“UNA CITTA’ LIBERA DA RATTI E INSETTI VETTORI DI MALATTIE” Principali malattie trasmesse da vettori e infestazioni negli ambienti chiusi dott. Giambattista Zivelonghi Concetti di partenza Le malattie infettive sono caratterizzate dal fatto di essere causate da cause microbiche; Malattie infettive contagiose Malattie infettive non contagiose Le classiche Malattie infettive sono determinate ognuna da uno specifico agente microbico, che spesso prende il nome dalla malattia. Antropozoonosi Patologie dovute alla trasmissione all’uomo di malattie infettive il cui serbatoio naturale è rappresentato normalmente da un animale. L’infezione umana si inserisce come elemento casuale e non è fondamentale per il ciclo biologico del microrganismo infettante. Infezione L’interazione tra un batterio / virus / protozoo / fungo e un ospite in grado di determinare un processo di coabitazione che può essere o meno sintomatico. Esistono malattie infettive contagiose e malattie infettive non contagiose! Disinfezione: intervento che ha lo scopo di distruggere i microrganismi responsabili di malattie infettive, per impedire il contagio dei soggetti suscettibili. Infestazione L’interazione tra un parassita e un ospite in grado di determinare un processo di coabitazione che può essere o meno sintomatico. Nel significato comune indica anche la colonizzazione dell’ambiente da parte di insetti e/ o roditori. Disinfestazione: interventi preventivi nei riguardi delle malattie trasmesse da vettori, ma non soltanto ; anche contro i parassiti, gli insetti in generale e altri piccoli animali nocivi o fastidiosi. Patogenicità Capacità propria dei microrganismi parassiti di causare un danno all’ospite (malattia) Invasività, Tossigenicità. Trasmissione delle malattie infettive Trasmissione diretta: dalla sorgente (malato) a individuo recettivo; Trasmissione indiretta: per mezzo di veicoli o vettori Trasmissione indiretta Avviene tramite veicoli: costituiti da substrati inerti (acqua, alimenti, aria, oggetti vari); vettori: organismi animati che attuano il trasporto dei microrganismi con movimento proprio; vettori obbligati: senza di essi non può avvenire la trasmissione dell'infezione: - l'agente patogeno non viene eliminato attraverso le vie naturali dall'uomo o dall'animale infetto, - spesso una parte del ciclo evolutivo si realizza nel vettore stesso o, comunque, vi si moltiplica. Eziologia nelle infezioni trasmesse vettori Alcuni esempi: Batteri: Borreliosi, Leptospirosi, Peste, (Rickettsiosi); Virus: Dengue, Febbre Gialla, TBE, Encefalite Giapponese; Protozoi: Leishmaniosi, Malaria, Tripanosomiasi. Vettori causa di infezione nell’uomo. Zanzare Flebotomi Zecche Pidocchi Pulci Insetti Ratti Malattie Infettive “endemiche” Borreliosi o Malattia di Lyme; Leptospirosi; Leishmaniosi. Borreliosi (M. di Lyme) È un’antropo-zoonosi, causata da germi (Borrelia burgdorferi), trasmessa da zecche (Ixodes ricinus in Europa); Il serbatoio è rappresentato dalle zecche; tuttavia roditori selvatici e altri animali mantengono il ciclo di trasmissione enzootica e fungono da importanti ospiti per mantenere le specie di zecche vettrici. Trasmissione: negli animali da esperimento non si verifica trasmissione finché la zecca non sia rimasta attaccata per almeno 24 ore; Incubazione da 3 a 32 giorni (media (7-10). Borreliosi (M. di Lyme) Trasmissione: Ixodes ricinus Borreliosi TBE Borreliosi Sintomi: Macula o papula rossa che si espande ad anello (>5 cm): Eritema Cronico Migrante; Malessere, febbre, affaticamento, cefalea, rigidità nucale, artralgie migranti; Se non trattata, possono comparire disturbi neurologici (meningite, paralisi facciale, atassia, radicolonevrite, ... ), disturbi cardiaci, Borreliosi Prevenzione: Protezione individuale dalle zecche; Esaminare una volta al giorno (rimuovere la zecca con movimenti di trazione e rotazione, proteggendo le mani con guanti, lavare con acqua e sapone). Leptospirosi Zoonosi diffusa in tutto il mondo, ad eccezione delle regioni polari; Causata da diversi sierogruppi di leptospire (200 sierovarianti), spirochete parassite di numerosi animali, anche domestici, Il principale serbatoio sono i ratti, i roditori selvatici e gli animali domestici (cane, maiale ed anche gatti, bovini ed equini). Gli animali possono essere portatori permanenti o transitori; in entrambi i casi le leptospire si riproducono in corrispondenza dei tubuli renali e sono eliminate con le urine in grandi quantità. Leptospirosi Le leptospire, presenti nelle urine fino ad 1.000.000 di elementi per ml di urina, determinano un inquinamento ambientale particolarmente pronunciato. Se il pH alcalino ed il contenuto di ossigeno sono favorevoli, le leptospire sopravvivono per un lungo periodo nel terreno e nelle acque dolci (fango delle miniere, risaie, pozze di acque stagnanti). Leptospirosi È patologia frequente in alcune categorie di persone, costituendo una vera malattie professionale: contadini, personale di stalla, addetti agli impianti fognari, pescatori, … . È trasmessa all’uomo per contatto della cute (soprattutto se presenti microlesioni) o delle mucose con acqua infetta o vegetazione contaminata da urine di animali infetti (nuotate, immersioni, abrasioni); Più rara la trasmissione con l’ingestione di alimenti contaminati o l’inalazione di goccioline aerosolizzate di liquidi contaminati; Leptospirosi Nell’uomo l’infezione può essere subclinica o provocare disturbi di gravità variabile seguiti talvolta da una seconda fase, quella della localizzazione (fegato, reni, meningi). Il periodo di incubazione è di circa 2 settimane (da 4 giorni a 3 settimane). E’ trattabile facilmente con la terapia antibiotica, anche se il trattamento più efficace è quello iniziato precocemente. Non trattata può presentare letalità fino al 20%. Epidemiologia della Leptospirosi nel Veneto 30 25 20 15 10 5 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Leptospirosi La profilassi si fonda sulla lotta ai roditori, sul controllo degli allevamenti, sulla vaccinazione del bestiame e degli animali di compagnia. Utili e consigliabili le misure preventive individuali (uso di guanti e calzature adeguate, divieto di balneazione in acque stagnanti). Ampiamente diffusa la vaccinazione degli animali domestici, che ha contribuito a ridurre sensibilmente la prevalenza della malattia. Leishmaniosi Cutanea, Viscerale, Leishmaniosi viscerale: epidemiologia in Veneto 4 3 2 1 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Leishmaniosi cutanea: epidemiologia in Veneto 3 2 1 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Leishmaniosi cutanea Nel sito della puntura di un flebotomo si sviluppa una papula che si estende, con ulcerazione centrale non dolorosa, e che spesso sviluppa un'iperpigmentazione rialzata ai bordi dove sono concentrati i parassiti intracellulari ; Le ulcere cutanee generalmente guariscono spontaneamente dopo diversi mesi e lasciano una cicatrice; Le lesioni cutanee possono essere seguite da lesioni muco-cutanee metastatiche . Leishmaniosi viscerale Malattia rurale; sono più colpiti i bambini e i giovani ; La lesione primaria nel sito di una puntura di flebotomo è piccola e di solito non evidente. I parassiti si diffondono dalla cute per via ematica verso i linfonodi, la milza, il fegato e il midollo osseo. I segni clinici si sviluppano gradualmente dopo 2 sett. e fino a un anno. La sindrome classica consiste in febbre irregolare, epatosplenomegalia, pancitopenia e ipergammaglobulinemia policlonale con inversione del rapporto albumina/ globuline. Se non trattata risulta letale. Vettori Flebotomi o Pappataci Piccoli ditteri dal corpo ricurvo lunghi 1,5-4 mm, provvisti di ali lunghe e strette che si distaccano a V quando il flebotomo è a riposo. Depongono uova in luoghi protetti ad alta umidità ed elevato contenuto di materiale organico. Hanno scarsa capacità di volo. Trasmettono la Leishmaniosi, la Febbre da flebotomi e la Bartonellosi. Flebotomi (Pappataci) Leishmaniosi Prevenzione: Controllo della popolazione canina; Riconoscimento e trattamento rapido dei casi; Applicazione periodica di insetticidi ad azione residua sui probabili focolai di sviluppo del vettore; Uso di zanzariere a maglia sottile (<0,9 mm). Malattie trasmesse da Vettori Zanzare Febbre Gialla, Dengue, Malaria In Italia l’attuale situazione epidemiologica non richiede una lotta al vettore ai fini della prevenzione della trasmissione delle malattie infettive . La malaria attualmente non è endemica in Italia; non sono inoltre presenti i vettori ed i serbatoi per la Febbre Gialla e la Dengue. Febbre Gialla L’agente eziologico è un Flavivirus trasmesso dalla Aedes Aegypti. Tra il 1991 ed il 1995 sono stati notificati 4.765 casi con 1.206 morti in Africa e 5.813 casi con 1.708 decessi nelle Americhe. Riguarda esclusivamente i Paesi della fascia equatoriale dell’Africa e dell’America latina. Esiste un vaccino vivo attenuato, che conferisce immunità duratura. Febbre Gialla Febbre Gialla Malattia virale acuta di breve durata, di gravità variabile; Casi tipici: esordio improvviso, febbre, brividi, cefalea, dolori al dorso, dolori muscolari diffusi, prostrazione, nausea, vomito; Ittero crescente, interessamento renale. Dopo la prima fase guarigione o peggioramento: Emorragie, (epistassi, ematemesi, genivorragie, melena), insufficienza epatica e renale. Febbre Gialla Trasmissione: puntura di zanzara (Aedes aegypti); Ciclo silvestre, Ciclo urbano, Incubazione: 3 – 6 giorni. Dengue Malattia virale acuta, con febbre ad esordio brusco, cefalea, mialgie, artralgie, rash, nausea, vomito, talora petecchie, emorragie; Endemica in aree sempre più estese, con riaccensioni epidemiche improvvise (sempre presente in alcune aree: Cuba, India, Brasile, …) Serbatoio: rappresentato da animali, in particolare le scimmie, con trasmissione scimmia/zanzara (con abitudini diurne). Dengue Dengue Dengue Dengue Causata da Flavivirus, trasmessi all’uomo dalle zanzare del genere Aedes. Esistono 4 sierotipi virali. La dengue si manifesta generalmente in forma “benigna” o classica, dopo una incubazione di circa 5-8 giorni. E’ descritta anche nei viaggiatori. Dengue La sintomatologia ha un esordio brusco con febbre elevata, cefalea, iniezione congiuntivale, insonnia, anoressia, nausea, vomito ed artromialgie intense. Dura circa 8-10 giorni e ha evoluzione favorevole anche se permangono astenia e mialgie. La forma emorragica è legata allo svilupparsi di fenomeni immuno-allergici e colpisce quasi esclusivamente la popolazione indigena, di solito dopo ripetute infezioni con sierotipi differenti. Malaria Agenti eziologici: Plasmodium Falciparum (febbre terzana maligna) P. Vivax (febbre terzana benigna) P. Ovale (febbre terzana benigna) P. Malariae (febbre quartana) Malaria Infezione acquisita in area endemica (tropicale e subtropicale al di sotto dei 2000-2500 m); Nelle aree malariche vivono 2 miliardi di persone; Ogni anno si verificano 300-500 milioni di casi di malaria sintomatica; Ogni anno muoiono per malaria da 1 a 3,5 milioni di individui (la maggior parte nel continente Africano). Malaria Epidemiologia della Malaria nel Veneto, a Verona 300 250 200 150 100 50 0 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 n.d. Malaria La forma più temibile: Pl. Falciparum (terzana maligna); Trasmessa dalle femmine di Anopheles; I plasmodi sono protozoi intracellulari con caratteristiche assai diverse a seconda della fase e del ciclo biologico; Il periodo di incubazione varia da 10 a 20 giorni mediamente, talora con disturbi già dopo 6-7 giorni. Malaria Malaria Nella infezione da Falciparum la febbre inizialmente non è sincrona e la cadenza classica (picco febbrile ogni terzo giorno) può non essere rispettata; Il Plasmodium Falciparum pone serie problemi di resistenza ai più comuni chemioterapici utilizzati per la profilassi antimalarica); La resistenza alla Clorochina nell’Africa sub- Sahariana raggiunge percentuali di resistenza vicine al 100% dei casi). Malaria Nella forma perniciosa, che si associa ad elevate parassitemie plasmatiche (con percentuali di globuli rossi parassitati anche del 20% del totale), la letalità è elevata; La prognosi è generalmente peggiore in chi è esposto per la prima volta al protozoo; Le puntate febbrili corrispondono alle crisi emolitiche. Malaria In Italia, oggi, la Malaria è patologia di importazione ed è riscontrata in extracomunitari dopo un viaggio di ritorno nel Paese di origine, in lavoratori che soggiornano per lunghi periodi in aree endemiche, più rara nei turisti. E’ evidente l’importanza di praticare una corretta profilassi, innanzitutto con adeguati comportamenti e con specifici farmaci, avendo poi cura di continuare il trattamento dopo il rientro dal viaggio (periodo diverso a seconda del farmaco usato). Encefalite Giapponese Encefalite virale, di breve durata, colpisce encefalo, midollo spinale e meningi; Sintomi con inizio acuto, febbre elevata, cefalea, torpore, disorientamento, tremori e/o convulsioni, coma; Mortalità : 30% ; Sequele: nel 40% dei sopravvissuti; Trasmessa da zanzare con abitudini notturne; È probabile che il sebatoio sia rappresentato da animali (es. maiali) e uccelli selvatici. Encefalite Giapponese TBE: Tick Borne Encephalitis Encefalite da morso di zecca Malattia causata da un virus che si trasmette da zecca a zecca per via trans-ovarica. Nell'uomo, dopo il morso di zecca infetta, nel 70% dei casi circa, si ha un'infezione senza o con scarsi sintomi, che può passare inosservata; nel restante 30% dopo 3-28 giorni dal morso di zecca si ha una prima fase con sintomi similinfluenzali: febbre alta, mal di testa importante, mal di gola, stanchezza, dolori ai muscoli e alle articolazioni per 2-4 giorni. Poi la temperatura scende e in genere non ci sono ulteriori conseguenze. Encefalite da morso di zecca http://www.mdtravelhealth.com/infectious/tick_borne_encephalitis.html Encefalite da morso di zecca Prevenzione: Vaccinarsi in previsione di un viaggio in zone a rischio; Protezione individuale dalle zecche; Esaminare una volta al giorno (rimuovere la zecca con movimenti di trazione e rotazione, proteggendo le mani con guanti, lavare con acqua e sapone). Peste L’agente eziologico è Yersinia pestis: Germe di piccole dimensioni, Per l’isolamento sono necessari particolari terreni di coltura. Patogeno molto temuto nel passato, attualmente nuovamente di attualità per le tematiche del bioterrorismo: tuttavia, una operazione di terrorismo mediante questo agente biologico richiederebbe investimenti e conoscenze specifiche non facilmente attuabili.. Peste Nel 1349, al picco epidemico, a Parigi morivano 800 persone ogni giorno, con una mortalità complessiva pari alla metà della popolazione, stimata all’epoca in 100.000 persone. Le grandi epidemie umane sono state storicamente precedute da impressionanti morie di topi (epizoozie) ove Yersinia inizialmente si diffondeva; Le pulci infette, morti gli ospiti naturali, i topi ed i ratti, aggredivano gli uomini, trasmettendo anche a loro l’infezione. Peste La peste può colpire almeno 200 specie diverse di roditori selvatici (topi, marmotte, conigli, scoiattoli, ….). La peste degli animali selvatici costituisce un’ampia riserva per l’infezione del ratto domestico. L’infezione è trsmessa all’uomo dalla pulce del topo (Xenopsylla cheopis, Pulex irritans). Si verificano periodiche riaccensioni tra la popolazione umana (nel periodo 1981-1995 sono stati notificati all’OMS 21.087 casi con 1.931 decessi) in Madagascar, Tanzania, Congo, Brasile, Perù, Stati Uniti, Viet Nam. Peste Epidemiologia Si tratta di una zoonosi endemica in Africa, nelle Americhe (inclusi gli USA) e in Asia (Cina, India, Laos, Mongolia, Myanmar, Viet Nam). E’ specifica dei roditori selvatici e delle pulci che li parassitano. La grande maggioranza dei casi nell’uomo seguono alla puntura di pulci che normalmente parassitano i roditori (o altri animali). La Peste bubbonica può dare segni non specifici o evolvere in setticemia; La Peste polmonare, fortunatamente rara, può causare il contagio interumano via aerosol. Peste Presentazione clinica Peste bubbonica (non trattata ha mortalità del 50-60%); Peste setticemica - 10% dei casi - Peste polmonare (fortunatamente rara). invariabilmente letale; Terapia efficace solo se precoce. Peste La malattia è gravata da una elevata mortalità nelle forme setticemiche; è fondamentale la diagnosi ed i trattamento precoci. Il periodo di incubazione è mediamente di 2- 8 giorni. Il trattamento antibiotico permette un rapido miglioramento clinico e la guarigione, se iniziato per tempo. Infestazioni di ambienti chiusi Infestazioni da Blatte Insetti comuni e fastidiosi; Sono potenziali contaminatrici dei cibi che l’uomo conserva , quando non siano adeguatamente protetti; Possono fungere da vettori meccanici di organismi patogeni, che causano malattie anche gravi: dissenterie batteriche, febbri tifoidi, botulismo, colera, virus (epatite A) , uova di elminti, amebe, ecc; Possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità per contatto con i loro resti. Infestazioni da Blatte Blatta Orientalis Blattella Germanica Infestazioni da Cimici Le cimici di giorno vivono nei materassi, nelle poltrone o nelle crepe dei muri. Non vivono in permanenza sull'uomo ma , per compiere il ciclo vitale, hanno anch'esse bisogno di una temperatura piuttosto alta; Sono capaci di resistere a temperature basse: in questo caso, sospendono l'attività fino a quando l'ambiente non è termicamente adatto; Prediligono quelle parti del corpo che hanno la pelle più sottile, meglio irrorata dal sangue: polsi, collo, caviglie sono le regioni preferite; Se non trovano nessun animale da cui succhiare l'alimento, possono rimanere in uno stadio di quiescenza anche per oltre un anno. Infestazioni da Cimici Cimice del letto Soltanto due famiglie interessano l’uomo: le cimici comuni (Cimicidae) e le cimici triatomine (Reduviidae). Ectoparassiti temporanei, ematofagi a tutti gli stadi. Infestazioni da Cimici Le cimici non trasmettono malattie: possono ospitare germi i quali conservano la loro virulenza anche per lungo tempo, ma non sono trasmettitrici normali. L'infissione del rostro e l'inoculazione di saliva causa sempre papule pruriginose che possono scomparire in breve tempo ma, a seconda degli individui, anche accrescersi, rimanere attive per settimane, e quando spariscono, nella zona di infissione del rostro rimangono piccoli noduli duri che permangono per lungo tempo. Sono i vettori di trypanosoma cruzi, agente della malattia di Chagas, (America centro-meridionale): l’infezione avviene per il grattamento della cute abrasa . Scleroderma domesticum Parassita del tarlo: la sua importanza è legata alla reazione allergica provocata dalla sua puntura; Si trova in ambienti dove sono presenti vecchi mobili o altri strutture in legno tarlato; La femmina adulta punge preferibilmente di notte, provocando intenso dolore, gonfiore locale e, a volte, malessere generale e febbre elevata . Scleroderma domesticum (Bethilidae) Infestazioni da Pulci Pulce dell’uomo: Pulex irritans; Pulci del cane e del gatto: Ctenocephalides canise C. felis; Pulci di ratti e topi: Xenopsylla Cheopis, Nosopsylla fasciatus. Infestazioni da Pulci Insetti privi di ali, piatti lateralmente, ematofagi obbligati; Esistono 2000 specie diffuse in tutti i continenti; solo poche specie hanno però un ruolo nella trasmissione di malattie ai mammiferi ed in particolare all’uomo; La maggior parte delle pulci si nutre su più specie animali; Può essere responsabile di dermatiti e allergie a causa di numerose punture; Può infestare gli ambienti perché possibile ospite di numerosi animali domestici. Pulci Conclusioni Importanza di comportamenti semplici, ma efficaci; Crescente importanza nella cura dell’ambiente; Vivere in comunità espone anche al rischio di infezioni e infestazioni; Queste situazioni ci costringono a ricordarci che non siamo soli: informare, coinvolgere, ...