Università degli Studi di Macerata ANALISI DEI BILANCI BANCARI ATTIVITA’ BANCARIA Attività di raccolta e impiego delle risorse finanziarie LEZIONE DEL 28 FEBBRAIO 2012 1 OBIETTIVI QUANTITATIVI E QUALITATIVI DELLA RACCOLTA DEI MEZZI FINANZIARI L’esercizio della funzione di intermediazione finanziaria e monetaria presuppone che la banca disponga di adeguate risorse finanziarie sia quantitativamente, sia qualitativamente Obiettivi quantitativi variano in funzione: della qualità del management: più o meno orientato al profitto e al rischio; dalla struttura organizzativa: esempio numero sportelli sul territorio… dalla situazione economica patrimoniale; dalla dimensione; dalle caratteristiche socio-economiche della zone in cui le banche operano; della situazione economica del periodo. 2 OBIETTIVI QUANTITATIVI E QUALITATIVI DELLA RACCOLTA DEI MEZZI FINANZIARI Obiettivi qualitativi riguardano le forme della raccolta: • diretta: depositi di vario tipo, pronti contro temine, valori mobiliari… • indiretta: in base alle indicazione della clientela viene predestinata a determinati investimenti intestati alla stessa clientela; sono operazioni che entrano nel bilancio della banca sottoforma di commissioni percepite dalla banca per il servizio prestato 3 GRADO DI STABILITA’ E DI ELASTICITA’ DELLA RACCOLTA Le diverse forme di raccolta incidono diversamente sulla liquidità della banca e la loro diversa combinazione influisce sulla stabilità della massa raccolta e sulla elasticità rispetto all’andamento dei tassi di interesse, sull’inflazione, all’andamento del tasso di cambio… 4 GRADO DI STABILITA’ E DI ELASTICITA’ DELLA RACCOLTA • • Raccolta stabile: agevola la gestione della clientela, quindi minori costi e anche maggiori ricavi derivanti da una più facile gestione del suo investimento. Raccolta elastica: la capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni interne ed esterne alla banca che possono richiedere rapidi cambiamenti nel mix di operazioni di cui la raccolta si compone. ELASTICITA’ E’ UNA COMPONENETE NECESSARIA DELLA RACCOLTA AFFINCHE’ ESSA POSSA ESSERE STABILE!!! Le due componenti possono essere perseguite attraverso l’approccio: dei grandi numeri: frazionare al massimo il numero dei rapporti di clientela cercando di non sacrificare i volumi; massima diversificazione: in base alle scadenze, modalità di remunerazione valute etc che consentono di compensare i flussi relativi alla raccolta 5 LA RACCOLTA DIRETTA: FORME TECNICHE CHE SODDISFANO LE ESIGENZE DI INVESTIMENTO DEL RISPARMIO E DELLA LIQUIDITA’ DEI CLIENTI Rapporto di credito/debito fra cliente e banca: entrano rispettivamente nelle attività e nelle passività del bilancio dell’uno e dell’altra e danno luogo a ricavi/costi nei rispettivi conti economici. Depositi a risparmio: libretti nominativi – libretti al portatore; Depositi di risparmio vincolati: il cliente si impegna a non eseguire operazioni di prelevamento prima di un termine convenuto; Certificati di deposito: sono titoli trasferibili, rappresentativi di depositi a Scadenza vincolata. Sono soggetti al rischio di mancato rimborso del capitale in caso di liquidazione anticipata da parte del depositante; Pronti contro termine: un soggetto compra a pronti dalla banca una determinata quantità di titoli e contemporaneamente si impegna a rivendere al termine convenuto e dalla medesima banca, un pari quantitativo di titoli della stessa specie ad un prezzo prestabilito. 6 LA RACCOLTA DIRETTA: FORME TECNICHE CHE SODDISFANO LE ESIGENZE DI DISPORRE DI STRUMENTI BANCARI COME MEZZO DI PAGAMENTO Conto corrente di corrispondenza: è un contratto con cui una banca si impegna a svolgere tutti gli incarichi e le operazioni che nei limiti contrattuali ed in uso le saranno affidati dai clienti come ad esempio pagamenti a terzi, riscossioni di crediti cambiari ed ordinari… Sono solitamente conti creditori, ovvero rappresentano un debito per la banca e sono detti quindi passivi. Si caratterizza per due elementi essenziali: 1. Deposito bancario di denaro: la banca si obbliga a ricevere il denaro che il cliente le versa e a trattenere quello ricavato dall’esecuzione degli incarichi di riscossione costituendonsi debitrice dell’equivalente 2. La banca riceve dal correntista un mandato: si assume l’obbligo di eseguire gli incarichi che entro i limiti contrattuali il cliente le conferirà 7 LA RACCOLTA DIRETTA: FORME TECNICHE CHE SODDISFANO LE ESIGENZE DI DISPORRE DI STRUMENTI BANCARI COME MEZZO DI PAGAMENTO I conti correnti di corrispondenza sono: passivi: rappresentano un debito per la banca, attivi: rappresentano un credito per la banca quando compie pagamenti allo scoperto per conto del cliente Sono utilizzabili attraverso varie forme tecniche di pagamento, fra le quali domina tuttora l’assegno bancario: titolo di credito che prevede l’ordine di pagamento di una somma determinata rivolta dal correntista alla banca presso la quale detiene il conto corrente a favore di un terzo beneficiario 8 LA RACCOLTA INDIRETTA: FORME TECNICHE Non danno luogo a rapporti in cui la banca si costituisce debitrice nei confronti del depositante mediante l’emissione di proprie passività finanziarie. Rientrano tra le attività di intermediazione e di consulenza mobiliare svolta dalle banche. Operazioni di investimento in titoli effettuati dalla clientela accompagnate da un servizio di custodia e di amministrazione Gestione dei patrimoni della propria clientela: è un contratto mediante il quale il cliente affida alla banca una data somma di denaro con l’incarico di investirla in altri valori (depositi bancari, titoli obbligazionari o azionari..) per l’ottenimento di una adeguato risultato reddituale 9 Il RICORSO AL MERCATO MOBILIARE Le autorità creditizie raccomandano alle banche che per utilizzare gli strumenti de mercato mobiliare è necessario mantenere una gestione sana e prudente, valutare attentamente le modalità e i tempi nei quali coprire i nuovi spazi operativi e adottare adeguati strumenti di governo dei rischi connessi alla gestione congiunta di attività e passività a breve, a mediolungo termine. In base all’art 12 del TUB le banche, in qualunque forma costituite, possono emettere obbligazioni, anche convertibili, nominali e al portatore. Obbligazioni: speciali titoli di credito si dividono in: •ordinarie: attribuiscono ai possessori il diritto ad essere rimborsati, alla scadenza convenuta in base al valore nominale del titolo e a ricevere periodicamente un interesse; •convertibili: offrono al sottoscrittore la possibilità di mantenere lo status di creditore della società sino alla scadenza oppure di mutare in un determinato periodo della vita del titolo e secondo un rapporto di cambio prefissato, il proprio status in quello di azionista della società che ha emesso le obbligazioni (procedimento diretto) o di un’altra società (procedimento indiretto); •con warrant: incorporano uno specifico diritto che conferisce al possessore la facoltà, da esercitarsi entro un determinato periodo di tempo prestabilito, di acquistare o di sottoscrivere una o più azioni o altri valori mobiliari a un prezzo di solito prefissato. E’ staccabile dall’obbligazione e può essere oggetto di negoziazione separate. 10 FUNZIONE ECONOMICA DELLE OBBLIGAZIONI Obbligazioni ordinarie: rappresentano per le banche una forma tecnica di raccolta di mezzi finanziari a medio lungo termine, che permette una certa stabilità della raccolta e che consente l’utilizzo per operazioni d’investimento a scadenza non breve. Obbligazioni convertibili in azioni proprie: la funzione è duplice, da un lato consentono alla banca di procurasi risorse finanziarie durevoli che possono, al momento della conversione trasformarsi in capitale azionario. Di solito viene fatta al posto di un’emissione azionaria diretta quando per le condizioni poco favorevoli del mercato o per le condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie della banca. 11 TITOLI STRUTTURATI Sono obbligazioni o certificati di deposito il cui rendimento dipende dall’andamento di una o più variabili finanziarie, come prezzi di commodities, tassi di interesse, tassi di cambio, titoli azionari. Il rendimento presenta due distinte componenti: una parte garantita: spesso viene assicurato all’investitore solo il rimborso del prezzo di sottoscrizione; una parte indicizzata: può essere definita nelle forme più svariate, ad esempio al rendimento garantito deve sommarsi un rendimento pari a un multiplo dell’incremento (decremento) percentuali intervenuto nel periodo nel valore di un indice azionario, di un tasso di cambio o del prezzo di una commodity. Le banche a fronte dell’immissione di tali titoli effettuano anche operazioni in derivati per la copertura dell’opzione (parte indicizzata). La convenienza di questo tipo di raccolta dipende dalla differenza tra il prezzo dell’opzione e quello pagato alla controparte per l’operazione di copertura. Di solito la differenza è sempre positiva per la banca e consente di abbattere il costo della raccolta pagato sulla parte garantita del titolo strutturato al di sotto del tasso di mercato utilizzato per calcolare il valore attuale dell’importo nominale da rimborsare. 12 I PRESTITI SUBORDINATI Sono prestiti assunti dalla banca per durata pari o superiore ai cinque anni in base ad accordi vincolanti per cui in caso di liquidazione della stessa banca, il capitale viene rimborsato solo dopo aver liquidato tutti i debiti in essere della banca emittente. Non sono economicamente e civilisticamente assimilabili ai mezzi propri patrimoniali, rientrano nel calcolo del coefficiente patrimoniale minimo obbligatorio collegato al rischio aziendale – Patrimonio di vigilanza I vantaggi per la banca: incremento dei mezzi propri in modo più elastico rispetto alle emissioni azionarie; il costo è interamente deducibile ai fini fiscali Svantaggi per la banca: i prestiti vanno rimborsati alla scadenza con il rischio di problemi di tesoreria riproponendo il tema della ricapitalizzazione 13 EMISSIONE DI TITOLI AZIONARI Le emissioni azionarie insieme con l’accantonamento degli utili (autofinanziamento aziendale) rappresentano la principale fonte di mezzi propri, aspetto sul quale sono legate le possibilità di espansione e di assunzione di rischi da parte delle banche, che devono rispettare i diversi coefficienti patrimoniali fissate dalle norme di vigilanza. 14 EMISSIONE DI TITOLI AZIONARI Tipi di titoli azionari: azioni ordinarie: assegnano diritti al dividendo, al rimborso del capitale, diritto di opzione, diritto al voto alle assemblee ordinarie e straordinarie; azioni privilegiate: non assegnano diritto di voto nelle assemblee ordinarie, ma solo in quelle straordinarie azioni di risparmio: possono essere emesse anche al portatore e sono prive del diritto di voto nelle assemblee 15 L’IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE: I PRESTITI BANCARI E’ l’attività tipica della banca quale intermediario finanziario attraverso il quale le banche hanno svolto un ruolo attivo nello sviluppo dell’economia e della società. I prestiti bancari sono una delle fonti fondamentali dello sviluppo delle dimensioni di una banca anche per effetto del cosiddetto moltiplicatore dei depositi. L’utilizzo da parte della clientela del prestito ha come effetto di immettere sul mercato risorse finanziarie, a loro volta utilizzate da altri soggetti e cosi via. Il ciclo può durare all’infinito, ma ad ogni passo del suo sviluppo vi saranno soggetti che depositeranno le risorse in banca , magari nella stessa banca che ha concesso il prestito. 16 L’IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE: I PRESTITI BANCARI Rischio nella concessione dei prestiti: rischio economico: riguarda la redditività aziendale ed è collegato al rischio di credito, ovvero con l’insolvenza del soggetto affidato che comporti la perdita del capitale e degli interessi non corrisposti; rischio finanziario: riguarda la liquidità aziendale, nell’aspetto inerente al mancato rientro di flussi finanziari oggetto delle operazioni di prestito. Qualità dei prestiti (concetto economico, la definizione tecnica è dettata dalle norme contenute nell’accordo di Basilea II: in bonis: vi è il rispetto delle scadenze di rimborso; past due: in arretrato nei pagamenti (scaduti sconfinati da più di 180 giorni); incagliati: situazione di oggettiva difficoltà del debitore che la banca ritiene possa essere risolta in un ragionevole periodo di tempo (oltre a incagli oggettivi); ristrutturati: rinegoziate a condizioni no in linea con il mercato con rilevazione di perdita per la banca sofferenze: insolvenza definitiva 17 FORME TECNICHE: I PRESTITI BANCARI Le operazione che normalmente entrano in questa categoria sono: apertura di credito in conto corrente; operazioni che si basano sulla circolazione cambiaria; cessione dei crediti; anticipazione; operazioni che facilitano il finanziamento in valori mobiliari; mutuo 18 FORME TECNICHE: I PRESTITI BANCARI Importante, dal punto di vista tecnico economico distinguere tra prestito e affidamento o fido Fido: impegno assunto dalla banca di mettere una somma a disposizione del cliente, di assumere o di garantire per suo conto un’obbligazione. Tutti i prestiti nascono da un fido, poiché la banca compie sempre la valutazione del credito che può essere attribuito al cliente, ovvero del rischio che può essere assunto nei suoi confronti. E’ quindi un accordo preliminare rispetto ai contratti bancari di prestito. L’importo affidato può essere utilizzato in diversi modi: in una sola volta totalmente, gradatamente entro limiti di tempo prestabiliti o indeterminati e può dar vita ad un solo prestito o a più prestiti. 19 L’APERTURA DI CREDITO IN CONTO CORRENTE E’ il contratto con il quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di danaro, per un periodo prestabilito o a tempo indeterminato (art. 1842 cod.civ); E’ una tipica operazione bancaria attiva ed è diversa dal mutuo (contratto reale) perché si perfeziona indipendentemente dalla consegna materiale del denaro: il cliente è libero di utilizzare o meno il credito concesso e sarà obbligato a versare alla banca interessi solo sulle somme effettivamente utilizzate; Il cliente potrà ripristinare la disponibilità mediante versamento successivi e potrà utilizzare il credito anche attraverso emissione di assegno bancari o impartendo ordini di pagamento; Costituisce un modo per ampliare le disponibilità del conto corrente, con l’autorizzazione della banca; 20 L’APERTURA DI CREDITO IN CONTO CORRENTE Può assumere caratteri differenti, a seconda si tratti: • Credito per elasticità di cassa: il cliente è autorizzato dalla banca a prelevare in modo eccedente alla propria disponibilità, si formano scoperti occasionali; • apertura di credito ordinaria: la banca stabilisce il limite massimo di scoperto che può essere raggiunto dal cliente; • apertura di credito garantita: la banca può richiedere delle garanzie al cliente che possono essere personali (avallo, fideiussione) o reali (pegno, ipoteca. 21 LO SCONTO Contratto con il quale l’azienda di credito ordinario, previa deduzione dell’interesse, anticipa al cliente affidato l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso (art 1858 c.c.); Un’operazione di prestito monetario garantito dalla cessione del credito; Lo sconto più diffuso è quello degli effetti cambiari. Rappresenta uno strumento utile per gli imprenditori che monetizzano in anticipo i propri crediti. Da qui la funzione “sociale e d economica” dello sconto; 22 LO SCONTO Il guadagno della banca è rappresentato dalla differenza (sconto) tra il valore nominale del credito cedutole e la somma anticipata al cliente, la quale è calcolata deducendo dal valore nominale del credito l’interesse, per il tempo che intercorre fra la data dello sconto e quella della scadenza del credito; La cessione del credito alla banca costituisce una cessione pro solvendo e non prosoluto: in questo modo la banca è tutelata contro il rischio di inadempimento del debitore ceduto. Lo scontatario resta perciò obbligato al pagamento nei confronti della banca, ove, alla scadenza, il debitore ceduto non paghi; Talvolta l’operazione è collegata ad un “castelletto”, ovvero un fido utilizzabile dall’azienda affidata quando sistematicamente anticipa l’incasso dei propri crediti; Il ricorso allo sconto tende attualmente ridursi per l’emergere di nuove operazioni, quali il factoring che sulla base nel TUB può essere svolto anche dalla banche. 23 L’ANTICIPAZIONE BANCARIA E’ un contratto di prestito monetario a breve termine con scadenza determinata, garantito da pegno di merci, di valori mobiliari o di crediti, costituito dall’azienda affidata a favore dell’istituto di credito finanziatore (art 1846 c.c.); L’operazione risulta composta da: 1. contratto principale, detto polizza di anticipazione: comprende le principali clausole del contratto quali, la costituzione di un pegno, l’ammontare del prestito, la forma, la scadenza etc… 2. contratto accessorio, evidenzia che il debitore dà in pegno alla banca un bene mobile da restituirsi in natura dopo l’estinzione del contratto di prestito; 24 L’ANTICIPAZIONE BANCARIA Il debitore perde la disponibilità del bene, pur mantenendone la proprietà; Il debitore ha la facoltà di riottenere in tutto o in parte le cose impegnate, rimborsando proporzionalmente il credito relativo; Se nel corso dell’anticipazione il valore della garanzia reale diminuisce oltre una certa misura (10%) rispetto a quello che era al tempo della stipulazione del contratto, la banca ha diritto di chiedere al cliente un supplemento di garanzia o il rimborso parziale del prestito, in mancanza dei quali si procede alla vendita parziale o totale delle cose impegnate. Il valore del bene mobile dato in pegno è di norma superiore al finanziamento concesso dalla banca. 25 Il MUTUO Il mutuo è una ben definita struttura tecnica di prestito che si differenzia nettamente dalle altre forme per specifiche caratteristiche. E’ un prestito monetario a protratta scadenza, contraendo il quale il beneficiario si obbliga oltre al pagamento degli interessi, alla restituzione graduale del capitale mutuato con rimborsi periodici stabiliti contestualmente alla stipulazione del contratto (piano di ammortamento); le rate del piano di ammortamento possono essere: rate posticipate decrescenti comprensive di quote di capitale costante e quote di interesse decrescenti calcolate sul residuo debito; rate posticipate costanti comprensive di quote di capitale crescenti e di quote di interessi decrescenti; 26 Il MUTUO le condizioni di tasso possono essere fisse o variabili per l’intera durata del finanziamento, oppure possono essere variabili con l’opzione di passare al tasso fisso dopo un certo periodo di tempo; Il costo dell’operazione comprende oltre agli interessi, le spese sostenute dalla banca per la stima dl bene, eventuali parcelle notarili e altri oneri accessori ad esempio premi di assicurazione; Di solito sono garantiti da ipoteca di primo grado sull’immobile oggetto del finanziamento. 27 I CREDITI DI FIRMA La banca si impegna ad assumere o a garantire un’obbligazione di un terzo. Possono essere: credito di accettazione: la banca autorizza un terzo a spiccare o a far spiccare tratte su di essa e si impegna ad accettarle; credito di avallo: la banca garantisce l’obbligazione di un terzo tramite avallo o fideiussione. Sono operazioni di credito anche se non vi è l’esborso monetario immediato, in quanto la banca si espone al rischio di dover adempiere l’obbligazione assunta o garantita per conto del cliente nell’ipotesi che questi sia insolvente alla scadenza. 28 CREDITO AL CONSUMO Le banche concedono prestiti destinati a sostenere il consumo, generalmente sono concessi alle persone per l’acquisto di beni e servizi di consumo corrente E’ una forma tecnica riconducibile alla aperture dei credito semplici, che prevedono: - credito non finalizzato: erogazione in unica soluzione a favore dell’affidato; - credito finalizzato: erogazione del prestito direttamente al fornitore del bene Hanno scadenza determinata e non consentono il ripristino della linea di credito originaria in concomitanza con i rimborsi La banca decide di effettuare il prestito sulla base di un’istruttoria sulla prevista capacità di rimborso del beneficiario 29 CREDITO AL CONSUMO Il rimborso dei prestiti è previsto in base ad un piano di ammortamento a rate costanti caratterizzato da scadenze per lo più mensili, questo per agevolare la pianificazione finanziaria individuale del beneficiario La scadenza è compresa nella maggior parte dei casi fra 12 e 48 mesi. Il tasso di interesse è per lo più fisso, la rata di rimborso non subisce revisioni nel corso della vita del prestito Il tasso deve essere esplicitato chiaramente, sia in termini nominali (TAN), sia con riferimento al tasso effettivo (TAEG) che percentualizza su base annua l’insieme degli oneri (interessi e spese varie) a carico del beneficiario del credito. 30 IL BILANCIO DELLA BANCA COME SINTESI DELLA GESTIONE AZIENDALE Tutte le attività illustrate, trovano espressione nel bilancio di esercizio, che sintetizza tutti gli aspetti della gestione della banca Funzione del bilancio d’esercizio: rendicontazione dell’attività svolta da parte del management agli azionisti; informazioni alla pluralità degli stakeholders (investitori potenziali, regulators, rating agencies…..) informazioni utili per gli organi di vigilanza L’esistenza di molteplici fabbisogni informativi a fronte di operazioni complesse è stata tra le cause dell’introduzione da parte degli “standard Setter” di diversi criteri di valutazione delle operazioni e di fornire informazioni addizionali in Nota Integrativa 31