Conta su di te! I numeri giusti fanno bene al cuore. AL G IORN O PORZIONI DI FRU TTA E VERD URA SI LE CO ETTE GAR S STERO 0 EMPRE RE O N A LO IO R MASSIMO V 100 AL G 5 30 CIZ IO GIR ER ES OV I TA I DI DONN A MI NU T 80 LO CATTIVO Domenica 28 settembre 2008 Giornata Mondiale per il Cuore Con il patrocinio di Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero delle Politiche per la Famiglia · Ministero per le Pari Opportunità Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Croce Rossa Italiana · Associazione Nazionale Carabinieri Associazione Nazionale Comuni Italiani · Federsanità-ANCI Comitato Olimpico Nazionale Italiano · Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) Federazione Italiana Giuoco Calcio · Lega Nazionale Professionisti Calcio · Lega Pallavolo Serie A È un’iniziativa promossa e realizzata da Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 1 2-09-2008 11:16:17 Comitato di Presidenza Luigi Colombo Cardiologo dello Sport Lega Nazionale Professionisti Calcio Giuseppe Di Pasquale Federazione Italiana di Cardiologia Rodolfo Paoletti Fondazione italiana per il cuore Fondazione Giovanni Lorenzini Andrea Peracino Fondazione italiana per il cuore Fondazione Giovanni Lorenzini Giovanni Spinella Coordinamento Nazionale Associazioni del Cuore Con il Patrocinio delle seguenti Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto. I testi sono stati elaborati da Alberto Lombardi Fondazione italiana per il cuore Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 2 2-09-2008 11:16:21 Conosci i tuoi Numeri I tuoi numeri e i tuoi fattori di rischio. Vogliamo capire insieme perché ti invitiamo a conoscere i tuoi numeri e i fattori di rischio e perché sono così importanti per tutti noi. Per intenderci, stiamo parlando di malattie cardiovascolari (come infarto e ictus). Sappiamo che esse colpiscono un grande numero di persone: più precisamente, sono il primo killer nel mondo. Ma se si conosce un pericolo lo si può evitare! Infatti, se conosciamo i fattori di rischio di infarto e di ictus e adottiamo corrette abitudini di vita, possiamo davvero riuscire ad evitare queste gravi malattie. Vediamo di fare insieme questo primo esercizio: metti un segno nella condizione dove pensi di trovarti. Ricordati che è importante tenere sotto controllo tutti i numeri, perché il rischio delle malattie cardiovascolari è dato dall’insieme di tutti questi parametri. Ricordati di conoscere e tenere sotto controllo tutti i tuoi numeri e non uno solo. Età. Sono una donna e ho più di 50 anni. Età. Sono un uomo e ho più di 40 anni. Storia familiare. Mio padre o mio fratello hanno avuto un problema di cuore (infarto, by pass, angioplastica) prima dei 55 anni, oppure mia madre o mia sorella hanno avuto un problema di cuore prima dei 65 anni, oppure nella mia famiglia madre, padre, fratello, sorella e i nonni hanno avuto un ictus. Colesterolo totale. Il mio colesterolo totale è superiore a 200 mg/dL, oppure non conosco il valore del mio colesterolo. Colesterolo HDL. Il mio colesterolo HDL, il cosiddetto colesterolo “buono”, è inferiore a 40 mg/dL, oppure non conosco il valore del mio colesterolo HDL. Colesterolo LDL. Il mio colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, è superiore a 100 mg/dL, oppure non conosco il valore del mio colesterolo LDL. Pressione arteriosa. La mia pressione arteriosa è superiore a 120/80 mmHg, oppure il mio medico di fiducia mi ha detto che la mia pressione arteriosa è troppo alta, oppure non so quale è la mia pressione arteriosa. Sovrappeso. La mia circonferenza addominale è superiore a 80 cm (se donna), superiore a 94 cm (se uomo). Diabete. Ho il diabete (presenza di zucchero nel sangue a digiuno superiore a 126 mg/dL), oppure ho bisogno di medicinali per tenere sotto controllo i miei zuccheri nel sangue. Storia medica personale riguardo ad un evento cardiaco. Soffro di un problema di ritmo cardiaco, oppure soffro di un’altra patologia cardiaca, oppure ho avuto un problema di cuore. Storia medica personale riguardo all’ictus. Mi è stato detto che ho un restringimento dell’arteria carotidea (passa poco sangue), oppure ho avuto un ictus. Se hai messo il segno su una o più di queste condizioni, allora è bene che cominciamo a…. “voltare pagina” 3 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 3 2-09-2008 11:16:22 ... e ades so n tevi u ... da a moss a... ! L’età è un fattore da tenere in considerazione, infatti, il cuore ha buona memoria. È importante sottolineare che per tutta la vita lo stato di salute del cuore è il risultato dell’attenzione che ogni persona gli ha dedicato negli anni precedenti. Il benessere di ogni età va inteso non solo come assenza di malattia, ma come mantenimento dell’autosufficienza (fisica, psichica, culturale, sociale). La prevenzione delle malattie cardiovascolari inizia fin dall’infanzia. La salute dell’adulto dipende in buona parte da quanto succede durante l’infanzia e prima ancora nella gravidanza. Il genere in quanto l’uomo è più esposto alle malattie cardiovascolari a partire dai 40 anni, mentre la donna, fino alla menopausa è maggiormente protetta grazie all’azione degli estrogeni, poi diviene altrettanto, se non addirittura più a rischio, rispetto all’uomo. È una sorpresa per molti quando si dice che le donne muoiono e soffrono più degli uomini per le malattie cardiovascolari. La familiarità va vista sotto due aspetti: si sa ancora poco su quali geni favoriscono le malattie cardiovascolari e quali geni ci difendono da esse (i cosiddetti “angeli custodi”). Al di là dei fattori ereditari, sui quali oggi non è ancora possibile intervenire, rivestono un’importanza fondamentale i comportamenti assunti in seno alla famiglia. È in essa che si costruisce l’individuo e il suo modo di nutrirsi, di cedere o resistere al fumo, al consumo di alcool e di droghe. Nella famiglia si impara a rispettare e conservare il proprio patrimonio di salute! 4 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 4 2-09-2008 11:16:22 Conoscere il proprio rischio significa conoscere i diversi fattori di rischio, capire su quali si può agire. Questo è importante per te e anche per la società perché i costi per la cura di infarto e ictus, per la inabilità fisica che può derivarne sono elevati. La buona notizia è bene ripeterlo, consiste nel fatto che queste malattie possono essere prevenute. Il mondo sanitario e la società stanno mettendo a tua disposizione servizi sanitari sempre più efficienti, ma la prevenzione è senz’altro “l’arma” migliore. Molto dipende da te: è una tua responsabilità. Insomma, molto, moltissimo dipende da te: adottando alcune salutari regole alimentari e motorie, puoi davvero aiutare te stesso a non ammalarti! Vediamo insieme quanto ti avvicini alla condizione desiderabile. Quali sono i tuoi numeri? I NUMERI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA SITUAZIONE DESIDERABILE Colesterolo Totale Colesterolo LDL (cattivo) Colesterolo HDL (buono) < 200 mg/dL < 100 mg/dL superiore a 45 mg/dL nella donna superiore a 40 mg/dL nell’uomo < 150 mg/dL < 100 mg/dL Trigliceridi a digiuno Glicemia a digiuno Frequenza cardiaca a riposo (numero di battiti al minuto al polso) Pressione arteriosa Peso Altezza Indice di massa corporea (IMC)(1) Circonferenza addominale(2) Esercizio fisico Consumo di alcool Consumo giornaliero di frutta e verdura Fumo E TU IN CHE SITUAZIONE SEI? < 120/80 mmHg < 25 kg/m2 < 80 cm nella donna < 94 cm nell’uomo Minimo 30 min per 3-4 volte la settimana meno di 20 g al giorno nella donna meno di 40 g al giorno nell’uomo 5 porzioni al giorno zero 1) Si calcola facendo il rapporto tra il peso del proprio corpo in Kg e il quadrato della propria altezza espressa in metri. 2) Scoprire l’addome; posizionare il metro sul girovita (tra ultima costola e la parte superiore dell’anca); prendere la misura rilassando i muscoli dell’addome e portando a termine l’espirazione 5 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 5 2-09-2008 11:16:26 Allarme colesterolo! Il 25% delle donne (una ogni quattro) ha valori di colesterolo più alti di 240 mg/dL e di queste più dell’80% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. Il 21% degli uomini (uno o ogni cinque) ha valori di colesterolo più alti di 240 mg/dL e di questi circa l’80% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. Il 62% ha un livello elevato del Colesterolo LDL (LDL > 115 mg/dL). 100 Sopra i 65 anni un terzo delle donne e degli uomini ha valori di colesterolo più alti di 240 mg/dL. Allarme pressione arteriosa! Il 31% delle donne adulte (quasi una ogni tre), soffre di ipertensione arteriosa (PA sopra 160/95 mmHg), di queste il 34% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. 120 Il 33% degli uomini (uno ogni tre) soffre di ipertensione arteriosa (PA sopra 160/95 mmHg), di questi il 50% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. Sopra i 65 anni una donna e un uomo su due soffrono di ipertensione. 6 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 6 2-09-2008 11:16:31 Colesterolo Il colesterolo è una sostanza presente in tutti i tessuti dell’organismo in quanto essenziale per la vita: è importante per la produzione di diversi ormoni e per la formazione delle cellule in generale, è il costituente fondamentale della guaina che riveste i nervi, ed è anche una riserva energetica per l’organismo. Il colesterolo di per sé non è una sostanza pericolosa, tuttavia un suo eccesso risulta dannoso alla salute, perché è uno dei più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Il colesterolo circola nel sangue grazie al legame con particolari sostanze chiamate lipoproteine. Il colesterolo buono è veicolato dalle lipoproteine ad alta densità (High Density Lipoproteins-HDL), quello cattivo dalle lipoproteine a bassa densità (Low Density Lipoproteins-LDL). Il valore ottimale del colesterolo totale è <200 mg/dL. L’attenzione è focalizzata su due tipi di colesterolo: 1) il colesterolo buono (col-HDL) che è considerato lo “spazzino” delle arterie, impedisce la formazione della placca aterosclerotica, rimuove il colesterolo in eccesso e lo porta al fegato dove è eliminato, più è elevato e meglio è perché protegge la persona dal rischio di sviluppare malattie cardiovascolari; 2) il colesterolo cattivo (col-LDL) che favorisce il deposito di grasso sulla parete delle arterie ed è dunque il vero fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il valore ottimale è <100 mg/dL. Come si è prima ricordato particolarmente rischiosi sono gli alti livelli di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia), che possono dipendere da difetti metabolici, generalmente ereditari, oppure da un’eccessiva introduzione di colesterolo con l’alimentazione. Pressione Arteriosa Il cuore, contraendosi, impartisce al sangue una forza che si esprime con una pressione che si esercita contro le pareti dei vasi sanguigni. Si descrivono due fasi. La fase in cui il cuore contraendosi permette al sangue di entrare nel circolo arterioso è chiamata sistole; la pressione che si genera in questa fase è definita pressione arteriosa sistolica. Durante la fase successiva il ventricolo sinistro si “rilassa” e si riempie di sangue e questa fase si chiama diastole e la pressione che si genera in questo momento è definita pressione arteriosa diastolica. La pressione arteriosa, sia sistolica sia diastolica ha delle variazioni che sono definite fisiologiche, cioè normali, nell’arco della giornata: è più alta al mattino appena la persona si risveglia, tende a ridursi con il trascorrere delle ore e verso sera tende ad aumentare nuovamente; durante il sonno i valori sono inferiori rispetto a quelli che si registrano durante il giorno. La pressione arteriosa si modifica anche con il progredire dell’età della persona, prevalentemente è interessata la pressione sistolica perché il passaggio del sangue dal ventricolo sinistro nei vasi arteriosi è reso più difficoltoso in conseguenza dell’aumentata rigidità dei vasi stessi e dunque si deve sviluppare una pressione maggiore per ottenere lo stesso risultato. La pressione arteriosa, inoltre, aumenta durante uno sforzo fisico e in situazioni particolarmente stressanti. Queste ultime condizionano in modo significativo i risultati di una rilevazione: infatti, si è osservato, che la pressione arteriosa misurata dal medico è spesso più alta di quella che è rilevata dal paziente stesso a casa (automisurazione) o da un altro familiare, questo è quel fenomeno che è chiamato “effetto del camice bianco”. Il valore ottimale è inferiore a 120/80 mmHg. 7 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 7 2-09-2008 11:16:33 Allarme obesità! Il 22% delle donne è obeso (una ogni cinque) ed ha un indice di massa corporea (IMC) attorno a 26 Kg/m2 mentre, la circonferenza della vita è in media pari a 85 cm. 5 Il 18% degli uomini è obeso (uno ogni cinque) e ha un indice di massa corporea (IMC) attorno a 27 Kg/m2 e la circonferenza della vita è in media pari a 95 cm. Sopra i 65 anni un uomo ogni cinque e una donna ogni tre sono obesi. In età scolare un bambino ogni quattro è sovrappeso o obeso. Questo rapporto sta peggiorando e siamo vicini a uno ogni tre. 0 8 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 8 2-09-2008 11:16:33 Obesità Il sovrappeso e l’obesità non sono un problema estetico o una variante costituzionale di una persona, sono una condizione di malattia. Questo concetto purtroppo non è ancora percepito in modo chiaro e definitivo dalla popolazione. L’obesità aumenta la probabilità di essere colpiti da una malattia cardiovascolare ed è associata a ipertensione, a diabete e ad alcune patologie respiratorie, del fegato e delle vie biliari. Oggi la classe medica pone l’attenzione sull’adiposità viscerale, cioè sull’accumulo di grasso che occupa gli spazi tra gli organi addominali e sotto la cute e che contribuisce a dimensionare la “pancia”. Il sovrappeso e l’obesità non sono misurate solo in chili ma anche in centimetri della circonferenza addominale. Ma come possono il sovrappeso e l’obesità aumentare il rischio di malattie cardiovascolari? Con un meccanismo diretto, perché nella persona obesa il cuore è sottoposto ad un lavoro maggiore e con un meccanismo indiretto, in quanto nella persona in sovrappeso e obesa, si registrano valori alterati del quadro metabolico (colesterolo, trigliceridi, glicemia) e un rialzo di pressione arteriosa. Il sovrappeso e l’obesità interessano ormai tutte le fasce di età e si stanno estendendo tra i bambini. Purtroppo un bambino obeso ha grandi probabilità di diventare un adulto obeso e di avere un rischio maggiore non solo di sviluppare malattie cardiovascolari, ma anche diabete, artrosi alle ginocchia e problemi respiratori. Bisogna assolutamente invogliare i bambini a svolgere in modo costante attività fisica, e ad avere una sana e corretta alimentazione (almeno 5 porzioni di frutta e di verdura al giorno). Cerchiamo di ridurre il tempo dedicato alla televisione, al computer, ai giochi elettronici e di invogliarli all’esercizio fisico. Cerchiamo di infondere in loro il concetto di un corretto stile di vita, che comprende anche l’evitare il fumo, il consumo di alcool e di droghe. Dolci 1-2 volte a se sett ttim iman anaa Condimenti 2-3 cu 2-3 cucchi hiai ai di di olio ol io all gior i rno Carne 2-33 vo voltltee a se s ttim iman ana Pesce 22 3 vo voltltee a se settim iman ana Legumi 3 vo voltltee a se s ttim iman aa Uova 2 vo voltltee a se s ttim iman aa Formaggio 2 volte a se settim manaa Latte e yyogurt g YOGU RT 2 ppo porzio ioni al ggiorno (pr pprefer erire il lat atte screm mat atoo e loo yyoogurtt maggro)) Ce li 2 ppo porzio ioni ni di di 1 po p rz rzione ne di pa p st staa o riso iso al al g Frutta e 5 po porz rzio io 9 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 9 2-09-2008 11:16:34 Allarme diabete e sindrome metabolica! Il 6% delle donne (meno di una su dieci) è diabetico e di queste il 56% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. Il 23% (una ogni cinque) è affetto da sindrome metabolica. Il 9% degli uomini (uno ogni dieci) è diabetico e di questi il 62% non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico. Il 23% (uno ogni cinque) è affetto da sindrome metabolica. 80 Sopra i 65 anni quasi un uomo ogni cinque e una donna ogni dieci sono diabetici e un uomo ogni tre e una donna ogni tre sono affetti da sindrome metabolica. Scendi sotto i 150 mg/dL di trigliceridi 150 10 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 10 2-09-2008 11:16:41 Diabete e sindrome metabolica I cibi che noi mangiamo subiscono all’interno del nostro corpo delle trasformazioni e per molti di loro il prodotto finale è uno zucchero che si chiama glucosio. Il glucosio è importante per la vita dell’organismo perché è utilizzato come fonte principale di energia. I livelli di glucosio nel sangue sono controllati da un ormone che si chiama insulina. Tale ormone è prodotto dal pancreas e facilita l’ingresso del glucosio nelle cellule. Le persone che sono affette da diabete purtroppo non producono abbastanza insulina, oppure non sono in grado di usare l’insulina che producono come dovrebbero fare e il risultato finale di questa mancanza di capacità è l’aumento del livello di zucchero nel sangue, cioè l’aumento della glicemia. Esistono due forme di diabete: il diabete di tipo I o insulino-dipendente, da cui sono affette circa il 10% delle persone diabetiche, colpisce i giovani prima dei 20 anni; il diabete di tipo II o non insulino-dipendente, da cui sono affette circa il 90% delle persone diabetiche, è legato all’eccesso di peso. Le cause del diabete di tipo I sono essenzialmente genetiche. Il diabete di tipo II dipende dall’età, dalla familiarità e da abitudini non salutari, come uno stile di vita sedentario, un’alimentazione troppo ricca e dall’obesità. La sindrome metabolica è definita secondo le Linee Guida Europee come la presenza nella stessa persona di tre o più delle seguenti condizioni: obesità centrale (circonferenza vita superiore a 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne), glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dL, trigliceridemia superiore a 150 mg/dL, col-HDL > 40 mg/dL negli uomini o a 50 mg/dL nelle donne, pressione arteriosa > 130/85 mmHg. Diabete e bambino La presenza di obesità in età infantile aumenta la probabilità di essere obesi da adulto. La condizione di sovrappeso/obesità conduce ad un quadro di intolleranza glucidica prima, e a diabete poi (per i valori ottimali vedi la tabella a pagina 5). 11 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 11 2-09-2008 11:16:42 Allarme alimentazione! Consigli per una sana e corretta alimentazione scegliere con cura e fare molta attenzione all’utilizzo dei grassi alimentari nella cottura e nel condimento dei cibi, preferendo gli oli vegetali come quello extravergine di oliva, insieme agli oli di semi come il mais, la soia, il girasole; moderare il consumo di carne (non più di 3-5 volte la settimana), salumi, uova e privilegiare il consumo di pesce (almeno 2-3 volte la settimana); non limitare il consumo di latte, yogurt e latticini in generale (importanti per l’apporto di Calcio); non limitare il consumo di frutta, verdura e legumi; non eccedere con l’aggiunta di sale nei cibi durante la cottura o il condimento; limitare l’assunzione di bevande alcoliche. Allarme esercizio fisico! Il 34% degli uomini (uno ogni tre) e il 46% delle donne (quasi una ogni due) non svolgono alcuna attività fisica durante il tempo libero. Sopra i 65 anni un uomo ogni tre e quasi una donna ogni due non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero. Si consigliano 30 minuti di esercizio fisico aerobico, almeno 3-5 volte la settimana. 30 12 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 12 2-09-2008 11:16:42 Alimentazione ed esercizio fisico L’alimentazione e l’esercizio fisico sono due aspetti fondamentali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per entrambe queste variabili è l’individuo che svolge il ruolo principale, non vi sono trattamenti farmacologici che possono indurre un’alimentazione corretta o l’attività fisica. L’abitudine a una sana e corretta alimentazione e a svolgere un regolare esercizio fisico deve iniziare sin dalla giovane età; infatti, durante le prime fasi della vita del bambino, abitudini e stili di vita corretti possono influenzarne il metabolismo, la salute e il futuro. Un’altra caratteristica che accomuna la sana alimentazione e l’esercizio fisico è la costanza: è fondamentale mantenere nel tempo un corretto stile di vita! Sappiamo che adottare e soprattutto mantenere queste abitudini non è facile. Però ti assicuriamo che ne vale la pena: ti renderai conto tu stesso, dopo non molto, dei primi, benefici effetti; ti muoverai meglio, ti affannerai meno, avrai più forza, più stabilità articolare. E con l’andar del tempo, questi risultati miglioreranno ancora! Il meno possibile Guardare la TV, usare il computer e i videogiochi, stare seduti per più di 30 minuti Attività ricreative golf, bowling giardinaggio Esercizi aerobici (almeno 20 minuti) 2-3 volte a settimana Esercizi muscolari stretching, yoga flessioni, piegamenti, sollevamento pesi 3-5 volte a settimana Attività ricreative (almeno 30 minuti) calcio, tennis, basket, arti marziali, ballo, escursioni nuotare, camminare a passo svelto, andare in bicicletta Ogni giorno il più possibile Passeggiare con il cane, scegliere strade più lunghe, fare le scale invece che prendere l’ascensore, camminare per andare a fare la spesa, fare giardinaggio, posteggiare la macchina lontano da casa Conclusione La riduzione della mortalità per le malattie cardiovascolari è sicuramente un fatto positivo e incoraggiante. Il mondo medico-scientifico non lesina energie per meglio conoscere i meccanismi di queste malattie e per trovare sempre nuove e più efficaci terapie; ma tutto questo non è sufficiente! Ognuno di noi deve assolutamente imparare a conoscere, ad affrontare e a prevenire i propri fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Senza un maggior impegno di ciascuno nel prendersi cura del proprio cuore, queste malattie continueranno ad essere la prima causa di mortalità e di invalidità in molti Paesi del mondo. 13 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 13 2-09-2008 11:16:42 Comitato d’Onore Adolfo Arcangeli Associazione Medici Diabetologi Attilio Maseri Heart Care Foundation Roberto Bernabei Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Antonino Mazzone Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti Amedeo Bianco Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Gian Benedetto Melis Società Italiana per la Menopausa Virginio Bosisio Società Nazionale di Aggiornamento per il Medico di Medicina Generale Vincenzo Montonati Sindaco del Comune di Bubbiano (MI) Ornella Cappelli Associazione Italiana Donne Medico Sergio Morini Associazione Italiana di Gastroenterologi e Endoscopisti Ospedalieri Paolo Cavallo Perin Società Italiana di Diabetologia Salvatore Novo Fondazione Italiana Cuore e Circolazione – Onlus Franco Contaldo Federazione delle Società Italiane della Nutrizione Carlo Maria Rotella Società Italiana dell’Obesità Claudio Cricelli Società Italiana di Medicina Generale Giuseppe Rovera Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell’Alimentazione Riccardo Dalle Grave Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso Franco Rusticali Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco Giuseppe Di Mauro Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Maria Luisa Sacchetti Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale Francesco Fedele Società Italiana di Cardiologia Pasquale Spinelli Federazioni delle Società Medico Scientifiche Italiane Renato Fellin Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi Mario Stella Federazione Italiana Medici di Famiglia Gianni Forti Società Italiana di Endocrinologia Alessio Terzi Cittadinanza Attiva - Tribunale per i Diritti del Malato Marcello Giovannini Associazione Prevenzione Malattie Metaboliche Congenite Elena Tremoli Dpt. di Scienze Farmacologiche, Univ. Di Milano CCM Centro Cardiologico Monzino, Milano Giuseppe Licata Società Italiana di Medicina Interna Renata Lorini Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica Giorgio Vittori Società italiana di Ginecologia e Ostetricia Massimo Volpe Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare 14 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 14 2-09-2008 11:16:43 Domenica 28 settembre 2008 Giornata Mondiale per il Cuore Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero delle Politiche per la Famiglia · Ministero per le Pari Opportunità Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Croce Rossa Italiana · Associazione Nazionale Carabinieri Associazione Nazionale Comuni Italiani · Federsanità-ANCI Comitato Olimpico Nazionale Italiano Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) Federazione Italiana Giuoco Calcio Lega Nazionale Professionisti Calcio Lega Pallavolo Serie A 15 Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 15 2-09-2008 11:16:44 Questa iniziativa educazionale è stata realizzata grazie al contributo di Unilever Pro-activ Olio Cuore AstraZeneca Galbusera Laboratori Guidotti Illustrazioni a cura di Lorenzo Sabbatini Fondazione Giovanni Lorenzini Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria Organizzativa e di Coordinamento: Fondazione italiana per il cuor e Via Appiani, 7 - 20121 Milano Tel. 02/29005297 sFax 02/29063567 email: [email protected] www.fondazionecuore.it Opuscolo FIPC 2008 singole.indd 16 2-09-2008 11:16:47