Lezione IV Le fonti per lo studio della storia economica e sociale Parte II: la documentazione papiracea, numismatica e archeologica I papiri come fonte per la storia economica e sociale • Documenti fondamentali per la ricostruzione della storia sociale e della storia economica, in particolare a livello di strutture locali. • Consentono di conoscere dettagli altrimenti destinati a rimanere ignoti. • I dati ricavati dai papiri un tempo erano talvolta liquidati come irrilevanti per la situazione extraegiziana; oggi si riconosce la loro portata più generale. 2 Alcune classi della documentazione papiracea di rilievo per la storia economica e sociale • • • • • • • Editti ed ordinanze Documentazione di carattere giudiziario Petizioni Contratti di lavoro Ricevute di pagamento, in particolare di tasse. Testamenti Lettere private 3 I problemi interpretativi posti dalla documentazione papiracea • Inserimento di una testimonianza molto puntuale in un contesto più generale. • Validità delle informazioni fornite, che si riferiscono ad un’area limitata, nel contesto più generale del mondo ellenistico e romano. • Decifrazione della scrittura e integrazione dei numerosi testi lacunosi. • Inquadramento cronologico di documenti che spesso non riportano alcuna datazione esplicita. 4 Un esempio di papiro per la storia sociale ed economica: P. Oxy 2909 (270 d.C. circa) 5 Un esempio di papiro per la storia sociale ed economica: P. Oxy 2909 (270 d.C. circa) • A Calpurnio Orione, neokoros del grande Serapide, eccellente hypomnematographos, da parte di Aurelio..., figlio di ..., nipote di ...? , la cui madre è Thaesis, della gloriosa città degli Ossirinchiti. Visto che è stata votata dall’eccellente consiglio (una delibera che stabilisce) che coloro che hanno svolto dei servizi pubblici possono partecipare alle distribuzioni gratuite di grano e visto che io ho svolto un servizio pubblico nel quartiere di ... come conduttore pubblico di asini, e sono stato inserito nei registri forniti dal nostro phylarches, accadeva che io fossi lontano da casa, ora però che sono tornato, mi dichiaro presente e chiedo di poter beneficiare delle distribuzioni gratuite di grano, secondo quanto è stato stabilito dal decreto dell’eccellente consiglio in termini uguali a coloro che sono nelle mie stesse condizioni. Stammi bene. 6 Un esempio di documento “papiraceo” per la storia sociale: A.K. Bowman, Life and Letters of the Roman Frontier. Vindolanda and its People, London 1994, p. 127, n°21 (97-103 d.C. circa) 7 Un esempio di documento “papiraceo” per la storia sociale: A.K. Bowman, Life and Letters of the Roman Frontier. Vindolanda and its People, London 1994, p. 127, n°21 (97-103 d.C. circa) • Cl(audia) Seuerá Lepidinae [suae [sa]l[u]tem. III Idus Septembr[e]s soror ad diem sollemnem natalem meum rogó libenter faciás ut uenias ad nos iucundiorem mihi. [diem] interuentú tuo facturá si [.].[c.3]s. Cerial[em t]uum salutá Aelius meus [.] et filiolus salutant. Sperabo te soror. Vale soror, anima mea ita ualeam, karissima et haue. Sulpiciae Lepidinae Cerialis a S[e]uera. • Claudia Severa alla sua Lepidina, salute! Il terzo giorno prima delle Idi di Settembre ( = 11 Settembre), sorella, per la giornata della mia festa di compleanno, ti invito di cuore a far sì che tu venga da noi, per rendere con la tua presenza la mia giornata ancora più felice, se verrai (?). Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figliolo lo salutano. Ti aspetto, sorella! Stammi bene, sorella, anima mia carissima, così come io mi auguro di star bene, e addio. A Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale, da parte di Severa. 8 La localizzazione di Vindolanda Le terme del forte di Vindolanda Un esempio di documento “papiraceo” per la storia sociale • Un biglietto di invito a Sulpicia Lepidina, moglie del comandante della IX coorte dei Batavi, Flavius Cerialis, inviato da Claudia Severa, moglie di Aelius Brocchus. • La corrispondenza tra le due donne è altrimenti nota, come nota è l’amicizia tra Ceriale e Brocco, forse un ufficiale di una vicina guarnigione. • Uno dei primi esempi di lettera autografa di una donna. • Il documento getta una luce vivace sulla vita sociale, anche delle donne, nella remota frontiera dell’Impero. 11 La documentazione numismatica come fonte per la storia economica e sociale • Nel documento numismatico convivono due aspetti: – Aspetto materiale (peso, composizione della lega metallica) di particolare rilevanza per lo studio della storia economica: integrazione in un “mercato comune” di più stati, difficoltà finanziarie dello stato emittente. – Aspetto comunicativo (legenda e il tipo), che pure può dare qualche informazione di tipo economico. • Un documento prodotto in serie, che si presta a prudenti considerazioni statistiche. • Il ritrovamento di monete al di fuori dei confini dell’autorità emittente può indicare flussi commerciali. • Lo studio dei conii può rivelare l’intensità delle emissioni. 12 Il tipo monetale come fonte per la ricostruzione della vita economica di una città • Statere di Metaponto (330-290 a.C.). Al dritto testa di Demetra con corona di spighe; al rovescio una spiga (di orzo), la legenda META e la contromarca LU. 13 Tipo e legenda come fonte per la ricostruzione della storia sociale di una città • Sesterzio da Caesaraugusta, odierna Saragozza (4-3 a.C.) • Legenda: Caesaraugusta. II vir(i) Cn(eus) Dom(itius) Amplian(us) C(aius) Vet(urius) Lancia • Tipo: vessilli delle legioni IV, VI e X, dalle quali provenivano i veterani insediati nell colonia di Caesaraugusta. 14 Tipo e legenda come fonte per la ricostruzione della storia di una città 15 La documentazione numismatica nella regio III • Di particolare interesse le emissioni locali delle comunità rimaste formalmente autonome nei primi decenni del dominio romano: – Le colonie latine di Paestum, Copia e Valentia. – Le città alleate di Elea, Rhegium, Metapontum, Petelia. 16 La documentazione numismatica della regio III: Reggio • Moneta bronzea del peso gr. 7,89 (260-215 a.C.). Al dritto testa di Apollo con corona di alloro; al rovescio tripode delfico con la legenda RHGINWN. 17 La documentazione numismatica della regio III: Paestum • Semuncia di gr. 2,87 (218-201 a.C.). Al dritto testa di Cerere con corona di spiga; a rovescio cane, ramo di ulivo (?) e legenda Pais(tanorum). 18 La documentazione archeologica come fonte per la storia economica e sociale • L’indagine archeologica rivela infrastrutture (vie, porti) e strutture produttive del mondo antico (fattorie, ville con impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, laboratori artigianali, scholae di associazioni di mestiere). • Lo studio delle strutture abitative fornisce elementi per la ricostruzione della società antica. • L’indagine archeologica ci offre anche migliaia di oggetti mobili non deperibili, rivelando i luoghi d’origine, le caratteristiche e la diffusione di questi prodotti. • Le indagini archeobotaniche e archeozoologiche offrono dati insostituibili sulle attività agricole e di allevamento. • La documentazione iconografica offre preziose testimonianze dei processi produttivi e delle tecniche degli antichi. • L’interpretazione del dato archeologico è più problematica per quanto riguarda le forme di organizzazione della produzione. 19 I risultati di una prospezione di superficie ai fini della storia economica Il caso del territorio di Metaponto Insediamenti a Metaponto in età ellenistica 21 Insediamenti a Metaponto in età repubblicana 22 Insediamenti a Metaponto in età imperiale 23 L’archeologia subacquea e navale Una delle navi romane recentemente ritrovate a Pisa 24 Una classe di materiali importante per la storia economica: le anfore Diffusione in Britannia delle anfore vinarie Dressel 1 (fine II - fine I sec. a.C.) 25 Una classe di materiali importante per la storia economica: le anfore Diffusione in Britannia delle anfore vinarie Dressel 2-4 (fine I sec. a. C - fine I sec. d.C.) 26 La documentazione iconografica: scena di costruzione di un ponte dalla colonna di Traiano 27 Le aree archeologiche della Lucania di maggior interesse • Grumentum, nei pressi di Grumento Nova: – Un notevole parco archeologico nel quale si possono ammirare i resti della rete stradale, il teatro, alcuni templi, le terme, il foro e l’anfiteatro. • Il santuario di Mefitis a Rossano di Vaglio: – Un suggestivo complesso, sacro a questa dea lucana delle acque. 28 Il Foro di Grumentum 29 Il santuario di Mefitis a Rossano di Vaglio 30 Il santuario di Mefitis a Rossano di Vaglio 31 Le aree archeologiche della Lucania di maggior interesse • Parco archeologico urbano dell’antica Volcei a Buccino: – Un itinerario attraverso la Volcei romana, le cui vestigia si nascondono nell’attuale Buccino. • Parco Archeologico di Paestum: – Oltre agli spettacolari templi della colonia greca di Poseidonia, notevoli anche i resti della città romana. 32 Paestum: una strada 33 Paestum: le mura 34 Volcei: i resti del Caesareum inglobati in costruzioni moderne 35 Le aree archeologiche della Calabria di maggior interesse • Parco archeologico della Sibaritide: – Di fatto le strutture visibili nella maggior parte dei casi non sono quelle delle illustri città greche di Sibari e Turii, ma della più modesta colonia latina di Copia. • Parco archeologico di Scolacium: – L’abbandono dell’insediamento antico (con il trasferimento degli abitanti in età altomedievale nell’odierna Squillace) ha consentito la conservazione e l’esplorazione della colonia romana. • Parco archeologico urbano di Vibo Valentia: – Di particolare rilievo le fortificazioni di origine greca; alla città romana appartengono le strutture individuate nei quartieri di Terravecchia e S. Aloe, dove si sono rinvenute abitazioni private di notevole rilevanza sociale. 36 Il Parco archeologico della Sibaritide: il cosiddetto emiciclo 37 Il Parco archeologico di Scolacium: l’area del Foro 38 Ritratti di notabili locali, di età giulio-claudia, posti a decorazione del teatro di Scolacium 39 Il Parco archeologico urbano di Vibo: un mosaico dal quartiere di S. Aloe 40 I principali Musei Archeologici della Lucania • Museo Archeologico Nazionale della Basilicata di Potenza: – Di particolare interesse gli oggetti relativi al santuario di Mefitis, presso Rossano di Vaglio. • Museo Archeologico Nazionale dell’alta val d’Agri a Grumento Nova: – Conserva i notevoli rinvenimenti della romana Grumentum. • Museo Archeologico Nazionale di Capaccio: – Conserva i reperti relativi alla vicina Paestum, comprese le numerose epigrafi latine. 41 I principali Musei Archeologici della Calabria • Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: – Uno dei maggiori musei archeologici italiani, a lungo ha raccolto i rinvenimenti da tutta la regione, ora efficacemente esposti città per città; i “gioielli” della raccolta appartengono alla fase greca, ma anche l’età romana trova giusto spazio. • Museo Archeologico Nazionale di Crotone: – Prevalente incentrato sui rinvenimenti di età protostorica e di età greca da Crotone e dall’area crotoniate (i santuari di Era Lacinia e Apollo Aleo); ha anche una piccola sezione romana. • Museo della Sibaritide: – Prevalentemente incentrato sulle presenze greche e indigene nel territorio. • L’Antiquarium di Scolacium: – Una struttura recentissima, incentrata sui rinvenimenti di età romana, tra i quali affascina in particolare la statuaria. 42 Conclusioni • Le fonti per la storia economica e sociale del mondo antico sono assai varie, sia per la loro natura intrinseca, sia per il loro valore di testimonianza storica. • La scarsità dei documenti ci obbliga ad un’analisi critica estremamente approfondita di questi documenti, che richiede anche una competenza tecnica. • È necessario “spremere” al limite delle possibilità questo documenti. • Ma sarebbe sbagliato pretendere da essi quello che non ci possono dire. Per saperne di più: i caratteri generali delle fonti sul mondo antico • L. Cracco Ruggini (a cura di), Storia antica: come leggere le fonti, Bologna 1996 [BAU 930.07 A 6]. • M. Crawford – E. Gabba – F. Millar – A. Snodgrass, Le basi documentarie della storia antica, Bologna 1984 [BAU 930.07 A 2]. • G. Poma (a cura di), Le fonti per la storia antica, Bologna 2008. 44 Per saperne di più: i siti web delle Soprintendenze • Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata: – http://www.archeobasilicata.beniculturali.it/ • Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta: – http://www.archeosa.beniculturali.it/ • Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria: – http://www.archeocalabria.beniculturali.it/ 45