PianoeelalaRelazione Relazionesulla sullaPerformance Performance IlIlPiano (segue) Relazione sulla Performance 2011 segue Michelle Jouvenal | Istat 20 febbraio L’Istat e la trasparenza: un binomio inscindibile Introduzione E’ per l’Istat la prima relazione, relativa all’anno 2011, come previsto dall’art. 10 del D. Lgs. 150/2009 e dalla Del. 5/2012 della CiVIT. L’Istat, attraverso la Relazione sulla Performance, restituisce alla collettività l’informazione sulla sua attività. Secondo lo schema richiesto dalla delibera, la Relazione illustra: - dati sull’organizzazione, contesto di riferimento, amministrazione - principali risultati ottenuti per obiettivi strategici e operativi - indicatori riferiti al bilancio e all’utilizzo delle risorse - azioni per la promozione della performance organizzativa - processo di redazione e indicatori sul grado di attuazione ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Introduzione - segue La presentazione si sofferma sui risultati e sulle novità che hanno caratterizzato il 2011, sul legame tra i risultati raggiunti e il nuovo sistema di pianificazione, sugli obiettivi e sugli indicatori. Sulla razionalizzazione dell’Ente: - riorganizzazione delle strutture tecniche - definizione della funzione informatica Sull’innovazione di processo e di prodotto: - Programma Stat2015 per l’innovazione di metodi e tecniche della produzione statistica - pubblicazione dei dati del censimento dell’agricoltura - rilevazione dei numeri civici e avvio del censimento generale della popolazione e delle abitazioni - maggiore utilizzo delle tecniche di rilevazione CAPI e CATI - potenziamento della compilazione on-line per le rilevazioni su imprese e istituzioni - riduzioni delle pubblicazioni cartacee Nel 2011, limitate disponibilità di bilancio e di risorse umane. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 L’organizzazione I punti salienti della mission servire la collettività in autonomia e secondo rigorosi criteri etico-professionali sviluppare la conoscenza favorire i processi decisionali e della vision un’amministrazione innovativa rispetta la privacy orientata alla ricerca promuove lo sviluppo del Sistan fa parte del Sistema statistico europeo Questi sono i criteri in base ai quali l’Istat impronta il proprio ruolo e i benchmark rispetto ai quali misura il suo operato. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 L’organizzazione - segue L’organizzazione ha per obiettivo il rafforzamento della funzione statistica ufficiale e lo sviluppo di una governance coerente con i principi ed i moduli organizzativi propri del Sistema statistico europeo (SSE) ed internazionale. A livello nazionale, l’assetto organizzativo è dettato dal D. Lgs. n. 322/1989 e dal D.P.R. n. 166/2010, in base ai quali l’Istat: - mantiene rapporti con enti e uffici internazionali - svolge attività di formazione e qualificazione professionale - definisce i metodi e i formati da utilizzare da parte delle PA L’Istat è collocato al centro di una rete di oltre 3.000 uffici di statistica appartenenti al Sistema statistico nazionale (Sistan), all’interno del quale l’Istat svolge un ruolo di coordinamento e di indirizzo tecnico-scientifico e di pianificazione e razionalizzazione della produzione statistica, attraverso la predisposizione del Programma statistico nazionale (PSN). ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 L’organizzazione - segue Da un punto di vista più interno, l’organizzazione si è completata, proprio nel 2011, con il “Regolamento di organizzazione dell’Istat”, adottato il 28/4/2011 e l’Atto Organizzativo Generale n. 1, contenente le “Linee fondamentali di organizzazione e funzionamento dell’Istituto nazionale di statistica”, deliberato dal Consiglio il 26 luglio 2011. In questo quadro, che tiene anche conto delle più recenti riforme intervenute nel processo di modernizzazione della pubblica amministrazione, nel corso del 2011 l’Istituto ha proceduto: - alla riorganizzazione delle strutture tecniche, con quattro dipartimenti di produzione e ricerca - al consolidamento dell’organizzazione della direzione generale, che sovrintende alle attività giuridico-amministrative - all’avvio della Scuola Superiore di statistica e analisi sociali ed economiche (SAES) - al trasferimento delle competenze e del personale del disciolto ISAE ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 L’organizzazione - segue Tra gli ulteriori avvenimenti che hanno caratterizzato il 2011 sul piano organizzativo, ci sono: - approvazione del nuovo disciplinare della mobilità interna nomina Consigliera di fiducia avvio del sistema di risk management completamento dell’audit informatico e primi audit sui processi statistici avvio della “Rete dei metodologi” e dei primi “centri di competenza” applicazione del Sistema di valutazione delle performance organizzative e individuali ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Le risorse umane - 2.389 unità (di cui circa 300 unità nelle sedi territoriali) 2.191 anni/persona 396 unità a tempo determinato (di cui 158 per i censimenti) 904 unità appartengono ai primi tre livelli professionali 46,9 anni l’età media 6,7% di ultrasessantenni 62% laureati 59% donne rispetto al 2001, +62% nei primi tre livelli e -32% negli altri Nella distribuzione delle risorse umane per obiettivo strategico: - più del 50% nella produzione di informazione statistica - poco +25% nei processi amministrativi connessi alla gestione dell’attività statistica - 6,3% della diffusione e comunicazione - 4,7% nelle ricerche metodologiche e applicate ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Le risorse umane - segue Indicatori Età media del personale (anni) 31/12/2011 46,9 31/12/2012 47,0 Età media dei dirigenti (anni) 56,1 57,1 Tasso medio annuo di crescita unità di personale negli ultimi 5 anni (personale a tempo indeterminato) -0,7 0,5 Personale a tempo determinato (unità) 400 369 1.995 1.990 Quota del personale a tempo indeterminato 83,3 84,4 Quota di dipendenti in possesso di laurea 62,0 62,0 100,0 100,0 1,9 1,8 16,7 15,6 36.532 37.056 Personale a tempo indeterminato (unità) Quota di dirigenti in possesso di laurea Giornate di formazione (media per dipendente) Quota di personale assunto a tempo determinato sul totale Stipendio medio percepito dai dipendenti (euro) ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Le risorse tecnologiche e strumentali - 231 server (di cui 131 fisici suddivisi tra ambienti Windows virtualizzati, di cui il 75% è in ambiente Windows) - poco più del 60% dei server svolge attività applicative, il 16% sono Web Server e il 21% circa è costituito da Server di database - 115 TeraByte di spazio disco nella sede centrale e altrettanti sono dislocati nella nuova sede di V.le Oceano Pacifico - 80 siti esposti, di cui 65 Linux e 15 Windows - circa 250 progetti / sistemi informatici, organizzati in circa 300 componenti applicative distinte - circa 225.000 punti funzione, di cui la metà in ambiente DBMS, il 20% sviluppato in SAS e il restante 30% in altri ambienti - caselle PEC ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 e Linux, e 100 Il bilancio - entrate per 448,3 milioni di euro e spese per 472,9 milioni di euro, totali che comprendono le entrate e le spese legate allo svolgimento dei censimenti (circa 200 milioni di euro) - 13 milioni di euro di minori somme impegnate rispetto alle previsioni formulate alla fine del 2010 - un disavanzo di 11,4 milioni di euro, nella gestione di competenza dell'anno 2011 - un avanzo di amministrazione pari a 29,4 milioni di euro, 25 dei quali sono stati posti a copertura del disavanzo presunto relativo al 2012 - 176,6 milioni di euro di entrate per trasferimenti ordinari dello Stato, pari al 93,8% delle entrate ordinarie accertate (188,3 milioni). ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Il bilancio - segue 199,7 milioni di euro di uscite, di cui: - personale (125,6 milioni di euro, 62,9% del totale degli impegni) - acquisizioni di beni e servizi (31,1 milioni, 15,6%), quasi tutte dovute a spese per la raccolta ed elaborazione dei dati statistici (29 milioni, pari al 14,1% del totale degli impegni) La gestione complessiva dell’esercizio 2011 presenta un risultato positivo di 1,3 milioni di euro, quale saldo tra la competenza in negativo per 11,4 milioni e una gestione residui positiva per 12,8 milioni. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 I risultati raggiunti – la “casa della conoscenza” Nel 2011, usando la metafora dell’Istat come “casa della conoscenza”, si è lavorato sulle fondamenta, sulla facciata e sugli spazi interni. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 I risultati raggiunti - segue Nel 2011: - Inchieste congiunturali ex-Isae Previsioni Rapporto Annuale, alla presenza del Presidente della Repubblica Aumento della tempestività dei dati prodotti (specialmente sociali ed ambientali) e della loro precisione Diffusione di nuove informazioni sulla condizione socio-economica della popolazione (senza fissa dimora, stranieri) Revisione generale dei conti nazionali Reingegnerizzazione del processo di produzione degli indici dei prezzi Diffusione dei dati geografici delle basi territoriali Comitato qualità (audit), Comitato metodologie (Rete e centri di competenza), Comitato Informatico (audit) Censimenti ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 I risultati raggiunti - segue - Prodotti e servizi (rinnovamento immagine istituzionale) Forte popolamento I.Stat +30% file microdati distribuiti e 500% MFR Snellimento della produzione di stampati Giornata italiana della statistica (20.10.2010) Le newsletter NewsStat (dell’Istat e del Sistan) e Intheworld (della cooperazione internazionale) Costituzione della Commissione degli Utenti dell’Informazione Statistica (CUIS) Giornata della Trasparenza Sostegno delle associazioni che operano presso l’ente con finalità benefiche (Gruppo donatori sangue, Associazione “Solidai”) I «150 anni dell’Unità d’Italia» Progetti internazionali ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Risultati raggiunti e obiettivi L’impegno complessivo delle strutture dell’Istat impegnati nell’ottenimento di questi risultati, è espresso, nel 2011, dagli oltre 1.400 obiettivi, di cui il 93% è stato pienamente concluso e il cui stato di avanzamento complessivo è pari al 99.3%. Confrontando i risultati con il 2010, emerge uno stato di avanzamento delle attività pari a circa di 1,4 punti, a fronte di un incremento complessivo degli obiettivi operativi di circa il 46%. L’incremento dell’efficacia produttiva è confermata dal maggior numero di obiettivi pienamente conseguiti nel 2011, rispetto a quanto avvenuto nel 2010, con un aumento complessivo di 8,4 punti percentuali, particolarmente accentuato per gli obiettivi relativi alle aree di produzione statistica. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Obiettivi Al netto di Presidenza e OIV-Uts, considerando gli anni/persona impiegati per Direzione, nel 2011: - 1.400 obiettivi operativi previsti all’inizio - 1.341 conclusi - 21 obiettivi in ritardo - 99,35% stato di avanzamento - nel 2010 lo stato di avanzamento era il 98,8%, nel 2009 il 98,9%, ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Dinamica dell’attività per obiettivo strategico OBIETTIVI OPERATIVI 2010 2011 Variazione 2011/2010 OBIETTIVI STRATEGICI Stato di Stato di Obiettivi 2010 n. avanzamento % Obiettivi 2011 n. avanzamento % al 31/10 al 31/11 Obiettivi n. Stato di avanzamento delle azioni % 01 Valutare le esigenze informative 5 100,0 5 100,0 0,0 0,0 02 Produrre informazione statistica rilevante 474 97,8 871 98,9 83,8 1,1 03 Condurre ricerche metodologiche e applicate 56 91,8 81 99,7 44,6 7,9 04 Sviluppare il Sistan 41 94,4 47 100,0 14,6 5,6 05 Favorire lo sviluppo dei sistemi informativi della PA 40 96,9 43 100,0 7,5 3,1 06 Contribuire allo sviluppo del SSE 22 97,7 18 100,0 -18,2 2,3 07 Diffondere e comunicare l'informazione statistica e le analisi 96 98,7 84 100,0 -12,5 1,3 08 Promuovere la formazione e la cultura statistica 11 100,0 7 100,0 -36,4 0,0 09 Sviluppare processi amministrativi e gestionali 197 99,4 244 99,5 23,9 0,1 10 Migliorare capitale umano e condizioni di lavoro 25 98,4 9 100,0 -64,0 1,6 967 97,9 1.409 99,3 45,7 1,4 TOTALE ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Obiettivi individuali In base al D. Lgs. 150/2009, gli obiettivi individuai sono stati assegnati su tre livelli: 1) al personale dirigenziale di livello generale (Direttore Generale, Direttori di dipartimento, Direttori centrali) 2) al personale dirigenziale di livello non generale (Dirigenti di II fascia e Dirigenti di servizio 3) al personale non dirigenziale (personale dei primi III livelli senza responsabilità di servizio e personale IV-VIII) ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Obiettivi individuali – dirigenza generale Ogni anno, nell’ambito degli obiettivi strategici di lungo termine, il Presidente individua degli obiettivi di breve termine, articolati in sotto-obiettivi, che assegna alla dirigenza generale, con la quale vengono negoziati i risultati da perseguire nell’anno. Nel 2011: - 10 obiettivi strategici di lungo periodo - 10 obiettivi a breve - 35 sotto - obiettivi - 148 risultati - 264 obiettivi operativi associati agli obiettivi strategici - 18,8% del totale degli obiettivi nel PAA - 663,62 anni/persona - 30,6% del totale degli anni/persona ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Obiettivi individuali – dirigenti dei servizi I dirigenti generali, a loro volta, assegnano un massimo di tre obiettivi ai dirigenti dei servizi. Nel 2011: - 20 obiettivi individuali ai dirigenti dei servizi della Direzione generale - 95 obiettivi individuali ai dirigenti dei servizi delle direzioni tecniche (esclusi gli uffici territoriali) - 30 obiettivi individuali ai dirigenti degli uffici territoriali Ciascun dirigente di servizio invia al proprio dirigente generale: - una relazione su attività e modalità (previsione) - una relazione su attività e modalità (rendiconto) - scheda obiettivi compilata (rendiconto) ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Obiettivi individuali - personale Nel sistema in vigore nel 2011, il personale è associato a: - obiettivi di gruppo - contributo fornito al raggiungimento degli obiettivi dell’unità organizzativa di appartenenza definiti dal monitoraggio del PAA e dalla quota di tempo impegnato su ciascun obiettivo. Oltre l’80% del personale ha assegnati tre obiettivi operativi. - 1.870 unità di personale nei 54 servizi, di cui 1.609 nelle direzioni tecniche o di supporto e 261 nelle direzioni amministrative - 300 unità di personale a staff, di cui 252 nelle direzioni tecniche o di supporto e 48 nelle direzioni amministrative ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Attività per obiettivi strategici e macrostruttura OBIETTIVI OPERATIVI PRESIDENZA DIREZIONE GENERALE DIPARTIMENTI STATISTICI TOTALE OBIETTIVI STRATEGICI Stato di Stato di Obiettivi n. avanzamento Obiettivi n. avanzamento Obiettivi n. % al 31/12 % al 31/12 Stato di Stato di avanzamento Obiettivi n. avanzamento % al 31/12 % al 31/12 01 Valutare le esigenze informative 5 100,0 5 100,0 02 Produrre informazione statistica rilevante 871 98,9 871 98,9 03 Condurre ricerche metodologiche e applicate 81 99,7 81 99,7 04 Sviluppare il Sistan 47 100,0 47 100,0 05 Favorire lo sviluppo dei sistemi informativi della PA 43 100,0 43 100,0 06 Contribuire allo sviluppo del SSE 07 08 Diffondere e comunicare l'informazione statistica e le analisi Promuovere la formazione e la cultura statistica 09 Sviluppare processi amministrativi e gestionali 10 Migliorare capitale umano e condizioni di lavoro TOTALE 3 100,0 15 100,0 18 100,0 1 100,0 83 100,0 84 100,0 5 9 100,0 100,0 1 100,0 6 100,0 7 100,0 124 99,1 115 100,0 244 100,0 7 100,0 2 100,0 9 100,0 132 99,2 1.268 99,3 1.409 99,3 ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Pari opportunità e bilancio di genere Nel 2011, l’Istituto conferma la sua sensibilità alle tematiche delle pari opportunità, con: - azioni di promozione e sostegno delle pari opportunità e del benessere organizzativo (Consigliera di fiducia, CUG) - strumenti informativi relativi al personale che permettono analisi di dettaglio distinte per genere (retribuzione, utilizzo di supporti e sostegni, tutela della genitorialità, forme flessibili di impiego, ecc.), da cui: • 58,8% donne, a tempo indeterminato • 61,61% donne, a tempo determinato • 46% degli incarichi dirigenziali sono ricoperti da donne • 58,5% dirigenti U.O. Nel periodo 2009-2011 sono stati concessi congedi parentali a 280 donne e 132 uomini. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Pari opportunità e bilancio di genere - Consigliera di fiducia, nomina 2 marzo 2011 - Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, nomina 30 marzo 2011 - Benessere organizzativo (rilevazione) - Telelavoro (per 133 unità di personale, pari al 5%) - Bilancio di genere (gender budgeting) - Attività di ricerca sulle questioni della parità di genere (Commissione Parità, UNECE Gender Statistics, Dipartimento Pari Opportunità per l’indagine sulla violenza contro le donne, rilevazione sui comportamenti e atteggiamenti discriminatori) ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Indicatori della performance organizzativa Inizialmente, indicatori suddivisi per: - Definizione e sviluppo dei documenti di programmazione, controllo e valutazione - Accesso a dati e informazioni tramite web - Innovazione tecnologica e metodologica - Leadership nazionale e internazionale - Coordinamento e promozione della statistica ufficiale in Italia - Soddisfazione e i bisogni dell’utenza - Valorizzazione delle risorse umane - Portafoglio attività e servizi - Stato di salute dell’amministrazione Come richiesto dalla CiVIT, nella Relazione gli indicatori sono stati raggruppati per obiettivo strategico, con l’aggiunta di dati relativi alle risorse umane e finanziarie, pesi, target e grado di raggiungimento degli obiettivi. Work in progress. ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013 Dove si trova la Relazione Nel sito www.istat.it alla sezione Trasparenza, valutazione e merito http://www.istat.it/it/files/2011/09/relazione_performance_2011.pdf ROMA 21-22 FEBBRAIO 2013