Rassegna del 09/04/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 09/04/2015
SI PARLA DI NOI
La Voce Di Mantova
09/04/15 P. 5
Raccolta differenziata: oggi il responso
1
Gazzetta Mantova
09/04/15 P. 17
Tagli ai costi dell'illuminazione
2
Gazzetta Mantova
09/04/15 P. 21
Sacchi per i rifiuti Ecco dove ritirarli
3
La Voce Di Mantova
09/04/15 P. 21
Ostiglia, novità per la differenziata della plastica
4
La Voce Di Mantova
09/04/15 P. 13
Villa Poma: impianto a led nuovo, efficiente e conveniente
Nicola Antonietti
5
CPL CONCORDIA
Resto Del Carlino Modena
09/04/15 P. 4
Non solo i diecimila euro da Concordia Sono tante le coop che scelgono Muzzarelli
6
Resto Del Carlino Modena
09/04/15 P. 4
Verrini davanti ai pm per 5 ore Teramo, Casari rinviato a giudizio
Francesco Vecchi
7
Gazzetta Di Modena
09/04/15 P. 2
Verrini sotto torchio per sei ore E Casari oggi chiederà la libertà
Alberto Setti
9
Gazzetta Di Modena
09/04/15 P. 2
Asilo esploso, a giudizio Casari e Spaggiari
11
Gazzetta Di Modena
09/04/15 P. 3
Spuntano 16mila euro in una busta
12
Gazzetta Di Modena
09/04/15 P. 3
Lusetti: «Nessuna mutazione in atto»
Felicia Buonomo
13
Gazzetta Di Modena
09/04/15 P. 3
Sequestrato l'elenco dei beneficiati da Cpl nell'hotel di Ischia
Alberto Setti
14
Corriere Della Sera
09/04/15 P. 6
Un altro manager interrogato 5 ore Ecco i legami tra Concordia c Pd
Fulvio Bufi, Fiorenza
Sarzanini
15
09/04/15 P. 19
Furto di energia elettrica Condannato a un anno
16
Le cose fatte da Sodano Opuscolo da 25mila euro
17
Batteri e veleni nell'acqua del depuratore La Provincia diffida il gestore: «Nuove analisi»
18
ENERGIA
Gazzetta Mantova
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
09/04/15 P. 13
ACQUA: SCENARIO
Corriere Della Sera Milano
09/04/15 P. 13
ENERGIA: SCENARIO
Corriere Della Sera Brescia 09/04/15 P. 7
Fibra ottica, primato in Vais abbia Tra sei mesi copertura del 95%
Matteo Trebeschi
19
Corriere Della Sera
09/04/15 P. 2
Luce e Rc auto, che cosa cambierà (davvero)
Francesco Di
Frischia
21
Corriere Della Sera
09/04/15 P. 35
Petrolio e gas, Shell conquista Bg group Maxi offerta da 69 miliardi cli dollari
Stefano Agnoli
22
Corriere Della Sera
09/04/15 P. 35
Svolta della Sirti, tecnologia e made in Italy
Federico De Rosa
23
Sole 24 Ore
09/04/15 P. 30
Tigf, via all'area unica del gas nel sud francese
09/04/15 P. 35
Lo sciopero Cgil contro Hera «privatizzata»
24
SEGNALAZIONI
Corriere Della Sera
Indice Rassegna Stampa
Dario Di Vico
25
Pagina I
SONDAGGIO TEA FRA I CITTADINI
Raccolta differenziata: oggi il responso
Se ancora sussistano dei dubbi sul gradimento della formula porta
a porta adottata dalla Tea per la raccolta differenziata, è venuto il
momento della verità. Questa mattina alle 11 nella sede municipale di via Roma 39 (sala Bonaffini) sarà illustrato il sondaggio
sul servizio di raccolta differenziata domiciliare nella città di
Mantova. Interverranno il sindaco Nicola Sodano, l'assessore
all'ambiente Vanna Segala e l'amministratore delegato di Mantova Ambiente Tea Ivana Bertolasi.
Paola ha deciso: sarà lei l'unti-Palazzi i
Si parla di noi
Pagina 1
Si parla di noi
Pagina 2
TNGLNA
Sacchi peri rifiuti
Ecco dove riti rari i
L'amministrazione
Comunale di Ostiglia
informa gli utenti, con un
volantino recapitato alle
famiglie, che Mantova
Ambiente non effettuerà la
consegna domiciliare degli
appositi sacchi (gialli) perla
raccolta degli imballaggi in
plastica e polistirolo. Gli
utenti potranno ritirare la
fornitura annuale prevista
nella sede dell'Ufficio
tecnico del Comune di
Ostiglia (palazzo Foglia
-piazza Cornelio, 2- primo
piano), nei seguenti giorni
di apertura al pubblico:
martedì, giovedì e sabato
dalle 9.30 alle 12.30.
Per eventuali informazioni
e chiarimenti telefonare al
numero 0386/300272.
oedi per il terremoto
Si parla di noi
Pagina 3
Ostiglia, novità per la differenziata della plastica
OSTIGLIA - L'Amministrazione Comunale di
Ostiglia ha informato gli utenti, con apposito
volantino recapitato alle famiglie, che a partire
dal corrente anno Mantova Ambiente srl non
effettuerà la consegna domiciliare degli appositi sacchi (gialli) per la raccolta degli
imballaggi in plastica e polistirolo. Gli utenti
potranno ritirare la fornitura annuale prevista
nella sede dell'Ufficio Tecnico del Comune di
Ostiglia, al primo piano di Palazzo Foglia in
piazza Cornelio (foto) al martedì, al giovedì e al
sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30.Per eventuali informazioni e chiarimenti telefonare allo
0386-300272.
BA m MI v IO ANO
II parco giochi nato dalla solidarieta
Punlo assislensa Alcheimer allo gonfi
Si parla di noi
Pagina 4
L COMUNE ANNUNCIA LA SOSTITUZIONE DEI LAMPIONI PRESENTI , IMPORTANTE IL RISPARMIO PER L'ENTE
Villa Poma: impianto a led nuovo, efficiente e conveniente
VILLA POMA - Anche Villa
Poma aderisce al progetto di
Tea Rete Luce e quindi il futuro
porterà un nuovo impianto di
illuminazione pubblica interamente a led: «Si tratta di un
passo importante per l'ammodernamento di un impianto che
necessitava di essere adeguato
alle nuove esigenze del paese spiega il sindaco Alberto Borsari - Uno degli aspetti più
importanti è che non solo rinnoveremo l'esistente, ma verranno inseriti dei punti luce in
più, andando a risolvere il problema dell'illuminazione sia
nelle zone di campagna che in
un paio di incroci pericolosi»
Secondo quanto spiegato dal
primo cittadino villapomese, il
progetto prevede la sostituzione completa di tutti i lampioni
esistenti nel paese, con l'inserimento delle luci a led in
luogo di quelle attuali, ormai
obsolete; contestualmente verranno anche realizzati dei nuovi punti-luce, sia in alcune zone
di campagna che ne erano
sprovviste, sia per rendere più
sicuri la zona Draghette e via
Ovara, nonchè quello tra la
Statale 12 e via Pomponazza:
«Per il comune andranno a risolversi alcune criticità sulle
Uno degli incroci
di Villa Poma
che verranno
illuminati
e messi
in sicurezza
quali da tempo si era pensato di
mettere mano - conclude il sindaco - ma si realizza anche un
intervento che va nella direzione di un significativo risparmio energetico e contenendo i
costi dell'ente; che con le nuo-
ve lampade andrà a ri sparmiare
sul canone da corrispondere a
Tea nella misura di un 5%. Un
risparmio che ci permetterà di
posare gratuitamente, quasi
tutti i punti luce in più».
Nicola Antonietti
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II gas "a giaba"gli rosta uno condanna
Abreve inaugura S. Liberata
Si parla di noi
Pagina 5
ECCO CHI HA SOSTENUTO LA CORSA DEL SINDACO
Non solo i diecimila euro da Concordia
Sono tante le coop che scelgono Muaarelli
COOP di muratori, coop di muratori e braccianti, coop di assicurazioni, coop agricole. Spicca il
fior fiore della cooperazione modenese e non solo
tra i finanziatori della campagna elettorale 2014
dell'attuale sindaco Gian Carlo Muzzarelli (Pd). I
finanziamenti per le elezioni amministrative del-
la scorsa primavera sono usciti alla ribalta per via
dei 10mila euro assegnati dalla Cpl di Concordia,
segnalati dal Movimento 5 Stelle dopo la bufera
degli arresti di Ischia. Come si legge nel rendiconto `B' del documento sulle risorse in questione, datato 4 settembre
2014 e pubblicato online dal Comune di Modena, per le amministrative 25 maggio-8 giugno
2014 l'allora candidato Muzzarelli ha sostenuto spese per
75.655 euro e ricevuto un totale di finanziamenti per
75.738.
Nel testo, inviato per legge al
collegio di garanzia regionale della Corte d'appello del Tribunale di
Bologna, sono indicati come mandatario Danilo Bassoli e un conto corrente
Cpl Concordia
di riferimento alla Bper della sede di Modena.
Nell'elenco dei `soggetti diversi' per le contribuzioni in denaro `di qualsiasi importo', proprio la
Cpl di Concordia e la Inalca di Castelvetro (gruppo Cremonini) risultano i primi finanziatori di
Muzzarelli con un esborso pari a 10mila euro a
testa.
PROSEGUENDO per consistenza di contributo, nell'elenco risultano la Cooperativa muratori
e braccianti di via Carlo Marx a Carpi (7.500 euro) e, con 5 mila euro ciascuno, Assicop Modena e
Ferrara, Consorzio stabile modenese, Unibon,
Finpro. A quota 3mila euro, poi, figurano Stradedil di Boccassuolo (Palagano), A e C costruzioni
di Modena, la Coop muratori di Soliera. Hanno
stanziato 2mila euro, invece, la Magni Telescopic
Handlers di Castelfranco, e la coop agricola Albalat. Nel quadro dei finanziamenti elettorali di
Muzzarelli rientrano anche la coop Edilterrazzieri di Modena (mille euro), l'impresa Scianti spa
di Modena (500 euro), la Cooperativa muratori di
San Felice sul Panaro (250 euro).
Fin dall'inizio l'elenco dei sostenitori è stato reso
pubblico: una scelta che non è stata adottata da
tutti gli amministratori Pd.
Pagina 6
E spunta
busta sequestrata all 'ex presidente con la scritta «Baffo »
di FRANCESCO VECCHI
CINQUE ore di interrogatorio
(dalle 15 alle 20) nel carcere di
Poggioreale, davanti al pubblico
ministero Henry Woodcock.
L'ex responsabile dell'area Tirreno del colosso cooperativo Cpl
Concordia, Nicola Verrini (difeso
dagli avvocati modenesi Massimo
e Michele Jasonni), ha chiesto e
ottenuto martedì di essere ascoltato nell'ambito della maxi inchiesta legata al presunto giro di mazzette nell'isola di Ischia, finalizzato secondo gli inquirenti ad ottenere appalti per la metanizzazione. Verrini, infatti, è fra gli arrestati, così come l'ex presidente di
Cpl, Roberto Casari. Nei giorni
scorsi a farsi avanti volontariamente era stato anche Francesco
Simone, ex socialista e manager
di Cpl, figura cardine dell'inchiesta perché avrebbe ideato un complesso sistema corruttivo che prevedeva il passaggio del denaro prima in una società tunisina e poi al
sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino.
SE l'interrogatorio di Si
mone ha fatto scalpore perché, sostanzialmente, il consulente ha fatto
più ammissioni
che altro, nel caso di Verrini la situazione cambia
nettamente. Si sa
solo che l'ex responsabile dell'area
Tirreno ha risposto alle domande dei pubblici
ministeri che indagano, affrontando a 360 gradi tutti i passaggi dell'inchiesta e le sue pre-
Cpl Concordia
sunte implicazioni nella vicenda.
Ha dato delle spiegazioni, in sostanza, replicando a tutti gli interrogativi che gli sono stati posti. In
particolare, dicono le indiscrezioni provenienti da Napoli, Verrini
avrebbe parlato a lungo dei rapporti tra l'ex presidente Casari ed
esponenti del Pd. Affari e politica, in sostanza. Ma al di là dei contenuti del faccia a faccia, che sono
assolutamente importanti, l'interrogatorio è un passaggio fondamentale per un'altra questione. I
legali di Verrini, infatti, sulla base
delle risposte date dall'ex manager stanno valutando se presentare o meno una richiesta di alleggerimento delle misure cautelare.
Verrini è detenuto in questo momento nel carcere di Poggioreale,
non è escluso che per lui siano
chiesti gli arresti domiciliari. Decisione che sta valutando anche
l'avvocato di Casari, Massimo Vellani. Potrebbe arrivare a breve la
richiesta al tribunale del Riesame.
IL GUP di Teramo, Giovanni
De Rensis, proprio ieri ha rinviato a giudizio con l'accusa di crollo
colposo l'ex presidente della Cpl
Concordia. Con lui a processo il 6
ottobre andranno anche Alfredo
Lupi, Walter Lucidi, Daniele
Spiaggiari e Massimo Lancia, tutti tecnici e dirigenti della cooperativa emiliana. L'inchiesta è quella
sull'esplosione dell'asilo di Piano
d'Accio a Teramo, il 3 ottobre
2013, che solo per una pura coincidenza ( i bambini avevano lasciato da poco la scuola dopo l'orario
pomeridiano) non provocò una
strage. Secondo la procura, la cooperativa Cpl Concordia, affidataria della gestione degli impianti
termici in gara Consip per conto
dell'amministrazione comunale
di Teramo, non avrebbe gestito
adeguatamente la manutenzione
del vano caldaia nel quale si verificò la tremenda esplosione. In particolare le accuse riguardano due
aspetti tecnici: la celletta in cui
era alloggiato il contatore, da cui
è partita la fuga di gas, non sarebbe stata realizzata a norma; anche
il vano caldaia peccava del rispetto di alcune norme di sicurezza.
Intanto nell'inchiesta sugli appalti della Cpl spunta una busta, con
la scritta «baffo», con all'interno
sedicimila euro in contanti. E stata sequestrata dai carabinieri del
Noe - secondo quanto si apprende
a Roberto Casari durante una perquisizione eseguita il giorno del
suo arresto. La busta ed il denaro
sono stati sequestrati e sono ora
oggetto di indagine dei pm.
V'crríni davanti ai pm Emr S nri
'Lrranw (.sidri caloa{ udiáo
Pagina 7
N icola Verrini (nel
tondo), ex
responsabile
dell'area Tirreno
per la Cpl. Sopra,
Roberto Casari, ex
presidente della
cooperativa
Richiest
L'ex responsabile
dell'area Tirreno di Cpl ha
chiesto di essere ascoltato
dai pm e ha risposto a
tutte le domande che gli
sono state fatte
Resi
Non è escluso che i legali
di Verrini e Casari
chiedano al tribunale del
Riesame misure
alternative al carcere,
dove entrambi si trovano
Cpl Concordia
Pagina 8
sotto torchio per sei ore
E Cas oggi chiederà la libertà
Verr
L'interrogatorio fiume a Poggioreale del manager 43enne che ora collabora con i magistrati
Intanto l'ex presidente della cooperativa inoltra al Tribunale dei riesame l'istanza per tornare a casa
CONCORDIA
Quasi sei ore di interrogatorio
nel carcere di Poggioreale, a Napoli, incalzato dalle pressanti
domande dei pubblici ministeri
Giuseppina Loreto, Celestina
Carrano e Henry Jhon Woodkock. Ma Massimo Verrini, 43
anni, dirigente della Cpl, questa
volta non si è sottratto alle domande e ha deciso di collaborare, cercando di raccontare la
sua verità, ammettendo dove
non poteva fare altrimenti ma
cercando di spiegare la sua buona fede. Si è consumato così,
martedì fino in tarda serata, uno
dei passaggi fondamentali della
seconda fase dell'inchiesta su
Cpl. I magistrati cercavano conferme alla confessione di Francesco Simone, il manager che
l'altro giorno, durante il suo interrogatorio, ha svelato il cosiddetto sistema-Cpl, innescando
immediatamente le perquisizioni a Procida e l'allargamento
dell'inchiesta a nuovi indagati e
a nuove acquisizioni di documenti su decine di appalti.
Verrini, che è nativo di Carpi
e vive con moglie e figli a Concordia, era già stato interrogato
a fine 2014, quando i carabinieri
del reparto operativo Tutela per
l'ambiente del capitano Gianpaolo Scafano erano stati a Concordia, per sequestrare atti e comunicazioni. Allora Verrini, nel
frattempo trasferito dalla responsabilità della divisione
Campania a quella del Triveneto, aveva escluso ogni forma di
reato e agli amici che gli chievano era solito raccontare: «Tangenti? Ma per favore, ho appena
finito di pagare faticosamente il
mutuo di un appartamento, altro che tangenti...».
Dopo l'arresto eseguito all'alha del 30 marzo a Concordia, si
era avvalso della facoltà di non
rispondere, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al
gip Amelia Primavera, il magistrato che ha emesso l'ordinanza di custodia contestandogli i
reati di associazione per delinquere, concorso in corruzione e
turbativa d'asta. Martedì poi è
Cpl Concordia
arrivata la decisione di offrire
nuovi chiarimenti ai magistrati:
il dirigente ha parlato a lungo
degli intrecci tra affari, politica e
pubblica amministrazione. Ora
le sue dichiarazioni sono al vaglio del pool di sostituti coordinato dal dottor Alfonso D'Avino. L'altra sera a Poggioreale
Verrini era assistito dagli avvocatiMassimo Ias onni e dal figlio
Michele lasonni. All'esame hanno presenziato anche forze della polizia penitenziaria. Sui dettagli tuttavia all'uscita l'avvocato Massimo lasonni ha voluto
evitare anticipazioni: «Posso
confermare che il mio assistito
ha risposto con grande serenità
alle domande, ma trattandosi di
una vicenda dai profili molto rilevanti e molto delicati, in questa fase riteniamo non andare
oltre», hadetto, sperando con la
nuova strategia di farlo presto
scarcerare. Al contrattacco passano anche i difensori dell'ex
presidente di Cpl, Roberto Casari: «Faremo il Riesame, che scade domani. Per il resto aspettiamo». A parlare così, ieri, è stato il
legale Massimo Vellani, a margine dell'udienza preliminare per
l'esplosione della scuola di Piano D'Accio e che vede Casari imputato per disastro colposo.
A proposito di riesame, lunedì si svolgerà l'udienza davanti
al Tribunale del Riesame per
Francesco Simone, l'ex manager considerato personaggio
centrale dell'inchiesa, e per
Maurizio Rinaldi, concordiese,
presidente del consiglio di amministrazione della Cpl Distribuzione, ex braccio destro di Casari, ex presidente del Modena.
Alberto Setti
L'AVVOCATO
IASONNI
La situazione è
molto delicata
ma Massimo
ha risposto alle domande
I pm hanno insistito
sui rapporti con i politici
L'AVVOCATO
VELLANI
Oggi scade
il termine per il riesame
Per il resto aspettiamo"
Lunedì dal giudice
Simone e Rinaldi
per la scarcerazione
1;u1o, W lordib 1— ,i o[e
F c,.:n; offi d,icdcn ]a 1l-1A
Pagina 9
w
O%/
L'arresto di Massimo Verrini e sotto il suo legale massimo lasonni . A fianco la sede direzionale della Cpl Concordia
Cpl Concordia
Pagina 10
Asilo esploso, a giudizio Cas
e Spaggi
Roberto ieri all'udienza con la polizia penitenziaria, in cinque saranno processati per disastro colposo
1 TERAMO
Quando alle 9 arriva nell'aula
delle udienze preliminari di
Teramo scortato da due agenti di polizia penitenziaria, Roberto Casari è l'unico presente dei cinque imputati per
l'esplosione della scuola di
Piano d'Accio. «Il mio assistito pensava di avere l'obbligo
di essere presente» dice il suo
legale Massimo Vellani. Ma
Casari non ci sarà quando, poco dopo le 15, il gup Giovanni
de Rensis leggerà il dispositivo con cui lo ha rinviato a giudizio con gli altri quattro per
L'arresto di Roberto Casari
disastro colposo in concorso.
La prima udienza del processo è fissata per il 6 ottobre e in
quella data il Comune diTeramo si costituirà parte civile.
Con Casari sono stati rinviati a giudizio Daniele Spiaggiari, 58 anni di Modena, consigliere delegato della Cpl Concordia, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sottoscrittore del documento di valutazione dei rischi; Alfredo Lupi, 52 anni, di
Sant'Omero, dirigente responsabile area della Cpl Concordia e firmatario del documento di valutazione dei rischi; WalterLucidi, 43 anni, di
Folignano, responsabile di
commessa preposto della Cpl
Concordia e fimatario del documento di valutazione dei rischi e Massimo Lancia, 33 anni, figlio di Giulio sindaco del
comune marsicano di San
Vincenzo Valle Roveto e anch'egli dirigente della cooperativa emiliana (quest'ultimi
tre assistiti dagli avvocati Lauro Tribuiani e Adriano Di Battista).
mico della scuola che si verifica in seguito ad un' esplosione
causata da un accumulo di
gas metano nel predetto locale, creando un pericolo concreto per la vita e l' incolumità
di alunni, insegnan ti e genitori».
Le accuse riguardano due
aspetti tecnici dell'impianto:
secondo la procura la celletta
in cui era alloggiato il contatore, da cui è partita la fuga di
gas, non sarebbe stata realizzata a norma e il vano caldaia
avrebbe presentato alcune irregolarità per quanto riguardai sistemi di sicurezza.
Inoltre la griglia di aerazione che non sarebbe stata di dimensioni regolari e sarebbe
stata collocata in un punto
sbagliato tanto da non consentire una rapida fuoriuscita
del gas verso l'esterno . (d.p.)
Secondo la procura (il pm
Stefano Giovagononi è il titolare del fascicolo) Cpl Concordia, che ha in affidamento la
gestione degli impianti termici da parte del Comune, non
avrebbe gestito adeguatamente la manutenzione del vano
caldaia nel quale il 3 ottobre
del 2013 si verificò una fuga di
gas che provocò una tremenda esplosione. Esplosione che
solo per una fortunata coincidenza non provocò una tragedia: i 74 bambini e le insegnanti erano usciti da poco
meno di due ore. «In cooperazione tra loro», scrive il pm
nell'avviso di conclusione delle indagini, «cagionavano per
colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia, il
crollo del locale centrale ter-
„mun
h„,fib„—<„,, ,
rairi c`,idiicJcrilulibrrY
Cpl Concordia
Pagina 11
Spuntano
ila euro in una busta
Nell'inchiesta sugli appalti della
Cpl spunta anche una busta, con la
scritta "baffo", che all ' interno
conteneva la somma di almeno
sedicimilaeuro in contanti
suddivisi in mazzette . È stata
sequestrata dai carabinieri del
Noe a casa di Roberto Casari, l'ex
presidente di Cpl nella foto,
durante la perquisizione eseguita
il giorno del suo arresto.
Si trattava di una busta di formato
A3 che i carabinieri hanno trovato
in un ripostiglio accanto
all'armadietto dove Casari
custodiva anche le armi che
deteneva legittimamente.
L'armadietto era vicino alla sala
del biliardo, nella grande
abitazione che il manager
condivide con la famiglia, in via
per Mirandola 28 non lontano
dalla sede dell 'azienda
concordiese. Le somme di denaro
sono state verificate dai militari e
formalmente sequestrate.
,
Cpl Concordia
,• ,e o
Pagina 12
Lusetti: «Nessuna mut
one in atto»
La difesa del presidente nazionale Legacoop. «II problema e di tutto il paese e si chiama corruzione»
di Felicia Buonomo
«Non è in atto nessuna mutazione genetica del modello cooperativo». La voce delle organizzazioni di rappresentanza delle
coop si alza ancora una volta. A
prendere la parola, dopo lo
"sfogo" del presidente provinciale Lauro Lugli, è il presidente
nazionale, Mauro Lusetti.
«Non si tratta di una mutazione - dice il presidente Lusetti io direi invece che siamo di
fronte ad un problema che riguarda tutto il paese, che si
chiama corruzione. Siamo il paese più corrotto d'Europa e que-
sto, ci insegnano anche le recenti vicende, riguarda anche il
mondo cooperativo».
Certo si parla di un "pezzo"
importante del paese. La realtà
cooperativa in Italia conta
43mila imprese, 12 milioni di
soci e 1,2 milioni di lavoratori,
che rappresentano un valore
pari a quasi il 10% del Pil.
«Casi come quello di Cpl Concordia - prosegue Lusetti - non
è un caso poco rilevante, di cui
intendiamo sottovalutare la gravità, non vogliamo nasconderci. Perché anche se pochi, gli
scandali in cui sono coinvolte le
cooperative sono comunque
troppi. Ma il tema della legalità
ci è caro, ancora prima dello
bomba scoppiata coni casi giudiziari. Per questo tengo a ribadire che non faremo sconti a
nessuno, chi deve pagare pagherà, ma parliamo di responsabilità personale, non della società».
Il punto è ostico e più volte
sollevato nelle diverse critiche
sorte dopo gli arresti. Quando
una coop associata si scopre essere coinvolta in un'inchiesta
con l'accusa di aver commesso
reati come corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa, come dovrebbe compor-
tarsi l'organizzazione che la
rappresenta? Legacoop ha scelto di non applicare sanzioni.
«La responsabilità - dice Lusetti - qualora confermata è personale. Se la magistratura non
ha adottato alcun provvedimento verso la cooperativa, perché dovremmo farlo noi? Chi
sostiene diversamente (e qui il
riferimento è alle critiche mosse da Dino Piacentini, ndr) credo debba procedere ad una riflessione più approfondita, soprattutto perché sembra, dati
gli interessi in gioco, rasentare
il conflitto di interessi. E poi
non esiste un sistema di aggiudicazione degli appalti opaco.
O è legale o illegale. E noi siamo
per la legalità. Perché casi come
quello di Cpl non neghiamo intacchino la nostra reputazione.
Ma noi siamo solo delle vittime».
Mauro Lusetti , presidente nazionale di Legacoop
,
Cpl Concordia
,• ,e o
Pagina 13
Imprenditori molto conosciuti nella Bassa, parenti stretti
degli indagati con i famigliari,
dirigenti dell'azienda che facevano intestare anche le
"fatturine" delle bevan de a
Cpl Concordia e a Coopgas.
Poi ovviamente l'ex ministro
Giulio Tremonti. Tutti al mare,
tutti ospiti nelle stanze
dell'Hotel Le Querce, a Ischia.
Un elenco lungo, che comprende oltre ai vari Simone,
Verrini e Casari anche l'attuale
presidente Mario Guarnieri, e
che pure non è bastato se non
in minima parte a coprire i costi della superconvenzione stipulata tra Roberto Casari e la
famiglia di Giusi Ferrandino, il
sindaco
dimissionario
di
Ischia, il fratello dell'avvocato
Massimo - nominato consulente di Cpl - che a sua volta
consigliò al resto della famiglia
di accettare perchè «conveniente» la famosa convenzione con l'Hotel.
Centosessantamila
euro
all'anno, per una convenzione
avviata nel 2013 e rinnovata
nel 2014, per disporre di una
delle sette stanze "bloccate"
da Cpl, anche se in albergo
hanno poi ammesso che quando non c'era gente di Cpl
- al bisogno ci mettevano altri
clienti. Una mega cifra, che infatti nonostante amici e parenti Cpl riuscirà a coprire solo in
minima parte. Circostanza
che ha convinto da subito i
magistrati che dietro quella
convenzione si nascondesse
una tangente occulta a favore
della famiglia, visto che i famigliari del sindaco a sua volta arrestato ci hanno tenuto a dire
che Giosi non gestisce e non è
socio dell'albergo.
Una convenzione - quella siglata il 23 ottobre del 2013 che escludeva la tassa di soggiorno, le bevande, il supplemento "vista mare". Ecco perchè i carabinieri durante la
perquisizione durata un giorno intero in albergo hanno sequestrato anche decine di fatture dall'importo minimale,
spesso fatte intestare dagli
ospiti, anche quelle, alle socie-
Sequestrato l'elenco
dei beneficiati da Cpl
nell'hotel di Ischia
Ci sono noti imprenditori e parenti stretti venuti dalla Bassa
Testimone svela i motivi della convenzione da 320mila euro
tà del gruppo.
A dare una spiegazione di
quella convenzione, interrogato dai carabinieri, è un socio e
rappresentante della Coop
Cpl in Campania.
«Massimo Ferrandino - dice
il socio della Cpl - credo che lo
abbia scelto il presidente Casari a seguito della sua conoscenza con il fratello di questi, Giusi Ferrandino, verosimilmente
avvenuta nell'albergo di loro
proprietà. Per ciò che riguarda
invece l'albergo, ritengo che
Casari lo abbia scelto per lo
stesso motivo per cui ha scelto
Massimo Ferrandino, ovvero
grazie al sindaco».
Nel suo esame, l'ingegner
Lucio Lancia - uno dei testimoni chiave dell'inchiesta - riferisce a sua volta ai carabinieri di
avere sconsigliato Casari e Ferrandino dalla stipula di quella
convenzione.
I carabinieri hanno anche
interrogato la direttrce dell'albergo, Anna Ferrandino, sorella del sindaco Giosi e del consulente di Cpl, Massimo
«Ricordo che Casari si presentò nel nostro albergo e chiese di parlare con qualcuno della direzione, si è presentato co-
nie presidente di Cpl Concordia e mi disse che gli avevano
parlato molto bene della nostra struttura...», ha detto Anna ai carabinieri, perplessi.
«Sono a conoscenza di un
rapporto lavorativo tra mio fratello Massimo e Cpl, ma quando venne per la prima volta
qui da noi non credo che fosse
iniziato», ha aggiunto
Nell'esame della testimone,
i carabinieri hanno anche appreso come avvenivano le prenotazioni di questo flusso di
ospiti, tutte veicolate da un dipendente di Cpl, che lavora
presso l'albergo di San Possidonio della stessa coop: «Ci
tenne a specificare - ha detto
Anna - che le prenotazioni le
avremmo dovute acettare solo
da lui».
Infine Anna Ferrandino ha
voluto precisare che se il conto
della stanza di Tremonti è stato a carico di Cpl, quando ci è
andato D'Alema «si è trattato
di una degustazione di vini
dell'azienda vinicola della moglie... abbiamo messo a disposizione una sala per l'evento e
D'Alema e la moglie sono stati
miei ospiti».
Alberto Setti
r. iic Lr ln l':ìcoca
iJ,itP!
nell'Iroti•1 Ai chi,
L'hotel Le Querce di Ischia
Cpl Concordia
Pagina 14
Un altro manager interrogato 5 ore
Ecco i legami tra Concordia c Pd
A casa del presidente della coop Casari una buna con scritto «Baffo»: dentro, 16 mila euro
di Fulvio ufi
e Fiorenza Sarzanini
NAPOLI Ha chiesto di essere interrogato e per oltre cinque ore
ha risposto alle domande dei
pubblici ministeri. Nell'inchiesta sugli appalti truccati della
«Cpl Concordia», c'è un altro
manager che decide di collaborare. E Nicola Verrini, responsabile commerciale ed ex componente del consiglio di ammini-
relazioni istituzionali della cooperativa modenese che ha ricostruito i retroscena di appalti e
nomine degli ultimi anni, i difensori di Verrini
gli avvocati
Massimo e Michele Jasonni
contattano i magistrati. Di fronte al giudice il manager si era
avvalso della facoltà di non rispondere. «Era sotto choc per
l'arresto
chiariscono i legali
Le d iich k II responsabile
commerciale Verrini
rivela i nomi di politici
e amministratori
strazione, e le sue dichiarazioni
sembrano aprire scenari inediti, visto che affronta i rapporti
con la politica e in particolare il
legame tra il presidente Roberto Casari e il Partito democratico. Non è l'unica novità. Gli accertamenti di queste ore riguar
dano anche la provenienza di
una busta con migliaia di euro
in contanti trovata a casa dello
stesso Casari con una scritta a
matita: «Baffo».
Accade tutto martedì mattina, subito dopo le vacanze pa
squali. Mentre i carabinieri del
Noe sono impegnati averificare
le dichiarazioni di Francesco
Simone, il responsabile delle
g
Le persone
arrestate
nell'ambito
dell'inchiesta
sulla coop
Cpl Concordia:
tra queste
l'ex sindaco
di Ischia
12
Gli indagati
dell'inchiesta
della
Procura
di Napoli
sul
metanodotto
all'Isola
di Ischia
ma dopo qualche giorno abbiamo concordato sull'opportunità di incontrare i magistrati». Detto fatto. I sostituti procuratori Henry John Woodcock
e Celeste Carrano entrano nel
carcere di Poggioreale alle 15 di
due giorni fa, escono quando è
ormai tarda sera.
Verrini ha certamente un
ruolo chiave all'interno della
«Cpl» perché è il responsabile
commerciale ma soprattutto
perché, come spiega il difensore, «è entrato come tecnico di
cantiere e poi ha fatto carriera
fino a diventare responsabile
commerciale per l'area del Tir
reno e membro del consiglio di
amministrazione». Circa un anno fa arriva la svolta, alcuni manager vengono convocati come
indagati, scoprono che l'inchiesta riguarda alcune commesse
ottenute in Campania e in particolare la metanizzazione di
Ischia. «Verrini
ricorda l'av
vocato Jasonni
si è dimesso
dal consiglio di amministrazione e ha chiesto di essere spostato in un'altra zona commerciale
per non continuare ad avere interessi professionali nell'area
oggetto dell'inchiesta della Procura di Napoli».
La decisione non lo salva comunque dall'arresto. Il giudice
Cpl Concordia
lo accusa di aver partecipato a
quell'associazione per delinquere, creata insieme agli altri
responsabili della «Cpl», che
versava tangenti a politici e
pubblici amministratori per aggiudicarsi i lavori. Di fronte ai
pubblici ministeri Verrini non
lo nega. Racconta dettagli, cir
costanze. Poi fa i nomi degli interlocutori che hanno consentito alla cooperativa di seguire
una corsia privilegiata nelle gare. E approfondisce quei legami
che Casari ha con numerosi
esponenti del Pd.
Anche Simone sta parlando
dei rapporti con i politici, ricostruendo i retroscena delle trattative che lui stesso ha seguito
personalmente per ottenere
l'assegnazione degli appalti. I
magistrati hanno disposto immediate verifiche su quanto
messo a verbale da entrambi. I
due sono sempre stati in costante contatto, confrontandosi praticamente su ogni mossa.
Sono proprio loro che l'il mar
I volti
Francesco
Simone
Responsabile
delle relazioni
istituzionali
della
cooperativa
«Cpl
Concordia». È
un ex socialista,
vicino a Bettino
Craxi,
procurava
commesse
Nicola
Verrini
Responsabile
commerciale
ed ex
componente
del cda della
«Cpl
Concordia»,
accusata di
aver fatto
sistematico
ricorso alle
tangenti
zo del 2014
ignari di essere
intercettati
discutono sull'opportunità di finanziare la
Fondazione Italianieuropei di
Massimo D'Alema, colloquio ritenuto dal giudice «di estremo
rilievo per il modo in cui gli
stessi distinguono i politici e le
istituzioni loro referenti operando una netta ma significativa distinzione tra quelli che al
momento debito si sporcano le
mani ("mettono le mani nella
merda") e quelli che non lo fanno».
Lunedì, quando i carabinieri
sono entrati nelle case degli indagati per eseguire gli arresti,
hanno perquisito gli appartamenti e da Casari hanno trovato
la busta con 16 mila euro in
contanti. «Sono i soldi che tengo a disposizione per le esigenze della famiglia, se dovesse accadermi qualcosa», ha spiegato. E sulla scritta ha aggiunto:
«Si riferisce a me che ho i baf
fi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
scorso,
ma secondo
i pm era ancora
lui il «regista»
degli affari
della
cooperativa
Giuseppe
Ferrandino
Sindaco di
Ischia per il Pd,
è stato
arrestato lo
scorso 30
marzo. I
magistrati di
Napoli gli
contestano
favori ricevuti
da lui e dalla
sua famiglia
Roberto
Casari
Presidente
della «Cpl
Concordia»
fino al 30
gennaio
Pagina 15
.
r urto energia elettrica
Condannato
® VIADANA
Un anno e trecento euro di
multa: è questa la pena inflitta
dal giudice Stefano Aresu a
Francesco Aversano, 62 anni,
di Viadana, per furto aggravato di energia elettrica.
I fatti risalgono al 5 settembre di quattro anni fa quando
Aversano, originario della provincia di Caserta, dopo aver
tolto i sigilli al contatore
dell'Enel si è collegato abusivamente. Ma la proprietaria
dell'appartamento l'ha scoperta e denunciato, costituendosi
anche parte civile.
Il 62enne dovrà infatti risarcire la parte offesa di 2500 euro
e sborsare altri duemila euro
per la costituzione della parte
civile, più il pagamento delle
spese processuali.
Pni M1onchi di samia alVFxprr
1rr liil i'i ih.•I ni ll'.111 d 'iim
Energia
Pagina 16
BILANCIO DI FINE MANDATO
Le cose fatte da Sodano
Opuscolo da 25mila euro
Sta arrivando in questi giorni a
tutte le famiglie mantovane. Si
tratta della sintesi patinata della
relazione di fine mandato che il
sindaco Sodano, per legge, deve
mettere su internet. Lui ha fatto
di più e, ripercorrendo la strada
dei suoi predecessori, ha confezionato un opuscolo (carta patinata, formato 16 centimetri per
16) in cui ripercorre quanto fatto
nei suoi cinque anni alla guida
del Comune. A stampare il compendio di 96 pagine tutte a colori in 26mila copie è stata la Publi
Paolini per una cifra di 15.738
euro (Iva inclusa). Per spedirne
23mila 385 in altrettante famiglie via Roma si è servita di Invio-Tnt per un costo di 9.476,71
euro (Iva inclusa). In totale,
l'operazione alle casse comunali è costata 25.214,721 euro. La
Brioni nel 2010, osservano da via
Roma, spese per il suo opuscolo
di fine mandato 45.662 euro
(37.926,10 euro per la stampa e
7.736,11 di spedizione).
Sodano, dunque, si congeda
con questo «Report 2010-2015»
che segue quello pubblicato a
metà mandato. In copertina il
sindaco ha scelto la riapertura
della biblioteca Teresiana, restituita alla città dopo una chiusura che si è protratta per 14 anni,
dal 2000. In prima pagina c'è il
suo saluto ai «concittadini» in
cui ricorda che la crisi economica, il terremoto del 2012, i tagli
del governo e una rigorosa riduzione della spesa «hanno imposto scelte difficili. Ciò nonostante, un positivo e fattivo lavoro è
stato messo in campo con l'aiu-
96 pagine a colori:
la storia di cinque
annidi amministrazione
del centrodestra
tra terremoto e lavori
II Pd: una presa in giro
invitiamo le famiglie
arispedirloal mittente
to di tante persone, enti, associazioni e categorie». E traccia, per
chi verrà dopo, le linee da sviluppare per il rilancio di Mantova:
buona amministrazione, valorizzazione culturale e turistica, riconversione industriale e un
modo di lavorare basato su «collaborazione e concretezza». Il report è suddiviso in cinque capitoli: rispondere ai bisogni (dove
si parla di scuole sicure, servizi a
sostegno di famiglie, giovani,
donne e anziani, lavori pubblici); per una migliore qualità del-
lavita (sicurezza, mobilità, ciclabili, raccolta differenziata, campo nomadi, profughi, terzo posto nella classifica nazionale per
la qualità della vita); la città cambia volto (i vari interventi nei
quartieri e sul palazzo del Podestà); valorizzare e promuovere la
città (Unesco, Expo, gemellaggi,
mostre ed eventi); la tutela del
patrimonio (gestione del terremoto e Pgt); spendere meno,
spendere meglio (tassazione al
minimo, spending review).
«Trattandosi di soldi pubblici
avrebbe potuto evitare di spenderli - dice l'ex capogruppo del
pd, Giovanni Buvoli -, e poteva
farlo tranquillamente visto che
per quel poco che ha fatto poteva condensare tutto in una mezza paginetta. Un'iniziativa simile a fine mandato è chiaramente
da campagna elettorale per celebrare il vuoto amministrativo
del suo mandato. È l'ultima presa in giro, invitiamo le famiglie a
restituirlo al mittente». (Sa.Mor.)
La copertina dell'opuscolo di fine mandato dei sindaco Sodano
Politica locale
Pagina 17
-_ L- 3
Batteri e veleni nell'acqua del depuratore
La Provincia diffida il gestore: «Nuove analisi»
LODI Troppi batteri nell'acqua del
depuratore: in base ai campionamenti
effettuati da Arpa il 28 gennaio risulta
una contaminazione da Escherichia
coli (batterio delle feci) superiori ai
limiti di legge di 5 mila unità per ioo
millilitri, e che hanno convinto la
Provincia di Lodi a inviare al gestore
dell'impianto Sal una diffida a rientrare
nei parametri e a compiere nuove
analisi entro trenta giorni. Nell'agosto
del 2014 il depuratore aveva ricevuto un
primo provvedimento per aver
superato diversi valori come solidi
sospesi e fosforo. Sempre fosforo e
coliformi fecali riscontrati nella vicina
Acqua: Scenario
roggia Molina furono all'origine del
sequestro dell'impianto nel 2012, poi
ritirato in quanto Sal nel frattempo
aveva già effettuato gli adeguamenti.
Sal però ha chiesto alla Provincia di
annullare la contestazione in quanto i
valori in eccesso sarebbero lievi: «Il
limite di legge - precisa una nota
della società - è consigliato e non
obbligatorio, e bisogna anche
considerare l'incertezza di misura che
oscilla tra 4.000 e 6.8oo unità per 100
millilitri». L'impianto (serve 45 mila
abitanti) è interessato da un progetto di
ampliamento da 4,2 milioni. (F. G.)
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Pagina 18
Fibra ottica, p ato in Valsabbia
Tra sei mesi cope a dei 95%
11
Bonometti ( 'b): «Senza tecnologia le aziende perdono competitività»
d i Haiteo Trebeschi
«La fibra ottica è la nostra
autostrada virtuale». A sostenerlo è Michele Lancelotti, coordinatore degli imprenditori
di Aib per la Valsabbia, che ieri
è arrivato a Vestone con il sorriso. Con il sano ottimismo di chi
è convinto che le imprese, grazie a questo investimento da 5
milioni di euro, saranno più
competitive.
«Oggi navighiamo a 2 megabit
spiega
mentre alla fine di settembre arriveremo a
20». Tra sei mesi, infatti, la fibra ottica sarà una realtà nel
95% dei territori della Valsabbia. Da Bagolino fino a Prevalle,
da Gavardo a Pertica Alta, tutti i
25 paesi della comunità montana
privati ed enti pubblici
avranno accesso alla banda
ultralarga. A portarla è Intred,
società bresciana di telecomunicazioni che ha vinto l'appalto
indetto da Infratel, la società di
scopo del ministero dello Sviluppo economico.
Intred ha messo sul piatto 2
milioni 400 mila euro, gli altri
2,6 milioni li ha investiti invece
la comunità montana di Vallesabbia. E non a caso il presi-
11C21 S+ (! UllktttV t}Y(
Cablaggio Continua l'opera di connessione ad alta velocità in provincia
dente Giovanmaria Flocchini,
durante l'incontro pubblico a
Vestone, ha ricordato che tre
anni fa, «invece di costruire altre rotonde e campi da calcio,
abbiamo deciso di investire in
qualcosa di strategico».
Nelle scuole della Valsabbia,
oggi si naviga a,5 megabit, ma
alla fine di settembre la velocità
schizzerà a 100, «e tra cinque
anni
ricorda Daniele Peli,
amministratore delegato di Intred
l'impegno è di arrivare
a un gigabit, ovvero mille megabit».
L'accordo prevede inoltre
che in 197 sedi della pubblica
amministrazione Intred garantirà la gestione a titolo gratuito
della linea telefonica, fornita
con la fibra ottica. Insomma,
per 7 anni niente canone: le
utenze pubbliche «pagheranno solo il traffico verso l'ester
no
assicura Peli In questo
modo le aziende potranno risparmiare centinaia di migliaia
11
Intred ha
messo sul
piatto 2,4
milioni, mentre
2,6 sono a
carico della
Comunità
Montana. Nelle
scuole la
navigazione
salirà da 5 a
100 megabit e
tra 5 anni
l'impegno è di
arrivare a mille.
la fibra ottica
arriverà in 109
ambulatori e
asili con 30
megabit
mentre nelle
scuole e nei
municipi la
fibra
raggiungerà
subito i 100
megabit
Energia: Scenario
di euro». Certo, la potenza non
sarà la stessa in tutta la valle.
Vestone ospiterà il datacenter della fibra ottica. E poi da lì,
sfruttando i tubi dell'illuminazione pubblica e di Telecom, la
nuova tecnologia arriverà in
109 ambulatori e asili con una
velocità di 30 megabit
che
tra cinque anni saranno cento
mentre in 88 scuole e municipi la fibra raggiungerà subito
i 10o megabit, che in futuro saranno portati a mille.
Per le utenze private, invece,
la velocità aumenterà di sei volte, da ,5 a 30 megabit. «Non c'è
da stupirsi se l'investimento è
stato fatto dalla comunità
montana commenta Pierluigi Mottinelli, presidente della
Provincia
qui da sempre c'è
la consapevolezza che bisogna
lavorare per superare i limiti
orografici». Le industrie, in
valle, sono tante. E per rimanere competitive la fibra ottica è
un passaggio obbligato. «Meglio tardi che mai» dice senza
tanti giri di parole Marco Bonometti, presidente degli industriali di Brescia. Per lui, ormai,
«non si può prescindere da in-
Mottine i
Non mi
stupisco che
a investire
sia stata
anche la
comunità
montana:
qui da
sempre
sono
consapevoli
che bisogna
lavorare
Pagina 19
frastrutture come queste. Senza tecnologia
ha detto il leader di Aib le aziende rischiano di perdere competitività».
Insomma, l'investimento della
Valsabbia è un passo avanti importante, «ma sarebbe inutile
sostiene il patron dell'Omr
se le altre valli non seguissero questo esempio».
Brescia ha bisogno di infrastrutture. E per Bonometti è
giusto che gli enti pubblici si
accollino questo onere. «Se le
imprese non lavorano
sostiene
nemmeno i comuni
hanno più entrate».
Intred poserà 200 chilometri
di cavi, installerà 15 nuove centrali pubbliche e ioo nuovi «ar
madi» in strada. È da queste
strutture che poi la fibra raggiungerà case e capannoni. E
come ha sottolineato Claudia
Terzi, assessore regionale ad
ambiente ed energia, questa
nuova tecnologia permetterà di
«creare nuove opportunità di
impiego, implementando anche il telelavoro». Senza dimenticare che in futuro sempre più macchinari automatici
saranno connessi a un sistema
digitale per lo scambio di dati,
immagini e disegni.
Il futuro imprenditoriale
passa anche da qui. Come ha ricordato Luigi Cudia (Infratel),
il piano nazionale del governo
prevede di coprire tutta l'Italia,
entro il 2020, con 30 megabit.
In Valsabbia, invece, tra sei mesi saranno già pronti. In anticipo su quasi tutta la provincia. E
di certo con grande lungimiranza.
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Energia: Scenario
Pagina 20
Luce e Rc auto, che cosa cambier à (davvero)
Parlamento il disegno ` legge sulla concorrenza: notai e farmacisti all'attacco
Telefonia
Più semplici le procedure
ROMA Banche , fondi pensione,
assicurazioni, energia, farmacie e telefonia. Sono alcuni dei
settori toccati dal disegno di
legge, firmato dal ministro dello Sviluppo, Federica Guidi,
che vuole «rimuovere ostacoli
all'apertura dei mercati, promuovere la concorrenza e garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei
principi dell'Unione europea».
Il disegno di legge, approvato
dal consiglio dei ministri il 20
febbraio scorso, sta per approdare in Parlamento al termine
di un lungo iter burocratico nel
corso del quale i 32 articoli sono stati corredati da ,5 relazioni
tecniche (obbligatorie per legge), prima della firma del presidente Sergio Mattarella.
Assicurazioni
Per ridurre i costi per l'assicurato e fare diminuire le frodi
entra in campo la «scatola nera» che registra le attività del
veicolo. A chi le installa sulla
propria auto le compagnie saranno obbligate a praticare
uno «sconto significativo» sul
prezzo della polizza. In caso di
incidente le registrazioni «for
mano piena prova nei procedimenti civili». Inoltre la compagnia è obbligata a concedere
sconti se il cliente accetta, tra
l'altro, la preventiva ispezione
del veicolo e l'inserimento di
dispositivi che bloccano il motore se il tasso alcolemico di chi
guida supera i limiti di legge.
Fondi pensione
Arriva la portabilità dei contributi pensionistici in un fondo a propria scelta, eliminando
la possibilità per i contratti di
lavoro nazionali di inserire vincoli e condizioni. Il fondo potrà
trovare sottoscrittori anche
fuori dalla propria categoria.
Energia: Scenario
per identificare i clienti che intendano cambiare gestore nei
mercati di telefonia fissa e mobile, web e pay-tv. Ci sarà trasparenza sulle penali in caso di
recesso anticipato del contratto. Inoltre la durata massima
del contratto, in caso di promozioni, non potrà essere superiore a 24 mesi. I gestori devono acquisire il consenso del
cliente per addebitargli il costo
di servizi in abbonamento offerti da terzi.
Istituti di credito
I costi per le chiamate dell'assistenza ai clienti non potranno superare le tariffe di
una chiamata urbana. Sarà creato un sito Internet che dovrà
garantire la trasparenza nella
vendita dei servizi.
Chi é
Notai e farmacisti
Federica
Guidi, 45 anni,
è ministro
dello Sviluppo
economico.
In passato
è stata vice
presidente di
Confindustria
dal 2008
Luce e gas
Il disegno di legge prevede
l'abrogazione dal i° gennaio
2018 dei prezzi «protetti» del
gas e dell'elettricità perle utenze domestiche (regime di
«maggior tutela»). Il consumatore potrà scegliere liberamente il fornitore sul mercato.
Servizi postali
Dal io giugno 2016 viene eli
minata la riserva di Poste Italiane sulla spedizione di notifiche
di atti giudiziari e di violazioni
al Codice della strada (multe).
Secondo una relazione collegata al ddl, Poste Italiane perderanno «meno dell'u del totale
dei ricavi»: nel 2013 Poste aveva
incassato per atti giudiziari e
multe «233 milioni» su 22 mi-
Per i notai si elimina il divieto di pubblicità e si allarga il
bacino di competenza (ai confini regionali), cancellando il
requisito del reddito minimo
di 5o mila euro annui. Per gli
immobili non a uso residenziale, sotto i Zoo mila euro, le transazioni potranno essere eseguite da un avvocato. Norma
che solleva le proteste dei notai, secondo cui vengono meno
elementi di garanzia per i cittadini a fronte, peraltro, di un aumento dei costi per i clienti.
Sul fronte sanità viene cancellato il limite di titolarità a 4
licenze per un unico farmacista
e si consente l'ingresso di soci
di capitale nelle farmacie private.
Francesco Di Frischia
al 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA
liardi e 822 milioni di ricavi.
«Scatola nera„
«Sconti significativi» sul
prezzo della polizza a chi
installa sul proprio veicolo
meccanismi elettronici che
registrano le attività del
mezzo. In caso di incidente le
registrazioni «formano piena
prova nei procedimenti civili»
Immobili
Per gli immobili nona uso
residenziale, sotto i 100 mila
euro, le transazioni potranno
i essere eseguite anche da un
. avvocato. Secondo i notai,
però, ci sono meno garanzie
per i cittadini e l'aumento dei
costi del servizio per i clienti
Energia
Sono abrogati dal 1°
I gennaio 2018 i prezzi
«protetti» del gas e
dell'energia elettrica per le
IF
utenze domestiche (regime
di «maggiortutela»). Il
consumatore potrà scegliere
il fornitore sul mercato
Pagina 21
Petrolio e gas, Shell conquista Bg group
Maxi offerta da 69 miliardi di doll ari
Gli anglo olandesi aprono la sl agione delle aggregazioni, secondi solo alla «regina» Exxon
La Shell dà l'innesco alla
nuova stagione di fusioni e acquisizioni nel settore Oil&gas
con l'acquisto di Bg group, erede storico della vecchia British
Gas. Il terzo affare di sempre
nel mondo del petrolio sarebbe
stato avviato a metà marzo con
un telefonata tra i due capiazienda, Ben Van Beurden per
Shell e Andrew Gould per Bg, e
comunicato ieri mattina presto
al mercato e agli investitori. Il
colosso anglo - olandese per
completare l'operazione pagherà tra cash e azioni 69 miliardi di dollari . Con Bg group
aumenterà del 25% le proprie
riserve di idrocarburi e del 20%
la produzione giornaliera. Insieme i due gruppi arriveranno
intorno ai 3,7 milioni di barili
equivalenti al giorno , non troppo lontano dalla «regina»
Exxon, che con 4 milioni è la
più grande compagnia petrolifera occidentale quotata (la statale Rosneft, russa, supera invece i 5 milioni). Con Bg group la
Shell metterà le mani su aree
interessanti ma costose da sviluppare, come le acque profonde brasiliane, l'est Africa e l'Australia. Bg ha anche una posizione consolidata nel gas naturale liquefatto (Gnl). E infatti
Shell diventerà il primo gruppo
al mondo in questo nevralgico
comparto.
L'operazione è la prima grande manovra di consolidamento
del mercato petrolifero . Una fase attesa dopo che il prezzo del
petrolio si è più che dimezzato
dal giugno -luglio dello scorso
anno, passando dai rt5 dollari al
barile ai 50-56 di queste ultime
settimane. La logica alla base di
questo nuovo scenario è tutto
sommato semplice: compagnie
finanziariamente forti e deside-
Energia: Scenario
Chg e
Ben Van
Beurden,
amministratore
delegato
del gruppo
Shell, che ha
anciato
'offerta su
Bg group,
erede storico
della vecchia
British Gas.
L'operazione
da 69 miliardi è
la terza di
sempre nel
settore
Riserve
Shell
pagherà tra
cash e azioni
69 miliardi di
dollari. Con
BG group
aumenterà del
25% le riserve
di idrocarburi e
del 20% la
produzione
giornaliera
group, che prima dell'offerta
Shell aveva una capitalizzazione
di 51 miliardi di dollari.
Tanto però è bastato a rinvigorire nelle Borse mondiali tutto il settore petrolifero, che ha
improvvisamente iniziato a
mettere nel conto delle quotazioni il fattore m&a. Bg è ovviamente salita, del 27%, adeguandosi all'offerta. Per restare sul
fronte italiano anche Saipem e
Eni ne hanno in parte beneficiato: la prima ha guadagnato quasi due punti per poi fermarsi a
+0,3%, la seconda è salita più del
5%. Ma quanto a sviluppi, per il
momento, c'è poco da attendersi. La presenza dello Stato nel
capitale inette il Cane a sei zampe al sicuro da incursioni e il
ceo Eni, Claudio Descalzi, ha affermato solo pochi giorni fa che
il gruppo intende crescere per
linee interne. Ma se lo scenario
dovesse farsi più bollente potrebbe forse essere costretto a
qualche ripensamento.
Stefano Agnoli
@stefanoagnoli
rose di allargare la propria base
produttiva cercheranno di inglobare società messe in difficoltà dal basso prezzo del greggio, ma proprietarie di assets
interessanti. E ciò che è accaduto in questo caso, che per Shell
rappresenta una sorta di rivincita dopo aver perso il treno delle grandi aggregazioni quindici
anni fa. Che cosa accadrà ancora, dopo Shell-Bg group, è tuttavia difficile prevederlo. Nel passato recente le indiscrezioni
hanno puntato su BP, come oggetto del desiderio proprio di
Shell e del numero uno, Exxon,
che avrebbero dovuto spartirsi
le attività americane e europee.
Gli occhi ora si fissano proprio
sulla Exxon, che potrebbe potenzialmente comprarsi qualunque compagnia in giro per il
mondo dall'alto della sua potenza finanziaria (secondo gli
analisti ha in cassa 30o miliardi
di dollari in azioni proprie,
pronte per essere scambiate).
Le indiscrezioni circolate ieri
non escludevano un possibile
rilancio di Exxon proprio su BG
O RIPRODUZIONE RISERVATA
I numeri dell'accordo
BG Group
RISERVE CERTE
Milioni di barili
PRODUZIONE
Milioni di barili al giorl io
l'
DIPENDENTI
-', unità
VALORE IN BORSA
PA rJi di euro
QUOTE DEGLI AZIONISTI
POST-FUSIONE
alertì di rim, olio)
Insieme i due
gruppi
arriveranno
intorno ai 3,7
milioni di barili
equivalenti al
giorno, non
troppo lontano
dai 4 milioni di
Exxon
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S olta
v
Sirti tecnologia e made in Ital
,
y
Lorenzi: «Abbiamo messo ordine, ora cresciamo anche all'estero»
--- - - - - - - - - ------------------di Federico De Rosa
MILANO Per oltre go anni ha scavato trincee e posato cavi. Ma
stavolta nel tunnel ha rischiato
di finirci lei. Una gestione finanziaria non proprio virtuosa
e un leverage buyout, un'acquisizione a debito, che ha lasciato
una pesante eredità, hanno
messo Sirti in seria difficoltà.
Dopo tre anni di ristrutturazione, iniziata con la cassa integrazione per mille dipendenti e la
dichiarazione dello stato di crisi, finalmente «il percorso è
giunto alla sua fase conclusiva»
afferma Stefano Lorenzi, dal
2011 amministratore delegato di
Sirti, marchio storico dell'industria italiana delle telecomunicazioni. Negli ultimi tre anni il
fatturato è aumentato del 1o 0
annuo e l'Ebitda del 12% e questo, insieme all'aumento degli
ordini, ha permesso il rientro in
azienda dei mille cassaintegrati.
Resta il fardello di quasi 300 milioni di debito netto, ma soprattutto un azionariato composito
in cui i private equity convivono
con i cosiddetti «mezzanini» e
con Intesa Sanpaolo, primo socio ma anche primo creditore.
«La priorità era mettere ordine
in casa - spiega Lorenzi -.
Quando sono arrivato ho trovato una situazione piuttosto difficile, anche a causa dei problemi finanziari. In più c'è stata
una crisi infrastrutturale nel
mondo delle telecomunicazioni, che però adesso sembra essersi stabilizzata». In questi anni Sirti ha cambiato pelle allargando il perimetro di attività
dall'impiantistica delle reti allo
sviluppo di servizi e soluzioni
ingegneristiche per telecomunicazioni, trasporti, energia. Ha
un portafoglio clienti che va da
Telecom Italia a Vodafone a
Wind, con cui ha firmato un
contratto da i miliardo di euro
in 5 anni pela rete 4G, a RaiWay
a Terna all'Enel. E comprende
commesse in Svezia e Finlandia.
«Il riposizionamento sul mer-
Energia: Scenario
cato ci ha permesso la svolta racconta l'ad -. La crescita dei
ricavi ha consentito di tornare
capofila di un sistema che tra
diretto e indotto impiega oltre
8.000 persone».
A gennaio il consiglio presieduto da Angelo Miglietta ha dato mandato alla Lazard di esplorare possibili opzioni di crescita
sulla base del piano triennale
realizzato dalla stessa banca
d'affari con Roland Berger. La
nuova strategia ha bisogno di
capitali e quindi di un compagno di strada. «I riscontri sono
Stefano Lorenzi, alla guida di Sirti
istantaneamente dove serve, al
contempo consente in tempo
reale di dare visibilità ai nostri
clienti sullo stato di avanzamento delle attività. t un modello operativo evoluto in decenni di esperienza - prosegue Lorenzi -, che abilita Sirti
al ruolo di capo filiera e consente di gestire le complessità di
progetti su scala Paese . Non nascondo che più di una società ci
ha fatto la corte per averlo».
Per accelerare il recupero del
digital divide Lorenzi suggerisce di guardare a tutte le infrastrutture , non solo la rete telefonica. «La condivisione è molto importante , oggi le reti vengono gestite in modo verticale e
quindi quello telefonico, dell'energia del trasporto sono
mondi che non si parlano. Noi
possiamo metterli in contatto.
Bisogna considerare la convergenza e la condivisione come
importanti opportunità».
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positivi - dice Maglietta - Sirti può guardare al futuro con
maggiore serenità. Industrialmente siamo tornati forti». Da
tempo sul mercato circola l'ipotesi di una possibile combinazione con Italtel. Industrialmente avrebbe senso, ma mancano i capitali, sebbene la prospettiva del piano del governo
per la banda larga potrebbe agevolare la ricerca.
Lorenzi ritiene che possa essere un formidabile volano per
la ripresa, ma anche un acceleratore per Sirti. «Già oggi spiega il manager- dimostriamo di essere un'azienda unica
in Italia. Abbiamo competenze
tecniche e sistemi sofisticati
che per gli operatori sono garanzia di affidabilità e rispetto
dei tempi. I nostri tecnici sono
tutti collegati in remoto ai nostri sistemi aziendali, questo ci
permette di avere un monitoraggio continuo sul territorio e
la possibilità di intervenire
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La consociata di Snam e GRTgaz hanno appena avviato l'unificazione parziale del mercato transalpino
TïgI, via all'area unica del gas nel sud francese
ROMA
È un primo, fondamentale
passo verso l'unificazione del
mercato francese del gas che, nei
piani dell'Authority transalpina
(Cre), dovrà avvenire per il 2018. E
nell'immediato servirà a sbottigliare ulteriormente il sud della
Francia, meno liquido rispetto al
resto del paese e più soggetto, in
termini di prezzi, all'influenza di
operatori dominanti. Così, dal 1°
aprile, in linea con la tabella di
marcia tratteggiata dalla Cre, il
braccio transalpino diSnam,Tigf,
e GRTgaz (Gaz de France) hanno avviato la creazione di un'area
Energia: Scenario
di mercato comune nel sud della
Francia: la Trading Region South
(Trs). L'obiettivo, come si legge
nellanota diffusa dalla consociata
di Snam, «è semplificare l'accesso
deicli enti delmercato all'ingrosso
del gas nel sud del Paese» grazie
all'esistenza di un punto unico di
bilanciamento commerciale con
gli shipper, che non dovranno
quindi più sopportare l'aggravio
collegato alla duplicazione dei
punti di entrata e di uscita delgas.
Il prossimo passo , poi, sarà
l'unificazione del nord e del sud
della Francia secondo la deadline
indicata dall'Authority che, pro-
prio per accelerare il processo, ha
messoincampo neimesiscorsiulteriori incentivi se le due società
riusciranno ad anticipare l'avvio
dei due progetti - il Val de Saône
per GRTgaz e il Gascogne-Midi
per Tigf -, considerati strategici
per l'unificazione : 15-30 milioni da
ripartire trai due operatori.
Tigf è intenzionata a non lasciarsisfuggire questaoccasione e
ha già fatto capire di voler accelerare rispetto alla tabella di marcia
indicata in un primo momento
con l'entrata in esercizio del progetto fissata per il 1° novembre
2018. L'esborso a carico della so-
cietà sarà di 152 milioni. Una decisione, quest'ultima, che Tigf ha
confermato anche nel piano decennale 2014-2024 e che rappresenteràunasfidacrucialeneipiani
futuri dell'azienda che ha da poco
arruolato anche un nuovo socio,
Crédit Agricole Assurance. Il colosso assicurativo ha acquisito,
per 18o milioni, il lo% di Tigf sulla
base di un enterprisevalue dia mibardi contro i2,4miliardimessisul
piatto nel2o13 da Snam, daEdf e dal
fondo sovrano di Singapore Gic
per rilevare la società transalpina
dal gruppo Total.
91 RIPRODU ZIO NE RISERVATA
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II caso
Lo sciopero Cgil
contro Hera
«privatizzata»
di Dario Di Vico
a Cgil emiliana non ci
ha pensato due volte e
L ha indetto otto-oreotto di sciopero contro
quella che chiama la
«privatizzazione» della
Nera, la multiutility che
serve, tra gli altri, i comuni
di Bologna, Modena,
Trieste, Padova e Udine. A
guidare la società è oggi un
patto di sindacato che
raggruppa 98 Comuni e che
blocca il 51% delle azioni.
Per poter finanziare gli
investimenti nelle rispettive
città i sindaci dei municipi
interessati hanno deciso di
scendere dal 51 al 38% ben
sapendo che questa quota
non «privatizza» la società
ma lascia ampiamente in
mano ai Comuni il
controllo e la governance.
Anche perché accanto alle
azioni «bloccate» nel
nocciolo duro del 38%
diversi municipi
possiedono azioni Hera
non vincolate e che alla
bisogna possono entrare in
campo. La multiutility
presieduta da Tommaso
Tommasi di Vignano non
corre, dunque, il rischio di
essere privatizzata, eppure
il 28 aprile ci sarà in Emilia
uno sciopero di un 'intera
giornata indetto in perfetta
Segnalazioni
solitudine dalla Cgil in
attesa delle decisioni di Cisl
e Uil, anch'essi contrari
all'operazione 38%- Per
alzare la temperatura nei
giorni scorsi la Cgil ha
addirittura indetto un
presidio di lotta durante la
riunione del consiglio
comunale di Casalecchio,
uno dei Comuni proprietari
di azioni Hera. Ma che
succede e come mai si
chiamano alla lotta i
lavoratori senza veri motivi?
La risposta che circola in
Emilia riporta al derby che
si è aperto in Cgil tra
Susanna Camusso e
Maurizio Landini, che dalle
piazze romane rischia di
trasferirsi anche nelle
aziende. Un segnale
analogo viene dalla
Fincantieri: per tentare di
piegare l'azienda sul
rinnovo dell 'integrativo è
saltata, perle agitazioni
Fiom, la commessa di una
nave a Palermo e a
Marghera si sta boicottando
la consegna di un'altra. Cgil
e Fiom si radicalizzano
ovunque e poco importa se
uno sciopero fa a botte con
il buon senso.
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Rassegna del 09/04/2015