LE MACCHINE DEL MESE
■ Gianandrea Mazzola
Lavorazioni
di estremità
a pezzo fermo
Quando si devono trattare
barre o tubi di considerevole
dimensione (e peso), con
geometrie non sempre
regolari, garantire centraggio
e presa perfetti non è cosa
semplice. Know-how ed
esperienza giocano quindi
un ruolo fondamentale nel
soddisfare le più diverse
esigenze produttive
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Punti
di
eccellenza
• 1. Qualità e precisione: la modalità di lavorazione a
pezzo fermo consente anche lavorazioni di tornitura,
eliminando al tempo stesso problemi di sbilanciamento
e/o sostegno.
• 2. Flessibilità e personalizzazione: la macchina viene
“cucita su misura” in base ai requisiti prestazionali e
tecnologici richiesti dalle diverse specifiche esigenze.
• 3. Versatilità: a seconda delle specifiche esigenze può
essere configurata per poter lavorare anche barre e/o
tubi pieni aventi dimensioni e diametri molto diversi
tra loro.
• 4. Sistema di carico-scarico: le operazioni di caricoscarico possono avvenire in vario modo, dal classico
paranco come anche con sistemi a portale, robot
antropomorfi oppure per mezzo di un sistema a passo
pellegrino integrato.
• 5. Ultimo punto ma non meno importante è la possibilità
di dotare le macchine di diversi sistemi di controllo
CNC a seconda delle esigenze del cliente: dai sistemi a
programmazione facilitata ai sistemi fully CNC delle due
marche fra le più note nel mondo della macchina utensile,
Fanuc e Siemens in semplice ordine alfabetico.
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attuale produzione di Caorle si articola essenzialmente in tre linee di centratrici-intestatrici a Cnc base, dalle
quali si sviluppano poi diverse versioni e specializzazioni in modo da poter soddisfare le più svariate esigenze
provenienti dal mercato.
La serie CL comprende una gamma di macchine con unità di lavoro a un asse a Cnc, ovvero con movimentazione longitudinale,
con operazioni di lavorazione che vengono eseguite nella fase
assiale “Z”. Dopo un accostamento rapido al pezzo possono essere effettuate operazioni di intestatura per lamatura, smussatura, centratura, foratura, alesatura (sia interna che esterna) ecc.,
relativamente all’utensileria montata.
Nella serie CM convergono invece macchine con unità di lavoro a due assi a Cnc, ovvero con movimentazione longitudinale
e trasversale, con operazioni che vengono eseguite nelle fasi assiali “Z” e “X”. Con questa gamma sono possibili, sempre dopo
un accostamento rapido al pezzo, operazioni di intestatura per
fresatura, smussatura, colletto, centratura, foratura, maschiatura, alesatura (sia interna che esterna) ecc., sempre in relazione
all’utensileria scelta.
L’
Tubo in fase di carico-scarico automatico; tale operazione può avvenire
anche con il classico paranco come anche con sistemi a portale.
Particolare di lavorazione combinata di barenatura esterna e di tornitura canalino.
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CARTA D’IDENTITÀ
Nome
Tipo
Costruttore
CL 152-7000 U-Tronic
Centratrice-intestarice
Costruzioni Meccaniche Caorle S.p.A.
Via Gorizia, 8
36035 Marano Vicentino (VI)
Tel. 0445.697520
Fax 0445.697550
www.caorle-spa.com
[email protected]
DATI TECNICI
Corse
Asse longitudinale
mm
3.600
Asse trasversale idraulico
mm
350
Mandrino
Rapporto d’entrata
Velocità rotazione
1:4
giri/min
Predisposto per testa D’Andrea
500 max
–
Avanzamenti
Velocità in rapido assi trasversali X1-X2
mm/min
3.500
Velocità in rapido assi longitudinali Z1-Z2
mm/min
10.000
Avanzamento in Jog assi
mm/min
2.000
Avanzamento in Jog asse U (testa D’Andrea)
mm/min
50
Avanzamento max asse U (testa D’Andrea)
mm/min
300
Avanzamento in lavoro asse longit. (max)
mm/min
1.000
Diametro minimo lavorabile
mm
40
Diametro massimo lavorabile
mm
250
Lunghezza minima lavorabile
mm
300
Lunghezza massima lavorabile
mm
7.000
Motore mandrino
kW
15
Motori assi Z1 e Z2
Nm
10,5+10,5
Motori assi U1 e U2 (testa D’Andrea)
Nm
0,75+0,75
Motore evacuatore trucioli SX-DX
kW
0,75+0,75
Motore centralina idraulica
kW
5,5
Motore pompa lubrificazione SX-DX
kW
0,09+0,09
Motore pompa lavaggio bancale SX-DX
kW
1,1+1,1
Motore pompa alta pressione SX-DX
kW
3+3
Larghezza
mm
14.200
Profondità
mm
5.120
Altezza
mm
2.700
Massa (senza evacuatori trucioli) circa
kg
13.000
Capacità
Potenza motore
Dimensioni
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SPECIALISTI NELLE LAVORAZIONI
D’ESTREMITÀ
Nata come ditta individuale, Caorle è oggi una società per azioni con
45 addetti. La società entra nel mondo delle macchine utensili nel 1964,
dall’intuizione di Domenico Caorle, suo fondatore, uomo proveniente
da una famiglia molto attiva già da due generazioni nel settore della
subfornitura e delle lavorazioni meccaniche per conto terzi. Sin da subito
l’attività si concentra nel settore delle centratrici-intestratrici, macchine
allora poco diffuse, ma per le quali si intravede un ruolo di sempre
maggiore espansione. Dalle prime soluzioni per barre piene e tubi, a
funzionamento prevalentemente idraulico, l’azienda passa, nei primi
anni 80, a sistemi governati dal controllo numerico. Grazie a questo
potente e versatile strumento, l’ufficio tecnico dell’azienda, con sede a
Marano Vicentino (VI), ha potuto completare una gamma di macchine
capaci di eseguire qualunque lavorazione d’estremità, proponendo
al mercato dei veri e propri centri di lavoro, ma con la peculiarità
delle macchine speciali, ovvero lavorazioni mirate, massima velocità
d’esecuzione ed elevata precisione. Nel tempo l’azienda ha sviluppato
anche un ulteriore ramo produttivo, quello del ricondizionamento dei
componenti degli impianti frenanti, nonché dei volani motore degli
autoveicoli (autovetture ed autocarri), confermando la propria vocazione
nei confronti della tecnologia e dell’innovazione.
La serie MC comprende macchine con unità di lavoro a tre assi a
Cnc, quindi con movimentazione longitudinale, trasversale e verticale, sulle quali vengono effettuate le operazioni di lavorazione.
Oltre alle normali operazioni di lavorazione sulle estremità indicate per la serie CM, sono possibili con queste macchine varie altre
operazioni; ciò grazie all’interpolazione dei tre assi a controllo (per
esempio filettatura interna/esterna) oppure grazie all’impiego del
cambio utensile. Per tutte le serie le unità operatrici sono azionate da viti a ricircolo di sfere e motori brushless, e da inverter per
la gestione dei giri mandrino. Grazie al software appositamente
sviluppato e agli inverter digitali, sono inoltre presenti delle funzioni di sicurezza di sforzo assiale e di controllo del sovraccarico
sui mandrini. Ciò per rendere minimi, se non eliminare, eventuali
danni dovuti a false manovre ed eventuali urti accidentali.
Profilatura esterna con riferimento interno
La macchina del mese oggetto dell’articolo è una centratriceintestatrice appartenente alla serie CL e, in particolare, si tratta
del modello CL 152-7000 U-Tronic.
Indicata per la lavorazione di tubi di grandi dimensioni, in questa
particolare versione è in grado di poter effettuare operazioni su
elementi sino a una lunghezza massima di 7.000 mm.
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Particolare di tubo tornito: con la modalità di lavorazione a pezzo fermo,
lo stesso risulta bloccato indipendentemente dalla concentricità del
diametro esterno rispetto a quello interno, assicurando elevata qualità e
precisione.
«Oltre alla configurazione qui proposta – Alberto Caorle, amministratore delegato della società – la macchina è disponibile
anche con un campo di lavorazione quasi doppio, ovvero con
capacità di poter operare su barre e tubi sino 12.000 mm di
lunghezza. Una interessante particolarità è la possibilità, oltre
alla lavorazione riferita alla presa del diametro esterno, di profilatura esterna del tubo, ma con riferimento al diametro interno
già pre-lavorato. Si tratta della classica applicazione richiesta per
tubi destinati per esempio a divenire cilindri idraulici, tubi per
il settore petrol-chimico, o ancora per lavorare tubi destinati al
settore edilizio. Solitamente le nostre macchine eseguono infatti
la prima operazione all’interno di un processo in linea, lavorando ad esempio le estremità di alberi a camme, alberi per pompe o per motori elettrici, oltre che tubi, ecc. Se l’operazione di
centro-intestatura viene ben eseguita, le successive operazioni
risulteranno molto più precise, apportando a tutto il ciclo produttivo maggiore accuratezza e qualità».
Tale tipologia di lavorazione consente di poter effettuare delle operazioni di tornitura ma su pezzo completamente fermo. In questo
modo si eliminano alla radice eventuali problemi di sbilanciamento, di sostegno, che possono talvolta sorgere quando si ha a che
fare con un pezzo in rotazione, e soprattutto ancor più accentuate
quando i pezzi sono di dimensioni considerevoli. Da sottolineare
anche che, rispetto a un tornio tradizionale, nello stesso tempo
ciclo la lavorazione avviene su entrambe le estremità.
Asse di centratura sempre costante
La macchina è stata appositamente studiata in modo che il tubo
venga inizialmente fissato attraverso due mandrini autocentranti alle estremità interne e che, in un secondo tempo, lo stesso
venga bloccato dall’esterno attraverso delle morse idrauliche
flottanti, senza forzarne in alcun modo la posizione. Grazie a
questa modalità il pezzo risulta bloccato indipendentemente
dalla concentricità del diametro esterno rispetto a quello interno, e quindi l’elemento in lavorazione resta fermo in macchina, mantenendo l’asse di centratura costante, ricavato dai due
mandrini autocentranti interni.
«Una volta centrato il tubo – continua Caorle – i due mandrini autocentranti si disimpegnano dalla presa per far entrare in azione le
due teste operatrici di lavoro che eseguiranno durante il processo
le operazioni di tornitura sui due assi di lavoro: un’asse “Z” e un
asse “U”. Ovviamente tali operazioni saranno eseguite contemporaneamente su entrambe le estremità del tubo stesso».
Nella configurazione proposta la CL 152-7000 U-Tronic presenta
corse asse longitudinale e trasversale rispettivamente di 3.600
Particolare della testa mandrino principale, dotata di testa D’Andrea UTronic 360S, dell’unità laterale per il centraggio dall’interno del tubo e del
carro trasversale di posizionamento.
mm e 350 mm, e si distingue per la velocità di rotazione del
mandrino di 500 giri/min, per il diametro lavorabile standard
da un minimo di 40 a 250 mm, e per una lunghezza lavorabile
compresa tra 300 e 7.000 mm. La dotazione standard prevede
due teste radiali D’Andrea, una per ogni estremità, modello UTronic 360-S, collegate all’asse “U” del Cnc della macchina, cui
sono demandate tutte le lavorazioni.
«Un ulteriore punto di forza – aggiunge Caorle – risiede anche
nella possibilità di poter abbinare direttamente la macchina in
una linea di processo. Per esempio con sistemi di taglio, ottenendo in questo modo un’isola di lavorazione completamente
integrata che comprenda le lavorazioni di estremità senza dover
effettuare passaggi intermedi».
Massima libertà di carico-scarico
A bordo della CL 152-7000 U le operazioni di carico-scarico possono
avvenire in vario modo: con il classico paranco come anche con sistemi a portale, oppure per mezzo di un sistema opzionale integrato,
appositamente progettato e realizzato da Caorle, che diventa standalone a corredo della macchine. La scelta dipende dalla tipologia di
isola di lavoro dove la centratrice-intestatrice viene inserita.
«Il nostro sistema passante con passo pellegrino – specifica lo
stesso Caorle – proprio perché integrato, consente di contenere
Unità di governo Siemens 840D (in alternativa è possibile prevede anche
unità di governo Fanuc serie 30i).
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sensibilmente i tempi delegati a questa procedura. Qualora la movimentazione avvenga tramite per esempio robot antropomorfi,
il carico e scarico deve comunque avvenire dall’alto».
Anche per ciò che concerne l’utensileria l’azienda è in grado di
fornire sia un pacchetto completo “chiavi in mano”, oppure scegliere la migliore soluzione in collaborazione con il proprio cliente,
adottando soluzioni “ad hoc” ottimizzate di volta in volta, con
il preciso obiettivo di ottenere il processo produttivo più conveniente; in questo caso, in base al tipo di utensileria e dell’acciaio
da lavorare, la stessa macchina è attrezzata per poter lavorare sia
secco che a umido.
La flessibilità delle centratrici-intestatrici Caorle emerge anche nella
scelta del controllo che può essere un’unità Cnc, oppure un Pc industriale dotato di sistema operativo Windows-based per una configurazione “facilitata”, sia delle quote di lavoro, sia dei parametri
di taglio. Flessibilità e libertà nella scelta del Cnc dove è possibile
prevedere una configurazione con soluzioni Siemens 840D oppure, in alternativa, anche con controlli Fanuc nelle versioni 30i.
Qualità di prodotto e di servizio
Sistema di carico-scarico automatico integrato nella struttura della
centratrice-intestratrice CL 152-7000 U-Tronic, progettato e realizzato
da Caorle.
Particolare della morsa di bloccaggio flottante.
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«Tra le opzioni disponibili – prosegue Caorle – è possibile implementare anche alcuni controlli di rottura utensile. Tuttavia, essendo il settore della centro-intestatura abbastanza di nicchia, le
nostre macchine vengono “cucite su misura” su quelle che sono
le specifiche esigenze del cliente, e adattando di volta in volta la
particolare configurazione, portando così ad avere ogni impianto diverso dal precedente ma, al tempo stesso, altamente personalizzato. È per esempio possibile aggiungere in opzione anche
un’unità verticale di foratura sull’estremità del cilindro, per il tipico
foro di carico e scarico tipico nei cilindri idraulici».
Di serie la centratrice-intestatrice CL 152-7000 U-Tronic è infine
dotata anche di evacuatori trucioli. Le macchine della serie CL sono
in grado di poter lavorare anche barre piene, ovviamente si tratta di configurazioni simili a quella proposte per tubi ma dotate di
morse autocentranti anziché flottanti che, in sostanza, non cambiano la solidità e la qualità di lavorazione che de sempre contraddistinguono le macchine realizzate dall’azienda vicentina.
«Da sempre – conclude lo stesso Alberto Caorle – la nostra vision
aziendale è rivolta e alla completa soddisfazione delle esigenze dei
nostri clienti. Un valore trasmesso non solo attraverso la qualità di
prodotto, che nel tempo ha consolidato la nostra posizione nel
mercato, ma anche attraverso la qualità del servizio post-vendita
che siamo in grado di fornire. Un valore aggiunto che si propone
di assicurare lunga vita alle nostre macchine, mantenendo elevato il loro valore nel tempo».
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