Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) PIA COMUNITA' “CECILIA VENTRICELLA” Onlus STORIA DELLA FONDATRICE Opuscolo Informativo Casa di Riposo – Residenza Socio Sanitaria Assistita (Casa Protetta) PIA COMUNITA' CECILIA VENTRICELLA ONLUS Via Gravina, 92 - 70022 Altamura (Ba) Puglia Tel. / Fax: 080.3101019 mail: [email protected] Pagina 1 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) STORIA DELLA FONDATRICE La fondatrice Suor Cecilia Ventricelli (poi divenuto Ventricella per un errore all’anagrafe del Comune) nacque ad Altamura l’11 Marzo del 1911, da genitori semplici, onesti, laboriosi e ferventi cristiani. Ella, sentendo sin da giovane l’ispirazione di fondare un Istituto, ma non avendo esperienza di vita religiosa, decise di entrare, all’età di 24 anni, il 18 Aprile 1936, nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario di Roma. L’ 8 Settembre del 1938 vestì con entusiasmo l’abito religioso. Nel triste ed immediato dopoguerra, Suor Cecilia Ventricelli, ispirata a Gesù Buon Pastore ed in collaborazione con Suor Filomena Camastra (successivamente vicesuperiora), il 21 Ottobre 1946 fondò la Casa delle Ancelle del Buon Pastore. Con l’apertura della Pia Casa, situata in un appartamento del fratello in via Vittorio Veneto, finalmente, cominciava a realizzarsi il desiderio della Madre Fondatrice, ovvero, quello di preparare la società del domani; accogliendo, educando e dando istruzione a bimbe povere e trovatelli appena nati, bisognevoli di assistenza e di amore materno. La Pia Casa, dopo 10 giorni, contava nell’asilo già 150 bimbe povere e dopo un mese erano ricoverate 10 trovatelle. Pagina 2 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) Non credendo di raggiungere sin da subito un numero elevato di bambine e, data la limitata capienza dei locali dove erano ubicati, nel 1948, decise, con la vice superiora Suor Filomena Camastra e con le altre consorelle, di trasferirsi in alcuni locali più grandi e maggiormente accoglienti situati in Via Già Corte D’Appello. A distanza di breve tempo, in questa sede frequentavano l’asilo 400 bambine e 30 di loro erano interne. Così, cominciava a consolidarsi il desiderio della nostra amabilissima Madre e cioè il voler dedicarsi per tutta la sua vita verso l’opera di assistenza a bambini abbandonati; il desiderio di raccogliere dalla strada anime innocenti e di dar loro un asilo sicuro, un rifugio tranquillo, accogliente e ricco di ogni conforto. I bambini grati e riconoscenti verso la Madre, l’abbracciavano, la stringevano, ricambiando l’affetto che ricevono e non si allontanavano mai dal suo materno grembo. La beneamata Madre, con la sua buona indole e con dolce sorriso ha sempre saputo ben sostituire la vera mamma nella più nobile e sublime missione umana. Suor Cecilia, umile ed instancabile, nel quotidiano apostolato, ha continuato a dedicare ogni suo gesto verso le sue anime care ed è così che; alla fine degli anni 40, impavida, attraversò l’oceano per raggiungere la lontana America, dove, con le sue grandi virtù e le sue belle doti personali, riuscì a conquistare il cuore di chi generosamente le offrì l’obolo della carità. Nel frattempo, i suoi tanti poveri Pagina 3 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) bambini, vittime del peccato, in attesa che rientrasse, pregavano per la loro carissima Madre, implorando al Signore benedizioni e lunga vita, colma di ogni bene. Il loro augurio rappresentava un auspicio per un domani, qualora la loro Madre potesse ricevere nel regno dei beati la palma e la corona di chi nell’olocausto dell’umanità seppe lottare per salvare orfani e derelitti (alcuni di loro appena nati). Madre Cecilia si è sempre prodigata per la sistemazione di questi bimbi ed è riuscita a collocarli degnamente nella società di oggi, affiliandoli e facendoli adottare anche dalle buone famiglie situate oltre oceano. Essi, felici del posto che oggi occupano, hanno quasi dimenticato la loro triste origine ed il loro destino crudele. Suor Cecilia Ventricella, in questi anni di difficoltà, oltre dall’affetto dei suoi bambini è stata contornata di affetto sia dai suoi genitori che l’hanno incoraggiata in qualsiasi sua decisione, sia da alcuni cari amici tra i quali il Sacerdote Michele Campanelli, da Padre Semeria e dai Padri Clarettiani che con il loro aiuto spirituale hanno sostenuto l’opera guidata dalla Madre. Nel 1950, Suor Cecilia Ventricelli fu chiamata da S.E. Mons. Vincenzo Cavalla arcivescovo della diocesi di Matera, il quale considerando con molta ammirazione e positività le opere realizzate dalla Madre, le chiedeva la possibilità di operare anche in Lucania. Di lì a poco, aprì a Pisticci una nuova casa che con splendore operava nall’apostolato dell’amore verso chi soffre e spera. Raggiunta una consolidata e operosa attività e, dopo aver acquistato un suolo sul quale costruire ambienti più ampi, Pagina 4 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) nel 1956 Suor Cecilia e le sue consorelle (oramai divenute circa una ventina) poterono spostarsi nella Casa del Bambino Gesù sita in Via Gravina 92. Casa confortevole, con scuole interne, asilo, laboratori ed ampio giardino. A completare l’opera meravigliosa svolta dall’intrepida Madre Cecilia Venticelli è la Villa del Buon Pastore di Rocca Imperiale che inaugurò il 5 maggio del 1970. Questa Casa di Riposo, che sorgeva sulla caratteristica spiaggia calabrese, fu realizzata con grande zelo ed enorme sacrifici; questi però, furono affrontati con vero amore dalle Pie Ancelle perché ben liete di offrire ai pensionati poveri un rifugio sereno ed accogliente per la loro età e solitudine. Pagina 5 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) Durante quegli anni, le consorelle, dividendosi in gruppetti, si occupavano della gestione delle varie strutture. La Madre superiora nel frattempo, alloggiava a brevi periodi tra esse, potendo così supervisionare il funzionamento ed allo stesso tempo non distaccarsi del tutto dalle sue consorelle e dai suoi cari assistiti. Con l’apertura del centro di Rocca Imperiale Suor Cecilia decise di intraprendere un nuovo cammino: offrire un rifugio sereno ed accogliente ad anziani bisognosi. Notava, che quello degli anziani, era divenuto un nuovo problema sociale, mentre l’assistenza verso i bambini orfani, iniziava a far parte di una vecchia concezione che man mano andava sparendo. Infatti, durante gli anni 70, ad Altamura, cominciava la trasformazione della struttura tramite la graduale riduzione dell’assistenza ai minori, mantenendo però l’attività di scuola materna, ed introducendo l’assistenza agli anziani. In quegli anni, la struttura di Altamura diventava sempre più operativa e cominciava a necessitare di manodopera e di ampliamenti. Fu così che la madre superiora decise di chiudere la struttura di Pisticci perché piccola. L’8 Maggio del 1975 la fondatrice Suor Cecilia costituì un’associazione che prese il nome di “Associazione Pia Comunità Cecilia Ventricella” (che è l’attuale denominazione dell’Ente) con presidente e legale rappresentante Don Diego Carlucci. Suor Cecilia, invece, era presidente ad honorem. Il 5 Luglio del 1980, presso il tribunale di Bari, avvenne l’iscrizione al registro delle persone giuridiche. Pagina 6 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) Il 29 Luglio del 1980 l’Associazione fu riconosciuta giuridicamente dalla Regione Puglia come Ente Morale (non a scopo di lucro). Ottenuto tale riconoscimento, Suor Cecilia devolse tutti i suoi beni mobili ed immobili al nuovo Ente costituito. Il 18 Agosto del 1983 la fondatrice Suor Cecilia Ventricella veniva a mancare e con la sua morte si chiudeva definitivamente la tanto desiderata attività di scuola materna, creata sin dalle origini. Dopo qualche anno il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente decise di sospendere momentaneamente l’attività assistenziale svolta nella struttura di Rocca Imperiale sia per carenza gestionale, sia perché erano necessarie opere di manutenzione straordinaria per renderla adeguata alle nuove norme regionali. Gli anziani ospiti furono così trasferiti nella struttura di Altamura. Da allora, per circa un decennio, la Casa di Riposo di Rocca Imperiale fungeva solo da residenza estiva. Nei tre mesi estivi, gran parte degli anziani con parte del personale ed alcune consorelle venivano accompagnati nel paesino calabrese e, gli anziani, contentissimi, ogni mattina venivano accompagnati in spiaggia. In tal modo si dava la possibilità di allietare il loro soggiorno. L’11 Ottobre del 1990 ci fu l’iscrizione all’Albo della Regione Puglia al n° 4 come Casa di Riposo ed al n° 5 come Casa Protetta. Con questa doppia denominazione la struttura ebbe l’autorizzazione ad ospitare sia anziani autosufficienti e sia nonautosufficienti. Nel 1994, non avendo avuto le autorizzazioni all’adeguamento ed all’ampliamento della struttura, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente decise definitivamente di vendere l’immobile situato in Calabria ed in tal caso si diede luogo all’ampliamento dell’attuale sito in Via Gravina ad Altamura. Oggi, la struttura, completamente ristrutturata ed in fase di ulteriore ampliamento, si estende su un’area di circa 5000 mq con una capienza di 55 posti. Rappresenta un’oasi verdeggiante e rilassante nel pieno centro urbano di Altamura, in grado di accogliere, in un clima di serenità, l’anziano bisognoso di assistenza e di affetto. L’Ente “Pia Comunità Cecilia Ventricella” tutt’oggi persegue i principi fondamentali e gli insegnamenti della sua beneamata Madre Fondatrice e delle sue consorelle, tenendo conto in modo particolare degli aspetti religiosi fortemente ispirati a Gesù Buon Pastore, e continua il suo cammino umano e professionale verso l’assistenza agli anziani, bisognevoli anche di sorrisi e carezze. Pagina 7 di 8 Pia Comunità Cecilia Ventricella Onlus – Storia della Fondatrice (Opuscolo Informativo) Il presente opuscolo è stato realizzato in occasione dei 65 anni di vita dell’opera. Per meglio continuare i passi della mirabile madre fondatrice, gli attuali proseliti hanno scelto di mantenere lo spirito non lucrativo nelle azioni di assistenza offerte ai bisognosi continuando la vita associativa onlus e rispettando la filosofia voluta dalla stessa. Ad oggi, più della metà degli anni sono stati indirizzati all’assistenza agli anziani. Di tutto ciò, per noi tutti, Consiglio di Amministrazione, Direzione e Operatori ne facciamo tesoro ed esprimiamo un infinito grazie alla fondatrice, alle sue consorelle ed a quanti hanno contribuito alla crescita dell’Ente. Un pensiero particolare lo indirizziamo anche alla vicesuperiora Suor Filomena Camastra ed alle consorelle Suor Agnese Lazazzera e Suor Giovanna Zelinda Mauro, che con grande dedizione e forza instancabile hanno donato tutta la loro vita verso chi soffre, lasciando in tutti noi vivi ricordi per le belle sensazioni vissute insieme e per averci tramandato i loro grandi insegnamenti. Un ulteriore ringraziamento, con stima ed affetto, lo esprimiamo al caro amico Avv. Angelo Raffaele Colonna, da poco improvvisamente scomparso, che per più di 30 anni è stato al servizio dell’associazione e per più di 20 anni è stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente. La Direzione dell’Ente Altamura, 20/10/2011 Pagina 8 di 8