Corolla Corolla PACK Serie 500/1000 ZONE MASTER Manuale di progettazione, installazione ed uso INDICE 1 Informazioni generali ............................ 3 2 Progettazione ....................................... 3 2.1 Impostazioni ........................................ 4 2.2 Impostazione parametri di zona............ 5 2.3 Termoregolazione della zona miscelata aggiuntiva ............................................ 6 2.4 Funzionamento valvola miscelatrice ...... 7 2.5 Protezione contro le sovratemperature .. 8 2.6 Elenco degli errori ................................. 8 3 Installazione .......................................... 9 3.1 Collegamenti elettrici ............................ 9 3.2 Collegamento della linea bus .............. 10 4 Uso ..................................................... 11 Progettazione 1 Informazioni generali La scheda elettronica ZONE MASTER integra le funzionalità della scheda master delle caldaie FONTECAL COROLLA e COROLLA PACK serie 500, offrendo la possibilità di aggiungere zone miscelate aggiuntive rispetto a quelle già normalmente gestite dalla scheda master. 2 Progettazione In Figura 1 è riportato lo schema di impianto in cui sono presenti i tre circuiti (alta temperatura, bassa temperatura e sanitario) gestiti direttamente dalla scheda master di caldaia, più un circuito miscelato aggiuntivo gestito dalla scheda ZONE MASTER. Il presente manuale fornisce utili indicazioni su come progettare tali impianti e quelle necessarie per la corretta installazione ed utilizzo del prodotto. Alla scheda possono essere collegati i seguenti dispositivi di regolazione della zona aggiuntiva: Gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte e in ottemperanza delle norme nazionali e locali vigenti. 9 9 9 9 9 Il produttore non si assume responsabilità dovute ad una realizzazione errata degli impianti o per un utilizzo del kit diverso da quello descritto nel presente manuale o in caso di mancata ottemperanza delle indicazioni in esso presenti. Per la gestione dell’impianto è necessario installare il comando remoto SCHEDA45, in cui dovranno essere immessi i parametri di funzionamento del zona aggiuntiva. E’ possibile inserire fino a 8 zone miscelate installando altrettante schede ZONE MASTER. La gestione delle zone dovrà essere comunque fatta con un unico comando remoto nel quale è possibile inserire i parametri di funzionamento di tutte le zone aggiuntive. Far riferimento al manuale in dotazione al comando remoto per conoscerne le modalità In Figura 2 sono rappresentati i collegamenti di un impianto con più zone aggiuntive. La ZONE MASTER è utilizzabile esclusivamente unitamente al comando remoto (SCHEDA45), non fornito col kit. Contenuto del kit: Componente Scheda ZONE MASTER Sonda di temperatura Cavo bus collegamento caldaia Manuale valvola miscelatrice sonda di temperatura (fornita col kit) circolatore impianto termostato di sicurezza termostato ambiente Quantità 1 1 1 1 3 Progettazione Figura 1: impianto con zone a alta T, bassa T e zona miscelata aggiuntiva Legenda CS Caldaia slave CM Caldaia master CH1 Circuito alta temperatura CH2 Circuito bassa temperatura SAN Circuito sanitario ZN1 Zona miscelata aggiuntiva n°1 CR Comando remoto (obbligatorio) ZM TAZ1 VMZ1 PZ1 SZ1 TSZ1 Scheda elettronica “ZONE MASTER” Termostato ambiente zona 1 Valvola miscelatrice zona 1 Pompa zona 1 Sonda si temperatura zona 1 Termostato di sicurezza zona 1 Figura 2: impianto con più zone miscelate aggiuntive Indirizzo zona 1 2 3 4 5 6 7 8 2.1 Impostazioni Per impostare correttamente la ZONE MASTER l’unica impostazione da fare è il settaggio dell’indirizzo di zona, effettuabile attraverso i jumpers del connettore JP1 della scheda (vedi Figura 3). Impostare indirizzi dal 1 a 8 inserendo i jumpers sui contatti JP1 secondo lo schema seguente. 4 1 0 1 0 1 0 1 0 1 2 0 0 1 1 0 0 1 1 3 0 0 0 0 1 1 1 1 4 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 Progettazione J11 1 J12 1 J7 1 J13 1 J14 1 JP1 1 2 3 4 5 T1 K4 K3 K1 K2 F1 1 J5 1 J6 1 1 J4 J1 Figura 3: connettori scheda ZONE MASTER impostato per ognuna delle zone aggiuntive. Sono possibili quindi valori differenti per ciascuna zona. Il secondo gruppo riguarda le impostazioni di configurazione della valvola miscelatrice, che sono le stesse per tutte le zone aggiuntive presenti. Per avere una migliore regolazione dell’impianto si consiglia quindi di scegliere per tutti i circuiti valvole miscelatrici con tempi di apertura e chiusura identici o comunque molto simili. I tempi di apertura e di chiusura delle valvole (spesso coincidenti) devono essere desunti dalla documentazione tecnica della valvola adottata. La valvole dovranno essere del tipo a 230V con controllo a 3 punti (flottanti). Nella Tabella 2 vengono elencati i parametri di funzionamento delle zone aggiuntive comuni con gli altri circuiti. 2.2 Impostazione parametri di zona L’impostazione dei parametri di funzionamento delle zone miscelate aggiuntive deve essere effettuato sul comando remoto SCHEDA45, accessorio obbligatorio per il funzionamento della ZONE MASTER. Occorre un unico comando remoto a prescindere dal numero di zone aggiuntive (1…8). Sullo stesso comando remoto è possibile inoltre impostare i set point dell’impianto, gli orari e le modalità di funzionamento delle zone aggiuntive. Per le modalità di inserimento dei parametri e delle impostazioni dell’impianto si rimanda al manuale del comando remoto. Nella Tabella 1 sono elencati i parametri impostabili. Il primo gruppo di parametri (100-103), riguardanti le impostazioni dell’impianto, va 5 Progettazione N° descrizione 100 T max 101 T min 102 Sovrateperatura 103 Isteresi sovretemperatura 104 Tempo apertura miscelatrice 105 Tempo chiusura miscelatrice 106 Tempo di attesa miscelatrice 107 Differenziale regolazione miscelatrice 108 Differenziale fermo miscelatrice 109 Post-circolazione zona Tabella 1 N° descrizione 26 Isteresi ON circuito CH2 27 Isteresi OFF circuito CH2 37 T out min 38 T out max Tabella 2 impostazione di fabbrica 50°C 25°C 7 1 100 sec 100 sec 5 sec 5°C 2°C 1 min impostazione di fabbrica 5°C 3°C 0°C 18°C variazione 10 ÷ 80°C 10 ÷ 80°C 1 ÷ 20°C 1 ÷ 20°C 0 ÷ 255sec 0 ÷ 255 sec 1 ÷ 20 sec 1 ÷ 20°C 1 ÷ 5°C 0 ÷ 255 min tipologia Parametri da inserire per ogni zona aggiuntiva Parametri comuni a tutte le zone aggiuntive presenti variazione tipologia 0 ÷ 20°C 0 ÷ 20°C -20 ÷ 30°C 0 ÷ 30°C Par. comune con CH2 Par. comuni a tutti i circuiti sultante dalla seguente impostazione dei parametri: 2.3 Termoregolazione della zona miscelata aggiuntiva par. 37 38 100 101 La zona si attiva se i contatti del termostato ambiente della zona aggiuntiva sono chiusi e se le impostazioni effettuate sulle modalità di funzionamento e sulle fasce orarie della zona (comando remoto) prevedono la sua attivazione. Viene attivato il circolatore e la valvola miscelatrice inizierà a regolare la temperatura di mandata. La caldaia funzionerà con il set point impostato per la zona sul comando remoto o, se sono attivi altri circuiti, con il più alto dei set point. Sono impostabili valori compresi tra 10°C e il valore del par. 100. Per impostare valori superiori occorre modificare il parametro. Tale operazione è consentita solo all’installatore. Se viene attivata la funzione climatica (impostazione “auto”, vedi manuale comando remoto) la zona funzionerà con un set point variabile con la temperatura esterna (funzione climatica). In questo caso i parametri 100 e 101 costituiscono le temperature limite di mandata della curva climatica. Le temperature esterne corrispondenti a tali limiti sono definite dai par. 37 e 38, modificabili da comando remoto o sulla scheda master. I valori di questi parametri sono i medesimi per tutti i circuiti dell’impianto. In figura 4 vi è un esempio di curva climatica ri- descrizione T out min T out max T max T min valore 0 20 45 35 Per le modalità di inserimento della funzione climatica, delle modalità di funzionamento della zona e della impostazione delle fasce orarie si rimanda al manuale del comando remoto. Il bruciatore verrà acceso se la temperatura di mandata T < (set point – par. 26) e spento quanto T > (set point + par. 27) Al termine della richiesta di calore la pompa di zona si spegnerà dopo una postcircolazione definita dal par. 109 e la miscelatrice si porterà in posizione di chiusura totale. Nella Figura 4 viene mostrato un esempio di curva climatica. 6 Progettazione 80 70 60 50 Tmax=45°C 40 Tmin=35°C 30 20 10 0 -10 -5 0 5 10 15 Tout min=0°C 20 25 30 Tout max=20°C Figura 4: esempio di curva climatica − T < (set point – par 107): apertura per un tempo pari a ½ par. 104 − (set point – par 107) < T < (set point – par. 108) (fascia grigia inferiore del grafico): apertura valvola per un tempo che varia linearmente tra ½ par. 104 a 0, a seconda della distanza dal set point − (set point – par 108) < T < (set point + par. 108) (fascia bianca centrale del grafico: valvola ferma − (set point + par 108) < T < (set point + par. 107) (fascia grigia superiore del grafico): chiusura valvola per un tempo che varia linearmente tra ½ par. 105 a 0, a seconda della distanza dal set point − T < (set point + par 107): chiusura per un tempo pari a ½ par. 105. Dopo ogni operazione la valvola rimane ferma nella sua posizione per un tempo pari al valore impostato per il par. 106 (tempo attesa miscelatrice). 2.4 Funzionamento valvola miscelatrice La valvola miscelatrice viene gestita con l’obiettivo di realizzare la temperatura di mandata impostata con set point o calcolata in base alla curva climatica. Il controllo della valvola miscelatrice è regolato dai parametri dal 104 al 108, impostabili su comando remoto. I parametri sono modificabili sulle schermate relative a ciascuna zona, ma hanno un unico valore per tutte le zone aggiuntive. La modifica dalla schermata di una zona implica quindi l’aggiornamento del valore su tutte le altre zone aggiuntive presenti. Nel grafico di Figura 5 è schematizzato il funzionamento della valvola. In funzione della temperatura di mandata della zona (T) la valvola miscelatrice effettuerà le seguenti operazioni: Figura 5: schema funzionamento valvola miscelatrice 7 Progettazione L’intervento di quest’ultima protezione viene segnalato per ciascuna zona sul comando remoto (vedi elenco codici di errore par1.6). 2.5 Protezione contro le sovratemperature Il sistema prevede due tipi di protezione contro le sovratemperature: IMPORTANTE: è buona norma nell’effettuare un impianto a bassa temperatura installare un termostato di sicurezza opportunamente tarato, che interrompa la fase dell’alimentazione della caldaia. L’installazione di un analogo termostato sulla scheda, come precedentemente descritto, costituisce una sicurezza ridondante per l’impianto. La FONTECAL S.p.A. declina ogni responsabilità verso danni causati dal malfunzionamento dei dispositivi non contenuti nel kit. protezione di tipo meccanico, mediante il collegamento di un termostato meccanico sui contatti J7 (vedi fig. 6); all’apertura dei contatti viene interrotta l’alimentazione elettrica alla pompa e la valvola miscelatrice viene alimentata in chiusura. protezione di tipo software, basato sulla lettura della sonda di mandata; la pompa si spegne e la valvola miscelatrice si chiude totalmente se la temperatura di mandata T ≥ setpoint + par.102 (sovratemperatura). La zona tornerà attiva quando T ≥ setpoint + par.103 (isteresi sovratemperatura). La pompa viene attivata periodicamente per 20 secondi al fine di permettere alla sonda di rilevare l’abbassamento della temperatura dell’impianto Codice E 255 E1 E2 E3 E10 E11 E20 E21 Tabella 3: 2.6 Elenco degli errori Nella seguente tabella vengono riportate le anomalie possibili per le zone miscelate aggiuntive, i codici di errore visualizzati sul comando remoto e le azioni per la risoluzione del problema. Anomalia Nessun anomalia presente Soluzione - Errore interno scheda Sostituire scheda Zone Master Sonda di temperatura interrotta Sonda di temperatura in cortocircuito sovretemperautra sovretemperatura codici di errore della scheda Sostituire sonda Verificare impostazione parametri Verificare funzionalità miscelatrice 8 Installazione 3 Installazione 3.1 Collegamenti elettrici TS bus 1 J11 1 TA S 1 J12 J7 1 J13 1 J14 JP1 1 2 3 4 5 T1 K4 K3 K1 K2 Legenda bus F1 cavo bus J5 1 P S TA TS VM J6 1 pompa Sonda mandata termostato ambiente termostato sicurezza valvola miscelatrice 1 o c n N L L L N L N 230AC P VM Figura 6: collegamenti elettrici Funzione connettori Connettore Funzione J1 Alimentazione (230Vac) J4 Valvola miscelatrice (230Vac) J6 Pompa (230Vac) J7 J11 Termostato di sicurezza Collegamento alla linea bus (senza polarità) Sonda mandata Termostato ambiente J13 J1 J4 1 9 Pin 1= fase 2= neutro 4= terra 1= fase apre 2= fase chiude 3= neutro 1= terra 3= neutro 4= fase 1-2 1-2 1-3 4-5 Installazione dotato di due connettori (maschio e femmina) corrispondenti a quelli della linea bus (vedi fig. 7). Il connettore non collegato può essere utilizzato per il collegamento di un’altra Zone Master alla linea bus (vedi fig. 7). 3.2 Collegamento della linea bus Il cavo di bus fornito con il kit va collegato alla linea bus della cascata di caldaie COROLLA e COROLLA PACK serie 500. La connessione può essere effettuata su entrambi i lati della cascata (o della caldaia in caso di installazione di una singola macchina), in quanto il cavo è 10 Uso 4 Uso E’ previsto l’utilizzo del kit tramite il comando remoto SCHEDA45, che costituisce un optional obbligatorio per questa applicazione. Si rimanda al manuale di tale dispositivo per le istruzioni all’uso della ZONE MASTER. 11 Uso FONTECAL S.p.A Via Nazionale 56/A – 65010 Villanova di Cepagatti (PE) Tel. +39 085 9771482 (r.a. 10 linee) – Fax +39 085 9771503 [email protected] – www.fontecal.it C.F. / P.I. 01292140686 FIK072IT02 0411 12