Progettare ambienti come esperienze di apprendimento e formazione di competenze Vicenza, 2 dicembre 2010 1 Uno scenario introduttivo 3 LUB – Facoltá Scienze della Formazione …cosa significa prendere atto della realtà mutata ed in continuo cambiamento? 4 …nativi digitali e non solo: fuori dall’aula informazione e interazione continua …sviluppo laterale degli apprendimenti (informale); i nativi digitali hanno giá contribuito a modificare abitudini cognitive, forme di rappresentare e conoscere il mondo (Prensky, 2001, 2008; Ferri, 2008; Rivoltella, 2006, 2008) 5 …nativi digitali e non solo: fuori dall’aula un apprendimento continuo …espressione di atteggiamenti naturali di cooperazione, condivisione, costruzione, comunicazione; …emergente connessionismo: “i” phone, “pod”, “pad”, accesso e scambio informativo senza più limiti all’integrazione di differenti canali cognitivi e sensoriali. 6 … Non c'è vento favorevole per chi non sa in che porto vuole andare. Seneca 7 …un sistema che si rinnova Occorre migliorare le forme di valutazione. E il miglioramento dovrà focalizzarsi sulla misurazione dell’ incremento della padronanza di forme di pensiero elevate in tutti gli studenti. Così come sulla misurazione delle competenze analitiche e di soluzione di problemi complessi. Blueprint for reform (agosto 2010) 8 …le nuove direzioni indicate dalle Blueprint Sviluppare un più efficace accertamento che misuri il pensiero complesso, incoraggi gli studenti a raggiungere le conoscenze e le competenze di cui hanno bisogno nel mondo reale. Queste nuove forme dovranno includere le prestazioni e i progetti, raccolti nel portfolio, attorno a standards creati in collaborazione dalle scuole e dalle Istituzioni di riferimento. Così da assicurare agli studenti il possesso delle competenze per proseguire negli studi e nella vita. Blueprint for reform (agosto 2010) 9 Key competences – EU point of view 1. Communication in the mother tongue 2. Communication in foreign languages 3. Mathematical competences and basic competences in science and technology 4. Digital competence 5. Learning to learn 6. Social and civic competence 7. Sense of initiative and entrepreneurship 8. Cultural awareness and expression DeSeCo (OECD) point of view (Education) 1. Develop and conduct life plans and personal projects; 2. Cooperate; 3. Interpersonal and relational 4. Actively use knowledge and Information; 5. Manage and resolve conflicts; 6. Actively use the technology; 7. Realistic self image; 8. Commitment, task involvement. P21 point of view (Education) …i percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Regolamento licei (agosto 2010) 13 …una convergenza di indirizzi… …coltivare la qualità del pensiero e delle intelligenze di ognuno; …incrementare la qualità delle scuole nel XXI secolo; …costruire scuole come comunità professionali di apprendimento; …formare le competenze ad apprendere continuamente; …porre al centro la persona che apprende, pensare e progettare l’organizzazione attorno ad essa per l’apprendimento 14 Crescita e sviluppo Contesti disseminati… Qualità Mondo Istituzione Comparazione Organiz zazione Scuola – Comunità Gruppi Comunità Mondo cultural e Classe Gruppo Visione pedagog ica Mondo psicolo gico Deep Learning Metodologie Persona 15 …naturali reti di prossimità, attive, per apprendere • si aiutano a risolvere problemi, relazionali, di studio, partecipativi; • si attivano reti di prossimità, flussi comunicativi, appartenenze, attraverso le quali si generano spazi dell´informale, che contestualmente realizzano forme di apprendimento tra pari, di tutoraggio, reciproco, di sostegno 16 Se ascolto, dimentico; Se vedo, ricordo; Se faccio, comprendo. Confucio Key competencies Contesti di apprendimento - Creano le pratiche didattiche, il sostegno, gli ambienti fisici che potenziano l'insegnamento e l'apprendimento, le competenze del XXI secolo; - Supportano la classe intesa come comunità di apprendimento professionale che permette agli studenti di collaborare, condividere le migliori pratiche e di integrare le competenze; - Consentono agli studenti di apprendere questioni del mondo reale (ad esempio, attraverso problemi, casi, ricerca) Contesti di apprendimento nei quali: 1. Le persone sono il centro del processo di apprendimento; 2. Si progettano processi attivi; 3. Si usano materiali differenti per stili differenti 4. Di definisce come si apprende 5. Si attivano relazioni significative; 6. Si lavora in gruppo; 7. Si comprendono i processi non solo il risultato finale; 8. Si progettano i contenuti delle discipline attorno a questioni chiave o grandi idee. Contesti nei quali 1. La pedagogia è costruttiva; 2. L’esperienza è continua; 3. Il setting è cooperativo; 4. I significati trasformano; 5. Le decisioni sono partecipate; 6. L’apprendimento è consapevole; Quale scenario per l´apprendimento? LUB – Facoltá Scienze della Formazione c) Ricerca pedagogica Gli studenti non ricevono e non elaborano passivamente le informazioni: sono partecipanti attivi nel processo di apprendimento (P.I.S.A. 2001) E’ cambiato il modo di apprendere (How people learn, J.D. Bransford, 2000) III * Assunto La pratica metacognitiva educa alla riflessione e al pensare bene. 22 Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica LUB – Facoltá Scienze della Formazione • … ambiente significativo di – – – – – Relazione Esperienza Costruzione Innovazione Ricerca 23 Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica 1. Fattori coinvolti nei processi di apprendimento a. Le ricerche hanno evidenziato che: a. la conoscenza umana è costruttiva vs trasmissiva; b. la motivazione va intenzionalmente sostenuta vs casualità; c. la trasferibilità di quanto appreso è continua vs discontinua; d. le differenze individuali vanno considerate come risorsa vs problema; e. la pratica dei processi metacognitivi è ordinaria vs straordinaria; f. la forma di valutazione è influente l’apprendimento vs ininfluente. Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica b. Gli individui differiscono per come: a. elaborano le informazioni; b. costruiscono significati e li applicano a nuove situazioni; c. eseguono compiti o raggiungono risultati diversi; d. usano competenze, atteggiamenti e preferenze nell’affrontare compiti di diversa natura. Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica c. Vi è quindi relazione tra l’apprendimento e le differenze individuali, evidenziate da: a. gli stili cognitivi; b. le strategie di apprendimento; c. le credenze sull’intelligenza consolidate. d. Utilizzare i differenti tratti individuali nelle attivitá ordinarie attraverso la progettazione di adeguati contesti e l´utilizzo di tecnologie adeguate, incrementa le potenzialità dei singoli. Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica 2. Come si articola la teoria costruttivista della conoscenza L’allievo impara attraverso: - “il pensare” e “l’agire” realizzando progetti quotidiani e complessi che attraversano. L’allievo è considerato una persona: - attiva; - sociale; - creativa; - un “apprendista” che: discute ipotizza dibatte valuta investiga realizza osserva QUELLO CHE GLI ESSERI UMANI ATTUANO QUANDO SI COMPORTANO IN MODO INTELLIGENTE IN AMBIENTI CHE RICHIEDONO COMPORTAMENTI COMPETENTI (A. Costa, 1998) persistenza: perseveranza nel caso in cui la soluzione ad un problema non è immediatamente evidente; 7. attingere alle conoscenze passate ed applicarle alla nuova situazione; 8. precisione di linguaggio e pensiero; 2. impulsività decrescente; 9. utilizzo di tutti i sensi; 3. ascoltare gli altri con intelligenza ed empatia; 10. ingenuità, originalità, intuito: creatività; 4. flessibilità di pensiero; 5. metacognizione: consapevolezza dei nostri propri pensieri; 6. ricercare accuratezza e precisione; 11. meraviglia, curiosità, e la soddisfazione di risolvere un problema (un senso di efficacia in quanto pensatore). LUB – Facoltá Scienze della Formazione 1. 28 Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica Contesto di apprendimento LUB – Facoltá Scienze della Formazione La persona è al centro processo di apprendimento. del Una nuova complessitá: - il problema di “come” è necessario organizzare il contesto, - per attivare “processi” - attraverso i quali avviene l´apprendimento, - “motivando” gli studenti - in un ambiente di ”relazioni” significative. Si realizza un ambiente di apprendimento quando questa nuova complessitá è utilizzata per organizzare il lavoro degli studenti, . 29 Quale scenario per l´apprendimento? a) Ricerca pedagogica LUB – Facoltá Scienze della Formazione L`ambiente di apprendimento viene progettato per la scoperta e la soluzione di problemi. In esso vi sono - “oggetti” per la ricerca di contenuti (libri, testi, internet, cdrom, video,); - “processi” che permettono agli allievi di utilizzare i contenuti con efficacia (verifica di ipotesi, casi di studio, gruppi di lavoro, metodi per la ricerca, scambi di opinioni continue con l´insegnante e i compagni). 30 4 LUB – Facoltá Scienze della Formazione Le Prestazioni Autentiche: Permettano allo studente di dimostrare ciò che “sa fare con ciò che sa”, utilizzando conoscenze, abilità e disposizioni in situazioni contestualizzate, simili o analoghe al reale. • Di riconoscere il significato di ciò che sta apprendendo nella sua vita, dentro e fuori dalla scuola. 31 4 LUB – Facoltá Scienze della Formazione 4.1 Le Prestazioni Autentiche: Caratteristiche 1. E’ realistica; 2. Richiede giudizio ed innovazione; 3. Chiede di “fare” la disciplina; 4. Replica o simula i contesti nei quali solitamente si è messi alla prova nella vita; 5. Valuta le abilità degli studenti di usare efficacemente ed effettivamente un repertorio di conoscenze e competenze, per trattare un compito complesso; 6. Permette appropriate opportunità di provare, praticare e consultare risorse e prendere fb e migliorare le proprie performance o compiti. 32 6 Le Rubriche di valutazione: uno strumento di (anche di punteggio) che elenca i criteri per una parte di lavoro oppure per “cosa conta “di quel lavoro (per esempio, in un’esecuzione, l’intenzionalità interpretativa, l’organizzazione, il dettaglio, la meccanicità, sono spesso dimensioni di “cosa conta”). LUB – Facoltá Scienze della Formazione Perkins (1992): 33 4 4.2 Le Rubriche di valutazione: LUB – Facoltá Scienze della Formazione McTighe e Wiggins (1999): uno strumento per valutare un prodotto oppure una prestazione. Un rubrica è composta da criteri valutativi, una scala definita, e indicatori descrittivi per differenziare fra differenti livelli di comprensione, di abilità, di qualità. 34 Contesti per esperienze di qpprendimento continue: 1. Interdipendenza positiva 2. Interazione continua 3. Responsabilità individuale e sociale 4. Trasposizione di competenze sociali 5. Valutazione fornativa; 6. Revisione continua; Conseguence for teaching and learning in a constructive and cooperative experience of learning: 1. Personalization of learning; 2. Multiple pedagogy approach “people oriented”; 3. Multiple intelligence approach; 4. Peer and tutoring support; 5. Enhance motivation; 6. Community of research. …la Scuola è una rete di prossimità? per apprendere continuamente? In connessione con il territorio? Competenze Valutazione continua CONTESTI generativi per l’apprendimento Progettazione didattica Teorie sociocostruttiviste Disposizioni Formazione delle intelligenze Curricolo implicito ed esplicito 37 Un ambiente progettato sviluppare competenze attraverso il curricolo tempo LUB – Facoltá Scienze della Formazione competenza RICHIESTA DALLA PRESTAZIONE “COMPETENTE” E ORIENTANTE conoscenze padronanza competenza abilità 38 Un ambiente progettato per sviluppare competenze attraverso il curricolo LUB – Facoltá Scienze della Formazione tempo padronanza competenza abilità conoscenze Sistema di valutazione (prestazioni – rubriche – portfolio) 39 Competenza LUB – Facoltá Scienze della Formazione Valutazione continua AMBIENTI generativi di apprendimento La progettazio ne didattica Formazione delle intelligenze Curricolo implicito ed esplicito 40 LUB – Facoltá Scienze della Formazione Elementi caratteristici Interdipendenza positiva Eterogeneità e Equa partecipazione controllo status Revisione Interazione e valutazione promozionale autentica Apprendimento faccia a faccia Cooperativo Interazione simultanea Prodotto complesso Insegnamento diretto abilità sociale Contesto generativo Responsabilità individuale 41 LUB – Facoltá Scienze della Formazione Interpretare Spiegare Applicare criticare illustrare giudicare tradurre fornire metafore descrivere esprimere giustificare predire sintetizzare costruire creare risolvere realizzare progettare assumere il ruolo di considerare immaginare riferirsi a gioco di ruolo essere cons. di realizzare rivedere riflettere auto-valutarsi analizzare arguire comparare contrastare inferire Empatizzare Conosapevolezza Avere Prospettiva 42 …il contesto…gli adulti/insegnanti…le pratiche - Una questione culturale? - Una questione ambientale? - Una questione di riflessione? - Una questione organizzativa? - Una questione di sviluppo e innovazione continua? - Una questione di valutazione? …Le reti della Scuola hanno creato un sistema di cambiamento… …il contesto…gli adulti/insegnanti…le pratiche - se il centro è la persona e il suo apprendimento, quale insegnante? - Se il centro è la persona e il suo apprendimento consapevole, quali sono le relazione generative (tra insegnate e studente, tra studenti e studenti) con la valutazione, la partecipazione, l’autodirezione, la motivazione….?...... …valutazione come relazione intersoggettiva tra progettato-dichiarato-agito-revisionato - Alcuni aspetti problema da considerare: Modelli di progettazione LUB – Facoltá Scienze della Formazione La Scuola come comunitá che apprende vs Isolamento dell´insegnante; - Collaborazione-tutoringcoaching tra insegnanti vs solitudine; - guida all´innovazione vs accettazione passiva; - Ridefinizione tempi dell´apprendimento vs tempi dell´insegnamento; - la Scuola ambiente esteso di apprendimento continuo vs Ambiente finito; - Una Comunitá che si autovaluta continuamete 45 LUB – Facoltá Scienze della Formazione La ricerca OECD-TALIS (2009, 2010): durante le ultime tre decadi si sono definiti due paradigmi di apprendimentoinsegnamento: il costruttivismo socio-culturale e l´insegnamento strutturato e sequenziale, spesso qualificato come tradizionale. Due paradigmi per analoghe credenze, divergenti, circa l´insegnamento e l´apprendimento. 46 Ricerca IARD 2010 Modello pedagogico Plural ità di lingu aggi Strategie unidirezionali (trasmissione) Rischio di frammenta zione nel percepito degli allievi Percezione di potenziame nto della sinergia di significati Strategie bidirezionali (circolarità insegnamentoapprendimento) Tradizionalisti 12,8% Innovatori cauti 22% Tradizionalisti flessibili 46,3% Innovatori coraggiosi 18,8% 47 PROCESSI PRODOTTI Pratiche metacognitive madrelingua Compiti esemplari di autonomia e imprenditorialità Ricerche comparate Matematica, scienza, tecnologia; Problemi da risolvere Autovalutazione ESPERIENZE di apprendimento Valutazione tra pari Progetti d’imparare a imparare …la Scuola come rete esperienze per apprendere continuamente…STRUMENTI CHE GUIDANO I PROCESSI PER GLI APPRENDIMENTI CONTESTUALIZZATI Un sistema per la valutazione della padronanza: sviluppo delle competenze attraverso il curricolo tempo competenza RICHIESTA DALLA PRESTAZIONE “COMPETENTE” E ORIENTANTE conoscenze abilità padronanza competenza 49 Un ambiente progettato per sviluppare competenze attraverso il curricolo tempo padronanza competenza abilità conoscenze sistema di valutazione 50 CONTESTO Dimensione oggettiva/Istanza oggettiva Strumenti: - famiglie di compiti significativi e complessi; - selezione delle prove; Dimensione soggettiva/ Istanza auto valutativa Strumenti: - rubriche di valutazione; - diario di bordo; - autobiografie Dimensione intersoggettiva/Ista nza sociale Strumenti: - rubriche di valutazione; - osservazioni continue; - feedback 51 …cosa implica allora valutare per formare competenze • Dove vogliamo andare? • i curricoli, le mete, le competenze; • Progettare la valutazione • come sistema differenti strumenti per l’apprendimento; • Progettare contesti per le esperienze di apprendimento • metodi, didattiche, forme, innovazione; • Riflettere sui significati… •presente, passato, futuro • Dare valore a tutte le esperienze di apprendimento informali; 52 …cosa implica allora valutare per LLL • • • • Avere memoria della propria storia; Riconoscere le opportunità; Documentare CONTINUAMENTE; Partecipare a definire e costruire • Valutare è diverso da certificare…. 53 …conseguenze della valutazione delle competenze… - adulti come partecipanti di comunità professionali in apprendimento continuo; - adulti in riflessione continua e sperimentazione ordinaria; - adulti generatori consapevoli di cultura e cambiamento - scuole che ripensano l’organizzazione (spazi, tempi, funzioni) per l’apprendimento e la centralità delle persone - coltivare cultura scolastica e consapevolezza di connettere l’apprendimento con la comunità professionale; - studenti che partecipano corresponsabilmente al loro apprendimento 54 …la professionalità del docente…. Le comunità professionali sono definite (Hord, Sommers, 2008; Zepeda, 2008; Fullan, 2005) da: - prospettive e credenze condivisi; - leadership supportiva e distribuita; - pratiche cooperative continue; - condizioni positive di setting e clima relazionale; - fiducia; - pratiche condivise; - sostenibilità dello sviluppo; - sostegno tra pari; - auto-valutazione continua. 55 …reti di prossimità per apprendere continuamente Aree di apprendimento d’imparare a imparare Matematica, scienza, tecnologia; di autonomia e imprenditorialità madrelingua …possibili sviluppi -riflessione e sviluppo - sistemi di comunicazione e di scambio continuo -progettazione tra reti; -portfolio (solo degli studenti? e le Scuole? E gli insegnanti) - progettazione con il sistema integrato - la scuola è VITA! GRAZIE! 57 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La società complessa Davanti ai cambiamenti radicali del sistema, le risposte delle istituzioni scolastiche non possono non essere altrettanto radicali. In primo piano una ridefinizione delle mappe cognitive per interpretare e utilizzare i contenuti, le competenze, i saperi particolari nel corso della vita. Formare il pensiero complesso per ri-legare insieme gli elementi che fanno parte di uno stesso sistema 58 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La società complessa Occorre recuperare la complessità del sapere, pervenendo ad una maggiore integrazione tra cultura umanistica e cultura scientifica (Morin, 2002). Occorre educare gli educatori, educarli all’amore e alla passione per la loro professione. Nella nuova complessità, la diversità appare più che mai una risorsa che permette di affrontare il cambiamento Educare e formare alla relazione con e nella diversità così come alla e nella differenza, presuppone una cultura aperta al plurale piuttosto che una monocultura semplificatoria. 59 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La società complessa Abbiamo bisogno – nell’educazione e nella formazione - di una prospettiva di “réliance” che implica un atteggiamento verso l’altro che privilegia tutto ciò che unisce e lega, comunica e accomuna. Un nuovo pensiero per il terzo millennio, ovvero una conoscenza capace di superare l’isolamento e la separazione che caratterizza molti saperi della nostra epoca. 60 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - Il sistema delle relazioni possibili E’ chiaro che tutto ciò coinvolge il sistema scuola e l’insieme delle relazioni che in esso si costruiscono e si sviluppano, così come i processi comunicativi che determinano le relazioni stesse. E’ attraverso i sistemi di relazioni che, simultaneamente, si costruisce la stessa funzione della scuola. E’ l’insieme agito delle relazioni che determina le caratteristiche della Scuola come istituzione capace di rispondere ai nuovi bisogni di formazione richiesti dalla complessità. E’ la figura dell’adulto che appare centrale nella costruzione delle relazioni nella Scuola. 61 - Il sistema delle relazioni possibili ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani Esterno Esterno Esterno Intorno Interno 62 Crescita planetaria - Il sistema delle relazioni possibili Mondo Qualità Istituzion e (planetario) ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani Comparazione Organiz zazione Scuola – Comunità Gruppi Comunità Mondo cultural e Classe Gruppo Visione pedagog ica Mondo psicolo gico Deep Learning Metodologie Persona 63 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - Il sistema delle relazioni possibili Quello che si genera dall’intreccio e dall’interpretazione delle relazioni è il Contesto di apprendimento (vs ambiente) Un contesto che viene considerato centrato sulle persone, osservate in sistemi di relazioni sociali – sia prossimali che distali – all’interno di ambienti fisici che offrono opportunità e vincoli di comportamenti; realtà che cambiano nel tempo. Il contesto non è indifferente per la formazione continua degli insegnanti e il loro agire quotidiano. Una relazione che possiamo definire come una storia di microscambi generati dentro al contesto e con questo in interdipendenza. 64 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - Il sistema delle relazioni possibili Evidenti le ricerche sui neuroni specchio le teorie costruttiviste della conoscenza I sistemi di valutazione autentica Le teorie della metacognizione 65 - La scuola cooperativa: utopia? Modello pedagogico ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani Plur alità di ling uag gi Strategie unidirezionali (trasmissione) Rischio di frammentazion e nel percepito degli allievi Percezione di potenziamento della sinergia di significati Tradizionalisti 12,8% Tradizionalisti flessibili 46,3% Strategie bidirezionali (circolarità insegnamentoapprendimento) Innovatori cauti 22% Innovatori coraggiosi 18,8% 66 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? la scuola è essa stessa cultura e non solo una preparazione per la cultura, un riscaldamento. Quindi la scuola metacomunica gli atteggiamenti e le credenze che sostengono poi le azioni, evidenziando in quali forme e profondità esprime la sua cultura intesa come un modo di venire a capo dei problemi umani, delle transazioni umane di ogni tipo, rappresentate in forma simbolica (Bruner, 1997) 67 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Serve lavorare a creare le condizioni di contesto affinché ciò che succede a livello educativo possa essere osservato, analizzato, compreso da parte degli allievi e dei docenti. • Possiamo riferirci al setting educativo, all’ambiente educativo, al clima relazionale e alle ragioni per cui si ha cura di negoziarne l’organizzazione e l’istituzione con il gruppo-classe, di condividerlo con i colleghi della scuola o con una rete/comunità di discorso e di pratiche in cui ci si riconosce come docenti. 68 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Le relazioni possono operare per distribuire potere, inteso come la capacità di concepirlo come possibilità di essere attivi e propositivi nel proprio ambiente di vita. In questo modo l’idea di potere divorzia dall’idea di controllo: potere diventa spazio di possibilità, capacità di interagire e creare qualcosa di nuovo e importante, qualcosa che esiste nell’interdipendenza, che dà valore alle diversità. 69 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • La relazione è un capitale sociale, in quanto è risorsa per l’individuo e/o per la società (Donati, 2000) • Il valore di capitale sociale si basa sulla dimensione relazionale, ovvero la scambietà che produce un bene condiviso, da cui derivano particolari risorse come effetti secondari. • La relazione è quindi uno strumento che necessita di attenzione particolare affinchè il contesto ne permette la realizzazione piena come atto relazionale fra le persone. 70 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Il cooperative learning e le pratiche didattiche conseguenti probabilmente incarnano le potenzialità a forte base relazionale. • Se da una parte gli effetti formativi di disseminazione delle pratiche sono entrati nell’indagine Iard come aspetto innovativo, si tratta di chiedersi come mai le scuole non siano ancora – a dispetto delle ricerche – pienamente cooperative. 71 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Un’ipotesi è che il tempo e gli effetti positivi si siano fermati in classe. Oppure assistiamo a velocità culturali differenti? • Perché la cultura cooperativa – già presente massicciamente in Italia – non ha promosso una scuola cooperativa? 72 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Cosa significa superare il cooperative learning e portalo nella scuola e fuori dalla scuola? • Come sviluppare capitale scolastico? • Fondamentale è il passaggio da una visione individualistica ad una visione condivisa, dove l’elemento caratterizzante è dato dalla costruzione di una rete di rapporti significativi tra i membri della scuola, in grado di farli sentire strettamente connessi. 73 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • In un contesto cooperativo gli insegnanti possono contare – sulla possibilità di condividere e confrontarsi sulle pratiche professionali, – sui significati dell´appartenenza alla medesima organizzazione, – sulle prossimità delle relazioni e sulla legittimazione delle pratiche – sulle riflessioni trasformative che accadono durante le esperienze di insegnamentoapprendimento, – sugli apprendimenti informali 74 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • Le comunità professionali sono definite (Hord, Sommers, 2008; Zepeda, 2008; Fullan, 2005) da: • credenze, valori e vision condivisi; • leadership supportiva e distribuita; • apprendimento cooperativo e applicato; • condizioni positive di setting e clima relazionale; • fiducia; • pratiche condivise; • sostenibilità dello sviluppo; • sostegno tra pari; • auto-valutazione continua. 75 ARIAC – Loppiano 2010 – Piergiuseppe Ellerani - La scuola cooperativa: utopia? • L’esempio della Finlandia: come i risultati che si vedono si fondano sull’invisibile relazione positiva • Come sono e cosa realizzano gli altri che hanno successo? • Fiducia cooperazione e responsabilità. • Sono queste le tre linee guida che orientano e sostengono i contesti di relazione tra adulti nella Scuola finlandese. • Il cuore delle relazioni umane coinvolte nel sistema educativo Finlandese e della società è la forte e positiva cultura di fiducia, cooperazione e responsabilità. 76