DEFINIZIONE FERTILITA’ DEL SUOLO FERTILITA’ FISICA = TESSITURA, STRUTTURA → GIUSTO EQUILIBRIO TRA FASE SOLIDA-LIQUIDA-GASSOSA (POROSITA’) → CIRCOLAZIONE DI ACQUA E ARIA FERTILITA’ CHIMICA = N P K oligolelementi pH → DISPONIBILITA’ ELEMENTI NUTRITIVI FERTILITA’ BIOLOGICA = BIODIVERSITA’ → STABILITA’ ECOSISTEMA MICRORGANISMI UTILI → CICLI DEI NUTRIENTI, MINERALIZZAZIONE/UMIFICAZIONE TECNICHE AGRONOMICHE PER MIGLIORARE LA FERTILITA’ COMPLESSIVA DEL SUOLO 1. AVVICENDAMENTO/CONSOCIAZIONI 2. LAVORAZIONI 3. PACCIAMATURA 4. APPORTI DI SOSTANZA ORGANICA: fresca, compostata MECCANISMI D’AZIONE RILASCIO NUTRITIVI -residui ricchi di azoto (o composti solforati) DISPONIBILITA’ NUTRITIVI -rimobilizzazione elementi (radici profonde) - solubilizzazione fosfati BIODIVERSITA’ - biodiversità microbica (fitopatie radicali) - riduzione infestanti (erbai con più sfalci) Rotazioni BILANCIO DELL’AZOTO (kg ha-1) DEL FRUMENTO IN ROTAZIONE CON FAVINO ASPORTAZIONI APPORTI NETTI MIN ORG BILANCIO TOT Monosuccessione Frumento 50a 100 0 100 +50 Rotazione Frumento 89 100 0 100 +11 Favino 85 0 188* 188 +103 100 174 200 100 0 188 200 288 +100 +114 BIENNIO MONOSUCC. ROTAZIONE * stima dell’N da azotofissazione (69% dell’N totale assorbito). a= minor produzione Da Fagnano et al., 2003 3. RUOLO DELLA PACCIAMATURA La copertura del suolo riduce la mineralizzazione I film plastici limitano anche l’evaporazione del suolo determinando un aumento delle disponibilità idriche I materiali vegetali possono essere anche una fonte diretta di S.O. (prodotti di degradazione) Es. leguminose annuali autoriseminanti: Trifolium spp. (subterraneum, vesciculosum, michelianum, ,…); Medicago spp. (polymorpha, truncatula, scutellata , ....): - pacciamatura viva, morta, sovescio, asportazione o pascolo - la persistenza delle leguminose e la presenza di infestanti indesiderate, può essere regolata scegliendo le cultivar o modulando il momento e del taglio e la gestione della biomassa 4. APPORTI DI SOSTANZA ORGANICA La frazione idrofila e solubile definita anche non umica (principalmente carboidrati, ma anche acidi aromatici e alifatici, glicolipidi, cere, peptidi, aminoacidi, ac.nucleici): - ha importanza rispetto alla struttura solo nel breve periodo; - è il principale substrato per la mineralizzazione e quindi sostiene la nutrizione minerale delle colture; - trasporta elementi nutritivi anche in profondità: è substrato per i microbi negli aggregati e negli orizzonti profondi (cicli di N e C, es. risintesi di macromolecole); trasporta metalli e protoni (anche metalli pesanti); stabilizza colloidi e aggregati lontani dalla superficie. La frazione più stabile, definita umica (umina, acidi umici e fulvici), non è composta tanto da grossi polimeri, ma è considerata una struttura sovramolecolare di molecole relativamente piccole legate da una serie di forze idrofobiche e ponti idrogeno: 1. resiste all'aggressione microbica per protezione idrofobica. 2. presenta sulla propria superficie gruppi funzionali, che: - conferiscono al suolo maggiore CSC - consentono la formazione di complessi con le argille o con altre molecole idrofile (S.O. fresca), mediati da cationi polivalenti (Ca++). I complessi argillo-umici hanno orientati - verso l'interno delle particelle i gruppi carbossilici e fenolici, - verso la superficie esterna delle particelle le componenti idrofobiche (alifatiche e aromatiche) rivestimento con alta tensione superficiale che riduce l’infiltrazione di acqua (e microbi) 3. conferisce anche alle altre particelle di suolo le proprie caratteristiche idrofobiche proteggendole dalla degradazione e dispersione Stabilità struttura Accumulo di C nel suolo Apporti di materiali organici I materiali freschi si decompongono rapidamente soprattutto se: - C/N<15-20; - temperatura = 25-37°C; - umidità a capacità di campo (con acqua in <90% dei pori); - aerobicità (dipende da tessitura, struttura, porosità, lavorazioni, profondità di interramento); - alto contenuto iniziale di sostanza organica. NB. argillosità del suolo può conferire un certo grado di protezione alla S.O. legata L'inserimento di materiali freschi inoltre può determinare anche problemi alle colture per una serie di fattori: - veloce degradazione microbica con riduzione dell'ossigeno e del potenziale redox che può aumentare la mobilità di alcuni metalli in traccia; -con rapporto C/N alto, immobilizzazione delle riserve di N del suolo, con C/N basso liberazione di N-NH4,con rischi di tossicità per le piante e di inquinamento delle falde; - fitotossicità per la presenza di acidi organici semplici; - aumento della salinità; - alterazione degli equilibri della microflora patogeni. I pretrattamenti al materiale fresco consentono di ridurne la fitotossicità, distruggerne i patogeni o i semi di infestanti, trasformarlo in un materiale stabile simile all'humus. Compostaggio (biologico, aerobico controllato) dipende da: struttura fisica del materiale, composizione chimica (soprattutto C/N), eventuali aggiunte di additivi, temperatura, pH, umidità, aerazione, durata del compostaggio. sostanze umiche, (acido fulvico e umico): in compost di fanghi reflui dei depuratori, rifiuti solidi urbani, reflui zootecnici, materiali vegetali (erbacei e legnosi) o reflui agro-industriali. Sostanza organica e stabilità della struttura. - sostanze umiche (anche esogene derivate dal carbone), - sostanze idrofobiche non umiche (ac. stearico), - materiali contenti precursori delle componenti idrofobiche (polifenoli e lignina, suberina, acidi grassi a lunga catena, cere, macromolecole alifatiche, terpenoidi, melanina,...), meglio se dopo compostaggio. LETAMAZIONE - prima della lavorazione (deve essere interrato subito), - considerare il coefficiente di umificazione/mineralizzazione - la mineralizzazione è più veloce in primavera - attenzione alle dosi (frazionate dove possibile) - attenzione alle infestanti (letame non maturo) - attenzione al costo (letami essiccati e pellettati) es. 40 t letame 200 kg N, 100 P2O5, 200 K2O se ammettiamo C.M. 50% la disponibilità di N per la coltura successiva sarà di 100 kg di N Azione lenta: cornunghia, cuoiattoli, laniccio, sovescio graminacee o polifita Azione media: panelli di semi oleosi, vinacce, semi lupino, sovescio leguminose Azione rapida: letami, pollina, carniccio, scleroproteine idrolizzate ? Curve di mineralizzazione Effetto delle diverse matrici sulla dinamica dell’humificazione APPORTO DI FERTILIZZANTI COMMERCIALI - COSTO - POCA SPERIMENTAZIONE - NON RISOLVONO LE INCERTEZZE SULLA DINAMICA DELLA SOSTANZA ORGANICA MINERALIZZAZIONE: DISPONIBILITA’ DI AZOTO UNIFICAZIONE: EFFETTI SULLA STRUTTURA Es. scleroproteine idrolizzate: 22.7 € q-1 (12.5% N) = 1.8 € kg-1 di N. N disponibile in 3-5 mesi? Ruolo delle leguminose sulla fertilità del suolo. 1. La loro utilità è dovuta principalmente all'azotofissazione simbiontica: fino a 450 kg ha-1 anno-1 per soia ed erba medica, seguita da favino, lupino, tr. violetto con oltre 300 kg ha-1 anno-1 (+ N ipogeo = 26 - 100% di N epigeo); 2. incorporato della frazione labile della S.O. 3. disponibile per le altre colture (essudati radicali, micorrize vescicolo-arbuscolari (VAM), decomposizione foglie, radici e residui colturali, sovescio). In consociazione = fino a 80 kg ha-1 anno-1 Nell'avvicendamento = fino a > 250 kg ha-1 anno-1 Con sovescio = fino a > 300 kg ha-1 anno-1 SOVESCIO Più economico rispetto alle altre fonti organiche e competitivo con quello minerale (0.60 € kg-1), ma non deve sostituire colture da reddito: ordinamenti irrigui estensivi (mais-pomodoro, mais-tabacco, mais-grano, mais-soia, ...): leguminose microterme (favino, lupino, veccie,…); ordinamenti ortivi in serra: leguminose macroterme (vigna, soia). Altri vantaggi: - solubilizzazione P non disponibile (acidi organici e di fosfatasi acide in essudati radicali di lupino e cece); - aumento dei coefficienti di umificazione struttura (es. soia in rotazione da 0.15 a 0.37) - sovesci Polifiti (C/N=30-40): aumento C umificato - Vigna sinensis: aumento di azotofissatori liberi - trifoglio violetto: capacità erbicida PERÒ: oltre ai problemi visti per interramento S.O. fresca (in particolare sviluppo Pythium), le previsioni della reale disponibilità di azoto per le altre colture sono molto aleatorie dipendono da mineralizzazione: - fertilità biologica iniziale del suolo, - grado di sminuzzamento ed interramento del materiale (umidità al momento del sovescio), - temperatura e umidità, - disponibilità di ossigeno (tessitura, struttura e lavorazioni consecutive), CZ = colza FV = favino LI = loiessa OR = orzo PS = pisello TS = tr. squarroso VE = veccia Da Guiducci et al., 2003 Da Guiducci et al., 2003 1. Favino, pisello e veccia forniscono i più alti apporti di N, sia in purezza sia in consociazione con non leguminose. 2. I tassi di rilascio di N e l’efficienza fertilizzante C/N e lignificazione: veccia > favino; colza > orzo; leguminose pure > miscugli; interramento precoce > di quello tardivo. 3. Nei migliori sovesci l’unità fertilizzante azotata ha un costo circa doppio rispetto all’urea. 4. La pratica del sovescio appare economicamente sostenibile , incassi = 85-95% di quelli massimi con urea. 5. Ulteriori ricerche sulla composizione dei miscugli e sulla densità di impianto sembrano essere necessarie per ottimizzare la pratica da un punto di vista agronomico e per ridurre i costi. Anche N rimasto nel terreno in forma organica potrà essere soggetto a mineralizzazione e andrà a sommarsi a quello derivato dalle nuove fertilizzazioni, (anche in periodi in cui l'asportazione da parte delle colture non è in grado di intercettarlo). Anche il sovescio deve essere visto con attenzione perché potenzialmente è in grado di apportare quantitativi di azoto eccessivi e pericolosi per l’ambiente. Inserito nei sistemi colturali tenendo conto del bilancio dell'azoto complessivo e di tutti quei fattori specifici (C/N, lignina) ambientali (temperatura e umidità) e colturali (soprattutto lavorazioni) che possono influenzare il ritmo di mineralizzazione. (Es. non ogni anno, ma ad anni alterni) ANALISI DELLE ESIGENZE DEI SISTEMI COLTURALI - BILANCIO DELL’AZOTO - BILANCIO ISOUMICO BILANCIO DELL’AZOTO APPORTI - dotazione iniziale di azoto, - N mineralizzabile (massimo in autunno e primavera), - restituzioni colturali, - N nelle deposizioni atmosferiche (10-20 kg ha-1 fino a 40 kg ha-1), - fissazione simbiontica (100-300 kg ha-1 epigei + 50-100% radicali), - fertilizzazione. PERDITE - organicazione N solubile (dipende da C/N e gener. 20-40% apporti), - percolazione (acqua di drenaggio x concentrazione nitrati), - erosione (acque di deflusso + terreno eroso x concentrazione N), - N fissato dalle argille (generalmente 5 - 30 kg ha-1), - denitrificazione (massima con surplus idrico e nei suoli argillosi), - asportazione (dipende da altri stress che riducono le produzioni previste) IL BILANCIO UMICO: FATTORI DI INCERTEZZA NELLA STIMA DELLA DINAMICA DELLA SOSTANZA ORGANICA RAPPORTO C/N IN DIVERSI RESIDUI COLTURALI Sottoprodotti C/N C (%) N (%) Orzo e avena 120-140 45 0.5 Frumento tenero 118-129 45 0.5 Frumento duro Girasole Mais Riso 110-130 85-90 60-70 60-65 45 40 46 43 0.6 0.5 0.7 0.7 Tabacco Fagioli Pomodoro 40-45 29-31 23-24 42 48 42 1.3 1.8 1.8 Fava 23-24 48 2.5 Patate Piselli 18-22 18-19 46 48 2.0 2.0 Bietola 13-17 37 2.5 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DECOMPOSIZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA -AERAZIONE (max in T.Sabbiosi) -UMIDITA’ (max a Capacità di Campo) -TEMPERATURA (max a 30-35°C) -COMPOSIZIONE (max C/N <25) amido>proteine, cellulosa>grassi, lignina -FERTILITA’ SUOLO (biologica e chimica) C/N SUOLO = 7-25 = in media 10 (50/5) C/N MICROBI = 4-9 = in media 7 (50/7) FABBISOGNO IN AZOTO Per trasformare materiale con C/N alto (anche 100) a humus con C/N = 10 la microflora ha bisogno di N per colmare la differenza C/N di alcuni materiali organici Residui cereali = 100 Residui mais, girasole = 70 Residui leguminose = 25 Letame maturo = 25 Letame mediam. maturo = 35 Sovescio leguminose = 20 Sovescio polifita = 40 Efficienza conversione microbica 50% Coefficiente isoumico di alcuni materiali Frumento = 0.10 Mais = 0.15 Leguminose = 0.30 Letame mediam. maturo = 0.40 Letame maturo = 0.50 NB. Tutti i dati sono espressi in sostanza organica secca S.S. % S.O. % C/N K1 % humus % t.q. RESIDUI COLTURALI residui di mais paglia avena paglia grano paglia orzo paglia segale piante girasole piante sorgo secco sansa olive bucce pomodoro farina vinaccioli FERTILIZZANTI 84,40 87,00 88,91 86,40 88,50 85,00 85,00 91,51 90,00 89,00 76,63 80,64 82,79 81,14 83,99 55,00 66,00 68,55 86,50 86,25 52 100 111 87 63 30 95 32 31 23 20 % 15 % 15 % 15 % 15 % 20 % 20 % 20 % 20 % 20 % 15,326 12,036 12,418 12,170 12,600 11,000 13,200 13,700 17,000 17,000 letame bovino letame equino letame suino letame ovino pollina fresca pollina secca 22,00 30,00 28,00 35,40 68,80 85,80 16,40 26,30 25,00 31,80 40,00 63,00 29 23 31 22 6 7 30 % 30 % 30 % 30 % 30 % 30 % 4,920 7,900 7,500 9,540 12,000 18,900 S.S. % S.O. % C/N K1 % humus % t.q. MATERIALI VERDI erba medica prato stabile erbaio avena Residui bietola erbaio colza erbaio loietto erbaio mais ibrido erbaio autunnale erbaio orzo erbaio pisello erbaio segale erbaio sorgo ibrido erbaio veccia erbaio tr. incarnato erbaio vigna sinen. 19,60 17,56 13,94 13,64 8,34 18,65 12,58 12,07 13,65 13,01 14,09 18,07 13,85 11,02 11,47 17,97 15,76 12,39 11,87 6,97 17,09 11,73 10,78 12,39 12,10 12,77 17,05 12,75 10,30 10,13 16 19 22 21 12 30 37 15 22 15 18 61 15 16 15 25 % 20 % 20 % 25 % 25 % 20 % 20 % 25 % 20 % 25 % 20 % 20 % 25 % 25 % 25 % 4,492 3,150 2,478 2,967 1,742 3,418 2,346 2,692 2,476 3,025 2,554 3,410 3,187 2,500 2,500 MATERIALI SECCHI fieno di medica fieno prato 82,77 84,03 74,38 74,88 17 20 25 % 20 % 18,595 14,970 APPORTI DI ELEMENTI MINERALI CON I RESIDUI COLTURALI S.S. Sottoprodotti Paglia orzo e avena Paglia frumento tenero Paglia frumento duro Residui di girasole Stocchi tutoli mais Paglia riso Residui di tabacco Residui di fagioli Residui di fava Residui di piselli Foglie colletti bietola t ha-1 6-7 6-7 5-6 5-10 7-13 4-8 3-4 2-3 4-5 3-4 3-4 In irpinia: 10 t/ha s.s. x 2.5% N = 250kg/ha di N N 30-40 30-40 30-40 25-50 50-100 30-60 40-50 40-50 80-100 60-80 70-100 P2O5 Kg ha-1 10-20 10-20 10-20 10-20 20-30 10-20 15-30 10-20 20-40 20-30 30-40 K2 0 90-100 90-100 90-100 100-200 200-230 100-200 40-60 30-60 60-80 40-60 75-100 ESEMPI DI CALCOLO Sapendo che C/N humus = 50/5 = 10; C/N biomassa microbica = 50/6 = 8 Residuo frumento Q = 6000 kg/ha, C/N =120, C = 45%, N=0.5 % C apportato = 6000 * 0.45 = 2700 kg/ha C incorp. nella biomassa microbica = 2700*0.50 = 1350 kg/ha N richiesto dai microbi = 1350/8 = 169 kg/ha N apportato dalla paglia = 2700 * 0.5/100 = 14 kg/ha % della paglia umificabile = 14/169 =8% Deficit di azoto = 169-14 = 155 kg/ha PER COMPENSARE LO SQUILIBRIO DOVUTO ALL’ECCESSO DI CARBONIO SAREBBERO NECESSARI CIRCA 150 kg/ha DI AZOTO Nel breve periodo però non tutta la sostanza organica sarà degradata ma solo una quota (coeff. Isoumico) che può variare non solo in funzione del materiale, ma anche delle condizioni pedoclimatiche. Es. K1 = 0.10 N apportato = 6000 * 0.5/100 = 30 kg/ha Humus prodotto in 1 anno = 6000 * 0.10 = 600 kg/ha N contenuto nell’Humus = 600*5/100 = 30 kg/ha Fabbisogno di N = 30-30 = 0 Es. K1 = 0.15 Humus prodotto in 1 anno = 6000 * 0.15 = 900 kg/ha N contenuto nell’Humus = 900*5/100 = 45 kg/ha Fabbisogno di N = 45-30 = 15 kg/ha SONO TUTTI NUMERI EMPIRICI - chi ci dice che in anno solo il 10 o 15 % della paglia interrata sarà umificata??? -e perché non il 20 o 30%???? -In quali condizioni (T, Umidità, Areazione,….) è 10% ed in quali altre il 30%??? PURTROPPO NON C’E’ STATA ADEGUATA ATTIVITA’ DI RICERCA PER OTTENERE INFORMAZIONI PIU’ PRECISE Kumar e Goh, 2002 Residui leguminose: + assorbimento e mineralizzazione N, produzione Residui graminacee: apporto N limitato, ma meglio della rimozione I residui vanno interrati: pacciamatura crea problemi alla germinabilità della c. successiva, bruciatura non serve Ruolo delle radici importante: % s.s. totale Trifoglio 34 Pisello 24 Loietto 27 Grano . 16 % N totale 26 26 38 33 . ALTRI ESEMPI DI CALCOLO Dati : 50 cm strato attivo, da =1.2, s.o.=2%, K2 =2 10.000 m2 * 0.5 m = 5000 m3/ha 5000 m3 * 1.2 t/m3 = 6000 t/ha 6000*2/100 = 120 t/ha 120 *2/100 = 2400 kg/ha Che corrispondono a letame (k1=0.4; s.s. =50%) 2400/0.4/0.50 = 12000 kg/ha = 120 q/ha Nel bilancio di un sistema colturale considerare anche i residui colturali Coefficiente di mineralizzazione K2 1.0 1.5 1.8 2.0 2.2 2.5 molto argilloso (arg>40%) argilloso medio-argilloso media costituzione medio-sabbioso molto sabbioso In realtà dipende anche da pH, calcare, lavorazioni, fertilità iniziale, temperatura, umidità,… K2=1200/[ (argilla+20)*(calcare+20) ] Formula empirica di Remy e Martin-la Fleche (1974) NB - in Italia i valori possono essere molto più alti (perché 1200 e non 1300???), - in serra possono arrivare fino a 4-5 % Tipo di terreno Argilla % Calcare % PH K2 % Sabbioso neutro 5 0,2 7,0 2,0 Sabbioso acido 5 0,0 5,0 1,0 Sabbioso calcareo 5 10,0 8,0 1,7 Limoso medio 15 0,2 7,5 1,6 Limoso argilloso 22 0,2 7,5 1,3 Limoso calcareo 10 30,0 8,1 0,9 Argilloso 38 0,2 7,5 1,0 Argilloso calcareo 30 15,0 8,0 0,7 da Sostanza organica: conti e bilanci di Enos Costantini, AGRICOLTURA BIOLOGICA – 9 STIMA DELLA DISPONIBILITA’ DI AZOTO OLTRE ALLE INCERTEZZE SUI VALORI DEL K2, C’E’ IL PROBLEMA DELLA DINAMICA DI MINERALIZZAZIONE IN RELAZIONE ALLE CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO DELLE COLTURE Coefficienti di recupero dei nutrienti in caso di apporti regolari di ammendanti organici (Norme generali DPI Emilia Romagna) Frequenza di distribuzione Ogni anno (%) Ogni 2 anni (%) Ogni 3 anni (%) Coefficiente di 65 30 20 recupero Coefficienti di mineralizzazione dei nutrienti in caso di apporti saltuari di ammendanti organici. Coefficienti di mineralizzazione Disponibilità nel 1° anno Disponibilità nel 2° anno 30% 20% Coefficiente tempo delle principali colture (Norme tecniche di coltura del DPI) Coltura Colture arboree Bietola Cereali autunno-vernini Mais, girasole, sorgo Prati polifiti Loiessa Graminacee foraggere Pomodoro in pieno campo Patata Pisello, fagiolo, fagiolino, spinacio Fragola Coefficiente tempo 1,0 0,66 0,6 0,75 1 0,75 1 0,75 0,66 0,5 1 Somministrazione annuale di 10 t di sostanza secca da ammendante compostato misto (circa 15.4 t/ha di tal quale) Totale Coefficiente Totale Totale Coefficiente apportato di recupero mineralizzato disponibile tempo (kg/ha) (%) (kg/ha) (kg/ha) N 191 65 124 0,75 93 P2O5 82 65 49 0,75 40 K2O 92 65 60 0,75 45