VIDEOTERMINALI
E USO DEI MEDIA:
effetti sulla salute
Prof. FRANCESCO TOMEI –
Ordinario di Medicina del Lavoro
“Sapienza” Università di Roma
Gianfranco Tomei, Angela Sancini, Simone De Sio, Maria Fiaschetti
Negli ultimi anni si è assistito ad una
sempre più massiva
diffusione dell’utilizzo del videoterminale
(VDT) in ogni settore dell’attività umana
Il vdt si trova nei luoghi di lavoro, ma anche nelle case e
nelle scuole ed è utilizzato per vari scopi:
LAVORATIVI
DI INFORMAZIONE
DI COMUNICAZIONE - MEDIA
LUDICO
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Uso dei VDT:
NORMATIVA NEGLI AMBIENTI DI
LAVORO
L’uso di attrezzature munite di
videoterminali (VDT) è disciplinato in
Italia dal D.Lgs 81/08 e s.m.i.
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SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE
il Videoterminale:
è uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo
di procedimento di visualizzazione utilizzato.
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videoterminalista:
il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di
videoterminali, in modo sistematico o abituale, per
venti ore settimanali, dedotte le previste interruzioni
(15 min. ogni 120 min di applicazione continuativa al VDT)
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PER I LAVORATORI CHE SONO CONSIDERATI
VIDEOTERMINALISTI VIGE L’OBBLIGO DI SORVEGLIANZA
SANITARIA IN QUANTO POSSONO ESSERE SOGGETTI ALLO
SVILUPPO DI DIVERSI DISTURBI
• DISTURBI VISIVI
• DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI
• STRESS (fatica mentale)
TALI DISTURBI POSSONO ESSERE
PRESENTI IN CHIUNQUE UTILIZZI IL
VDT PER TEMPI PROLUNGATI E IN MODO
SCORRETTO
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DISTURBI VISIVI
“ASTENOPIA”
• Sintomi:
– oculari (bruciore, senso di corpo estraneo, dolore, irritazione,
lacrimazione, pesantezza)
– visivi (calo visivo, difficoltà accomodazione, diplopia, fotofobia,
visione sfocata)
– generali (cefalea, malessere)
•
SONO DISTURBI GENERALMENTE Reversibili
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Principali cause:
– illuminazione inadatta
– riflessi da superfici lucide
– luce diretta (artificiale o naturale) su monitor o occhi
– presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)
– difettosità del monitor
– impegno visivo statico, ravvicinato, protratto nel tempo
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DISTURBI
MUSCOLO SCHELETRICI
• sedi interessate: collo, schiena, spalle, braccia, mani;
• sintomi: formicolii, intorpidimento, rigidità, dolore;
• Con: sollecitazioni dei dischi intervertebrali;
affaticamento muscolare e infiammazione dei tendini
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PRINCIPALI CAUSE:
• postura incongrue
• postura protratta per lunghi periodi
• uso intensivo e scorretto di mouse e tastiera
.
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STRESS (Fatica Mentale)
• Disturbi di tipo psicologico o
psicosomatico:
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mal di testa
stanchezza
Irritabilità
tensione nervosa
Ansia
depressione
Insonnia e altri disturbi del sonno;
problemi digestivi
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POSSIBILI CAUSE
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–
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–
elevato impegno attentivo e cognitivo
Monotonia delle operazioni
Ripetitività delle operazioni
Eccessiva sedentarietà
scarsa possibilità di rapporti interpersonali
Isolamento rispetto all’esterno
Utilizzo di software o hardware inadeguati
fattori ambientali:
• Spazio circostante
• Microclima
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Come prevenire la comparsa di tali disturbi?
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•
POSTURA
PIANO DI LAVORO
SEDILE DI LAVORO
MONITOR
TASTIERA
MOUSE
POGGIAPIEDI
ILLUMINAZIONE
STRATEGIE PER PREVENZIONE DELLA FATICA
MENTALE
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POSTURA
• Braccia
50-70 cm
90°
– piegate a circa 90°. Avambracci
appoggiati nello spazio fra bordo tavolo e
tastiera (15 cm)
• Occhi:
– distanza occhi monitor fra i 50 e i 70 cm.
Il bordo superiore del monitor deve
essere posto all’altezza degli occhi.
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IL PIANO DI LAVORO:
☻ bordi arrotondati
☻ colore neutro e superficie opaca
☻ altezza, fissa o regolabile, indicativamente fra 70 e 80 cm.;
☻ profondo 80 cm
☻ largo >90 cm.
☻ di dimensioni sufficienti per permettere una disposizione flessibile delle
attrezzature
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IL SEDILE DI LAVORO:
DEVE ESSERE:
• stabile
• con 5 razze e ruote
• girevole
• senza braccioli (o arrotondati)
• regolabile:
– sedile (alto/basso)
– schienale (alto/basso, inclinazione)
• traspirante e lavabile
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IL MONITOR
DEVE ESSERE:
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orientabile e inclinabile
con superficie antiriflettente
con luminosità e contrasto regolabili
con immagine stabile senza
“sfarfallamenti”
con caratteri leggibili e definiti
pulito
la parte retrostante lontana da pareti
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LA TASTIERA
DEVE ESSERE:
• inclinabile e separata dal monitor
• lontana dal bordo del piano di
lavoro 15 cm.
• con superficie opaca e di colore
neutro
• con simboli chiari
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MOUSE
DEVE:
• garantire una buona impugnatura
(ergonomica)
• essere “manovrato” avendo cura
di poggiare l’avambraccio al piano
di lavoro
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IL POGGIAPIEDI
• Dovrà essere di dimensioni adeguate:
– larghezza 45 cm.
– profondità 35 cm.
– Inclinazione 10-20°
• superficie in materiale anti-scivolo
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ILLUMINAZIONE
• Valori e condizioni ottimali:
– fra i 200 e i 400 lux
– pareti, pavimenti, soffitti, porte,
piani di lavoro devono essere di
colore chiaro e opaco
– le tende devono consentire la
regolazione della luce naturale (es.
veneziane)
– plafoniere anti-abbagliamento
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ILLUMINAZIONE
• POSIZIONE SBAGLIATA
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ILLUMINAZIONE
• POSIZIONE SBAGLIATA
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ILLUMINAZIONE
• POSIZIONE CORRETTA
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Ed infine:
•
DISTOGLIERE SPESSO LO SGUARDO DAL
MONITOR GUARDANDO OGGETTI LONTANI.
•
È UTILE INTERROMPERE CON DELLE PAUSE UN
LAVORO PROLUNGATO GIUDICATO DAL
SOGGETTO COME MONOTONO E/O
RIPETITIVO
•
CONOSCERE BENE PROGRAMMI E PROCEDURE
INFORMATICHE: un’adeguata formazione evita lo
“stress da software”
•
CAMBIARE DI FREQUENTE LA POSIZIONE DEL
CORPO E DELLE GAMBE.
•
PAUSE BREVI E FREQUENTI SONO
PREFERIBILI A PAUSE LUNGHE E
INFREQUENTI;
•
DISTENDERE I MUSCOLI E MUOVERE LE
ARTICOLAZIONI
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•
Chiunque dovrebbe Acquisire consapevolezza
che utilizzare per periodi prolungati il vdt può
rappresentare un rischio per la salute
•
Particolare attenzione e controllo da parte degli
adulti dell’uso dei vdt per i minori- conseguenze
più dannose in relazione all’età
•
Solo Attuando una corretta prevenzione in tutti
gli ambienti sia di vita che di lavoro, si riducono i
rischi e le possibili patologie che possono
derivare da uno scorretto utilizzo del vdt
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fine
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