ISTITUTO COMPRENSIVO “G.MAZZINI” PORTO S. STEFANO
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UNA STORIA DIMENTICATA
Anno scolastico 2010/2011
ECCO CHE ARRIVANO I MILLE
In Italia nel corso
dell’Ottocento, nel
periodo noto come
Risorgimento, ci
furono una serie di
battaglie e rivolte
popolari, che avevano il fine patriottico
di riuscire ad unire
tutti i popoli italici,
formando quindi un
unico stato sotto un
unico governo. Il
regno d’Italia nacque il 17 marzo 1861
e quest’anno ricorre
il 150° anniversario
di
quell’avvenimento.
L’unificazione avvenne in varie tappe
e una delle principali fu la spedizione
dei Mille del 1860, guidata da Giuseppe Garibaldi. Con la nostra insegnante abbiamo cercato di approfondire
quest’argomento e in qualche modo
onorare l’anniversario non solo
studiando sui testi scolastici. Abbiamo incontrato nella nostra classe il
signor Danilo Terramoccia, un appassionato e studioso di storia locale,
che ci ha raccontato degli avvenimenti che non si trovano normalmente sui libri di storia. Abbiamo
infatti con sorpresa scoperto che
durante la spedizione dei Mille Garibaldi, prima di arrivare a Marsala,
fece tappa a Talamone e a Porto
utilizzato per rifornire il
vaporetto che collegava
l’isola del Giglio alla
terraferma. Il guardiano
del deposito era il santostefanese Giuseppe
Bracci ed è con lui che i
garibaldini dovettero
discutere per rifornirsi
di carbone. Infatti
Bracci non voleva far
accedere al deposito i
Mille, che non avevano
documenti validi
all’accesso. Fu soprattutto l’energico intervento di Nino Bixio a
convincerlo e il deposito
venne aperto. Una volta
caricati i rifornimenti il
“Piemonte” e il
“Lombardo” partirono dal nostro
paese alla volta della Sicilia. Portarono con loro anche molti giovani della
zona che si erano uniti alla spedizione e combatterono nel Meridione per
cacciare i Borbone. Questo episodio
ci ha fatto capire come spesso la
storia, che ci sembra così lontana,
possa essere strettamente legata ai
nostri luoghi. Inoltre ci ha resi orgogliosi. Orgogliosi del fatto che nostri
concittadini abbiano partecipato alla
spedizione dei Mille, ma soprattutto
orgogliosi del fatto che se non ci
fosse stata la sosta a Porto Santo
Stefano forse oggi racconteremmo
un’altra storia.
Abbiamo parlato di come la spedizione dei Mille abbia coinvolto le nostre
zone. Ma cosa è stata la spedizione
dei Mille? Il suo artefice fu Giuseppe
Garibaldi, l’eroe dei due mondi tanto
Santo Stefano. Perché fu necessaria
importante per la storia italiana del
questa tappa? Perché la spedizione
Risorgimento. Egli il 4 Maggio 1860
era partita rapidamente da Quarto e
acquistò due barche a vapore il
senza le provviste necessarie per
“Piemonte” e il “Lombardo” per partiarrivare in Sicilia. Quindi il
re verso la Sicilia. Il suo scopo era
“Lombardo” e il “Piemonte” fecero
unificare il Regno di Sardegna con il
sosta a Talamone l’8 maggio per poi
Regno delle due Sicilie e magari con
procedere verso Porto Santo Stefano
lo Stato della chiesa. Questa spedizioil 9 maggio. Nelle nostre zone Garine partì il 5 Maggio 1860 da Quarto in
baldi si rifornì di ciò che gli occorreLiguria. Garibaldi però non fu solo
va. Ad Orbetello chiese ed ottenne
nella sua impresa, anzi lo aiutarono
armi dal locale presidio, mentre nel
poco più di mille volontari armati di
nostro paese fece rifornimento di
vecchi fucili e cannoni, privi però di
acqua, probabilmente alle pile della
polvere da sparo. Egli, prima di partiPilarella, e di carbone. Il carbone si
re, cercò delle uniformi provvisorie
trovava in un deposito, situato alla
per i suoi uomini, ma non avendo
fine del molo della Pilarella, ed era
molti soldi, trovò delle camicie rosse a
basso prezzo che, senza volerlo, diventarono il simbolo della spedizione.
Nel percorso dalla Liguria alla Sicilia i
Mille ebbero la necessità di fare una
Tutti i nomi della redazione
sosta per fare rifornimento di munizioni per i fucili e di polvere da sparo,
Questa pagina è stata realizzata dagli studenti Angeli Vanessa, Arpino Gabriele, Bracci Chiara, Capone
oltre che di carbone e viveri. Fu così
Rosa,Ciminello Benedetta, Ciminello Chiara, Cocculuto Fabio, Collantoni Luna, Costanzo Luca, De Pirro
che la spedizione si fermò a Talamone
Francesco, Di Roberto Nicola, Di Roberto Susanna, Esposito Luca, Ferrarese Valeria, Galatolo Niccolò, Giovani
e a Porto Santo Stefano. Da qui ripartì
Manfredi Leone, Loffredo Marco, Mililotti Lorenzo, Race Filippo, Rosi Francesca, Solari Gemma, Verdinelli
il 9 maggio per arrivare a Marsala l’11.
Grazia, Vespasiani Maria, Vespasiani Tommaso della classe III D della scuola media “G.Mazzini” di Porto
Una volta sbarcati in Sicilia i Mille
guidati da Garibaldi iniziarono le
S.Stefano..
battaglie per la conquista del Meridione. Sconfitto l’esercito borbonico
Garibaldi consegnò il Sud Italia a
Vittorio Emanuele II nel famoso
OGGI COME IERI…DOPO 150 ANNI
per l’impresa dei Mille.” Alla cerimonia
L ’8 e il 9 maggio 2010 il nostro paese è
incontro a Teano.
hanno partecipato tra gli altri il Dr
stato protagonista nei festeggiamenti
Guido Palmenghi Crispi e il Dr Giusepper l’anniversario dei 150 anni
pe Garibaldi, discendenti dei noti
dall’Unità d’Italia. In quei giorni,
protagonisti dell’impresa..
infatti, si ricordava la sosta che Garibaldi e i Mille fecero a Porto Santo
Il ricordo di questo avvenimento non
Stefano nel 1860. Per l’occasione, con
si è chiuso a maggio, ma continua con
la collaborazione del club filatelico
altre attività. Su richiesta della Provinlocale, che ha prodotto una cartolina
cia, che ha voluto mettere in risalto le
commemorativa, le Poste hanno emesstorie locali legate all’Unità d’Italia,
so un annullo speciale. Molto suggestialcuni alunni delle scuole tecniche del
va è stata la partenza dal molo di due
nostro territorio coordinati dal prof.
barche a vela che volevano rappresenGualtiero Della Monaca hanno realiztare il “Lombardo” e il “Piemonte” e i
zato un opuscolo, che celebra il Risorcui equipaggi indossavano maglie
gimento nella costa d’Argento, con il
rosse in ricordo di quelle garibaldine.
ricordo della tappa che qui fece la
Inoltre è stata posta una targa alla fine
spedizione dei Mille e con il riconoscidel molo della Pilarella, nel luogo in
mento ai maremmani che parteciparocui si trovava il deposito di carbone
no alle guerre risorgimentali.
dove i garibaldini fecero rifornimento.
L’opuscolo sarà la base di una mostra
La targa ricorda l’evento con questa
che si svolgerà a maggio nelle nostre
scritta: “Giuseppe Garibaldi il 9 maggio
zone.
1860 qui si rifornì di acqua e carbone
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Quando la storia passò anche da noi