La riorganizzazione della “anagrafe” aziendale di Avepa Quali politiche di servizio di un OPR nei confronti del mondo rurale Il quadro di riferimento dell’Anagrafe Nazionale Il decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, prevedeva fossero dettate norme di semplificazione ed armonizzazione delle procedure dichiarative, nonché delle modalità di controllo derivanti dall'attuazione della normativa comunitaria e nazionale per la gestione dei diversi settori produttivi di intervento. Tale disposizione prevedeva l'istituzione di una "carta dell'agricoltore" e di una "anagrafe delle aziende agricole" intese quali "unità tecnico economiche“ "avvalendosi del SIAN" (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), istituito con legge 4 giugno 1984, n. 194. Il significato dell’Anagrafe nazionale L'Anagrafe delle Aziende Agricole e la "Carta dell'Agricoltore e del Pescatore" rappresentano una semplificazione amministrativa in attuazione del Dlgs 173/98. Le novità significative introdotte: • Viene definito un Modello dichiarativo unico una tantum • Il nuovo modello organizzativo prevede l'ammissione ai benefici previsti dagli interventi comunitari e nazionali con modalità semplificate • L'avvio per un effettivo decentramento a Regioni e Province autonome, con strumenti e procedure standardizzate, e per la gestione delle procedure a livello periferico, in strutture regionali idonee ad ottenere il riconoscimento di "organismo pagatore" ai sensi del reg. (CE) n.1663/95. Istituzione dell’Anagrafe delle aziende agricole D. P. R. 1.12.1999 N 503 - Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende agricole Viene istituita l’anagrafe delle aziende agricole ai sensi del d.lgs. 30 aprile 1998, n. 173, all'interno del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), integrato con i sistemi informativi regionali, raccoglie le notizie relative ai soggetti pubblici e privati, identificati dal codice fiscale, esercenti attività agricola, agroalimentare, forestale e della pesca, che intrattengano rapporti con la pubblica amministrazione centrale o locale. Anagrafe Bovina Nazionale Il D.lgs n. 196 del 22 maggio 1999 stabilisce la costituzione Di una banca dati concernente gli allevamenti e capi della specie bovina in attuazione della Direttiva 97/12/CE. Nel 2002 un decreto interministeriale che riforma l'anagrafe bovina è stato firmato dal ministro delle Politiche agricole e controfirmato dai ministri della Salute, Affari regionali e Innovazione tecnologica. Tale decreto fissa l'organizzazione della fase di raccolta, validazione e controllo dei dati sui bovini a livello regionale sulla base di criteri e modalita' uniformi a livello nazionale, nonche' la piena responsabilizzazione delle Regioni che abbiano costituito il nodo regionale nella fase di raccolta dei dati e di implementazione del polo di Teramo Sistema Integrato di Gestione e Controllo Il Reg. (CE) 2419/2001 fissa le modalità di applicazione del SIGC istituito dal Reg.CE 3508/92. Ai fini di un efficace controllo e per evitare la presentazione di molteplici richieste di aiuti a diversi organismi pagatori dello stesso Stato membro, gli Stati membri devono predisporre un sistema unico per l'identificazione degli imprenditori agricoli che presentano domande di aiuto comprese nel sistema integrato. Viene concesso tuttavia un periodo transitorio per l'introduzione di tale sistema. Elementi del SIGC Il Sistema Integrato comprende gli elementi seguenti : a) Una base di dati informatizzata ; b) Un sistema di identificazione delle parcelle agricole ; c) Un sistema di identificazione e registrazione degli animali ; d) Domande di aiuti ; e) Un sistema integrato di controllo. Scenario normativo regionale Legge regionale 6 agosto 1987, n. 39 – Istituzione di una Anagrafe degli interventi finanziari regionali. Legge regionale 8 gennaio 1991 n. 1 - Disposizioni per l'innovazione in agricoltura e programma regionale di sviluppo agricolo e forestale per il periodo 1990/1994 istituisce: Anagrafe aziende del settore primario che costituisce l'inventario di tutti i soggetti che usufruiscono in genere di ogni trasferimento a carico del bilancio della Regione Il Sistema informativo agricolo regionale che è attivato in connessione con il sistema informativo agricolo nazionale Il fascicolo delle domande del produttore di Avepa Tale fascicolo è strettamente connesso con l’esigenza di garantire, all’interno del sistema informativo dell’OPR, l’esistenza di un archivio informatizzato relativo al fascicolo cartaceo esistente presso il CAA, e che garantisca la tracciabilità delle domande presentate, consentendo anche l’automazione della compilazione delle domande medesime. I sistemi informativi e l’azienda agricola Anagrafe Az Nazionale Anagrafe tributaria CCIAA Fascicolo Aziendale 503 SIGC Azienda Agricola Catasto terreni Anagrafe Az. Regionale Fascicolo domande Il ruolo degli OPR Con l’istituzione degli OPR il legislatore nazionale ha dato una risposta forte in termini di servizio della PA nei confronti delle realtà regionali. Il risultato principale è stato quello di avvicinare l’OP all’impresa agricola, alle sue specificità, alle problematiche tipiche del mondo rurale regionale in una logica di miglioramento complessivo dei servizi erogati. Le strategie di servizio di un OPR Dare significato all’applicazione della L.241/90 sulla semplificazione e trasparenza del procedimento amministrativo. Orientarsi agli utenti, con la creazione dei supporti informativi, prima della presentazione della domanda e disponibili a vari livelli (per gli operatori degli enti delegati,dei CAA, delle OOPP, e per le aziende) Garantire una puntuale informazione anche dopo con l’introduzione di sistemi di workflow e servizi di call center per gli utenti che garantiscano informazioni sullo stato delle domande presentate. Quali vincoli per le politiche di servizio di un OPR? Il sistema informativo dell’OPR deve essere unico e fortemente integrato nelle sue componenti Tutti i fattori di criticità del processo devono essere presidiati direttamente dall’OPR Le infrastrutture tecnologiche (sistemi, applicativi, reti) devono essere governati in modo unitario Sviluppo di soluzioni di allineamento degli archivi con tutti gli altri soggetti istituzionali Come garantire il servizio agli utenti? E’ fondamentale garantire una piena autonomia ed indipendenza dei sistemi informativi esistenti sul territorio, che si scambiano reciprocamente informazioni assolutamente comuni e per le quali ognuno ha titolarità ad agire sui dati oggetto di interscambio. Il problema non è quello della proprietà del dato ma quello della disponibilità dell’informazione per garantire i livelli di servizio nei confronti dell’utenza. Interoperabilità e cooperazione applicativa Esiste finalmente un nuovo strumento tecnologico, standard di fatto, individuato dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, che è l’interoperabilità. Questo determina di fatto la possibilità di poter disporre di una unica Anagrafe nazionale logica e molte anagrafi fisiche nel rispetto delle esigenze di servizio di ciascun soggetto istituzionale coinvolto attraverso l’interoperabilità. Quali possibili soluzioni per l’unificazione delle anagrafi? E’ fondamentale avviare un progetto/progetti per lo sviluppo di cooperazione applicativa tra MIPAF, AGEA, le Regioni e gli Organismi Pagatori Regionali sui temi dell’Anagrafe e del Fascicolo aziendale che consentano di puntare alla progressiva convergenza e interoperabilità delle anagrafi. Le problematiche degli Organismi pagatori Tenute presenti le problematiche dell’anagrafe, del fascicolo e dell’interoperabilità testè esaminate, esiste però per gli OP la necessità di affrontare i problemi legati all’operatività corrente nel rispetto dell’unicità del SIGC come ad esempio: • Interconnessione BDN – OP • Interconnessione AGEA e OPR • Incrocio basi dati PAC AGEA e OPR • Gestione Debitori Quali proposte per l’operatività degli OP 2004? E’ necessaria una funzione di coordinamento fortemente innovativa che fissi standard, definizioni, armonizzi le metodologie seguite da ciascun OP nel rispetto delle norme europee (SIGC, ecc.). AGEA Coordinamento può essere il soggetto più adatto a svolgere questo ruolo attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro permanente degli OP che affronti e risolva in tempi certi le problematiche legate all’interoperabilità fra i diversi sistemi informativi.