Reti in fibra ottica Richiami di fisica Reti in fibra ottica 1/66 Cosa c’è nella lezione In questa sezione si affronteranno dei richiami di fisica e di telecomunicazioni, in particolare: Richiami su onde elettromagnetiche Parametri di un’onda elettromagnetica Segnali ottici modulati e spettri Interazione tra luce e materiali dielettrici. 2/66 © 2004 Politecnico di Torino 1 1 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Reti in fibra ottica 3/66 Obiettivi Richiamare alcuni concetti fondamentali relativi alla luce intesa come onda elettromagnetica. Caratteristiche di un’onda elettromagnetica: Frequenza e lunghezza d’onda Potenza Larghezza di riga Polarizzazione. Interazione onde elettromagnetiche – mezzi dielettrici. 4/66 © 2004 Politecnico di Torino 2 2 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Alcune costanti fondamentali 1/2 Description Value Symbol Velocity of Light 2.9979 x 10 Electron Charge 1.6 x 10-19 C q Planck constant 6.66 x 10-34 J•s h Boltzman constant 1.38 x 8 10-23 m/s J/K c k 5/66 Alcune costanti fondamentali 1/2 Description Value Velocity of Light 2.9979 x 10 Electron Charge Planck constant Boltzman constant 1.6 x Symbol 10-19 8 m/s C c q 6.66 x 10-34 J•s h 1.38 x 10-23 J/K k 6/66 © 2004 Politecnico di Torino 3 3 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Alcune costanti fondamentali 2/2 Description Value Symbol Micron 1 x10-6 Meters µm Nanometer Kilometer Megahertz Gigahertz Terahertz 1 x10-9 Meters nm 1 x103 Meters km 1x 106 Hz MHz 1x 109 Hz GHz 1x 1012 Hz THz 7/66 Alcune costanti fondamentali 2/2 Description Micron Nanometer Kilometer Megahertz Gigahertz Terahertz Value Symbol 1 x10-6 Meters µm 1 x10-9 Meters nm 1 x103 Meters km 1x 106 Hz MHz 1x 109 Hz GHz 1x 1012 Hz THz 8/66 © 2004 Politecnico di Torino 4 4 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Alcune costanti fondamentali 2/2 Description Value Symbol Micron 1 x10-6 Meters µm Nanometer Kilometer Megahertz Gigahertz Terahertz 1 x10-9 Meters nm 1 x103 Meters km 1x 106 Hz MHz 1x 109 Hz GHz 1x 1012 Hz THz 9/66 Alcune costanti fondamentali 2/2 Description Micron Nanometer Kilometer Megahertz Gigahertz Terahertz Value Symbol 1 x10-6 Meters µm 1 x10-9 Meters nm 1 x103 Meters km 1x 106 Hz MHz 1x 109 Hz GHz 1x 1012 Hz THz 10/66 © 2004 Politecnico di Torino 5 5 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Propagazione di onde elettromagnetiche Propagazione nel vuoto lungo la direzione z : Oscillazione sinusoidale del campo elettromagnetico sia nello spazio che nel tempo. 11/66 Propagazione di onde elettromagnetiche Wave Amplitude Electric Field A0 z Direction of wave propagation Wavelength λ0 12/66 © 2004 Politecnico di Torino 6 6 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Propagazione di onde elettromagnetiche t1 Wave Amplitude Electric Field A0 z Direction of wave propagation Wavelength λ0 13/66 Propagazione di onde elettromagnetiche t2 > t 1 Wave Amplitude Electric Field A0 z Direction of wave propagation Wavelength λ0 14/66 © 2004 Politecnico di Torino 7 7 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Propagazione di onde elettromagnetiche t3 > t 2 Wave Amplitude Electric Field A0 z Direction of wave propagation Wavelength λ0 15/66 Propagazione di onde elettromagnetiche t4 > t 3 Wave Amplitude Electric Field A0 z Direction of wave propagation Wavelength λ0 16/66 © 2004 Politecnico di Torino 8 8 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Onde elettromagnetiche L’espressione dell’evoluzione del campo elettromagnetico può essere scritta come: E (t, z ) = A0 cos(2π f 0t − κ o z + φ0 ) dove: A0 = ampiezza f0 = frequenza F 0 = fase iniziale k0 = costante di propagazione = 2p / ?0 = 2pf0 / c (rad/m). 17/66 Notazione matematica L’espressione reale del campo: E( t ,z ) = A0 cos(2π f 0t − κo z + φ0 ) viene spesso scritta in termini di segnale analitico Eˆ (t, z) = A0 e j (2π f0t −κ oz +φ 0 ) o di inviluppo complesso E% ( t , z ) = A0 e − j ( κo z −φ 0 ) Si noti che in quest’ultima espressione, la frequenza f0 non compare, e il campo risulta essere rappresentato come un segnale complesso in banda base. Ulteriori dettagli 18/66 © 2004 Politecnico di Torino 9 9 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Frequenza e lunghezza d’onda 1/4 Per indicare la periodicità dell’onda elettromagnetica, l’unità di misura più comunemente usata in questo campo è la: lunghezza d’onda. A partire dal 1998, si è iniziato tuttavia ad utilizzare in alternativa ancha la frequenza assoluta Normativa ITU-T G.692 19/66 Frequenza e lunghezza d’onda 2/4 Formule di conversione: Frequenze – lunghezze d’onda assolute f = c λ Intervalli ∆f = − c ∆λ λ2 20/66 © 2004 Politecnico di Torino 10 10 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Frequenza e lunghezza d’onda 3/4 Attorno ad una lunghezza d’onda centrale di 1550 nm : ∆f = 100 GHz ⇒ ∆λ ≅ 0.8 nm (0.8014 nm) ∆λ = 1 nm ⇒ ∆f ≅ 125 GHz (124.78 GHz ) 21/66 Frequenza e lunghezza d’onda 4/4 Attorno ad una lunghezza d’onda centrale di 1310 nm : ∆f = 100 GHz ⇒ ∆λ ≅ 0 .57 nm (0 .5724 nm ) ∆λ = 1 nm ⇒ ∆f ≅ 175 GHz (174.6936 GHz ) 22/66 © 2004 Politecnico di Torino 11 11 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 6 5 4 3 2 1 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 Wavelength (nm) 23/66 Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 6 5 4 3 2 1 200 400 Optical Frequency vs. wavelength f=c/λ © 2004 Politecnico di Torino 600 800 1000 1200 Wavelength (nm) 1400 1600 1800 24/66 12 12 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 UV Visible Infrared 6 5 4 3 2 1 200 400 Optical Frequency vs. wavelength f=c/λ 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 Wavelength (nm) 25/66 Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 UV Visible Infrared “First” Communication Window (830 nm) 6 5 4 3 2 1 200 400 Optical Frequency vs. wavelength f=c/λ © 2004 Politecnico di Torino 600 800 1000 1200 Wavelength (nm) 1400 1600 1800 26/66 13 13 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 UV Visible Infrared “First” Communication Window (830 nm) “Second” Communication Window (1310 nm) 6 5 4 3 2 1 200 400 Optical Frequency vs. wavelength f=c/λ 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 Wavelength (nm) 27/66 Lo spettro elettromagnetico “ottico” 10 Frequency (10 14 Hz) 9 8 7 UV Visible Infrared “First” Communication Window (830 nm) “Second” Communication Window (1310 nm) “Third” Communication Window (1550 nm) 6 5 4 3 2 1 200 400 Optical Frequency vs. wavelength f=c/λ © 2004 Politecnico di Torino 600 800 1000 1200 Wavelength (nm) 1400 1600 1800 28/66 14 14 Reti in fibra ottica Richiami di fisica La “terza finestra”: 1550 nm 200 f [THz ] = Frequency (THz) 198 2.9979e + 005 λ[ nm] 196 194 192 190 188 186 1500 1510 1520 1530 1540 1550 1560 1570 1580 1590 Wavelength (nm) 1600 29/66 La “terza finestra”: 1550 nm 200 f [THz ] = Frequency (THz) 198 2.9979e + 005 λ[ nm] 196 194 ITU-T reference 193.1 THZ 192 190 188 186 1500 1510 1520 1530 1540 1550 1560 Wavelength (nm) © 2004 Politecnico di Torino 1570 1580 1590 1600 30/66 15 15 Reti in fibra ottica Richiami di fisica La “terza finestra”: 1550 nm 200 f [THz ] = Frequency (THz) 198 2.9979e + 005 λ[ nm] 196 194 ITU-T reference 193.1 THZ 192 190 1552.52 nm 188 186 1500 1510 1520 1530 1540 1550 1560 Wavelength (nm) 1570 1580 1590 1600 31/66 Reti in fibra ottica 32/66 © 2004 Politecnico di Torino 16 16 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Parametri Oltre alla sua frequenza (e fase) un’onda elettromagnetica è caratterizzata dai seguenti parametri: potenza purezza spettrale o “larghezza di riga” (linewidth) polarizzazione. 33/66 Potenza 1/3 Potenza: nel campo dell’ottica, è misurata come la potenza totale che fluisce attraverso un piano ortogonale alla direzione di propagazione La potenza ottica è solitamente misurata in mW se si usano unità lineari in dBm se si usano unità logaritmiche. 34/66 © 2004 Politecnico di Torino 17 17 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Potenza 2/3 Definizioni: PdBm = 10 log10 (PmW ) PmW = 10 PdBm /10 35/66 Potenza 3/3 Esempi di conversione: 1 mW = 0 dBm 2 mW ~ +3 dBm 10 mW = +10 dBm 4 mW ~ +6 dBm 100 mW = +20 dBm 0.5 mW ~ -3 dBm -10 dBm = 0.1 mW = 100 µW -20 dBm = 0.01 mW = 10 µW -30 dBm = 0.001 mW = 1 µW Ulteriori dettagli 36/66 © 2004 Politecnico di Torino 18 18 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Larghezza di riga 1/2 Sorgente ottica non modulata ideale: segnale sinusoidale con: ampiezza costante fase costante frequenza constante. 37/66 Larghezza di riga 2/2 Qualunque sorgente ottica reale presenta fluttazioni di ampiezza e fase E% (t ) = A0 (t ) e + jφ0 (t ) Sono detti rumore di ampiezza e di fase della sorgente. I due tipi di rumore determinano la “larghezza di riga” (linewidth) della sorgente ottica. 38/66 © 2004 Politecnico di Torino 19 19 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Classificazione delle sorgenti ottiche Sorgenti ottiche (NON modulate): larghezze di riga sotto 1 nm - Sono solitamente indicate come “coerenti” o “monocromatiche” - Sono tipicamente basate su Laser, che possono avere anche righe di pochi MHz. larghezze di riga ampiamente sopra 1 nm - Sono solitamente indicate come “incoerenti” - Sono tipicamente basate su LED (che tipicamente hanno decine di nm di banda di emissione). 39/66 Polarizzazione onde elettromagnetiche 1/2 Per onde elettromagnetiche coerenti, è spesso necessario considerare anche l’andamento del campo sul piano xy trasversale alla direzione di propagazione r E (t, z ) = Ax cos(2π f 0 t − κ o z + φ x )⋅ xˆ + Ay cos(2π f 0 t − κ o z + φy )⋅ yˆ 40/66 © 2004 Politecnico di Torino 20 20 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Polarizzazione onde elettromagnetiche 2/2 ŷ r E (t , z ) x̂ Il vettore risultante evolve nel tempo e nella direzione z. Questa evoluzione determina le caratteristiche di “polarizzazione” del campo elettromagnetico. 41/66 Esempi di stati di polarizzazione Polarizzazione Ellittica Polarizzazione lineare a 45 gradi Solitamente una sorgente laser emette un campo polarizzato linearmente. 42/66 © 2004 Politecnico di Torino 21 21 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Reti in fibra ottica 43/66 Segnali ottici modulati Un segnale ottico modulato è esprimibile come un campo elettromagnetico: E% (t ) = A0 (t ) e + jφ0 (t ) Rappresentazione in termini di inviluppo complesso, senza considerare la dipendenza da z. La relativa potenza (istantanea) è data da: E% (t ) = A0 (t ) e+ jφ0 ( t ) 2 2 ⇒ P (t) = E% ( t) = A0 (t ) 44/66 © 2004 Politecnico di Torino 22 22 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Modulazione e spettri 1/5 Nella quasi totalità dei casi, i sistemi di trasmissione ottici utilizzano una semplice modulazione di ampiezza. Il campo in tal caso è esprimibile idealmente come: Eˆ (t ) = A(t ) e − j (2 π f 0t −φ0 ) 45/66 Modulazione e spettri 2/5 Abbiamo in questo caso assunto di lavorare con una sorgente ideale, che non abbia una modulazione di fase o frequenza spuria. In questa situazione, come noto dai corsi di comunicazioni elettriche, lo spettro risultante è semplicemente pari allo spettro di A(t), traslato attorno alla frequenza f0. 46/66 © 2004 Politecnico di Torino 23 23 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Modulazione e spettri 3/5 In realtà, a causa della non idealità delle sorgenti ottiche, il segnale generato è del tipo: E(t) = A(t ) e − j ( 2π f 0t −φ (t )) Esiste dunque anche una modulazione di fase φ(t) spuria dovuta alle caratteristiche della sorgente. 47/66 Modulazione e spettri 4/5 Questo effetto è solitamente indicato come “chirp”. Lo spettro risultante può occupare una banda più larga di quella dovuta al solo termine A(t) In sistemi a modulazione diretta o basati su LED, questo effetto puo’ essere molto rilevante. 48/66 © 2004 Politecnico di Torino 24 24 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Modulazione e spettri 5/5 Spectrum of the baseband useful signal A( f ) = F {A(t )} f B Spectrum of the optical signal, amplitude modulation only 2B f f0 Spectrum of the optical signal, amplitude and spurious phase modulation, or “CHIRP” >> 2 B f f0 49/66 Reti in fibra ottica 50/66 © 2004 Politecnico di Torino 25 25 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Iterazione con materiali dielettrici Nelle prossime slides, richiameremo alcuni importanti principi di fisica relativi alla interazione tra luce (campo elettromagnetico) e materiali dielettrici, ed in particolare: Attenuazione Rifrazione, riflessione e legge di Snell Dispersione. 51/66 Attenuazione 1/2 Optical power Un campo elettromagnetico, interagendo con un mezzo dielettrico, subisce una attenuazione di tipo esponenziale decrescente in z. L’entità della attenuazione dipende dalle caratteristiche del materiale . e-2αz P ( z ) = P (0) e −2 α z z © 2004 Politecnico di Torino 52/66 26 26 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Attenuazione 2/2 L’attenuazione è espressa solitamente in dB/km P α dB/Km = 10 · log10 in Pout 1Km Conseguentemente: P ( z ) dBm = P (0) dBm − α dB / Km ⋅z 53/66 Attenuazione - Esempio numerico 1/2 Le migliori fibre ottiche, a 1550 nm, hanno un’attenuazione tipica attorno a 0.2 dB/Km Esempio numerico: fibra con attenuazione di 0.2 dB Km, lunghezza 100 Km potenza trasmessa pari a 3 dBm calcoliamo la potenza in uscita. 54/66 © 2004 Politecnico di Torino 27 27 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Attenuazione - Esempio numerico 2/2 dB α tot = α dB / Km ⋅ Ltot = 0.2 ⋅100[Km] = 20 dB Km PTX = 3 dBm ≅ 2[ mW ] PRX = PTX − αtot = + 3 dBm − 20 dB = − 17 dB ≅ 0.02 [ mW ] 55/66 Indice di rifrazione L’indice di rifrazione n di un mezzo determina la velocità della luce all’interno del mezzo stesso: v= c n Valori tipici di indice di rifrazione n =1.4 to 1.5 nel vetro n =1.4 to 1.5 nel Niobato di Litio n =1 nel vuoto (per definizione). 56/66 © 2004 Politecnico di Torino 28 28 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Riflessione e trasmissione All’interfaccia (piana) tra due dielettrici con indice di rifrazione n1 e n2, i raggi riflessi e trasmessi seguono le seguenti due leggi: nt ide Inc θi n1 Interface n2 57/66 Riflessione e trasmissione All’interfaccia (piana) tra due dielettrici con indice di rifrazione n1 e n2, i raggi riflessi e trasmessi seguono le seguenti due leggi: Re flec ted θr nt ide Inc θt θi n1 Interface ed smitt Tran n2 58/66 © 2004 Politecnico di Torino 29 29 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Riflessione e trasmissione All’interfaccia (piana) tra due dielettrici con indice di rifrazione n1 e n2, il raggio incidente viene riflesso e trasmesso: Re flec ted ed smitt Tran θr nt ide Inc θt θi n1 Interface Legge della riflessione Legge di Snell n2 ?i = ?r n1 sin? i = n2 sin? t 59/66 Legge di Snell Consideriamo il caso: n1 > n 2 Per il quale: θ t > θi θi Interface between two dielectric materials n1 n2 θt 60/66 © 2004 Politecnico di Torino 30 30 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Riflessione totale 1/2 Per angoli di ingresso superiori ad un valore critico: n θc = arcsin 2 n1 La luce viene totalmente riflessa, poiché non si ha raggio trasmesso θi > θc Questo effetto è alla base del funzionamento delle fibre ottiche n1 n2 61/66 Riflessione totale 2/2 o n1 = 1.48, n2 =1.46 ⇒ θc ≅ 81 Esempio: Glass-glass interface: n1= 1.48, n2= 1.46 Transmitted Angle (θt) 90 80 70 60 50 40 θ c ≅ 81o 30 20 10 0 0 10 20 30 40 50 60 70 Incident Angle (θi) 80 90 62/66 © 2004 Politecnico di Torino 31 31 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Indice di rifrazione 1/2 L’indice di rifrazione è (anche) funzione di: lunghezza d’onda o frequenza - gli effetti risultanti da questa dipendenza sono detti di “dispersione” polarizzazione ottica - “birifrangenza” 63/66 Indice di rifrazione 2/2 potenza ottica - “effetti non lineari” altri campi elettromagnetici - “effetto elettro-ottico” 64/66 © 2004 Politecnico di Torino 32 32 Reti in fibra ottica Richiami di fisica Dispersione del materiale 1/2 Consideriamo la dipendenza dell’indice di rifrazione dalla lunghezza d’onda θt(λ) Effetto arcobaleno in un prisma θi White Light n1 n2(λ) 65/66 Dispersione del materiale 2/2 Dal punto di vista trasmissivo, ne consegue che la velocità della luce varia con la lunghezza d’onda della luce stessa. Questo effetto è detto “dispersione del materiale”. 66/66 © 2004 Politecnico di Torino 33 33