COMUNICATO STAMPA
Fidelio, capolavoro di Ludwig van Beethoven ed universale inno alla
libertà ed all’amore, impreziosisce la Stagione lirica e di balletto 2012
Venerdì 30 novembre alle 20.30 (turno A), va in scena il quinto appuntamento della Stagione
lirica e di balletto 2012 del Teatro Lirico di Cagliari: Fidelio, singspiel in due atti su libretto di
Joseph Ferdinand Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, dalla commedia Léonore, ou L’Amour
conjugal di Jean-Nicolas Bouilly e musica di Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827).
L’opera viene presentata, al pubblico cagliaritano, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di
Cagliari che si avvale della regia di Marco Carniti, artista versatile, capace di soluzioni registiche
di grande inventiva, che da anni si alterna tra teatro, opera lirica e cinema, delle scene di Sabrina
Cuccu e dei costumi di Beniamino Fadda, rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e
caporeparto sartoria del Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Fabio Rossi, mentre i
video sono di Nick Arjolas e di Frederic Amat.
La direzione musicale è affidata a Christoph Campestrini, direttore austriaco ed apprezzato
interprete della tradizione musicale tedesca, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico. Il
maestro del coro è Marco Faelli.
Interpreti dell’opera, rappresentata in lingua originale tedesca, sono artisti tutti specialisti nel repertorio
beethoveniano: Alessandro Senes (Don Fernando), Domenico Balzani (debuttante Don Pizarro),
Scott Mac Allister (Florestan), Claudia Iten (Leonore), Scott Wilde (Rocco), Valentina Farcas
(Marzelline), Christian Baumgärtel (Jaquino), Fiorenzo Tornincasa (Primo prigioniero),
Francesco Cardinale (Secondo prigioniero).
«La prima rappresentazione di Fidelio avviene a Vienna, Theater an der Wien, il 20 novembre
1805, con la direzione dell’autore, e l’opera viene riproposta, con varie modifiche, nel 1806 e nel
1814. La vicenda (relativa, pare, ad un episodio realmente accaduto durante la Rivoluzione
Francese), era già stata trattata da altri compositori e drammaturghi: la moglie di un prigioniero
politico (Florestan) si traveste da uomo, assumendo il nome di Fidelio, per poter entrare come
inserviente nella prigione in cui è rinchiuso il marito, e portargli un minimo di conforto. Alla fine,
l’arrivo del “Ministro” porterà alla liberazione dei prigionieri ed alla condanna del loro aguzzino.
Nonostante l’intento “ufficiale” sia l’esaltazione della fedeltà coniugale e del sentimento amoroso,
l’opera è permeata di concetti illuministi, configurandosi come un’esaltazione della dignità
dell’uomo, della sua forza morale e, soprattutto, della libertà, valore supremo per Beethoven (non
dimentichiamo che anche l’”Inno alla Gioia” di Schiller, che compare nella Nona Sinfonia, diventa
tale solo per effetto della censura: in origine era un inno alla libertà, Freiheit, anziché Freude).
Se la tematica è illuminista, la forza espressiva e l’intensità di molte pagine (il coro dei prigionieri
“O welche Lust”, l’aria di Florestan “In des Lebens Frühlingstagen”, il terzetto “Euchwerde Lohn in
bessern Welten”, ad esempio) hanno una connotazione estetica assolutamente romantica,
presentando quella duplicità di lettura (razionalismo classico e travolgente eloquenza stürmisch) che
caratterizza anche la produzione strumentale di Beethoven.
L’azione si svolge in una fortezza-prigione di Siviglia nel secolo XVII, ma dall’opera è assente
qualunque connotazione specifica (che probabilmente l’autore non voleva): il carattere assoluto dei
valori espressi (valori illuministi, e come tali volutamente “atemporali”) consente una realizzazione
scenica e registica libera e svincolata da esigenze realistiche.» (da: “Fidelio, guida all’ascolto di
Marco Faelli”, Teatro Lirico di Cagliari, 2012)
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La comprensione del libretto è, in Fidelio, più che mai importante e, per facilitare ciò, come ormai
tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, i sopratitoli scorrerranno sull’arco scenico del boccascena.
Fidelio, la cui ultima ed unica rappresentazione (in italiano) a Cagliari risale al marzo 1955 al
Teatro Massimo, viene replicato: sabato 1 dicembre alle 19 (turno G), domenica 2 dicembre alle
17 (turno D), mercoledì 5 dicembre alle 20.30 (turno B), giovedì 6 dicembre alle 20.30 (turno F),
venerdì 7 dicembre alle 20.30 (turno C).
Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da
€ 40,00 a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00
(settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da €
20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore blu).
La Stagione lirica e di balletto 2012 si avvale della collaborazione di: Fondazione Banco di
Sardegna, Capitta & Partners.
La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle
20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo. Rimane chiusa i giorni festivi.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al
venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo,
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www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter,
YouTube.
Frederic Amat - Nato a Barcellona, si è formato come pittore per poi esplorare nuovi orizzonti e
avvicinarsi a differenti espressioni artistiche. Dal 1976 espone le sue opere a Parigi, Milano, Bonn,
Berlino, San Francisco, Lisbona, Tunisi, Rabat, New York, Pechino e presenta retrospettive della
sua produzione al Museo Tamayo di Città del Messico e alla Fondazione Joan Miró a Barcellona.
Ha realizzato le illustrazioni per Le mille e una notte (edizione del Círculo de Lectores/Galaxia
Gutenberg 2005) e per l’Odissea (Enciclopedia Catalana 2010). Ha creato scenografie e collaborato
al montaggio di spettacoli di teatro e danza quali El público di Federico García Lorca (in
collaborazione con Fabià Puigserver, 1986), Tirano Banderas di Ramón de Valle-Inclán (1992),
Roberto Zucco di Bernard-Marie Koltès (1993) e Aspettando Godot di Samuel Beckett (1999) per la
regia di Lluís Pasqual. Ha curato, insieme a Cesc Gelabert, l’allestimento dello spettacolo di danza
Kii, presentato nel 2010 a Yamaga in Giappone. Per il teatro d’opera ha lavorato a Oedipus Rex di
Stravinskij (2001) ed al Viaje a Simorgh di José Maria Sánchez Verdú (2007) al Teatro Real di
Madrid. Nel 2008 ha portato in scena la lettura del poema Blanco di Octavio Paz al Teatre Lliure di
Barcellona. Ha creato, inoltre, le proiezioni video per l’oratorio Maddalena ai piedi di Cristo di
Caldara, eseguito al Teatro Arriaga di Bilbao nel 2010. Ha diretto le pellicole Viaje a la luna (1998)
di Federico García Lorca, Foc al Càntir (2000) con la sceneggiatura di Joan Brossa, Backwaters
(2003), Deu Dits (2004), Danse Noire (2005) ed El Aullido (2009) scritto da Guillermo CabreraInfante. Negli ultimi anni ha lavorato a diversi progetti murali: Mural de les Olles (Institut del
Teatre, Barcelona 2001), Mural Pits de Gallifa (2002), la vetrata Bestial (2002), Porta dels lectors
(Ateneu Barcelonés 2007), Villa Nurbs (Gerona 2008), Fosas (2009), Pluja de sang (2010) e Mur
d’Ulls (2011).
Nick Arjolas - Nato a Selargius (Ca) nel 1977, si occupa di fotografia, grafica e design. Ha studiato
alla Fondazione “Giovanni e Irene Cova” di Milano (2002-2003) grafica in 3D, design e
prospettiva, approfondendo la fotografia di interni, lo studio dei materiali e le tecniche sulla luce.
Nel 2007 ha seguito un corso dell’Associazione Culturale S’Umbra sulla fotografia analogica. Tra
le mostre a cui ha partecipato si segnalano per l’Associazione Culturale S’Umbra-Progetti
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Fotografici e il Covo Art Cafè (2007) Indrama-Estratti, personale fotografica con scatti di
ispirazione teatrale e cinematografica, Venduto 2nd Edition (Milano 2011), 24 ore di performing art,
fotografia, dj set, dialogo collettivo/urbano alla scoperta di installazioni d’impatto. Ha partecipato
all’evento Artkreuzberg a Berlino, nel 2011 e nel 2012, insieme a Gian Carlo Deidda, Massimiliano
Perasso, Alessandro Loddi, Ulrike Ludwig, Winfried Mateyka e Lara Melin. Ha realizzato il
pacchetto grafico e fotografico per il film So che c’è un uomo per la regia di Gianclaudio Cappai,
presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2009. Ha lavorato, inoltre, come fotografo per il
Festival Leggendo Metropolitano (Cagliari 2010). Nel 2011 ha collaborato con il Teatro Lirico di
Cagliari per Madama Butterfly (foto di scena) e Carmen per la regia di Marina Bianchi (video
performance, gigantografie fotografiche di scenografia, realizzazione del manifesto).
Domenico Balzani - Originario di Alghero, si è laureato all’Università degli Studi di Sassari in
Scienze Politiche ed Economiche e, contemporaneamente, diplomato in Canto al Conservatorio di
Musica di Verona e laureato in Discipline Musicali, con il massimo dei voti e la lode, al
Conservatorio di Musica di Rovigo. Sotto la guida di Angelo Capobianco, con il quale tuttora si
perfeziona, dal 1999 ha intrapreso una brillante carriera che lo vede vincitore di numerosi concorsi
tra cui: “Mario Basiola” di Cremona, “Ferruccio Tagliavini” di Deutschlandsberg (Austria),
“Adriano Belli” di Spoleto, “Placido Domingo Operalia” di Amburgo, “Rosetum” di Milano.
Grazie ad un repertorio vastissimo che comprende i principali ruoli brillanti e drammatici delle
opere di Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, Donizetti e del repertorio francese ha potuto collaborare
con prestigiosi direttori d’orchestra tra i quali: Yuri Ahronovich, Claudio Abbado, Riccardo
Chailly, Michel Plasson, Anton Guadagno, Maurizio Arena , Pinchas Steimberg, Donato Renzetti e
registi come: Franco Zeffirelli, Maurizio Scaparro, Hugo de Ana, Christopher Loy, Mario Martone,
Giuseppe Patroni Griffi, Luca Ronconi, Nicolas Joel, Jean-Louis Grinda, Giancarlo Del Monaco.
Nel 2002 ha inciso, per Decca, con la direzione di Riccardo Chailly, il ruolo di Ping nella prima
mondiale di Turandot con il finale di Luciano Berio. Ha inciso inoltre, per Bongiovanni, in prima
assoluta, Zazà di Leoncavallo ed è di prossima pubblicazione un cd di arie napoletane con
accompagnamento di accordeon e pianoforte, edito da Phaedra (Belgio). Nel 2010 ha interpretato il
ruolo di Ramiro in L’heure espagnole di Ravel in un video di animazione per la Warner Bros
(USA). Nel 2011 ha pubblicato il volume “Lucia di Lammermoor, appunti di studio e di
interpretazione”, edito da Audax Editrice. Tra i principali teatri in cui si è esibito figurano:
Deutsche Oper Berlin, Oper Frankfurt, Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro
Lirico di Cagliari, Regio di Torino, Festival Puccini di Torre del Lago, Verdi di Trieste, Opera
National di Istambul, Opera National di Lima, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro Massimo
Bellini di Catania, Opera di Montpellier, Opera di Toulouse, Opèra National du Rhin di Strasburgo,
Opera di Basilea, Opera di Roma, New National Theatre di Tokio, Avenches Opera Festival, Israeli
National Opera di Tel-Aviv, San Carlo di Napoli, Opera Nazionale di Budapest, Opera di Malta,
Opera di Palm Beach (USA), Opera di Toronto, Opera di Atene, Filarmonico di Verona, Opéra
Royal de Wallonie di Liegi. In questa stagione ha cantato il ruolo di Figaro in Il Barbiere di Siviglia
alla Deutsche Oper Berlin, Malatesta in Don Pasquale all’Opera di Budapest, Sharpless in Madama
Butterfly al Regio di Torino, Don Alvaro in Il viaggio a Reims al Maggio Musicale Fiorentino,
Marcello in La Bohème al Verdi di Trieste. Domenico Balzani insegna canto in prestigiose
università ed accademie internazionali quali: Wien Master Course di Vienna, University of Music di
Gerusalemme, Accademia dell’Opera di Verona, Conservatorio di Musica di Brescia.
Christian Baumgärtel - Si è esibito in molti palcoscenici, fra cui: Milano (Scala), Anversa,
Amsterdam, Berlino, Monaco di Baviera (Staatsoper), Essen, Lipsia, Dresda, Palermo, Venezia,
Bregenz, Francoforte, Bruxelles, Strasburgo, Parigi (Châtelet), Lisbona, Bilbao, Sidney, Buenos
Aires. Ricopre numerosi ruoli fra i quali: Tamino (Il flauto magico), Belmonte (Il ratto dal
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serraglio), Don Ramiro (La Cenerentola), Ernesto (Don Pasquale), Nadir (Les pêcheurs de perles),
Werther. Tra i vari appuntamenti che l’hanno visto protagonista, si ricordano Jaquino in Fidelio
(Amsterdam e Amburgo), Tony in West Side Story (Bregenz), Pilade in Ifigenia in Tauride e
Achille in Ifigenia in Aulide (Gluck Festspiele Nürnberg). Alcune importanti apparizioni includono:
Orfeo in Orfeo ed Euridice (Wiener Volksoper), Nadir in Les pêcheurs de perles e Ferrando in Così
fan tutte (Brisbane e Melbourne), Andres in Wozzeck (Roma e Milano), Alwa in Lulu (Berliner
Festspielen e Toronto, tra cui una registrazione dvd), Edgar Aubry in Der Vampyr (Bologna),
Passione di San Matteo (Tel-Aviv), Lindoro in L’Italiana in Algeri (Nuova Zelanda National Opera
e Scottish Opera), Prinz Lilo Taro in Die Blume von Hawaii (Volksoper Wien), e Camille de
Rossignol in Die lustige Witwe (Concertgebouw di Amsterdam, Het Gelders Orkest). Impegni
recenti e futuri annoverano, tra gli altri: Cecco in Il mondo della luna di Haydn (Brucknerhaus,
Linz), Der Befrager in Wut Scartazzini (Berna), Giovane duca in Die Soldaten (Amsterdam), Prinz
Lilo Taro in Die Blume von Hawaii (Volksoper Wien), Alfred in Die Fledermaus (Strasburgo),
Jaquino in Fidelio (Lione). Christian Baumgärtel ha tenuto numerosi concerti, cantando entrambe le
Passioni di Bach. Si è esibito a Roma (Santa Cecilia), Zürich (Tonhalle), Tokyo (Suntory Hall),
Marsiglia. Ha collaborato con Ton Koopmann nell’Amsterdam Baroque Orchestra.
Christoph Campestrini - Direttore d’orchestra austriaco, riceve la sua educazione musicale negli
Stati Uniti. Studia a New York alla Juilliard School e, contemporaneamente, si laurea in filosofia e
lingue alla Columbia University. Unico rappresentante europeo ad essere ammesso tra i fondatori
della prestigiosa Yale University/Affiliate Artists Conducting Program, lavora con direttori come:
Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch, Erich Leinsdorf. Dopo il suo ritorno in Europa inizia una
proficua carriera internazionale che lo porta a dirigere più di 80 orchestre sinfoniche, tra le quali:
London Symphony Orchestra, Deutsche Sinfonie Orchester di Berlino, Sinfonica della Radio di
Francoforte, Filarmonica di Stoccarda, Colonia Radio Symphony, Deutsche Kammerphilharmonie
Bremen, Tschaikovsky Symphonieorchester Moskau, Prague Radio Symphony, Philarmonia di
Praga, Vienna Radio Symphony, Mozarteum di Salisburgo, Orchestre Lamoureux di Parigi,
Orchestre National du Capitole de Toulouse, Queensland Philharmonic, Israel Sinfonietta.
Collabora con solisti come: Gidon Kremer, Julian Rachlin, Rudolf Buchbinder, Sharon Kam, Julia
Fischer, Emmanuel Pahud. Come direttore d’opera è stato primo Kapellmeister all’Aalto
Musiktheater Essen, dove ha diretto più di 100 spettacoli di 15 opere diverse; ha inoltre diretto
produzioni operistiche alla Deutsche Oper am Rhein, alla Nationaloper di Zagreb, al National Arts
Centre Ottawa, all’Austin Lyric Opera ed alla Hongkong Opera Academy. Nel corso degli ultimi
anni Christoph Campestrini è sempre più presente anche in Nord America, dove ormai dirige
regolarmente le orchestre sinfoniche di Houston, Detroit, Milwaukee, Indianopolis, Oregon,
Colorado Omaha, San Antonio, Honolulu, Toledo, Vancouver. Inoltre collabora anche con: Chicago
Grant Park Festival Orchestra, Florida Orchestra, National Arts Center Orchestra Ottawa, Orchestre
Symphonique de Quebec, Calgary Philharmonic, Winnipeg Symphony, National Symphony
Orchestra of Mexico, Philadelphia Orchestra. In Asia lavora con la National Symphony Orchestra
di Taiwan; in Corea con la Seoul Philharmonic Orchestra; in Giappone dirige ogni anno alla Sakai
City Opera di Osaka, dove è stato ultimamente con Rusalka (Dvorak) e Cendrillon (Massenet). In
Europa ha, da molti anni, un rapporto permanente con la Slowakische Philharmonie, con la RSO
Warschau e con l’Orquestra Metropolitana Lissabon; negli ultimi anni collabora con la Camerata
Salzburg, la Bruckner Orchester Linz, l’Orquesta Sinfonica de Navarra e la RSO Budapest. In Italia
ha chiuso il 2010 dirigendo due concerti con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino; in programma
Dvorak, Brahms e Strauss. Nel 2011, anno commemorativo di Gustav Mahler, ha diretto la Seconda
Sinfonia al Carinthischer Sommer, la Quarta Sinfonia alla RSO Varsavia e la Nona Sinfonia al
Texas Music Festival. Christoph Campestrini ha inciso per le stazioni radio ORF (austriaca), la
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WDR (Colonia), la Ceca (CR) e per le case discografiche ORFEO (München) e SIGNUM
(Heidelberg).
Francesco Cardinale - Nato a Bari, ha compiuto gli studi di canto sotto la guida di Biagio
Grimaldi. Nel 1985 è entrato a far parte del Coro del Teatro Petruzzelli, dove ha lavorato per un
decennio. Ha, quindi, collaborato con altri teatri e festival italiani, tra i quali il Teatro Carlo Felice
di Genova, il Teatro Bellini di Catania, il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, il Teatro
Comunale di Lecce ed il Teatro Rendano di Cosenza. Attualmente fa parte del Coro del Teatro
Lirico di Cagliari, dove ha ricoperto i ruoli di: Monsieur Javelinot in Dialogues des Carmélites di
Poulenc, con la direzione di Julian Kovatchev e la regia di Alberto Fassini (2000); l’usciere di corte
in Rigoletto, con la direzione di Zsolt Hamar e la regia di Alberto Fassini (2003); il sergente dei
doganieri in La Bohème, con la direzione di Renato Palumbo e la regia di Lorenzo Mariani (2003).
Marco Carniti - Nato a Milano, da anni vive e collabora artisticamente con la Spagna, alternandosi
tra teatro, opera lirica e cinema. Un percorso di studio che parte dalla danza e dalla recitazione e
arriva alla regia teatrale, lirica e cinematografica. Studia in Italia, Lettere e Filosofia alla Sapienza
di Roma, e negli Stati Uniti alla UCLA. Incontra Grotowski e Bob Wilson. Recita per Federico
Fellini in L’intervista. Si forma teatralmente al Piccolo Teatro di Milano, come aiuto regista di
Giorgio Strehler e collabora ad importanti produzioni come: L’opera da tre soldi, Elvira o la
passione teatrale, Come tu mi vuoi, Arlecchino servitore di due padroni, Faust I e Faust II, Falstaff
(Opera di Parigi), Don Giovanni (Scala di Milano). Successivamente collabora nei migliori teatri
europei ed extra europei con alcuni tra i più prestigiosi registi quali: Bob Wilson, Lluis Pasqual,
Giancarlo del Monaco, Maurizio Scaparro, Elijah Moshinsky, Pet Halmen, Gilbert Deflo. Dirige le
sue prime regie di opera lirica in Germania al Teatro dell’Opera di Bonn (Romeo e Gulietta di
Gounod) e, grazie a Placido Domingo, alla Washington National Opera. Nella prosa esporta a Parigi
autori italiani come Alberto Savinio e Corrado Alvaro. A Roma forma e dirige una Compagnia di
giovani attori al Teatro Eliseo. Dirige Sleeping Around, il suo primo film-lungometraggio sulla
sessualità delle nuove generazioni, e vince 6 premi al Festival Internazionale di Cinema di Ibiza
(2008), tra cui miglior film e miglior regista. Rilegge le opere liriche con un particolare sguardo al
contemporaneo: Il Barbiere di Siviglia di Paisiello ambientato in una beauty farm contemporanea, Il
Barbiere di Siviglia di Rossini in versione gay, e, a Spoleto, Rigoletto di Verdi sul tema del
“bullismo”. Riceve importanti riconoscimenti di critica e pubblico: al Teatro Real di Madrid ed al
Festival Mozart a La Coruña con La clemenza di Tito di Mozart con Vesselina Kasarova ed
Alexandrina Pendatchanska; Werther di Massenet al Teatro Regio di Parma con Francesco Meli e
Sonia Ganassi; Romeo e Giulietta di Gounod all’Opera di Bonn ed alla Washington National Opera;
Schauspieldirecktor di Mozart e Cantarina di Haydn all’Opera di Losanna, al Festival
internazionale di Tenerife ed al Teatro Ariaga di Bilbao; Il telefono di Menotti, Il giudizio di Paride
di Marcello Panni all’Opera di Nizza. Nel teatro di prosa affronta: As you like it, Riccardo III, La
bisbetica domata e Pene d’amor perdute di Shakespeare; Sappho di Grillparzer; Don Chisciotte di
Cervantes. Propone autori e tematiche contemporanee di forte urgenza ed impatto sociale, come la
guerra in Irak e le torture in Abu Graib, con Un angelo sopra Bagdad di Judith Thompson al
Piccolo Teatro di Milano-Teatro India; la lapidazione delle donne in Africa e i bambini-soldato con
Lapidando Maria di D. Turker Green a Madrid; l’autismo in Spoonface di Lee Hall; l’Afghanistan
in Homebody/Kabul di Tony Kushner; il suicidio con Psychosis 4.48 di Sarah Kane; l’AIDS in
Sleeping Around di Mark Ravenhill; la guerra in Cecenia in Chaos debout di Veronique Olmi;
l’emarginazione in La lunga notte di Medea di Corrado Alvaro; il razzismo in Dutchman di Lee
Roy Jones.
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Coro del Teatro Lirico - Protagonista di un’importante attività che, a partire dal secondo
dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di
affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto
Benaglio, Giorgio Kirschner. Diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al
dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal
gennaio 2012 è guidato da Marco Faelli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di
epoche e stili diversi in lingua originale, sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più
duttili ed apprezzate da direttori d’orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le
opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc,
Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La
visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime
stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda
Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart con Ton
Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La
Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo
Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di
Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij
diretta da Gennadi Rozhdestvensky. In questi ultimi anni ha collaborato con registi quali Dario Fo,
Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings
Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi,
Graham Vick, Eimuntas Nekrosius. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la
Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e, l’anno successivo, in un’apprezzata versione multimediale.
Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni
Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno
2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess
di Gershwin. Nel 2002 l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico hanno rappresentato l’Italia nella
rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di
Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 hanno partecipato ad un concerto in
onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi e, nel 2010, hanno eseguito,
con grande successo, al 98° Festival di Wiesbaden Lucia di Lammermoor di Donizetti, per la
direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief. Per la casa discografica Dynamic ha inciso
opere, alcune in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana,
(premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e
da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die
ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di de Falla, Passione
secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di
Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti e
La sonnambula di Donizetti, mentre per Naxos è, recentemente, uscito il dvd di La leggenda della
città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov. È in preparazione
l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998,
La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don
Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).
Sabrina Cuccu - Nata a Cagliari, subito dopo la laurea in architettura, conseguita nel 2002, con il
massimo dei voti, all’Università degli Studi di Firenze, entra a lavorare al Teatro Lirico di Cagliari,
in qualità di assistente del direttore degli allestimenti scenici. Dal 2006 ricopre la carica di
coordinatore degli allestimenti scenici e, dal 2008, quella di direttore degli allestimenti scenici del
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Teatro Lirico di Cagliari, dove, nelle ultime stagioni, ha anche firmato le scene per Carmen di Bizet
(2011) e Le nozze di Figaro di Mozart (2012).
Beniamino Fadda - Nato a Busachi (Oristano), inizia a lavorare nel 1983 nella sartoria
dell’Istituzione dei Concerti e del Teatro Lirico “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, dove,
nel 1986, diventa caporeparto. Ha lavorato anche per il cinema, il teatro di prosa, la pubblicità, la
televisione, la danza contemporanea ed il balletto classico. Dal 2002 lavora, a tempo indeterminato,
sempre in qualità di caporeparto sartoria, al Teatro Lirico di Cagliari, dove ha collaborato con
costumisti quali: Pier Luigi Pizzi, Pierluigi Samaritani, Odette Nicoletti, William Orlandi, Sibylle
Ulsamer, Anne-Marie Heinreich, Luigi Perego, Elisabetta Montaldo, Dario Fo, Carmelo Bene
(Manfred), Sebastiano Soldati, Beni Montresor, Roberta Guidi di Bagno, Giovanna Buzzi, Santuzza
Calì, Patricia Toffolutti, Vera Marzot, Isabella Bywater, Pedro Moreno, Denis Krief, Jamie Vartan,
Yannis Thavoris, Tim Northam, Margherita Palli, Paul Edwards, Nadežda Gultiajeva, Maurizio
Balò, Alida Cappellini, Carla Teti, Dionysis Fotopoulos, Silvia Aymonino. Ha, inoltre, firmato i
costumi per spettacoli di prosa, danza contemporanea e lirica.
Marco Faelli - È laureato in Fisica teorica all’Università degli Studi di Parma. Dopo gli studi di
Composizione con Bruno Bettinelli, si è diplomato in Direzione d’orchestra al Conservatorio di
Musica “Giuseppe Verdi” di Milano con Gabriele Bellini, perfezionandosi, in seguito,
all’Accademia “Ottorino Respighi” di Roma con Ferenc Nagy e Hans Priem Bergrath, e, quindi,
alla Fondazione I Pomeriggi Musicali con Gianluigi Gelmetti. Ha, inoltre, seguito, per un certo
periodo, l’attività di Peter Maag, uno dei principali punti di riferimento (assieme ad Aldo Ceccato)
per la sua formazione di interprete. Ha iniziato l’attività artistica nel 1975 al Teatro Regio di Parma
come Maestro sostituto. Dal 1980 al 1986 è stato prima “Assistente alla Direzione del Coro” e poi
“Altro Maestro del Coro” al Teatro alla Scala di Milano, dove ha collaborato con Romano Gandolfi
(di cui è stato allievo) e Giulio Bertola. Sempre al Teatro alla Scala è stato anche Direttore del Coro
di voci bianche dal 1980 al 1986. È stato Maestro del Coro del Teatro Carlo Felice di Genova
(1986-1988), del Teatro Regio di Parma (1989-2002), della Fondazione “Arturo Toscanini” di
Parma (1996-2006), dell’Arena di Verona (2002-2010). Ha anche svolto attività di Direttore del
Coro dei complessi di Radio France e della Radiotelevisione spagnola. Come Direttore del Coro ha
al suo attivo molte registrazioni discografiche tra cui, in occasione del centenario verdiano, Messa
da Requiem ed Il Trovatore. Ha esordito come Direttore d’orchestra al Teatro Carlo Felice di
Genova, e ha poi diretto opere liriche e concerti sinfonici in Italia ed all’estero, specializzandosi
soprattutto nel settore sinfonico-corale. Il suo repertorio comprende, tra l’altro: Messa da Requiem
di Verdi; Requiem, Grande Messa in do minore, Davidde penitente, Vesperae solemnes de
confessore, Krönungsmesse di Mozart; Christus am Ölberge, Nona Sinfonia e Fantasia per
pianoforte, coro, orchestra di Beethoven; Weihnachtsoratorium, Passione secondo Giovanni,
Magnificat, Messe e cantate di Bach; Dettingen Te Deum, Utrecht Te Deum, Dixit Dominus,
Messiah, Israele in Egitto di Haendel; Oratorio di Natale di Telemann; Die Schöpfung,
Theresienmesse, Missa Sancti Nicolai di Haydn; Oratorio di Pasqua di Buxtehude; Te Deum di
Charpentier; oratori di Carissimi; Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri;
Sacrae Symphoniae di Giovanni Gabrieli; Te Deum, Dies Irae, Alcidiane et Polexandre di Lully;
cantate, Anthems di Purcell; Gloria, Credo, Magnificat, Dixit Dominus, Lauda Jerusalem, Stabat
Mater di Vivaldi; Stabat Mater di Pergolesi; Historia der Geburt Christi, Historia der Auferstehung
di Schütz; Hofkapelmeistermesse di Salieri; Stabat Mater, Petite Messe solennelle di Rossini;
Oratorio di Natale di Saint-Saens; Stabat Mater di Poulenc, Carmina Burana, Catulli Carmina di
Orff; Les Noces, Messa, Sinfonia di Salmi di Stravinskij. Con i complessi da lui fondati, il
“Collegium Farnesianum” (orchestra barocca con strumenti originali), il “Coro Cameristico Maria
Luigia” ed il “Coro Filarmonico di Parma”, si è dedicato anche alla musica antica, curando la
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ricerca, la trascrizione e la riproposta di numerose opere inedite, con speciale attenzione ai criteri
esecutivi filologici. È anche Direttore artistico della rassegna di musica barocca “Incontri Musicali
Farnesiani”, che si svolge a Parma dal 1997, e di cui è fondatore. Per questa rassegna ha proposto,
in prima esecuzione, numerosi inediti, di cui ha curato la trascrizione, in particolare legati alla
tradizione musicale delle diverse corti che hanno retto il ducato di Parma: dai Farnese, ai Borbone,
fino a Maria Luigia d’Austria. Ha svolto intensa attività saggistica in campo musicologico, e, in
collaborazione con Romano Gandolfi, ha pubblicato un saggio sulla direzione corale (“Magia del
coro”). In via di pubblicazione “Studi antichi e declamazione moderna” (ampio trattato sulla prassi
esecutiva originale del melodramma verdiano, di cui si sta occupando da alcuni anni) ed un testo di
“Acustica musicale”. Attualmente sta lavorando a “1813-1901, il secolo di Verdi” (panoramica sugli
eventi storici e culturali contemporanei al percorso personale e compositivo del Maestro), ed a
“Linguaggio o fenomeno? - colloquio tra musica ed epistemologia”. Parallelamente ha intrapreso
intensa attività di pianista accompagnatore e di docente di “Interpretazione dello spartito lirico”,
collaborando con il Centro di Perfezionamento per artisti lirici del Teatro alla Scala, con
l’Accademia Lirica e Corale “Città di Osimo”, con la Showa University di Tokyo (dove ha anche
tenuto lezioni di direzione d’orchestra e di esercitazioni orchestrali). È stato anche docente dei Corsi
di formazione della Fondazione Toscanini ed ha insegnato, nei conservatori di Parma e Mantova e
negli Istituti di Alta Formazione “Achille Peri” di Reggio Emilia ed “Orazio Vecchi” di Modena,
materie quali: Esercitazioni orchestrali; Esercitazioni corali; Coro di voci bianche; Lettura della
partitura; Teoria e solfeggio; Pratica di lettura vocale e pianistica; Acustica e psicoacustica;
Approfondimenti di Teoria musicale; Semiografia della musica; Direzione di Coro. Dal giugno
2012 è Consulente artistico del Teatro Lirico di Cagliari.
Valentina Farcas - Nata a Bucarest, dopo gli studi di pianoforte e la vittoria al concorso pianistico
internazionale rumeno si è trasferita in Germania, a Essen, per studiare canto alla Musikhochschule.
Nel 1999 ha trionfato al Concorso Internazionale “Neue Stimmen” patrocinato dalla Bertelsmann.
La sua carriera professionale è iniziata alla Komische Oper Berlin, dove ha formato il suo
repertorio, ripreso poi sulle scene internazionali quale libera professionista. Tra i suoi ruoli
principali sono da ricordare: Gilda in Rigoletto a Berlino ed al Savonlinna Festival in Finlandia;
Regina Schemacha in Il gallo d’oro di Rimskij-Korsakov alla Komische Oper; Hermione in Oreste
di Haendel (premio 2006 come “Production of the Year” in Germania); il debutto negli USA come
Adina in L’elisir d’amore alla Palm Beach Opera; Blonde in Die Entführung aus dem Serail al
Festival Mozart de La Coruña; Pamina in Die Zauberflöte al Teatro Carlo Felice di Genova; Liù in
Turandot al Teatro Regio di Parma; Giulietta in I Capuleti e i Montecchi (pubblicata su dvd) a
Ravenna, Cremona e Brescia; Eusebia in Die Freunde von Salamanca di Schubert al Teatro
Comunale di Bologna; Musetta in La Bohème al Teatro Regio di Parma per la direzione di Bruno
Bartoletti; Blonde a Napoli per la direzione di Jeffrey Tate; Zerbinetta in Ariadne auf Naxos a
Bilbao; Susanna in Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo 2006 per la direzione di Ivor Bolton
e nella produzione di Giorgio Strehler al Festival Mozart di La Coruña nel 2008; Raffaele in Il
ritorno di Tobia di Haydn all’Accademia di Santa Cecilia, direttore Fabio Biondi; L’enfant et les
sortilèges con l’Orchestra della Rai per la direzione di Jeffrey Tate; Waldvogel in Siegfried ed in
Götterdämmerung al Teatro Petruzzelli di Bari; Jenny in Der Aufsteig und Fall der Stadt
Mahagonny nella nuova produzione di Laurent Pelly al Theâtre Capitole di Toulouse; Asteria in
Telemaco di Gluck al Theater an der Wien per la direzione di René Jacobs (2012). Il repertorio
concertistico di Valentina Farcas comprende l’Oratorio di Natale e le Passioni di Bach, La
Creazione di Haydn, il Messia di Haendel e la Missa Solemnis di Beethoven. Di Mozart il Requiem,
la Messa in do minore ed i Vesperae Solemnes de Confessore che ha cantato al Maggio Musicale
Fiorentino per la direzione di Riccardo Muti.
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Claudia Iten - Nata e cresciuta in Svizzera, intraprende lo studio del canto lirico sotto la guida di
Dorothea Galli a Zurigo; si perfeziona, successivamente, con diversi professori di canto quali Anna
Reynolds, Margret Honig e Mirella Freni. Esordisce, inizialmente, come mezzosoprano al Teatro
dell’Opera di Freiburg, alla Кammeroper di Vienna e, nei quattro anni seguenti, entra nell’ensemble
dell’Opera di Kiel come artista solista. Si esibisce, dunque, in diversi ruoli quali: Rosina (Il
Barbiere di Siviglia di Rossini); protagonista (Euridice di Peri); Ottone (Ottone in villa di Vivialdi);
Donna Elvira (Don Giovanni di Mozart); Cherubino (Le nozze di Figaro di Mozart); Annio (La
clemenza di Tito di Mozart); Mrs. Grose (The Turn of the Screw di Britten). Debutta a Kiel i ruoli di
Chrysothemis (Elektra di Strauss), Elisabetta (Tannhauser di Wagner) e Leonore (Fidelio di
Beethoven), compiendo il definitivo passaggio dal registro di mezzosoprano a quello di soprano
lirico spinto. In qualità di soprano lirico spinto, appunto, canta nei teatri di Francoforte, Deutsche
Oper Berlin, Hannover, Weimar, Freiburg, Saarbrcken, Wuppertal ed Aachen, svolgendo,
contemporaneamente, attività concertistica anche in ambito di musica sacra. Di rilievo sono le sue
interpretazioni di Leonore (Fidelio) in diverse produzioni, Elisabeth (Francoforte), Chrysothemis
(Deutsche Oper Berlin), Abigaille (Münster; Concertgebouw di Amsterdam), Tosca (Weimar;
Freiburg) Turandot (Weimar). Debutta nel 2011 come Senta (Der Fliegender Holländer) a
Dortmund e Isotta (Tristan und Isolde) ad Aachen riscuotendo un grande successo. Tra i prossimi
impegni figura una nuova produzione di Tristan und Isolde alla National Reisopera di Enschede
(Olanda). Claudia Iten ha registrato due dvd: Fidelio di Beethoven (etichetta NCA, ruolo di
Leonore, diretta da Martin Haselböck) e Lazarus di Cristóbal Halffter (etichetta NEOS, ruolo di
Martha, prima rappresentazione assoluta, all’Opera di Kiel).
Scott Mac Allister - Nato a Glenwood Springs (Colorado), studia alla University of Idaho
(Bachelor of Music) ed al New England Conservatory of Music, dove si è diplomato con
distinzione (Master of Music). Scott Mac Allister arriva in Europa ed entra nella compagnia del
Nationaltheater di Mannheim interpretando numerosi ruoli fra cui: Hoffmann (Hoffmanns
Erzählungen), Riccardo (Un ballo in maschera), Max (Der Freischütz), Parsifal, Bacco (Ariadne
auf Naxos), Don José (Carmen), Alwa (Lulu). Contemporaneamente canta anche in teatri quali:
Staastoper di Amburgo, Semperoper di Dresda, La Fenice di Venezia, Santa Fe Opera, Nagoya
Symphony in Giappone, De Nederlandse Opera di Amsterdam, Accademia di Santa Cecilia di
Roma, Opera di Francoforte, Staatsoper di Budapest. Al Festival Klangbogen a Vienna è stato il
cover di Placido Domingo, nella parte di Goya nell’opera omonima di Menotti. Durante la scorsa
stagione ha cantato Lohengrin a Lipsia, a Stuttgart e Norimberga, Tannhäuser al Teatro di Essen,
alla Staatsoper di Hannover, alla Deutsche Oper di Berlino e al Beijing Music Festival; Kaiser (Die
Frau ohne Schatten) ad Amburgo e Florestano (Fidelio) all’Opera di Zürigo. Nel maggio 2009 ha
cantato Siegfried all’Opera di Washington ottenendo un notevole successo personale. Il repertorio
di Scott Mac Allister include anche importanti lavori sinfonici come: Requiem di Verdi, Nona
Sinfonia di Beethoven, Messa di Gloria di Puccini, War Requiem di Britten. Nel giugno 2008 ha
cantato la Nona Sinfonia di Beethoven con la Sydney Symphony all’Opera House di Sydney e,
nuovamente in agosto, in Spagna sotto la direzione di Lorin Maazel. Ha debuttato a Tokyo nel 2010
con la Messa di Requiem di Verdi con la New Japan Philharmonic, diretta da Christian Arming.
Strepitoso il suo debutto in Daphne (Apollo) di Strauss a Venezia con la direzione di Stefan Anton
Reck, accanto a una altrettanto strepitosa June Anderson (produzione pubblicata su dvd). Sono
seguiti impegni al San Carlo di Napoli nel 2009 con Das Lied von der Erde (direttore Jeffrey Tate),
Cristo sul Monte degli Ulivi all’Accademia Santa Cecilia (direttore Pinchas Steinberg), Nona
Sinfonia di Beethoven a Cagliari ed a Palermo, Tannhäuser al Teatro Verdi di Trieste nel 2010 e di
nuovo Das Lied von der Erde a Torino, nell’ambito del Mito Festival. Gli impegni del 2010 lo
hanno visto cantare nella Ottava Sinfonia di Mahler al Beethoven Festival di Bonn, in Mathis der
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Male, nella parte del Cardinale, all’Opéra Bastille nel novembre 2010 e in Aida (Radamès)
all’Opera di Colonia, sotto la direzione di Will Humburg. Ha debuttato Erode in Salome al Teatro
Petruzzelli di Bari diretto da Ralf Weikert, ruolo che ha riproposto nel 2012 nei teatri di Bolzano,
Piacenza, Modena, Erfurt e Tokyo. Sarà Tannhäuser a Strasburgo ed Erik (Der fliegende Hollander)
a Düsseldorf nella primavera del 2013.
Orchestra del Teatro Lirico - È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo
rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido
Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino
Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella.
Risalgono agli anni ‘50-’60 del secolo scorso le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von
Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De
Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff,
Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con
direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton
Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael
Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti
come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls
Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo, Bernadette Manca di Nissa, Ruggero
Raimondi, Mariella Devia, Anna Caterina Antonacci. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto
il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische
Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber ed A Village Romeo and Juliet di Delius. Negli
ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo, nel 1999, una
tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 l’Orchestra e il Coro
del Teatro Lirico hanno rappresentato l’Italia nella rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla
Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese.
Nel 2005 hanno partecipato ad un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo
Azeglio Ciampi e, nel 2010, hanno eseguito, con grande successo, al 98° Festival di Wiesbaden
Lucia di Lammermoor di Donizetti, per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief.
Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in
prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a
compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla,
Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Lucio Garau, Michele
Dall’Ongaro. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere, alcune in prima esecuzione in Italia,
quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi”
quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine”
- gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di
Granados e La vida breve di de Falla, Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber,
Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di
Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti e La sonnambula di Donizetti, mentre per Naxos è,
recentemente, uscito il dvd di La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija
di Rimskij-Korsakov. È in preparazione l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di
Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo),
trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).
Fabio Rossi - Inizia la sua esperienza teatrale nel 1987 al Cantiere Internazionale d’Arte di
Montepulciano. Debutta come light designer nel 1993 in Histoire du soldat. Disegna luci per opere
liriche e spettacoli di prosa, ma anche per grandi eventi od installazioni architetturali, e collabora
con registi e coreografi quali Micha van Hoecke, Luca Ronconi, Willy Decker, Massimo Gasparon,
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Bob Wilson, Leo De Berardinis, Giuseppe Frigeni, Francesco Esposito, Riccardo Caporossi, Denis
Krief, Cristina Mazzavillani Muti, David Lescot, Daniele Salvo, Marco Carniti, Marco Spada. Ha
partecipato a numerosi festival, fra cui: Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Ravenna
Festival, Rossini Opera Festival, Festival Internazionale di Teatro di Potenza, Le Vie dei Teatri,
Festival di Santarcangelo, La Biennale di Venezia, Napoli Teatro Festival Italia. Per tre anni è stato
responsabile del reparto illuminotecnico del Teatro Comunale di Modena. Collabora alla
realizzazione delle luci di alcuni spettacoli del Progetto Domani di Luca Ronconi, in occasione
delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Realizza le luci di Mirandolina al Teatro Magnolfi Nuovo
di Prato, L’Européenne al Teatro di San Carlo di Napoli, Gramsci a Turi al Teatro San Ferdinando
di Napoli. A Sassari nel 2008 disegna le luci per La pietra del paragone di Rossini per la regia di
Gianni Marras e, nel 2009, è light designer di La Cenerentola di Rossini per la regia di Gianni
Marras e di Lucia di Lammermoor di Donizetti per la regia di Marco Spada. Nel 2010 disegna le
luci di Poliuto di Donizetti per la regia di Marco Spada a Bergamo ed a Sassari, e, sempre al Verdi
di Sassari, quelle di II Barbiere di Siviglia, ovvero la precauzione inutile di Paisiello, e di Il
Barbiere di Siviglia di Rossini per la regia di Marco Camiti. Nel 2011 collabora nuovamente con
l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari per il dittico La notte di un nevrastenico e I due
timidi di Nino Rota. A febbraio del 2012 a Bilbao disegna le luci per il dittico Der
Schauspieldirektor di Mozart e Canterina di Haydn.
Alessandro Senes - Nato a Sassari, si è formato musicalmente sotto la guida del soprano Maria
Mastino, consecutivamente ha frequentato il Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” della sua
città, dove ha studiato con il basso Marcello Crisman, conseguendo il compimento inferiore di
canto. In seguito ha proseguito la sua formazione con il basso Carlo De Bortoli, il baritono Angelo
Romero, ed attualmente si perfeziona con il contraltista Gianluca Belfiori Doro. Dal 1992 ha fatto
parte della Corale “Luigi Canepa”, partecipando alle stagioni liriche dell’Ente Concerti “Marialisa
de Carolis” di Sassari ed alle tournée all’estero, sia come corista che come solista, e partecipando
alle opere in qualità di comprimario. In particolare è stato un Doganiere in La bohème e il
Commissario imperiale in Madama Butterfly di Puccini, un Araldo in Otello, un Usciere di corte in
Rigoletto, un Messo e un Vecchio zingaro in Il Trovatore di Verdi, un Notaro in Don Pasquale di
Donizetti, un Capitano della guardia in Evgenij Onegin di Čajkovskij, Fouquier Tinville in Andrea
Chénier di Giordano, il personaggio del titolo in Il gatto con gli stivali di Marco Tutino, un vecchio
zingaro e un messo in Il Trovatore di Verdi. Ha svolto diversa attività concertistica, lirico-sinfonica
ed operetta fra cui si segnalano: Il diavolo in L’histoire du soldat di Igor Stravinskij; L’orco in
Pollicino di Hans Werner Henze; Visconte Cascada in La vedova allegra di Franz Lehár; Re
Tulipano in L’isola di Tulipatan di Jacques Offenbach; Colagianni in Il maestro di musica di
Giovanni Battista Pergolesi; Sacrae Symphoniae di Giovanni Gabrieli; Requiem di Gabriel Faurè;
Carmina Burana di Carl Orff; Concerto per la celebrazione del 25 aprile con brani tratti da Macbeth
e La Traviata di Giuseppe Verdi; Serata Musicale con arie tratte da Don Carlo di Verdi ed Andrea
Chénier di Umberto Giordano; concerto con canzoni napoletane ed un’ampia selezione tratta da La
vedova allegra di Franz Lehár. Si è esibito al Teatro Lirico di Cagliari, interpretando: Scarpia nel
finale del I atto (Te Deum) da Tosca di Giacomo Puccini; Un mendicante in La leggenda della città
invisibile di Kitež (2008); Zarecky in Evgenij Onegin; Un contadino in Pagliacci. Recentemente si è
esibito in varie piazze dell’Isola nel ruolo di Alfio in Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. Nel
gennaio 2009 si è esibito, al Teatro Lirico di Cagliari, in Porgy and Bess di George Gershwin (in
forma di concerto), e, successivamente, ha interpretato il doppio ruolo di Dulcamara e di Belcore in
L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, nell’ambito dell’attività musicale nel territorio regionale. Nel
2001 ha partecipato al concorso nazionale per voci liriche “Bernardo De Muro”, classificandosi al
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secondo posto. Ha partecipato, in qualità di artista del coro, al Festival estivo del 2005 all’Arena di
Verona ed, attualmente, lavora nel Coro del Teatro Lirico di Cagliari nella sezione dei baritoni.
Fiorenzo Tornincasa - Dopo gli studi di violoncello, inizia a studiare canto con Aldo Protti a
Cremona e Paolo Speca a Pescara. Si perfeziona frequentando corsi con Kiri Te Kanawa, Gianni
Raimondi, Gianni Mastino ed accademie quali: Ateneo della Lirica, Fondazione William Walton,
Accademia Solti. Inizia, così, a cantare in diverse opere fra cui: Gianni Schicchi di Puccini, Il
matrimonio segreto di Cimarosa, I Compagnacci di Riccitelli e concerti che lo portano a collaborare
con orchestre sinfoniche e da camera, nonché con importanti direttori in Italia ed all’estero. Oltre ai
ruoli operistici ed ai concerti con l’Orchestra dei Solisti Aquilani e l’Orchestra della Stagione
Teramana, affronta numerosi concerti da camera con la Royal Academy di Londra e l’Istituto
Nazionale Tostiano di Ortona. Nel suo repertorio figurano anche Nona Sinfonia di Beethoven,
Petite Messe solennelle e Stabat Mater di Rossini, Vesperae Solemnes de Confessore e Requiem di
Mozart. Dal 2000 inizia la sua collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari, per cui ha sostenuto
anche ruoli da solista in diverse produzioni (A Village Romeo and Juliet di Delius, Oedipe di
Enescu, Die Vögel di Braunfels, Semën Kotko di Prokof’ev), e diviene membro stabile, nelle file dei
tenori, del Coro della Fondazione cagliaritana. Ha inciso un cd di musiche sacre di Tudini e, dal
vivo, I Compagnacci di Riccitelli per la Bongiovanni Records.
Scott Wilde - Ha completato i suoi studi musicali alla Julliard School di New York. I primi
impegni musicali portano Scott Wilde ad esibirsi in diversi teatri negli Stati Uniti, incluso San
Francisco Opera, New York City Opera, Washington Opera, Baltimore Opera, Opera Theater of St
Louis, insieme a molti altri ancora dove si é esibito in un vasto numero di ruoli. Successivamente fa
il suo debutto europeo al Dublin Grand Opera, nel ruolo del Commendatore, in Don Giovanni.
Nella stagione successiva debutta in Spagna come Sarastro in Il flauto magico al Teatro Principale
di Palma di Maiorca. Per le successive quattro stagioni si stabilisce in Europa per un contratto alla
Semperoper Dresden, dove canta in diversi ruoli tra cui: Sarastro e L’Oratore (Il flauto magico),
Truffaldino (Ariadne auf Naxos), Tom (Un ballo in maschera), Pistola (Falstaff), il Re (Aida). È
tornato alla San Francisco Opera come Oratore (Il flauto magico), Abimelech (Samson et Dalila),
Hans Foltz (Die Meistersinger von Nürnberg) e alla Semperoper Dresden come Tom (Un ballo in
maschera). Nel giugno del 2001 canta, nel ruolo di Jason, nella prima mondiale di Medea, scritta da
Rolf Liebermann, allo Stadttheater Bern. Ha, inoltre, interpretato: Marke in Tristano e Isotta per
l’Opera di Tours; Primo Soldato in Salome al Radio France Festival; Valletto, Alloro e Presidente
del Tribunale nella prima mondiale di Perelà, Uomo di Fumo di Pascal Dusapin; Der Einarmige in
Die Frau Ohne Schatten; Primo Soldato in Salome; Hans Schwarz in Die Meistersinger von
Nürnberg all’Opera National de Paris; Mayor in Jenufa, Der Pfleger des Orest in Elektra al Theatre
du Capitole de Toulouse; Kuno in Der Freischütz e Perelà, Uomo di Fumo all’Opera National di
Montpellier. Recentemente Scott Wilde si é esibito al Concertgebouw di Amsterdam nel ruolo di
Don Estoban in Der Zweg. Altri recenti ruoli sono: Salome (Primo Nazareno) all’Opera Bastille di
Parigi con Pinchas Steinberg ed al Covent Garden di Londra con Andris Nelson, Lady Macbeth al
distretto di Mtsensk al Teatro Real Madrid con Hartmut Haenchen, The Rake’s Progress (Trulove) a
Parigi con Jeffrey Tate, Der fliegender Holländer (Daland) a Glasgow, Wozzeck con Sylvain
Cambreling al Teatro Real di Madrid.
Cagliari, 27 novembre 2012
Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
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Fidelio, capolavoro di Ludwig van Beethoven ed universale inno