Hanno realizzato questo opuscolo i referenti del gruppo di lavoro del progetto Claretta Basaglia Insegnante, Scuola Infanzia “L.A. Muratori” Claudia Conti Elena Roncadi Insegnante, Scuola Primaria “C. Battisti” Pedagogista, FISM - Scuole Paritarie dell’Infanzia “O. Cavazzuti” e “S. Giuseppe” Anna Maria Cavallaro ASV, Coordinamento Educazione alla Salute - Distretto di Carpi - AUSL di Modena Alberto Tripodi Medico, Responsabile U.O. Nutrizione Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione- AUSL di Modena Emanuela Faglioni Pedagogista, Nidi di infanzia “Arcobaleno” e “Roncaglia” Ramona Vai Daniela Pietri Pedagogista, Coordinatrice gruppo di lavoro, Comune di Soliera Unione Terre d’Argine Pedagogista, Cooperativa “Argento Vivo” Nido “Grillo Parlante” 3 4 Di progetti se ne fanno tanti e di tanti tipi, ma bisogna concordare su una cosa: un progetto è vincente solo quando riesce ad includere nel percorso una pluralità di soggetti interessati e realmente appassionati. Ecco, questo è uno di quei progetti che fanno da esempio. Mettere attorno ad un tavolo una parte rilevante della comunità educante della città di Soliera – nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie e scuole materne – e farla lavorare su un tema specifico e cruciale per le scelte educative che si compiono per un’intera generazione non è affatto semplice. Tuttavia, e questo è ciò che più ci interessa, si ha la soddisfazione di poter dire che, nonostante le difficoltà, si è raggiunto qualche risultato tangibile. Prova ne è questa pubblicazione, la quale non rappresenta altro che una breve sintesi di un macroprogetto sviluppatosi in più anni scolastici e per mezzo di più interventi mirati. Dare un contributo alla diffusione di sani stili di vita e, segnatamente, alla sana alimentazione può essere significativo soltanto prevedendo un percorso strutturato e che insista su più fasce d’età. Per questo è stato fondamentale coordinare gli interventi, oltre che, naturalmente, tararli in base all’ordine scolastico. Stimolare la partecipazione attiva dei bambini, infatti, è stato possibile grazie al genere di attività di volta in volta programmata: quasi mai rigidamente “scolastica”, ma molto spesso di tipo laboratoriale. Sfruttare la capacità di relazionarsi col gruppo, far scoprire e sperimentare cose nuove ha reso concreto l’impegno del gruppo di lavoro ed ha favorito agevolmente la diffusione del consumo sano e consapevole del cibo. Generare delle sane prassi alimentari, movimento e scelte consapevoli: abbiamo destinato il nostro impegno a questi temi. Insomma, abbiamo dato avvio ad un percorso che necessita, per ovvie ragioni, di continuità nella vita familiare, nelle consuetudini alimentari della comunità e nella vita di ogni cittadino. Livio Gucciardo Assessore a scuola, educazione e politiche giovanili 5 6 le principali problematiche di salute della popolazione derivano dalle patologie croniche (malattie cardiovascolari, tumori, diabete, obesità), per le quali, pur non escludendo il ruolo di fattori genetici predisponenti, entrano prevalentemente in causa fattori comportamentali. Comportamenti poco salutari (alimentazione poco equilibrata e poco variata, basso consumo di frutta e IL PROBLEMA OBESITÀ INFANTILE E LE SCORRETTE ABITUDINI NELL’INFANZIA Tutti concordano sul fatto che un buon stile di vita abbia un impatto positivo sulla salute in tutte le età della vita. Nei cosiddetti “paesi ricchi”, a cui appartiene anche l’Italia, 7 verdura, sedentarietà) riguardano anche i nostri bambini, provocando sempre più frequentemente problemi di salute già nell’infanzia e nell’adolescenza, con particolare riferimento al sovrappeso ed all’obesità, e predisponendo all’insorgenza di malattie croniche nell’età adulta. Nella Regione Emilia-Romagna, infatti, circa un quarto dei bambini di sei anni è in eccesso di peso e la percentuale sale a quasi un terzo nei bambini di nove anni. Tutto questo impone la necessità di intervenire sugli stili di vita attraverso interventi e campagne di promozione della salute. Fortunatamente, i bambini in età prescolare e scolare sono, in assoluto, i più aperti ad esperienze innovative e i più propensi al cambiamento, quindi bersaglio ideale degli interventi di educazione su sana alimentazione e regolare attività fisica. In questi interventi è indispensabile favorire il protagonismo dei bambini e coinvolgere gli insegnanti, le famiglie, le amministrazioni e gli altri “cittadini competenti” della comunità, per faci- litare il sostegno e la partecipazione attiva di tutti. Progetti condivisi dai diversi “attori” della comunità, attraverso la creazione di un circuito virtuoso scuola-famiglia-comunità, sono in grado di facilitare l’adozione di stili di vita idonei a conseguire o mantenere nel tempo il benessere psico-fisico, nell’interesse del singolo individuo ma, più in generale, dell’intera collettività. 88 IL PROGETTO E GLI OBIETTIVI Lo scopo del progetto di Comunità attivato nel Comune di Soliera (che appartiene all’Unione dei Comuni Terre d’Argine) è quello di promuovere una sana alimentazione ed una regolare attività fisica fin dalla primissima infanzia. La scuola rappresenta l’ambiente ideale per realizzare interventi di promozione della salute. A scuola infatti è possibile raggiungere e coinvolgere tutti i bambini, attivare percorsi virtuosi che permettano di avvicinarsi a sani comportamenti che, se acquisiti fin da piccoli, avranno maggiore probabilità di essere mantenuti da adulti e per il resto della vita. Attraverso la scuola, è possibile coinvolgere i famigliari anche sulla promozione di sani stili di vita per determinare continuità degli interventi e creare una necessaria e preziosa alleanza educativa intorno al bambino. La formazione degli insegnanti, necessaria per fornire conoscenze, materiali, strumenti per sostenere adeguatamente le attività educative nella scuola. Il percorso educativo in classe, dove il personale docente, in piena autonomia, realizza attività didattiche e pratiche, con la partecipazione attiva degli alunni, inerenti alle abitudini alimentari salutari, all’aumento del consumo della frutta e della verdura, al con- Le fasi operative del progetto sono: 9 sumo di merende salutari, alla scoperta degli antichi sapori legati alla tradizione del territorio, all’importanza di muoversi e allo svolgimento pratico dell’attività fisica. L’incentivazione al consumo di merende salutari a scuola, specie a base di frutta. Altre attività svolte in ambito scolastico ed extrascolastico: concorsi a premi di educazione alimentare e motoria, manifestazioni all’aperto, feste cittadine, iniziative motorie. Il coordinamento generale ad opera di un gruppo di lavoro costituito dai rappresentanti dell’amministrazione, della scuola, dell’AUSL. 10 NIDI D’INFANZIA - LE ATTIVITA’ Da zero a tre anni il corpo è il principale strumento di conoscenza della realtà circostante. Il bambino, in questa fascia d’età, vive dei fondamentali passaggi evolutivi e passa dall’essere tutt’uno con la madre, alla conoscenza del mondo esterno e di se stesso come entità separata, fino a iniziare un percorso che lo porterà all’affermazione della propria identità di individuo. Per il bambino il corpo è il principale strumento di relazione con il mondo esterno: tutto passa attraverso i sensi, il movimento e la gestualità. 11 Il tema del cibo e dell’alimentazione a questa età acquista significati molteplici e diversificati: basti pensare al passaggio dall’allattamento allo svezzamento, alla scoperta dei vari gusti, delle varie consistenze. Il cibo è visto e vissuto inoltre non solo come nutrimento fisico, ma anche come relazione con l’altro, come nutrimento emotivo prima con la persona di riferimento, e successivamente col piccolo gruppo di coetanei e con altri adulti. 12 I percorsi educativi intrapresi al nido di infanzia coinvolgono i due ambiti legati al corpo e al cibo. I bambini e le bambine con i vari alimenti e attraverso i 5 sensi giocano, esplorano, sperimentano, pasticciano, assaggiano, conoscono, intrecciano relazioni. Proprio la centralità di questi temi in questa fascia d’età favorisce il coinvolgimento al nido delle famiglie, che spesso hanno stili e modalità educative diverse tra loro e da quelle del servizio frequentato. Questo amplia la possibilità di confronto e dialogo su queste tematiche, che vengono spesso affrontate dalle educatrici in quanto centrali rispetto alla crescita dei bambini. 13 14 SCUOLE D’INFANZIA - LE ATTIVITA’ “Il piacere della scoperta nella scuola dell’infanzia” Nella Scuola dell’Infanzia l’approccio al cibo ha un importante significato affettivo, relazionale e culturale. Attraverso percorsi didattici i bambini si accostano in modo più consapevole all’ambiente, scoprendo e sperimentando quanto esso può offrire per la loro crescita, quale sia la relazione tra cibo e salute e quale influenza abbia la pubblicità sull’orientamento dei consumi e degli stili di vita. “Fare movimento”, nella scuola dell’infanzia, significa permettere al bambino di conoscere gradatamente e intenzionalmente il proprio corpo. Il bambino impara a muoversi nello spazio in modo sempre più consapevole, a orientarsi in spazi prima circoscritti poi ampi, prima familiari e poi meno conosciuti; impara a controllare la forza del proprio corpo, valuta il rischio, impara a coordinarsi con gli altri, prova piacere nel movimento, affina i suoi sensi, acquisisce capacità ritmiche e espressive. Il movimento, poi, oltre a procurare piacere nei bambini, li aiuta a diventare più disponibili, a scoprire se stessi, le proprie capacità e i propri limiti, a non avere paura di affrontare spazi ed esperienze nuove, a desiderare la collaborazione con gli altri. 15 “Il corpo a cosa serve?” “Serve anche per mandare giù la roba ...nella pancia.” “Per muoverci” “Per mangiare” 16 “Mi è piaciuta l’uva, l’ho tagliata e anche mangiata” “La frutta e le verdure servono per diventare forti perchè forse contengono i muscoli” 17 “Il latte si prende dalle titte che sono vicino alle gambe dietro.” “Le titte si chiamano mammelle” “Al caseificio abbiamo visto tanto formaggio e l’abbiamo mangiato” 18 “La condivisione del cibo è da sempre un momento conviviale che unisce le culture” 19 SCUOLE PRIMARIE - LE ATTIVITA’ Imparare a “fare” per scegliere liberamente. Impariamo a scegliere il cibo, smettiamo di subirlo Nella fascia di età in cui frequentano la Scuola Primaria, i bambini maturano progressivamente le preferenze in campo alimentare radicando gli orientamenti che governeranno i loro comportamenti nelle successive età della vita. La scuola e la famiglia rivestono in questo periodo un ruolo essenziale per influenzare le abitudini in un’ottica di salute, attraverso interventi che stimolino il protagonismo dei bambini e che permettano loro di essere in grado di compiere per sempre scelte più consapevoli. La pausa del mattino può rappresentare, nell’ambito dell’organizzazione scolastica, una delle principali occasioni per rendere i bambini autonomi, attraverso la diretta preparazione della merenda. Questo permette loro di compiere scelte alternative ai prodotti industriali, e far diventare questo momento un’occasione di consumo consapevole grazie anche alla manipolazione ed alla degustazione degli alimenti. 20 La trattazione di varie tematiche nei diversi anni scolastici (“Dal chicco al pane”, “Pane e… fantasia”, “Il latte ed i suoi derivati”, “Dall’oliva all’olio”, “Dall’uva a…”, “Merende per tutto il corpo”, “Ci vuole un fiore”, “L’ape e il miele”, “I prodotti che ci dà l’uva” “L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena”) favorisce, inoltre, la valorizzazione delle produzioni tradizionali e locali a base di diverse materie prime con importanti risvolti anche didattici, attraverso il coinvolgimento dei docenti di tutte le discipline, sia insegnanti dell’area scientifica che dell’area linguistica, avendo il “tema” caratteristiche multi e interdisciplinari con competenze trasversali. 21 22 CORPO GIOCO MOVIMENTO SPORT. Impariamo a crescere con il movimento La Scuola Primaria permette di offrire alle bambine ed ai bambini esperienze di attività ludico-motorie-sportive, in quanto il movimento e lo sport contribuiscono alla formazione della personalità attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, oltre a favorire esperienze di gruppo promuovendo il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. La collaborazione di laureati in Scienze Motorie, nell’ambito del progetto “Giocosport” promosso dal Comune di Soliera, in collaborazione con il CONI, oltre a sviluppare le capacità motorie dei bambini in modo libero, ludico e graduale, favorisce la specializzazione e l’aggiornamento professionale dei docenti nel campo dell’educazione motoria. 23 24 LA CONTINUITA’ CASA-SCUOLA Il ruolo della famiglia nell’educare a sani stili di vita Facciamo un patto ? Caro genitore, se hai dedicato un po’ di tempo alla lettura del nostro opuscolo hai certamente capito come al nostro gruppo di lavoro stia a cuore la salute di tuo figlio. Scorrendo le pagine hai potuto percepire che abbiamo fatto tante cose e che esiste un “filo conduttore” tra le agenzie educative del nostro territorio che, nella differenza degli interventi, mantiene ben ferma l’intenzione di trattare tematiche educative inerenti all’alimentazione e al movimento. Un proverbio popolare dice: “l’appetito vien mangiando!”. Nel nostro caso l’appetito ha a che fare con le azioni ed i progetti intrapresi sino ad ora. Abbiamo iniziato convinti dell’importanza di questo lavoro ed ora non abbiamo intenzione di smettere, anzi ....! Per aumentare l’efficacia dei nostri progetti abbiamo bisogno della tua collaborazione. Ad esempio, quando le educatrici e gli insegnanti di tuo figlio costruiscono i propri percorsi educativi o didattici lo fanno in modo tale da condividerlo con le famiglie. Se partecipi agli incontri, dai un’occhiata alla documentazione esposta in sezione o guardi 25 i quaderni di tuo figlio potrai capire cosa stiamo facendo e fare a tua volta delle cose che vanno nella medesima direzione. Ricordati però che i bambini guardano come si comportano i propri genitori e tendono ad imitarli; si chiama “pedagogia dell’esempio”. Se hai un languorino sgranocchia una carota cruda con tuo figlio e lascia le patatine per le occasioni eccezionali. La televisione, il computer, la Wii, la Play o il Nintendo sono delle belle invenzioni, ma per tuo figlio imparare ad andare in bicicletta fa ancora la differenza! Il movimento è cibo per la sua mente, soprattutto da zero a sei anni. E non dare per scontato che imparerà con 26 l’andar del tempo. Dagli sin da piccolo delle occasioni per correre a perdifiato in un prato, nuotare, lanciarsi da uno scivolo, dondolarsi su un’altalena, saltare la corda, giocare a nascondino ... I ragazzi d’oggi hanno pollici velocissimi, sono in grado di scrivere un SMS suoi amici scendano in cortile. Giocare con gli amici all’aperto mette in azione il corpo e rinforza la vita sociale tra coetanei. Queste sono solo alcune delle tante riflessioni che vorremmo condividere con te; capiamo però che il tempo è sempre poco e questo scritto ha tutti i limiti di un lavoro che non riesce a raccogliere le tue domande di genitore ed i tuoi punti di vista. E’ per questo motivo che ti vogliamo proporre un patto. Noi, come gruppo di lavoro, insieme a tutte le insegnanti, ci prendiamo l’impegno di trattare questi argomenti al Nido e nelle scuole nell’interesse del “ben-essere” di tuo figlio. Tu ci stai a fare un percorso con noi? Ci stai a sfruttare al meglio il tuo potenziale di “esempio da imitare” e ad insistere a tua volta su determinate tematiche? Noi ci siamo e sinceramente promettiamo che faremo di tutto per aiutarti a capire cosa sta dietro ai nostri progetti, sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista educativo. Ricordati che “l’unione fa la forza” e insieme possiamo ottenere dei risultati fondamentali. alla velocità della luce, ma hanno il fiatone se devono fare le scale della scuola a passo svelto. Lascia la televisione ed i videogames a quando piove o c’è freddo ed insisti affinchè tuo figlio ed i 27 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Calabresi L. (1974), “L´apprendimento motorio dai 5 ai 10 anni”, A. Armando edizioni. A. Bissolotti (a cura di) (1988), “Il cibo in cartella: proposte didattiche per l’educazione alimentare nella scuola elementare”, CLESAV. A. Bondioli (a cura di) (1995), “Le tavole di sviluppo di Kuno Beller” Volume 1, 1995, Edizioni Junior. M. T. Murray (1996), “Il potere curativo dei cibi. Guida pratica e completa agli alimenti che aiutano a prevenire e a curare numerosi disturbi”, Red edizioni. C. 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