri per 16) in cui ripercorre quanto fatto nei suoi cinque anni alla guida del Comune. A stampare il compendio di 96 pagine tutte a colori in 26mila copie è stata la Publi Paolini per una cifra di 15.738 euro (Iva inclusa). Per spedirne 23mila 385 in altrettante famiglie via Roma si è servita di Invio-Tnt per un costo di 9.476,71 euro (Iva inclusa). In totale, l'operazione alle casse comunali è costata 25.214,721 euro. La Brioni nel 2010, osservano da via Roma, spese per il suo opuscolo di fine mandato 45.662 euro (37.926,10 euro per la stampa e 7.736,11 di spedizione). Sodano, dunque, si congeda con questo «Report 2010-2015» che segue quello pubblicato a metà mandato. In copertina il sindaco ha scelto la riapertura della biblioteca Teresiana, restituita alla città dopo una chiusura che si è protratta per 14 anni, dal 2000. In prima pagina c'è il suo saluto ai «concittadini» in cui ricorda che la crisi economica, il terremoto del 2012, i tagli del governo e una rigorosa riduzione della spesa «hanno imposto scelte difficili. Ciò nonostante, un positivo e fattivo lavoro è stato messo in campo con l'aiu- 96 pagine a colori: la storia di cinque annidi amministrazione del centrodestra tra terremoto e lavori II Pd: una presa in giro invitiamo le famiglie arispedirloal mittente to di tante persone, enti, associazioni e categorie». E traccia, per chi verrà dopo, le linee da sviluppare per il rilancio di Mantova: buona amministrazione, valorizzazione culturale e turistica, riconversione industriale e un modo di lavorare basato su «collaborazione e concretezza». Il report è suddiviso in cinque capitoli: rispondere ai bisogni (dove si parla di scuole sicure, servizi a sostegno di famiglie, giovani, donne e anziani, lavori pubblici); per una migliore qualità del- lavita (sicurezza, mobilità, ciclabili, raccolta differenziata, campo nomadi, profughi, terzo posto nella classifica nazionale per la qualità della vita); la città cambia volto (i vari interventi nei quartieri e sul palazzo del Podestà); valorizzare e promuovere la città (Unesco, Expo, gemellaggi, mostre ed eventi); la tutela del patrimonio (gestione del terremoto e Pgt); spendere meno, spendere meglio (tassazione al minimo, spending review). «Trattandosi di soldi pubblici avrebbe potuto evitare di spenderli - dice l'ex capogruppo del pd, Giovanni Buvoli -, e poteva farlo tranquillamente visto che per quel poco che ha fatto poteva condensare tutto in una mezza paginetta. Un'iniziativa simile a fine mandato è chiaramente da campagna elettorale per celebrare il vuoto amministrativo del suo mandato. È l'ultima presa in giro, invitiamo le famiglie a restituirlo al mittente». (Sa.Mor.) La copertina dell'opuscolo di fine mandato dei sindaco Sodano Politica locale Pagina 17 -_ L- 3 Batteri e veleni nell'acqua del depuratore La Provincia diffida il gestore: «Nuove analisi» LODI Troppi batteri nell'acqua del depuratore: in base ai campionamenti effettuati da Arpa il 28 gennaio risulta una contaminazione da Escherichia coli (batterio delle feci) superiori ai limiti di legge di 5 mila unità per ioo millilitri, e che hanno convinto la Provincia di Lodi a inviare al gestore dell'impianto Sal una diffida a rientrare nei parametri e a compiere nuove analisi entro trenta giorni. Nell'agosto del 2014 il depuratore aveva ricevuto un primo provvedimento per aver superato diversi valori come solidi sospesi e fosforo. Sempre fosforo e coliformi fecali riscontrati nella vicina Acqua: Scenario roggia Molina furono all'origine del sequestro dell'impianto nel 2012, poi ritirato in quanto Sal nel frattempo aveva già effettuato gli adeguamenti. Sal però ha chiesto alla Provincia di annullare la contestazione in quanto i valori in eccesso sarebbero lievi: «Il limite di legge - precisa una nota della società - è consigliato e non obbligatorio, e bisogna anche considerare l'incertezza di misura che oscilla tra 4.000 e 6.8oo unità per 100 millilitri». L'impianto (serve 45 mila abitanti) è interessato da un progetto di ampliamento da 4,2 milioni. (F. G.) RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 18 Fibra ottica, p ato in Valsabbia Tra sei mesi cope a dei 95% 11 Bonometti ( 'b): «Senza tecnologia le aziende perdono competitività» d i Haiteo Trebeschi «La fibra ottica è la nostra autostrada virtuale». A sostenerlo è Michele Lancelotti, coordinatore degli imprenditori di Aib per la Valsabbia, che ieri è arrivato a Vestone con il sorriso. Con il sano ottimismo di chi è convinto che le imprese, grazie a questo investimento da 5 milioni di euro, saranno più competitive. «Oggi navighiamo a 2 megabit spiega mentre alla fine di settembre arriveremo a 20». Tra sei mesi, infatti, la fibra ottica sarà una realtà nel 95% dei territori della Valsabbia. Da Bagolino fino a Prevalle, da Gavardo a Pertica Alta, tutti i 25 paesi della comunità montana privati ed enti pubblici avranno accesso alla banda ultralarga. A portarla è Intred, società bresciana di telecomunicazioni che ha vinto l'appalto indetto da Infratel, la società di scopo del ministero dello Sviluppo economico. Intred ha messo sul piatto 2 milioni 400 mila euro, gli altri 2,6 milioni li ha investiti invece la comunità montana di Vallesabbia. E non a caso il presi- 11C21 S+ (! UllktttV t}Y( Cablaggio Continua l'opera di connessione ad alta velocità in provincia dente Giovanmaria Flocchini, durante l'incontro pubblico a Vestone, ha ricordato che tre anni fa, «invece di costruire altre rotonde e campi da calcio, abbiamo deciso di investire in qualcosa di strategico». Nelle scuole della Valsabbia, oggi si naviga a,5 megabit, ma alla fine di settembre la velocità schizzerà a 100, «e tra cinque anni ricorda Daniele Peli, amministratore delegato di Intred l'impegno è di arrivare a un gigabit, ovvero mille megabit». L'accordo prevede inoltre che in 197 sedi della pubblica amministrazione Intred garantirà la gestione a titolo gratuito della linea telefonica, fornita con la fibra ottica. Insomma, per 7 anni niente canone: le utenze pubbliche «pagheranno solo il traffico verso l'ester no assicura Peli In questo modo le aziende potranno risparmiare centinaia di migliaia 11 Intred ha messo sul piatto 2,4 milioni, mentre 2,6 sono a carico della Comunità Montana. Nelle scuole la navigazione salirà da 5 a 100 megabit e tra 5 anni l'impegno è di arrivare a mille. la fibra ottica arriverà in 109 ambulatori e asili con 30 megabit mentre nelle scuole e nei municipi la fibra raggiungerà subito i 100 megabit Energia: Scenario di euro». Certo, la potenza non sarà la stessa in tutta la valle. Vestone ospiterà il datacenter della fibra ottica. E poi da lì, sfruttando i tubi dell'illuminazione pubblica e di Telecom, la nuova tecnologia arriverà in 109 ambulatori e asili con una velocità di 30 megabit che tra cinque anni saranno cento mentre in 88 scuole e municipi la fibra raggiungerà subito i 10o megabit, che in futuro saranno portati a mille. Per le utenze private, invece, la velocità aumenterà di sei volte, da ,5 a 30 megabit. «Non c'è da stupirsi se l'investimento è stato fatto dalla comunità montana commenta Pierluigi Mottinelli, presidente della Provincia qui da sempre c'è la consapevolezza che bisogna lavorare per superare i limiti orografici». Le industrie, in valle, sono tante. E per rimanere competitive la fibra ottica è un passaggio obbligato. «Meglio tardi che mai» dice senza tanti giri di parole Marco Bonometti, presidente degli industriali di Brescia. Per lui, ormai, «non si può prescindere da in- Mottine i Non mi stupisco che a investire sia stata anche la comunità montana: qui da sempre sono consapevoli che bisogna lavorare Pagina 19 frastrutture come queste. Senza tecnologia ha detto il leader di Aib le aziende rischiano di perdere competitività». Insomma, l'investimento della Valsabbia è un passo avanti importante, «ma sarebbe inutile sostiene il patron dell'Omr se le altre valli non seguissero questo esempio». Brescia ha bisogno di infrastrutture. E per Bonometti è giusto che gli enti pubblici si accollino questo onere. «Se le imprese non lavorano sostiene nemmeno i comuni hanno più entrate». Intred poserà 200 chilometri di cavi, installerà 15 nuove centrali pubbliche e ioo nuovi «ar madi» in strada. È da queste strutture che poi la fibra raggiungerà case e capannoni. E come ha sottolineato Claudia Terzi, assessore regionale ad ambiente ed energia, questa nuova tecnologia permetterà di «creare nuove opportunità di impiego, implementando anche il telelavoro». Senza dimenticare che in futuro sempre più macchinari automatici saranno connessi a un sistema digitale per lo scambio di dati, immagini e disegni. Il futuro imprenditoriale passa anche da qui. Come ha ricordato Luigi Cudia (Infratel), il piano nazionale del governo prevede di coprire tutta l'Italia, entro il 2020, con 30 megabit. In Valsabbia, invece, tra sei mesi saranno già pronti. In anticipo su quasi tutta la provincia. E di certo con grande lungimiranza. © RIPRODUZIONE RISERVATA Energia: Scenario Pagina 20 Luce e Rc auto, che cosa cambier à (davvero) Parlamento il disegno ` legge sulla concorrenza: notai e farmacisti all'attacco Telefonia Più semplici le procedure ROMA Banche , fondi pensione, assicurazioni, energia, farmacie e telefonia. Sono alcuni dei settori toccati dal disegno di legge, firmato dal ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, che vuole «rimuovere ostacoli all'apertura dei mercati, promuovere la concorrenza e garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei principi dell'Unione europea». Il disegno di legge, approvato dal consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso, sta per approdare in Parlamento al termine di un lungo iter burocratico nel corso del quale i 32 articoli sono stati corredati da ,5 relazioni tecniche (obbligatorie per legge), prima della firma del presidente Sergio Mattarella. Assicurazioni Per ridurre i costi per l'assicurato e fare diminuire le frodi entra in campo la «scatola nera» che registra le attività del veicolo. A chi le installa sulla propria auto le compagnie saranno obbligate a praticare uno «sconto significativo» sul prezzo della polizza. In caso di incidente le registrazioni «for mano piena prova nei procedimenti civili». Inoltre la compagnia è obbligata a concedere sconti se il cliente accetta, tra l'altro, la preventiva ispezione del veicolo e l'inserimento di dispositivi che bloccano il motore se il tasso alcolemico di chi guida supera i limiti di legge. Fondi pensione Arriva la portabilità dei contributi pensionistici in un fondo a propria scelta, eliminando la possibilità per i contratti di lavoro nazionali di inserire vincoli e condizioni. Il fondo potrà trovare sottoscrittori anche fuori dalla propria categoria. Energia: Scenario per identificare i clienti che intendano cambiare gestore nei mercati di telefonia fissa e mobile, web e pay-tv. Ci sarà trasparenza sulle penali in caso di recesso anticipato del contratto. Inoltre la durata massima del contratto, in caso di promozioni, non potrà essere superiore a 24 mesi. I gestori devono acquisire il consenso del cliente per addebitargli il costo di servizi in abbonamento offerti da terzi. Istituti di credito I costi per le chiamate dell'assistenza ai clienti non potranno superare le tariffe di una chiamata urbana. Sarà creato un sito Internet che dovrà garantire la trasparenza nella vendita dei servizi. Chi é Notai e farmacisti Federica Guidi, 45 anni, è ministro dello Sviluppo economico. In passato è stata vice presidente di Confindustria dal 2008 Luce e gas Il disegno di legge prevede l'abrogazione dal i° gennaio 2018 dei prezzi «protetti» del gas e dell'elettricità perle utenze domestiche (regime di «maggior tutela»). Il consumatore potrà scegliere liberamente il fornitore sul mercato. Servizi postali Dal io giugno 2016 viene eli minata la riserva di Poste Italiane sulla spedizione di notifiche di atti giudiziari e di violazioni al Codice della strada (multe). Secondo una relazione collegata al ddl, Poste Italiane perderanno «meno dell'u del totale dei ricavi»: nel 2013 Poste aveva incassato per atti giudiziari e multe «233 milioni» su 22 mi- Per i notai si elimina il divieto di pubblicità e si allarga il bacino di competenza (ai confini regionali), cancellando il requisito del reddito minimo di 5o mila euro annui. Per gli immobili non a uso residenziale, sotto i Zoo mila euro, le transazioni potranno essere eseguite da un avvocato. Norma che solleva le proteste dei notai, secondo cui vengono meno elementi di garanzia per i cittadini a fronte, peraltro, di un aumento dei costi per i clienti. Sul fronte sanità viene cancellato il limite di titolarità a 4 licenze per un unico farmacista e si consente l'ingresso di soci di capitale nelle farmacie private. Francesco Di Frischia al 2011 © RIPRODUZIONE RISERVATA liardi e 822 milioni di ricavi. «Scatola nera„ «Sconti significativi» sul prezzo della polizza a chi installa sul proprio veicolo meccanismi elettronici che registrano le attività del mezzo. In caso di incidente le registrazioni «formano piena prova nei procedimenti civili» Immobili Per gli immobili nona uso residenziale, sotto i 100 mila euro, le transazioni potranno i essere eseguite anche da un . avvocato. Secondo i notai, però, ci sono meno garanzie per i cittadini e l'aumento dei costi del servizio per i clienti Energia Sono abrogati dal 1° I gennaio 2018 i prezzi «protetti» del gas e dell'energia elettrica per le IF utenze domestiche (regime di «maggiortutela»). Il consumatore potrà scegliere il fornitore sul mercato Pagina 21 Petrolio e gas, Shell conquista Bg group Maxi offerta da 69 miliardi di doll ari Gli anglo olandesi aprono la sl agione delle aggregazioni, secondi solo alla «regina» Exxon La Shell dà l'innesco alla nuova stagione di fusioni e acquisizioni nel settore Oil&gas con l'acquisto di Bg group, erede storico della vecchia British Gas. Il terzo affare di sempre nel mondo del petrolio sarebbe stato avviato a metà marzo con un telefonata tra i due capiazienda, Ben Van Beurden per Shell e Andrew Gould per Bg, e comunicato ieri mattina presto al mercato e agli investitori. Il colosso anglo - olandese per completare l'operazione pagherà tra cash e azioni 69 miliardi di dollari . Con Bg group aumenterà del 25% le proprie riserve di idrocarburi e del 20% la produzione giornaliera. Insieme i due gruppi arriveranno intorno ai 3,7 milioni di barili equivalenti al giorno , non troppo lontano dalla «regina» Exxon, che con 4 milioni è la più grande compagnia petrolifera occidentale quotata (la statale Rosneft, russa, supera invece i 5 milioni). Con Bg group la Shell metterà le mani su aree interessanti ma costose da sviluppare, come le acque profonde brasiliane, l'est Africa e l'Australia. Bg ha anche una posizione consolidata nel gas naturale liquefatto (Gnl). E infatti Shell diventerà il primo gruppo al mondo in questo nevralgico comparto. L'operazione è la prima grande manovra di consolidamento del mercato petrolifero . Una fase attesa dopo che il prezzo del petrolio si è più che dimezzato dal giugno -luglio dello scorso anno, passando dai rt5 dollari al barile ai 50-56 di queste ultime settimane. La logica alla base di questo nuovo scenario è tutto sommato semplice: compagnie finanziariamente forti e deside- Energia: Scenario Chg e Ben Van Beurden, amministratore delegato del gruppo Shell, che ha anciato 'offerta su Bg group, erede storico della vecchia British Gas. L'operazione da 69 miliardi è la terza di sempre nel settore Riserve Shell pagherà tra cash e azioni 69 miliardi di dollari. Con BG group aumenterà del 25% le riserve di idrocarburi e del 20% la produzione giornaliera group, che prima dell'offerta Shell aveva una capitalizzazione di 51 miliardi di dollari. Tanto però è bastato a rinvigorire nelle Borse mondiali tutto il settore petrolifero, che ha improvvisamente iniziato a mettere nel conto delle quotazioni il fattore m&a. Bg è ovviamente salita, del 27%, adeguandosi all'offerta. Per restare sul fronte italiano anche Saipem e Eni ne hanno in parte beneficiato: la prima ha guadagnato quasi due punti per poi fermarsi a +0,3%, la seconda è salita più del 5%. Ma quanto a sviluppi, per il momento, c'è poco da attendersi. La presenza dello Stato nel capitale inette il Cane a sei zampe al sicuro da incursioni e il ceo Eni, Claudio Descalzi, ha affermato solo pochi giorni fa che il gruppo intende crescere per linee interne. Ma se lo scenario dovesse farsi più bollente potrebbe forse essere costretto a qualche ripensamento. Stefano Agnoli @stefanoagnoli rose di allargare la propria base produttiva cercheranno di inglobare società messe in difficoltà dal basso prezzo del greggio, ma proprietarie di assets interessanti. E ciò che è accaduto in questo caso, che per Shell rappresenta una sorta di rivincita dopo aver perso il treno delle grandi aggregazioni quindici anni fa. Che cosa accadrà ancora, dopo Shell-Bg group, è tuttavia difficile prevederlo. Nel passato recente le indiscrezioni hanno puntato su BP, come oggetto del desiderio proprio di Shell e del numero uno, Exxon, che avrebbero dovuto spartirsi le attività americane e europee. Gli occhi ora si fissano proprio sulla Exxon, che potrebbe potenzialmente comprarsi qualunque compagnia in giro per il mondo dall'alto della sua potenza finanziaria (secondo gli analisti ha in cassa 30o miliardi di dollari in azioni proprie, pronte per essere scambiate). Le indiscrezioni circolate ieri non escludevano un possibile rilancio di Exxon proprio su BG O RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri dell'accordo BG Group RISERVE CERTE Milioni di barili PRODUZIONE Milioni di barili al giorl io l' DIPENDENTI -', unità VALORE IN BORSA PA rJi di euro QUOTE DEGLI AZIONISTI POST-FUSIONE alertì di rim, olio) Insieme i due gruppi arriveranno intorno ai 3,7 milioni di barili equivalenti al giorno, non troppo lontano dai 4 milioni di Exxon Pagina 22 S olta v Sirti tecnologia e made in Ital , y Lorenzi: «Abbiamo messo ordine, ora cresciamo anche all'estero» --- - - - - - - - - ------------------di Federico De Rosa MILANO Per oltre go anni ha scavato trincee e posato cavi. Ma stavolta nel tunnel ha rischiato di finirci lei. Una gestione finanziaria non proprio virtuosa e un leverage buyout, un'acquisizione a debito, che ha lasciato una pesante eredità, hanno messo Sirti in seria difficoltà. Dopo tre anni di ristrutturazione, iniziata con la cassa integrazione per mille dipendenti e la dichiarazione dello stato di crisi, finalmente «il percorso è giunto alla sua fase conclusiva» afferma Stefano Lorenzi, dal 2011 amministratore delegato di Sirti, marchio storico dell'industria italiana delle telecomunicazioni. Negli ultimi tre anni il fatturato è aumentato del 1o 0 annuo e l'Ebitda del 12% e questo, insieme all'aumento degli ordini, ha permesso il rientro in azienda dei mille cassaintegrati. Resta il fardello di quasi 300 milioni di debito netto, ma soprattutto un azionariato composito in cui i private equity convivono con i cosiddetti «mezzanini» e con Intesa Sanpaolo, primo socio ma anche primo creditore. «La priorità era mettere ordine in casa - spiega Lorenzi -. Quando sono arrivato ho trovato una situazione piuttosto difficile, anche a causa dei problemi finanziari. In più c'è stata una crisi infrastrutturale nel mondo delle telecomunicazioni, che però adesso sembra essersi stabilizzata». In questi anni Sirti ha cambiato pelle allargando il perimetro di attività dall'impiantistica delle reti allo sviluppo di servizi e soluzioni ingegneristiche per telecomunicazioni, trasporti, energia. Ha un portafoglio clienti che va da Telecom Italia a Vodafone a Wind, con cui ha firmato un contratto da i miliardo di euro in 5 anni pela rete 4G, a RaiWay a Terna all'Enel. E comprende commesse in Svezia e Finlandia. «Il riposizionamento sul mer- Energia: Scenario cato ci ha permesso la svolta racconta l'ad -. La crescita dei ricavi ha consentito di tornare capofila di un sistema che tra diretto e indotto impiega oltre 8.000 persone». A gennaio il consiglio presieduto da Angelo Miglietta ha dato mandato alla Lazard di esplorare possibili opzioni di crescita sulla base del piano triennale realizzato dalla stessa banca d'affari con Roland Berger. La nuova strategia ha bisogno di capitali e quindi di un compagno di strada. «I riscontri sono Stefano Lorenzi, alla guida di Sirti istantaneamente dove serve, al contempo consente in tempo reale di dare visibilità ai nostri clienti sullo stato di avanzamento delle attività. t un modello operativo evoluto in decenni di esperienza - prosegue Lorenzi -, che abilita Sirti al ruolo di capo filiera e consente di gestire le complessità di progetti su scala Paese . Non nascondo che più di una società ci ha fatto la corte per averlo». Per accelerare il recupero del digital divide Lorenzi suggerisce di guardare a tutte le infrastrutture , non solo la rete telefonica. «La condivisione è molto importante , oggi le reti vengono gestite in modo verticale e quindi quello telefonico, dell'energia del trasporto sono mondi che non si parlano. Noi possiamo metterli in contatto. Bisogna considerare la convergenza e la condivisione come importanti opportunità». © RIPRODUZIONE RISERVATA positivi - dice Maglietta - Sirti può guardare al futuro con maggiore serenità. Industrialmente siamo tornati forti». Da tempo sul mercato circola l'ipotesi di una possibile combinazione con Italtel. Industrialmente avrebbe senso, ma mancano i capitali, sebbene la prospettiva del piano del governo per la banda larga potrebbe agevolare la ricerca. Lorenzi ritiene che possa essere un formidabile volano per la ripresa, ma anche un acceleratore per Sirti. «Già oggi spiega il manager- dimostriamo di essere un'azienda unica in Italia. Abbiamo competenze tecniche e sistemi sofisticati che per gli operatori sono garanzia di affidabilità e rispetto dei tempi. I nostri tecnici sono tutti collegati in remoto ai nostri sistemi aziendali, questo ci permette di avere un monitoraggio continuo sul territorio e la possibilità di intervenire Pagina 23 La consociata di Snam e GRTgaz hanno appena avviato l'unificazione parziale del mercato transalpino TïgI, via all'area unica del gas nel sud francese ROMA È un primo, fondamentale passo verso l'unificazione del mercato francese del gas che, nei piani dell'Authority transalpina (Cre), dovrà avvenire per il 2018. E nell'immediato servirà a sbottigliare ulteriormente il sud della Francia, meno liquido rispetto al resto del paese e più soggetto, in termini di prezzi, all'influenza di operatori dominanti. Così, dal 1° aprile, in linea con la tabella di marcia tratteggiata dalla Cre, il braccio transalpino diSnam,Tigf, e GRTgaz (Gaz de France) hanno avviato la creazione di un'area Energia: Scenario di mercato comune nel sud della Francia: la Trading Region South (Trs). L'obiettivo, come si legge nellanota diffusa dalla consociata di Snam, «è semplificare l'accesso deicli enti delmercato all'ingrosso del gas nel sud del Paese» grazie all'esistenza di un punto unico di bilanciamento commerciale con gli shipper, che non dovranno quindi più sopportare l'aggravio collegato alla duplicazione dei punti di entrata e di uscita delgas. Il prossimo passo , poi, sarà l'unificazione del nord e del sud della Francia secondo la deadline indicata dall'Authority che, pro- prio per accelerare il processo, ha messoincampo neimesiscorsiulteriori incentivi se le due società riusciranno ad anticipare l'avvio dei due progetti - il Val de Saône per GRTgaz e il Gascogne-Midi per Tigf -, considerati strategici per l'unificazione : 15-30 milioni da ripartire trai due operatori. Tigf è intenzionata a non lasciarsisfuggire questaoccasione e ha già fatto capire di voler accelerare rispetto alla tabella di marcia indicata in un primo momento con l'entrata in esercizio del progetto fissata per il 1° novembre 2018. L'esborso a carico della so- cietà sarà di 152 milioni. Una decisione, quest'ultima, che Tigf ha confermato anche nel piano decennale 2014-2024 e che rappresenteràunasfidacrucialeneipiani futuri dell'azienda che ha da poco arruolato anche un nuovo socio, Crédit Agricole Assurance. Il colosso assicurativo ha acquisito, per 18o milioni, il lo% di Tigf sulla base di un enterprisevalue dia mibardi contro i2,4miliardimessisul piatto nel2o13 da Snam, daEdf e dal fondo sovrano di Singapore Gic per rilevare la società transalpina dal gruppo Total. 91 RIPRODU ZIO NE RISERVATA Pagina 24 II caso Lo sciopero Cgil contro Hera «privatizzata» di Dario Di Vico a Cgil emiliana non ci ha pensato due volte e L ha indetto otto-oreotto di sciopero contro quella che chiama la «privatizzazione» della Nera, la multiutility che serve, tra gli altri, i comuni di Bologna, Modena, Trieste, Padova e Udine. A guidare la società è oggi un patto di sindacato che raggruppa 98 Comuni e che blocca il 51% delle azioni. Per poter finanziare gli investimenti nelle rispettive città i sindaci dei municipi interessati hanno deciso di scendere dal 51 al 38% ben sapendo che questa quota non «privatizza» la società ma lascia ampiamente in mano ai Comuni il controllo e la governance. Anche perché accanto alle azioni «bloccate» nel nocciolo duro del 38% diversi municipi possiedono azioni Hera non vincolate e che alla bisogna possono entrare in campo. La multiutility presieduta da Tommaso Tommasi di Vignano non corre, dunque, il rischio di essere privatizzata, eppure il 28 aprile ci sarà in Emilia uno sciopero di un 'intera giornata indetto in perfetta Segnalazioni solitudine dalla Cgil in attesa delle decisioni di Cisl e Uil, anch'essi contrari all'operazione 38%- Per alzare la temperatura nei giorni scorsi la Cgil ha addirittura indetto un presidio di lotta durante la riunione del consiglio comunale di Casalecchio, uno dei Comuni proprietari di azioni Hera. Ma che succede e come mai si chiamano alla lotta i lavoratori senza veri motivi? La risposta che circola in Emilia riporta al derby che si è aperto in Cgil tra Susanna Camusso e Maurizio Landini, che dalle piazze romane rischia di trasferirsi anche nelle aziende. Un segnale analogo viene dalla Fincantieri: per tentare di piegare l'azienda sul rinnovo dell 'integrativo è saltata, perle agitazioni Fiom, la commessa di una nave a Palermo e a Marghera si sta boicottando la consegna di un'altra. Cgil e Fiom si radicalizzano ovunque e poco importa se uno sciopero fa a botte con il buon senso. © RIPRODUZIONE RISERVATO Pagina 25