Questo opuscolo è una sorta di
“mini – guida” contenente
alcune raccomandazioni e
consigli su cosa fare in caso di
urgenza sanitaria nell’attesa
dell’arrivo dei soccorsi.
Il pieghevole, tascabile, è
formato da 5 pagine (10
facciate).
Nella prima pagina appare il
logo di “Savona Soccorso”
all’interno del quale è bene
evidenziato il 1.1.8 (unico
numero di telefono da
comporre qualora ci
trovassimo in condizione di
richiedere un aiuto di tipo
sanitario).
Il numero di telefono 1.1.8 è
facile da comporre, anche da
parte dei bambini, ed è valido
su tutto il territorio nazionale,
non solo nella provincia di
Savona.
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Quando dobbiamo chiamare il 118
dobbiamo ricordarci di rimanere il
più possibile calmi, anche se quanto è
accaduto incute paura. Infatti
abbiamo la sicurezza che chi
risponde CI PUO’ AIUTARE.
Le domande che rivolgono gli
operatori del 118 non fanno
ritardare il soccorso, ma sono mirate
ad individuare con maggior esattezza
la natura del problema e la sua
gravità , allo scopo di inviare le
risorse più idonee come l’ambulanza,
l’auto medica, l’elicottero.
Per questo motivo è fondamentale la
nostra collaborazione soprattutto nel
fornire con precisione l’indirizzo, ed
ogni altra informazione per poter
individuare senza equivoci il luogo
dove dobbiamo far convergere i
soccorsi.
2
Nell’attesa dell’arrivo dei mezzi di
soccorso, se del caso, l’operatore del 118
può chiedere la nostra collaborazione ad
effettuare delle prime manovre di
emergenza: il personale della Centrale
Operativa 118 ci potrà aiutare
nell’effettuazione di queste manovre,
ANCHE SE NON LE CONOSCIAMO.
In ogni caso sappiamo che i soccorsi
arriveranno nel più breve tempo
possibile.
Le manovre sono molto semplici e
possono essere attuate, senza la necessità
di alcuno strumento, da parte di
chiunque. Si tratta della Rianimazione
Cardiopolmonare di Base-RCP
3
La RCP consiste nel sostenere le
funzioni vitali qualora una persona
non respiri più.
Una volta verificato lo stato di non
coscienza (la persona è
completamente inanimata, tanto
che sembra svenuta) dobbiamo
chiamare subito il 118. Questa
telefonata ci assicurerà l’invio
immediato dei soccorsi.
Se la persona non risponde, e non
respira, è necessario lasciarsi
guidare dall’operatore del 118 ed
iniziare subito le compressioni sul
torace.
4
Come si fa a sapere se una persona
respira o non respira?
La persona deve essere posizionata
supina : dopo avergli esteso
delicatamente il capo sostenendo il
mento, dobbiamo guardare se il suo
torace si solleva (proprio come si fa
quando si osserva respirare una
persona che dorme).
Se ci rendiamo conto che il torace è
completamente immobile, la
persona non respira. A questo punto
l’operatore del 118 ci spiegherà
quello che noi possiamo fare in
attesa dell’arrivo dei soccorsi:
iniziare subito le compressioni sul
torace.
5
Come comprimere il torace per
effettuare il “Massaggio cardiaco
esterno”?
Il contatto telefonico immediato e
costante con la Centrale Operativa del
118 è fondamentale per rassicurarci e
per guidare il nostro operato nell’attesa
dell’ambulanza e dell’équipe medica sul
posto.
La persona deve essere adagiata su di
una superficie rigida, con il torace
scoperto.
Per effettuare il massaggio cardiaco
dobbiamo inginocchiarci accanto alla
vittima, appoggiare le nostre mani
sovrapposte al centro del suo torace, con
le braccia tese.
Le compressioni devono essere impresse
ad una frequenza di 100 al minuto.
L’alternarsi con un’altra persona ogni 2
minuti aiuta ad evitare la fatica.
6
Se la persona che stiamo
soccorrendo non ci risponde ma
respira, assicuriamoci che il 118
sia già stato attivato.
Nell’attesa dell’arrivo dei
soccorsi la persona svenuta deve
essere distesa in “posizione
laterale di sicurezza”, su di un
fianco: in questa posizione non
rischia di soffocare nel caso
vomitasse all’improvviso.
In caso di ferite, far attenzione
ad evitare il contatto diretto
con il sangue; tamponare il
sanguinamento senza usare
lacci.
Ascoltare sempre le indicazioni
del 118.
7
Cosa fare qualora ci trovassimo di
fronte ad una situazione di
soffocamento dovuto, ad esempio, ad
un corpo estraneo”?
-La vittima tossisce?: Incoraggiamolo
a farlo.
-Non riesce a tossire?: Abbracciamolo
da dietro circondando il suo torace
con le nostre braccia e comprimiamo
sul suo ventre (in modo da creare una
sorta di “tosse artificiale”). In questo
modo il corpo estraneo può venir
espulso dall’infortunato.
-Qualora la persona improvvisamente
svenisse, dobbiamo subito iniziare le
manovre di rianimazione, senza
indugio, e, contestualmente chiamare
subito il 118, nel caso non l’avessimo
ancora fatto.
8
L ‘”Ictus” è una patologia che spaventa ma, in
alcuni casi, è disponibile una terapia specifica.
A patto che il sistema di soccorso sia attivato
tempestivamente.
Questo problema si verifica tutte le volte che
una arteria del cervello improvvisamente si
ostruisce (o si rompe).
Ma quando sospettare che la persona che
abbiamo accanto sia stata colpita da questa
malattia?
È sufficiente la presenza improvvisa di almeno
uno dei seguenti sintomi:
-la bocca appare deviata, il paziente non riesce
più a parlare bene
-vi è difficoltà a muovere una parte del corpo
(un braccio, una gamba)
-la persona lamenta improvviso mal di testa
(diverso da quello eventualmente abitualmente
sofferto), vertigini.
La rapida chiamata al 118 assicura l’invio dei
soccorsi nel più breve tempo possibile per il
trasporto del paziente nell’ospedale più idoneo
per questo tipo di patologia.
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Non mancano nell’opuscolo
alcune norme di igiene per
adottare uno stile di vita salubre:
-non fumare
-effettuare attività motoria con
regolarità
-mangiare in modo sano,
evitando il sovrappeso
-controllare nel sangue i livelli di
zucchero, di grassi (colesterolo)
-controllare la pressione
arteriosa.
Il non rispettare queste norme
può condurre allo sviluppo della
Cardiopatia ischemica che a sua
volta può sfociare nell’”Infarto
acuto del miocardio”.
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In caso di ”Infarto acuto del
miocardio” la vittima presenta
dolore improvviso, classicamente
riferito in una zona compresa tra
la gola e l’ombelico, definito
talvolta sensazione di oppressione,
costrizione, ed accompagnato, a
volte, anche da sudorazione e
senso di nausea.
La comparsa di una
sintomatologia di questo tipo deve
indurci a chiamare subito il 118:
solo in questo modo potremo
essere raggiunti in breve tempo da
una équipe sanitaria in grado di
anticipare già sul territorio, se del
caso, la terapia necessaria.
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Il presente opuscolo è frutto del lavoro del “Gruppo della
qualità” del Servizio 118 Savona Soccorso formato da:
Maurizio Berta (Operatore Tecnico), Omar Burattini
(Infermiere), Rosanna Marullo (Operatore Tecnico), Marco
Patrone (Infermiere), Lucia Testa (Medico, Referente per la
Qualità).
E’ stato redatto grazie al contributo economico della Cassa
di Risparmio di Savona.
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Questo opuscolo è una sorta di “mini – guida” contenente alcune