PROGETTOBu
lgaria L’esperienza di una vita Azione Cattolica Italiana ‐ Diocesi di Fermo Il progetto 2
Descrizione progetto 3
La Bulgaria 8
Il progetto...in breve Descrizione Bulgaria La missione 4
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Tappe di un lungo cammino Descrizione missione PROGETTOBulgaria sommario
PROGETTOBulgaria 1
Il progetto…in breve 2
Il progetto dei giovani della diocesi di Fermo in Bulgaria è nato nel 2004 dall'ini‐
ziativa di 14 ragazzi col desiderio di vivere la propria estate in modo diverso, met‐
tendosi in gioco al servizio degli altri. Grazie al sostegno dell'Azione Cattolica Diocesana di Fermo, si è consolidato il rapporto di collaborazione tra la diocesi di Fermo e la parrocchia di Malcika nella diocesi di Ruse (BG). Il gemellaggio nasce col desiderio di far crescere entrambe le realtà proprio a partire dalle relazioni giovane‐giovane: il campo che ogni esta‐
te fa incontrare italiani e bulgari permet‐
te di creare una rete di rapporti che supe‐
rano le difficoltà della lingua e delle di‐
versità in virtù della stessa fede in Dio! Il progetto prevede il nostro impegno ad aiutare le parrocchie bulgare nella forma‐
zione dei giovani che si interessano dell'educazione e dell'animazione dei ragazzi. Questo è possibile di anno in an‐
no attraverso campi‐servizio in Bulgaria e campi‐scuola dei giovani bulgari nella nostra diocesi. Sono previsti incontri fina‐
lizzati alla formazione e alla condivisione delle proprie esperienze, quindi al con‐
fronto e alla crescita di entrambe le real‐
tà. Allo stesso tempo il progetto diventa, inevitabilmente, anche un momento di auto‐formazione per i giovani che ne prendono parte: proporre un tema richie‐
de necessariamente prima un approfon‐
dimento personale per poi incontrare, confrontarsi e condividere. Domande e risposte per capire il progetto Chi lo propone?
Il progetto è proposto da un gruppo giovani
della diocesi di Fermo. Sono giovani normalissimi: chi studia, chi lavora e chi più - chi meno
impegnati in parrocchia.
L’Azione Cattolica diocesana collabora da
diversi anni al progetto, in particolare il settore
giovani.
Per questo motivo ogni anno, nel periodo estivo, viene organizzato un campo‐
scuola che coinvolge giovani italiani e bulgari. I temi sviluppati riguardano sem‐
pre aspetti personali della fede, proprio nello spirito del confronto e della condivi‐
sione di esperienze per crescere insieme nella fede. PECULIARITÀ:
• campo + servizio
• piacere di stare insieme
• possibilità di mettersi in gioco
• protagonismo del giovane
• continuità nel tempo
• visibilità in diocesi ed iniziative
• cambio generazionale
• esperienza ecumenica
PROSPETTIVE:
• sostenere le parrocchie bulgare
nella formazione di giovani e adulti
• coinvolgere nel progetto adulti e
famiglie italiane
PROGETTOBulgaria Chi sono i destinatari?
I destinatari della proposta sono tutti i giovani
maggiorenni (non solo di AC) e in Bulgaria i
giovani della diocesi di Ruse.
A quali esigenze risponde?
Risponde all’esigenza di vivere un’esperienza
che vada oltre l’ordinario, anche se poi si vive
un campo ordinario in Bulgaria. Esigenza di
protagonismo da parte del giovane nella libera
espressione di sé stesso, essendo un progetto
pensato dai giovani per i giovani. Esigenza di
mettere in pratica tante parole dette che diventa sprone per una auto-formazione con uno
scopo ben definito.
In che modo si inserisce nella programmazione diocesana e rispetto a quali obiettivi?
Nella programmazione diocesana si inserisce
come proposta per i giovani nell’ambito di
un’attenzione alla missionarietà. Si inserisce
con iniziative di vario genere nel periodo invernale (vendite e feste di raccolta fondi, testimonianze nei gruppi, sensibilizzazione sul tema
della missionarietà) ed il campo-servizio in
estate. L’obiettivo è spronare i giovani verso
una dimensione missionaria da giovane a
giovane in una realtà diversa e particolare
PROGETTOBulgaria rispetto a quella diocesana che permette anche scambi culturali e di fede che vanno oltre
quello che si può trovare in Italia e nei nostri
gruppi.
Com’è strutturata?
Il nucleo della proposta è in Italia dove si preparano iniziative di vario genere: testimonianze ed eventi pubblici finalizzati alla diffusione
del progetto e della realtà bulgara, raccolte
fondi, feste e incontri periodici di programmazione. Queste iniziative sono utili per cementare i rapporti tra i partecipanti, per coinvolgere
nuovi giovani e per sensibilizzare famiglie e
comunità parrocchiali. Tutto è nell’ottica del
campo-servizio estivo, conclusione di un percorso annuale, preparato con meticolosità in
base alle necessità che ci presentano ogni
anno i missionari in Bulgaria.
il progetto il progetto IL PROGETTO Quale grado di partecipazione da parte dei
giovani?
Il grado di partecipazione ed interesse per
questo progetto è di vario tipo: si và dalla partecipazione attiva fino al semplice aiuto per
delle esigenze particolari. Con gli anni va crescendo il senso di corresponsabilità nei confronti del progetto stesso e delle parrocchie
bulgare.
Il progetto è dei giovani per i giovani; chi partecipa nota il valore che esso assume per la
propria vita. Per questo ciascuno, liberamente,
trova tempi e modi per prenderne parte, talvolta anche ricominciando dopo diversi anni.
Questo progetto, dunque, è anche motivo di
continuità nel rapporto con la Chiesa per quei
giovani che non seguono un cammino di fede.
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Tappe di un lungo cammino Estate 2004
primo campo-servizio in Bulgaria
Il nostro primo viaggio a Malcika è stato
nell’estate del 2004.
Dopo aver organizzato eventi ed attività per
raccogliere un aiuto economico da offrire alla
parrocchia di padre Remo siamo finalmente
partiti. Eravamo un gruppo eterogeneo di 14
ragazzi provenienti da diverse realtà e incontratisi grazie al passa parola, uniti dalla voglia
di vivere un’esperienza di carità ma privi di un
reale progetto.
Il primo viaggio ha significato per noi conoscere una realtà completamente nuova e sconosciuta, toccare con mano le necessità della
gente incontrata e confrontarci con persone
della nostra età che vivono la fede in maniera
diversa. In questo viaggio in Bulgaria il Signore ci ha dato la possibilità di conoscerci e riconoscerci nella fede, regalandoci un grande
entusiasmo. L’entusiasmo, però, senza un
progetto produce ben pochi frutti: per questo
Padre Remo ci ha chiesto di tornare di nuovo
l’anno successivo con la richiesta esplicita di
organizzare e vivere, noi insieme ai suoi ragazzi, un campo di formazione.
E’ stata questa una collaborazione fondamentale, grazie alla quale la missione è diventata
un campo-servizio a tutti gli effetti, dando progettualità al cammino formativo da noi iniziato
fino a creare un legame saldo e duraturo.
In attesa di concretizzare il secondo campo di
formazione in Bulgaria, P. Remo e sette giovani bulgari sono venuti in Italia nella primavera
del 2006; è stata questa una bellissima occasione per ospitarli nelle nostre famiglie e gettare le basi per un gemellaggio tra i due Paesi.
Estate 2005
secondo campo-servizio in Bulgaria
Anche se con alcune difficoltà, nell’estate
successiva siamo riusciti a tornare a Malcika
mettendoci a disposizione di P. Remo: è stata
da parte nostra una conferma piacevole e allo
stesso tempo im pegnativa.
Questa volta eravamo solo in quattro, pieni di
dubbi e paure sulle nostre reali capacità, ma
abbiamo dato il massimo nella realizzazione
del campo. L’obiettivo nostro e di Padre Remo
non era quello di offrire ai ragazzi di Malcika
delle belle catechesi, ma quello ben diverso di
costruire un percorso di confronto sulle difficoltà della fede vissute sia da noi Italiani che da
loro in Bulgaria.
Collaborazione con l’AC diocesana di Fermo
e venuta dei bulgari in Italia nell’Aprile 2006
Forti dell’esito positivo di questo “esperimento”
abbiamo deciso di proporre all’AC diocesana
di aiutarci nel progetto, inserendosi sulla scia
delle esperienze formative di servizio già promosse nel periodo estivo, e riuscendo così a
coinvolgere un maggior numero di giovani.
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PROGETTOBulgaria il progetto il progetto Lungo gli anni per conoscere il cuore del progetto: i campi‐servizio Estate 2006
terzo campo-servizio in Bulgaria
Siamo riusciti di nuovo a tornare a Malcika
per la seconda tappa del campo di formazione, questa volta accompagnati dalla presenza
fisica e spirituale di don Giordano Trapasso e
don Vasilie Ilie, assistenti diocesani del settore
giovani di AC.
Una nuova, ennesima, tipologia di campo si è
aperta alle nostre possibilità, non solo perché
era cambiata la composizione del nostro gruppo, ma anche per via dei cambiamenti avvenuti nella parrocchia di Malcika.
Le responsabilità di Padre Remo erano triplicate, essendogli state affidate altre due parrocchie, e i giovani bulgari che avevamo im parato a conoscere nei primi viaggi erano cresciuti, alcuni partiti, ed altri nuovi avevano
preso il loro posto.
Nonostante lo spaesamento iniziale, anche il
terzo anno di campo-servizio si è concluso
positivamente ed è in questa occasione che si
è generata la proposta di organizzare l’anno
successivo un campo-scuola in Italia in occasione dell’Agorà dei giovani italiani.
PROGETTOBulgaria 5
Tappe di un lungo cammino 6
Estate 2008
quarto campo-servizio in Bulgaria
Ancora una volta siamo partiti per la Bulgaria,
coscienti che la realtà di Malcika era notevolmente cambiata: molte famiglie si sono trasferite per lavoro e così è stato anche per molti
giovani della Parrocchia. Considerando questa
nuova situazione, le attiv ità svolte sono state
sviluppate intorno all’animazione dei bambini,
a Malcika, ed al campo di formazione sulla
figura di San Paolo, a Belene, dove sono convenuti i giovani dalle Parrocchie incontrate
Estate 2007: campo-scuola in Italia… l’anno precedente a Montegiorgio.
aspettando l’Agorà ‘07!
Il 2007 è stato un anno interamente dedicato
all’accoglienza dei giovani bulgari in Italia.
In preparazione all’incontro con il Santo Padre
a Loreto abbiamo vissuto una settimana di
campo-scuola a Montegiorgio con quarantuno
giovani bulgari, svolgendo insieme attività
formative e unendoci alle iniziative diocesane
organizzate per l’Agorà, coronando il tutto con
la due giorni nella spianata di Montorso.
La nostra volontà era quella di far vedere ai
bulgari la realtà dei giovani cattolici italiani, Estate 2009 e 2010
diversi ma vicini nella fede.
quinto e sesto campo-servizio in Bulgaria
Avviando un rapporto di collaborazione con il
sud-Bulgaria, sono stati proposti a Belene due
campi-scuola: sulla “regola di vita spirituale” e
sul “di più della fede”. Coinvolgendo molti
giovani si è cercato di intercettare la vita nella
sua quotidianità, stim olando la necessità di
una regola e fornendo spunti di riflessione su
come la fede ci sostiene. Inoltre, in collaborazione con i giovani bulgari, sono state proposte attività di animazione dei bambini oligofrenici di Zgalevo e dei ragazzi di Malcika.
PROGETTOBulgaria Mi hanno insegnato
a vivere dell’essenziale
Testimonianza di Silvia Questa estate per la prima volta sono andata in
Bulgaria insieme ad altri quattro ragazzi. E’ stato un
viaggio bellissimo, diverso da quelli che ho fatto in
passato, caratterizzati principalmente da momenti
ricreativi. L’esperienza bulgara è stata ricca di momenti missionari, spirituali e di svago. Il nostro entusiasmo, la nostra voglia di fare, ha riportato la speranza, affievolita da tempo, e la gioia di vivere in un
paese Bulgaro popolato principalmente da anziani,
poiché i giovani sono costretti a lasciare il proprio
luogo d’origine per motiv i di lavoro.
Non potrò mai dimenticare i sorrisi, i gesti affettuosi
delle signore anziane, gli abbracci dei bambini
dell’orfanotrofio, che hanno un grande bisogno
d’affetto. Questo viaggio mi ha arricchito interiormente, mi ha dato la giusta carica per affrontare le
fatiche quotidiane, mi ha permesso di donarmi agli
altri ricevendo in cambio tantissimo. Quello che ho
donato a loro è una piccolissima parte di quello che
ho ricevuto. Ho conosciuto ragazzi veri, semplici ma
ricchi interiormente, con una grande fede e testim oni di Gesù. Mi hanno insegnato a vivere dell’essenziale, a non guardare l’aspetto esteriore della persona ma a scendere nel profondo per poter conoscere
le sue qualità, le sue doti e i suoi interessi evitando
di dare giudizi errati e superficiali. Mi hanno insegnato ad affrontare i problemi, a non abbattermi.
Questa esperienza mi ha fatto capire che molti problemi nascono poiché egoisticamente crediamo di
essere unici; per eliminarli dobbiamo mettere da
parte il nostro “io” e aprirci agli altri, alle persone
che sono meno fortunate di noi, solo in questo modo i problemi da grandi diventeranno piccolissimi e
facili da risolvere.
PROGETTOBulgaria il progetto il progetto Lungo gli anni per conoscere il cuore del progetto: i campi‐servizio 7
Ogni paese è segnato dagli eventi che la storia pone sul suo cammino. In partico‐
lare la Bulgaria si distingue per il “regime” che l’ha sottomessa per decenni fino agli anni novanta. I frutti di questa politica hanno segnato e continuano a segnare questo paese a più livelli: il più preoccupante è il livello so‐
ciale sotto forma di mancanza di spirito d’iniziativa (per anni è stato il governo a dire cosa fare e cosa non fare) ma soprat‐
tutto, sempre in ambito sociale, seria è la condizione della famiglia e della religione. A causa dell’avvento del regime comuni‐
sta, e alla successiva persecuzione di ogni forma di religiosità, le piccole realtà cat‐
toliche presenti nel territorio hanno sof‐
ferto maggiormente rispetto alla Chiesa Ortodossa, religione di stato. Attualmente, infatti, coloro che si acco‐
stano ai sacramenti sono gli anziani, me‐
mori della dottrina conosciuta prima dell’avvento del regime e furtivamente coltivata fino ad oggi, ai quali si affianca‐
no le nuove generazioni di giovani che, grazie ai missionari, hanno potuto riab‐
bracciare la dottrina cattolica. Significativa per la Bulgaria, è stata la presenza dei padri passionisti chiamati a I giovani non vedono nel loro paese
speranze per costruire il loro futuro
La Bulgaria, una storia segnata dal
regime: manca spirito di iniziativa;
in Chiesa solo giovani e anziani
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Ogni secondo è stato prezioso
e unico nella sua semplicità
ricostruire le basi del cattolicesimo bulga‐
ro cominciando dai vecchi centri di tradi‐
zione cattolica e soprattutto dai giovani che non hanno avuto il supporto della famiglia nella loro formazione cristiana. In questa ottica si spiega il dramma dei piccoli centri: gli anziani vanno sempre diminuendo mentre i giovani, futuro della Chiesa, non vedono nel loro paese spe‐
ranze per costruire la propria vita; termi‐
nati gli studi l’unico loro obiettivo è quel‐
lo di andare nelle grandi città, attirati dalle maggiori possibilità d’impiego, in attesa di realizzare il comune sogno di trasferirsi all’estero. La formazione dei giovani, che sembre‐
rebbe essere un lavoro inutile, costituisce invece un grande slancio missionario. PROGETTOBulgaria Preoccuparsi dell’iniziazione cristiana dei ragazzi del piccolo paese copre un obiet‐
tivo a grande raggio: il giovane quando è pronto per raccontare la sua fede ai più piccoli può anche trasferirsi, ma porterà dentro il germe della pace e contaminerà così molte più persone. PROGETTOBulgaria Testimonianza di Milena Raccontare della Bulgaria vuol dire avere il
sorriso stampato in faccia, sentire una forte
pace interiore, essere veramente felice.
Per me il campo-servizio vissuto quest’anno in
Bulgaria è stato una prima esperienza e di
certo rimarrà nel mio cuore. È difficile dimenticare i forti momenti trascorsi in un paese dove
regna la povertà e pieno di situazioni difficili
ma dove non manca la voglia di vivere. Ogni
secondo è stato prezioso e unico nella sua
semplicità. In quei pochi giorni che ho passato
in Bulgaria non sono stata chiamata a fare
nulla di particolare, il tutto si racchiude in una
semplice cosa che è fondamentale: AMARE
chi ti sta vicino. Pensiamo di dover fare grandi
cose ma un semplice sorriso può significare
più di cento parole. Non dimenticherò mai gli
enormi abbracci, sorrisi e attenzioni dei ragazzi bulgari, la grande gioia e accoglienza che ci
hanno fatto sentire, il loro volerti bene, il farti
sentire uno di loro. Ti fanno capire che quello
che conta nella vita non sono le cose materiali,
ma la gioia, la felicità, l’entusiasmo di vivere al
massim o ogni giorno ringraziando il Signore
per tutto quello che ti ha dato. Vivere giornate
con chi non ha nulla ma vuol donarti tanto ti fa
capire molte cose, fa crescere, fa capire quel è
la vera pace interiore. Partire per la Bulgaria è
dire il proprio sì al Signore, mettersi al servizio
degli altri, donarsi a chi ne ha bisogno, anche
se poi sono loro a donarsi completamente a
te. Nessun requisito speciale ma solo il desiderio di fare un’esperienza indimenticabile e
strepitosa che rimarrà impressa nel cuore.
la bulgaria la bulgaria LA BULGARIA 9
LA MISSIONE 10
PROGETTOBulgaria Attualmente lavorano in Bulgaria cinque missionari passionisti italiani, ai quali si sono affiancati negli anni nuovi sacerdoti bulgari, frutto delle vocazioni maturate dopo la caduta del regime. Padre Remo è il missionario che ci ha accolti nella sua parrocchia. Arrivò a Mal‐
cika nei primi anni ’90 trovandosi ad ope‐
rare nella solitudine e nelle difficoltà di integrazione, dovute non solo alla non conoscenza della lingua, ma soprattutto alle chiusure culturali che si sono interpo‐
ste da ostacolo ad un’edificante integra‐
zione. E’ solo dopo vent’anni con tanta fatica e lavoro che oggi Malcika ha una parrocchia operosa, dove sono i giovani stessi a portare avanti le attività, alcuni adulti collaborano in parrocchia e un gruppo di giovani famiglie si ritrova perio‐
dicamente in incontri di preghiera. Noi siamo il telefono, voi la batteria e Dio la corrente
Testimonianza di Eleonora e Anelia, due giovani bulgare Cari amici, non sappiamo perché ci è difficile parlare, ma in noi percepiamo forti emozioni e questi sentimenti spingono ad uscire per essere condivisi con ognuno di voi. Il tempo trascorso con
voi è stato molto poco, ma indipendentemente da questo, sufficiente per sentirvi più vicini dei
nostri parenti. Proprio qui è il mistero della vera amicizia del quale il colpevole è "Dio".
Condividiamo i nostri sentimenti perché anche noi desideriamo testimoniare la nostra gioia presso di voi e la vostra comunità, come voi l’avete comunicato attraverso gli sguardi, i sorrisi, i gesti,
le vostre parole e il tempo dato per noi.
Abbiamo amici e amici. In Bulgaria abbiamo i propri compagni di scuola, colleghi e amici con i
quali ci divertiamo, ma questi amici non possono darci quello che voi ci date senza alcuna riserva. Sufficiente è solo uno sguardo sincero, uno spontaneo sorriso e già ci sentiamo ricolmi di una
gioia pura, che non possiamo scoprire in quei nostri amici con i quali abbiamo vissuto momenti di
felicità. Prima di incontrarci con voi noi avevamo accolto Gesù, ma voi ci avete testimoniato che
davvero Egli è, che Egli è vicino a noi, e non in qualche parte lontana.
Ognuno di voi sceglie dove trascorrere il proprio tempo libero. Noi sappiamo che per voi non è
facile venire in Bulgaria, ma al posto di viaggiare in altre nazioni avete preferito noi. Proprio per
questo vi sentiamo speciali. Giovanni Paolo II ci ha detto: "Giovani date il vostro olio, perché non
si spengano le lampade degli altri" Grazie a Voi, perché voi siete il nostro olio e per questo mantenete le nostre lampade piene.
Noi siamo come un telefono, che non può funzionare senza la sua batteria, che siete voi; ma per
caricare il telefono bisogna avere anche la corrente. Questa corrente non può fermarsi e si chiama Dio. Di tutto cuore vi ringraziamo specialmente per la vostra pazienza, il vostro calore, la
vostra ospitalità. Ci auguriamo reciprocamente di camminare mano nella mano nella via della vita
e da costruire la nuova civilizzazione dell’amicizia e dell’amore, per fare del terzo millennio un
millennio di verità, fiducia e libertà.
PROGETTOBulgaria la missione cioè ricostituire i rapporti umani e di fidu‐
cia tra la gente comune e i missionari. L’impegno dei padri passionisti si è con‐
centrato sui giovani e sulle nuove genera‐
zioni al fine di ricostruire una nuova iden‐
tità cattolica ormai distrutta dal “regime”. A distanza di diversi anni si vedono i frutti del lento e duro lavoro quotidiano dei missionari: gruppi di cate‐
chismo, giovani che si dedicano alla for‐
mazione dei più piccoli, centri di aggrega‐
zione giovanile, Caritas parrocchiale per aiutare i fratelli in difficoltà. Ancora oggi, però, sussistono problemi di dialogo: c’è ancora da lavorare per cambiare una mentalità sedimentata negli anni. la missione La missione dei passionisti ha origini lon‐
tane nella storia della Bulgaria affondan‐
do le sue radici nelle comunità cattoliche che già nell’ottocento i primi missionari avevano fondato nel nord del Paese. L’avvento del regime comunista ha co‐
stretto i missionari passionisti ad abban‐
donare la Bulgaria, facendo martiri tra coloro che continuarono clandestinamen‐
te il loro ministero. Solo con la fine di questo governo autori‐
tario, successiva alla caduta del muro di Berlino, i missionari passionisti poterono tornare ufficialmente in Bulgaria. Il primo obiettivo era quello di ricostituire le co‐
munità cattoliche e soprattutto la Chiesa, 11
Opuscolo di presentazione del “Progetto Bulgaria”
dei giovani della diocesi di Fermo
Azione Cattolica Italiana
Grafica: Reschini Massimiliano
III ed. Novembre 2010 - Malcika Group ®
http://malcika.altervista.org
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PROGETTOBulgaria 
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Opuscolo presentazione progetto