Tappa veneta della manifestazione itinerante VINCONO LE DONNE CHE FANNO IMPRESA! Unioncamere nazionale, con le Camere di commercio e i Comitati per l'Imprenditoria Femminile. Camera di Commercio:Bando di concorso provinciale per la Concessione di contributi alle PMI per favorire l'innovazione, la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'ambiente Sommario P.6 IUAV:Disegno industriale e multimedia Rubriche 1 - Giovani designer Design medicale e telemedicina 2 - Speciale Mediazione P.11 CCIAA 59°Concorso Fedeltà al lavoro e Progresso Economico. Elenco dei Premiati 3 - Gli Uffici Camerali 4 - CSR e Ambiente P.17 Osservatorio Economico Treviso Rapporto Economico sul Mercato del Lavoro 5 - Giovani Veneti all’estero P.20 Convegno nazionale 6 - Le partecipate della CCIAA Nuovo diploma tecnico meccanico opzione legno P.24 CCIAA Bando di concorso provinciale per la concessione contributi PMI per favorire innovazione 7 - Aziende di successo 8 - Monitor Economia 9 - Report Brevetti P.41 Le aziende di successo che sfidano la crisi Intervista a Domenico Vettorello della Vettorello Energy Division 10- Report Prezzi all’Ingrosso L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948 Redazione e amministrazione Cam era di Com m ercio Industria Artigianato A gric oltura Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462 [email protected] - www.tv.camcom.gov.it DIRETTORE RESPONSABILE MARCO D'EREDITA’ In redazione Silvia Trevisan 3 Editoriale Sfogliando le pagine di questo numero 3/2014 di Economia della Marca Trevigiana saltano agli occhi i tanti progetti realizzati in questi soli due mesi e soprattutto il copioso numero di persone che sono entrate nella sede camerale per frequentare corsi di formazione, per conoscere le ricerche economiche e i dati statistici dell’economia trevigiana commentati da illustri ricercatori ed economisti. Mi riferisco al convegno di presentazione del Rapporto sul Mercato del Lavoro che ha v isto ospite il noto economista professore Giacomo Vaciago Così per la tradizionale quanto più significativa manifestazione di riconoscimento del valore dei nostri imprenditori e lavoratori nel Veneto e nel mondo con il concorso Fedeltà al lavoro e Progresso economico che ha visto premiare, dal presidente della Camera di Commercio e dall’autorità comunali e provinciali ben 105 persone. E’ importante stringere la mano a persone che hanno fatto grande il Veneto e l’Italia con la propria impresa e con la dedizione di un lavoro svolto in loco o all’estero facendo conoscere l’operosità dei veneti nel mondo. Com’ è un momento importante per le istituzioni che in questa occasione si ritrovano così numerose , mi riferisco ai sindaci dei 95 comuni, ai rappresentanti delle associazioni e delle amministrazioni del comune di Treviso e al Presidente della Provincia di Treviso. Troverete il discorso del Presidente della Camera di Commercio Nicola Tognana che, per chi non c’era, invito a leggere perché dà una preziosa analisi della situazione attuale trevigiana inserita nel contesto dei mercati. Parla dei saperi necessari per innovare e del necessario recupero della capacità del saper fare unito alla tecnologia e alla digitalizzazione. Mi aggancio a questo per introdurvi il report sul seminario di presentazione del nuovo corso scolastico di II livello per perito diploma di tecnico meccanico opzione tecnologie del legno voluto dalla Confartigianato Marca Trevigiana e promosso dalla Camera di Commercio. Il responsabile dell’ufficio studi della CCIAA , Federico Callegari ha presentato i dati positiv i di produzione ed esportazione del comparto legno e ,sulla base dei dati, ha individuato come ripensare a questo settore tradizionale in un’ottica di innovazione sfruttando le conoscenze pregresse frutto di un capitale di conoscenza proprio del nostro tessuto imprenditoriale. Così troverete il convegno sulle opportunità per le PMI femminili che è stata l’unica tappa in Vento di un percorso istituito da Unioncamere e che ha saputo dare alle numerose imprenditrici o future imprenditrici presenti in Camera di Commercio, gli strumenti per i finanziamenti dando precise indicazioni , per dire, anche come fare la compilazione della domanda e tutti i riferimenti per contattare i referenti degli uffici. Un seminario dunque molto utile che ha visto l’interattività tra pubblico e relatori. Formazione per i giovani, imprenditorialità femminile e ancora impresa perché l’impresa è il motore dei mercati. Così abbiamo intervistato il dott.Domenico Vettorello della Vettorello Energy che ha saputo ripensare alla propria azienda e creare un nuovo profilo d’ azione rispondendo ad un credo per produrre energia pulita e per rispondere alle nuove esigenze dei mercati. E’ un caso , non lo avevamo pianificato , ma la giovane ingegnere veneta Eleonora Pilla che abbiamo intervistato opera nel settore delle energie pulite. Pertanto v i invito a leggere i due profili azienda e risorsa umana che si incontrano in queste pagine, quando le scelte a monte sono pensate in linea con le proprie passioni e con le nuove richieste di produzioni e di skill ricercati in questo momento. Parliamo di imprese di successo che rispettano l’ambiente e così troverete le due visite realizzate dal nostro sportello CSR e A mbiente presso la Latteria Montello e l’incubatore Fornace dell’Innovazione. Ringraziamo per l’ospitalità e ci complimentiamo per le attività svolte. La Camera di Commercio ha identificato delle linee di azione e le sta portando avanti con decisione, vi anticipo il bando di concorso erogato dalla Camera di Commercio per la Concessione di contributi alle PMI per favorire l'innovazione,la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'ambiente. Vi invito a leggete tutti riferimenti a questo link http://www.tv.camcom.gov.it/CCIAA_bandi.asp?cod=942 E’ questo il ruolo della Camera di Commercio di favorire il cambiamento fornendo le informazioni , i dati e le opportunità di finanziamento. La nostra riv ista continua a rappresentare un importante strumento per diffondere e garantire con trasparenza, a tutti, il diritto di conoscere ciò che v iene svolto in Camera di Commercio, soprattutto in questo periodo in cui il Governo sta decidendo di eliminare le Camere di Commercio. E’ un dovere garantire i servizi all’impresa in questo periodo di debolezza economica, ed è un dovere garantire l’informazione e la condivisione nei nostri canali social, ma anche un vero piacere incontrare tanti imprenditori e cittadini che ci esprimono, personalmente o attraverso i nostri sondaggi di customer care, il loro parere positivo per la scelta strategica delle attività svolte. Marco D’Eredità Segretario Ge nerale della Camera di Com mercio Presentazione della rubrica Giovani designer 4 Nicola Tognana Presidente CCIAA E’ con vivo piacere che presento assieme ai direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucco le creazioni dei giovani laureati dei corsi universitari di design della moda e di design del prodotto . Selezionati dalla professionalità dei direttori diam o spazio nella rivista camerale ad un m ond o di idee, ma soprattutto di soluzioni per il mond o dell’imprenditoria. La volontà è proprio quella di far conoscere questi creativi con le immagini delle proprie produzioni. Sono certo che questi giovani saranno di sicuro interesse per le nostre imprese tanto più perché selezionati tra i migliori dalla severa valutazione dei direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucco che ringrazio fin d’ora per la loro preziosa collaborazione sempre attenta al contesto trevigiano in cui operano. I nostri giovani sono da anni ospitati in stage dalle nostre aziende che invitiam o a mettersi in contatto con l’università per ospitare e condividere nuove idee. Laura Badalucco Direttore Cladis Il Corso di laurea in disegno industriale è impegnato da molti anni nella formazione continua di giova ni professionisti che, una volta usciti dall’università, siano preparati a comprendere il sofisticato sistema-design per inserirsi al me glio nel campo del lavoro e affrontare le sfide di un mondo sempre più internazionale e competitivo. I progetti che presenteremo in questa rubrica sono selezionati tra le migliori tesi di laurea del triennio: i temi affrontati dai ragazzi, tutti ne o-laureati nel 201 2, riguardano sia che il prodotto che la com unicazione visiva, rispecchiando quel dualismo che caratterizza il programma didattico del corso di laurea. Si tratta ovviamente di concept molto diversi tra loro, ma l’approccio di questi studenti dimostra come ormai la definizione “design” non sia più necessariame nte legata solo all’arredamento o all’imma gine coordinata, ma possa esprimersi anche in altri ambiti che molto hanno a che fare con l’innovazione tecnologica, la valorizzazione dei conte nuti, la coscienza di nuove esigenze e comp ortame nti sociali. Maria Luisa Frisa Direttore Cladem Dal 2005, il corso di laurea in Design della moda dell’Università Iuav di Ve nezia punta all’eccellenza forma ndo designer in grado di affrontare le sfide del sistema della m oda, e tracciando una strada originale per la definizione di una scuola italiana di moda: dove comprendere le qualità e le specialità di una situazione italiana da mettere in relazione attiva con il fashion system globale, dove coltivare un progetto formativo in grado di competere con l’eccellenza delle grandi scuole di moda del mondo. Gli stude nti affrontano un percorso di studi universitario che forma fashion designer in grado di ideare, progettare e realizzare una collezione, utilizzare criticame nte strume nti e linguaggi diversi e riflettere sulla moda com e sistema culturale. Dal 2010 è attivo anche il corso di laurea magistrale in Design e teorie della moda, che completa il percorso di studi in moda dello Iuav affermando la centralità dell’approccio progettuale attraverso il ruolo dei “laboratori avanzati di design della moda” nei quali si sviluppa una didattica fortemente sperimentale che si confronta con i problemi più urge nti e complessi della contemporaneità. Abbiamo scelto di presentare degli esempi eccellenti di tesi per restituire nel modo più completo possibile il complesso lavoro didattico e di ricerca che stiam o portando avanti. IUAV: DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALI 5 MOSTRA RE-VISIONI: ESERCIZI GLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IUAV IN DESIGN DELLA MODA, SOTTO LA GUIDA DI GABRIELE MONTI, HANNO SCHEDATO GLI ABITI IN MOSTRA UTILIZZANDO LA SCHEDA VEAC multimediali all'Università Iuav di Venezia. Si tratta del primo nucleo di una study collection a disposizione degli studenti Iuav e delle loro ricerche progettuali. Gli abiti sono stati schedati nei depositi del Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume a Venezia, con la collaborazione del responsabile Chiara Squarcina. Venerdì 4 aprile, alle 18, è stata inaugurata la mostra Re-visioni: Esercizi a partire da una study collection, un progetto di Università Iuav di Venezia con Spazio Punch. Re-visioni è una mostra che restituisce un percorso di studio. Il titolo allude sia al gesto conoscitivo del rivedere, del guardare una seconda volta, con un’attenzione diversa, per scorgere e cogliere dettagli sfuggiti alla prima visione; sia alla revisione intesa come momento centrale di messa in discussione del progetto che uno studente di design della moda affronta durante qualsiasi laboratorio di progettazione. Jean Paul Gaultier, Giorgio Armani, Romeo Gigli, Comme des Garçons, Emilio Pucci, Norma Kamali, Maison Martin Margiela, Complice, Byblos, Irié, Claude Montana, Yohji Yamamoto, Moschino, S ybilla, Junya Watanabe, Vivienne Westwood, Prada: questi alcuni dei nomi di marchi e fashion designer che attraversano un gruppo apparentemente eterogeneo di abiti e accessori, maschili e femminili, che dagli anni ottanta arrivano fino a oggi. Gli abiti in mostra, identificati da questi nomi, sono il frutto di un’azione di selezione a partire da un fondo di circa duecento oggetti (abiti, scarpe, accessori) provenienti dalla collezione di Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea triennale in Design della moda e Arti Una study collection prevede che i capi che la compongono possano essere studiati da vicino, maneggiati, virtualmente smontati, e di conseguenza consumati molto velocemente, cosa che ovviamente non accade con i pezzi di una vera e propria collezione museale, tutelati da rigidi standard di conservazione. La mostra Re-visioni si interroga sulle modalità di attraversamento di una study collection: chi studia fashion design la analizza non con l’occhio del collezionista o del conservatore, ma con una consapevolezza di tipo curatoriale e progettuale. Gli studenti del corso di laurea Iuav in Design della moda, sotto la guida di Gabriele Monti, docente di "Concept design", hanno schedato gli abiti in mostra utilizzando la Scheda VeAC (Vestimenti Antichi e Contemporanei) messa a punto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, uno strumento che trattiene sinteticamente tutte le informazioni relative all’abito o all’accessorio in esame. Re-visioni assegna importanza all’analisi tecnica e formale degli abiti, alla riproduzione di dettagli costruttivi particolarmente significativi sotto forma di samples, fino alla riflessione sia storico-critica, sia fotografica, relativa cioè ai modi in cui la moda viene rappresentata e si comunica. Tutti questi momenti concorrono alla costruzione di un discorso complesso relativo al design della moda, alle sue procedure e al suo insegnamento. In mostra, accanto agli abiti originali, giocano un ruolo centrale le riproduzioni in tela che gli studenti hanno voluto realizzare rilevando la struttura dei capi ritenuti più significativi. Questo lavoro di modellistica a rovescio, a partire dall’esistente, rappresenta un esercizio basico per chi intende affrontare la disciplina del fashion design. Le riproduzioni sono repliche di parti significative degli abiti in mostra, sono appunti, note a piè di pagina della study collection. A sottolineare le conversazioni fra abiti e tele, alle pareti alcuni ingrandimenti dei capi originali. Le immagini fuor i scala enfat izza no i l gesto dell’osservazione al microscopio, e trasformano Spazio Punch nel luogo dove allestire i dialoghi fra l’originale da conservare e la replica che lo interpreta. Completano il percorso espositivo una serie di materiali rari che pure appartengono alla study collection. Si tratta di ephemera, oggetti effimeri. Nella moda sono gli inviti a eventi, sfilate e performance, le press release, i lookbook, i cataloghi per la presentazione delle collezioni, le pubblicazioni per i clienti. Materiali centrali per presentare e raccontare il lavoro dei designer, e per ricostruire le poetiche della moda contemporanea. Re-visioni: gli oggetti in mostra attraverso la re-visione degli studenti sono tornati in vita, non solo attraverso le tele che ne enfatizzano i dettagli costruttivi e gli elementi decorativi più significativi, ma anche letteralmente, attraverso un progetto fotografico e un video realizzati insieme al fotografo Francesco de Luca fra le mura di Spazio Punch. La mostra Re-visioni agisce così come il racconto del percorso di studi e come un dispositivo per la messa in scena di una piccola parte di questa study collection. In occasione della mostra, Università Iuav di Venezia e Spazio Punch hanno organizzato due incontri con ospiti speciali, per approfondire i temi del fashion curating e del collezionismo di moda: il 15 aprile è intervenuta, con una special lecture, Anja Aronowsky Cronberg, editor- in-chief del journal Vestoj; il 29 aprile, in occasione della chiusura della mostra, è stata la volta di Enrico Quinto, collezionista italiano, proprietario di una delle più importanti raccolte di abiti e accessori in Italia. Il fashion curating all’università. Il corso di laurea magistrale in Arti visive e Moda dell’Università Iuav di Venezia introduce ufficialmente fra i suoi insegnamenti il fashion curating. È la prima volta in ambito accademico. Dal 17 febbraio Maria Luisa Frisa insegnerà Pratiche curatoriali nella moda agli studenti della laurea magistrale in Arti visive e Moda. IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA 6 DESIGN MEDICALE E TELEMEDICINA MOSTRA FINALE DEI PROGETTI LABORATORIO DI DESIGN MEDICALE E TECNOLOGIE EMERGENTI Il complesso dei prodotti utilizzati in ospedale e nell’ambito paramedico hanno un effetto significativo sulla qualità dei servizi sanitari di prevenzione, diagnosi e assistenza dei pazienti, così come sulle condizioni di lavoro del personale medico, paramedico e tecnico. L’applicazione delle recenti e significative innovazioni tecnologiche al design di attrezzature sanitarie, dispositivi medico-scientifici, prodotti medici e farmaceutici, arredi delle strutture ospedaliere, information system può aiutarci a rispondere alla crescente domanda di sicurezza e comfort da parte degli operatori così come a sviluppare un tipo di assistenza più vicina alle persone e al loro complesso sistema di bisogni. I laboratori tenuti dal prof. Chiapponi e diverse tesi di laurea per le quali è stato relatore, sono da anni volti a comprendere e sperimentare come il design possa dischiudere il potenziale intrinseco di alcune innovazioni tecnologiche, focalizzandosi su una panoramica di tecnologie ritenute di particolare interesse per esplorare nuove modalità di rispondere ad esigenze emerse in questi ambiti quali: nanotecnologie, tecnologia dei sensori, tecnologie per il tagging e per la tracciabilità, tecnologie per la gestione di dati di reti e sistemi urbani in tempo reale. Oltre a questo, vengono sviluppati metodi e processi per indirizzare, attraverso la ricerca sul design, il processo di innovazione tecnologica stesso. cura delle persone in ambito domiciliare. L’assistenza sanitaria si sta infatti sempre più trasformando in un sistema integrato in cui ricovero ospedaliero, prestazione in dayhospital o ambulatoriale e cura domiciliare si intersecano tra di loro definendo un percorso terapeutico che dovrebbe risultare senza interruzioni e differenze qualitative. Mentre gli ospedali saranno sempre più strutturati per trattamenti specializzati e intensivi ad alto impatto tecnologico, le altre strutture sanitarie e l’ambiente domestico saranno deputati alla convalescenza, riabilitazione, prevenzione o alle terapie per malattie croniche. Recentemente l’attività di ricerca, sviluppata nel Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi dell’Ateneo, si è ampliata a livello internazionale attraverso la costituzione del network “MeDesign”, grazie alla collaborazione con Royal College of Art (Londra), Sheffield H allam University (Sheffield), Technion Israel Institute of Technology (Haifa), Hochschule für Gestaltung (Schwäbisch Gmünd) Le università coinvolte, caratterizzate da una vasta esperienza pregressa in progettazione medicale, condivideranno le loro risorse per produrre progetti innovativ i nel settore: questo network di recente costituzione (marzo 2012) collaborerà sia relativamente all’offerta formativa che per la ricerca. I temi comuni su cui i membri stanno lavorando, scaturiscono dall’ormai emergente, ma non ancora stabilizzato, tipo di organizzazione sanitaria costituita dal sistema “ospedale/ strutture sanitarie/ambiente domestico”. Project work di Barbisan Michele Sono un esempio di questa costante attività di ricerca i progetti presentati nella mostra conclusiva del Laboratorio di Design Medicale e Tecnologie Emergenti tenuto appunto dal prof. Medardo Chiapponi con Andrea Ciotti e Maddalena Mometti all’interno del Corso di laurea magistrale in design. La mostra, dal titolo DESIGN MEDICALE E TELEMEDICINA inaugurata il 27 giugno a Venezia presso il Magazzino 06, ha presentato il lavoro degli studenti dell’ultimo anno accademico, focalizzato sul design di apparecchiature e dispositivi destinati all’assistenza e alla RE_MO – Sistema di monitoraggio e sostegno remot o domiciliare IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Project work di Buffagni Alessia MANITÙ – Cardiotocografo remoto Project work di Capoia Chiara PULSE – Terapia per l’emicrania IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Project work di Menegaldo Simone IVO – Inalatore per l’assunzione di farmaci Project work: di Taglierini Lucia T-BIP – Gioco interattivo per bambini autistici IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA 9 Project work di Zhu Hanjun YUM-YUM – Stimolazione dell’appetito per i bambini 10 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. INTERVENTO DEL PRESIDENTE CCIAA NICOLA TOGNANA ALLA 59° PREMIAZIONE FEDELTÀ AL LAVORO E PROGRESSO ECONOMICO. Vediamo allora se, senza pretesa di fare grandi discorsi, riusciamo a ricucire un filo di senso attorno al tema del lavoro. Provando ad andare all’essenza delle cose, io credo che questa lunga crisi che stiamo vivendo sia figlia, soprattutto, di un terribile scollamento tra livelli attesi di domanda e offerta, bisogni reali, valore effettivo assegnato alle cose. Negli anni precedenti alla crisi si è riposta troppa fiducia in una crescita basata sul debito e sull’immaterialità. Una fiducia che si è autocompiaciuta, come Narciso allo specchio. Può sembrare quasi paradossale festeggiare oggi la “Fedeltà al Lavoro”, in tempi in cui “il lavoro non c’è”. Sono oltre 28.000 i posti di lavoro bruciati in provincia da questa crisi, considerando il periodo che va dal giugno 2008 alla fine del 2013. Il tasso di disoccupazione si è così portato al 7,3% nel 2013. E se guardiamo al tasso di disoccupazione giovanile, per i giovani compresi tra i 15 e i 29 anni, siamo prossimi al 13%. Certo, siamo ancora distanti, per fortuna, dal dato nazionale, superiore al 40%: ma comunque si tratta di un disagio inedito per il nostro territorio, abituato fino a cinque anni fa alla piena occupazione. Non penso, con questi dati, di incrinare il clima di festa che pur meritate. Penso, anzi, di conferirle più senso. E’ sempre una lieta occasione, questa festa della fedeltà al lavoro. Ma ciò non vieta di viverla con piena consapevolezza del presente. Anche perché, se interpreto bene il clima, molti di voi oggi si accingono a ricevere il riconoscimento, p ortandosi nel cuore la preoccupazione per il futuro dei propri figli e dei propri nipoti. Dentro questo paradigma si colloca il ricorso ai mutui “subprime”, l’eccesso di leva finanziaria, la spinta sugli strumenti di finanza creativa oltre ogni ragionevole prudenza. Ma accanto a queste scelte, maturavano anche certe idee piuttosto strane sul lavoro. La rivista Fortune, nel 1995, uscì con una copertina che fece discutere molto. Il titolo strillava: “LA FINE DEL LAVORO”. Lo scenarista e futurologo Jeremy Rifkin aveva immaginato un progressivo declino della forza lavoro, l’espulsione dalle fabbriche di molta manodopera, la produzione in mano agli automi e perfino le funzioni dei manager e del terziario sostituite dal computer. Più vicino a noi, tutta una scuola di pensiero di “declinisti” ha dato per scontato che l’Italia avrebbe perso quasi per intero la propria capacità industriale, annoverandosi tra i paesi semiperiferici del mondo. Prestigiosi interventi sul Sole 24 Ore condannavano l’Italia ad una fine poco onorevole, se continuava a produrre soltanto “cravatte e magliette”. Ora, sia chiaro, in questi cinque anni abbiamo navigato davvero in brutte acque. Perdendo in tutto il Paes e tante imprese e tanto lavoro. Ma se una cosa ci ha salvato “da una fine poco onorevole” è stata proprio la nostra capacità manifatturiera. Certo, quella più avanzata, quella che più ha saputo rimettersi in gioco. Quella delle medie imprese e della rete specializzata di fornitori artigiani, piuttosto che della grande industria storica. Ma qual è il messaggio ulteriore che sta sotto questi segnali di ripartenza? 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. Se riparte il manifatturiero, il comparto per definizione legato alla trasformazione della materia, allora non è affatto vero che è “finito il lavoro”. (cioè metalli, ceramiche, ecc.) e altri prodotti manufatti (cioè occhialeria, gioielleria, articoli in materie plastiche). L’Italia è inoltre sesta anche nei prodotti alimentari trasformati. Non voglio spargere inutile ottimismo. Sappiamo che ci vorrà ancora del tempo prima che questi fragili segnali di ripartenza potranno generare nuovi posti di lavoro. Troppo profonda è stata la cris i. Aggiungo: Fondazione Edison ci dice che su circa 5.000 prodotti in cui si può suddividere con il massimo grado di disaggregazione stati- 11 stesso, almeno così spero, vi consegna anche un possibile scenario per i vostri figli e nipoti, certamente disorientati dalla crisi. Credo sia importante indicare un possibile futuro per le prossime generazioni. In questo futuro, aggiungo, c’è anche da imma- Ma si può affermare che “non è finito il lavoro”, anche per come voi lo avete sperimentato, perché ciò che il mondo cerca nel Made in Italy sarà sempre di più quel “bello e ben fatto” che poggia su un intreccio inedito di mestieri, saperi, tecnologie. E che rappres enta davvero il controcanto alla sbornia di immaterialità e vacuità che per troppo tempo ha caratterizzato i mercati. Anche qui non fraintendetemi: servirà sempre di più che al saper fare si aggiungano le competenze di design, di marketing, della ricerca tecnologica applicata. Ci mancherebbe. Ma l’elemento nuovo da sottolineare è che anche questi aspetti intangibili devono trovare ricentratura attorno al “saper fare le cose”. Faccio alcuni esempi specifici. Nella moda, come nell’arredo, non basta più il design ardito. Serve comunicare sostanza: con la qualità dei tessuti o dei legni, percepibile al tatto; con il pregio delle cuciture o delle forme levigate. Ancor più evidente questa cosa sul cibo: l’arte dello chef, che sa scegliere e combinare materie agricole e territori di origine, ormai ha assunto il rilievo, anche in TV, che prima spettava ai divi sartoriali degli anni ’90. Questo ritorno al valore delle cose tangibili è un ritorno al valore del lavoro. E l’Italia può davvero dire la sua, a livello mondiale, pur con tutte le ferite aperte dalla crisi. Guardate: perché il mio non sembri soltanto esercizio retorico, faccio giusto un passaggio un po’ più tecnico. Secondo l’Indice UNC TAD/WTO, l’Italia è prima al mondo per competitività in 3 settori: tessile, abbigliamento, pelli-calzature. Seconda dopo la Germania in altri 3 settori: meccanica non elettronica, manufatti di base stica il commercio internazionale, l’Italia risulta al 1°, 2° o 3° posto in quasi 1.000 prodotti, generando tramite questi prodotti un surplus prossimo ai 200 miliardi di dollari. Possiamo davvero credere che dietro questi 1.000 prodotti ci sia la “fine del lavoro”? Al contrario, quanti “mestieri” ci stanno dietro? Quanti saperi, fra tradizione e innovazione, vanno a sostenere questa frontiera della competitività tutta italiana? Certo, per anni è andato di moda dire ai nostri figli di fare scienze della comunicazione…. O per dirla meglio: per anni si è preferito pensare al terziario e al manifatturiero come a due traiettorie di sviluppo fra loro alternative. Adesso invece scopriamo che la mescolanza di saper fare e saper ideare, di abilità tecniche e pensiero creativo, è il nostro punto di forza. Da cui può ripartire il “futuro del lavoro”. Anche ripensando le forme del lavoro, fuori dalle resistenze e dai retaggi ideologici, non più adeguati ai tempi. Questo è il messaggio principale che volevo consegnarvi, oggi. Che può dare un senso alle vostre storie professionali. Ma che al tempo ginarsi interessanti quanto inedite sovrapposizioni tra saperi antichi e saperi nuovi: tra coloro che, come voi, hanno tanta ricchezza di saperi incorporata nella vostra storia professionale, e i giovani, magari più bravi sulle tecnologie, ma ai quali sarebbe importante poter trasmettere questo patrimonio di conoscenze. Tra vecchio e nuovo c’è sempre da immaginarsi un rapporto virtuoso, piuttosto che di contrapposizione generazionale. Oggi invece si tende troppo facilmente all’antagonismo generazionale. E questo, se posso dirlo, non è cosa che fa bene. Non è cosa che concorre alla coesione. Oserei estendere questa riflessione, in chiusura, anche al riformismo di questi tempi, tutto basato sulla velocità della disarticolazione, ma poco poggiante su nuovi dis egni di riarticolazione del sistema Paese. Provo a farmi capire: questo Paese, sia chiaro, ha assolutamente bisogno di cambiare il proprio assetto istituzionale. Ma credo anche che il cambiare per il cambiare non serva a nessuno. Che il contrapporre il vecchio e il nuovo, solo perché così è di moda, non conduca da nessuna parte. 12 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. Ciò anche con riferimento al governo dell’economia locale. Per il mio ruolo, sono il meno titolato a dire se le Camere di Commercio debbano ess ere abolite o difese come sono, o solo riorganizzate (come ho avuto già modo di dire). Ma più si procede in questa disarticolazione senza progetto delle strutture dello Stato, più sorge in me un es igenza di ponderatezza, che spero non sia confusa per esigenza di conservazione. Questa esigenza di ponderatezza mi porta a dire che mi piacerebbe vivere il cambiamento con un altro approccio. Più interessato ai contenuti che ai contenitori. Che anteponesse, alla forma, la sostanza, la ragione prima per cui certe cose devono essere fatte. sistema camerale, come lo andiamo a riarticolare? Quale può essere il disegno entro il quale non fare venire meno, al territorio, questo effetto “moltiplicatore” dell’azione pubblica? Faccio però fatica a pensare che questo “di più” possa nascere dall’assenza di un soggetto pubblico intermedio, si chiami come si vorrà chiamarlo, dedicato espressamente allo sviluppo dei territori italiani. E’ dentro questi territori che si compie l’alchimia dell’economia italiana. E’ dai territori, da una loro diversa infrastrutturazione, materiale ed immateriale, che si può far ripartire lo sviluppo e il lavoro. Che si può costruire distintività. Assieme alle forme di sostegno per chi, in questa cris i, è stato più colpito. Ma, vedete, è proprio soltanto delle istituzioni tenere assieme le comunità, anche nei momenti di più forte contraddizione. Morde ancora la crisi, mordono i primi segnali di ripresa. Una comunità senza adeguate istituzioni può affrontare questi tempi complessi senza perdere in coesione e lungimiranza? I NOMI DEI PREMIATI ALLA 59° PREMIAZIONE FEDELTÀ AL LAVORO E PROGRESSO ECONOMICO La questione centrale credo sia questa: visto che le filiere dell’eccellenza manifatturiera affondano parte del loro vantaggio competitivo nella specificità dei territori, possiamo ritenere fondamentale, in tale ottica, il governo dello sviluppo locale? Se sì, come io credo, es iste solo una direzione verso cui andare? Solo un livello? O possiamo immaginare un riassetto che usi i diversi livelli di governo territoriale in modo funzionale?. In tal s enso: probabilmente è giusto che siano rafforzate le funzioni di indirizzo economico della Regione, in stretto raccordo con il governo nazionale e l’Europa. Altrettanto giusto può essere il ruolo delle Unioni Comunali. Con funzioni gestite in forma associata. E con il compito di essere sempre più il front-office dello Stato verso il cittadino e le imprese. Mi chiedo però se per alcuni temi, come l’innovazione, l’internazionalizzazione, il sostegno al credito, non servano forme di coordinamento e animazione nel territorio, a mezza via tra i Comuni e la Regione, laddove c’è la giusta sintesi tra prossimità ai bisogni e visione d’insieme. Questo è lo spazio oggi occupato dalle Camere. Verso il quale non voglio fare difesa d’ufficio. Ma che, di certo, oggi, s e prendiamo l’es empio specifico di Treviso, muove nel 2014 iniziative per lo sviluppo per oltre 17 milioni di euro, attivate da 8 milioni di risorse pubbliche. Giro allora la questione in forma di domanda aperta: ammesso che disarticoliamo il LAVORATORI IN SERVIZIO Anzianità anni 40 1- LORENZINI Gaspare – Conscio di Casale sul Sile (T V) Soc. Coop. Giuseppe Toniolo Conscio Conscio di Casale sul Sile (TV) 2- NEGRO Pierangelo – Carbonera (TV) Impresa “Microtecnica Trevisana s.n.c. di R. De Vidi & C.” - Olmi di S. Biagio di Callalta (TV) 3- SILVESTRIN Mariuccia – Vittorio Veneto (TV) Decorata con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° maggio 2013 Enel Servizio Elettrico S.p.A. – Mestre (VE) 4- ZANETTI Loris – Vittorio veneto (TV) Decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° maggio 2013 Impresa “Dersut Caffè S.p.A.” – Conegliano (T V) Anzianità anni 41 5- ANTONIAZZI Eleonora – Pieve di Soligo (T V) Decorata con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° maggio 2012Impresa “Euromobil – S.p.A.” – Falzè di Piave (TV) 6- PADOAN Loretta – Roncade (TV) Decorata con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° maggio 2009 Impresa “O.M.P.R.A. s.n.c. di Padoan Fabio & C.” - Nerbon di S. Biagio di Callalta (TV)2 7- PIAZZA Sebastiano –Olmi di S. Biagio di Callalta (TV) Impresa “Microtecnica Trevisana s.n.c. di R. De Vidi & C.” - Olmi di S. Biagio di Callalta (TV) 8- POLES Paola – Gaiarine (TV) Impresa “A.L.F. Uno S.p.A.” - Francenigo di Gaiarine (TV) 9- SALMASI Graziano –Zenson di Piave (T V) Impresa “Microtecnica Trevisana s.n.c. di R. De Vidi & C.” - Olmi di S. Biagio di Callalta (TV) 10- TORRESIN Franco – Susegana (T V) Decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. maggio 2012 Impresa “Euromobil – S.p.A.” Falzè di Piave (TV) 11- VACCARI rag. Fiorenzo – Casier (T V) Soc. Coop. Giuseppe Toniolo Conscio - Conscio di Casale sul Sile (TV) 12- ZANIN Graziano – Mareno di Piave (T V) Impresa “Electrolux Italia S.p.A.” – Stabilimento di Susegana (TV) Anzianità anni 44 13- PARO Giorgio – Gaiarine (TV) Impresa “ALF Uno S.p.A.” – Francenigo di Gaiarine (T V) Anzianità anni 47 14- MAROSTICA Speranza – San Zenone degli Ezzelini (TV) Impresa “Carron cav. Angelo S.p.A.” - San Zenone degli Ezzelini (T V) Anzianità anni 48 15- MENEGHETTI Dino– Casale sul Sile (TV) Impresa “Sile – S.p.A. – Industrie Costruzioni Termoidrauliche” Casier (TV) 3Anzianità anni 50 16- RECCHIA Vigilio Mario - Miane (TV) Impresa “Dielle S.p.A” – Mosnigo di Moriago della Battaglia (TV) LAVORATORI PENSIONATI Anzianità anni 41 17- BATTISTELLA Franco– Fontanelle (T V) già dell’Impresa “Valdesign s.r.l.” - Vallonto di Fontanelle (TV) 18- GAZZOLA Gabriella – San Zenone degli Ezzelini (TV)Decorata con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1°maggio 2011 già dell’Impresa “S.I.L.M.E.C. s.r.l.” – S. Zenone degli Ezzelini (T V) Anzianità anni 43 19- SBRISSA geom. Ugo - San Zenone degli Ezzelini (TV)Decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1° maggio 2014 già dell’I mpresa “S.I.L.M.E.C. s.r.l.” - S. Zenone degli Ezzelini (TV) Anzianità anni 47 20- BALBINOT Elisa – Pieve di Soligo (TV) già dello Studio “Bernardi rag. Claudio – Consulente del Lavoro” – Pieve di Soligo (T V) 21- BOATO Giuseppe – Spresiano (TV) già dell’Impresa “I.P.L. - Gerotto Porte s.a.s. di Gerotto Walter & C.” – Nervesa della Battaglia (TV) Anzianità anni 52 22- BREDA Sergio – Sernaglia della Battaglia (TV) Decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1°maggio 2013 già dell’Impresa “G.D. Dorigo – S.p.A.” – Pieve di Soligo (TV) DIRIGENTI D’AZIENDA Anzianità anni 39 23- DA SIE p.i. Gianfranco – Fontane di Villorba (TV) Dirigente dall’1.2.1996 Decorato con la “Stella al Merito del Lavoro” il 1°maggio 2013 Impresa “Electrolux Italia S.p.A.” – Stabilimento di Susegana (TV) LAVORATORI TREVIGIANI RIMPATRIATI 24- DALLA ZANNA Giovanni – Paese (T V) Rimpatriato dalla Svizzera a fine 2011 (38 anni e 3 mesi di attività professionale all’estero) IMPRESE COMMERCIALI e del TERZIARIO 25- DAMO LUIGI sede: Vazzola (TV) Attività: Locazione di beni immobili propri; collocamento veicoli usati; autofficina riparazione autoveicoli Anzianità dell’impresa anni 52 26- FRISON ARNALDO sede: Treviso Attività: Commercio ambulante di frutta e verdura, dolciumi, giocattoli e bibite analcooliche Anzianità dell’impresa anni 54 27- MERLO MIRCO sede: Treviso A ttività: Commercio ambulante di prodotti tessili, accessori, abbigliamento, bigiotteria e chincaglieria Anzianità dell’impresa anni 65 IMPRESE ARTIGIANE 28- ARTE LEGNO ARREDAMENTI DI PAGOTTO CARLO E C. S.N.C. Sede: Spresiano (TV) Attività: Costruzione e restauro mobili in stile e moderni Anzianità dell’impresa anni 41 29- AUTOSALONE GARBOSSA SNC DI GARBOSSA SEBASTIANO E C. Sede: Castello di Godego (TV) Attività: Officina meccanica di riparazione autoveicoli ed elettrauto Anzianità dell’impresa anni 42 30- AUTOTRASPORTI TONETTO S.N.C. DI TONETTO LINO, LUCA E C. Sede: Mogliano Veneto (TV) Attività: Autotrasporti merci per conto terzi Anzianità dell’impresa anni 66 31- BAGGIO GIULIO Sede: Vallà di Riese Pio X (TV) Attività: Idraulico - installazione impianti termici Anzianità dell’impresa anni 41 32- BARBIERE MORAO DI MORAO GIANFRANCO Sede: Vedelago (TV) Attività: Barbiere e parrucchiere uomo e donna Anzianità dell’impresa anni 42 33- BROTTO LAURA Sede: Castelfranco Veneto (T V) Attiv ità: Parrucchiera Anzianità dell’impresa anni 42 34- COCCHETTO CLAUDIO Sede: Ponzano Veneto (TV) Attività: Impresa edile Anzianità dell’impresa anni 43 35- CORRADIN ADELIO Sede: Castelminio di Resana (TV) Attività: Carrozzeria, officina riparazione auto Anzianità dell’impresa anni 41 36- DALL’ACQUA RINALDO Sede: Casale sul S ile (TV) A ttività: Lavori di pittura edile Anzianità dell’impresa anni 44 37- DE CONTO ANTONIO Sede: Postioma di Paese (TV) Attività: Elettrauto Anzianità dell’impresa anni 40 13 38- EFFETI – OFFICINA MECCANICA – S.N.C. DI FRANCESCHINI & TOCANNE Sede: Paese (T V) Attività: Officina meccanica in genere ed in particolare tornitura e fresatura Anzianità dell’impresa anni 40 39- FALEGNAMERIA F.LLI ANDREAZZA S.N.C. Sede: Vallà di Riese Pio X (TV) Attività: Falegnameria Anzianità dell’impresa anni 41 40- F.LLI TAVIAN S.N.C. DI TAVIAN G. & M. Sede: Cordignano (TV) Attività: Lavori boschivi e commercio legnami Anzianità dell’impresa anni 43 41- GRUPPO BARICHELLO SRL Sede: Vedelago (TV) Attività: Officina meccanica riparazione macchine da cucire e per maglieria e commercio dei medesimi macchinari Anzianità dell’impresa anni 41 42- INTROVIGNE GAETANO Sede: Lutrano di Fontanelle (TV) Attività: Falegnameria Anzianità dell’impresa anni 44 43- LAZZARI PIETRO Sede: Loria (TV) Attività: Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo; lavori di carpenteria in ferro Anzianità dell’impresa anni 41 44- METALTERMICA DI SESINI GINO Sede: Pieve di Soligo (T V) A ttiv ità: Installazione impianti idraulici e lavorazioni metalliche Anzianità dell’impresa anni 44 45- MONTESCAVI DEI F.LLI MONTESEL - S.N.C. Sede: Colfosco di Susegana (TV) Attività: Demolizione, escavazione e movimenti di materiale inerte, lavori stradali Anzianità dell’impresa anni 45 46- MOTORMEC DI DALLA RIVA MA RCO & C. SAS Sede: Caselle di Altivole (TV) Attività: Riparazioni meccaniche e lavori di carrozzeria di autoveicoli; commercio di autoveicoli nuovi ed usati Anzianità dell’impresa anni 42 47- NICOLA AUTOMOBILI S.R.L. Sede: Chiarano (TV) A ttiv ità: Officina di autoriparazioni, elettrauto, gommista; autolavaggio Anzianità dell’impresa anni 42 48- OFFICINE DE LION S.N.C. DI DE LION GIANFRANCO E C. Sede: Zenson di Piave (TV) Attività: Autofficina Anzianità dell’impresa anni 68 49- PADOVAN ROMEO Sede: San Biagio di Callalta (TV) Attività: Officina meccanica Anzianità dell’impresa anni 44 50- PARRUCCHIERE CLAUDIO Titolare: Camilotto Claudio Sede: Treviso Attività: Parrucchiere per uomo e donna Anzianità dell’impresa anni 42 51- PIERETTO ANGELO Sede: Preganziol (T V) Attività: Officina termoidraulica 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. Anzianità dell’impresa anni 46 52- STEFANPLAST S.N.C. DI STEFAN S., GATTO N. & C. Sede: Villorba (T V) A ttività: Produzione imballaggi in materie plastiche e lavorazione materie plastiche Anzianità dell’impresa anni 41 53- TARRARAN ANTONIO Sede: Ramon di Loria (TV) Attività: Autotrasporto merci per conto terzi Anzianità dell’impresa anni 40 54- TREVISOL BRUNO Sede: Bosco di Vidor (T V) Attività: Officina riparazioni autoveicoli, carrozzeria, gommista ed elettrauto Anzianità dell’impresa anni 42 55- VAN DEN BORRE FRANCESCO Sede: Treviso Attività: Costruzione, manutenzione e pulizia di parchi, giardini e aree verdi; bioingegneria naturalistica; coltivazioni vivaistiche Anzianità dell’impresa anni 158 56- ZANIN ANTONIO Sede: Ponte della Priula di Susegana (TV) Attività: Isolature in asfalto Anzianità dell’impresa anni 41 57- ZANUSSO ANGELO DI ZANUSSO RENZO E FERDINANDO & C. – S.N.C. Sede: Fontanelle (TV) Attività: Officina meccanica, costruzione, riparazione e commercio di macchine ed attrezzi agricoli Anzianità dell’impresa anni 48 AZIENDE AGRICOLE E DIRETTE COLTIVATRICI 58- BARDINI LUIGINO Sede: Treviso – fr. Canizzano Attività: Coltivazione di ortaggi e di cereali Anzianità dell’impresa anni 57 59- BEDIN MARTINO Sede: Santandrà di Povegliano (TV) Attività: Coltivazione cereali, coltivazioni viticole e foraggere Anzianità dell’impresa anni 52 60- CESCON VITTORIO Sede: Fontanellette di Fontanelle (TV) Attività: Coltivazione della vite; coltivazione di seminativi Anzianità dell’impresa anni 57 61- COLMAGRO GIANNINO Sede: Tezze di Vazzola (T V) A ttività: Allevamento di vitelloni; coltivazioni di seminativi; coltivazioni viticole Anzianità dell’impresa anni 57 62- FALOPPA ADRIANO E GIUSEPPE S.S. Sede: Negrisia di Ponte di Piave (TV) Attività: Coltivazione della vite e di seminativi Anzianità dell’impresa anni 57 63- FRESCHI MARINO Sede: Vazzola (T V) Attività: Coltivazioni viticole Anzianità dell’impresa anni 57 64- PODERE DEL VESCOVO SOC. AGR. ZALUNARDO DENIS & C. S.S. Sede: Roncadelle di Ormelle (TV) Attività: Colture viticole e azienda vitivinicola Anzianità dell’impresa anni 54 65- PRADAL ANGE LO e GIOVANNI Sede: Colfrancui di Oderzo (TV) A ttività: Colture viticole Anzianità dell’impresa anni 57 66- SOCIETA’ AGRICOLA BORTOLATO GINO & BARZAN OLINDA S.S. Sede: Mogliano Veneto (TV) Attività: Coltivazioni miste di cereali e altri seminativi Anzianità dell’impresa anni 57 67- SOCIETA’ AGRICOLA CA’ BIANCA DI TONON GIUSEPPE E AMEDEO S.S. Sede: Santandrà di Povegliano (T V) A ttiv ità: Coltivazioni frutticole diverse Anzianità dell’impresa anni 57 68- SOCIETA’ AGRICOLA PAVAN ELIA LINO E BENITO DI PAVAN ELIA LINO E PAVAN MASSIMO S.S. Sede: Codognè (TV) Attività: Coltivazioni viticole e vitivinicole. Allevamento di bovini e coltivazioni di seminativi Anzianità dell’impresa anni 57 69- ROMAN TIZIANO Sede: Cessalto (TV) Attività: Coltivazioni miste di cereali e altri seminativi Anzianità dell’impresa anni 57 70- TOPPAN G RAZIANO Sede: Fagarè di San Biagio di Callalta (TV) Attività: Coltivazione della vite, coltivazione di cereali, mais e soia Anzianità dell’impresa anni 57 71- TOPPAN SERGIO Sede: Fagarè di San Biagio di Callalta (TV) Attività: Coltivazione della vite, coltivazioni miste di cereali, mais e soia Anzianità dell’impresa anni 57 IMPRENDITORI E AMMINISTRATORI DI 14 SOCIETA’ 72- BETTIOL Maria Presidente Consiglio di Amministrazione “INTERIMMOBILIARE S.P.A.” con sede a Treviso Attività: Acquisto, vendita, permuta, costruzione, gestione di beni immobili civili industriali e commerciali Anzianità di lavoro anni 55 73- BORTOLUZZI Gino Titolare omonima impresa individuale con sede a Monastier (T V) Attività: Sub-agente di commercio; settore: prodotti ed attrezzi per l’agricoltura Anzianità di lavoro anni 43 74- COAN PierGiuseppe Titolare omonima impresa individuale con sede a Cordignano (TV) A ttività: Installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici a bassa tensione Anzianità di lavoro anni 49 75- CURTOLO E lio Domenico Titolare omonima impresa individuale con sede a Meduna di Livenza (T V) Attività: Lavori edili Anzianità di lavoro anni 40 76- DALLA NORA Paolo Titolare omonima impresa individuale con sede a Salgareda (T V) Attività: Autoriparazione della meccanica e motoristica, elettrauto e gommista Anzianità di lavoro anni 48 77- DE LUCA Guerrino Presidente Consiglio di Amministrazione “D.L.M. S.R.L.” con sede a Mareno di Piave (TV) Attività: Fresatura e tornitura di metalli 15 59° premiazione fedeltà al lavoro e progresso economico. Anzianità di lavoro anni 45 78- FELT RIN Giovanni Amministratore Delegato “EFFEDUE S.R.L.” con sede a Godega di Sant’Urbano (TV) Attività: Trattamento superficiale dei metalli e fabbricazione di apparecchi per l’illuminazione; verniciatura e lavorazioni meccaniche Anzianità di lavoro anni 48 79- MANTELLATO Liberale Titolare impresa individuale “PASTICCERIA LIBERALE” con sede a Maserada sul Piave (T V) Attività: Laboratorio di pasticceria e produzione gelati; bar pasticceria Anzianità di lavoro anni 50 80- PANIGHELLO Sergio T itolare omonima impresa individuale con sede a Gorgo al Monticano (TV) Attività: Posa in opera pavimenti; lavori edili in genere Anzianità di lavoro anni 40 81- PASETTO Domenico Socio accomandatario “TREVIGRAF S.A.S. DI DOMENICO, DIEGO PASETTO & C.” con sede a Treviso Attività: Tipografica Anzianità di lavoro anni 52 82- RIEDI Mario Socio “RIEDI SERVIZI DI RIEDI MARIO & C. – S.A.S.” e “RIEDI INSURANCE BROKE R DI STEFANO RIEDI & C. SAS” entrambe con sede a Treviso Attività: Mediazione assicurativa Anzianità di lavoro anni 48 83- RUMIGNANI Sergio Titolare omonima impresa individuale con sede a Olmi di S. Biagio di Callalta (TV) Attività: Agente di commercio - settore: prodotti dietetici ed articoli di profumeria Anzianità di lavoro anni 46 84- VIOTTO Luciano Titolare omonima impresa individuale con sede a Gorgo al Monticano (TV) Attività: Autotrasporto merci per conto terzi Anzianità di lavoro anni 46 85- VIOTTO Nello Presidente Consiglio di Amministrazione “NELLO VIOTTO S.R.L.” con sede a Motta di Livenza (TV) Attività: Installazione impianti elettrici Anzianità di lavoro anni 51 86- VISINTIN Gemma Titolare omonima impresa indiv iduale con sede a Treviso Attività: Bar analcoolico con insegna “Rossoblu’” Anzianità di lavoro anni 52 IMPRENDITORI E LAVORATORI TREVIGIANI ALL’ESTERO CHE SI SONO DISTINTI PER LA LORO ATTIVITA’ Imprenditori 87- CALVI Marinello – Germania 88- GRESPAN Giuseppe – Venezuela 89- RECH Silvano – Svizzera 90- SBROGGIO’ cav. uff. Graziano – Stati Uniti d’America – Florida Lavoratori 91- VINCENZI Dario – Svizzera 92- VINCENZI Egidio – Svizzera 93- VINCENZI Gino – Svizzera PERSONALE CAMERALE IN QUIESCENZA - BARRECA Marianna – Quinto di Treviso 41 anni di anzianità - BIASETTO Mario – Ponzano Veneto (TV) 41 anni di anzianità - MIATTO Daniela – Dosson di Casier (T V) 41 anni di anzianità - ZANINOTO Laura - Treviso 41 anni di anzianità Sono stati inoltre assegnati i seguenti premi “MOTU PROPRIO”, su iniziativa della Giunta camerale, alle seguenti imprese della provincia che hanno introdotto notevoli miglioramenti strutturali ed organizzativi, realizzando cospicui risultati produttivistici e di valore sociale: Settore agricoltura SOCIETA’ AGRICOLA MILANI DI MILANI MAURIZIO, ORAZIO E RENZO S.S. – Zero Branco - A llevamento suini e coltivazione di cereali – Settore industria ITLAS S.P.A. – Cordignano - Produzione di manufatti in legno LANE BOTTOLI S.R.L. – Vittorio Veneto - Filatura e tessitura di fibre tessili in genere Settore commercio NAREZZI S.R.L- - Treviso - Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento, confezioni ed accessori FELTRIN RINALDO – Motta di Livenza - Agente di commercio; settore: legnami da opera Settore artigianato CASONATO PIETRO – Oderzo - Studio fotografico - commercio al minuto di macchine fotografiche TESSITURA LA COLOMBINA DI COLOMBO GIUSEPPE – Badoere di Morgano - Tessitura a mano della lana. Commercio al minuto di articoli e prodotti tessili - Rapporto Annuale sul mercato del lavoro 2013 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE SUL MERCATO DEL LAVORO . GIACOMO VACIAGO: IL RUOLO DELLE BANCHE E DELL’INDUSTRIA NELLE FILIERE GLOBALI. LA RIPRESA,IL CREDITO E L’ATTRATTIVITÀ. Si è svolta la Presentazione del Rapporto Annuale sul mercato del lavoro 2013, in una nuova modalità maggiormente interattiva rispondendo a delle domande e ponendone all’ospite d’onore l’economista Giacomo Vaciago. Sono intervenuti Nicola Tognana, Presidente della Camera di Commercio di Treviso; Leonardo Muraro, Presidente della Provincia; Domenico Dal Bò, Presidente dell'Osservatorio Economico di Treviso; Federico Callegari, Presidente del Comitato Tecnico dell'Osservatorio; Maurizio Rasera, Veneto Lavoro; Franco Lorenzon, Vice Presidente dell’Osservatorio. Fino a sei anni fa la locomotiva del Nordest sembrava inarrestabile. Anche nelle sue capacità di ripensamento. Poi, però, è arrivata la “lunga crisi”, che si è intrecciata e ha pesantemente condizionato i processi di trasformazione. Gli effetti della crisi si sono così sovrapposti a cambiamenti non del tutto compiuti (o se si preferisce: non risolti e non estesi a tutto il sistema produttivo). Succede allora che, di fronte ai primi timidi e contraddittori segnali di ripresa (senza l’illusione che “tutto tornerà come prima”) una parte di imprese, allenate a confrontarsi con i mercati esteri, torna a registrare performance positive (+4,4% la variazione export in provincia nel 2013 rispetto all’anno precedente), o quanto meno riesce a riportarsi in equilibrio ripensando profondamente il proprio modello di business. Al tempo stesso, l’altra parte di imprese continua invece a subire il duro processo di selezione in atto: è pari a -1.676 la contrazione in provincia del numero di imprese attive nel corso del 2013, con riferimento alla totalità dei settori. Con ulteriori, importanti, focolai di crisi aziendali di medie dimensioni che si sono aperti anche nei primi mesi del 2014. Inevitabili gli effetti sul mercato del lavoro prov inciale: il tasso di occupazione è fermo al 64,4%, quasi quattro punti percentuali in meno rispetto a sei anni fa; il tasso di disoccupazione sale al 7,3%; la cassa integrazione straordinaria supera la soglia degli 11,5 milioni di ore autorizzate. A seguire alcune slide dell’intervento di Federico Callegari Presidente del Comitato Tecnico dell'Osservatorio 16 Rapporto Annuale sul mercato del lavoro 2013 17 RAPPORTO ANNUALE SUL MERCATO DEL LAVORO Considerazioni finali del presidente Nicola Tognana sul convegno di presentazione del Rapporto sul Mercato del lavoro. L’economista Giacomo Vaciago ha sostenuto l’importanza dell’emulazione per crescere. La crescita - ha detto - te la dà l'emulazione della virtuosità delle altrui virtuose pratiche. Per esempio - dice - i tedeschi hanno preso l’ex indotto della Fiat che ha cambiato mercato, con l’obiettivo di competere e cercare di far meglio. L’Italia ha smesso di crescere da 20 anni. Con lo stop alla ricchezza delle famiglie accade che i nipoti si trovino in povertà. Ironicamente afferma che - ci possiamo permettere un governo che ci danneggia perché s iamo ricchi-. A proposito di ripresa afferma che c'è già per quelli che andavano bene mentre non fa nulla per quelli che andavamo già male prima della cris i. Vaciago constata che la capacità produttiva è peggiorata. Afferma che la locomotiva è l'industria. Ma, con la crisi iniziata con il fallimento della Lehman Brother, tutte le banche hanno “chiuso i rubinetti” portando ad una contrazione industriale da strangolamento. Per l'industria pesante il denaro serve per l’acquisto della merce, per poi arrivare alla produzione del prodotto finito. Ciò significa che il credito deve finanziare un processo lungo. E quindi non ci può essere un paese moderno senza banche. I volumi non sono aumentati, ma la qualità sì. Si producono serie limitate con prezzi più alti e con conseguente aumento del fatturato. Vaciago gioca con le parole “Ripresa senza crescita, significa che stiamo riprendendo a non crescere”. Anche se esportiamo non cresciamo più. Vaciago affronta il tema dell’attrattività sottolineando gli sforzi fatti con successo dalla Germania con i centri di ricerca, offrendo copiose borse di studio, attraendo i geni dal mondo. Vaciago parla delle filiere produttive. In un mondo globale conta di più l'imprenditore dentro una filiera globale afferma –. Se ti domandi: chi è il mio fornitore chi è il mio cliente, e ti accorgi che sei lontano da tutti e due allora s ei in pericolo perché puoi essere sostituito, nella filiera, dai competitor stessi all’interno della filiera. E’ importante - conclude - capire di quale filiera si fa parte e conoscere chi fissa gli obiettivi politici. L'intervento del prof. Giacomo Vaciago è stato estremamente interessante perché è riuscito a dare una connotazione che probabilmente, noi con gli strumenti dell'osservatorio, non avremmo potuto avere in maniera così dettagliata. La cosa che io ho percepito è che le imprese s i rafforzino dal punto di vista del capitale e cerchino di innovare perché è l'unica maniera per competere e per superare i gap che la riorganizzazione della nostra macchina italiana, quindi anche quella trevigiana, sta colmando. Non ci saranno tempi brevissimi, per quello che ci ha spiegato così bene il professore, pertanto dobbiamo rimboccarci fortemente le maniche per mantenere il trend in attesa che le cose attraverso queste riorganizzazioni del Paese ci cons entano di diventare sempre più competitivi. Il mio messaggio è rivolto alle piccole medie imprese perché le medio grandi imprese hanno già dovuto fare questi passi per competere ad un certo livello in Italia o all'estero, quindi è più sulle piccole impres e che mi preoccupa che questa tensione finanziaria possa creare ulteriori perdite. Unioncamere nazionale, Camere di Commercio , Comitati per l'Imprenditoria Femminile. 18 STRUMENTI E OPPORTUNITÀ PER LE PMI FEMMINILI VINCONO LE DONNE CHE FANNO IMPRESA! Il seminario è stato interattivo da parte delle imprenditrici presenti in sala che hanno rivolto molte domande ai relatori in particolar modo alla Lorenzini di Artigiancassa. Abbiamo seguito con voi nei canali social Facebook e Twitter il seminario che si è tenuto in Camera di Commercio di Treviso sul tema S trumenti per le PMI Femminili, tappa veneta della manifestazione itinerante VINCONO LE DONNE CH E FANNO IMPRESA! organizzata da Unioncamere nazionale, con le Camere di Commercio e i Comitati per l'Imprenditoria Femminile. Tema centrale della VII edizione è stato il credito, a Treviso si è parlato degli strumenti e delle opportunità per le imprese in rosa. Sono state individuate le opportunità di finanziamento e illustrati gli strumenti che il sistema camerale mette a disposizione delle donne che decidono di fare impresa. La partecipazione è stata numerosa con 90 presenze in sala. Hanno aperto i lavori Claudia Samarelli di Unioncamere e Serafino Pitingaro di Unioncamere Veneto. Paola Franceschet di Veneto Sviluppo ha presentato la struttura e spiegato come accedere alle agevolazioni finanziarie regionali. Ha illustrato il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto, sottolineando i riferimenti normativi per l'imprenditoria femminile: legge Regionale 1/2000; DG R n.2216 del 3 dicembre 2013 (BUR n.113 del 24/12/13) E' intervenuta Silvia Lorenzini del team di assistenza alla clientela di Artigiancassa - RTI Gestore del Fondo di Garanzia. Il fondo di garanzia è lo strumento di mitigazione del rischio di credito operativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico a sostegno delle PMI. http://www.fondidigaranzia.it Silvia Lorenzini dopo aver illustrato le opportunità offerte dal Fondo di Garanzia, ha descritto alle partecipanti le modalità di compilazione del modulo di prenotazione della garanzia (allegato 22) che è disponibile sul sito all'indirizzo http://www.fondidigaranzia.it/ femminili.html Condividiamo alcune domande emerse : quali sono le modalità di accesso al fondo di garanzia? E’ cumulabile, quali sono gli istituti di credito che utilizzano il fondo, quali sono le tempistiche da rispettare, l’ammissione di garanzia, la contro garanzia attraverso i Confidi accreditati sia 106 che 107. E’ accessibile per le start Up? Se l'impresa è familiare come tutte le altre forme di società deve rispondere alla definizione 215 ecc. Il seminario si è concluso con l'intervento di Laura Bolognini sul tema "Donne e impresa:quando la leadership è al femminile". Laura Bolognini ha parlato della leadership trasformazionale che è incentrata sulla relazione e sulla conversazione tipica del mondo femminile che deve divenire patrimonio comune nel senso che va espressa attraverso adeguati percorsi altrimenti - afferma rischia di rimanere una risorsa privata e personale che non produce energia e cambiamento. Quando la leadership trasformazionale - dice si confronta con la leadership transazionale orientata al compito tipica del mondo maschile s i esprime come leadership androgina fondata in un mix efficace di caratteristiche stereopaticamente maschili e femminili. 19 CONVEGNO NAZIONALE IL NUOVO DIPLOMA DI TECNICO MECCANICO OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO CON IL CONTRIBUTO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO E’ attivo il nuovo diploma di tecnico meccanico nelle tecnologie del legno all’istituto Giorgi- Fermi di Treviso. Un corso nato dall’analisi di un territorio e dalle esigenze di un mercato. Il corso è stato presentato con il contributo della Camera di Commercio di Treviso. Il seminario è stato promosso da Confartigianato Marca Trevigiana, in collaborazione con il Gruppo legno arredo. I relatori hanno declinato i concetti: impresa, formazione, mercati globali nell'ambito della realtà dei legni. Un seminario che ha offerto agli artigiani di questo settore una visione di come, anche di fronte alla crisi, si possano trovare nuove soluzioni per innovare le proprie attività e soprattutto guardare con occhi nuovi un settore tradizionale che da sempre caratterizza il nostro territorio. In un articolo del 2012 del Sole 24 ore Rita Fatiguso e Paola Guidi scrivono -”una su tre cucine venduta dall’IKEA è prodotta in Italia. L'area prioritaria di approvvigionamento è il Veneto (38% degli acquisti), s eguita da Friuli (30%) e Lombardia (26%). Nel Nord-Est d'Italia Ikea acquista più che in Svezia o Germania, con una forte ricaduta occupazionale collegata a queste nuove commess e produttive, stimabile in 2.500 posti di lavoro ai quali vanno sommati i 6.600 dipendenti della rete commerciale e logistica e l'indotto dei punti vendita”. Il Ministero dell’Istruzione lo scorso dicembre, ha istituito il corso “Tecnologie del Legno” nel conseguimento del diploma di perito meccanico, rispondendo così a una precisa istanza delle imprese. Il settore del legno, punto di forza della manifattura italiana, necessita di figure professionali dotate di competenze tecnologiche, gestionali e di marketing, per mantenere elevato il suo livello di produttività e la competitività sui mercati internazionali, per continuare ad accrescere il valore del prodotto Made in Italy, frutto della ricerca e del design italiano. I neodiplomati saranno interpreti di inedite combinazioni tra tradizione e nuove tecnologie, protagonisti di un manifatturiero avanzato fortemente intrecciato alle specializzazioni produttive italiane. Il nuovo percorso di studi, inserito finalmente negli istituti tecnici, è un’occasione formativa e professionale, un’opportunità di accesso alle imprese, un percorso che apre le porte all’università. L’evento ha beneficiato del contributo della Camera di Commercio di Treviso, del patrocinio della Regione Veneto e dell’Ufficio Scolastico Regionale. Hanno introdotto i lavori Susanna Picchi, dirigente scolastico Istituto Superiore Giorgi Fermi Treviso, Giorgio Corà, dirigente Ufficio Scolastico Territoriale XI - Treviso, Renzo Sartori, presidente Confartigianato Marca Trevigiana, Bruno Mazzariol, presidente provinciale Confartigianato Legno A rredo. Per gli interventi scientifici: Federico Callegari, responsabile dell’Area Studi della Camera di Commercio di Treviso e presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio Economico e Sociale di Treviso, ha parlato della VOCAZIONE MANIFATTURIERA DELL’ITALIA E IL RUOLO STRATEGICO DELLA FORMAZIONE TECNICA; UNA VISTA D’INSIEME. 20 CONVEGNO NAZIONALE DIPLOMA DI TECNICO MECCANICO OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO Ci sono 935 prodotti italiani — afferma -su un totale di 5117, nei quali l'Italia detiene le prime posizioni al mondo per surplus commerciale [cfr indice Fortis-Corradini - Fondazione edison] L’Italia è tra i primi 5 Paesi al mondo per surplus commerciale generato dal manifatturiero italiano > 100 miliardi di dollari nel 2012. [cfr Fondazione Symbola, Unioncamere nazionale, Fondazione Edison (su dati WTO)]. Tra i possibili scenari di uscita dalla crisi— afferma - viene indicata una terz a rivoluzione industriale “soft”, basata su un “manifatturiero avanzato”. L’Italia può essere molto avvantaggiata in questo scenario, viste le sue storiche specializzazioni produttive. Ma la sfida del “bello e ben fatto” avrà bisogno - continua Callegari -di inedite forme di accoppiamento fra tradizione e nuove tecnologie. In questa prospettiva, la formazione tecnica giocherà un ruolo fondamentale: per innestare nuovi input di conoscenza nelle filiere produttive e, più in generale, per ricostruire un circolo virtuoso tra processi formativi e sviluppo economico del Paese. Due macro-traiettorie rappresentano il tratto distintivo della manifattura italiana. Le filiere dell’autenticità del Made in Italy (dell’ “unico e universale”, del “bello e ben fatto”)che affonda le sue radici nella cultura del fare, nella bellezza, nella storia. Nella slide della presentazione di Federico Callegari viene illustrata la ramificazione della filiera produttiva e dell’indotto presentando le opportunità da cogliere per rispondere alla crisi e trovare nuove posizioni nei mercati. Callegari sottolinea la forza competitiva del manifatturiero italiano, capovolgendo l’idea diffusa che sia “vittima della globalizzazione” Callegari illustra le ulteriori ragioni per un investimento a Treviso nella formazione tecnica per il legno quale la concentrazione geografica del comparto legno-arredo. I mobili sono il secondo settore trevigiano per export. E’ necessario - esorta — Un “umanesimo tecnologico” per sapersi muovere all’interno delle attività e dei saperi della filiera. La filiera è uno spazio potenziale di relazioni commerciali, tecniche e cognitive dentro il quale ciascuna azienda costruisce la propria “rete del valore”: ovvero : il proprio sistema di competenze e interdipendenze coerente con il proprio posizionamento strategico. Un Diploma sulle Tecnologie del Legno può 21 CONVEGNO NAZIONALE DIPLOMA DI TECNICO MECCANICO OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO essere uno dei privilegiati punti di offerta di conoscenze teoriche e applicative, nonché di abilità cognitive, affinché i ragazzi imparino a muoversi dentro questo reticolo di attività (al tempo stesso contribuendo a ridefinire i confi- ni stessi della filiera) Moreno Trevigne, amministratore delegato di A&A Consulenza Srl, ha presentato “Il settore legno-arredo in Italia: situazione attuale e opportunità di sviluppo.” Il legno-arredo è uno dei più importanti settori italiani sia in termini di fatturato che di occupazione. La flessione della domanda interna ha penalizzato soprattutto le imprese operanti nel mercato interno e prive di una strategia di sviluppo e di internazionalizzazione. Chiave di volta per riposizionarsi dice —è l’investimento in personale qualificato che consenta alle imprese di non disperdere il formidabile patrimonio di qualità e design dei prodotti italiani, ma, al contrario, ne aumenti il contenuto di valore e di tecnologia, rendendole più forti e competitive sui mercati internazionali. Ro sario Drago, ispettore tecnico dell’istruzione già consulente ministeriale L’opzione Tecnologie del Legno nell’ambito degli I.T.I.S. indirizzo Meccanica Ha detto: la decisione del Ministero della pubblica istruzione di inaugurare un nuovo indirizzo all’interno della vasta area dell’ istruzione tecnica riempie un vuoto. Tale mancanza era in palese contrasto con il prestigio della nostra tradizione industriale ed artigiana e il suo peso nell’economia e nell’occupazione, ma anche con l’importanza che il legno ha assunto in questi ultimi anni come materiale dalle infinite possibilità e dalle qualità insperate. Il “Tecnico del legno”, sia nel curricolo che nei contenuti disciplinari, si caratterizza come una figura professionale che ha come quadro di riferimento l’impresa - in particolare la piccola impresa - , intesa come “sistema” tecnologico ed organizzativo. Alan Crivellaro, tecnologo del legno, dipartimento TESAF dell’Università di Padova, ha introdotto la formazione dei docenti per l'innovazione del settore legno Per poter al meglio valorizzare le specifiche del legno quale materia prima, e’ indispensabile fornire solide basi di conoscenza, conoscerne l'origine e le peculiarità per poterne comprendere e prevedere i comportamenti durante le fasi di lavorazione e nei prodotti finiti. E’ necessario dice in ambito della biologia del legno: conoscere l’origine e costituzione , la chimica , il biodegradamento .Le matriosche per esempio sono un manufatto famoso in tutto il mondo creato con il legno biodegradato. Per quanto riguarda la tecnologia del legno è importante sapere la qualificazione del legname, le lavorazioni e i trattamenti industriali , la sostenibilità ambientale delle lavorazioni. Ed Infine sui prodotti derivati dal legno: conoscere le caratteristiche dei pannelli e degli elementi per uso strutturale. Crivellaro sottolinea che la passione va mediata con le esigenze del mercato,le richieste del mercato a loro volta cambiano in continuazione,la tecnologia industriale mira a raggiungere le esigenze del mercato ,ma solo la conoscenza rende possibile tra queste forze un equilibrio. E' intervenuto Stefano Quaglia, dirigente Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Domenico Gambacci, presidente nazionale Confartigianato Legno Arredo XILOTECA TREVIGIANA 22 CONVEGNO NAZIONALE DIPLOMA DI TECNICO MECCANICO OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO Il convegno si è concluso con la visita alla xiloteca trevigiana che ha la sede nel complesso dell’istituto Giorgi-Fermi di Treviso. Come leggiamo dal sito della Confartigianato di Treviso la xiloteca è una Mostra permanente intitolata 'Legni dal mondo: la collezione Velo della Xiloteca Trevigiana'. Un vero patrimonio da salvaguardare, un fiore all'occhiello per la Prov incia di Treviso, che il Gruppo Legno-Arredo di Confartigianato Marca Trevigiana ha deciso di valorizzare, per la categoria e per tutto il territorio. La famiglia Velo, che gestisce un'antica ed emblematica segheria in comune a Treviso, dove alcune macchine funzionano ancora con l'energia idraulica, ha raccolto in un cinquantennio oltre 300 tavole di specie legnose, provenienti da tutti i continenti, rivelandosi unica nel suo genere. Se si considera infatti che le specie legnose, normalmente lavorate nel mondo, sono tra le 120 e le 150, si capisce l'importanza della raccolta che praticamente contiene quasi tutte le specie lavorabili più altrettante rare e particolari. La caratteristica principale della raccolta, in grado di contraddistinguerla e di renderla unica in Europa rispetto ad altre xiloteche, è che non si tratta di pezzetti di legno ma di tavole vere e proprie, quasi sempre lunghe qualche metro, dove il legno appare in tutta la sua bellezza e in ogni sua peculiarità. Per l'allestimento dell'esposizione, curato dall'architetto Gianantonio Battistella, è stata avviata una collaborazione con l'Orto Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" che ha predisposto tutte le schede botaniche delle specie legnose presenti, con informazioni su denominazioni, paesi d'origine, morfologia, habitat ed ecologia, minacce, misure di conservazione e utilizzi. C’è anche un volume con informazioni e immagini delle specie legnose presenti in xiloteca. La Xiloteca è visitabile in orario scolastico e su prenotazione, con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 14.00, il giovedì dalle 8.00 alle 18.00. 23 Bandi camerali: BANDI E CONCORSI Bando di concorso provinciale per la Concessione di contributi alle PMI per favorire l'innovazione, la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'ambiente 2a edizione Bandi e concorsi La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Treviso ha indetto un Concorso per favorire l'innovazione, la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'ambiente. Le agevolazioni previste dal presente Bando consistono in contributi in conto capitale concessi in conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 (aiuti "de minimis") e al Regolamento (UE) n. 702/2014 per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria e Linee di intervento Il Bando è dotato di un fondo complessivo di € 900.000,00, così ripartito nelle seguenti Linee di intervento: Linea 1: Mappatura dei bisogni di innovazione e identificazione delle azioni per la soluzione di tali bisogni, € 100.000,00; Finalità: favorire l'approccio all'innovazione, intesa nel suo significato più ampio, definizione dei bisogni e delle soluzioni. Linea 2: Sviluppo di progetti, prodotti e servizi innovativi, € 270.000,00; Finalità: realizzazione di progetti innovativi in collaborazione con professionisti, società/centri/laboratori di ricerca specializzati (pubblici e privati), Università e centri di trasferimento tecnologico. Linea 3: Capitale umano qualificato in azienda, € 80.000,00; Finalità: attivazione di nuove professionalità' in azienda, per l'apporto di specifiche competenze. Linea 4: Tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT), € 300.000,00; Finalità: - adozione di tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT) innovative, per una maggiore efficienza/efficacia delle attività produttive e di servizio e/o per impedire la contraffazione dei prodotti a tutela delle produzioni caratteristiche e dei prodotti innovativi; - introduzione di strumenti e sistemi avanzati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni, sia nei confronti della clientela e del mercato che delle imprese fornitrici. Linea 5: Interventi per la competitività aziendale e la tutela dell'ambiente, € 150.000,00; Finalità: coniugare le esigenze di produttività e competitiv ità con il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente, attraverso processi di produzione e valorizzazione di prodotti, processi produttivi od organizzativi o servizi/strumenti che, rispetto alle alternative disponibili, comportino la riduzione dell'inquinamento, dell'uso di risorse e una migliore gestione del processo produttivo. Nelle "Schede di intervento" relative alle Linee medesime vengono dettagliatamente specificati gli interventi ammissibili, gli investimenti minimi e gli importi massimi del contributo. Chi può partecipare Vi possono partecipare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese (in breve PMI) - così come definite nell'allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, aventi sede legale e/o unità operativa (escluso magazzino o deposito) nella provincia di Treviso, in regola con le iscrizioni alla Camera di Commercio di Treviso, con il pagamento del diritto annuale e con la comunicazione di inizio attiv ità, attive alla data di presentazione della domanda. Puoi consultare il sito della CCIAA di Treviso per tutti i dettagli: http://www.tv.camcom.gov.it/CCIAA_bandi.asp?cod=942 24 Speciale CSR e Ambiente ww w.tv.camcom.gov.it ww w.csrtreviso.it RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA E AMBIENTE ATTIVITÀ CAMERALE - 6^ EDIZIONE DI OPEN DAY CSR e Borgoluce. Per ogni ulteriore approfondimento in merito contattare lo S portello CSR e Ambiente: tel. 0422 595288; e-mail [email protected] SPORTELLO CSR E A MBIENTE Lo Sportello CSR e Ambiente è attivo presso la Camera di Com mercio in Piazza Borsa, 3/B 31100 Treviso, 3° piano. Telefono 0422 5 9528 8 - Fax CSR: 0422 412 625, Fax Ambiente 042 2 595459 e-mail per il servizio CSR: [email protected] e-mail per MUD - RA: [email protected] Aprile - giugno 2014: il 6° ciclo Open Day CSR: sostenibilità e innovazione Questa iniziativa di successo, giunta ormai alla sua sesta edizione, rappresenta un’occasione che lo Sportello CSR e Ambiente dell’Ente camerale trevigiano mette a disposizione di tutti gli interessati per vedere da vicino imprese che applicano la Responsabilità Sociale d’impresa, nelle sue diverse declinazioni. La struttura dell’evento, ormai collaudata ha L'orario in cui ci trovi mattino: 8.45 - 13.00 dal lunedì al venerdì pomeriggio: 15.00 - 16.30 lunedì e mercoledì Capo Ufficio: Antonio Biasi Sito:www.tv.camcom.gov.it Kit Digitale CSR:www.csrtreviso.it previsto: • la realizzazione di un ciclo di 3 incontri presso aziende locali, che in 3 ore hanno il “compito” di illustrare il proprio modo di “fare impresa”. • l’iscrizione gratuita, ma esclusivamente on line All’edizione 2014 hanno partecipato in qualità di imprese ospitanti: Latteria Montello spa ad Aprile) , Incubatore La Fornace 25 Open Day CSR: NonnoNanni Latteria Montello SpA AL VIA IL 6° CICLO DI INCONTRI CSR IN AZIENDA “SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE”: IL SEGRETO DELLA QUALITÀ DI NONNO NANNI A CURA DI FEDERICA ALIMEDE E ANTONIO BIASI Lo Sportello CSR e A mbiente della Camera di Commercio di Treviso, avvalendosi della collaborazione delle Associazioni di Categoria che partecipano al locale Tavolo Tecnico sulla CSR, ha organizzato per il sesto anno consecutivo il ciclo di incontri denominati “Open Day CSR”, presso alcune aziende locali, puntando, per il 2014, sul binomio “Sostenibilità & Innovazione”. A conferma dell’elevato interesse dell’iniziativa, il raggiungimento del limite massimo di partecipanti consentito per tutti e tre le visite in programma, a pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni: un nuovo successo, se si considera il fatto che il numero di partecipanti è stato esteso a 25 (rispetto ai 20 degli anni precedenti). Come già registrato nel 2013 la composizione del gruppo di visitatori, ha visto la partecipa- zione di nuovi interessati, ampliando ulteriormente il numero degli utenti che si interfacciano con lo Sportello CS R e Ambiente; questo aspetto ci rende un po’ più consapevoli del fatto che l’obiettivo primario di diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa, anche se per piccoli passi, sta proseguendo, anche grazie all’impegno dello Sportello Camerale, che quest’anno festeggia il suo 10° anno di attività. Ciò premesso, vi lasciamo alla lettura del resoconto della visita allo stabilimento di Latteria Montello spa, più conosciuta come “Nonno Nanni” di Giavera del Montello (TV). Il primo aspetto che colpisce il visitatore che non abbia mai visto questa realtà aziendale, è l’estensione dell’area su cui sorge lo stabilimento produttivo: è grande e circondata da un rigoglioso e verde giardino, al centro del quale si staglia un bellissimo albero che ha quanto meno la stessa età dell’azienda, come a rappresentare che quest’azienda ha profonde radici in questo territorio. Ed effettivamente ciò che emerge al termine della visita aziendale è proprio questo, oltre ad una serie di aspetti che garantiscono il successo di Nonno Nanni, che verranno esaminati di seguito. Prima di entrare nel cuore dell’azienda il nutrito gruppo di visitatori è stato accolto all’ingresso, dove si è potuta notare una piacevole continuità tra l’ambiente esterno e la reception, passando dal grande giardino ad un murales che richiama i paesaggi bucolici e che ci viene spiegato da Silvia Lazzarin, una delle nipoti di Nonno Nanni e che rappresenta le 3 generazioni che tramandano questa attività produttiva familiare “allargata”, visto che oltre ai dieci componenti della famiglia attualmente impiegati in azienda, nello stabilimento di Giavera del Montello lavorano oltre duecento dipendenti. Lasciato il murales della famiglia Lazzarin, raggiungiamo il laboratorio dove ha inizio la visita e dove sono impiegati un biologo, un chimico e due tecnici alimentari e dove si apprende che l’azienda adotta limiti più stringenti rispetto a quelli previsti dalle norme di Open Day CSR: NonnoNanni Latteria Montello SpA 26 NONNONANNI L ATTERIA MONTELLO SPA settore per gli alimenti. Ad esempio l’HACCP è obbligatoria per Latteria Montello, ma l’azienda in questo caso ha dimostrato la propria responsabilità sociale, proponendo agli allevatori che conferiscono il latte presso lo stabilimento, l’HACCP alla stalla ed al quale i conferenti hanno volontariamente aderito; Latteria Montello ha inoltre ottenuto la certificazione ISO 14001 e di recente ha partecipato al progetto del Ministero dell’Ambiente per il calcolo della propria impronta carbonica (carbon footprint). Il 90% delle analisi che vengono condotte nel laboratorio riguarda le caratteristiche microbiologiche dei prodotti. Durante l’anno vengono pianificati e condotti campionamenti per valutare il numero di cellule somatiche presenti nel latte, indice del benessere delle bovine che lo hanno prodotto e per verificare l’assenza di antibiotici, che potrebbero provocare una farmaco resistenza nell’uomo se sistematicamente ingeriti e danni a discapito dei fermenti lattici. Le analisi chimiche su latte e formaggio vengono condotte con sistemi fisici, precisi come i metodi chimici ma più veloci e sicuri. Da ultimo, i parametri monitorati in laboratorio e lungo la linea produttiva vengono gestiti ed archiviati per mezzo di un sistema gestionale automatico. Prima di varcare le porte che ci separano da latte, caglio, fermenti, ecc.., già dotati di cuffiette, camici e copri scarpe e di cuffie auricolari per non perdere le preziose spiegazioni delle nostre “guide”, veniamo div isi in due gruppi e riceviamo le ultime informazioni sulla gestione dei mezzi di trasporto: tutto il parco mezzi (i camion che trasportano i prodotti di “Nonno Nanni”) sono monitorati con sistema GPS per controllare minuziosamente il rispetto della catena del freddo anche durante il trasporto. Sostiamo brevemente nella stanza dei quadri dove tutti i monitor sono accesi e controllano i vari segmenti delle linee produttive, mentre quattordici tecnici sono pronti per intervenire immediatamente, in caso siano necessarie manutenzioni straordinarie. Tra piastrelle rigorosamente bianche come il latte e superfici prive di spigoli (tutti gli ambienti devono poter essere disinfettati accuratamente e con praticità) seguiamo il percorso che deve fare il latte per trasformarsi in formaggio, dalla coagulazione alla salamoia, dalla cella di maturazione al confezionamento e per finire la spedizione. L’applicazione scrupolosa delle norme igieniche non ha consentito di prendere appunti durante la visita alle linee produttive, difficile quindi tenere a mente tutte le informazioni, ma facendo esercizio di memoria riportiamo in sintesi gli aspetti più interessanti, cercando di tracciare il latte “dalla stalla allo scaffale”. La materia prima lavorata arriva per la maggior parte dalle stalle del Montello, prealpi venete e nord I talia; i controlli analitici e microbiologici sono circa sessantamila all’anno e questo consente di avere una garanzia sulla qualità del latte, del formaggio e sullo stato di salute degli animali, inoltre la costante collaborazione tra azienda e fornitori aumenta il rapporto di fiducia instauratosi nel tempo; la catena del freddo è controllata scrupolosamente (si veda più sopra il riferimento al parco mezzi) e all’interno dello stabilimento si passa da zone da 18 °C a 4 °C (temperatura delle celle dove il personale transita per brevissimo tempo); l’incarto dei prodotti di Latteria Montello avviene con due modalità: a mano o automatizzato a seconda della destinazione di vendita all’interno del supermercato (banco gastronomia o frigoriferi del libero servizio) e del prodotto. Per “Robiola” e “Formaggio fresco spalmabile” l’unica modalità di confezionamento possibile Open Day CSR: NonnoNanni Latteria Montello SpA 27 NONNONANNI L ATTERIA MONTELLO SPA è quella automatica, mentre per lo stracchino quella preferita dai clienti è l’incarto a mano; ogni linea dedicata al confezionamento è dotata di sistemi di monitoraggio dei corpi estranei (metal detector e dispositivi a raggi X); Latteria Montello si rivolge principalmente al mercato italiano, sul quale risulta secondo produttore a livello nazionale, ma ha esporta con successo anche in Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito) ed Hong Kong; oltre alla linea Nonno Nanni, Latteria Montello produce anche la linea Ca’ Serena (per pezzature che raggiungono il kg di prodotto e che viene venduta molto nel sud Italia) e Nonna Rina che comprende gnocchi di patate normali e ripieni, crespelle salate e crepes dolci. ultimi 4 anni; dopo depurazione delle acque reflue i residui vengono reimpiegati in agricoltura, un cogeneratore a metano da 1 MW produce corrente elettrica e recupera il calore emesso dal motore per produrre acqua calda e vapore e la copertura dello stabilimento è dotata inoltre di un importante impianto fotovoltaico che assicura il fabbisogno elettrico dell’azienda. Dal filmato si evince ancora una volta l’importanza della “famiglia” e del rapporto umano con i dipendenti e con i fornitori e clienti, che si arricchisce anche grazie alla presenza di Nonno Nanni sui social network, dove l’interazione (scambi di informazioni, opinioni, giudizi) è maggiore. Oltre al proseguimento del percorso CS R intrapreso, la famiglia Lazzarin ha già in programma di ristrutturare la vecchia sede e convertirla a museo, per non perdere i ricordi e la tradi- Il gruppo di visitatori si riunisce nella sala conferenze per la parte conclusiva della visita e, grazie ad un video realizzato con la partecipazione di tutti i dipendenti e titolari, si apprendono altre caratteristiche che fanno di questa impresa una realtà vincente e socialmente responsabile. Con i suoi 43.000.000 di pezzi all’anno Latteria Montello è leader per il segmento premium per gli stracchini (banco frigo) ed ha prodotto il primo stracchino “Green” d’Italia (si fa riferimento allo studio/progetto sulla carbon footprint di 4 differenti prodotti). L’emissione di CO2 viene compensata grazie all’acquisti di “crediti di carbonio” utilizzati per la gestione delle foreste di Mel (BL) e per interventi per la gestione energetica sostenibile nella regione del Mato G rosso (Brasile); acquista inoltre energia pulita tramite certificati REX. La raccolta differenziata è raddoppiata negli zione che li ha portati a diventare una grande impresa conosciuta a livello nazionale e che ben rappresenta il motto di questi imprenditori ed il segreto di Nonno Nanni, “un moderno gusto antico”. E quale conclusione migliore se non un assaggio dei prodotti Nonno Nanni? Visti e degustati! Lo Sportello della Camera di Commercio di Treviso ed il gruppo di visitatori, ringraziano Latteria Montello e la Famiglia Lazzarin per questa interessante visita, che ha aperto il nuovo ciclo di incontri Open Day CSR 2014 ed augura un buon proseguimento di attività, anche in vista del lancio del nuovo formaggio spalmabile 28 Open Day CSR: Fondazione La Fornace dell'Innovazione ALLE PORTE DI ASOLO LE START-UP CRESCONO NELLA FORNACE DELL’INNOVAZIONE A CURA DI FEDERICA ALIMEDE E ANTONIO BIASI Il 15 maggio 2014 è stato realizzato il secondo dei tre appuntamenti a calendario, riguardanti il ciclo di Open Day CS R “Sostenibilità & Innovazione”. Prima di addentrarci nei dettagli dell’interessante visita cogliamo l’occasione per fornire alcuni elementi di contesto: Cos’è un incubatore di impresa? Secondo la definizione data dalla Commissione Europea (European Commission Entreprise Directorate G eneral, Benchmarking of Business Incubators, Centre for strategy and evaluation services, February 2002), si tratta di un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese, fornendo loro una vasta gamma di servizi di supporto integrati, che includono gli spazi fisici dell’incubatore, i servizi di supporto allo sviluppo del business e le opportunità di integrazione e networking. L’erogazione di tali servizi e il contenimento delle spese derivante dalla condivisione dei costi e dalla realizzazione di economie di scala, fanno sì che l’incubatore d’impresa migliori in modo significativo la sopravvivenza e le prospettive di crescita di nuove start-up. Quali sono gli incubatori presenti nel Veneto ? Oltre al la Fo ndazione la for nace dell’innovazione, che si occupa in prevalenza di start-up operanti nel settore del design e della comunicazione o comunque nel terziario avanzato, nella nostra Regione sono presenti altri importanti “incubatori di aziende”: HFarm ventures (TV), che supporta start- up che sviluppano prodotti o servizi nel settore di internet e del web 2.0 (cfr. EMT n. 5/2012); il Parco Scientifico Tecnologico di Venezia – VEGA (VE), uno dei più importanti parchi scientificotecnologici in Italia, attivo nei settori più avanzati dell’innov azione tecnologica (nanotecnologie, tecnologie dell’informazione e della comunicazione e nella Green Economy); Start Cube (PD), Incubatore universitario d’impresa che si occupa di start-up in settori ad alta intensità di conoscenza quali ICT, nanotecnologie, biotecnologie e terziario avanzato; M31 (PD), incubatore di impresa privato che trasforma idee in imprese nel settore della tecnologia dell’informazione e delle sue applicazioni; l’Incubatore ex-Cnomv alla Giudecca (VE), rivolto a start-up specializzate nel terziario avanzato nell’ambito della consulenza, della comunicazione, della progettazione e della formazione; l’Incubatore Ca’ Emiliani a Marghera (VE), che si occupa principalmente di PMI che operano nel comparto dei prodotti in legno, della stampa, delle costruzioni, della riparazioni degli autoveicoli, della fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche, elettroniche e ottiche e l’Incubatore Ex Herion alla Giudecca (VE), che si occupa prevalentemente di PMI operanti nel settore del terziario avanzato. Che cos’è dunque una start-up? Il termine di derivazione anglosassone significa “partire, mettersi in moto”. Rappresenta pertanto la fase iniziale di avvio delle attività di una nuova impresa, di un’impresa appena costituita o di un’impresa che si è appena quotata in borsa. (definizione di startup del dizionario di economia e finanza Treccani). La Fornace è effettivamente la “vecchia” fornace Hoffmann che produceva mattoni fino al 1915, situata alle pendici delle colline asolane e che poi cadde in disuso. Oggi è diventata il cuore di un particolare e interessante restauro, grazie al quale “rinasce” nei primi anni '90, per merito di un’intuizione di Confartigianato Asolo che acquisita la proprietà della relativa area immobiliare, e indice un concorso di idee per la progettazione del suo recupero, realizzato poi in due fasi di intervento tra il 1998 ed il 2005. La Fornace acquista così nuovamente un ruolo importante per il suo territorio di riferimento e simboleggia oggi, una positiva contaminazione tra “vecchio” e “nuovo”. Essa è orientata ad “un’innovazione di valore”. Un valore misurato e che si trasformi poi in un guadagno, visto che la sua nuova mission non riguarda più la produzione di mattoni in laterizio, ma “mattoni” che rappresentano le fondamenta su cui sviluppare nuove idee di business, che durino nel tempo. Con il primo intervento, realizzato grazie all’utilizzo di finanziamenti Europei e Regionali, si riportò quindi la fornace al suo antico splendore; si è potuta così apprezzare la particolarità di tale struttura, dotata di un corpo bombato che sale poi in altezza con il suo camino. Dalle aperture nella costruzione muraria, è possibile inoltre ammirare il verde delle colline circostanti e la bellissima rocca di Asolo. Questa parte viene oggi utilizzata prevalentemente come galleria d’arte e sala convegni. Con il secondo stralcio, i lavori proseguirono con la realizzazione della parte nuova, ad opera del vincitore di un apposito Bando, l’Arch. Radames Zaramella, allora venticinquenne, che realizzò un’estensione degli spazi a dir poco singolare: se la vecchia fornace era il “cuore” racchiuso in una struttura moderna, la nuova “fornace” si trova ora nel cuore della terra; parte degli spazi (anch’essi adibiti a mostre o convegni) sono stati realizzati effettuando uno sbancamento di una collina, del quale rimane una cupola erbosa che i visitatori possono percorrere in tutto il suo perimetro e che fa accedere al suo ingresso grazie ad un percorso pedonale che la taglia lungo il suo diametro. Tanti gli spazi, sia piccoli che grandi, organizzati per lo sviluppo delle idee e delle imprese. Uno di questi è “spazio HUB”, animato dalla Fondazione insieme alla Cooperativa il Sestante ed a Confartigianato AsoloMontebelluna e sostenuto dai 25 Comuni del circondario; in questo spazio sono coinvolti di giovani e meno giovani che vogliano “sfornare idee”. In questo ambiente si realizzano “laboratori di condivisione” dove partecipano anche i centri per l’impiego locali e le Parrocchie del territorio, con i loro giovani. Le attività che si svolgono in questo spazio sono gratuite e finanziate da un piccolo contributo annuale che viene versato dai partner della Fondazione. Riemersi dai due piani sotterranei, il gruppo di Open Day CSR: Fondazione La Fornace dell'Innovazione 29 “ partecipanti si sposta in un altro ambiente, questa volta esterno, una piccola piazzetta, che affaccia sui 25 moduli chiusi, di metratura variabile (per un totale di 2.000 mq di superficie), che ospitano le varie start-up. La piazza è sovrastata da un ponte, simbolo di collegamento tra la parte “vecchia”, infatti alle nostre spalle si trova la struttura che ospita la vecchia fornace e quella nuova, dove appunto si trovano le start-up operative. Qui è stato inoltre realizzato un altro spazio, denominato “Hangar” (2012), dedicato all’artigianato di eccellenza, anch’esso nato da un progetto (l’unico di 5 progetti presentati in Veneto, ad essere finanziato) finalizzato alla condivisione del know-how, della storia e delle capacità produttive locali, per creare una nuova cultura del pensare artigiano. Qui sono esposte alcune opere in vari materiali (ferro battuto, legno, resine, carta, ecc…) e l’esposizione prosegue anche accanto ad un ampio spazio adibito a sala convegni e dotato di show room (che viene anche noleggiato dalle aziende per l’organizzazione di eventi con i propri clienti e fornitori). Il collegamento tra la saletta antistante e l’ampia sala convegni è una specie di atrio chiuso da vetrate alle quali sono affisse vetrofanie che riportano aforismi legati al “saper fare”; quella che vogliamo condividere con voi, tra le tante, e che rappresenta anche la visione di un’impresa socialmente responsabile, è quella di Marcel Proust: “la creatività non sta nel trovare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi”. Qui, grazie alla spiegazione di Federica Preto - direttrice artistica di ArteArtigiana, il consorzio che ha in gestione Hangar - si fa un piccolo tour virtuale nella cultura artigiana locale: Veneto e Toscana sono le uniche due regioni d’Italia ad avere tutti i settori dell’artigianato di eccellenza, per il Veneto questo deriva dall’imprinting fortissimo dato dalla Repubblica Serenissima che ha intessuto per anni rapporti commerciali importanti, con il mondo itero, oltre che ad interessarsi alle conquiste di nuove terre. Ecco perché nello show room di 800 metri quadri, che attualmente presenta una mostra permanente di oggetti artigianali si trovano esempi rappresentativi dei 6 distretti produttivi (che anche se soppressi, meritano di essere ricordati ugualmente): oggetti in vetro (VE), ferro battuto (T V e BL), ceramica (VI), marmo (VR), design orafo (PD e VE), legno (BL); perché manca Rovigo? Perché a quella provincia è dedicata tutta la parte enogastronomica, che non fa parte dell’artigianato. L’Asolano inoltre è il cuore di una cultura dove convivono i nomi del Palladio, del Veronese, di Scarpa e di Canova, solo per citare i più conosciuti e questo Hangar sembra essere la location ideale per chi di artigianato di eccellenza vuol parlare. Un artigianato in grado di far percepire l’elevata qualità del suo lavoro, ma anche capace di trasmettere emozioni dalla sua operosità. La visita termina con gli aspetti legati ai contratti di affitto dedicati alle nuove start-up. Cosa offre infatti la Fondazione la “Fornace della Innovazione”? La Fondazione (nata inizialmente grazie alla volontà ed impegno di 44 soci) mira oggi alla diffusione di una cultura imprenditoriale innovativa, vicina ai temi della creatività e dell'arte, che realizza nel nuovo edificio “l'incubatore di impresa”. Attraverso l'incubatore (l’incubazione qui è fisica e si abbina al tutoraggio ed alla formazione) si rende sistematico il processo di creazione e sviluppo di nuove imprese innovative, fornendo servizi di supporto integrati che includono spazi fisici, e numerosi servizi a valore aggiunto, legati alla locazione (impianti di climatizzazione e di allarme, reti tecnologiche e telematiche, accessi autonomi e distinti, aule riunioni ed aule di formazione) e allo sviluppo di impresa (formazione, coaching, spazi di coworking, affiancamento con esperti e networking). L’approvvigionamento elettrico è assicurato dai 70 kWp di pannelli fotovoltaici installati sul tetto. L’incubatore è una realtà unica nel favorire la nascita di nuove imprese nella Marca Trevigiana e nell’accrescere competenze di gestione imprenditoriale ed aziendale. Si può accedere ai moduli e diventare start-up, principalmente tramite bando, dov e l’imprenditore presenta un progetto, che una apposita commissione dovrà valutare. Vincere un bando non consente solo di aggiudicarsi un modulo, ma anche di ottenere agevolazioni sul canone di “affitto” ed altri benefit (anche finanziamenti agevolati). Il tempo di permanenza all’interno di un modulo è di 3-4 anni, tempo medio in cui una start-up o si trasforma in vera e propria impresa o è destinata a fallire. Le start-up che rimangono per più tempo sono quelle che si stanno radicando ed espandendo nel loro business che hanno ancora bisogno di una base di appoggio per ultimare alcuni aspetti prima di trovare un’altra sede. All’incubazione fisica, precede quasi sempre un periodo di “pre incubazione”, dove c’è l’idea, ma non si hanno ancora la basi necessarie per partire e dove quindi interviene il servizio di tutoraggio, così da far chiarezza su alcuni importanti aspetti legati al business plan e la sua realizzazione. Chiudiamo con alcuni “highlights” della Fornace dell’Innovazione: in 5 anni di piena operatività, 60 sono le start-up che sono state ospitate e 150 le persone coinvolte. Oggi sono presenti altre 20 start-up che stanno lavorando per diventare vere e proprie imprese. Lo Sportello CSR e Ambiente della Camera di Commercio di Treviso ed il gruppo di visitatori, ringraziano la Fondazione Fornace dell’Innovazione per questa interessante visita, con l’augurio di poter seguire in futuro, nuove collaborazioni e iniziative rivolte a chi ha idee da sviluppare per un business socialmente responsabile e sostenibile nel tempo. 30 Partecipate camerali: t²i LA NORMA UNI EN 1090-1 “ESECUZIONE DI STRUTTURE DI ACCIAIO E DI ALLUMINIO . La norma UNI EN 1090-1 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio. prevede la marcatura CE dei componenti strutturali in acciaio e alluminio, come previsto dal Regolamento Europeo n. 305/2011. Le imprese che realizzano strutture o parti di esse, in acciaio o in alluminio, devono introdurre un controllo della produzione da sottoporre a verifica da parte di un ente notificato che rilascia il Certificato di conformità. Nell’ambito del controllo della produzione, il fabbricante deve dimostrare anche il possesso dei requisiti previsti relativi ai propri processi di saldatura. L’obbligo di marcatura CE è stabilito a partire dal 1° luglio 2014 e sostituisce la normativa italiana che in assenza di una norma armonizzata prevedeva la qualificazione come centri di trasformazione dell’acciaio rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP. e per la quale erano necessari requisiti quali la certificazione del sistema di gestione ISO 9001 e della saldatura ISO 3834, la nomina di un direttore tecnico della produzione iscritto all’albo, ecc. La normativa europea ha quindi, in parte semplificato gli adempimenti, non richiedendo obbligatoria l’adozione di un sistema di gestione per la qualità ISO 9001 ma ha mantenuto una forte attenzione agli aspetti di competenza tecnica del personale. Per questa ragione t2i, laboratorio notificato per la CPR, propone percorsi formativi a supporto di tutte le aziende intenzionate ad applicare correttamente tal i r equi siti no rm ati vi vo lti all’ottenimento del Certificato di conformità CE. t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione è la società consortile per l’innovazione, promossa dalle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo nella quale vengono integrate attività, progetti, risorse umane e infrastrutture di Treviso Tecnologia e Polesine Innovazione. Tra i suoi obiettivi centrali il sostegno alle imprese nei percorsi di innovazione attraverso lo sviluppo di reti collaborative, l’offerta di s ervizi avanzati e utilizzo di strumenti finanziari, locali ed europei. t2 i, inoltre s viluppa competenze allargate a temi di supporto all’innovazione quali le attività di formazione per lo sviluppo di competenze e organizzazioni innovative, la valorizzazione e certificazione dei prodotti e le iniziative di tutela della proprietà intellettuale, nonché lo sviluppo di prodotti, processi e s ervizi innovativi con tecnologie digitali avanzate. t2i accompagna, infine, progetti imprenditoriali innovativi, attraverso un sistema di s ervizi che non solo supporta, ma stimola lo sviluppo aziendale. 31 Partecipate camerali: aeroporto “A.Canova” AEROPORTO DI TREVISO “A.CANOVA” - AER TRE S.P.A. AERTRE E GRUPPO SAVE La struttura societaria e la gestione dell’Aeroporto Canova di Treviso Dal 1996 l'Aeroporto di Treviso è parte del sistema aeroportuale di Venezia. SAVE S.p.A., la società che gestisce l'Aeroporto Marco Polo di Venezia, è uno dei principali azionisti di AERTRE (80%). Il modello gestionale applicato al sistema aeroportuale Venezia-Treviso si basa su una strategia di utilizzo sinergico e complementare dei due scali. L'Aeroporto di Treviso, per caratteristiche geografiche, strutturali e operative, è dedicato a voli di linea domestici ed europei per un ampio ventaglio di destinazioni, in particolare low-cost. I due Aeroporti sono pertanto complementari e lavorano in sinergia nell'ottica di una corretta specializzazione del traffico. DATI DI TRAFFICO MAGGIO - GIUGNO 2014 - AEROPORTO A.CANOVA Fonte: Aetre S.p.A.