Ceresole Reale (TO): casa alpina La Parrocchia di San Michele ha in uso dalla Congregazione di Don Orione una casa alpina nel comune di Ceresole Reale (TO). Villa Poma, è il nome della casa, ed è una residenza estiva che si affaccia su uno splendido lago, immersa nella natura e nella tranquillità del parco nazionale del gran paradiso ad una altitudine di 1600 metri. La Casa è stata donata alla Congregazione dall' ingeniere Poma, impegnato nella costruzione della grande diga che dà origine al lago artificiale di Ceresole Reale. NOTIZIE STORICHE LE ORIGINI DEL NOME Jeresoly, Cirysolie e anche Grisoles e Ceresale è detta Ceresole nei vecchi documenti. Nomi che indicano l'abbondanza di acque, o secondo alcuni, la presenza di piante di ciliegio. LA STORIA Probabilmente abitata in un primo tempo dai Celti, Ceresole conserva ancora qualche segno della dominazione romana, nei corridoi sotterranei delle miniere di Cuccagna e Bellagarda dove compaiono iscrizioni latine su alcuni massi. Secondo la tradizione in epoca imperiale, i Cristiani erano costretti a lavorare nelle miniere. Le vittime di questo duro lavoro hanno dato origine ad un culto rivolto ad un unico Santo, San Minatore o San Meinerio. Nel secolo XI Ceresole, col resto della Valle Orco, fu donata dall'imperatore Ottone III al vescovo di Vercelli. Nel corso del secolo successivo i territori passarono invece alla famiglia dei Valperga, che concesse gli statuti nel 1338. L'estrema povertà e le angherie dei nobili spinsero però la popolazione ad insorgere pochi anni dopo, quando in canavese dilagò la rivolta dei Tuchini. La pacificazione avvenne soltanto nel 1449 e, nonostante i valligiani pagassero la somma di duemila fiorini per dipendere soltanto dalla giurisdizione dei Savoia, tornarono ben presto sotto il dominio dei Valperga. Nel 1794 la popolazione respinse i repubblicani francesi che avevano invaso la zona passando dal Colle della Galisia e ancora si trovò a combatterli quando, due anni dopo, ridiscesero passando stavolta dal Colle del Nivolet. A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. LA DIGA La diga di Ceresole Reale rientra nel progetto di sfruttamento delle risorse idriche della Valle Orco realizzato da Aem - ora Iren - all’inizio del '900. La sua costruzione inizia il 22 luglio del 1925 dopo aver "cancellato" decine di case delle borgate che occupavano la conca di Ceresole per far posto all'invaso capace di contenere 34 milioni di metri cubi d'acqua. Quattro anni dopo, nel maggio 1929, entra in funzione la centrale di Rosone,cuore del sistema idroelettrico della vallata, utlizzando l’acqua raccolta nel bacino di Ceresole. LA STORIA DEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO L'origine del Parco Nazionale Gran Paradiso è legata alle Lettere Patenti del 1821 promulgate dal Governo Piemontese le quali proibivano la caccia allo stambecco: si erano ridotti a meno di 90 esemplari. Nel 1856 le diverse di caccia dell'area del Gran Paradiso vennero unificate in una sola e nel 1919 il Re Vittorio Emanuele III la donò allo Stato per la costituzione del Parco Nazionale. L'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso è stato costituito con Regio decreto del 3 dicembre 1922, ha sede a Torino e un ufficio amministrativo ad Aosta. Oltre al personale di gestione ha un corpo di vigilanza (l'erede delle vecchie "guardie reali") costituito da una settantina di unità per la sorveglianza del Parco durante tutto l'anno. IL TERRITORIO Il Parco, primo per istituzione in Italia, è posto in territorio a cavallo fra la provincia di Torino (vallate dell'Orco e Soana) e la Val d'Aosta (Valli di Cogne, Savarenche, Rhèmes) su un'area di circa 70.000 ettari dominati dalla grandiosità del massiccio gruppo del Gran Paradiso (m 4061). GLI OBIETTIVI Suo scopo è difendere, oltre la bellezza del paesaggio, la fauna, la flora e preservare le formazioni geologiche; complessivamente interessa i territori di 13 comuni (6 in provincia di Torino e 7 in Val d'Aosta) e confina ad ovest con il Parco Nazionale Francese della Vanoise con cui forma una grande area protetta estesa su 123.000 ettari. IL TERRITORIO DI CERESOLE RELAE Il territorio di Ceresole Reale, posto all'estremo confine occidentale del Canavese, comprende larga parte dell'Alta Valle Orco. Con i suoi 9957 ettari è il secondo per estensione degli undici paesi appartenenti alla Comunità Montana. Oltre che con Noasca, confina ad Ovest con la Francia (Tarantasia Val d'Isère) e Valle d'Aosta (Pont, in Valsavarenche, e Val di Rhêmes) e a Sud con la Val Grande di Lanzo (Groscavallo e Pialpetta). I suoi centri abitati sono posti tutti al di sopra dei 1.500 metri e il dislivello rispetto agli altri paesi della Valle è segnato dalla ripida Erta delle Scalee, che nel secolo scorso si percorreva a piedi. Buona parte del territorio è inclusa nel Parco Nazionale Gran Paradiso ed offre ampie possibilità di intraprendere escursioni ed ascensioni, ma anche di praticare lo sci di fondo, lo sci alpinismo, l'arrampicata su ghiaccio e percorrere sentieri con le racchette da neve. Del resto turisti e villeggianti possono anche concedersi rilassanti passeggiate tra gli alpeggi o nei pressi dei numerosi laghi alpini, godendosi il silenzio della montagna e le repentine apparizioni dei camosci, degli stambecchi, delle aquile e delle marmotte. Vagando nei boschi si possono raccogliere mirtilli, lamponi e fragole di bosco. Salendo ad alta quota si possono invece ammirare la splendida flora alpina, fra cui spiccano i rododendri e le stelle alpine.