Due giorni a
Castellazzo Bormida
COMUNE DI CASTELLAZZO BORMIDA (AL)
Castellazzo Bormida è un bel paese.
Lo è per la sua storia, per gli edifici, per la sua gente, per le tipicità che lo differenziano da tutti gli altri
paesi. Abbiamo voluto questo opuscolo per presentare in sintesi le caratteristiche di un borgo antico
che oggi apre le porte per essere conosciuto.
L’ Amministrazione Comunale idealmente toglie il velo che copre il territorio per inaugurare una nuova
stagione di incontri artistici, di approfondimenti culturali e di eventi popolari.
Nel cuore della Provincia di Alessandria c’è un paese che vuole essere ricordato: prego, accomodatevi.
Domenico Ravetti
Sindaco di Castellazzo Bormida
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1 – Palazzo del Comune
2 – Torre dell’Orologio
3 – Torrione
4 – Castello
5 – Santuario della B. V. della Creta,
Madonnina dei Centauri
6 – chiesa di San Martino e
oratorio di San Nicola
7 – chiesa di Santa Maria della Corte
8 – chiesa di San Carlo
9 – chiesa di Santo Stefano
10 – ex chiesa dei Cappuccini
11 – oratorio di San Sebastiano
12 – oratorio di Sant’Antonio Abate
13 – oratorio della SS. Pietà
14 – oratorio della SS. Trinità di via Roma
15 – chiesa della SS. Trinità da Lungi
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Il comune di Castellazzo Bormida è situato
tra il fiume Bormida e il torrente Orba, 10
km a sud della città di Alessandria, alle porte di Langhe e Monferrato ed a meno di
un’ora di auto da Milano, Torino e Genova.
La Torre dell’Orologio
La scomparsa
Porta S. Stefano
Castellazzo nasce con il nome di Gamondio, si ipotizza
nel secolo VII o VIII d.C. Il primo documento che ne parla è dell’anno 938: Gamondio era “corte regia”, proprietà imperiale diretta. Pochissimo è noto degli anni intorno al Mille, ma nel gennaio 1106 un documento attesta
Gamondio come libero comune: è il periodo di massimo
splendore del borgo medievale che, dotato di un vasto
territorio (comprendeva i luoghi ora di Casalcermelli,
Portanova, Castelspina, Gamalero, Borgoratto,
Cantalupo), ha una tale autonomia da spingere la città di
Genova ad un importante accordo commerciale (1146) e
un’intraprendenza che porta, intorno al 1168, a coinvolgere gli uomini di Borgoglio e di Marengo – borghi oggi
scomparsi – a fondare nell’abitato di Rovereto una nuova città: Alessandria.
Il Torrione (sec.XV)
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Un tempo Gamondio, oggi Castellazzo Bormida: un paese nella pianura padana,
I quartieri della nuova città prenderanno il nome
dei borghi fondatori e, col tempo, Gamondio resterà soltanto al rione alessandrino mentre, a cominciare dal Trecento, si farà strada il toponimo
“Castellacium”, forse indicazione di ruderi di
fortificazioni. Il paese è sempre lo stesso, il nome
diventa Castellazzo, poi Castellazzo Alessandrino
infine, nel 1863, Castellazzo Bormida.
Mappa catastale del 1762 - ASCCB
Gamondio-Castellazzo entra lentamente nell’orbita della nuova città
di Alessandria. Tra Medioevo e Rinascimento - secoli duri, di grandi
occupazioni, assedi, battaglie e scorribande - Castellazzo si distingue per un’autonomia economica più volte confermata e per una
valida resistenza militare, anche grazie ad un buon sistema difensivo di cui restano oggi il castello, seppur modificato, la Torre dell’Orologio, il Torrione, il tracciato ellittico delle mura d’epoca comunale e quello pentagonale delle mura fatte erigere da Ludovico il
Moro (fine sec. XV).
Dopo numerosi trasferimenti di proprietà, il feudo castellazzese all’inizio del secolo XVIII passa sotto al controllo della Casa Savoia per
subire, cent’anni dopo, l’occupazione e gli stravolgimenti napoleonici.
Il paese rifiorisce alle fine del
secolo XIX, quando raggiunge
forse la sua massima popolazione. Ancora oggi, cent’anni
dopo, è il più importante comune della pianura circostante Alessandria, e un punto di
riferimento – e di stimolo – per
la città capoluogo.
Sopra e a fianco:
Il Palazzo Comunale
ricco di storia e di storie; luogo di uomini liberi capaci di fabbricare una città...
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Castellazzo era noto in passato come “il paese delle quaranta chiese”: una recente ricerca ne
ha catalogate addirittura sessanta, da Gamondio ad oggi; un numero sorprendente per un
territorio che non ha mai superato i 10.000 abitanti. Ancora oggi una dozzina di chiese costellano il paese, che fu luogo di origine per tre santi: Sant’Ugo Canefri (sec. XII), San Paolo della
Croce (sec. XVIII), San Gregorio Maria Grassi (sec. XX).
In aperta campagna, a circa 3 km dall’abitato, sorge la emozionante chiesa
della SS. TRINITA’ “DA LUNGI”, citata fin
dal XII secolo ed oggi di proprietà privata. Conserva testimonianze costruttive
originali nell’abside in pietra bianca e
mattoni e negli straordinari, raffinatissimi capitelli d’influenza bizantina.
SS. Trinità da Lungi
Santo Stefano
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La chiesa di S.STEFANO risale alla metà del XI secolo. Oggi di proprietà comunale, nell’imposta delle
murature, nella cripta e nelle belle absidi in mattoni (che rimandano alla vicina abbazia di Santa
Giustina di Sezzadio) mantiene importanti testimonianze della costruzione originale, che fu quasi interamente ricostruita nel secolo XVII.
....borgo di santi e di uomini religiosi, da oltre mille anni costruttori
Tradizionalmente la prima chiesa del paese per antichità, la parrocchiale di SAN MARTINO è il risultato di un ampliamento tardo-cinquecentesco modificato da restauri degli anni Trenta del Novecento; un occhio attento scorgerà tracce delle origini
millenarie del tempio nei pressi dell’altare. Suggestiva anche l’ala superstite del convento agostiniano
(secc. XIV e XVII).
San Martino
Ampliamento settecentesco di una chiesa originariamente fondata intorno al
Mille e poi ricostruita tra Quattro e Cinquecento, SANTA MARIA DELLA CORTE
è la nostra piccola cattedrale: completamente decorata, custodisce un bellissimo leone veneziano in marmo, di misteriosa origine, e nell’ex convento dei
Serviti ospita la sede parrocchiale di
Castellazzo.
Santa Maria della Corte
di chiese, conventi, cappelle, di pievi romaniche e di piccole cattedrali....
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Terza parrocchia del paese, la
chiesa dei SS. CARLO E ANNA
nasce nel 1631 e viene conclusa
nel 1714. E’ dotata di un importante altare in marmo di Carrara
e di un singolare campanile in
stile eclettico. In una cella presso la sagrestia Paolo Daneo, futuro San Paolo della Croce, scrisse nel 1720 le prime regole dell’ordine religioso dei Passionisti.
SS. Carlo e Anna
Conosciuta in paese come la CHIESA DEI CAPPUCCINI,
San Francesco viene fondata all’inizio del Seicento; da
allora e fino agli anni Sessanta del secolo scorso i padri
Cappuccini sono stati parte importante della vita di
Castellazzo. Chiesa e convento sono oggi di proprietà
comunale.
La chiesa dei
Cappuccini
(a sinistra oggi,
a destra intorno
al 1950).
Qui a fianco il
chiostro del
convento.
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... ricchi templi devozionali e suggestivi oratori di confraternita.
Castellazzo ha avuto fino a nove
CONFRATERNITE, e la facilità di comunione religiosa – a volte anche fonte di
malumori e contrasti pubblici – è uno
dei motivi del proliferare di chiesette
ed oratori. Le confraternite erano intiEx oratorio
di San Giovanni
tolate a: S. Sebastiano, S. Antonio Abate, SS. Trinità (chiesa in via Roma, diversa dalla Trinità “da Lungi”), SS. Pietà, S. Croce, SS.
Annunziata, S. Michele, S. Nicola da Tolentino, S. Giovanni
Battista. Solo le prime due sono ancora esistenti ed attive, e
sei sono le chiese di confraternita che ancora sussistono.
Sant’Antonio Abate
San
Sebastiano
SS.Trinità
di via
Roma
San
Nicola
SS. Pietà
Castellazzo è anche il luogo di una fede costante nei secoli, culminata....
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Il culto della cosiddetta “Madonnina dei Centauri” ha una lunga tradizione, che nasce dall’elevazione di
una cappella votiva, nel 1631, e prosegue nei secoli attraverso demolizioni e ricostruzioni alimentate da
una forte devozione popolare per la Beata Vergine della Creta, che ha condotto al santuario odierno,
fondato nell’Ottocento e completato nel 1924, ed alla raccolta di innumerevoli ex-voto.
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... nel santuario della Madonnina dei centauri, meta nel mese di luglio
Grazie alla passione e all’organizzazione di Marco Re, farmacista e centauro, nel 1947 con bolla papale
la Madonnina della Creta viene riconosciuta Patrona dei motociclisti. E dal 1946 si tiene regolarmente
ogni anno a Castellazzo un importante raduno motociclistico internazionale, con benedizione delle
moto dentro al santuario e sfilate, concerti, rassegne, concorsi, incontri tra amici di paesi diversi, che a
migliaia affollano le strade del paese nel secondo week-end di luglio. E’ l’evento più importante dell’anno per il paese di Castellazzo.
“Come poter spiegare la gioia della motocicletta se non raccontando al profano del senso di libertà; della totale percezione di sé;
dello stupore sempre rinnovato al
contatto con gli elementi naturali; di quell’asfalto che corre veloce a pochi centimetri dal piede,
che diviene in questo nostro paese storia, passione, incontro tra
le genti e commemorazione…”
del pellegrinaggio di motociclisti di tutto il mondo. Insieme a questo festoso evento....
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MANIFESTAZIONI ANNUALI
EPIFANIA. L’attesa dei Re Magi alla vigilia
dell’Epifania; ripropone il rito popolare antico
della questua in cui i bambini vanno ad
aspettare i Re Magi con sacchi di fieno e di
acqua. Il 5 gennaio con un caratteristico
rituale viene bruciata la befana in piazza.
CARNEVALE.
La Businà:
composizione dialettale in versi,
di contenuto satirico e lunga
tradizione, sopravvive a
Castellazzo ed in pochi altri
luoghi della provincia.
Ne viene data pubblica lettura
l’ultimo giorno di carnevale.
QUARESIMA. Cantare le uova (ir cantè iuov): rito
propiziatorio di origine pagana legato alla cultura
contadina, una volta diffuso in tutta Europa ed
oggi ritornato in auge in diverse località del
Piemonte meridionale
LUNEDÌ DELL’ANGELO. “Pasquetta alla Trinità”:
tradizionale festa castellazzese, con merende,
giochi, canti, mostra di editoria locale, che si tiene
intorno alla pieve della Trinità da Lungi.
MAGGIO. Tuttorologi: sotto i portici del palazzo comunale, rassegna e mostra mercato di orologi da
collezione (in due edizioni, a primavera ed autunno).
GIUGNO. Corri verso le vacanze e Notturna castellazzese: manifestazioni podistiche con percorso
all’interno dell’abitato.
GIUGNO. Torneo internazionale di calcio giovanile a cura dell’U.S. Castellazzo.
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... Castellazzo propone numerose iniziative, a soddisfare i più diversi interessi:
LUGLIO, 2° DOMENICA. Raduno Internazionale dei Centauri presso il Santuario della
Madonnina della Creta (vedi pagine interne).
Mostra fotografica. Esposizione di moto
d’epoca. Concerto bandistico e numerose
altre iniziative collaterali.
AGOSTO/SETTEMBRE. Galleria Gamondio: da
decine di anni si tiene a Castellazzo un’importante collettiva d’arte contemporanea,
con esposizione di opere di pittori e scultori
provenienti da tutta Italia.
SETTEMBRE CASTELLAZZESE.
Festa Patronale: fiera agricola del
bestiame; fuochi d’artificio; concerto
bandistico; serate danzanti; concerto di
musica classica; spettacoli teatrali;
palio dell’Oca, sagre e serate gastronomiche a tema; raduno di moto d’epoca;
mostra-mercato della zucca.
OTTOBRE.
Ottobre di poesia: evento
letterario a carattere
nazionale con partecipazioni di poeti e scrittori di
livello nazionale ed
internazionale. Contemporaneamente si tiene il
concorso nazionale di
poesia GamondioPoesia.
NOVEMBRE. Castagnata: distribuzione caldarroste e vin brulè.
DICEMBRE. Presso la chiesa della Pietà di Via Verdi viene realizzato un bellissimo presepe meccanico.
Presso la chiesa di Santa Maria, la sera della vigilia di Natale viene riproposta la realizzazione del
Presepe vivente, ed a fine anno un concerto di musica classica.
gastronomia, arte, cultura, storia, tradizioni, folclore; l’ideale per un week-end inusuale.
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COME ARRIVARE
Da MILANO: autostrada A7, deviazione verso Torino,
uscita Alessandria Sud.
Da GENOVA: autostrada A26, uscita Alessandria Sud
Da TORINO: autostrada A21, uscita Alessandria Sud.
Da ALESSANDRIA: direzione Acqui Terme.
ALBERGHI E RISTORANTI
Ristorante Giuliano
via Santuario 1 – tel. 0131.275132
Ristorante Hotel Cavour
viale Madonnina 1 – tel. 0131.275138
Il favot – agritursimo
strada Oviglio 24 – tel. 0131.278630
Ristorante Micarella
via Acqui 2 – tel. 0131.275898
Ristorante Quel che passa il convento – i Cappuccini
via S.Francesco 8 – tel. 0131.275263
Trattoria Allo spiedo
via Acqui 25 – tel 0131.278184
Ristorante Il castello
piazza Duca degli Abruzzi 17 – tel. 0131.270069
NUMERI UTILI
Castellazzosoccorso
(ambulanze e guardia medica) – 0131.270.027
Vigili del Fuoco - 115
Carabinieri – 0131.275.222
Polizia Municipale – 0131.272.821
CISSACA Consorzio Intercomunale
Servizi Socio-Assistenziali – 0131.449.048
Subdistretto ASL 20 – 0131.270.001
Arcalgas (gas metano e acque) – 0131.449.027
Parrocchia di Castellazzo – 0131.275.426
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Castellazzo Bormida: un luogo antico, un ritmo diverso, uno slancio nuovo.
INFORMAZIONI TURISTICHE
presso la BIBLIOTECA COMUNALE – 0131.272832
Biblioteca Comunale “Francesco Poggio” – via XXV Aprile
Orari di apertura:
MAR e GIO 10-14 – MER e VEN 14,30-17,30 – SAB 9-13
La Biblioteca fornisce materiale informativo di rapida consultazione e tutte le indicazioni turistiche e culturali connesse al nostro territorio.
Archivio Storico del Comune di Castellazzo B.da (ASCCB)
Consultabile, su prenotazione, presso la Biblioteca Comunale
DUE GIORNI A CASTELLAZZO BORMIDA
Testi: Cristoforo Moretti
Fotografie: FotoClub Gamondio
Grafica: Giancarlo Robutti
Logo Tempo Comune: Alessandra Quattordio
Stampa: Litografia Viscardi, Alessandria
IN COPERTINA:
Absidi esterne della chiesa della SS. Trinità da Lungi – Torre dell’Orologio – San Rocco, affresco sec. XIV,
ex convento di Santa Maria della Corte – Gamondio: particolare dal documento datato 20 febbraio 1021
conservato all’Archivio di Stato di Alessandria (autorizzazione concessa con il n.1/2005).
Un paese da conoscere e da scoprire.
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[…] “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire
non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche
quando non ci sei resta ad aspettarti” […] (tratto da: “La luna e i falò” di Cesare Pavese)
La memoria e la preziosa riscoperta di sé proiettano nel futuro e verso altre realtà l’esperienza di vite vissute, le tradizioni secolari, i costumi popolari. E’ proprio con lo spirito della
concreta riscoperta e valorizzazione delle radici storiche, architettoniche, artistiche e culturali
che il nostro paese ha avviato un progetto di generale sviluppo turistico e riqualificazione urbana. Tale progetto, denominato Tempo Comune, prevede la programmazione e l’organizzazione
annuale di eventi e manifestazioni turistico-culturali riconosciute e patrocinate dall’amministrazione comunale; la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio; la realizzazione di un
compiuto itinerario turistico lungo le vie del Comune capace di fornire alcune preliminari ed
importanti informazioni circa i siti di maggior interesse storico. A tal fine è stata curata l’installazione di targhe turistiche idonee ad illustrare ed informare il pubblico circa le caratteristiche
salienti degli edifici di maggior pregio.
Si mostra, quindi, alle genti il nostro paese nel desiderio di potersi offrire e di essere
ammirato, arricchito delle tante persone di volontà che lo abitano e lo vivono.
Ringraziamo i curatori dell’opera, esperti, storici, grafici e fotografi; ringraziamo, poi, “quel
gruppo di bambini” i quali, con il loro entusiasmo nell’apprendere della pubblicazione di questo
opuscolo turistico, hanno saputo trasmetterci la certezza che la valorizzazione di un territorio,
in ogni suo aspetto e peculiarità, rappresenta l’unico ed autentico dono che riserviamo loro per
un avvenire pacifico e sano.
Massimiliano Sfolcini
Assessore Delegato Sviluppo Turistico
COMUNE DI CASTELLAZZO BORMIDA, Aprile 2005
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