PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI EDUCARE AL...La EDUCARE AL...La vita interiore vita interiore GIUGNO 2015 CATECHESI COMUNITARIA FINE ANNO GIUGNO 2015 CATECHESI COMUNITARIA FINE ANNO EDUCARE AL...LA VITA INTERIORE - 1° giorno EDUCARE AL...LA VITA INTERIORE - 1° giorno Domande per l’approfondimento personale e di gruppo Domande per l’approfondimento personale e di gruppo Quando nel vangelo un giovane ricco (Mt 19,16-22 e paralleli) corre verso Gesù e lo interroga sul senso della vita davanti agli uomini e davanti a Dio, Gesù accetta di fermarsi, di interrompere la sua predicazione e il suo cammino; quindi interroga la domanda del giovane. Come ci poniamo davanti alle domande dei giovani? Ascoltiamo, accogliamo o giudichiamo? L’episodio dell’uomo ricco chiamato da Gesù alla sua sequela presenta un itinerario di crescita umana e spirituale veramente esemplare. Sappiamo presentare ai giovani itinerari di crescita umana e spirituale che li faccia sentire sereni? La ricerca del giovane è al contempo spirituale e umana. Egli chiede che cosa deve fare per avere la vita eterna: è dunque mosso da una ricerca spirituale, ma di fatto è anche in ricerca di sé, della propria identità espressa al meglio dal proprio nome. A che punto è la nostra vita spiritale? Mi sento chiamato/a per nome dal Signore? Spesso ci si presenta davanti a Gesù con una ricerca spirituale, si pronunciano parole spirituali, ma si tacciono la sete e la carenza, la sofferenza e il bisogno umano, che forse non si sa neppure riconoscere, verbalizzare ed esprimere. So raccontare al Signore la mia sete, le mie carenze, il mio bisogno umano? Le so verbalizzare ed esprimere nella preghiera? Gesù è colui che fa nascere nell’altro la fiducia in se stesso, la fiducia di avere tutta la capacità per scegliere, decidere e reggere la propria esistenza. Ho fiducia in Gesù Maestro? Ho fiducia in me stesso/a? Quando nel vangelo un giovane ricco (Mt 19,16-22 e paralleli) corre verso Gesù e lo interroga sul senso della vita davanti agli uomini e davanti a Dio, Gesù accetta di fermarsi, di interrompere la sua predicazione e il suo cammino; quindi interroga la domanda del giovane. Come ci poniamo davanti alle domande dei giovani? Ascoltiamo, accogliamo o giudichiamo? L’episodio dell’uomo ricco chiamato da Gesù alla sua sequela presenta un itinerario di crescita umana e spirituale veramente esemplare. Sappiamo presentare ai giovani itinerari di crescita umana e spirituale che li faccia sentire sereni? La ricerca del giovane è al contempo spirituale e umana. Egli chiede che cosa deve fare per avere la vita eterna: è dunque mosso da una ricerca spirituale, ma di fatto è anche in ricerca di sé, della propria identità espressa al meglio dal proprio nome. A che punto è la nostra vita spiritale? Mi sento chiamato/a per nome dal Signore? Spesso ci si presenta davanti a Gesù con una ricerca spirituale, si pronunciano parole spirituali, ma si tacciono la sete e la carenza, la sofferenza e il bisogno umano, che forse non si sa neppure riconoscere, verbalizzare ed esprimere. So raccontare al Signore la mia sete, le mie carenze, il mio bisogno umano? Le so verbalizzare ed esprimere nella preghiera? Gesù è colui che fa nascere nell’altro la fiducia in se stesso, la fiducia di avere tutta la capacità per scegliere, decidere e reggere la propria esistenza. Ho fiducia in Gesù Maestro? Ho fiducia in me stesso/a?