Venezia, 21 gennaio 2011
Agenda
1.
La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare
l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2.
L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste
(non “meno regole/leggi”)
3.
Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la
società che deve essere educata al rispetto delle regole
4.
Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5.
Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
| 1
La ricetta su cui molti sembrano convergere non funziona
 Modello tedesco + R&D non replicabile
 “Politica industriale”
 Gap di produttività imprese industriali
italiane
−
Delocalizzazione
−
Nuove regole sul lavoro
−
R&D
 Imprese italiane troppo piccole (art. 18)
 Tiene in vita aziende poco produttive
 Sostegno all’export PMI
 Sussidi a imprese piccole non
competitive
| 2
Imprese italiane più piccole delle tedesche
2003
Italia
Germania
Turnover
Milioni di EUR
Turnover
Milioni di EUR
Struttura delle
imprese di medie
dimensioni in
Germania
>3.000
~22
>3.000
~150
6,8 : 1
50-3.000
~1.350
50-3.000
~5.000
3,7 : 1
<50
1.200.000
<50
2.000.000
1,7 : 1
* Esclusi settori agricolo, forestale, pesca e industrie lavorazione del pesce, retailing e servizi finanziari
Fonte: Mediobanca, Istituto Nazionale Tedesco di Statistica
| 3
2 Mega Riforme
Obbiettivi
1. Riforma del
mercato del lavoro
2. Lotta all’evasione fiscale
−
Flessibilità (non precariato)
−
Sussidio nazionale disoccupazione
−
Rimuovere barriere alla crescita
(es. art. 18)
−
Eliminare concorrenza sleale
−
Finanziare riduzione “cuneo
fiscale”
−
Finanziare sussidio nazionale per
disoccupazione
Ripensare le
regole
nell’economia
| 4
La vera lezione di Torino
Il Lingotto di Torino
1931
2010
| 5
Breakdown occupazione italiana
Settembre 2010, per cento
100% = 22,8 m.ni
4,0%
20,0%
14,3%
11,4%
5,5%
8,4%
14,8%
76,0%
Servizi
21,6%
ComPubblica
mercio
Amministrazione
Costruzioni
Turismo
Servizi al consumatore
* TLC, utilities, trasporti, finanza
Fonte: ISTAT
Servizi
alle
imprese
Servizi
Industria
alle
imprese e
ai consumatori*
Agricoltura
| 6
Agenda
1.
La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare
l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2.
L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole
giuste (non “meno regole/leggi”)
3.
Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la
società che deve essere educata al rispetto delle regole
4.
Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5.
Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
| 7
Ipotesi
Realtà

Meno regole per avviare una
nuova impresa

L’Italia detiene il record di nuove
imprese avviate

Meno regole per autorizzazioni

Richiede cultura di rispetto delle
regole

Meno regole ingiuste per tasse

Impossibile controllare ex-post 20
milioni di evasori
«Liberalizzare:
le troppe leggi
sono la tirannia da abbattere»
Il vero problema
Da ex ante a controllo “ex post”

Regole inevitabili
Ministro dell’Economia
12 gennaio 2011

In Italia le regole proteggono chi
non rispetta le regole
| 8
Regole per lo sviluppo
Regole del futuro
▪ Sanità
▪ Ambiente
▪ Finanza
Regole per i
servizi
▪ Liberalizzazioni
(Vodafone)
Regole per
sviluppo
industriale
Regole di
base
▪ Diritti di proprietà
▪
▪ Brevetti
▪ Concessioni
Regole per
consumatori
e “vicinato”
▪ Antitrust (es.
▪
Standard Oil)
FDA/macellerie
di Chicago
(es. Filippine)
Tasse/sommerso
| 9
Il circolo vizioso delle regole in Italia
Regole non
rispettate
La società è
indifferente
alle regole
Condoni/regole
assurde
Elusione/evasione
diventa la norma:
impossibile
perseguire tutti
| 10
Il circolo virtuoso delle regole
Regole aggiornate
Società chiede
regole efficaci
Successo: sviluppo
del nuovo contesto
Controlli severi
Adeguamento da
parte di cittadini e
imprese
Insuccesso: necessità
di cambiare le regole
| 11
Peso dell’economia sommersa nelle principali economie industrializzate
Dati in percentuale sul PIL 2006
Stati Uniti
8,0
Svizzera
8,3
Giappone
Regno Unito
Francia
Germania
Spagna
Italia
Grecia
FONTE: Dell’anno Scheneider, Economics E-Journal, 2009
8,9
10,9
13,2
15,4
20,2
23,1
26,0
| 12
Un costo di quasi 400 miliardi di euro
360
60
▪
▪
200
14% del
PIL
“sommerso”
Gap
produttività
del 50%
3-4 milioni
di posti di
lavoro
100
Minore
produttività
del sommerso
Minore
occupazione
servizi
Corruzione,
inefficienza P.A.
Totale
| 13
Agenda
1.
La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare
l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2.
L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste
(non “meno regole/leggi”)
3.
Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma
tutta la società che deve essere educata al rispetto delle
regole
4.
Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5.
Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
| 14
Circolo virtuoso
delle regole
Media non indipendenti
Maleducazione civica
Controllori non
autorevoli
Giustizia con i tempi del Gabon
Giustizia civile veloce
Controllori
autorevoli
Educazione civica
Media indipendenti
I quattro pilastri del circolo virtuoso delle regole
Circolo vizioso
delle regole
| 15
Competenze comprensione linguistica degli adulti
Per cento
Norvegia
75
Canada
60
55
Bermuda
50
USA, Svizzera
Italia
Nuevo Leon
(Messico)
20
18
1 Il livello “3” è quello che corrisponde alle esigenze della vita e del lavoro
FONTE: “Life skills project”, OCSE
| 16
Media giorni necessari per risolvere un inadempimento contrattuale
1.210
La Cassazione lancia l'allarme processi
e si divide sulle intercettazioni
«Giustizia, tempi da
Terzo Mondo»
Apertura dell'anno giudiziario. «Nel
civile siamo solo al 156˚ posto dopo
il Gabon e la Guinea»
515
300
Stati
Uniti
316
331
Giappone Francia
FONTE: “Doing Business 2008” – Wolrd Bank, Istat, analisi McKinsey, Corriere della Sera
394
404
Germania Regno
Unito
Spagna
Italia
| 17
Agenda
1.
La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare
l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2.
L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste
(non “meno regole/leggi”)
3.
Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la
società che deve essere educata al rispetto delle regole
4.
Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5.
Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
| 18
Il “tipping point” delle regole
Percentuale di persone
che credono nelle regole
e si adoperano per farle
rispettare
100%
Superamento
del tipping
point: la
crescita è
inarrestabile
Tipping
point
Uno sforzo
iniziale trascina
una parte della
popolazione
Se non si
supera il
tipping point lo
sforzo si
esaurisce
Tempo
| 19
Le cinque proposte
Nazionalizzare concessioni servizi pubblici locali
Creare concessioni sviluppo turistico in grandi zone
del paese per una “nuova Costa Smeralda”
Decentramento controllato al posto dell’”autonomia
irresponsabile” nella scuola
“Delivery Unit” nella giustizia Civile
Nuova governance per la RAI
| 20
Bassa competitività dell’Italia nel turismo
Posizione nella classifica del World Economic Forum
Germania
Francia
Spagna
Italia
Posizione complessiva
▪
3
▪
4
▪
6
▪
28
Qualità quadro regolatorio
▪
13
▪
8
▪
29
▪
46
Risorse umane, naturali e culturali
▪
9
▪
11
▪
5
▪
22
▪
Risorse umane
▪
21
▪
23
▪
31
▪
41
▪
Risorse culturali
▪
4
▪
7
▪
1
▪
5
▪
Risorse naturali
▪
29
▪
39
▪
30
▪
90
▪
3
▪
7
▪
8
▪
26
10
▪ 27
Infrastrutture e ambiente di business
▪
Trasporti aerei
▪
7
▪ 5
▪
▪
Trasporti a terra
▪
5
▪
3
▪ 20
▪
40
▪
Competitività prezzi
▪
119
▪
132
▪
▪
130
96
| 21
Concessioni sviluppo turistico
Costa Smeralda (anni ’60)
Ortigia (anni ’80-’90)
Necessario aumentare
dimensioni territoriali
per attrarre turismo
oggi:
▪ Infrastrutture
▪ Aeroporto
▪ Ospedali
| 22
Esempio di scuola paesi nordici
| 23
La “delivery unit” nella giustizia civile
Gestione “manageriale”
dell’organizzazione del tribunale
• Nessuna nuova legge
• “Targatura” processi (controllo tempi)
• FIFO
• Responsabilizzazione magistrati
(legge Pinto)
| 24
Agenda
1.
La giusta ricetta per fare ripartire l’economia: sviluppare
l’economia di servizi (non replicare il “modello tedesco”)
2.
L’ingrediente chiave: più libero mercato grazie a più regole giuste
(non “meno regole/leggi”)
3.
Come fare nascere le regole giuste: non solo la politica ma tutta la
società che deve essere educata al rispetto delle regole
4.
Come partire: 5 blitzkrieg per raggiungere un tipping point
5.
Dove sono i “baroni” della nostra magna carta?
| 25
Una Magna Carta per l’Italia
▪ 25 baroni inglesi che cercavano di
rafforzare il proprio potere
▪ Seguire le regole perché conviene,
non solo per obiettivo etico
▪ Chi sono i “baroni” in Italia?
| 26
Dove sono i baroni italiani?
− Una Confindustria che deve cambiare
− “Fabbriche di eccellenza” che non nascono: università che si oppongono
a concorrenza e meritocrazia
− Civil servants il cui obbiettivo massimo è “licenziare i fannulloni”
− Senior elite volenterosi ma che non sanno cosa fare
− I giovani non “bamboccioni” che organizzano networks senza idee
− Donne che non si sono “chiamate fuori” ma bloccate dal “soffitto di vetro”
| 27
Necessaria una nuova mentalità
Da
A
Esempi
 Chiedere risorse allo Stato
per i propri associati
 Giocare un ruolo attivo per
spingere lo Stato a creare
contesto che aiuti le
imprese a crescere
 Nuovo sistema di garanzie
al posto dell’art.18
 Isolare chi evade e non
rispetta le regole
 Sole 24 Ore come arma
strategica
 Giustificare la violazione
delle regole
− “troppe tasse”
 Sponsorizzare proposte di
“regole” su
− Servizi
− Scuola
− Giustizia civile
 “White Lists” subfornitori
− “troppe regole”
 Campione degli interessi
degli industriali
 Campione della
trasformazione del tessuto
delle imprese italiane:
− Industrializzazione dei
servizi
 Confsanità,
Confinformatica….
 Premio al “campione della
crescita”
− Crescita delle imprese
| 28
Le blitzkrieg venete
− Un grande progetto integrato sul turismo veneto
− Pilota di un nuovo modello di autonomia della scuola
− Una nuova Confindustria che propone un nuovo sistema di regole che
scoraggi il “piccolo brutto, anzi bruttissimo”
− Ca’ Foscari come proponente di una regulation sui rifiuti in Italia
− Il Comune che sia il pilota di una delivery unit della giustizia civile
| 29
Back up
| 30
Economia italiana: virtuosa o in stallo? In stallo
Virtuosa
In stallo
• Italiani poco indebitati
• Asset: più immobiliare e meno azioni
• Deficit pubblico sotto controllo
• Sistema sanitario tra “i migliori del mondo”: una
delle più lunghe aspettative di vita
• “Italia prima nel Pil della felicità”
| 31
Crescita PIL per abitante
Al netto dell’inflazione, per cento
Durante la crisi
2008-2009
Prima della crisi 2000-2007
1. Regno Unito
20,0
2. Spagna
18,9
3. Stati Uniti
14,2
-6,2
12,6
-5,9
11,9
-3,5
4. Germania
11,7
-3,2
5. Francia
11,6
-4,0
6. Italia
7,1
Totale 2000-2009
-7,7
11,0
8,1
7,1
-1,2
| 32
Servizi motore dello sviluppo
Servizi
Per cento del PIL
Industria
Agricoltura
Paesi ad alto reddito
Paesi a medio reddito
Paesi a basso reddito
80
80
80
70
70
70
60
60
60
50
50
50
40
40
40
30
30
30
20
20
20
10
10
10
0
1985
2007
0
1985
2007
0
1985
2007
| 33
La pessima qualità delle istituzioni penalizza fortemente il posizionamento
dell’Italia rispetto agli altri paesi
Prima dell’Italia
Indice di competitività
−
Complessivo
48
Lituania, Cipro, Tainlandia, Oman
−
“Istituzioni”
92
Indonesia, Giordania, Ghana, Grecia
−
Efficienza del sistema
122
Siria, Bulgaria, Rep. Dominicana
giudiziario nel contestare la
regolazione
−
Tutela dei diritti di proprietà
69
Costarica, Egitto
−
Protezione brevettuale
61
Cile, Sri Lanka
−
Protezione degli azionisti di
128
Nicaragua, Nepal
126
Mozambico, Bangladesh
minoranza
−
Efficienza dei CdA
FONTE: World Economic Forum, Executive Opinion Survey 2010
| 34
Produttività piccole imprese: “piccolo è brutto, anzi bruttissimo”
Produttività nei servizi
Ricavi per addetto, migliaia di euro
Aziende piccole (1-19 addetti)
Commercio
117
Noleggio auto
Attività immobiliari
231
190
Agenzie di viaggio
Turismo
Aziende medie e grandi (> 19 addetti)
41
534
69
153
138
854
405
1 Alberghi e ristoranti
FONTE: ISTAT – Conti economici datto imprese 2005 (febbraio 2009)
| 35
Andamento del costo del lavoro per unità di prodotto
Indice CLUP – industria in senso stretto
100
101,1 101,2
99,9
1998
Fonte: Eurostat
98,0
2000
104,5
98,5
107,7
99,3
2002
111,2
114,8
Italia
97,8
Germania
20 punti di
recupero
10
95,3
2004
5
Maggior
aumento
del valore
aggiunto
Maggior
riduzione
del numero di
occupati
5
Minor
aumento
costo del
lavoro
| 36
L’educazione non crea l’opportunità…
Università in top 100
Per paese, 2006
33
12
7
5
3
USA
Regno Unito
Australia
Paesi Bassi
Fonte: “The Times” Education Supplement, 2006
Francia
Svizzera
Canada
Germania
Hong Kong
Giappone
2
Belgio
Cina
India
Nuova
Zelanda
Singapore
1
Austria
Danimarca
Irlanda
Messico
Russia
Corea del
Sud
0
…
Italia
| 37
Decentramento controllato dell’istruzione
Oggi
(autonomia irresponsabile)
Domani
(decentramento controllato)
▪ Solo macchina burocratica
▪ Competenze, obiettivi di crescita
▪ Test, ispettori, politiche
che “gestisce” 800.000
docenti
MIUR
▪ Ruolo marginale,
▪
▪ Ruolo attivo nell’accrescere
burocratico
competenze propri studenti:
– Assorbono provveditorati
– Definiscono mix pubblicoprivato
– Gestione della formazione
Regioni
Scuole
formazione a competenze
Alloca risorse su piani regionali
▪ Presidi non responsabili di
▪ Presidi misurati su crescita
nulla ma i fondi arrivano
comunque
Non trasparenza risultati
risultati da test
Scuole “competono” sul
territorio
Test scuole pubblici
▪
▪
▪
| 38
Trend nel tasso di crescita
Trend Pil pro capite
(1975-2000)
0,15
Nuova Zelanda
0,1
Svezia
Australia
0,05
Belgio
0
Olanda
Finlandia
Inghilterra
Stati Uniti
Francia
-0,05
Germania
-0,1
Italia
Giappone
-0,15
-0,75
-0,25
0,25
0,75
1,25
Trend nei
risultati dei test
FONTE: OCSE
| 39
% a livello 3 Prose Literacy*
Norvegia
75%
Canada
60%
USA, Svizzera
Italia
Nuevo Leon
(Messico)
50%
20%
18%
*Il livello “3” è quello che corrisponde alla capacità di rispondere alle esigenze della vita e del lavoro
Fonte: “Life skills project”, OCSE
| 40
Molte ore di istruzione con ritorni bassi
Ore totali di istruzione tra i 7 e i 14 anni
Italia
Francia/
Australia
Spagna
Germania
Giappone
Corea
8.300
7.500
7.000
6.200
6.100
Media PISA OCSE in matematica e letteratura (2006)
Finlandia
548
Corea del Sud
552
Canada
526
Giappone
511
Australia
517
Germania
500
Francia
492
Spagna
471
USA *
474
Grecia
460
6.000
460
Italia
Finlandia
5.800
506 Nord-Est
421 Sud-Isole
* Media test PISA OCSE solo di matematica
Fonte: OCSE
| 41
I risultati nel test PISA in matematica nel contesto internazionale
Italia: 483
OCSE: 496
FONTE: OCSE
| 42
I risultati Italiani nel test PISA di matematica per regione
Lombardia
Prov. Trento
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Prov. Bolzano
Emilia Romagna
Valle D'Aosta
Marche
Piemonte
Toscana
Liguria
Puglia
Umbria
Abruzzo
Basilicata
Lazio
Molise
Sardegna
Sicilia
Campania
Calabria
516
514
510
508
507
503
502
499
493
493
491
488
486
476
474
473
467
456
450
447
442
400
FONTE: OCSE
420
440
460
480
500
520
540
| 43
L’effetto della qualità dell’insegnante
Performance studente
100mo
percentile
90mo
percentile
53 punti
percentuali
50mo
percentile
37mo
percentile
0mo
percentile
Età 8
Età 11
*Tra i top 20% insegnanti
**Tra i bottom 20% insegnanti
Fonte: Mc Kinsey
| 44
Italiani in crisi, ma convinti della propria superiorità
Percentuale persone in accordo/disaccordo con la frase “la
nostra cultura è superiore”
Accordo
Disaccordo
74%
68%
68%
55%
64%
57%
52%
46%
40%
50%
42% 42%
32%
31%
23%
Italia
Fonte: PWE Report
21%
USA
Canada
Spagna
Germania
Francia
GB
Svezia
| 45
Italiani contenti della scuola
“La maggioranza degli insegnanti sembrano
competenti e responsabili”
“I risultati scolastici sono buoni”
Italiani
91%
Italiani
Hong Kong
90%
Hong Kong
Tedeschi
80%
Tedeschi
Media 89%
“La scuola fornisce informazioni regolari e utili
sul progresso degli studenti”
Italiani
Hong Kong
Tedeschi
83%
57%
46%
Media 74%
Fonte: OCSE
80%
54%
71%
Media 76%
“La scuola fa un buon lavoro nell’educare i
giovani”
Italiani
92%
Hong Kong
79%
Tedeschi
76%
Media 86%
| 46
L’obiettivo della scuola è insegnare le competenze della vita...
• L’obiettivo della scuola è insegnare
COME pensare e non COSA pensare
“Migliorare la nostra mente per
partecipare con la nostra testa, non
insegnarci a memoria i pensieri
degli altri”
- Uno sconosciuto formatore americano -
Insegnare A:
• Lavoratori
• Cittadini
• Consumatori
A:
• Capire ciò che leggono
• Risolvere problemi
• “Aritmetica per la vita”
• Organizzare il proprio lavoro e
quello degli altri
• Interagire con gli altri
• Dibattere
• Comunicare
| 47
Rafforzare la qualità dell’insegnamento delle competenze della vita
1.
Cambiare il curriculum
Aritmetica:
+ Problem solving
- “Procedure”
Italiano:
+ Comprensione di testi /
riassunti
- Nozioni imparate e
memoria
2.
Cambiare le modalità di
insegnamento
- Frontale
+ Interazione / dibattito
| 48
Esempio di scuola in Islanda
| 49
Partire dal testing per premiare il merito
Da...
a...
“Non funziona nulla, servono
ulteriori risorse, se avremo
fortuna funzioneremo meglio”
“Facciamo dei passi avanti
chiaramente misurabili, per
dimostrare che converrà investire
su di noi”
Tutte le riforme di successo
nell’education sono partite da
misure oggettive del merito
“Dirottiamo le risorse su chi
dimostra di poter migliorare”
| 50
Punteggio medio Pisa Test in matematica e il risultato degli esami
Nord
% studenti
15 anni con
voto in
matematica
superiore a 6
496
65
467
Centro
60
Sud e Isole
428
60
Media OECD
Fonte: OCSE
500
| 51
Trasformazione epocale
Misurare la qualità
Migliori
• Test nazionali
standard affidabili
su apprendimento
studenti per
misurare qualità
insegnamento
Italia
• Voti insegnanti non
riflettono reali
performance
• “Cheating” diffuso
su poche prove
invalsi
• Test = “quiz”
Controllare la
performance scuola
e insegnanti
• UK: 1.500 “her
majesty inspectors”
F: 3.000 ispettori
• Enfasi su feedback,
meritocrazia
• 100 Ispettori che non
ispezionano
• Impossibile
allontanare i disastri
• Tutti pagati uguale e
poco
Formare i formatori
• Grande
investimento in
didattica per
“competenze della
vita”
• Formazione
inesistente (indire
commissariato)
Selezione
• Top 5% laureati
• La professione più
stimata
• Pochi laureati
• Paese con più
donne insegnanti al
mondo
• Selezione non
meritocratica
| 52
Cosa fare
Misurare la qualità
• Estendere test
Invalsi e formare
le scuole per
autovalutarsi
• Invalsi rafforzato
Controllare la
performance
• Ispettorato
Formare i
formatori
Selezione
• Ansas da
• Concorsi subito
ripensare
• Programma per
• Formare i
presidi
attrarre i migliori
• Meritocrazia nei
salari
| 53
Autonomia responsabile
Autonomia
responsabile
Oggi
Presidi

Senza potere reale, de-responsabilizzati

I “Leader” della propria
scuola
Insegnanti

Non si sa in maniera obiettiva chi
sono i migliori

I migliori emergono e
vengono valorizzati

Obiettivi/esigenze formazione non
chiari

Formazione mirata

Dialogo trasparente

Dialogo con genitori controverso

Soddisfatti senza sapere perché, basta
tempo pieno e voti (falsi) alti

Trasparenza su qualità
scuola e insegnamento

Capiscono qualità della
scuola/insegnante troppo tardi

Dialogo migliore con
insegnanti

Dialogo difficile con gli insegnanti
Contribuenti

Pagano tasse per scuola senza
conoscerne il ritorno

Conoscono il ritorno
delle loro tasse
Politici

Riforme, riforme, riforme

Valutabili (PISA)
Genitori
| 54
Lo smaltimento dei rifiuti urbani in Europa (2008)
Riciclo/compostaggio
Termovalorizzazione
Discarica
16
31
34
35
38
33
42
42
44
19
48
59
4
9
50
60
65
10
13
16
31
38
65
65
57
55
54
49
42
49
36
50
39
36
34
Media
Termoval.
27%
18
5
Bulgaria Sud
Italia
Portogallo
Spagna Regno
Unito
Italia
Centro- Francia Norvegia Belgio
Nord
Italia
4
3
1
Danimarca
Svezia
Paesi
Bassi
FONTE: Elaborazioni su dati Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e stime Eurostat
1
Germa- Svizzera
nia
| 55
La nazionalizzazione delle regole nei servizi pubblici locali
1-nazionalizzazione
•Concessioni
(8000 comuni)
•Regole
•Autorità di
regolazione (60
ATO nel settore
acque)
2-aggregazione
•Trasferimento
quote di proprietà
pubbliche da enti
locali allo stato
•Fusioni tra
aziende
3-privatizzazione
•Completamento
privatizzazioni
avviate
• Privatizzazioni
dei nuovi grandi
operatori
•Creazione di
grandi operatori
| 56
Circolo vizioso dei media in Italia
Domanda ridotta per
informazione di qualità
▪ Basso valore economico
Cittadini “analfabeti” su life
skill e disinformati
▪
business media di
informazione
Limitati investimenti su
qualità media
▪ Valore economico del
▪
controllo > valore
indipendenza = poca
informazione indipendente
Qualità limitata
| 57
Diffusione quotidiani per abitante
Quotidiani di informazione a
pagamento
Germania
0,18
Francia
0,11
Regno Unito
Spagna
Italia
Quotidiani sportivi, tabloid e gratuiti
0,05
0,04
0,10
0,05
0,04
FONTE: WAN, Prima Comunicazione, ABC, OJD, Libro Bianco, BDZV, IMF
0,12
0,09
0,09
| 58
Nuovo governo della RAI
▪ Commissioni di vigilanza (Parlamento)
▪ BBC Trust
▪ Rappresentanti partiti politici
▪ Esperti di TV
▪ Tutti assieme dopo elezioni
▪ Uno alla volta, scadenziati nel tempo
▪ Commissione di vigilanza
▪ BBC Trust
▪ Par condicio
▪ Qualità del prodotto
Nomina vertici
Profilo
Quando viene
nominato
Chi controlla
Cosa controlla
| 59
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