LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget PROCESSI COGNITIVI L’insieme di funzioni che consentono all’individuo di ricercare e ottenere informazioni dall’ambiente, di trasformarle, di immagazzinarle, in modo da poterle utilizzare in momenti successivi nella propria attività. Comprende la percezione, la memoria il pensiero, il ragionamento, la concettualizzazione. I prodotti dell’attività cognitiva sono le rappresentazioni mentali. Le conoscenze sono contenute nelle rappresentazioni mentali. Le conoscenze vengono costruite attraverso l’interazione con la realtà. 1 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO Le informazioni vengono selezionate, elaborate, ovvero trasformate in rappresen-tazioni e immagazzinate nella mente. Le rappresentazioni successivamente saranno utilizzate per elaborare nuove informazioni Le conoscenze migliorano l’adattamento dell’individuo all’ambiente fisico, affettivo, sociale e culturale. Le conoscenze o rappresentazioni non solo aumentano con l’età, ma cambiano anche qualitativamente. Le conoscenze vengono costruite attivamente dal bambino a partire dall’interazione con l’ambiente che lo circonda, fisico e sociale. 2 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget GLI ASSUNTI BASE DELLA TEORIA DI PIAGET Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologica dell’uomo costituisce l’apice L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all’attività dell’individuo 3 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Il processo di sviluppo secondo Piaget Continuità Funzioni invarianti: Adattamento Organizzazione Discontinuità Stadi di sviluppo Strutture mentali PROCESSO DI SVILUPPO 4 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget SEQUENZA EVOLUTIVA VARIANTE Esistono quattro stadi o periodi di crescita intellettiva, che rappresentano livelli completamente diversi di funzionamento cognitivo. L’ordinamento di questi stadi è fisso e universale. Esistono differenze individuali determinate da fattori culturali e ambientali. 5 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Gli stadi di sviluppo secondo Piaget Ciascuno stadio prevede una particolare forma di organizzazione psicologica Il passaggio da uno stadio al successivo può essere graduale e l’età può variare da un bambino all’altro Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi) 6 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADI DELLO SVILUPPO COGNITIVO SECONDO PIAGET Stadio Età Descrizione 0-2 anni Il bambino “comprende” il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Preoperatorio 2-6 anni Si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali) Operatorio concreto 6-12 anni Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.) Operatorio formale dai 12 anni È capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi 7 Sensomotorio LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LA TEORIA DI J. PIAGET INTELLIGENZA: funzione che aiuta l’individuo ad adattarsi all’ambiente. Tale adattamento cambia nel tempo e tende a raggiungere una modalità sempre più adeguata di relazione con l’ambiente. L’intelligenza è una forma di equilibrio delle strutture cognitive. Il processo che porta a tali forme di equilibrio e quindi permette l’acquisizione delle conoscenze è chiamato EQUILIBRAZIONE. Attraverso questo processo il bambino giunge a descrizioni, spiegazioni e previsione sempre più adeguate della realtà. 8 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO Per rappresentare, organizzare e interpretare le esperienze l’individuo crea delle strutture mentali/cognitive che Piaget chiama SCHEMI modello di pensiero o di azione Esistono 3 tipi di schemi: simbolico d’azione o senso motori operatorio 9 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO COME VENGONO COSTRUITE E MODIFICATE LE STRUTTURE COGNITIVE (SCHEMI)? Due funzioni intellettive innate invariati presiedono alla creazione e modifica delle strutture cognitive ORGANIZZAZIONE combinazione e integrazione degli schemi disponibili in sistemi coerenti o in corpi di conoscenza (strutture) ADATTAMENTO assimilazione accomodamento processo di aggiustamento alle richieste dell’ambiente 10 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget ADATTAMENTO ASSIMILAZIONE ACCOMODAMENTO Incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Conservazione Novità ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE EQUILIBRIO 11 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget PERIODO SENSOMOTORIO “La nascita dell’intelligenza nel fanciullo” – 1936 “La costruzione del reale nel bambino” – 1937 “La formazione del simbolo nel bambino” – 1945 INTELLIGENZA: Questa si evolve dalle condotte elementari verso una sempre più progredita capacità di subordinare intenzionalmente certe azioni a certe altre, di differenziare i mezzi dai fini e di scoprire i mezzi più adatti a conseguire determinati scopi. 12 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO Stadio senso- motorio • Pattern rigidi di azione → Pattern flessibili di azione • Pattern isolati di azione → Pattern coordinati di azione • Comportamento reattivo → Comportamento intenzionale • Azioni manifeste → Rappresentazioni mentali 13 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO SCHEMA D’AZIONE: un gruppo di azioni che presentano caratteristiche comuni e costituiscono un modello organizzato di comportamento che il bambino usa per interagire con gli oggetti. 14 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget REALE: Il mondo si costituisce in una struttura che è sostanziale, spaziale, causale e temporale. All’inizio il mondo del bambino è privo di oggetti permanenti e stabili, di leggi di causalità, in cui spazio e tempo non collegano tra loro gli eventi, della distinzione tra io e mondo esterno, dove non vi è coscienza di sé. L’infante costruisce la conoscenza attraverso le attività motorie che lo mettono in relazione con la realtà e generano degli effetti sensoriali regolari. 15 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO Permanenza dell’oggetto comprensione del fatto che il mondo è costituito da oggetti che sono entità autonome e indipendenti dalla consapevolezza che abbiamo della loro esistenza “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” 16 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE Ripetizione di attività sul proprio corpo per il semplice piacere di farlo. Il bambino trova per caso un risultato nuovo e interessante e cerca di conservarlo mediante la ripetizione. 17 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE Ripetizione di attività condotte sull’ambiente per far durare lo spettacolo interessante. Il bambino compie azioni sugli oggetti che lo circondano; a volte queste producono un effetto interessante inatteso e il bambino ripete l’effetto sull’ambiente. 18 6° Lezione LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget REAZIONI CIRCOLARE TERZIARIE Variazione volontaria degli schemi nel tentativo di sperimentare attivamente mediante prove ed errori. Il bambino modifica la propria azione sull’ambiente e varia lo stesso evento per poterlo comprendere meglio. 19 Passaggio allo stadio preoperatorio (2 anni) Conquista della rappresentazione Imitazione differita Principali manifestazioni Gioco simbolico Si riferiscono a una realtà non percepita in quel momento e la evocano Linguaggio 20 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget CAPACITÀ RAPPRESENTATIVA Il bambino è ora in grado di usare simboli, immagini, parole, oggetti e azioni che si riferiscono ad una realtà non percepita in quel momento e che la evocano. Si ha quindi una differenziazione tra SIMBOLO e OGGETTO/EVENTO SIGNIFICANTE e SIGNIFICATO 21 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO PREOPERATORIO (2-6 anni) > Le azioni diventano interiorizzate e possono essere compiute anche mentalmente. Il bambino adesso riesce a rappresentarsi mentalmente la realtà e le sue caratteristiche. > Il pensiero non è in grado di andare oltre all’apparenza e al dato percettivo. Il bambino è ancora dominato dall’aspetto immediato delle cose. > Il pensiero è intuitivo e pre-logico. 22 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO PREOPERATORIO (2-6 anni) > La caratteristica principale del pensiero è quella di affrontare i problemi focalizzandosi su un solo elemento per volta. > Gli schemi mentali sono isolati gli uni dagli altri e non sono ancora coordinati in un sistema che consente di eseguire più azioni simultanee. Il bambino riesce a pensarne uno per volta. 23 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO PREOPERATORIO Piaget vede lo sviluppo intellettuale come dipendente dalle operazioni. L’operazione è una azione interiorizzata che permette di organizzare le informazioni provenienti dall’ambiente come si vuole Nello stadio preoperatorio l’uso delle operazioni è ostacolato da alcuni tratti che caratterizzano il pensiero a questa età: egocentrismo animismo rigidità di pensiero 24 ragionamento prelogico LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget EGOCENTRISMO INTELLETTUALE > Tendenza involontaria a guardare la realtà solo dal proprio punto di vista. > Il soggetto rimane centrato sulle proprie azioni e sui propri punti di vista. > Incapacità di differenziare tra il proprio ed altri possibili punti di vista e di decentrarsi dal proprio particolare punto di vista. > Secondo Piaget il superamento dell’egocentrismo è favorito dalle esperienze sociali e dalla cooperazione con i coetanei per il raggiungimento di scopi comuni 25 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget EGOCENTRISMO INTELLETTUALE Confusione tra la sfera soggettiva (desideri, pensieri, intenzioni) e la sfera oggettiva (cose inanimate che subiscono le leggi della fisica). Si manifesta anche nella rappresentazione del mondo e in 3 tendenze del pensiero del bambino: 26 Si chiede al bambino di scegliere da una serie di fotografie del panorama quella che corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona 27 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Animismo I bambini tendono ad estendere le caratteristiche degli esseri viventi agli oggetti inanimati. I bambini non distinguono con chiarezza le cose vive da quelle inanimate Piaget: Che cosa fa il sole quando ci sono le nuvole e piove? Bambino:Va via perché c’è brutto tempo Piaget: Perché? Bambino: Perché non vuole bagnarsi 28 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO ANIMISMO FINALISMO ARTIFICIALISMO Tendenza a considerare i corpi come vivi e dotati di intenzioni Tendenza ad attribuire un fine/scopo all’azione dei corpi Tendenza a considerare le cose come il prodotto della fabbricazione umana 29 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget RIGIDITÀ DI PENSIERO Si manifesta in vari modi. Ad esempio Irreversibilità: tendenza a pensare gli oggetti e gli eventi nell’ordine in cui sono stati originariamente sperimentati; per cui i bambini non riescono a invertire mentalmente le sequenze. Difficoltà ad adattarsi al cambiamento nell’aspetto: il loro pensiero sembra dominato da un tratto percettivo irrilevante, che non riescono ad ignorare (es. cane con maschera del gatto). 30 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget IRREVERSIBILITÀ DEL PENSIERO Ogni percezione, ogni atto e ogni giudizio è separato dagli altri e non si coordina per dar luogo ad una sintesi. Le azioni mentali sono isolate e non coordinate in un sistema Pertanto il bambino non è in grado di annullare gli effetti di una azione mentale attraverso l’esecuzione di un’altra azione mentale ad essa opposta. 31 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Rigidità del pensiero Ostacola l’acquisizione di numerose nozioni fondamentali fra cui quella di CONSERVAZIONE Comprensione che le caratteristiche di base della materia non vengono modificate da cambiamenti nel loro aspetto esteriore 32 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Ragionamento prelogico I bambini usano un ragionamento trasduttivo, tendono a vedere una relazione causale che non esiste tra due elementi concreti solo perché i due elementi si verificano insieme. I processi logici a questo stadio non sono ancora attivi. 33 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO OPERATORIO CONCRETO (6-12 anni) Ciò che determina il passaggio a questo stadio è la comparsa delle operazioni mentali I bambini iniziano a ragionare sistematicamente: il loro pensiero diventa più flessibile ed efficace. Compare l’abilità di invertire mentalmente i propri pensieri e di svincolarsi dal modo in cui le cose accadono nella realtà esterna. Il limite è che i bambini hanno ancora bisogno di oggetti e di eventi concreti per supportare le loro azioni mentali 34 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO OPERATORIO CONCRETO (6-12 anni) Operazione: Procedura che implica un’azione mentale su un oggetto Conservazione: Comprensione del fatto che certe caratteristiche di base di un oggetto rimangono costanti anche quando il suo aspetto è trasformato in maniera percepibile 35 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO OPERATORIO CONCRETO (6-12 anni) Le azioni mentali isolate si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete REVERSIBILITÀ Operazioni Ad ogni operazione corrisponde un’operazione inversa Segna la genesi del pensiero logico in quanto permette la coordinazione dei diversi punti di vista tra loro 36 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO OPERATORIO CONCRETO (6-12 anni) Il bambino diventa capace di compiere operazioni logiche > Convervazione > Classificazione > Seriazione > Inferenza transitiva > Numerazione 37 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget a b Si mostra al bambino un recipiente basso e largo (a) contenente del latte e gli si chiede di versare il latte da un boccale in un secondo recipiente di forma identica (b) finché c’è la medesima quantità di latte del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di latte è identica nei due recipienti. Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede: “C’è tanto latte in (c) quanto ce n’è in (a)?” a b c 38 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget Compito della conservazione della sostanza “Queste 2 palline sono uguali?” “In questa salsiccia c’è ancora tanta plastilina quanta ce n’era nella pallina?” 39 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget INCLUSIONE IN CLASSI “Ci sono più perline rosse o più perline?” > Quando il bambino pensa alla classe intera (perline) non è in grado di pensare simultaneamente alle sue parti (perline nere o rosse). > Il bambino deve prima separare le parti, ma poi non riesce a confrontare le parti con il tutto. 40 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget STADIO OPERATORIO FORMALE (dai 12 anni) Ragionamento sulle astrazioni: capacità di ragionare sulle cose mai sperimentate direttamente Applicare la logica: capacità di prendere una proposizione generica e calcolare le conseguenze sulla base del “se-allora” Problem- solving avanzato: capacità di costruire ipotesi, elaborare mentalmente risultati e prospettare varie soluzioni possibili prima di sottoporle a verifica 41 Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget LO SVILUPPO COGNITIVO STADIO OPERATORIO FORMALE (dai 12 anni) Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di ricavarne le conseguenze appropriate Pensiero ipoteticodeduttivo Una volta individuati i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in modo sistematico per verificare quali causino quel fenomeno 42 LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget PRO DELLA TEORIA PIAGETIANA Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello degli adulti Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita I bambini imparano attivamente Descrizione di molti comportamenti/fenomeni Risvolti educativi: Coinvolgere attivamente e fornire un supporto concreto, apprendere scoprendo e facendo Specificazione delle abilità specifiche del singolo 43 bambino e analisi delle richieste dal compito LO SVILUPPO COGNITIVO Psicologia dello Sviluppo – Jean Piaget CRITICHE ALLA TEORIA PIAGETIANA Sottovalutato abilità dei bambini: anticipo delle età Concetto di stadio: sviluppo complesso e irregolare, non repentino; dominio-specifico 44