Mercoledì 23 Ottobre 2002 FOGGIA 13
TORNANO GLI ECOINCENTIVI.
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Gli autotrasportatori che ogni giorno trasferiscono massi di pietra nel Nord Italia e all’estero sono
costretti a lavorare in condizioni disumane:chiedono più garanzie e diritti per evitare nuove tragedie
«Malpagati e carichi extra»
Masso killer sul treno, esplode la rabbia dei camionisti
APRICENA - Malpagati, costretti a turni di lavoro disumani e a trasportare carichi
che vanno oltre quelli consentiti dal codice della strada. «Esplode» la rabbia dei
camionisti di Apricena, dopo
l’incidente di lunedì mattina,
quando un grosso masso di
pietra, estratto nel cave del
locale bacino marmifero, è
caduto da un camion finendo
su una lcomotrice di un treno
e uccidendo un macchinista.
Da Apricena si trasportano
grandi quantitá di materiali
lapidei su e giú per l’intera
penisola da Trani a Verona,
da Carrara fino ai paesi nord
europei e, se si pensa che il
distretto marmifero locale estrae il 20% circa del prodotto nazionale, questo restituisce in modo evidente la vastitá del problema e delle difficoltá di un settore da sempre trascurato. La categoria
degli autotrasportatori è tra
le piú disagiate presenti sul
nostro territorio, sono davvero in tanti, sia autonomi che
raccolti in cooperative, ad operare in questo settore, tra i
piú diffusi della Capitanata.
Molti di loro trasportano soprattutto pietra locale, almeno nei viaggi di andata, per
poi essere costretti a procurarsi un carico per il ritorno,
talvolta accettando anche
condizioni sconvenienti pur
di recuperare il viaggio. «Esiste una tariffa nazionale - dicono alcuni di loro che vogliono rimanere nell’anonimato per evitare di aggiungere altri problemi a quelli già
vissuti - ma non viene rispettata, in ragione di un prezzo
di mercato ormai stabilizzatosi verso il basso e che é il
frutto di una concorrenza
L’INIZIATIVA
Dieci coop
ma ci sono
circa 50
padroncini
Camion parcheggiati in una segheria
Per risparmiare sulle spese
evitano i tratti autostradali,
intasando le arterie «statali»
spietata alla quale ci sottopongono e che, di contro, favorisce tariffe assolutamente
indecenti per i sacrifici che
questo mestiere comporta».
Spesso, infatti, é necessario
fare piú viaggi in una settimana per guadagnare il giusto, e per farli è necessario
aumentare le ore di lavoro (e
talvolta la velocitá di guida),
a scapito delle ore di sonno e
della necessaria concentrazione che ogni camionista deve avere sul proprio mezzo. Si
è anche costretti a sovraccaricare il mezzo, per un maggiore guadagno, assumendosi in proprio le responsabilitá di tutte le possibili conse-
guenze che questo comporta,
il sovraccarico, come tutti
sanno, è punito dalla legge e
dal prossimo anno anche penalmente, ma questo pesa unicamente sul groppone dell’autotrasportatore e mai su
chi gli commissiona il carico,
talvolta costringendolo a sovraccaricare, altrimenti non
si lavora.
Spesso bisogna evitare l’autostrada per rientrare nei costi, magari utilizzandola solo
per quei tratti indispensabili
(come è purtroppo accaduto a
Nicola Mastrodomenico), basta viaggiare una notte sulla
statale "16 Adriatica" per rendersene conto. A volte, addi-
rittura, bisogna fare dei viaggi gratis per garantirsi il carico settimanale, molti infatti sono quelli che pur di caricare blocchi per Verona o
Carrara offrono gratuitamente la disponibilitá del
proprio mezzo e quella propria, per i carichi dalle cave
alle segherie, qualcuno arriva fino a Trani (senza nemmeno il rimborso delle spese)
pur di guadagnarsi il viaggio
per la settimana.
Con queste premesse il lavoro diventa un’impresa
sempre più ardua. Ecco perché gli autotrasportatori di
Apricena chiedono più garanzie e diritti. casi limite come quelli di lunedì mattina
sono dietro l’angolo. E loro
non vogliono rischiare la vita
propria e altrui.
Domenico Potenza
Per tre anni nei campi delle Cantine «D’Alfonso del
Sordo» che hanno firmato l’intesa con l’Ateneo
IL FATTO
APRICENA - Ad Apricena
si estrae il 20% circa del
prodotto lapideo nazionale, primo polo marmifero
del Meridione. La maggior parte del materiale
viene trasportato su gomma mentre sono circa 200
gli operatori del settore
suddivisi in dieci cooperative piccole e grandi, 50
"padroncini" e altrettanti
autonomi e privati. Da Apricena partono tutte le
sere non meno di trenta
mezzi per Trani oltre ai 20
camion che a giorni alterni raggiungono il Nord Italia, senza tenere in considerazione il grande movimento all’interno delle
cave e fino ai laboratori di
trasformazione. Il prezzo
medio di un viaggio si aggira intorno a 450 euro
che se divisi per il numero di quintali ammissibili, ovvero 300, risulta di
1.5 euro a quintale, troppo
pochi per permettere all’autotrasportatore, tolte
le spese di carburante, autostrada, manutenzione
etc. di guadagnare il giusto ma soprattutto di non
accettare sovraccarichi e
di viaggiare unicamente
sui percorsi autostradali,
evitando il grande pericolo della statale "16". (D.P.)
Camionisti
in rivolta
dopo la
tragedia
di lunedì
scorso che
ha causato
la morte di
un macchinista
ucciso da
un macigno
caduto
da un tir
SAN SEVERO
L’Istituto industriale «Minuziano» punto di
riferimento dell’iniziativa appena avviata
Fuga da...scuola
Parte progetto congiunto anti-evasione
SAN SEVERO - Stop all’abbandono scolastico. Amministrazione comunale, forze dell’ordine e istituti scolastici della
città, decidono di collaborare
per prevenire e contrastare la
dispersione scolastica. L’istituto industriale "Minuziano",
il Liceo classico-scientifico
"Checchia Rispoli", le scuole
medie "Padre Pio" e "Petrarca", la scuola elementare "De
Amicis", l’amministrazione
comunale, l’Associazione di
volontariato "Epicentro" e il
commissariato di polizia hanno deciso di mettere in campo
una serie di progetti per «catturare» l’attenzione di quei ragazzi che da tempo hanno de-
ciso di abbandonare la scuola.
Si tratta di un accordo che
getta le basi per costituire una
«rete territoriale» finalizzata
alla progettazione e alla realizzazione di interventi educativi
rivolti ai ragazzi che hanno
abbandonato gli studi. E l’istituto "Minuziano" di via Apricena si candida a punto di riferimento tra i soggetti interessati grazie, al «Centro risorse»
(laboratori per la produzione
di olio, vino, formaggi) di cui è
fornito. «Con quest’iniziativa spiega Giuseppe Russi, dirigente scolastico del "Minuziano" -, intendiamo mettere a disposizione delle scuole di ogni
ordine e grado della città e del-
Il consigliere Colanero annuncia anche l’erogazione
dell’energia elettrica nella Tomba «Padre Pio»
Uve per una ricerca Cimitero,nuovo look
Parte progetto scientifico con l’Università Una camera per le autopsie e servizi in più
Un vigneto
SAN SEVERO - L’Università apre al
territorio. E lo fa con una convenzione di ricerca tra l’Istituto di produzioni e preparazioni alimentari e l’azienda vinicola "D’Alfonso del Sordo". Il progetto di ricerca, di durata
triennale, riguarda "l’individuazione
delle molecole responsabili dell’aroma varietale dell’uva di Troia e del vino da esso ottenuto e sarà curato da
Luigi Moio, ordinario di enologia
presso l’Ateneo foggiano. La convenzione è stata stipulata nello scorso
mese di aprile ma solo nei giorni
scorsi è stata resa pubblica dall’azienda vinicola di San Severo, tra le
più antiche e conosciute in tutta la
provincia.
«La ricerca - si legge in una nota
delle Cantine "D’Alfonso del Sordo" mia a stabilire con maggiore precisione l’elemento di "tipicità" presente in determinati vini prodotti con
vitigni autoctoni. L’espressione dei
caratteri di tipicità legati al vitigno e
al suo areale di coltivazione costituisce infatti uno degli aspetti fondamentali nella produzione di vini di elevata qualità». L’"uva di Troia" è uno dei vitigni più apprezzati tra
quelli prodotti in provincia di Foggia, la cui vinificazione consente di
produrre prodotti di qualità molto
richiesti sul mercato.
SAN SEVERO OGGI
LA GAZZETTA DI CAPITANATA
TORREMAGGIORE
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Ciardulli (via Sacco e Vanzetti 33, tel.
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19; 21)
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oppure 338.6212959; Misericordia Torremaggiore 347.6150592, 0882.382227; Misericordia Serracapriola 0882.681581; Guardia
medica, via Turati 44, tel. 0882.225412; Ospedale Masselli Mascia di San Severo
(a.d’a.)
Aldo Colanero
SAN SEVERO - Il cimitero avrà presto
una camera per le autopsie, un regolamento e un ufficio di polizia mortuaria e offrirà ospitalità anche al
servizio lampade votive. La vigilia
della ormai prossima commemorazione dei defunti (2 novembre) viene
scelta dal consigliere Aldo Colanero,
da tempo delegato al settore, per annunciare le novità, a cui s’aggiungono il servizio di trasporto acqua, di
vigilanza e cortesia dell’Associazione
di volontariato "Misericordia" (attivo
già da ieri).
«Il nuovo ufficio lampade votive spiega Colanero - semplificherà al
massimo i problemi dei cittadini consentendo loro di evitare gli sposta-
menti dal cimitero all’attuale ufficio
in via dei Quaranta per il pagamento
della bolletta, per gli allacci e
quant’altro. Ciè sembrato giusto regolarci a questo modo soprattutto per
favorire le persone anziane». le buone
notizie non soni finite. «Nei prossimi
giorni - conclude Colanero - sarà completata la rete elettrica della Tomba
Padre Pio dopodiché si procederà al
funzionamento. L’impegno dell’amministrazione consentirà alla cittadinanza, per la ricorrenza del 2 novembre di fruire della luce nella tomba».
Chi è interessato può rivolgersi all’ufficio lampade votive in via dei Quaranta per stipulare i contratti di allaccio.
Dell’Edera riconfermato governatore.Bilancio a
quattro mesi dalla vittoria nelle amministrative
«Basta lotte di potere»
La «Margherita» ora punta a rinnovarsi
TORREMAGGIORE - «Un partito lontano dai soliti compromessi e dalle lotte
di potere, per meglio servire il bene
pubblico». È questo l’impegno che il
coordinatore della Margherita, Michele Dell’Edera, rinnova a se stesso
e al resto degli iscritti che lo hanno
acclamato, riconfermandolo alla guida del partito che alle amministrative
del maggio scorso ha imposto un proprio rappresentante, Alcide Di Pumpo, quale nuovo sindaco della città
più due assessori, Giuseppe Corleone
(servizi sociali) e Nicola Matarese
(sport e cultura) con due consiglieri,
Fernando Parisano e Nicola Terenzi.
A poco più di quattro mesi da quel
successo elettorale, conseguito in
compagnia di Ds e Udeur, per la Margherita è giunta l’ora di vederci chia-
ro: «Se non vogliamo cadere di nuovo
in errori che non ci appartengono spiega Dell’Edera - allora dobbiamo
capire che questo è il momento della
coerenza per il nostro partito. Voglio
dire che dobbiamo andare avanti sulla strada intrapresa ponendo sia la
nostra attenzione che quella dell’intera maggioranza sul programma amministrativo e su ciò che la gente
chiede a noi politici». E per meglio
chiarire il concetto, Dell’Edera puntualizza: «La costruzione di un partito (la Margherita, ndr) che non giochi
sui compromessi e che non fondi le
sue radici su eventuali lotte di potere,
per confermare la Margherita come
novità del panorama politico locale».
Michele Toriaco
Torremaggiore
la comunità locale, le strutture di cui disponiamo. L’accordo sottoscritto fa parte di un
progetto finalizzato a sviluppare sul territorio un servizio
integrato per prevenire e contrastare il disagio e l’emarginazione giovanile».
Il progetto «accordo di rete»
si concretizzerà attraverso l’elaborazione di idee e programmi da realizzare in collaborazione con istituti scolastici,
enti locali istituzioni pubbliche, private e associazione di
volontariato. E si svilupperà
su alcuni temi come: legalità,
ambiente, orientamento al lavoro, artigianato e prodotti locali, per i quali sono previsti
moduli formati al massimo da
15 ragazzi.
Hanno sottoscritto l’accordo
in rappresentanza degli enti
di appartenenza: don Nico
D’Amicis, Vincenzo Cornelio,
Raffaele Bentivoglio, Primiano Calvo, Anna Maria Mastrodonato, Lia Pedata, Antonella
Avezzano e Michele Fantasia.
E tutti hanno assicurato il
massimo impegno personale
per la riuscita dell’iniziativa.
«Si tratta di un progetto ambizioso - commenta Raffaele
Bentivoglio, assessore ai servizi sociali - che potrebbe rivelarsi utile per il territorio. Ho
accolto con entusiasmo la proposta del preside Russi perché
risulta in piena sintonia con il
progetto di riqualificazione
urbana e sociale delle periferie cittadine che l’amministrazione persegue da tempo.
Potrebbe rivelarsi l’occasione
giusta per migliorare la vivibilità di tutta quella zona che
racchiude anche il quartiere
San Bernardino».
Angelo Ciavarella
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«Malpagati e carichi extra»