ffi
t-Opozelo
. m m a g i n a t e d i e s s e r en e l
| 2095. State curando la pubI blicazlone (elettronica, s'intende) delle memorie di un
malnoto bibliotecario fiorito
nella seconda metà del ventesimo secolo: un manoscritto
da voi trovato in un cassetto
della vostra bisnonna, che
con quel bibliotecario aveva
a\uto Llna storia. v'imbattete
"Piero
nel seguente passo:
Innocenti, il noto ar-Ìtore
delle Regole italiane dí catalogazioneper autori...". Che
f a t e ?P r i m a s o l u z i o n e , s o p r a s s e d e t ea l l a p r o g e t t a t a
pubblicazlone:quel bibliotecario era un cialtrone.Ma
ammettiamo che il resto di
quelle memoríe sia d'indr-rbbio interesse (per qualsiasr
motivo): ecco che vi si offre
una seconda soluzione.
I n s e r i t e u n a b e 1 1 af n . d . r . ] o
f n . d . c Ì c h e p u n t t r a l i z zci s p i e g h i . s c m a i è p o s s i b i l eI. o r i g i ne dell'atroce svista.Ma se
avete fretta, se volete che I'assurdità de11'affermazionesalti
sublto agli occhi e avete fiducia nei vostri futuri lettori, c'è
u n a t e r z as o l u z i o n e( c h e , d e l
resto, può benissimo coesistere con la seconda),di apporre
un [sic], oppure un í/. Se vi
pdlq pu(u.
.( ' Àt r .dnl l. (L lér t r . .\ ^u ,n c e n -
trazione suprema, il fsic!].
Leggiamo infatti il Vocabolario
della lingua italíana Treccani:
"sr'rar,'v Iar - Particella
affermatica che significa 'così' [...]
e si suole scrivere tra parentesi (spessocon punto esclamat i v o ) d i s e g u i t oa l l a t r a s c r i z i o ne di una parola errata,per
dare conferma al lettore che la
parola, o 1afrase,va letta proprio così, che non si tratta di
una svistao di un errore di
chi trascrive".
Il sic è presenteancheneí nostrl cataloghie nelle nostrebi-
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b l i o g r a f i e , s p e c i a l m e n t en e i
primi, dove anzi sembra dilagare (non parllamo poi dei
cataloghi d'antiquariato);molto meno! pare, il punto esclam a t i v o( e u n a v o l t a l a n l o s i a mo in regola col Cbicago manual of st/e, che "fermamente
lo sconsiglia": strongly discouraged). Ma nel testo di
registrazioni bibliografiche o
catalografiche non accade
mai, crediamo, di dover segnalare I'enormità di un'affermazione, come nel caso
che abbiamo appena inventato; piuttosto di adoperare
il slc sostanzialmentecome
indicazione di errore (materlaÌe). E tuttavia lo troviamo
spesso usato a sproposito.
Forse i codici di catalogazrone dovrebbero spiegarsi meglio. Vediamo Rica(101.2a):
"Errori tipografici
o grammaticali si fanno seguire tra parentesi quadre dalla parola slc
oppure dalla parolacloèe
correzione:le forme onografiche disusate, arcaiche o dialettali si trascrio
\ n o s e n z aa g giunte". Sembra chiaro, ma evidentemente non basta. Più
vaghe (e con improprietà linguistiche) Ie Regole del 1956
(99) e de1 1921.(98). Le ly'orme vaticane preferiscono inve-
"Gli
ce l'esclamativo(261):
errori cli stampa e d'ortografia,
l e a n o m a l i ee c u r i o s i t àg r a f i che si riproducono come sl
trovano, ma segnalatr con il
punto esclamativo tra parentesi quadre [1J".Qualcosa di più
i n A A C R 2 R( 1 . 0 F 1 ) ,d o v e l a
spiegazione c'è, ma è affidata
agli esempi, e quindi all'interpretazionedei medesimi: "Nellc aree dove occorr( trascrivere dal documento, errorl o refusi si trascrivono così come
vi compaiono. Si fanno seguire da un lslcl o dall'abbreviazione i.e. segxiÍa dalla
correzione, il tutto entro par e n l e s iq u a d r e . . .I E s e m p i : J
The wolrd [sic] of televrsron
[;] The Paul Anthony Buck
[i.e. Brick] lectures",
1 1f a t t o è c h e s e m p r e p i ù
spessosi vedono slc apposti
arbitrariamente. In un catal o g o r e c e n t e l e g g i a m o :" . . .
viaggi di Marco Polo coment a t i [ s i c ] d a l c o n t e . . . " ," C o "...
struzzionetsicl..."(1729),
m o s t r a r ei n q u a i [ s i c ]c i r c o -
mento del libro d'oro, processi
del S. Ufficio, e de' patriotti:
progettata dal cittadino Pietro
Guerrini membro dell'alta pretura, ed eseguita dal cittadino
Paolo Bargili [slc] architetto, e
dal clttadino Gio. Battista Comolll scultore". Bargilí, chi en
c o s t u i ?D o v ' è l ' e r r o r e ? S o n o
casi che fanno piangere la nostra ignoranza. Tr-rttosi risolve
con I'indice degli autori, nel
pretacluto catalogo, dove non
c'è Bargili (e avrebbe dovuto
e s s e r c i ,i n f o r m a d i r i n v i o ) ,
ma c'è un Bargigli, Paolo che,
da1 numero d'indice apprendiamo essere il nostro architetto. Qui slc mal sostituisce
i.e. (o cioè).
D o v r e m m od i r e : l a p p o : i z i o n e
di slc è oppofiuna se:
a) \a grafia è indubitabilmente
efiaIal
b) la grafia corretta è pacificamente ripristinabile dal lettore.
Se cade la prima condizione.
"le
basta seguire i codici:
forme ortografiche disusate" con
quel che segue. Se cade la seconda, l'errore si segnala,
ma con i,e. (.o cioè) seguito
dalla correzione."Dente [sic]
Alighicri . Paolo Bargili [i.c.
' r '
I
'
b a r g l g l l l L c l a n o t a r c .l n
ogni modo, che secondo
AACR2Rle anche Isbd) nepp u r e n e l s e t t r n d oc a s o i l s i c
sarebbenecessario,integrando la lettera caduta tra parentesi quadre: "Paolo Bargitgì1i".
Insomma, andatecipiano.
Luigi Crocetti
stanze...". Altrove abbiamo
visto muniti del bracciale
d'ignominia oppinioní, suez"svedese",
zese
il tedesco
bey l= bei) (in un opuscolo
d e l 1 8 0 0 ) ;e 1 al i s t a s i p o trebbe allungare molto.
S o n o . i n b c n e v o l ai p o t e s i .
manifestazioni di sfiducra
ne1 lettore. " Costruzzionel
L ' i m p u t e r a n n o a m e ? " .M a
c'è anche l'cecc:siva fiducia.
Leggiamo, in un altro catal o g o : F e s t ap e r l a b b r u c i a -
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