TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA
SOSTITUZIONE DEGLI HCFC l’esperienza degli estinguenti
aerosol nei beni culturali
Presentazione
Oggi il settore della protezione antincendio non può essere più in
contrasto con le esigenze di tutela ambientale, infatti la recente
normativa sui sistemi di spegnimento incendi impone l’utilizzo di
agenti estinguenti non inquinanti nei confronti dell’ozonosfera.
Pertanto, risulta essere di estrema attualità l’esigenza di coniugare
l’innovazione tecnologica, volta alla ricerca di estinguenti che offrano
soluzioni semplici, efficaci e dall’impatto ambientale nullo, con le
necessità di protezione di un patrimonio, come quello dei beni
culturali, fatto di molteplici complessità e di specifiche problematiche,
la cui soluzione può essere trovata nella scelta, caso per caso, delle
tecnologie più idonee e meno invasive.
Tecnologia
Tali problematiche trovano una risposta efficace negli estinguenti
aerosol, capaci di convogliare in un solo prodotto i vantaggi di un
estinguente “Clean agent” con quelli di un impianto poco invasivo.
Gli aerosol offrono un metodo unico di estinzione degli incendi per
mezzo di una dispersione ultrafine di particelle solide sospese in un
gas inerte.
Il FirePro System è un estinguente aerosol costituito essenzialmente
da carbonato di potassio, in grado di sostituire con maggiore
efficienza gli HCFC nella lotta contro gli incendi.
Il FirePro System è un agente estinguente “Clean agent” ecologico,
rispettoso dell’ambiente e capace di significativi vantaggi in termini di
dimensioni, costi e pesi.
Tecnologia
Meccanismo del FirePro System:
Il FirePro System è un composto solido contenuto all’interno di
generatori metallici. Una volta attivato, per mezzo di accenditori
elettrici, si innesca un processo esotermico di trasformazione della
massa estinguente in aerosol, contenente particelle di sali di potassio
di piccolissime dimensioni veicolate da gas inerte.
Il meccanismo di raffreddamento del FirePro System, necessario per
diminuire la temperatura di erogazione dell’aerosol, può avvenire
mediante due differenti procedimenti:
• raffreddamento di tipo chimico
• raffreddamento di tipo fisico
Tecnologia
Raffreddamento di tipo chimico :
• Il processo di raffreddamento
avviene,
internamente
al
generatore, mediante il passaggio
dell’aerosol
in
un
filtro
termomeccanico
costituito
da
carbonato di calcio.
• Tale metodo favorisce un maggiore
raffreddamento
dell’aerosol
comportando un’aggregazione delle
particelle di sali di potassio tale da
determinarne
una
maggiore
dimensione e una conseguente
minore efficacia estinguente.
Tecnologia
Raffreddamento di tipo fisico :
• Il processo di raffreddamento
avviene
mediante
labirinti
metallici
che
fungono
da
radiatori, in grado cioè di
diminuire la temperatura, per
scambio termico.
• Tale metodo lasciando inalterata
la dimensione delle particelle di
sali di potassio, ne aumenta la
superficie di reazione in rapporto
al volume e ne determina la
maggiore efficacia estinguente a
parità di peso.
Tecnologia
Azione di spegnimento:
Il meccanismo di spegnimento del FirePro System è di blocco
dell’autocatalisi che consiste nell’inibizione chimica della
combustione a livello molecolare, senza che ciò comporti nessuna
riduzione del tenore di ossigeno presente nell’ambiente.
L’aerosol agisce come un agente a saturazione essendo capace di
spegnere focolai non irrorati direttamente ed avendo un lungo tempo
di decadimento di questa capacità.
Grazie alle ridotte dimensioni delle particelle di sali di potassio
veicolate da gas inerte, l’aerosol ha la capacità di fluire attorno agli
ostacoli, di penetrare nei volumi recessi e di distribuirsi in modo
uniforme nel volume protetto.
Tecnologia
Azione di spegnimento:
Il FirePro System estingue il fuoco mediante due azioni:
• azione fisica tramite sottrazione dell’energia dall’ambiente di
combustione.
• azione chimica interferendo con la reazione della combustione
(rendendo i radicali liberi OH non più disponibili per alimentare
la combustione). In particolare quando l’aerosol raggiunge la
fiamma reagisce formando radicali di potassio K+ che si legano
con i radicali liberi OH, formando composti stabili KOH con
conseguente estinzione dell’incendio.
Dimensionamento di un impianto
Progettazione:
Le problematiche inerenti la progettazione e il relativo calcolo
dimensionale sono scindibili in due fasi:
• Individuazione della concentrazione di spegnimento in relazione
alla tipologia e al volume da proteggere.
• La scelta e il posizionamento degli erogatori ad aerosol, in modo
da garantire una corretta distribuzione e un limitato impatto visivo.
Dimensionamento di un impianto
Concentrazione di spegnimento
Il calcolo della quantità estinguente necessaria a garantire l'azione
di spegnimento per un determinato volume, è legato a molteplici
fattori. Sulla base del know-how sviluppato e delle prove eseguite è
stata sviluppata una formula in grado, con l'aiuto dei diagrammi, di
essere applicata alla quasi totalità dei calcoli progettuali:
M*=V*Ko*K1*K2*K3*K4*K5*q
Dimensionamento di un impianto
I principali parametri da prendere in considerazione sono:
M: Massa estinguente (Total Flooding Quantity), in gr.
V: Volume lordo protetto, in mc
K0: Classe di fuoco
K1: Coefficiente riduttivo volume (detrazione per volumi fissi
nell'ambiente)
K2: Coefficiente non ermeticità dell'ambiente (aumento percentuale
in funzione delle aperture e/o dei ricambi d'aria del locale nel
periodo di scarica dell'aerosol)
Dimensionamento di un impianto
K3: Coefficiente di sicurezza impianto (Safety Factor)
K4: Coefficiente di inertizzazione (tempi di inertizzazione
in base ai valori rilevati dal diagramma 1)
diversi
K5: Coefficiente di incremento per altezza del locale (valore rilevato
dal diagramma 2)
q: Coefficiente di efficienza delle singole unità estinguenti (il
coefficiente q viene rilevato dalle schede tecniche dei prodotti),
in gr./mc
Dimensionamento di un impianto
Posizionamento dei generatori
La distribuzione dell'aerosol in ambiente dovrà essere la più
uniforme possibile al fine di garantire i tempi di saturazione e la
concentrazione ottimale.
Si consiglia di installare le singole unità estinguenti conformemente
ai relativi raggi di azione riportati nelle schede tecniche dei prodotti.
I generatori possono essere installati a soffitto o a parete, in base
alle esigenze del locale da proteggere.
Dimensionamento di un impianto
Posizionamento dei generatori
Obbiettivi da conseguire attraverso il corretto posizionamento sono:
l’uniformità della concentrazione per tutta l’altezza del locale e
quindi il corretto sviluppo dell’aerosol in tutto l’ambiente

l’assenza di ostacoli nell’immediate vicinanze delle griglie di
erogazione dei generatori, lasciando un campo di azione libero da
impedimenti per i primi 120-150 cm

Gamma prodotti e Applicazioni
Ambienti posti sotto tutela dei Beni Culturali
La crescente necessità di garantire elevati standard nella prevenzione
incendi, con particolare attenzione alla protezione attiva, negli
ambienti posti sotto tutela dei Beni Culturali e di ottemperare
all’esigenza di protezione del patrimonio in essi contenuto,
limitando al massimo l’invasività degli impianti, ha portato
all’utilizzo di un sistema innovativo che fosse in grado di
conciliare tali problematiche.
Grazie alla flessibilità degli aerosol sono state trovate soluzioni, di
protezione attiva, in grado di far fronte a problematiche quali
soffitti a cassettoni, affreschi a pareti, indisponibilità di spazi per
l’ancoraggio dei generatori etc.
Gamma prodotti e Applicazioni
• La gamma FirePro System si utilizza per la protezione
volumetrica di ambienti di piccole e grandi dimensioni, offrendo
una soluzione ai problemi legati all’utilizzo di sistemi che
richiedono reti di tubazioni e ugelli a soffitto, locali tecnici per
stoccaggio bombole etc.
• Le caratteristiche di compattezza del sistema, di facilità di
installazione, l’assenza di tossicità, acidità e di residui
significativi, lo rendono idoneo per la protezione di beni, come
ad esempio volumi e libri di pregio, presenti in archivi storici,
biblioteche, pinacoteche etc.
Dimensionamento di un impianto
Dimensionamento di un impianto
Vantaggi e Caratteristiche
Certificazioni
CERTIFICATO DI PROVA
MINISTERO DELL’INTERNO
DEL
CERTIFICATO DI ANALISI DELLE
POLVERI
Università di L’Aquila
Rapporto di Prova
Prot. 1534/3604/207/96 del 19/02/97
Dipartimento di Chimica
Analisi chimiche del prodotto, dei
fumi e delle ceneri
Prot. n. 156 del 17/04/97
CERTIFICATO DI TOSSICITA’
Università degli studi di Roma
“La Sapienza”
Analisi chimiche del prodotto
Certificato del 20/07/01
Dipartimento di Chimica
CERTIFICATO RINA
“Rules for the type approval of fixed
aerosol fire-exstinguishing systems in
machinery spaces”
TYPE APPROVAL CERTIFICATE
No. FPE37505CS
MAX MARINE SYSTEM
Standard
Fixed Firefighting systems
Condensed aerosol exstinguishing
systems – Part 1
Fixed Firefighting systems
Condensed aerosol exstinguishing
systems – Part 2
Aerosol fire exstinguishing systems –
Physical properties and system
design – General requirements
Standard of aerosol fireExstinguishing systems
CEN – DRAFT prEN 15276-1
CEN – DRAFT prEN 15276-2
ISO – DRAFT 15779.2
NFPA 2010 – 2006 Edition
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