Dottorato “Politica, Educazione, Formazione Linguistico-culturali” L’EDUCAZIONE LETTERARIA NELLA CLASSE PLURILINGUEPLURICULTURALE ATTRAVERSO LA LETTERATURA DELLA MIGRAZIONE IN ITALIANO: UNA RICERCA-AZIONE PER L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE Tutor Prof.ssa Danielle Lévy Junior tutor Dott.ssa Edith Cognigni Dott.ssa Francesca Gisbussi Genesi della ricerca • Esperienza professionale come docente di Lettere nelle scuole secondarie di I grado della provincia di Macerata •Mutamento sociale: la presenza di cittadini stranieri in Italia è un dato strutturale e stabile: classi linguisticamente e culturalmente plurali •Impostazione dei saperi disciplinari: orientamento prevalente verso un pubblico scolastico monoetnico •Interventi a finalità 'interculturale' negli istituti scolastici già sedi di servizio: prevalente la facilitazione linguistica (Italiano L2) •Libri di testo di Italiano (antologie) in adozione esaminati: sezioni dedicate all'intercultura poco soddisfacenti •Mancanza di una formazione specifica dei docenti di Lettere a una didattica finalizzata alla valorizzazione della pluralità linguistica e culturale 2 Oggetto e metodologia della ricerca Oggetto Elaborazione di un quadro teorico-metodologico per la costruzione di percorsi didattici basati su testi della ‘letteratura della migrazione’ in italiano per l’educazione letteraria a finalità interculturale nella scuola secondaria di I grado Metodologia Parte teorica della ricerca, definizione di un quadro teorico-metodologico di riferimento basato su nozioni e concetti della glottodidattica, delle teorie letterarie, delle scienze pedagogiche, psicologiche (psicologia dello sviluppo, psicologia sociale), socio-antropologiche (sociologia delle migrazioni, etnografia, antropologia dell’educazione), del linguaggio (sociolinguistica, psicolinguistica) Parte empirica della ricerca: ricerca-azione in tre classi plurilinguipluriculturali della provincia di Macerata 3 Ibridazione della didattica dell'italiano lingua nazionale, tradizionalmente ancorata a metodologie di impostazione letteraria, con nozioni, concetti, metodi mutuati dalla glottodidattica. 4 Quadro teorico di riferimento • Nozione di sensibilità interculturale • Modelli della competenza comunicativa interculturale (Lussier, 2007) e loro uso nella didattica del testo letterario • Approcci emozionali al testo letterario (‘piacere della lettura’) • Studi sulla costruzione identitaria dei soggetti sia autoctoni che di origine immigrata in età preadolescenziale e adolescenziale • Formazione dell’attore sociale e problematiche dell’integrazione delle ‘seconde generazioni’ e dei soggetti provenienti dalla migrazione • Nozione di rappresentazione sociale • Valorizzazione della pluralità linguistica e culturale sia a livello individuale 5 che sociale Modello della Competenza comunicativa interculturale (Lussier, 2007) • Intercultural knowledge competence: “associated with cognitive factors, pertains to the acquisition of information”. Approcci all'insegnamento: humanistic, sociological, anthropological. • Intercultural skills competence: “refer to the use of knowledge in real life situations. It is the process of acquiring the ‘knowing-how’ or ‘savoir-faire’ when developing ICC”. Tre dimensioni: to function in the target language ‘linguistically’ speaking, to adjust and to interact with social and cultural environments, to integrate and to negotiate the target language and culture. •Intercultural existential competence-being: “focuses on the development of attitudes and cultural representations which shape our vision of the world and the development of values while constructing self-identity” . Comprende: cultural awareness, critical appropriation, trans-cultural competence. 6 Criteri per la scelta dei testi letterari 'della migrazione' • rappresentazione di tutti i gruppi sociali • tematiche inerenti lingue-culture, plurilinguismo e pluriculturalismo, mobilità e migrazione, incontri/scontri di culture e temi affini • qualità informativa: presenza di elementi che permettano la mobilitazione di molteplici rappresentazioni della stessa realtà (Zarate, 1993) • adattabilità al contesto scolastico e alla fascia d'età degli apprendenti (Blezza Picherle, 2004; Chambers, 2002) • opere scritte in lingua italiana 7 Esempio di griglia di approccio al testo elaborata sul modello di Lussier (I) UA1, Igiaba Scego, Salsicce Obiettivi Conoscenze (dominio della INTERCULTURAL COGNITIVE COMPETENCE): Approccio umanistico: conoscere i rapporti tra Italia e Somalia nel periodo coloniale Approccio antropologico: Conoscere alcuni significati del concetto di cultura Lingua: approfondimento lessicale Attività a.Lettura del racconto di Igiaba Scego ‘Salsicce’ Strumenti Valutazione Tempi (globali) Copie cartacee del Formativa: 20 minuti lettura racconto Salsicce riassunto 10 minuti orale del (lessico) testo 15 minuti (abbreviato) b.Spiegazione delle parole sconosciute c.Cenni sulla colonizzazione italiana in Somalia Scheda di approfondimento (approfondiment sulla o storico) colonizzazione italiana in Somalia. d.Brainstorming sul significato di ‘cultura’. e.A partire dalle definizioni date dal dizionario <www.treccani.it>, 15 min. (brainstorming+ Scheda sul termine definizione di ‘cultura’ ‘cultura’) totale: 60 minuti circa. presentazione dei principali significati del termine ‘cultura’ 8 Esempio di griglia di approccio al testo elaborata sul modello di Lussier (II) UA1, Igiaba Scego, Salsicce Obiettivi Strumenti Valutazione Tempi Copie cartacee Discussione 20 minuti per il sviluppo competenza socio-culturale gli elementi della/e del racconto orale lavoro in gruppi + e ‘subtestualità’ (analisi dei messaggi cultura/e. Salsicce Competenze Attività Sottolineare nel testo e valori non visibili trasmessi Motivare le scelte attraverso artefatti culturali). fatte. 20 minuti per la discussione Saper riconoscere nel testo letto alcuni elementi culturali. Saper argomentare e discutere il perché delle scelte effettuate Lingua: comprensione del testo; lettura selettiva per l’individuazione di informazioni; Competenze testuali: saper motivare le proprie scelte. 9 Esempio di griglia di approccio al testo elaborata sul modello di Lussier (III) UA1, Igiaba Scego, Salsicce Obiettivi Attività Strumenti Valutazione Tempi Saper essere: Discussione, 15-20 minuti per la consapevolezza diario. compilazione del diario. culturale, ovvero accettazione di un concetto antropologico di cultura. 10 Domande di ricerca 1. Quali rappresentazioni emergono dai primi testi creativi redatti dagli apprendenti sulle lingue e l’apprendimento linguistico nella mobilità e la migrazione? È possibile rintracciare negli scritti successivi un’evoluzione di tali rappresentazioni? 2. Quali tra le attività realizzate possono contribuire in misura maggiore a rendere più articolate le rappresentazioni e le riflessioni sugli incontri e le relazioni sociali tra soggetti dalle appartenenze linguistiche e culturali plurali? 11 Metodologia d'indagine I Ricerca-azione in ambito educativo Terreni di ricerca: tre classi di scuola secondaria di I grado della provincia di Macerata nelle quali si è prestato servizio come docente di Lettere: • Scuola 1 “Istituto comprensivo P. Tacchi Venturi”, San Severino Marche (Classe I, 19 rispondenti) • Scuola 2 “Istituto comprensivo Enrico Mestica”, Macerata (Classe II, 24 rispondenti) • Scuola 3 “Scuola Media Marco Martello”, Petriolo (Classe III, 13 rispondenti) Totale: 56 rispondenti 12 Metodologia d'indagine II Strumenti d'indagine Questionari: iniziale e finale: per raccogliere informazioni e definire il profilo degli apprendenti; per sollecitare ed analizzare i discorsi e le rappresentazioni sulle lingue-culture prima, durante e dopo la realizzazione del percorso didattico; testi creativi redatti sulla base di tracce-guida per cogliere aspetti dell’immaginario o esperienze autobiografiche sui contatti tra soggetti di lingua e cultura diversa; questionari di comprensione dei testi, per sviluppare la comprensione globale, l’analisi (prevalentemente lessicale, sintattica, retorica), per sollecitare la riflessione e l’interpretazione; schede-diario per rilevare le preferenze, le difficoltà, le attività meno gradite 13 durante la realizzazione del percorso didattico, i desiderata degli apprendenti. Metodologia d'indagine III Corpus Domanda di ricerca 1 •Testi creativi redatti prima del percorso didattico e in itinere (dopo UA2 e UA3) Domanda di ricerca 2 • risposte ai questionari (iniziale e finale) • risposte a questionari di comprensione e analisi sui testi letti e le attività svolte • risposte alle schede-diario 14 Metodologia d'indagine IV Tempi di realizzazione della fase empirica: febbraio - giugno 2012 Selezione dei rispondenti: esclusi dall'analisi i dati della Scuola 3 (analisi dati di 43 rispondenti) Analisi dei dati: tematica (Blanchet e Gotman; 1992; Kaufmann, 2007) Analisi interpretativa 15 Corpus costituito dai testi creativi raccolti attraverso due tracce 1. Fase della preindagine: Inventa un racconto a partire da questa situazione: Una persona dai capelli neri arriva in un paese che non conosce, con sé ha… chi è? Da dove viene? Dove va? Perché? Viaggia da solo/a o è in compagnia? Chi incontra? Che succede? Testi raccolti: creativi, in qualche caso autobiografici. 2. Testi raccolti in itinere, dopo lo svolgimento della UA2: Ispirandoti al racconto di Besa Mone, scrivi una storia, autobiografica o di fantasia, seguendo questa traccia: i tuoi genitori devono andare a lavorare all’estero per un periodo abbastanza lungo, così li devi seguire. Come immagini la tua nuova vita in un paese del quale conosci poco la lingua? Come vorresti essere accolto a scuola? Come reagiresti alle difficoltà di comunicazione? A chi chiederesti aiuto? Cosa faresti per stringere amicizia con i nuovi compagni? Testi raccolti: autobiografici per gli alunni di origine straniera, 'autobiografie16 immaginarie', sollecitate dal modello letterario, per gli autoctoni. Temi emersi dai testi creativi raccolti in fase di preindagine (S1) S1. Temi relativi alla mobilità INTEGRAZIONE ‘Felice’ - senza ostacoli - con ostacoli (solitudine, difficoltà comunicative e linguistiche, emozioni negative) facilmente superati Problematica (conflitti con i pari, socializzazione difficile con gli autoctoni) LINGUE E COMPETENZE LINGUISTICHE Non focalizzate Interrelate alla socializzazione - con focalizzazione degli aspetti problematici - senza focalizzazione degli aspetti problematici Indipendenti dalla socializzazione 17 Temi emersi dai testi creativi raccolti dopo la UA2 (S1) TESTI CREATIVI UA2 S1 COMUNICAZIONE Apprendimento linguistico precedente la socializzazione Interrelazione con la socializzazione Strategie: Lingua di mediazione Gestualità Rinuncia alla lingua d’origine Ostacoli Nel contesto scolastico Nel contesto extrascolastico SOCIALIZZAZIONE Figure di mediazione Pari Familiari Insegnanti 18 Temi emersi dai testi creativi raccolti dopo la UA2 (S1) EMOZIONI Emozione, nervosismo, tensione Paura - delle difficoltà d’inserimento - del giudizio dei nuovi compagni Preoccupazione - per la comunicazione - per la socializzazione Solitudine Desiderio di fuga 19 Esiti dell'analisi dei dati I 1. Complessificazione delle rappresentazioni sulla mobilità e la migrazione: - Testi creativi preliminari: integrazione 'felice' e scarsa focalizzazione delle questioni linguistiche nella mobilità e la migrazione. - Testi creativi dopo UA2: emersione del tema della comunicazione (strategie per l'apprendimento, ostacoli, figure di mediazione etc.); problematiche inerenti la socializzazione; emozioni collegate all'esperienza della mobilità. Processi: sintonizzazione dei registri affettivi (Carrubba, 1999) e 'implicazione forte' (Flament e Rouquette, 2003). 2. Attività sul concetto di 'cultura': - Identificato dagli apprendenti con: tradizioni alimentari, abbigliamento, confessione religiosa, varietà linguistiche, nazionalità. - Emerge l'esigenza della trattazione di argomenti che fungano da ‘ponte’ tra le diverse appartenenze culturali e che consentano di intercettare il bisogno di dialogo tra le componenti identitarie plurali degli alunni di origine straniera (cf. Balina). - Identificazione biunivoca: nazione-cultura, popolo-cultura, individuo-cultura. 20 - Necessità riepilogo concettuale conclusivo (didattica metacognitiva) Esiti dell'analisi dei dati II 3. Attività finalizzate al decentramento: - sintonizzazione affettiva con il personaggio della bambina albanese protagonista del racconto di Besa Mone. - Emersione di stereotipi, eterostereotipi, eterostereotipi proiettivi. - Incremento della comprensione dei processi cognitivi e affettivi esperiti dai soggetti di origine straniera durante l'inserimento nel contesto scolastico del paese di accoglienza. - Rischio: consolidamento degli stereotipi nazionali. 4. Lingue e culture occultate: consapevolezza linguistica (dominio sociale) - Emersione del modello assimilatorio di integrazione. - Emerge il modello del parlante nativo (‘madrelingua’, cf. Lorenzo, S2). - Alunni di origine straniera: desiderio di occultamento delle lingue e culture minoritarie. 21 Conclusioni sul percorso didattico I Punti di forza •Sintonizzazione dei registri affettivi degli apprendenti con quelli dei personaggi (Carrubba, 1999); •utilizzo del testo letterario come modello e stimolo per rielaborazioni diverse, per la sollecitazione delle esigenze espressive degli alunni e l'elicitazione dell'immaginario: complessificazione delle rappresentazioni su mobilità, migrazione, inserimento nel paese di destinazione; •incremento della comprensione dei processi cognitivi e affettivi esperiti dai soggetti di origine straniera durante l'inserimento nel contesto scolastico del paese di accoglienza; • incremento dell'apertura e dell'interesse verso le lingue e culture straniere (soprattutto nella S1); •valutazione positiva dei testi proposti da parte degli apprendenti; 22 • partecipazione e interesse per le attività orali (brainstorming, discussioni). Conclusioni sul percorso didattico II Criticità- possibili soluzioni • Estensione eccessiva di alcuni testi: opportuna abbreviazione; • difficoltà nella comprensione del lessico (S1); • rifiuto e chiusura rispetto alle attività proposte da parte di qualche alunno (Ludovico, S2); 23 Proposte per un'educazione letteraria a finalità interculturale Approccio che contemperi educazione linguistica ed educazione letteraria (Lavinio, 2005). Testi che non si focalizzino sulla trattazione di temi connessi con le lingue-culture degli 'altri', degli stranieri, ma che affrontino la pluralità linguistico-culturale a livello sia soggettivo che sociale (es. la pluralità collegata ai fenomeni della mobilità e della migrazione a diversi livelli: nazionale, europeo, extraeuropeo). Integrazione con educazione alla cittadinanza (‘Cittadinanza e Costituzione’) Testi su incontri-scontri tra personaggi parlanti lingue apprese nella classe utilizzabili per lo sviluppo di attività didattiche congiunte tra le diverse discipline linguistiche. 24 Bibliografia minima AMBROSINI, M. (2005), Sociologia delle migrazioni. Bologna: il Mulino. AMERIO, P. (2007), «Conoscenza e valutazione nelle dinamiche sociali : atteggiamenti e rappresentazioni sociali ». Fondamenti di psicologia sociale. Bologna: il Mulino. 297- 328. BLANCHET, A., GOTMAN, A. (1992), L’indagine e i suoi metodi: l’intervista. Trad. it. e cura di MERLINA, F. G., NUZZACI. A. Roma: Kappa Editrice (ed. orig.: L’enquete et ses méthodes: l’entretien, Paris: Nathan) BLEZZA PICHERLE, S. (2004), Libri, bambini, ragazzi. Incontri tra educazione e letteratura. Milano: Vita e Pensiero. BREDELLA, L. (2000), “Literary texts and Intercultural understanding”. M. BYRAM (ed.) Routledge Encyclopedia of Language Teaching and Learning. London and New York: Routledge Taylor and Francis Group. pp. 382-387. BURWITZ-MELZER, E. (2001), “Teaching Intercultural Communicative Competence through Literature”. Developing intercultural competence in practice. M. BYRAM, A. NICHOLS (eds.), Multilingual Matters. 29-43. CARRUBBA, L. (1999), “Pensiero logico-scientifico e pensiero narrativo”. La psicologia culturale di Bruner. Aspetti teorici ed empirici. Milano: RaffaelloCortina. 23 - 36. CHAMBERS, A. (2011), Il piacere di leggere e come non ucciderlo. Come imparare a leggere con i bambini e i ragazzi. Sonda. CRAWSHAW, R. (2008). “La littérature, soi et l’histoire: ouvertures pédagogiques interculturelles”. ZARATE, G., LEVY, D., KRAMSCH, C. (sous la direction de) Précis du 25 plurilinguisme et du pluriculturalisme. Paris: Editions des archives contemporaines. 101-104. Bibliografia minima 2 FLAMENT, C. E ROUQUETTE, M.- L. (2003), Anatomie des idées ordinaires. Comment étudier les répresentations sociales. Paris: Armand Colin. KAUFMAN, J.C.(2009), L’intervista, Bologna: il Mulino. LAVINIO, C. (2005) (a cura di), Educazione linguistica e educazione letteraria. Inserzioni e interazioni. Milano: FrancoAngeli. LÁZÁR, I., HUBER-KRIEGLER, M., LUSSIER, D., MATEI, G. S., PECK C., eds. (2007), Developing and assessing intercultural communicative competence - A guide for language teachers and teacher educators. Strasbourg Cedex: Council of Europe Publishing. LEVY D. (2008) “Soi et les langues”. G. ZARATE, D. LEVY, C. KRAMSCH (sous la direction de) Précis du plurilinguisme et du pluriculturalisme. Paris: Editions des archives contemporaines. 69-81. LUSSIER, D. (2007), “Theoretical bases of a conceptual framework with reference to intercultural communicative competence”. Journal of Applied linguistics, vol 4.3, 2007. 309–332 MONE, B., (2007), “I miei primi giorni di scuola”. FINOCCHI, D. (a cura di) Lingua Madre Duemilasette. Racconti di donne straniere in Italia. Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile. Torino: Edizioni Seb 27. 163-168. MOLL, N., (2007) “Döner Kebab”, in WADIA L.-A. L. (a cura di), Mondopentola, Isernia, Cosmo Iannone. 123-129. MIUR (2007), La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri, Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale. <http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/cecf0709-e9dc-4387-a922- 26 eb5e63c5bab5/documento_di_indirizzo.pdf> [Consultazione: 15/11/2012] Bibliografia minima 3 __ (2012), Indicazioni nazionali per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. <http://www.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12> [Consultazione: 30/11/2012] PUCCINI, P. (2008), “L’expérience autobiographique entre imaginaire et éducation linguistique chez un écrivain migrant”. G. ZARATE, D. LEVY, C. KRAMSCH (sous la direction de) Précis du plurilinguisme et du pluriculturalisme. Op. cit. 97-100. ____. “Paola Puccini risponde a Francesca Gisbussi”. GISBUSSI, FRANCESCA, PUCCINI, PAOLA. “Il Précis du plurilinguisme et du pluriculturalisme e la ‘letteratura della migrazione’: casi, concetti, riflessioni e questioni metodologiche per una didattica interculturale”. Heteroglossia n.s.: 11(2011). 181-209. RACHEDY, L. (2008a) “Écrivains et identités: du récit comme outil d’intervention pour les professionels du social.” G. ZARATE, D. LEVY, C. KRAMSCH (sous la direction de), Précis du plurilinguisme et du pluriculturalisme. Op. cit. 105-107. SCEGO, I. (2005), “Salsicce”. KURUVILLA G., MUBIAYI I., SCEGO I., WADIA L. Pecore nere, a cura di F. CAPITANI ed E. COEN. Bari: Laterza. 23-36. WADIA, L. A. L. (2004) “Napoli’s bombs”, Il burattinaio e altre storie extra-italiane. Isernia: Cosmo Iannone. 147-152. 27