INTERPELLANZA N. 1
Consiglio comunale di Desio
01 luglio 2008
Alternativaverde per DESIO
INCENERITORE A DESIO
Diversi mesi fa in questo Consiglio è
stato presentato il progetto per il
nuovo forno.
Da un paio di settimane si stanno
raccogliendo firme contro questo
progetto.
Alternativaverde per DESIO
Cosa accomuna questi
due eventi?
La mancanza di risposte!
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Proviamo allora a fare
una breve riflessione ed
a tirare una serie di
conclusioni
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1) INCENERIRE INQUINA
Centinaia di documenti
medici e scientifici
dimostrano che
tutti gli inceneritori
producono nanopolveri
(polveri minuscole
e altamente tossiche)
non regolate dalle leggi vigenti
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2) INCENERIRE UCCIDE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità
sostiene che le nanopolveri sono
“la maggior minaccia alla salute umana
da inquinamento dell’aria”
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3) INCENERIRE
CONTINUERA’ A UCCIDERE
Le nanopolveri non sono biodegradabili:
una volta create, sono “eterne”
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4) INCENERIRE
NON ELIMINA
LE DISCARICHE
Gli inceneritori producono
una tonnellata di ceneri residue
ogni tre tonnellate
di rifiuti bruciati
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5) INCENERIRE
SPRECA ENERGIA
Persino la Banca Mondiale
ha manifestato seri dubbi
sulla loro convenienza energetica
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6) INCENERIRE NON
AIUTA L’OCCUPAZIONE
L’inceneritore di Brescia
(il più grande d‘Europa)
ha solo 80 dipendenti.
A Nova Scotia (Canada) hanno spinto la raccolta
differenziata:
spendendo poco e senza inquinare,
ora hanno meno rifiuti pro-capite dei bresciani
e 3000 posti di lavoro in più!
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7) INCENERIRE FA MALE
ALL’EFFETTO SERRA
I proprietari dell’inceneritore di Brescia
dicono che fa “risparmiare”
470mila tonnellate
di anidride carbonica all’anno
ma come è possibile,
se qualsiasi altra fonte di energia
ne emette meno?
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8) INCENERIRE
RUBA RISORSE
I rifiuti possono farci risparmiare
materie prime
(per esempio, ogni kg di plastica
prodotto dal riciclo
ci fa risparmiare 3 litri di petrolio)
ma Brescia li distrugge,
fingendo di creare energia.
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9) INCENERIRE
E’ SUPERFLUO,
SE SI ADOTTA
LA STATEGIA
“RIFIUTI ZERO”
• Si riducono i rifiuti eliminando gli imballaggi inutili
• Si fa la raccolta differenziata porta a porta
• La “tassa dello sporco” deve essere “puntuale” (chi
ricicla deve spendere meno)
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Ciò che rimane può essere trattato
in impianti di bioessicazione
(costano il 10% di un inceneritore)
che ne riducono ulteriormente la massa.
A questo punto rimane
uno scarto inerte,
cioè non dannoso,
che può essere usato in vari modi
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Ora abbiamo
bisogno di una serie
di risposte
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Dove va a finire il frutto
della nostra raccolta
differenziata?
Per qualità …
Per quantità …
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Quanto il nostro Comune
porta a casa?
… in termini economici ed
in termini sociali …
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Cosa ha in mente questa
Amministrazione
• sul forno
• sul riciclo
• sull’ambiente
in termini di educazione e
di informazione?
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Conclusione
provvisoria
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Il forno attuale è già in
corso di doveroso
ammodernamento.
Cominciava davvero ad
essere pericoloso.
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Bisogna essere attenti al
territorio:
non dimentichiamoci che
in quell’area c’è un
deposito di diossina.
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• Lo smaltimento di questo
deposito come verrà gestito?
• Da chi?
• E dove verrà smaltita la
diossina ?
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• Il progetto di impatto ambientale
per il nuovo progetto è già pronto?
Quando si porterà a conoscenza della
cittadinanza?
Quali sono e dove sono le compensazioni
ambientali per la città di DESIO che
subisce tutto l’impatto ambientale del forno
inceneritore??
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Bisogna essere attenti al
futuro:
cominciare a pensare ad
un futuro diverso, da
domani mattina …
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