CASALE MONFERRATO
“Più Europa nella scuola,
più scuola in Europa”
Mercoledì 9 settembre 2009
Europa dell’ Istruzione:
una storia giovane, ma ricca di
slanci e di passione per la
costruzione della dimensione
europea nei sistemi di istruzione
e di formazione
I DOCUMENTI FONDAMENTALI
LIBRO BIANCO 1993 Crescita, competitività, occupazione. Le sfide e le vie da
percorrere per entrare nel XXI secolo – La società della conoscenza. Jacques Delors
Presidente della Commissione della Comunità Europea
LIBRO BIANCO 1995 Nuovo sistema di riconoscimento delle competenze tecniche e
professionali: favorire la mobilità, lottare contro l’emarginazione offrendo a tutti
ulteriori opportunità tramite la scuola, possedere tre lingue comunitarie, sviluppare
l’investimento a livello di formazione anche da parte delle imprese. Edith Cresson
LISBONA 2000 I sistemi di istruzione e formazione devono adeguarsi alle esigenze
della società dei saperi, tenendo presente tre componenti fondamentali: sviluppo di
centri apprendimento accessibili a tutti, sviluppo di nuove competenze di base,
qualifiche più trasparenti. Sempre più la posizione di ciascuno di noi nella società
verrà determinata dalle conoscenze che avrà acquisito
LISBONA 2005 Il Consiglio europeo conferma che l'istruzione e la formazione devono
occupare un posto centrale nel programma di riforme di Lisbona. In tale contesto, il
programma per l’istruzione e la formazione durante l’intero arco della vita (20072013) sarà di importanza fondamentale. Le strategie nazionali di apprendimento
durante l'intero arco della vita dovrebbero consentire a tutti i cittadini di acquisire le
competenze e le qualifiche di cui hanno bisogno e dovrebbero beneficiare a livello
comunitario del crescente sostegno dei programmi in materia di istruzione e di
formazione.
Piano d’azione 2004-06 della Commissione Europea
PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE E LA DIVERSITÀ LINGUISTICA
L’apprendimento delle lingue per tutto l’arco della vita. La lingua materna più altre due
lingue: iniziare fin da piccoli - L'apprendimento delle lingue nell'istruzione e nella
formazione secondaria
(Socrates / Comenius, Leonardo, CLIL, e-twinning..) L'apprendimento delle lingue nell'istruzione superiore - L'apprendimento delle lingue
tra gli adulti.
Il miglioramento dell’insegnamento delle lingue. Una scuola aperta all'insegnamento
delle lingue - L'aula di lingue - La formazione dell'insegnante di lingue - Formazione
degli insegnanti di altre materie - Verifica delle competenze linguistiche (Le scale di
riferimento comuni stabilite dal Quadro europeo comune di riferimento per le lingue
del Consiglio d'Europa, Il Portfolio europeo delle lingue).
La creazione di un ambiente favorevole alla diffusione e alla fruizione delle lingue. Un
approccio integrato alla diversità linguistica - Creare comunità favorevoli alle lingue Migliorare l'offerta e la fruizione dell'apprendimento delle lingue.
Una struttura adeguata ai futuri sviluppi
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente
Gli Stati membri sono invitati a sviluppare l'offerta di competenze chiave per tutti
nell'ambito delle loro strategie di apprendimento permanente e utilizzare le
“Competenze chiave per l'apprendimento permanente”. Le competenze sono definite
alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al
contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e
8) consapevolezza ed espressione culturale.
RELAZIONE SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO D’AZIONE
"Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica 2004-2006“
25 settembre 2007
L'incidenza principale del piano d'azione a livello nazionale è consistita
nell'orientare e sostenere le politiche nazionali a favore di azioni nei settori
strategici definiti nel piano e secondo le linee in esso indicate. Vi è un consenso
generale su questioni di base quali l'importanza delle lingue come competenza
chiave in prospettiva dell'apprendimento permanente, la necessità di insegnare
agli studenti due lingue nell'istruzione iniziale e l'esigenza di un insegnamento
delle lingue di qualità e di una valutazione trasparente.
La relazione fornisce numerosi esempi di buone pratiche.
Nella nuova generazione di programmi 2007-2013 il sostegno al multilinguismo
è stato rafforzato ponendo l'apprendimento delle lingue e la diversità
linguistica come obiettivo generale.
CONSIGLIO SUL MULTILINGUISMO
22 maggio 2008
1. Intensificare la cooperazione europea in materia di multilinguismo
e agevolare lo
scambio di esperienze e buone pratiche;
2. adottare le misure appropriate per migliorare l'insegnamento effettivo delle lingue e
la
continuità dell'apprendimento in una prospettiva di apprendimento lungo tutto l'arco
della vita;
3. promuovere l'apprendimento delle lingue nazionali negli altri Stati membri, anche
attraverso un uso maggiore delle tecnologie per l'insegnamento a distanza, e a favorire
l'apprendimento delle lingue dell'UE meno diffuse e delle lingue non europee;
4. usare gli strumenti esistenti per confermare la conoscenza linguistica, ad esempio il
Portfolio europeo delle lingue del Consiglio d'Europa e il Portfolio Europass delle lingue;
5. incoraggiare misure per facilitare l'apprendimento delle lingue da parte di persone
con particolari bisogni, in modo da contribuire alla loro inclusione sociale e migliorare le
loro opportunità di carriera e il loro benessere;
6. cooperare con le organizzazioni internazionali impegnate su temi legati al
multilinguismo, in particolare il Consiglio d'Europa e l'UNESCO.
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE su:
“IL MULTILINGUISMO: UNA RISORSA PER L'EUROPA E UN IMPEGNO COMUNE”
18 settembre 2008
L'obiettivo principale è quello di sensibilizzare al valore e alle opportunità della diversità
linguistica dell'UE e incoraggiare l'eliminazione delle barriere al dialogo interculturale.
Uno strumento chiave è rappresentato dall'obiettivo della comunicazione nella lingua
materna più altre due lingue. Si tratta di un approccio inclusivo inteso ad allargare il
contesto del multilinguismo alla coesione sociale e alla prosperità.
IL MULTILINGUISMO PER IL DIALOGO INTERCULTURALE E LA COESIONE SOCIALE.
Valorizzare tutte le lingue - Superare le barriere linguistiche nell'ambito locale.
IL MULTILINGUISMO PER LA PROSPERITÀ. Le lingue e la competitività - Le lingue e
l'occupabilità.
L'APPRENDIMENTO PERMANENTE. Più opportunità di imparare più lingue - L'insegnamento
efficace delle lingue.
I MEZZI D'INFORMAZIONE, LE NUOVE TECNOLOGIE E LA TRADUZIONE.
LA DIMENSIONE ESTERNA DEL MULTILINGUISMO.
In tale contesto il Ministero dell’Istruzione, a partire dal 2004, ha
avviato un processo denominato
“Europa dell’Istruzione”
che sostiene da tempo azioni volte alla costruzione di uno spazio
europeo dell’educazione e della formazione promuovendo, tra
l’altro, la creazione di reti di scuole che si impegnano a lavorare
insieme su aree tematiche, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi
fissati dalla Strategia di Lisbona e ribaditi nel programma di lavoro
“Istruzione e formazione 2010”
approvato al Consiglio dell’Unione Europea nel marzo 2004.
A supporto del processo di “Europa dell’istruzione”, sono state create
due reti tematiche nazionali:
- la rete tematica nazionale “Più lingue, più Europa” , che mette
insieme le sinergie di alcune scuole che, sparse su tutto il territorio
nazionale, grazie alla loro particolare vocazione ed esperienza nel
settore dell’insegnamento delle lingue possano avviare e seguire
iniziative finalizzate alla
promozione del multilinguismo
e alla
diffusione delle buone prassi per la sua valorizzazione;
- la rete tematica nazionale “Educare all’Europa” che sostiene la
cooperazione e il supporto in rete, in ciascuna provincia italiana, per il pieno
conseguimento entro il 2010 degli “Obiettivi di Lisbona” e del processo
“Europa dell’Istruzione”.
RETE NAZIONALE
Più Lingue più Europa
LE FINALITÀ DELLA RETE
• Valorizzazione della diversità linguistica, attraverso iniziative di
cooperazione europea che possano sensibilizzare il mondo della
scuola e le comunità territoriali al valore delle lingue, comprese
quelle meno diffuse, regionali, minoritarie e delle popolazioni
migranti;
• Costruzione di ambienti europei più favorevoli alle lingue europee
ed extraeuropee, attraverso l’individuazione e la tesaurizzazione di
risorse e patrimoni linguistici e la sollecitazione della domanda di
apprendimento linguistico;
LE FINALITÀ DELLA RETE
• Studio dell’impatto che la cooperazione transnazionale può
avere sulla diversificazione ed il miglioramento dell’offerta
formativa linguistica a livello territoriale, nell’ottica del lifelong
learning, comprendente le opportunità di apprendimento nonformale ed informale indirizzate ad un’utenza allargata, accanto ai
percorsi di apprendimento formale;
• Costruzione di conoscenze e lo sviluppo di buone prassi sulla
tematica, attraverso lo scambio e la condivisione delle iniziative
delle scuole aderenti alla rete, da confrontare tramite
comunicazione digitale, sito web dedicato, iniziative comuni
nell’ambito di progetti di cooperazione transnazionale, allo scopo
di favorire la creazione di ambienti europei favorevoli alle lingue
GLI ORGANI DELLA RETE
L’Assemblea, formata dai legali rappresentanti di ciascuna delle scuole
aderenti , una o due per regione, nominate dalla Direzione Regionale
Istituzione scolastica ‘Maria Ida Viglino’ Villeneuve - AOSTA ; I.T.C.G.T. “F.Galiani” –
CHIETI; Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” – MELFI; Circolo didattico “Pagano” –
NICOTERA ; ITC “Pagano” – NAPOLI; Istituto Comprensivo “Europa” – FAENZA ; Liceo
Scientifico “Respighi” – PIACENZA; Liceo Scientifico “Pellecchia” – CASSINO; Liceo
Scientifico “Leonardo” – BRESCIA; ITST Artemisia Gentileschi – MILANO; IIS “Pertini” –
CAMPOBASSO; Liceo “Capece” – MAGLIE ; D.D 1° Circolo “San Donato” – SASSARI; Istituto
Comprensivo “Buonarroti” – PALERMO; Liceo Scientifico “Boggio Lera” – CATANIA; Istituto
Comprensivo “Vasari – Pier della Francesca – AREZZO - ITC “Volta” – BAGNO A RIPOLI;
Istituto “Rosmini” – TRENTO - SMS “Carducci” – PERUGIA; SMS “Casteller” – PAESE;
ITPACLE “Einaudi” – VERONA
GLI ORGANI DELLA RETE
Il Comitato di Programmazione, costituito da almeno otto istituzioni
scolastiche rappresentative del territorio nazionale. Tale Comitato
esprime al suo interno la scuola capofila e costituisce, ove necessario,
uno o più “Gruppi di Progetto” per condividere ricerche individuali ed
ipotesi di percorsi e laboratori di orientamento
Istituto comprensivo “Merano 1” – MERANO (BOLZANO) (Comitato di programmazione)
Liceo Scientifico “Galilei” – TRIESTE (Comitato di programmazione)
ITCG “Ruffini” – IMPERIA (Comitato di programmazione)
Istituto comprensivo “San Martino Siccomario - San Martino Siccomario (PV) (Comitato di
programmazione)
Istituto Comprensivo ‘Soprani’ – CASTELFIDARDO (AN) (Comitato di programmazione)
SMS “Valenziano” – TORTONA (AL) (Comitato di programmazione)
Istituto Comprensivo “Gagini” - POLLINA (PA) (Comitato di programmazione)
GLI ORGANI DELLA RETE
La scuola capofila, che cura la gestione amministrativa e convoca
l’Assemblea e il Comitato di Programmazione
Ist Tec. per il Turismo “Livia Bottardi” – Roma (scuola capofila)
ATTIVITÀ e RISORSE
Entro il mese di aprile di ciascun anno il Comitato di Programmazione
predispone il Piano Annuale delle Attività per l’anno scolastico
successivo, e, entro il mese di dicembre di ciascun anno, il Consuntivo
delle Attività dell’anno scolastico precedente.
Il Piano Annuale è presentato all’Assemblea, che si impegna a
realizzare le iniziative in esso previste.
Ciascuna scuola della Rete funge da punto di riferimento per le scuole
della propria Regione interessate alle finalità e alle iniziative della
Rete stessa.
PIANO ANNUALE 2008-2009
Aree ritenute prioritarie dal Comitato di programmazione
CLIL (Content language Integrated Learning)
La metodologia CLIL (acronimo per Content language Integrated Learning) rappresenta, ormai, nel
panorama internazionale, uno dei punti strategici dei nuovi approcci europei dell’ apprendimento /
insegnamento in una prospettiva di crescita dell’intero “sistema scuola” e di adeguamento ai bisogni
formativi degli studenti.
Il CLIL punta sulla centralità di cambiamento come processo non riconducibile alla sola dimensione del
sistema di conoscenze ma a quello delle competenze professionali, alla riformulazione della prassi
didattica, alla gestione della classe, alla struttura del rapporto tra docente e contesto scolastico
esistente nonché allo sviluppo di abilità metacognitive nel discente.
Nello specifico si propone di approfondire i seguenti aspetti della metodologia:
• acquisizione di competenze didattico-metodologiche caratteristiche del CLIL utili per rendere
efficace e motivante l’apprendimento;
• sperimentazione di strategie ed attività per la classe CLIL
• progettazione di un percorso CLIL attraverso la didatticizzazione dei materiali
• trasferimento di tecniche di apprendimento cooperativo e collaborativo in classe.
• elaborazione di dispositivi di verifica e valutazione del processo di apprendimento in CLIL
PIANO ANNUALE 2008-2009
Aree ritenute prioritarie dal Comitato di programmazione
LE LINGUE IN FUNZIONE DELLA MOBILITA’ REALE E VIRTUALE
La mobilità è uno degli strumenti principali a disposizione delle scuole per incentivare lo studio delle
lingue e per promuovere un approfondimento continuo relativo all’ambito della multiculturalità.
L’obiettivo è promuovere la mobilità reale e virtuale attraverso le seguenti attività:
• partecipazione delle scuole ai programmi europei sulla formazione docente nell’ambito del LLP
2007-2013
• partecipazione delle scuole a scambi culturali, gemellaggi e stage sia nell’ambito del programma LLP
sia in collaborazione con il territorio attraverso i propri enti.
• partecipazione a iniziative di mobilità virtuale e-twinning, skype, ecc.
PIANO ANNUALE 2008-2009
Aree ritenute prioritarie dal Comitato di programmazione
L’EDUCAZIONE LINGUISTICA DEGLI ADULTI IN FUNZIONE DEL LIFE LONG LEARNING
La competenza linguistica è fondamentale per l’uomo del terzo millennio in quanto la comunicazione
funzionale permette di intrecciare relazioni e rapporti che possono influire positivamente sul
progetto di vita. Saper interagire all’interno di questa società così complessa in continua
trasformazione dal punto di vista economico, etnico e culturale rappresenta un’esigenza ineludibile:
occorre pertanto implementare un processo di educazione permanente.
AZIONI
Destinatari: studenti adulti, docenti, genitori
Attività:
• rilevare i bisogni formativi (livelli di competenze linguistiche)
• rilevare le esigenze socio-economiche del territorio
• attivare regolari corsi di formazione strutturati con gradualità e flessibilità
• mettere in atto strategie educative e didattiche in relazione alle particolari esigenze degli adulti
• offrire la possibilità agli utenti di ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale e
crediti formativi spendibili nel percorso lavorativo
• favorire scambi e stage all’estero e l’uso delle T.I.C.
LE ALTRE RETI
RETE TEMATICA NAZIONALE “Educare all’Europa”
RETE REGIONALE: scuola POLO per la diffusione Lingue Comunitarie e la
formazione linguistica per la provincia di Alessandria
RETE REGIONALE: scuola POLO CAPOFILA insieme all’Istituto Negri di
Casale Monferrato e IIS Cellini di Valenza per i Progetti Europei per la
provincia di Alessandria
RETE TEMATICA NAZIONALE
“Educare all’Europa”
Cooperazione e supporto in rete, in ciascuna provincia italiana, per
il pieno conseguimento entro il 2010 degli “Obiettivi di Lisbona”;
Cooperazione e supporto in rete, in ciascuna provincia italiana, per
il pieno conseguimento degli obiettivi del processo “Europa
dell’Istruzione”.
Attività della Rete
Collaborazione e supporto per la piena attuazione, in ciascuna
provincia italiana, delle linee di indirizzo per la promozione e la
valorizzazione della dimensione europea dell’educazione di cui alla
circolare ministeriale del 21 giugno 2007, recante per oggetto "Più
scuola in Europa, più Europa nella scuola" con particolare
riferimento alle tematiche correlate alle Competenze chiave per
l’apprendimento permanente, in base alla Raccomandazione del
Parlamento Europeo del 2006
LE AZIONI
•Cooperazione e supporto in rete, in ciascuna provincia italiana, nella
progettazione e nella realizzazione di iniziative, percorsi di formazione,
attività ed eventi che favoriscano lo sviluppo delle competenze chiave e più
in generale la implementazione di processi di LLL in Italia.
•Cooperazione e supporto in rete, in ciascuna provincia italiana, per
l’attuazione di tutte le direttive emanate dalla Direzione Generale per gli
Affari Internazionali dell’Istruzione Scolastica del Ministero della Pubblica
Istruzione, dagli Uffici Scolastici Regionali del Paese e dagli Enti Locali.
RETE REGIONALE
Piemonte:
Una rete per la creazione di un
sistema educativo integrato in
dimensione europea
Protocollo di intesa
Ministero della Pubblica Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte,
Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novare, Torino,
Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
POLI LINGUE STRANIERE: una scuola per provincia
Provincia di Alessandria: SMS L. VALENZIANO – TORTONA
POLI “EUROPA DELL’ISTRUZIONE” Reti tematiche
Provincia di Alessandria: SMS L. VALENZIANO – TORTONAI
IC NEGRI – CASALE MONFERRATO
IIS CELLINI - VALENZA
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Documenti fondamentali e linee generali