Oggetti tecnologici integrativi ___________________ Prefazione Avvertenze di sicurezza di 1 ___________________ base SIMOTION Motion Control Oggetti tecnologici integrativi 2 ___________________ Parte I - Riduttore fisso Parte II - Oggetto ___________________ 3 addizionatore ___________________ 4 Parte III - Oggetto formula 5 ___________________ Parte IV - Sensore Manuale di guida alle funzioni ___________________ 6 Parte V - Oggetto regolatore Parte VI - Regolatore di ___________________ 7 temperatura ___________________ A Elenco delle abbreviazioni Valido dalla versione 4.4 04/2014 Avvertenze di legge Concetto di segnaletica di avvertimento Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio. PERICOLO questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi lesioni fisiche. AVVERTENZA il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni fisiche. CAUTELA indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi. ATTENZIONE indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali. Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali. Personale qualificato Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili pericoli. Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens Si prega di tener presente quanto segue: AVVERTENZA I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto, un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione. Marchio di prodotto Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i diritti dei proprietari. Esclusione di responsabilità Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni. Siemens AG Industry Sector Postfach 48 48 90026 NÜRNBERG GERMANIA Ⓟ 04/2014 Con riserva di modifiche Copyright © Siemens AG 2014. Tutti i diritti riservati Prefazione La presente documentazione è parte integrante del pacchetto di documentazione Descrizione del sistema e delle funzioni. Campo di validità Il presente manuale è valido per SIMOTION SCOUT in combinazione con il pacchetto tecnologico SIMOTION Cam o Cam_ext a partire dalla versione di prodotto V4.4. Sezioni del manuale Le sezioni che seguono descrivono le finalità e le modalità d'uso del manuale. ● Riduttore fisso (parte I) Funzione dell'oggetto tecnologico riduttore fisso ● Oggetto addizionatore (parte II) Funzione degli oggetti addizionatori ● Oggetto formula (parte III) Funzione degli oggetti formula ● Sensore (parte IV) Funzione dell'oggetto tecnologico sensore ● Oggetto regolatore (parte V) Funzione degli oggetti regolatore ● Regolatore di temperatura (parte VI) Funzione dei regolatori di temperatura ● Indice analitico Indice analitico per il reperimento delle informazioni Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 3 Prefazione Documentazione SIMOTION La panoramica della documentazione SIMOTION è riportata nel documento Panoramica documentazione SIMOTION. La documentazione è compresa in versione elettronica nella fornitura di SIMOTION SCOUT e consiste in 10 pacchetti di documenti. Per la versione di prodotto SIMOTION V4.4 sono disponibili i seguenti pacchetti di documentazione: ● SIMOTION Engineering System Utilizzo ● SIMOTION Descrizione del sistema e delle funzioni ● SIMOTION Service e Diagnostica ● SIMOTION IT ● Programmazione SIMOTION ● Programmazione SIMOTION - Riferimenti ● SIMOTION C ● SIMOTION P ● SIMOTION D ● Documentazione integrativa SIMOTION Hotline e indirizzi Internet Ulteriori informazioni Al seguente link sono disponibili informazioni relative: ● all'ordinazione della documentazione / alla panoramica manuali ● altri link per il download di documenti ● all'utilizzo della documentazione online (manuali/cercare e sfogliare informazioni) http://www.siemens.com/motioncontrol/docu Per domande relative alla documentazione tecnica (ad es. suggerimenti, correzioni) si prega di inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] My Documentation Manager Al seguente link sono disponibili informazioni per strutturare individualmente la documentazione sulla base di contenuti Siemens ed adattarli alla propria documentazione della macchina: http://www.siemens.com/mdm Oggetti tecnologici integrativi 4 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Prefazione Training Al seguente link sono disponibili informazioni su SITRAIN - il Training di Siemens per prodotti, sistemi e soluzioni della tecnica di automazione: http://www.siemens.com/sitrain Domande frequenti Le FAQ (Frequently Asked Questions) si trovano nelle SIMOTION Utilities & Applications incluse nella fornitura di SIMOTION SCOUT e nelle pagine di Service&Support alla voce Product Support: http://support.automation.siemens.com Technical Support Per i numeri telefonici dell'assistenza tecnica specifica dei vari Paesi, vedere in Internet in Contatti: http://www.siemens.com/automation/service&support Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 5 Prefazione Oggetti tecnologici integrativi 6 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Indice del contenuto Prefazione .............................................................................................................................................. 3 1 2 3 Avvertenze di sicurezza di base ............................................................................................................ 11 1.1 Avvertenze di sicurezza generali .................................................................................................11 1.2 Indicazioni di sicurezza ................................................................................................................12 Parte I - Riduttore fisso ......................................................................................................................... 13 2.1 2.1.1 Panoramica del riduttore fisso .....................................................................................................13 Panoramica delle funzioni ............................................................................................................13 2.2 2.2.1 2.2.2 2.2.3 2.2.4 Progettazione del riduttore fisso ..................................................................................................15 Creazione di un riduttore fisso .....................................................................................................15 Parametrizzazione/preassegnazione del riduttore fisso ..............................................................17 Configurazione del riduttore fisso ................................................................................................19 Interconnessione del riduttore fisso .............................................................................................22 2.3 2.3.1 2.3.1.1 2.3.1.2 2.3.2 2.3.3 2.3.4 2.3.4.1 2.3.4.2 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso ............................................................................23 Programmazione ..........................................................................................................................23 Sommario comandi ......................................................................................................................23 Comandi .......................................................................................................................................24 Variabili di sistema .......................................................................................................................27 Reazione locale all'allarme ..........................................................................................................28 Menu ............................................................................................................................................29 Menu del riduttore fisso ................................................................................................................29 Riduttore fisso - Menu contestuale ..............................................................................................30 Parte II - Oggetto addizionatore............................................................................................................. 31 3.1 3.1.1 Panoramica dell'oggetto addizionatore ........................................................................................31 Panoramica delle funzioni ............................................................................................................31 3.2 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.2.4 Progettazione degli oggetti addizionatori .....................................................................................33 Creazione di un oggetto addizionatore ........................................................................................33 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto addizionatore ................................................35 Configurazione dell'oggetto addizionatore ...................................................................................36 Interconnessione di un oggetto addizionatore .............................................................................39 3.3 3.3.1 3.3.1.1 3.3.1.2 3.3.2 3.3.3 3.3.4 3.3.4.1 3.3.4.2 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore ...............................................................40 Programmazione ..........................................................................................................................40 Sommario comandi ......................................................................................................................40 Comandi .......................................................................................................................................41 Variabili di sistema .......................................................................................................................42 Reazione locale all'allarme ..........................................................................................................43 Menu ............................................................................................................................................44 Oggetto addizionatore - Menu .....................................................................................................44 Oggetto addizionatore - Menu contestuale ..................................................................................45 Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 7 Indice del contenuto 4 5 Parte III - Oggetto formula ..................................................................................................................... 47 4.1 4.1.1 Panoramica dell'oggetto formula................................................................................................. 47 Panoramica delle funzioni ........................................................................................................... 47 4.2 4.2.1 4.2.2 4.2.3 4.2.4 4.2.5 Progettazione di un oggetto formula ........................................................................................... 51 Creazione di un oggetto formula ................................................................................................. 51 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto formula ......................................................... 53 Configurazione dell'oggetto formula............................................................................................ 55 Interconnessione dell'oggetto formula ........................................................................................ 57 Definizione della formula ............................................................................................................. 58 4.3 4.3.1 4.3.1.1 4.3.1.2 4.3.2 4.3.3 4.3.4 4.3.5 4.3.6 4.3.6.1 4.3.6.2 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula ....................................................................... 59 Programmazione ......................................................................................................................... 59 Sommario comandi ..................................................................................................................... 59 Comandi ...................................................................................................................................... 60 Regole per la definizione delle formule ....................................................................................... 62 Funzioni disponibili nelle formule (Operatori nella formula) ........................................................ 65 Variabili di sistema ...................................................................................................................... 66 Reazione locale all'allarme ......................................................................................................... 70 Menu ........................................................................................................................................... 71 Menu dell'oggetto formula ........................................................................................................... 71 Oggetto formula - Menu contestuale ........................................................................................... 72 4.4 Esempio ...................................................................................................................................... 73 Parte IV - Sensore ................................................................................................................................ 79 5.1 5.1.1 Panoramica del sensore ............................................................................................................. 79 Panoramica delle funzioni ........................................................................................................... 79 5.2 5.2.1 5.2.2 5.2.3 Fondamenti del sensore.............................................................................................................. 82 Funzione principale ..................................................................................................................... 82 Valore di misura .......................................................................................................................... 82 Funzione in dettaglio ................................................................................................................... 83 5.3 5.3.1 5.3.2 Progettazione sensore ................................................................................................................ 84 Creazione del sensore ................................................................................................................ 84 Configurazione del sensore ........................................................................................................ 86 5.4 5.4.1 5.4.1.1 5.4.1.2 5.4.2 5.4.3 5.4.4 5.4.4.1 5.4.4.2 Programmazione/riferimenti del sensore .................................................................................... 88 Programmazione ......................................................................................................................... 88 Sommario comandi ..................................................................................................................... 88 Comandi ...................................................................................................................................... 89 Variabili di sistema ...................................................................................................................... 90 Reazione locale all'allarme ......................................................................................................... 91 Menu ........................................................................................................................................... 92 Menu del sensore ........................................................................................................................ 92 Menu contestuale del sensore .................................................................................................... 93 Oggetti tecnologici integrativi 8 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Indice del contenuto 6 7 A Parte V - Oggetto regolatore ................................................................................................................. 95 6.1 6.1.1 Panoramica dell'oggetto regolatore .............................................................................................95 Panoramica delle funzioni ............................................................................................................95 6.2 6.2.1 Fondamenti dell'oggetto regolatore .............................................................................................97 Descrizione delle funzioni ............................................................................................................97 6.3 6.3.1 6.3.2 6.3.3 6.3.4 6.3.5 Progettazione dell'oggetto regolatore ..........................................................................................99 Creazione di un oggetto regolatore..............................................................................................99 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto regolatore ....................................................101 Configurazione dell'oggetto regolatore ......................................................................................102 Configurazione della regolazione...............................................................................................104 Interconnessione dell'oggetto regolatore ...................................................................................106 6.4 6.4.1 6.4.1.1 6.4.1.2 6.4.2 6.4.3 6.4.3.1 6.4.3.2 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore ..................................................................108 Programmazione ........................................................................................................................108 Sommario comandi ....................................................................................................................108 Comandi .....................................................................................................................................109 Reazione locale all'allarme ........................................................................................................110 Menu ..........................................................................................................................................111 Menu dell'oggetto regolatore......................................................................................................111 Menu contestuale dell'oggetto regolatore ..................................................................................112 Parte VI - Regolatore di temperatura ................................................................................................... 113 7.1 7.1.1 Panoramica del regolatore di temperatura ................................................................................113 Panoramica delle funzioni ..........................................................................................................113 7.2 7.2.1 7.2.2 Fondamenti del regolatore di temperatura .................................................................................114 Funzionamento di un regolatore di temperatura (TO canale di temperatura) ...........................114 Funzioni ......................................................................................................................................115 7.3 7.3.1 7.3.2 7.3.3 7.3.3.1 7.3.3.2 7.3.3.3 7.3.3.4 7.3.3.5 7.3.3.6 7.3.3.7 Progettazione del regolatore di temperatura .............................................................................118 Creazione del regolatore di temperatura ...................................................................................118 Configurazione del regolatore di temperatura nella lista esperti ...............................................119 Configurazione del regolatore di temperatura ...........................................................................120 Parametri di funzionamento (.generalParameter) ......................................................................120 Dati di configurazione per l'ingresso analogico..........................................................................122 Dati di configurazione del regolatore .........................................................................................126 Dati di configurazione di identificazione .....................................................................................133 Trattamento dell'uscita dei valori di misura ................................................................................135 Definizione dei valori limite ........................................................................................................136 Clock di sistema e velocità di esecuzione .................................................................................137 Elenco delle abbreviazioni ................................................................................................................... 143 A.1 Elenco delle abbreviazioni .........................................................................................................143 Indice analitico .................................................................................................................................... 145 Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 9 Indice del contenuto Oggetti tecnologici integrativi 10 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Avvertenze di sicurezza di base 1.1 1 Avvertenze di sicurezza generali AVVERTENZA Pericolo di morte in caso di inosservanza delle avvertenze di sicurezza e dei rischi residui L'inosservanza delle avvertenze di sicurezza e dei rischi residui contenute nella relativa documentazione hardware può avere come conseguenza incidenti che possono provocare gravi lesioni o la morte. • Rispettare le avvertenze di sicurezza contenute nella documentazione hardware. • Nella valutazione dei rischi occorre tenere conto dei rischi residui. AVVERTENZA Pericolo di morte per malfunzionamenti della macchina dovuti a parametrizzazione errata o modificata Una parametrizzazione errata o modificata può provocare malfunzionamenti delle macchine con conseguente pericolo di lesioni che possono mettere anche in pericolo la vita della persone. • Proteggere le parametrizzazioni da ogni accesso non autorizzato. • Gestire gli eventuali malfunzionamenti con provvedimenti adeguati (ad es. ARRESTO DI EMERGENZA oppure OFF DI EMERGENZA). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 11 Avvertenze di sicurezza di base 1.2 Indicazioni di sicurezza 1.2 Indicazioni di sicurezza Nota Indicazioni di sicurezza Siemens commercializza prodotti di automazione e di azionamento per la sicurezza industriale che contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchinari, apparecchiature e/o reti. Questi prodotti sono componenti essenziali di una concezione globale di sicurezza industriale. In quest’ottica i prodotti Siemens sono sottoposti ad un processo continuo di sviluppo. Consigliamo pertanto di controllare regolarmente la disponibilità di aggiornamenti relativi ai prodotti. Per il funzionamento sicuro di prodotti e soluzioni Siemens è necessario adottare idonee misure preventive (ad es. un concetto di protezione di cella) e integrare ogni componente in un concetto di sicurezza industriale globale all’avanguardia. In questo senso si devono considerare anche gli eventuali prodotti impiegati di altri costruttori. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza industriale, vedere http://www.siemens.com/industrialsecurity. Per restare informati sugli aggiornamenti cui vengono sottoposti i nostri prodotti, suggeriamo di iscriversi ad una newsletter specifica del prodotto. Per ulteriori informazioni, vedere http://support.automation.siemens.com AVVERTENZA Pericolo a causa di stati operativi non sicuri dovuti a manipolazione del software Qualsiasi alterazione del software (ad es. virus, cavalli di Troia, malware, bug) può provocare stati operativi non sicuri dell'impianto e di conseguenza il rischio di morte, lesioni gravi e danni materiali. • Mantenere aggiornato il software. Ulteriori informazioni e newsletter si trovano all'indirizzo: http://support.automation.siemens.com • Integrare i componenti di automazione e azionamento in un sistema coerente di Industrial Security dell'impianto o della macchina in base allo stato attuale della tecnica. Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.siemens.com/industrialsecurity • Tutti i prodotti utilizzati vanno considerati nell'ottica di questo sistema coerente di Industrial Security. Oggetti tecnologici integrativi 12 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.1 Panoramica del riduttore fisso 2.1.1 Panoramica delle funzioni 2 L'oggetto tecnologico riduttore fisso consente di realizzare un sincronismo fisso (senza attivazione/disattivazione della sincronizzazione) in base a un fattore di riduzione predefinito. Un riduttore fisso converte una grandezza d'ingresso in una grandezza d'uscita con un rapporto di trasmissione configurato (fattore di riduzione). Un riduttore fisso viene interconnesso sul lato ingresso e sul lato uscita con un vettore movimento. La funzionalità fondamentale è la moltiplicazione del vettore d'ingresso per il rapporto di trasmissione configurato, ovvero le singole componenti vettoriali vengono moltiplicate per il fattore di riduzione. È possibile impostare un sincronismo assoluto o relativo, con o senza offset. Le variazioni dell'offset, del riduttore e le commutazioni degli ingressi vengono trasmesse direttamente. È possibile effettuare una variazione volante del valore master (transizione diretta). Non viene preso in considerazione alcun limite, alcuna fase transitoria, alcuna correzione (tranne il valore di offset). È possibile interconnettere l'interfaccia di uscita con un asse di posizionamento e con le funzioni TO _runpositionbasedmotionin o _runvelovitybasedmotionin attivare l'acquisizione dei valori d'uscita dell'azionamento fisso sull'asse. Applicazioni Un TO riduttore fisso può essere utilizzato ad esempio nel modo seguente: ● per includere diametri in una grandezza master ● per realizzare un rapporto di trasmissione fisso senza accoppiamento ● come il riduttore mobile sul master, gli slave vengono "agganciati" o "sganciati". Di conseguenza il riduttore è sempre sincronizzato con il master. Esempio: Un nastro di carta si muove in modo sincrono con il master. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 13 Parte I - Riduttore fisso 2.1 Panoramica del riduttore fisso Interconnessione Figura 2-1 Modello di oggetto riduttore fisso Un riduttore fisso dispone di un ingresso e di un'uscita. Il vettore di ingresso è del tipo MotionIn, il vettore d'uscita è del tipo MotionOut. Questi vettori comprendono le componenti corsa (s), velocità (v) e accelerazione (a). Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Fattore di riduzione Il rapporto di trasmissione (fattore di riduzione) può essere specificato a scelta come valore razionale (LREAL) o come rapporto di due numeri a 32 bit (DINT) come numeratore / denominatore. Il rapporto di trasmissione (fattore di riduzione) può essere modificato mediante funzioni/comandi. Traslazione (offset) Sul lato ingresso e sul lato uscita può essere impostato un offset. Un offset ha effetto solo nel sincronismo riferito alla posizione. L'offset viene indicato nell'unità utente impostata. La posizione slave può essere adattata con l'offset master o l'offset slave. La differenza è: ● Offset master: il fattore di riduzione viene calcolato nell'offset ● Offset slave: il fattore di riduzione non viene calcolato nell'offset Oggetti tecnologici integrativi 14 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso Unità Le unità possono essere impostate nel TO riduttore fisso, esse agiscono sul lato di ingresso e sul lato di uscita. Esempio: Asse 1 - Riduttore fisso - Asse 2 ● Sull'asse 1 sono impostati [mm]. ● Sul riduttore fisso sono impostati [m]. ● Sull'asse 2 sono impostati [m]. Una posizione ad es. di tre millimetri nell'asse 1 corrisponde, quindi, a tre metri nell'interfaccia di ingresso del riduttore fisso. 2.2 Progettazione del riduttore fisso 2.2.1 Creazione di un riduttore fisso Gli oggetti tecnologici riduttore fisso vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECHNOLOGIE. Essi possono essere interconnessi con oggetti tecnologici adatti dell'apparecchio. Procedimento 1. Per creare un nuovo oggetto tecnologico riduttore fisso, fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Aggiungi riduttore fisso. È inoltre possibile copiare negli Appunti un TO riduttore fisso esistente e incollarlo con un altro nome. Figura 2-2 Rappresentazione di riduttori fissi nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 15 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso Figura 2-3 Inserimento di un riduttore fisso 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo TO riduttore fisso viene aggiunto sotto TECHNOLOGIE. Oggetti tecnologici integrativi 16 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso 2.2.2 Parametrizzazione/preassegnazione del riduttore fisso Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Preassegnazioni. Figura 2-4 TO riduttore fisso: Preassegnazioni Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 17 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso Preassegnazioni del riduttore fisso Questa finestra consente di specificare i parametri (preassegnazione) per richiamare il riduttore fisso (_enableFixedGearing o _disableFixedGearing). Se non si specifica ulteriormente la programmazione, vengono utilizzati questi valori sostitutivi. È possibile impostare i seguenti parametri Tabella 2- 1 TO riduttore fisso: parametri impostabili per la preassegnazione Campo/pulsante Significato/istruzione Direzione Definire qui la direzione del cambio elettronico. Tipo di cambio elettronico Selezionare qui il tipo di cambio elettronico (assoluto o relativo). Modalità del fattore di riduzione Consente di specificare la modalità del fattore di riduzione. In funzione del modulo selezionato vengono visualizzati altri parametri (come valore razionale (LREAL) o come rapporto di due numeri a 32 bit (DINT) come numeratore/denominatore. Numeratore È qui possibile inserire il numeratore del fattore di riduzione come rapporto numeratore-denominatore. Denominatore È qui possibile inserire il denominatore del fattore di riduzione come rapporto numeratore-denominatore. Attivazione Consente di specificare il tipo di attivazione del sincronismo fisso. Valore master posizione Consente di immettere la posizione del valore master per l'attivazione. Disattivazione Consente di specificare il tipo di disattivazione del sincronismo fisso. Valore master posizione Consente di immettere la posizione del valore master per la disattivazione. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 13) Sommario comandi (Pagina 23) Oggetti tecnologici integrativi 18 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso 2.2.3 Configurazione del riduttore fisso Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Configurazione. Figura 2-5 Configurazione del riduttore fisso Figura 2-6 Configurazione delle proprietà modulo dell'uscita di un riduttore fisso Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 19 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso Configurazione del riduttore fisso Questa finestra consente di specificare la configurazione dell'ingresso e dell'uscita. È possibile impostare i seguenti parametri: Campo/pulsante Significato/istruzione Nome LED: Nome del riduttore fisso Ignora posizione Se si inserisce il segno di spunta, come base del riduttore viene utilizzata la velocità. Configurazione Consente di impostare le unità: lineari o rotatorie Agiscono sul lato di uscita. Sul lato ingresso vengono applicati i valori nelle relative unità o visualizzati senza unità. Clock di esecuzione Consente di scegliere il clock dell'IPO o dell'IPO_2. Lato ingresso Consente di specificare la validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi. Lato uscita Consente di definire le proprietà di modulo dell'uscita. Se si inserisce il segno di spunta, vengono visualizzati i parametri. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 13) Sommario comandi (Pagina 23) Oggetti tecnologici integrativi 20 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso Base del riduttore È necessario impostare la base del riduttore (dato di configurazione motionBase), ovvero: ● Posizione (POSITION): moltiplicazione di posizione, velocità, accelerazione (s, v, a) ● Velocità (VELOCITY): moltiplicazione di velocità e accelerazione (v, a) Nel vettore d'uscita sono disponibili tutti i componenti. Nel caso della base del riduttore velocità, nel vettore d'uscita la componente posizione viene impostata a zero. Un eventuale offset disponibile viene aggiunto alla grandezza indicata mediante la base di spostamento. Proprietà del modulo L'impostazione del modulo sul lato uscita viene ricavata dal sistema oppure può essere impostata mediante il dato di configurazione MotionOut.modulo. ● L'impostazione del modulo viene rilevata dal TO inserito a valle durante l'impostazione del sistema (SYSTEM), se questo TO e le sue proprietà di modulo sono definibili in modo univoco. (Un oggetto formale non dispone, ad es. di proprietà di modulo.) ● In tutti gli altri casi viene utilizzata la proprietà di modulo impostata nel TO (DIRECT). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 21 Parte I - Riduttore fisso 2.2 Progettazione del riduttore fisso 2.2.4 Interconnessione del riduttore fisso Procedimento 1. Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Interconnessioni. Figura 2-7 Interconnessione del riduttore fisso Questa finestra consente di interconnettere l'ingresso del riduttore fisso ad es. con degli assi. 2. A tal fine, fare clic nel relativo campo d'immissione a destra per scegliere l'oggetto desiderato (gli oggetti devono essere già stati creati). Figura 2-8 Interconnessione del riduttore fisso con l'asse Nota L'interconnessione con un profilo di camma elettronica è prevista per una successiva versione software, quindi non svolge alcuna funzione in questa versione V3.2. Oggetti tecnologici integrativi 22 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.1 Programmazione 2.3.1.1 Sommario comandi Tabella 2- 2 TO riduttore fisso: Sommario comandi Comando Funzionalità _enableFixedGearMotionIn Attivazione/disattivazione del vettore d'ingresso _disableFixedGearMotionIn _enableFixedGearing Attivazione/disattivazione del riduttore fisso _disableFixedGearing _setFixedGearingOffset Offset sul lato ingresso/uscita impostazione _setFixedGearMaster Passaggio al valore master _resetFixedGear Reset del riduttore _resetFixedGearError Reset degli errori _resetFixedGearConfigDataBuffer Eliminazione dei dati di configurazione raccolti _bufferFixedGearCommandId Salvataggio intermedio di CommandId e dello stato del comando _removeBufferedFixedGearCommandId Eliminazione di CommandId _getStateOfFixedGearCommand Lettura dello stato del comando _getFixedGearErrorNumberState Lettura del numero d'errore Nota Una lista completa dei comandi e della relativa sintassi, delle variabili di sistema e dei messaggi d'errore è riportata nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 23 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.1.2 Comandi Attivazione/disattivazione del vettore d'ingresso Nota Le interfacce di interconnessione sul lato di ingresso vengono attivate/disattivate separatamente dalla funzionalità. Se i valori d'ingresso sono inattivi, vengono utilizzati i valori sostitutivi. ● _enableFixedGearMotionIn: utilizzo dei valori d'ingresso interconnessi ● _disableFixedGearMotionIn: disattivazione dei valori d'ingresso interconnessi; vengono utilizzati i valori sostitutivi (variabili di sistema motionInDefault e motionOutDefault). I comandi sono sincroni. L'ingresso e l'uscita sono attivi dopo l'avvio del controllore, se sono interconnessi. È possibile un'interrogazione di stato tramite le variabili di sistema motionIn.state e motionOut.state. Se l'ingresso e l'uscita non sono interconnessi, viene generato un errore (l'allarme viene emesso dapprima con il prefisso _enable...In). Attivazione/disattivazione del riduttore fisso ● _enableFixedGearing: attivazione della funzionalità del riduttore Il comando è sincrono. – Il riduttore viene attivato mediante _enableFixedGearing senza funzione di transizione. – Il rapporto di riduzione viene definito nel parametro della funzione. – Il parametro startPosition... è valido solo quando viene impostato per la posizione Position di base del riduttore. ● _disableFixedGearing: disattivazione della funzionalità del riduttore – Il riduttore viene disattivato mediante _disableFixedGearing senza funzione di transizione. – I valori di interconnessione sul lato di uscita dipendono dal parametro motionOutBehaviourMode del comando _disableFixedGearing(). Per _disableFixedGearing è possibile effettuare le seguenti impostazioni: ● Bloccare un valore ● Definire un valore sostitutivo ● Assegnare il valore "0,0" Oggetti tecnologici integrativi 24 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso cambio elettronico assoluto o relativo Con il parametro gearingType del comando _enableFixedGearing è possibile impostare il cambio su sincronismo assoluto o relativo. ● Nel caso del sincronismo assoluto (ABSOLUTE) i valori d'ingresso e d'uscita vengono interpretati in modo "assoluto", ovvero accoppiati direttamente. ● Nel caso del sincronismo relativo (RELATIVE) l'ingresso e l'uscita vengono interpretati in modo relativo, ovvero accoppiati in modo sfasato. Direzione Il parametro direction del comando _enableFixedGearing consente di impostare il fattore di riduzione in direzione concorde oppure in direzione discorde (corrisponde al fattore di riduzione negativo): ● POSITIVE significa in direzione concorde, ciò significa che gli assi si muovono nella stessa direzione ● NEGATIVE significa in direzione discorde, ciò significa che gli assi si muovono in direzione contraria Validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi I valori interconnessi vengono attivati/disattivati mediante un comando (_enableFixedGearMotionIn/ _disableFixedGearMotionIn). Il dato di configurazione MotionIn.behaviorByInvalidInterface consente di impostare se, per i valori d'interconnessione attivati ma non validi vengono usati: ● l'ultimo valore valido (LAST_VALID_INTERFACE_VALUE) oppure ● i valori sostitutivi (DEFAULT_VALUE) (dopo l'avvio del sistema l'ultimo valore valido è 0). Se le interfacce di interconnessione sul lato d'ingresso sono disattivate, viene utilizzato il valore sostitutivo. Impostazione dell'offset sul lato ingresso/uscita _setFixedGearingOffset: trasla il cambio elettronico con riferimento al valore master o slave. Il parametro activationMode del comando _setFixedGearingOffset consente di commutare l'offset. Tale commutazione vale: ● per il sincronismo successivo e tutti quelli seguenti, se è impostato DEFAULT_VALUE ● solo per il sincronismo corrente, se è stato impostato ACTUAL_VALUE ● per il sincronismo corrente e tutti quelli seguenti, se è stato impostato ACTUAL_AND_DEFAULT_VALUE Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 25 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso Un offset riferito al sincronismo attuale permane soltanto per tutta la durata di _enableFixedGearing, ciò significa che l'offset viene assegnato direttamente all'_enableFixedGearing attivo. L'offset attuale viene eseguito senza procedura di compensazione e pertanto ha effetto immediato. Passaggio al valore master Il master attivo può essere commutato online mediante la funzione _setFixedGearingMaster. Oggetti tecnologici integrativi 26 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.2 Variabili di sistema I valori di ingresso e uscita di un TO riduttore fisso possono essere letti mediante le variabili di sistema. Tabella 2- 3 TO riduttore fisso: Variabili di sistema Variabile di sistema Tipo Descrizione Note StructFixedGearMotionIn Vettore d'ingresso StructMotionVector Componenti del vettore d'ingresso s LREAL Posizione Il vettore d'ingresso deve essere interconnesso. v LREAL Velocità a motionIn value LREAL Accelerazione state EnumActiveInactive Status lastValidInterface Value StructMotionVector ultimi valori validi s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione EnumInterfaceValueDefaultValue Validità motionInDefault validity StructMotionVector Valori sostitutivi per il vettore d'ingresso motionOut StructFixedGearMotionOut Vettore d'uscita StructMotionVector Componenti del vettore d'uscita s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione StructMotionVector Risultato della funzione del riduttore s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione StructMotionVector Valori sostitutivi per il vettore d'uscita value fixedGearValue motionOutDefault sola lettura Per disattivare la funzione, vedere _disable FixedGearing Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 27 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.3 Reazione locale all'allarme Allarmi tecnologici Vengono generati gli allarmi standard degli oggetti tecnologici, ad esempio gli errori di interconnessione o i parametri non consentiti. Reazioni locali In caso di errore si verificano le seguenti reazioni locali: ● Nessuna (NONE) ● Arresto dell'elaborazione degli oggetti tecnologici (DISABLE) ● Arresto della decodifica dei comandi (DECODE_STOP) È possibile impostare la reazione locale nella configurazione degli allarmi sotto TechnologicalFaultTask. Oggetti tecnologici integrativi 28 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.4 Menu 2.3.4.1 Menu del riduttore fisso Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Chiudi Con questa funzione viene chiusa la finestra attiva nel campo di lavoro. Proprietà Questa funzione consente di visualizzare le proprietà del riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. In questa finestra è possibile modificare il nome dell'oggetto e indicare autore e versione. Configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione dell'ingresso e dell'uscita. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i parametri (preassegnazione) per richiamare il riduttore fisso (_enableFixedGearing o _disableFixedGearing). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere l'ingresso del riduttore fisso ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 29 Parte I - Riduttore fisso 2.3 Programmazione/riferimenti del riduttore fisso 2.3.4.2 Riduttore fisso - Menu contestuale Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Apri configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione dell'ingresso e dell'uscita. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i parametri (preassegnazione) per richiamare il riduttore fisso (_enableFixedGearing o _disableFixedGearing). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere l'ingresso del riduttore fisso ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per il riduttore fisso selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Importa oggetto Con Importazione oggetto è possibile visualizzare una finestra per l'importazione di XML. In questa finestra si possono definire i parametri per l'importazione XML. Salva progetto ed esporta oggetto Il comando Salva progetto ed esporta oggetto consente di visualizzare una finestra per l'esportazione XML. In questa finestra si possono impostare i parametri per l'esportazione XML. Oggetti tecnologici integrativi 30 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.1 Panoramica dell'oggetto addizionatore 3.1.1 Panoramica delle funzioni 3 Mediante la tecnologia oggetto addizionatore è possibile aggiungere fino a quattro vettori d'ingresso per un vettore d'uscita. I vettori d'ingresso sono del tipo MotionIn, il vettore d'uscita è del tipo MotionOut. Nell'oggetto addizionatore non esistono limitazioni. Per i segnali d'ingresso non continui non viene presa in considerazione alcuna fase transitoria. Applicazioni Un oggetto addizionatore ad esempio può essere usato nel modo seguente: ● per l'aggiunta di sovrapposizioni / offset nel percorso del segnale principale ad es. registro del colore, registro di sezione su nastro di carta Interfacce Figura 3-1 Modello oggetto addizionatore Un oggetto addizionatore esegue la somma dei quattro vettori d'ingresso. I valori del vettore d'ingresso vengono creati dai valori di interconnessione, dagli ultimi valori di interconnessione validi o dai valori sostitutivi. Mediante un comando viene attivato/disattivato un vettore d'ingresso interconnesso, altrimenti viene utilizzato il valore sostitutivo. Il vettore di uscita può essere attivato o disattivato (bloccato). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 31 Parte II - Oggetto addizionatore 3.1 Panoramica dell'oggetto addizionatore Interconnessione Il primo ingresso deve essere connesso, gli altri ingressi e l'uscita possono essere connessi. Con il primo vettore d'ingresso vengono definite quali grandezze tecnologiche vengono aggiunte e per quale vettore di uscita siano rilevanti. I vettori d'ingresso non interconnessi possono essere predefiniti dal programma utente mediante variabili di sistema. I vettori d'ingresso possono essere interconnessi una volta ("single-point") ma non commutati, il vettore di uscita può spesso essere interconnesso il numero di volte desiderato ("multi-point"). Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Proprietà modulo Le grandezze da aggiungere possono essere grandezze del modulo. Il vettore di uscita può essere una grandezza del modulo. Le lunghezze modulo d'ingresso e d'uscita possono essere diverse. I rapporti del modulo possono essere impostati nel lato uscita dell'oggetto addizionatore. La lunghezza modulo dell'uscita viene ricavata dall'interconnessione dal lato uscita oppure può essere specificata direttamente (impostata tramite la configurazione). Sottrazione Le sottrazioni possono essere eseguite mediante la configurazione (inversione) per ogni ingresso. Unità Le unità possono essere impostate nell'oggetto addizionatore, esse agiscono sul lato ingresso e sul lato uscita. Esempio: Asse 1, 2 - Oggetto addizionatore - Asse 3 ● Sull'asse 1, 2 sono impostati [mm]. ● Sull'oggetto addizionatore sono impostati [m]. ● Sull'asse 2 sono impostati [m]. Una posizione, ad es., di tre millimetri nell'asse 1 corrisponde quindi a tre metri nell'interfaccia di ingresso dell'oggetto addizionatore. Oggetti tecnologici integrativi 32 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori 3.2.1 Creazione di un oggetto addizionatore Gli oggetti addizionatori vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECHNOLOGIE Essi possono essere interconnessi con oggetti tecnologici adatti dell'apparecchio. Procedimento 1. Per creare un nuovo oggetto addizionatore, fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Aggiungi oggetto addizionatore. È inoltre possibile copiare un oggetto addizionatore esistente negli Appunti, quindi incollarlo assegnandogli un nuovo nome. Figura 3-2 Rappresentazione degli oggetti addizionatori nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 33 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori Figura 3-3 Aggiunta dell'oggetto addizionatore 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo oggetto addizionatore viene aggiunto sotto TECHNOLOGIE. Oggetti tecnologici integrativi 34 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori 3.2.2 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto addizionatore Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Preassegnazioni. Figura 3-4 Oggetto addizionatore: Preassegnazioni Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi (preassegnazione) per richiamare l'oggetto addizionatore (_enableAdditionObject o _disableAdditionObject). Preassegnazione dell'oggetto addizionatore Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi (preassegnazione) degli ingressi per richiamare l'oggetto addizionatore (_enableAdditionObject o _disableAdditionObject). Campo/pulsante Significato/istruzione Connettore di ingresso Ingresso di movimento da 1 a 4 Valore sostitutivo per I valori d'ingresso vengono creati dai valori interconnessi, dagli ultimi valori interconnessi validi o dai valori sostitutivi. Per la posizione, la velocità e l'accelerazione è possibile specificare dei valori sostitutivi. Valore sostitutivo Immettere i valori sostitutivi in questo campo. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 35 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 31) Sommario comandi (Pagina 40) 3.2.3 Configurazione dell'oggetto addizionatore Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Configurazione. Figura 3-5 Configurazione dell'oggetto addizionatore Figura 3-6 Configurazione delle proprietà modulo dell'uscita di un oggetto addizionatore Oggetti tecnologici integrativi 36 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori Configurazione dell'oggetto addizionatore Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e dell'uscita. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 3- 1 Tecnologia oggetto addizionatore: parametri impostabili per la configurazione Campo/pulsante Significato/istruzione Nome LED: Nome dell'oggetto addizionatore Ignora posizione Se si inserisce il segno di spunta, come base dell'addizionatore viene utilizzata la velocità. Configurazione Consente di impostare le unità: lineare o rotatoria Clock di esecuzione Consente di scegliere il clock dell'IPO o dell'IPO_2. lato ingresso Consente di specificare l'inversione dell'ingresso, la validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi. lato uscita Consente di definire la proprietà di modulo dell'uscita. Se si inserisce il segno di spunta, vengono visualizzati i parametri. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 31) Sommario comandi (Pagina 40) Base dell'addizionatore La base dell'addizionatore (dato di configurazione motionBase) deve essere definita, ovvero ● Posizione (POSITION): addizione di posizione, velocità, accelerazione (s, v, a) ● Velocità (VELOCITY): addizione di velocità e accelerazione (v, a) Tutti i vettori d'ingresso ottengono la stessa base dell'addizionatore. Solo i relativi componenti vettoriali hanno un valore valido nel vettore d'uscita. Gli altri componenti vengono impostati a zero. Nota: l'aggiunta mirata di un componente nel vettore movimento, ad esempio il momento, può avvenire mediante un oggetto formula. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 37 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori Unità Per la rappresentazione delle unità di lunghezza sono disponibili le seguenti unità fondamentali: ● Lineare ● Rotatorio ● Nessuna unità Le unità impostate sono valide per il lato uscita. Sul lato ingresso i valori vengono aggiunti indipendentemente dalla corrispondenza delle unità. Pertanto tutte le variabili di sistema valide sul lato uscita dispongono dell'unità configurata, mentre a tutte le variabili di sistema valide sul lato ingresso non è associata alcuna unità. Proprietà del modulo L'impostazione del modulo sul lato uscita viene ricavata dal sistema o può essere effettuata mediante il dato di configurazione MotionOut.modulo: ● Nell'impostazione "riconoscimento automatico" sul lato uscita viene verificata la chiarezza delle interconnessioni. Se è possibile effettuare un'assegnazione univoca, vengono usate le informazioni della rappresentazione del vettore d'uscita. Se per l'oggetto interconnesso sul lato uscita esiste una rappresentazione modulo, il vettore d'uscita viene calcolato già in tale rappresentazione. Se non è possibile effettuare alcuna assegnazione univoca, non viene eseguito alcun adattamento e viene generato un errore o un allarme. ● Nell'impostazione "Determinato dalla configurazione", per il vettore d'uscita è possibile scegliere una rappresentazione del modulo. Inversione dell'ingresso Tramite i dati di configurazione MotionIn#.invert è possibile configurare un'inversione del segnale per ogni ingresso, prima dell'addizione. L'inversione è valida per la posizione, la velocità e l'accelerazione. La variabile di sistema sul lato ingresso (motionIn#) mostra il valore invertito o scrive il valore dopo l'inversione. Oggetti tecnologici integrativi 38 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.2 Progettazione degli oggetti addizionatori 3.2.4 Interconnessione di un oggetto addizionatore Procedimento 1. Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Interconnessioni. Figura 3-7 Interconnessione di un oggetto addizionatore Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto addizionatore ad es. con degli assi. 2. A tal fine, fare clic nel relativo campo d'immissione a destra per scegliere l'oggetto desiderato (gli oggetti devono essere già stati creati). Figura 3-8 Interconnessione dell'oggetto addizionatore con l'asse Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 39 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.1 Programmazione 3.3.1.1 Sommario comandi Tabella 3- 2 Tecnologia oggetto addizionatore: Sommario comandi Comando Funzionalità _enableAdditionObjectIn Attivazione e disattivazione dei vettori d'ingresso _disableAdditionObjectIn _changeEnableModeOfAdditionObject commutazione contemporanea _resetAdditionObject Reset dell'oggetto addizionatore _resetAdditionObjectError Reset degli errori _resetAdditionObjectConfigDataBuffer Eliminazione dei dati di configurazione raccolti _bufferAdditionObjectCommandId Salvataggio intermedio di CommandId e dello stato del comando _removeBufferedAdditionObjectCommandId Eliminazione di CommandId _getStateOfAdditionObjectCommand Lettura dello stato del comando _getAdditionObjectErrorNumberState Lettura del numero d'errore Nota Una lista completa dei comandi e della relativa sintassi, delle variabili di sistema e dei messaggi d'errore è riportata nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi 40 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.1.2 Comandi Attivazione e disattivazione dei vettori d'ingresso ● _enableAdditionObjectIn: attivazione dei vettori d'ingresso ● _disableAdditionObjectIn: disattivazione dei vettori d'ingresso I comandi sono sincroni. È possibile attivare/disattivare contemporaneamente tutti e quattro i vettori d'ingresso mediante un unico comando. Vengono aggiunti sempre tutti i valori d'ingresso. I valori d'ingresso vengono creati dai valori interconnessi, dagli ultimi valori interconnessi validi o dai valori sostitutivi. ● Per i valori di interconnessione non attivati vengono usati i valori sostitutivi. ● Con l'interfaccia di interconnessione disattivata sul lato d'ingresso vengono utilizzati inoltre gli ultimi valori validi o i valori sostitutivi. Gli ingressi e l'uscita sono attivi dopo l'avvio del controllore, se sono interconnessi (è possibile eseguire una query di stato mediante una variabile di sistema). Se gli ingressi e l'uscita non sono interconnessi, viene emesso un errore (l'allarme viene emesso dapprima con il prefisso _enable...In). Validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi Tramite i dati di configurazione MotionIn#. behaviorByInvalidInterface è possibile specificare se, per i valori di interconnessione attivati ma non validi vengono usati: ● l'ultimo valore valido (LAST_VALID_INTERFACE_VALUE) o ● i valori sostitutivi (DEFAULT_VALUE) (dopo l'avvio del sistema l'ultimo valore valido è 0). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 41 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.2 Variabili di sistema I valori di ingresso e uscita di un oggetto addizionatore vengono letti mediante variabili di sistema. Tabella 3- 3 Tecnologia oggetto addizionatore: Variabili di sistema Variabile di sistema Tipo Descrizione StructAdditionObjectMotionIn StructMotionVector 1. Vettore d'ingresso Il primo ingresso deve essere Componenti del 1° interconnesso. vettore d'ingresso s LREAL Posizione v LREAL Velocità a motionIn1 value Note LREAL Accelerazione state EnumActiveInactive Status lastValidInterface Value StructMotionVector ultimi valori validi s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione EnumInterfaceValueDefaultValue Validità motionIn1Default validity StructMotionVector Valori sostitutivi per il 1° vettore d'ingresso motionIn2 StructAdditionObjectMotionIn 2° vettore d'ingresso motionIn2Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 2° vettore d'ingresso motionIn3 StructAdditionObjectMotionIn 3. Vettore d'ingresso motionIn3Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 3° vettore d'ingresso motionIn4 StructAdditionObjectMotionIn 4. Vettore d'ingresso motionIn4Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 4° vettore d'ingresso motionOut StructAdditionObjectMotionOut Vettore d'uscita StructMotionVector Componenti del vettore d'uscita s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione StructMotionVector Risultato della funzione di addizione s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione value additionResult Oggetti tecnologici integrativi 42 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.3 Reazione locale all'allarme Allarmi tecnologici Vengono generati gli allarmi standard degli oggetti tecnologici, ad esempio gli errori di interconnessione o i parametri non consentiti. Reazioni locali In caso di errore si verificano le seguenti reazioni locali: ● Nessuna (NONE) ● Arresto dell'elaborazione degli oggetti tecnologici (DISABLE) È possibile impostare la reazione locale nella configurazione degli allarmi sotto TechnologicalFaultTask. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 43 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.4 Menu 3.3.4.1 Oggetto addizionatore - Menu Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Chiudi Con questa funzione viene chiusa la finestra attiva nel campo di lavoro. Proprietà Questa funzione consente di visualizzare le proprietà dell'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa finestra è possibile modificare il nome dell'oggetto e indicare autore e versione. Configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e dell'uscita. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi degli ingressi per richiamare l'oggetto addizionatore (_enableAdditionObject o _disableAdditionObject). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto addizionatore ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Oggetti tecnologici integrativi 44 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore 3.3.4.2 Oggetto addizionatore - Menu contestuale Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Apri configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e dell'uscita. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi degli ingressi per richiamare l'oggetto addizionatore (_enableAdditionObject o _disableAdditionObject). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto addizionatore ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto addizionatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Importa oggetto Con Importazione oggetto è possibile visualizzare una finestra per l'importazione di XML. In questa finestra si possono definire i parametri per l'importazione XML. Salva progetto ed esporta oggetto Il comando Salva progetto ed esporta oggetto consente di visualizzare una finestra per l'esportazione XML. In questa finestra si possono impostare i parametri per l'esportazione XML. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 45 Parte II - Oggetto addizionatore 3.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto addizionatore Oggetti tecnologici integrativi 46 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.1 Panoramica dell'oggetto formula 4.1.1 Panoramica delle funzioni 4 La tecnologia oggetto formula può essere utilizzata nell'interconnessione TO con grandezze scalari del tipo LREAL e DINT nonché su vettori movimento del tipo MotionIn e MotionOut. Le componenti di un "vettore movimento generalizzato" possono essere modificate singolarmente, ma il vettore movimento viene interconnesso nel suo complesso. L'oggetto formula è un oggetto tecnologico indipendente, che può essere interconnesso con altri oggetti tecnologici. Applicazioni Un oggetto formula può essere utilizzato per modificare grandezze scalari, nel percorso del segnale principale, tra oggetti interconnessi, ad esempio: ● Sovrapposizione del momento ● Sovrapposizione della velocità master ● Modifica delle grandezze dei momenti B+, B● Trasmissione dei limiti dei momenti ● Trasmissione dei momenti Operazioni È possibile svolgere le seguenti operazioni (l'elenco completo è disponibile nella sezione "Funzioni disponibili nelle formule"): ● Modifica di grandezze scalari nell'oggetto tecnologico interconnessione ● Aggiunta/sottrazione ● Inversione (modifica del segno) ● Offset ● Moltiplicazione ● Divisione ● Inserimento, sblocco (anche per la moltiplicazione) ● Limitazione (minimo, massimo) ● operazioni logiche (gestione dell'abilitazione) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 47 Parte III - Oggetto formula 4.1 Panoramica dell'oggetto formula Interfacce e interconnessione Figura 4-1 Modello di oggetto formula Un oggetto formula dispone dei seguenti ingressi/uscite in diversi formati/tipi: ● 3 vettori movimento/componenti vettoriali ● 4 DINT scalari ● 4 LREAL scalari L'interconnessione di ogni ingresso/uscita è opzionale e viene effettuata durante la configurazione. Tuttavia viene verificato se almeno un ingresso è collegato (altrimenti viene generato un errore d'interconnessione). Oggetti tecnologici integrativi 48 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.1 Panoramica dell'oggetto formula Le interfacce di ingresso vengono definite come locali, ovvero sulle interfacce non avviene alcun passaggio di apparecchio. Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Definizione La formula deve essere definita mediante il comando _defineFormula per testo in chiaro (stringa non più lunga di 80 caratteri) ricorrendo a funzioni (incorporate) (per le possibili funzioni vedere la sezione "Funzioni disponibili nelle formule (Operatori nella formula)".) A tal fine è necessario specificare il numero di formula. Regole Il valore di uscita al momento k può essere calcolato sulla base degli ingressi al momento k e delle uscite al momento k-1: Ai,k = f (E1,k ... En,k , A1,k-1 ... Am,k-1) Vale quanto segue: ● La sequenza del calcolo delle singole formule non è rilevante. ● La formula relativa ad un'uscita può essere commutata online. ● Non viene effettuata alcuna conversione esplicita. ● Per i vettori, ogni componente deve essere descritta sul lato uscita. ● I valori d'uscita vengono memorizzati in caso di disattivazione. ● È possibile impostare i valori d'uscita (ad es. valore iniziale per l'integratore). ● Le componenti del vettore non vengono mantenute in modo coerente. Le istruzioni vengono calcolate in modo sequenziale in ogni ciclo Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 49 Parte III - Oggetto formula 4.1 Panoramica dell'oggetto formula Unità Tutti i valori scalari vengono interpretati come non associati ad alcuna unità; pertanto anche tutte le variabili di sistema non sono associate ad unità. Per la rappresentazione delle unità di lunghezza sono disponibili le seguenti unità fondamentali (impostabili per i vettori): ● lineare ● rotante Le unità impostate sono valide per il lato uscita. Sul lato ingresso i valori vengono utilizzati indipendentemente dal fatto che corrispondano a delle unità. Pertanto tutte le variabili di sistema valide sul lato uscita dispongono dell'unità configurata, mentre a tutte le variabili di sistema valide sul lato ingresso non è associata alcuna unità. Proprietà modulo Per l'oggetto tecnologico formula non viene presa in considerazione la funzionalità modulo. ● I valori d'ingresso vengono utilizzati come esistenti. ● I valori d'uscita vengono passati come calcolati. Oggetti tecnologici integrativi 50 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula 4.2.1 Creazione di un oggetto formula Gli oggetti formula vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECNOLOGIA Essi possono essere interconnessi con oggetti tecnologici adatti dell'apparecchio. Procedimento 1. Per creare un nuovo oggetto formula, fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Aggiungi oggetto formula. È inoltre possibile copiare negli Appunti un oggetto formula esistente, quindi incollarlo assegnandogli un nuovo nome. Figura 4-2 Rappresentazione delle camme elettroniche nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 51 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula Figura 4-3 Inserimento di un oggetto formula 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo oggetto formula viene aggiunto sotto TECHNOLOGIE. Oggetti tecnologici integrativi 52 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula 4.2.2 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto formula Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Preassegnazioni. Figura 4-4 Oggetto formula: Preassegnazioni Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 53 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula Oggetto formula - Preassegnazioni Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi (preassegnazione) degli ingressi e delle uscite per richiamare l'oggetto formula (_enableFormulaObjectIn o _disableFormulaObjectIn). È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 4- 1 Tecnologia oggetto formula: parametri impostabili per la preassegnazione Campo/pulsante Significato/istruzione Connettore di ingresso/connettore di uscita Ingresso movimento o uscita movimento da 1 a 3 Valore sostitutivo per I valori d'ingresso o di uscita vengono creati dai valori interconnessi, dagli ultimi valori interconnessi validi o dai valori sostitutivi. Per le seguenti grandezze d'ingresso o di uscita è possibile specificare dei valori sostitutivi: • Valore sostitutivo 3 vettori movimento/componenti vettoriali • 4 DINT scalari • 4 LREAL scalari Immettere i valori sostitutivi in questo campo. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 47) Sommario comandi (Pagina 59) Oggetti tecnologici integrativi 54 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula 4.2.3 Configurazione dell'oggetto formula Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Configurazione. Figura 4-5 Configurazione dell'oggetto formula Configurazione dell'oggetto formula Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e delle uscite. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 4- 2 Tecnologia oggetto formula: parametri impostabili per la configurazione Campo/pulsante Significato/istruzione Nome LED: Nome dell'oggetto formula Clock di esecuzione Consente di scegliere il clock dell'IPO o dell'IPO_2. lato ingresso Consente di specificare la validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi. È possibile specificare la validità per le seguenti grandezze d'ingresso: • 3 vettori movimento/componenti vettoriali • 4 DINT scalari • 4 LREAL scalari Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 55 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 47) Sommario comandi (Pagina 59) Oggetti tecnologici integrativi 56 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula 4.2.4 Interconnessione dell'oggetto formula Procedimento 1. Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Interconnessioni. Figura 4-6 Interconnessione dell'oggetto formula Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto formula ad es. con degli assi. 2. A tal fine, fare clic nel relativo campo d'immissione a destra per scegliere l'oggetto desiderato (gli oggetti devono essere già stati creati). Figura 4-7 Interconnessione dell'ingresso di movimento di un oggetto formula Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 57 Parte III - Oggetto formula 4.2 Progettazione di un oggetto formula Figura 4-8 Interconnessione di un ingresso scalare di un oggetto formula Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" 4.2.5 Definizione della formula Una formula viene definita mediante programmazione nel programma utente. Definizione La formula deve essere definita mediante il comando _defineFormula per testo in chiaro (stringa non più lunga di 80 caratteri) ricorrendo a funzioni (incorporate). (Per le possibili funzioni vedere la sezione "Funzioni disponibili nelle formule (Operatori nella formula)".) A tal fine è necessario specificare il numero di formula. Con la definizione (eseguendo il comando _defineFormula) viene verificata la sintassi della formula immessa. Vedere anche Regole per la definizione delle formule (Pagina 62) Oggetti tecnologici integrativi 58 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.1 Programmazione 4.3.1.1 Sommario comandi Tabella 4- 3 Tecnologia oggetto formula: Sommario comandi Comando Funzionalità _defineFormula Definizione delle formule _setFormula contemporanea assegnazione/commutazione delle formule alle uscite _enableFormulaObjectIn contemporanea attivazione di tutti gli ingressi/le uscite e assegnazione delle formule _disableFormulaObjectIn contemporanea disattivazione di tutti gli ingressi _enableFormula contemporanea attivazione / inserimento di formule alle uscite _changeEnableModeOfFormulaObjectIn contemporanea attivazione/disattivazione degli ingressi selezionati _changeEnableOfFormula contemporanea attivazione/disattivazione delle formule selezionate _disableFormula contemporanea disattivazione delle formule _setFormulaObjectOutputValue impostazione selettiva dei valori delle funzioni sulle uscite _resetFormulaObject reset di tutti i valori d'uscita _resetFormulaObjectError Reset degli errori _resetFormulaObjectConfigDataBuffer Eliminazione dei dati di configurazione raccolti _bufferFormulaObjectCommandId Salvataggio intermedio di CommandId e dello stato del comando _removeBufferedFormulaObjectCommandId Eliminazione di CommandId _getStateOfFormulaObjectCommand Lettura dello stato del comando _getFormulaObjectErrorNumberState Lettura del numero d'errore Nota Una lista completa dei comandi e della relativa sintassi, delle variabili di sistema e dei messaggi d'errore è riportata nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 59 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.1.2 Comandi Informazioni generali È possibile eseguire insieme in un clock IPO i seguenti comandi: ● Assegnazione del numero di formula ● Impostazione del valore d'uscita ● Attivazione / disattivazione Definizione della formula Il comando _defineFormula consente di definire una formula. Il comando è sincrono. Con _defineFormula è anche possibile influenzare singole componenti del vettore di movimento. Vedere la sezione "Regole per la definizione delle formule" Assegnazione delle formule Con _setFormula le formule vengono assegnate contemporaneamente alle uscite (mediante un comando, poiché è possibile assegnare tutte o più formule in un clock). Attivazione degli ingressi ● Per attivare contemporaneamente tutti gli ingressi, utilizzare _enableFormulaObjectIn ( ). È possibile specificare gli ingressi singolarmente. Dopo l'avvio del controllore, gli ingressi risultano attivi se sono interconnessi (è possibile eseguire una query di stato mediante una variabile di sistema). Se gli ingressi non sono interconnessi, viene generato un errore (l'allarme viene emesso dapprima con il prefisso _enable...In). attivazione/disattivazione di specifici ingressi ● Per attivare/disattivare contemporaneamente specifici ingressi, utilizzare _changeEnableModeOfFormulaObjectIn ( ). I vettori d'ingresso possono essere attivati singolarmente e vengono collegati in blocco all'attivazione (con le componenti s, v, a). I valori d'ingresso vengono creati dai valori interconnessi, dagli ultimi valori interconnessi validi o dai valori sostitutivi. Oggetti tecnologici integrativi 60 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Validità dei valori d'ingresso e dei valori sostitutivi Tramite i dati di configurazione MotionIn#.behaviorInvalidInterface è possibile specificare se, per i valori di interconnessione attivati ma non validi vengono usati: ● l'ultimo valore valido (LAST_VALID_INTERFACE_VALUE) oppure ● i valori sostitutivi (DEFAULT_VALUE) (dopo l'avvio del sistema l'ultimo valore valido è 0). Per le interfacce di interconnessione disattivate sul lato di ingresso vengono utilizzati valori sostitutivi. Disattivazione degli ingressi ● Per disattivare contemporaneamente tutti gli ingressi, utilizzare _disableFormulaObjectIn ( ). È possibile specificare gli ingressi singolarmente. Attivazione di tutte le formule _enableFormula ( ) attiva l'oggetto formula. È quindi possibile attivare separatamente ogni ingresso. Ad es. è possibile abilitare solo le componenti di velocità di un vettore. attivazione/disattivazione di specifiche formule ● Per attivare/disattivare contemporaneamente specifiche formule, utilizzare _changeEnableOfFormula ( ). Disattivazione di tutte le formule ● Per disattivare contemporaneamente tutte le formule, utilizzare _disableFormula ( ). È possibile specificare le singole formule mediante l'assegnazione delle uscite. Impostazione dei valori delle funzioni alle uscite ● Con _setFormulaObjectOutputValue è possibile assegnare valori delle funzioni a qualsiasi uscita dell'oggetto formula. Nota può essere impostata solo un'uscita disattivata/inattiva. Esempio: _setFormulaObjectOutputValue(MO1sValue=...) assegna un valore alla componente s (posizione) dell'interfaccia di movimento 1 (MO: Motion Out). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 61 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Reset delle uscite ● Mediante _resetFormulaObject vengono impostati a zero tutti i valori d'uscita e ripristinate tutte le formule (numero di formula 0). 4.3.2 Regole per la definizione delle formule Per l'assegnazione delle formule valgono le seguenti regole: ● Le singole uscite vengono assegnate all'oggetto formula mediante i numeri delle formule. ● Le formule possono essere assegnate o commutate con uscite attivate o non attivate. ● Le formule possono essere assegnate contemporaneamente a più uscite, ovvero con commutazione delle formule mediante un unico comando. ● È possibile che debbano essere attivate nuove uscite contemporaneamente alla commutazione di formule su uscite già attive. Ciò significa che è possibile la commutazione delle formule e l'attivazione di ingressi / uscite mediante comandi provenienti dal task IPO-sincrono che diventano attivi nello stesso clock IPO. ● La formula ad un'uscita può essere convertita online, senza dover azzerare/riavviare l'intero oggetto formula. ● Le formule non attive possono essere descritte. ● Se ad un'uscita non è esplicitamente assegnata alcuna formula, è attiva la formula zero (uscita = 0). Numeri di formula Le singole formule dell'oggetto tecnologico oggetto formula vengono identificate mediante un numero di formula. I numeri di formula hanno i valori 1 - n. I numeri di formula vengono assegnati alle uscite. L'attivazione del calcolo delle formule avviene attivando l'uscita. In caso di nuova assegnazione di un numero di formula ad un'uscita, è possibile commutare la formula assegnata ad un'uscita in fase di funzionamento. Lo stesso numero di formula può essere assegnato contemporaneamente a più uscite, quindi essere attivo più volte. Dopo l'avvio del comando ai singoli numeri di formula viene assegnata la "formula zero" (valore della funzione = 0). Oggetti tecnologici integrativi 62 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Elementi di formula validi Per la definizione di una formula sono validi: ● Caratteri alfanumerici (cifre e lettere) ● Identificatori (variabili) ● Operatori di base ● Funzioni predisposte ● Annidamento di espressioni Set di caratteri Sono ammessi i seguenti caratteri: ● Numeri 0-9 ● Lettere a-z, A-Z ● Simboli speciali +, -, *, /, (, ), _, # Non viene rilevata la differenza tra maiuscole e minuscole. Tipi di numeri Come tipi di numeri sono consentiti solo i numeri interi e a virgola mobile: ● Numeri interi (DINT) in rappresentazione decimale, ottale ed esadecimale ● Numeri a virgola mobile (LREAL) in rappresentazione razionale ed esponenziale Le componenti di vettori vengono rappresentate di conseguenza. Identifier Come variabili sono consentiti esclusivamente i simboli definiti per le componenti d'ingresso e uscita. ● LI1 (LREALIn1) ● DI1 (DINTIn1) I vettori vengono specificati per componente, poiché si riferiscono alle componenti del vettore movimento (s, v, a), ad es.: ● MI1.s (MotionIn1, posizione) ● MI1.v (MotionIn1, velocità) ● MI1.a (MotionIn1, accelerazione) Annidamento di espressioni Le espressioni possono essere annidate mediante parentesi ( ). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 63 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Conversioni di tipo implicite ● Da DINT a LREAL: in tutte le espressioni chiuse il cui operando maggiore è un valore LREAL ● Da DINT a LREAL: per i parametri di funzione di tipo LREAL ● Da DINT a LREAL: quando il risultato dell'istruzione è un valore LREAL Conversioni di tipo esplicite ● Da LREAL a DINT: mediante LD() Per le funzioni viene specificato implicitamente un tipo di dato ANY {DINT, LREAL}. All'interno di una funzione ANY viene risolto in DINT o in LREAL. Questo dipende dall'impostazione dei parametri e/o dalle possibili conversioni di tipo implicite. Operatori di base Per gli operatori di base vengono utilizzati solo gli operatori che come tipo di operando richiedono il tipo intero e/o a virgola mobile. Le operazioni/espressioni booleane vengono definite come funzioni, per evitare le conversioni di tipo esplicite. ● Operatori unari: - (negazione) [DINT/LREAL] ● Operatori binari: +, -, *, /, [DINT, LREAL], MOD [DINT] Nota Contrariamente all'oggetto addizionatore, nell'oggetto formula non è possibile effettuare alcuna inversione separata di un ingresso mediante dati di configurazione. Oggetti tecnologici integrativi 64 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.3 Funzioni disponibili nelle formule (Operatori nella formula) Tabella 4- 4 Tecnologia oggetto formula: Operatori nella formula Funzione Descrizione Operatori logici _AND logico Funzione per AND booleano AND(DINT, DINT):DINT Risultato = 0 quando uno dei due parametri è 0; altrimenti 1 _OR logico Funzione per OR booleano OR(DINT, DINT):DINT Risultato = 0 quando entrambi i parametri sono 0; altrimenti 1 _XOR logico Funzione per XOR booleano XOR(DINT, DINT):DINT Risultato = 1 quando un parametro è 0 e l'altro è diverso da 0; altrimenti 0 _NOT logico Funzione per NOT booleano NOT(ANY):DINT Risultato = 1 quando il parametro è 0; altrimenti 0 Uguaglianza EQ Uguaglianza di parametri EQUAL(DINT, DINT):DINT Risultato = 1 quando i parametri sono identici; altrimenti 0 Disuguaglianza LE Disuguaglianza di parametri LESS(DINT, DINT):DINT Risultato = 1 quando il parametro 1 è minore del parametro 2; altrimenti 0 Aritmetica SIN(LREAL):LREAL COS(LREAL):LREAL TAN(LREAL):LREAL ASIN(LREAL):LREAL ACOS(LREAL):LREAL ATAN(LREAL):LREAL LN(LREAL):LREAL LOG(LREAL):LREAL TRUNC(LREAL):LREAL EXPT(LREAL, DINT):LREAL ABS(LREAL):LREAL SQRT(LREAL):LREAL Funzioni aritmetiche Risultato = valore dell'operazione matematica In caso di errore l'elaborazione dell'espressione viene interrotta e il valore non viene aggiornato. Altro Massimo Calcolo del massimo MAX(ANY, ANY):ANY Risultato = il massimo dei due parametri Minimo Calcolo del minimo MIN(ANY, ANY):ANY Risultato = il minimo dei due parametri Limitazione Limitatore LIMIT(ANY, ANY, ANY):ANY • Parametro 1: valore limite inferiore • Parametro 2: valore da limitare • Parametro 3: valore limite maggiore Il risultato è la limitazione del parametro 2 Selezione SEL(DINT, ANY, ANY):ANY Funzione di selezione Parametro 1 <> 0 → Risultato = Parametro 2 Parametro 1 = 0 → Risultato = Parametro 3 Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 65 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.4 Variabili di sistema I valori di ingresso e uscita di un oggetto formula vengono letti mediante variabili di sistema. Tabella 4- 5 Tecnologia oggetto formula: Variabili di sistema Variabile di sistema Tipo Descrizione Note motionIn1 StructFormula ObjectMotionIn 1. Vettore d'ingresso StructMotionVector Componenti del 1° vettore d'ingresso Deve essere interconnesso almeno un ingresso. s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione EnumActiveInactive Status value state lastValidInterface Value StructMotionVector ultimi valori validi s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione EnumInterface ValueDefaultValue Validità motionIn1Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 1° vettore d'ingresso motionIn2 StructFormula ObjectMotionIn 2. Vettore d'ingresso motionIn2Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 2° vettore d'ingresso motionIn3 StructFormula ObjectMotionIn 3. Vettore d'ingresso motionIn3Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 3° vettore d'ingresso LREALIn1 StructFormula ObjectLREALIn 1. LREAL scalare sul lato ingresso value LREAL Valore state EnumActiveInactive Status lastValidInterface Value LREAL ultimi valori validi validity EnumInterface ValueDefaultValue Validità LREALIn1Default StructFormula ObjectLREALIn Valore sostitutivo per il 1° LREAL scalare sul lato ingresso LREALIn2 StructFormula ObjectLREALIn 2. LREAL scalare sul lato ingresso LREALIn2Default StructFormula ObjectLREALIn Valore sostitutivo per il 2° LREAL scalare sul lato ingresso validity Oggetti tecnologici integrativi 66 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Variabile di sistema Tipo Descrizione LREALIn3 StructFormula ObjectLREALIn 3. LREAL scalare sul lato ingresso LREALIn3Default StructFormula ObjectLREALIn Valore sostitutivo per il 3° LREAL scalare sul lato ingresso LREALIn4 StructFormula ObjectLREALIn 4. LREAL scalare sul lato ingresso LREALIn4Default StructFormula ObjectLREALIn Valore sostitutivo per il 4° LREAL scalare sul lato ingresso DINTIn1 StructFormula ObjectDINTIn 1. DINT scalare sul lato ingresso value DINT Valore state EnumActiveInactive Status lastValidInterface Value DINT ultimi valori validi validity EnumInterface ValueDefaultValue Validità DINTIn1Default StructFormula ObjectDINTIn Valore sostitutivo per il 1° DINT scalare sul lato ingresso DINTIn2 StructFormula ObjectDINTIn 2. DINT scalare sul lato ingresso DINTIn2Default StructFormula ObjectDINTIn Valore sostitutivo per il 2° DINT scalare sul lato ingresso DINTIn3 StructFormula ObjectDINTIn 3. DINT scalare sul lato ingresso DINTIn3Default StructFormula ObjectDINTIn Valore sostitutivo per il 3° DINT scalare sul lato ingresso DINTIn4 StructFormula ObjectDINTIn 4. DINT scalare sul lato ingresso DINTIn4Default StructFormula ObjectDINTIn Valore sostitutivo per il 4° DINT scalare sul lato ingresso Note Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 67 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Variabile di sistema Tipo Descrizione motionOut1 StructFormula ObjectMotionOut 1. Vettore d'uscita StructMotionVector Componenti del vettore d'uscita s LREAL Posizione v LREAL Velocità a LREAL Accelerazione error EnumYesNo stato dell’errore sFormula UINT Valore formula posizione sFormulaEnableState EnumActiveInactive Stato formula posizione vFormula UINT Valore formula velocità vFormulaEnableState EnumActiveInactive Stato formula velocità aFormula UINT Valore formula accelerazione aFormulaEnableState EnumActiveInactive Stato formula accelerazione motionOut2 StructFormula ObjectMotionOut 2. Vettore d'uscita motionOut3 StructFormula ObjectMotionOut 3. Vettore d'uscita motionOut1Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 1° vettore d'uscita motionOut2Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 2° vettore d'uscita motionOut3Default StructMotionVector Valori sostitutivi per il 3° vettore d'uscita LREALOut1 StructFormula ObjectLREALOut 1. LREAL scalare sul lato uscita value LREAL Valore error EnumYesNo stato dell’errore Formula UINT Valore della formula FormulaEnableState value Note UINT Stato della formula LREALOut2 StructFormula ObjectLREALOut 2. LREAL scalare sul lato uscita LREALOut3 StructFormula ObjectLREALOut 3. LREAL scalare sul lato uscita LREALOut4 StructFormula ObjectLREALOut 4. LREAL scalare sul lato uscita LREALOut1Default LREAL Valori sostitutivi per il 1° LREAL scalare sul lato uscita LREALOut2Default LREAL Valori sostitutivi per il 2° LREAL scalare sul lato uscita LREALOut3Default LREAL Valori sostitutivi per il 3° LREAL scalare sul lato uscita Per disattivare la funzione, vedere _disableFormula Per disattivare la funzione, vedere _disableFormula Oggetti tecnologici integrativi 68 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula Variabile di sistema Tipo Descrizione LREALOut4Default LREAL Valori sostitutivi per il 4° LREAL scalare sul lato uscita DINTOut1 StructFormula ObjectDINTOut 1. DINT scalare sul lato uscita value DINT Valore error EnumYesNo stato dell’errore Formula UINT Valore della formula FormulaEnableState UINT Stato della formula DINTOut2 StructFormula ObjectDINTOut 2. DINT scalare sul lato uscita DINTOut3 StructFormula ObjectDINTOut 3. DINT scalare sul lato uscita DINTOut4 StructFormula ObjectDINTOut 4. DINT scalare sul lato uscita DINTOut1Default DINT Valori sostitutivi per il 1° DINT scalare sul lato uscita DINTOut2Default DINT Valori sostitutivi per il 2° DINT scalare sul lato uscita DINTOut3Default DINT Valori sostitutivi per il 3° DINT scalare sul lato uscita DINTOut4Default DINT Valori sostitutivi per il 4° DINT scalare sul lato uscita Note Per disattivare la funzione, vedere _disableFormula Per disattivare la funzione, vedere _disableFormula Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 69 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.5 Reazione locale all'allarme Comportamento in caso di errore Lo stato di errore viene visualizzato nel TO oggetto formula: ● quando nell'oggetto complessivo si è verificato un errore ● quando si è verificato un singolo errore I singoli errori vengono visualizzati sul lato uscita. La variabile di sistema error mostra lo stato complessivo. Viene impostata: ● in caso di errore per l'oggetto complessivo ● se l'elaborazione complessiva è stata arrestata ● quando si è verificato un singolo errore I risultati intermedi non vengono visualizzati. Reazioni locali In caso di errore si verificano le seguenti reazioni locali: ● Nessuna (NONE) ● Arresto dell'elaborazione della formula specifica (STOP_SPECIFIC_FORMULA) ● arresto dell'elaborazione complessiva (STOP_ALL_FORMULA) ● Arresto dell'elaborazione degli oggetti tecnologici (DISABLE) È possibile impostare la reazione locale nella configurazione degli allarmi sotto TechnologicalFaultTask. Funzionamento, ad es. in caso di divisione per zero Il sistema verifica se sussiste una divisione per zero. In caso affermativo: ● viene attivato un allarme tecnologico ● l'uscita viene viene disattivata / congelata ● la formula deve essere di nuovo definita / attivata Ulteriori allarmi tecnologici Vengono generati gli allarmi standard degli oggetti tecnologici, ad esempio gli errori di interconnessione o i parametri non consentiti. Oggetti tecnologici integrativi 70 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.6 Menu 4.3.6.1 Menu dell'oggetto formula Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Chiudi Con questa funzione viene chiusa la finestra attiva nel campo di lavoro. Proprietà Questa funzione consente di visualizzare le proprietà dell'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. In questa finestra è possibile modificare il nome dell'oggetto e indicare autore e versione. Configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e delle uscite. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi degli ingressi per richiamare l'oggetto formula (_enableFormulaObjectIn o _disableFormulaObjectIn). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto formula ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 71 Parte III - Oggetto formula 4.3 Programmazione/riferimenti dell'oggetto formula 4.3.6.2 Oggetto formula - Menu contestuale Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Apri configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare la configurazione degli ingressi e delle uscite. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i valori sostitutivi degli ingressi per richiamare l'oggetto formula (_enableFormulaObjectIn o _disableFormulaObjectIn). Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto formula ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto formula selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Importa oggetto Con Importazione oggetto è possibile visualizzare una finestra per l'importazione di XML. In questa finestra si possono definire i parametri per l'importazione XML. Salva progetto ed esporta oggetto Il comando Salva progetto ed esporta oggetto consente di visualizzare una finestra per l'esportazione XML. In questa finestra si possono impostare i parametri per l'esportazione XML. Oggetti tecnologici integrativi 72 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio 4.4 Esempio Un asse reale 1 deve essere unito ad un asse 2 virtuale tramite un oggetto formula. Figura 4-9 Accoppiamento di due assi tramite un oggetto formula Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 73 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio Procedimento 1. Creare tutti gli oggetti. 2. Interconnettere l'ingresso movimento 1 dell'oggetto formula con l'uscita movimento dell'asse virtuale 2. Figura 4-10 Esempio per interconnessione: OggettoFormula_1 -> Asse_virt_2 Oggetti tecnologici integrativi 74 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio 3. Interconnettere l'ingresso movimento dell'asse 1 con l'uscita movimento dell'oggetto formula. Figura 4-11 Esempio per interconnessione: Asse_1 -> OggettoFormula_1 Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 75 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio 4. Con il comando _defineFormula è anche possibile influenzare le componenti del vettore di movimento. Figura 4-12 Esempio di un richiamo di _defineFormula con la modifica di una componente L'abbreviazione "Mi1.v" sta per MotionIn1.value.v (velocità). Oggetti tecnologici integrativi 76 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio 5. Il comando _enableFormula attiva l'oggetto formula nel quale è possibile attivare separatamente ogni ingresso. Qui devono essere attivate solo le componenti di velocità del vettore. Figura 4-13 Esempio di un richiamo di _enableFormula con una componente Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 77 Parte III - Oggetto formula 4.4 Esempio 6. La formula viene assegnata alle uscite con il comando _setFormula. Figura 4-14 Esempio di un richiamo di _setFormula con una componente 7. Il comando _runVelocityBasedMotionIn() consente di attivare l'ingresso di movimento dell'asse 2. Oggetti tecnologici integrativi 78 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.1 Panoramica del sensore 5.1.1 Panoramica delle funzioni 5 Con l'oggetto tecnologico sensore è possibile rilevare i valori di misura scalari. Il TO sensore legge un valore dalla periferia e fornisce un valore attuale come segnale di uscita in formati standard. Applicazioni Un TO sensore consente di immettere ed elaborare i valori di misura scalari. Interfacce Figura 5-1 Modello di oggetto TO sensore Un TO sensore dispone di un ingresso per leggere un valore della periferia e di tre uscite. La prima uscita mette a disposizione il valore di uscita, la seconda uscita la derivata prima relativa, la terza uscita il valore di uscita nonché la derivata prima e seconda relativa come vettore movimento. La componente di accelerazione del vettore movimento è sempre 0 (vedere figura). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 79 Parte IV - Sensore 5.1 Panoramica del sensore Interconnessione Il valore di ingresso viene misurato sulla periferia. Le interfacce sono opzionali e vengono collegate durante la progettazione. Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Preelaborazione Il valore di ingresso viene preelaborato in base alla configurazione. È possibile eseguire le seguenti fasi di preelaborazione: ● Adattamento al maggior numero di formati di immissione ● Sorveglianza del segnale ● Normalizzazione lineare dei segnali ● Filtraggio del segnale ● Differenziazione dei segnali Valore di ingresso È possibile attivare o disattivare il valore di ingresso e la relativa elaborazione (_enableSensor e _disableSensor). Quando si disattiva il valore di ingresso, è possibile scegliere se mantenere il valore o sostituirlo con un valore zero, un valore predefinito o un valore diretto. Il TO sensore consente di leggere valori fino a 32 bit dall'interfaccia della periferia (impostabile). Sono possibili funzioni per l'adattamento ai diversi formati di immissione. Oggetti tecnologici integrativi 80 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.1 Panoramica del sensore Valore di uscita Sull'uscita è possibile scegliere se emettere il valore di ingresso preparato, l'ultimo valore o il valore predefinito. Il valore d'uscita può essere letto. Dopo l'avviamento, il TO sensore risulta attivo. Il valore di uscita può essere interconnesso ad un vettore movimento: ● il valore sulla componente posizione (s) ● Il valore derivato sulla componente velocità (v) ● Il valore della componente accelerazione (a) è zero. Dopo il TO avvio, i valori d'uscita sono pari a zero. Unità Vengono prese in considerazione le unità (SI). Dalla versione 3.2 sono disponibili le seguenti unità: ● Forza: [N] (Newton) ● Corsa: [mm] (millimetri) ● Temperatura: [°C] ● Gradi angolari: [°] ● Tensione: [V] (Volt) ● Corrente: [A] (ampere) ● senza unità [---, %] (grandezza normalizzata) Le unità possono essere impostate nel TO sensore, esse agiscono sul lato di ingresso e sul lato di uscita. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 81 Parte IV - Sensore 5.2 Fondamenti del sensore 5.2 Fondamenti del sensore 5.2.1 Funzione principale Figura 5-2 Funzione TO sensore Il valore di ingresso viene letto con il TO sensore dalla periferia e preparato in base alla configurazione. Il valore di uscita viene messo a disposizione direttamente e come valore derivato. 5.2.2 Valore di misura Il TO sensore consente di leggere valori fino dall'interfaccia della periferia (impostabile fino a 32 bit). Con il dato di configurazione sensor.analogSensorDriverInfo è possibile adattare l'ingresso ai diversi formati di immissione. logAddress Indirizzo logico dell'unità di comunicazione utilizzata resolution Numero dei bit rilevanti (INT32, risoluzione ADU) format Formato del valore attuale minValue Valore di misura digitalizzato minimo maxValue Valore di misura digitalizzato massimo errorToleranceTime Tempo di tolleranza minimo di permanenza di un errore in modo che un allarme intervenga Oggetti tecnologici integrativi 82 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.2 Fondamenti del sensore 5.2.3 Figura 5-3 Funzione in dettaglio Descrizione delle funzioni del TO sensore Normalizzazione della grandezza di ingresso I segnali vengono normalizzati in modo lineare (dato di configurazione sensor.conversiondata._type=LINEAR). I dati di configurazione sensor.conversiondata.factor e sensor.conversiondata.offset consentono di impostare la normalizzazione (lineare). Controllo del valore grezzo Per sorvegliare il valore grezzo emesso dall'unità, viene specificato un intervallo di valori grezzi consentito, che può essere abbandonato per un tempo determinato. Tutti i valori esterni all'intervallo vengono considerati come errori e i valori grezzi vengono limitati. È possibile specificare l'intervallo di valori grezzi consentito e l'arco di tempo nei dati di configurazione sensor.AnalogsensorDriverInfo.minValue/maxValue. Lo stato di controllo viene visualizzato nella variabile di sistema monitorings.rawvalue. Sorveglianza valori tecnologici Il valore tecnologico viene controllato e limitato in base alle soglie specificate nel dato di configurazione sensor.range. Lo stato di controllo viene visualizzato nella variabile monitorings.value. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 83 Parte IV - Sensore 5.3 Progettazione sensore Filtri Per livellare il valore di uscita nel percorso del segnale viene inserito un elemento PT1. È possibile attivare/disattivare il filtro mediante il dato di configurazione sensor.filter. Differenziazione La derivata del valore di uscita viene creata mediante differenziazione numerica. A tal fine viene utilizzato il valore filtrato. Inserimento del valore derivato nel valore di uscita Al valore di uscita può essere aggiunto il valore derivato con ponderazione (elemento P). Il valore di ponderazione viene indicato come fattore, non come tempo di estrapolazione. È possibile impostare il valore di ponderazione nel dato di configurazione extrapolation.factor. 5.3 Progettazione sensore 5.3.1 Creazione del sensore Gli oggetti tecnologici sensore vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECHNOLOGIE. Essi possono essere interconnessi con oggetti tecnologici adatti dell'apparecchio. Procedimento 1. Per creare un nuovo TO sensore, fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Inserisci sensore. È inoltre possibile copiare negli appunti un TO sensore esistente e incollarlo con un altro nome. Figura 5-4 Rappresentazione dei sensori nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi 84 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.3 Progettazione sensore Figura 5-5 Inserimento di un TO sensore 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo TO sensore viene inserito in TECHNOLOGIE. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 85 Parte IV - Sensore 5.3 Progettazione sensore 5.3.2 Configurazione del sensore Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Configurazione. Figura 5-6 Configurazione del sensore Oggetti tecnologici integrativi 86 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.3 Progettazione sensore Configurazione del sensore Questa finestra consente di definire le proprietà del sensore. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 5- 1 TO sensore: parametri impostabili per la configurazione Campo/pulsante Significato/istruzione Nome LED: Nome del sensore Ingresso L'ingresso può essere assegnato simbolicamente tramite la finestra di dialogo di assegnazione (vedere Capitolo Assegnazione simbolica (a partire da V4.2) nel manuale Motion Control Funzioni di base) tramite il pulsante nel campo Ingresso per il segnale analogico (l'assegnazione simbolica è attivata nel progetto da V4.2 come valore predefinito). Formato Consente di selezionare il formato binario. Numero di bit valorizzabili Consente di immettere il numero di bit di dati. Clock di esecuzione Consente di scegliere il clock dell'IPO o dell'IPO_2. Per una possibile impostazione di IPO_fast vedere Capitolo Secondo clock servo (Servo_fast) nel manuale Motion Control Funzioni di base. Controllo del valore grezzo Consente di immettere i valori del controllo del valore grezzo. Sorveglianza valori tecnologici Consente di immettere i valori della sorveglianza dei valori tecnologici. Reazione all'errore Consente di impostare la risposta in caso di errore. Filtri Consente di attivare e disattivare il filtro. Per sorvegliare il valore grezzo emesso dall'unità, viene specificato un intervallo di valori grezzi consentito, che può essere abbandonato per un tempo determinato. Tutti i valori esterni all'intervallo vengono considerati come errori e i valori grezzi vengono limitati. Il valore tecnologico viene sorvegliato e limitato in base ai valori soglia specificati. Per livellare il valore di uscita nel percorso del segnale viene inserito un elemento PT1. Il valore derivato viene creato dal valore filtrato. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 79) Sommario comandi (Pagina 88) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 87 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.1 Programmazione 5.4.1.1 Sommario comandi Tabella 5- 2 TO sensore: Sommario comandi Comando Funzionalità _enableSensor _disableSensor Attivazione/disattivazione dell'elaborazione dell'ingresso al TO sensore _resetSensor Reset del sensore _resetSensorError Reset degli errori _resetSensorConfigDataBuffer Eliminazione dei dati di configurazione raccolti _bufferSensorCommandId Salvataggio intermedio di CommandId e dello stato del comando _removeBufferedSensorCommandId CommandId ed eliminazione _getStateOfSensorCommand Lettura dello stato del comando _getSensorErrorNumberState Lettura del numero d'errore Nota Una lista completa dei comandi e della relativa sintassi, delle variabili di sistema e dei messaggi d'errore è riportata nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi 88 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.1.2 Comandi Abilitazione/attivazione del TO sensore Il valore di ingresso del TO sensore è attivo dopo l'avviamento, ma non deve essere attivato specificatamente. Esiste però la possibilità di scollegare il valore della periferia e di impostare un valore sostitutivo. Attivazione/disattivazione dell'elaborazione dell'ingresso al TO sensore ● _enableSensor: attiva l'elaborazione dell'ingresso ● _disableSensor: disattiva l'elaborazione dell'ingresso In questo modo non viene sovrascritto ciclicamente un valore impostato. Con il parametro valueBehaviorMode è possibile impostare le funzionalità menzionate di seguito: – mantenere l'ultimo valore (LAST_VALUE) – utilizzare il valore sostitutivo (DEFAULT_VALUE) – emettere il valore zero (ZERO_VALUE) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 89 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.2 Variabili di sistema I segnali di ingresso e uscita del TO sensore vengono rappresentati mediante variabili di sistema. Tabella 5- 3 TO sensore: Variabili di sistema Variabile di sistema Tipo Descrizione Note rawValue LREAL Valore prima della linearizzazione sola lettura processedValue LREAL Valore dopo la linearizzazione e la limitazione sola lettura value LREAL valore di uscita tecnologico (valore dopo il filtraggio) sola lettura derivedValue LREAL valore di uscita tecnologico differenziato sola lettura extrapolationValue LREAL Valore di estrapolazione sola lettura outputDefault LREAL Indicazione per il valore di uscita Lettura e scrittura outputDerivativeDefault LREAL Indicazione per la derivata del valore di uscita Lettura e scrittura output LREAL Valore di uscita sola lettura outputDerivative LREAL Derivata del valore di uscita sola lettura motionOut StructMotionVector Vettore movimento sola lettura monitorings StructSensorMonitorings Stati di sorveglianza TO sensore sola lettura EnumLimitExceededOk Sorveglianza del valore grezzo rawValue EnumLimitExceededOk Sorveglianza valori tecnologici control value EnumActiveInactive Stato operativo Sola lettura error EnumYesNo Allarme tecnologico sul TO sensore Sola lettura errorReaction EnumSensorErrorReaction Reazione attiva in caso di allarme tecnologico Sola lettura activationModeChanged ConfigData EnumToActivationModeSet ConfigData Attivazione dati di configurazione Lettura e scrittura modificati restartActivation EnumToRestartActivation Esecuzione di un TO riavvio Lettura e scrittura Oggetti tecnologici integrativi 90 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.3 Reazione locale all'allarme Allarmi tecnologici Vengono generati gli allarmi standard degli oggetti tecnologici, ad esempio gli errori di interconnessione o i parametri non consentiti. Reazioni locali In caso di errore si verificano le seguenti reazioni locali: ● Nessuna (NONE) ● Arresto della decodifica dei comandi (DECODE_STOP) ● Interruzione dell'elaborazione dell'ingresso e impostazione di valori definiti (CONFIGURED_OUTPUT_VALUE) Il dato di configurazione ValueOut.outputValueErrorBehaviorMode consente di impostare se: – mantenere l'ultimo valore (LAST_VALUE) – utilizzare il valore zero (ZERO_VALUE) oppure – il valore sostitutivo (DEFAULT_VALUE). (Impostazione predefinita: LAST_VALUE) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 91 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.4 Menu 5.4.4.1 Menu del sensore Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Chiudi Con questa funzione viene chiusa la finestra attiva nel campo di lavoro. Proprietà Questa funzione consente di visualizzare le proprietà del sensore selezionato nella navigazione di progetto. In questa finestra è possibile modificare il nome dell'oggetto e indicare autore e versione. Configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per il sensore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire le proprietà del sensore. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per il sensore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Oggetti tecnologici integrativi 92 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore 5.4.4.2 Menu contestuale del sensore Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Apri configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per il sensore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire le proprietà del sensore. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per il sensore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Importa oggetto Con Importazione oggetto è possibile visualizzare una finestra per l'importazione di XML. In questa finestra si possono definire i parametri per l'importazione XML. Salva progetto ed esporta oggetto Il comando Salva progetto ed esporta oggetto consente di visualizzare una finestra per l'esportazione XML. In questa finestra si possono impostare i parametri per l'esportazione XML. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 93 Parte IV - Sensore 5.4 Programmazione/riferimenti del sensore Oggetti tecnologici integrativi 94 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.1 Panoramica dell'oggetto regolatore 6.1.1 Panoramica delle funzioni 6 La tecnologia oggetto regolatore consente di analizzare e regolare le grandezze scalari. Applicazioni È possibile usare un oggetto regolatore come: ● Regolatore PIDT1 universale per grandezze di regolazione scalari, utilizzabile anche come regolatore PI o P Interfacce Figura 6-1 Modello di oggetto regolatore Ogni oggetto regolatore dispone di un ingresso per valore di riferimento, valore attuale e valore di precomando. Gli ingressi possono essere configurati come ingresso scalare o come ingresso per una componente di un vettore movimento. Sull'uscita è disponibile il valore d'uscita come grandezza scalare o come componente di un vettore movimento. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 95 Parte V - Oggetto regolatore 6.1 Panoramica dell'oggetto regolatore Interconnessione Le interfacce sono opzionali e vengono collegate durante la progettazione. I vettori d'ingresso possono essere interconnessi una volta ("single-point"), il vettore di uscita può spesso essere interconnesso il numero di volte desiderato ("multi-point"). Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Attivazione/Disattivazione Tutti gli ingressi e l'oggetto regolatore possono essere attivati e disattivati in modo indipendente l'uno dall'altro. Edizione Un oggetto regolatore attivato scrive il valore del regolatore sull'uscita, purché per il caso di errore non sia impostato un altro comportamento. Un valore di uscita regolatore valido non può essere sovrascritto sul lato uscita quando l'oggetto regolatore è attivo. Il valore di uscita può essere letto e può essere scritto mediante _disableControllerObject. Unità Vengono prese in considerazione le unità (SI). ● Dalla versione 3.2 sono disponibili le seguenti unità: – Forza: [N] (Newton) – Coppia: [Nm] (Newton/metro) – Corsa: [m] (metri) – Velocità [m/s] (metri al secondo) – Temperatura: [°C] – Gradi angolari: [°] – Senza unità [---] (grandezza normalizzata) ● Per le grandezze di regolazione vengono usate le seguenti unità: – KR: [grandezza regolante/di regolazione] – Tn, Tv: [s] (secondi) Oggetti tecnologici integrativi 96 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.2 Fondamenti dell'oggetto regolatore 6.2 Fondamenti dell'oggetto regolatore 6.2.1 Descrizione delle funzioni Regolatore PIDT1 universale per grandezze di regolazione scalari Figura 6-2 Oggetto regolatore come regolatore PIDT1 Il regolatore è concepito per circuiti che possono essere regolati mediante l'algoritmo PID. La regolazione viene migliorata grazie alla possibilità di utilizzare il precomando. L'inserimento del valore di precomando avviene mediante un fattore (dato di configurazione precontrol.factor) come valore proporzionale sul segnale di regolazione. È possibile attivare e disattivare tutte le componenti di regolazione singolarmente e in modo indipendente l'una dall'altra. In questo modo è possibile impostare il regolatore anche come regolatore P, PI, PD e I. Il disinserimento delle componenti D e I viene eseguito ogni volta impostando a zero i parametri del regolatore Tv o Tn. Poiché il guadagno proporzionale è anteposto a tutte le componenti, la componente P viene impostata mediante un ulteriore parametro (pmode). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 97 Parte V - Oggetto regolatore 6.2 Fondamenti dell'oggetto regolatore È possibile impostare i limiti superiore e inferiore del segnale di regolazione e dell'integratore. Al raggiungimento del limite impostato viene posta una limitazione e visualizzata una segnalazione. Il dato di configurazione precontrol.addupMode consente di impostare l'esecuzione dell'inserimento del valore di precomando prima o dopo il limite Anti-Wind-Up (impostazione predefinita: dopo). È possibile definire il valore soglia di risposta per la deviazione di regolazione. La componente I può essere recuperata con un fattore di ponderazione. È possibile definire se la componente D viene creata in base alla differenza di regolazione o direttamente dal valore attuale, ovvero la quota D derivata dalla differenza di regolazione e il valore attuale possono essere ponderati l'uno con l'altro. La componente D viene calcolata mediante un elemento di differenziazione con livellamento. È possibile limitare il valore I. È possibile preassegnare il valore dell'integratore. L'integratore può essere arrestato. È possibile arrestare l'integratore mediante Anti-Wind-Up, ovvero se i limiti dell'integratore o del segnale di regolazione sono attivi (configurabili), allora viene impedito l'incremento dell'integratore. Le componenti P, I e D vengono aggiunte e limitate secondo l'impostazione. È possibile limitare il valore e l'incremento del segnale d'uscita (dati di configurazione output.Limit e outputDerivativeLimiting). I limiti attivi vengono visualizzati. Il limite e il limite d'incremento del valore d'uscita sono attivi: ● quando è attivo il regolatore ● quando si imposta il valore d'uscita (ad esempio mediante _disableControllerObject) Oggetti tecnologici integrativi 98 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore 6.3.1 Creazione di un oggetto regolatore Gli oggetti regolatori vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECHNOLOGIE Essi possono essere interconnessi con oggetti tecnologici adatti dell'apparecchio. Procedimento 1. Per creare un nuovo oggetto regolatore, fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Inserisci oggetto regolatore. È inoltre possibile copiare negli Appunti un oggetto regolatore esistente, quindi incollarlo assegnandogli un nuovo nome. Figura 6-3 Rappresentazione degli oggetti regolatori nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 99 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore Figura 6-4 Inserimento di un oggetto regolatore 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo oggetto regolatore viene inserito in TECHNOLOGIE. Oggetti tecnologici integrativi 100 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore 6.3.2 Parametrizzazione/preassegnazione dell'oggetto regolatore Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Preassegnazioni. Figura 6-5 Oggetto regolatore: Preassegnazioni Oggetto regolatore - Preassegnazioni Questa finestra consente di specificare i parametri (preassegnazione) per richiamare l'oggetto regolatore (_enableControllerObject o _disableControllerObject). Se non si specifica ulteriormente la programmazione, vengono utilizzati questi valori sostitutivi. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 6- 1 Tecnologia oggetto regolatore: parametri impostabili per la preassegnazione Campo/pulsante Significato/istruzione Parametri del regolatore Consente di immettere i parametri per il regolatore. Valore sostitutivo per Per grandezza di riferimento, grandezza attuale, grandezza di precomando e grandezza regolante è possibile specificare i valori sostitutivi. Immettere i valori sostitutivi in questo campo. Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 101 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore Vedere anche Sommario comandi (Pagina 108) Panoramica delle funzioni (Pagina 95) Descrizione delle funzioni (Pagina 97) 6.3.3 Configurazione dell'oggetto regolatore Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Configurazione. Figura 6-6 Configurazione dell'oggetto regolatore Oggetti tecnologici integrativi 102 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore Configurazione dell'oggetto regolatore Questa finestra consente di definire le proprietà degli ingressi del regolatore. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 6- 2 Tecnologia oggetto regolatore: parametri impostabili per la configurazione Campo/pulsante Significato / istruzione Name Visualizzazione: Nome dell'oggetto regolatore Tipo di regolatore Visualizzazione: Tipo di regolatore Clock di esecuzione Consente di scegliere il clock dell'IPO o dell'IPO_2. Tipo Per grandezza di riferimento, grandezza attuale e grandezza di precomando è possibile definire se sul lato ingresso viene interconnessa l'interfaccia LREAL o l'interfaccia MOTION. (Dato di configurazione setpointIn/actualValueIn/precontrolValueIn._type) Se si utilizzano le interfacce LREAL i valori sostitutivi vengono utilizzati come valori di ingresso. (variabili di sistema setpointDefault/actualValueDefault/precontrolvalueDefault). Per la grandezza regolante è possibile definire se sul lato uscita viene interconnessa l'interfaccia LREAL o l'interfaccia MOTION. (Dato di configurazione outputInterface._type) In caso di interconnessione non valida viene utilizzato: Per grandezza di riferimento, grandezza attuale e grandezza di precomando è possibile specificare se per i valori d'interconnessione attivi ma non validi deve essere utilizzato il valore sostitutivo o l'ultimo valore valido. (Dato di configurazione setpointIn/actualValueIn/precontrolValueIn.behaviorByInvalidInterface) All'interruzione Per la grandezza regolante è possibile definire se all'interruzione dell'elaborazione dell'elaborazione regolatore in seguito ad allarme deve essere emesso il regolatore utilizzare: valore sostitutivo, l'ultimo valore valido o zero. (Dato di configurazione outputValueErrorBehaviorMode) Ulteriori informazioni sul significato dei parametri e i campi di valori consentiti sono disponibili nelle Liste di riferimento SIMOTION. Vedere anche Panoramica delle funzioni (Pagina 95) Sommario comandi (Pagina 108) Descrizione delle funzioni (Pagina 97) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 103 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore 6.3.4 Configurazione della regolazione Procedimento Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Regolazione. Figura 6-7 Configurazione della regolazione Oggetti tecnologici integrativi 104 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore Regolazione dell'oggetto regolatore Questa finestra consente di definire i parametri per la regolazione. È possibile impostare i seguenti parametri: Tabella 6- 3 Regolazione: parametri impostabili per la configurazione Campo/pulsante Significato/istruzione Soglia di intervento Consente di immettere il valore soglia di intervento per la deviazione di regolazione. Limitazione regolatore Consente di immettere il limite del regolatore. Limitazione dell'aumento Consente di immettere il limite di aumento del segnale di uscita. Fattore strappo I Consente di immettere il fattore di ponderazione per la componente I nella retroazione. Fattore valore attuale Consente di immettere il fattore per il valore attuale. Interruttori Consente di impostare se l'inserimento del valore di precomando viene effettuato prima o dopo il limite Anti-Wind-Up (impostazione predefinita: dopo). Fattore precomando Consente di immettere il fattore per l'inserimento del valore di precomando. Limitazione Consente di immettere il limite del segnale di regolazione. Limitazione uscita Consente di immettere i valori limite per il segnale di uscita. Vedere anche Sommario comandi (Pagina 108) Panoramica delle funzioni (Pagina 95) Descrizione delle funzioni (Pagina 97) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 105 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore 6.3.5 Interconnessione dell'oggetto regolatore Procedimento 1. Nella navigazione di progetto fare doppio clic sotto l'oggetto, su Interconnessioni. Figura 6-8 Interconnessione dell'oggetto regolatore Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto regolatore ad es. con degli assi. 2. A tal fine, fare clic nel relativo campo d'immissione a destra per scegliere l'oggetto desiderato (gli oggetti devono essere già stati creati). Figura 6-9 Interconnessione dell'oggetto regolatore con un asse (vettore movimento) Oggetti tecnologici integrativi 106 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.3 Progettazione dell'oggetto regolatore Figura 6-10 Interconnessione dell'oggetto regolatore con un asse (grandezza scalare) Nota Per ulteriori informazioni consultare i seguenti manuali: manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Interconnessione di oggetti tecnologici" manuale di guida alle funzioni Motion Control Oggetti tecnologici asse elettrico/idraulico, encoder esterno, "Metodo secondo vettori movimento" Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 107 Parte V - Oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4.1 Programmazione 6.4.1.1 Sommario comandi Tabella 6- 4 Tecnologia oggetto regolatore: Sommario comandi Comando Funzionalità _enableControllerObject Attivazione / disattivazione del regolatore _disableControllerObject _enableControllerObjectIn _disableControllerObjectIn Attivazione/disattivazione di interfacce di interconnessione sul lato di ingresso _setControllerObjectPIDControl Impostazione dei parametri del regolatore _resetControllerObject Reset dell'oggetto regolatore _resetControllerObjectError Reset degli errori _resetControllerObjectConfigDataBuffer Eliminazione dei dati di configurazione raccolti _bufferControllerObjectCommandId Salvataggio intermedio di CommandId e dello stato del comando _removeBufferedControllerObjectCommandId Eliminazione di CommandId _getStateOfControllerObjectCommand Lettura dello stato del comando _getControllerObjectErrorNumberState Lettura del numero d'errore Nota Una lista completa dei comandi e della relativa sintassi, delle variabili di sistema e dei messaggi d'errore è riportata nelle Liste di riferimento SIMOTION. Oggetti tecnologici integrativi 108 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4.1.2 Comandi Attivazione/disattivazione di interfacce di interconnessione sul lato di ingresso È possibile attivare o disattivare le interfacce di interconnessione sul lato ingresso mediante i comandi _enableControllerObjectIn / _disableControllerObjectIn. ● Se gli ingressi sono stati attivati, vengono utilizzati i valori d'ingresso. Se nelle interfacce attive viene visualizzato un errore di interconnessione, mediante i dati di configurazione behaviorByInvalidInterface è possibile impostare l'uso dell'ultimo valore valido (LAST_VALID_INTERFACE_VALUE) o del valore sostitutivo (DEFAULT_VALUE). ● Se gli ingressi sono stati disattivati, vengono utilizzati i valori sostitutivi. (I valori vengono applicati in modo ciclico e aggiornati in caso di modifica.) Il valore attuale (parametro actualValueIn), il valore di riferimento (parametro setpointIn) e la grandezza regolante (parametro precontrolValueIn) possono essere attivati o disattivati mediante un comando. Attivazione / disattivazione del regolatore ● _enableControllerObject: attiva l'oggetto regolatore Il regolatore è inattivo dopo l'avvio del TO e viene attivato mediante il comando. L'oggetto regolatore e le interconnessioni sono attivi. I parametri del regolatore devono essere impostati nella configurazione. Dopo l'avvio risultano attivi i seguenti valori: – Nel corso della prima attivazione vengono utilizzati i valori della configurazione e dell'impostazione predefinita. Gli ultimi valori definiti vengono visualizzati nella variabile di sistema pidControllerEffective. – Nelle attivazioni successive risultano attivi i valori attualmente definiti. ● _disableControllerObject: disattiva l'oggetto regolatore Con il parametro valueBehaviorMode è possibile impostare le funzionalità menzionate di seguito: – mantenere l'ultimo valore (LAST_VALUE) – utilizzare il valore sostitutivo (DEFAULT_VALUE) – emettere il valore zero (ZERO_VALUE) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 109 Parte V - Oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4.2 Reazione locale all'allarme Allarmi tecnologici Vengono generati gli allarmi standard degli oggetti tecnologici, ad esempio gli errori di interconnessione o i parametri non consentiti. Reazioni locali In caso di errore si verificano le seguenti reazioni locali: ● Nessuna (NONE) ● Arresto della decodifica dei comandi (DECODE_STOP) ● Interruzione dell'elaborazione dei comandi (CONTROLLER_STOP) Con il dato di configurazione outputValueErrorBehaviorMode è possibile impostare le funzionalità menzionate di seguito: – mantenere l'ultimo valore (LAST_VALUE) – utilizzare il valore zero (ZERO_VALUE) – utilizzare il valore sostitutivo (DEFAULT_VALUE) (Impostazione predefinita: LAST_VALUE) ● Disattivazione del regolatore (DISABLE_CONTROLLER) Oggetti tecnologici integrativi 110 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte V - Oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4.3 Menu 6.4.3.1 Menu dell'oggetto regolatore Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Chiudi Con questa funzione viene chiusa la finestra attiva nel campo di lavoro. Proprietà Questa funzione consente di visualizzare le proprietà dell'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa finestra è possibile modificare il nome dell'oggetto e indicare autore e versione. Configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire le proprietà degli ingressi del regolatore. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i parametri per richiamare l'oggetto regolatore (_enableControllerObject o _disableControllerObject). Regolazione Questa funzione consente di aprire la regolazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire i parametri per la regolazione. Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto regolatore ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 111 Parte V - Oggetto regolatore 6.4 Programmazione/riferimenti dell'oggetto regolatore 6.4.3.2 Menu contestuale dell'oggetto regolatore Non è possibile selezionare le funzioni visualizzate come inattive. È possibile selezionare le seguenti funzioni: Funzione Significato/note Apri configurazione Questa funzione consente di aprire la configurazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire le proprietà degli ingressi del regolatore. Preassegnazione Questa funzione consente di aprire la preassegnazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di specificare i parametri per richiamare l'oggetto regolatore (_enableControllerObject o _disableControllerObject). Regolazione Questa funzione consente di aprire la regolazione per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente di definire i parametri per la regolazione. Interconnessioni Questa funzione consente di aprire le interconnessioni per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. Questa finestra consente d'interconnettere gli ingressi dell'oggetto regolatore ad es. con degli assi. Esperti Lista esperti Con questa funzione vengono visualizzati i sottomenu relativi alle impostazioni esperti. Questa funzione consente di aprire la lista esperti per l'oggetto regolatore selezionato nella navigazione di progetto. In questa lista possono essere visualizzati e modificati i dati di configurazione e le variabili di sistema. Vedere Funzioni di base - Lista esperti Configurazione unità Con questa funzione viene visualizzata la finestra Configurazione unità dell'oggetto nell'area di lavoro. Qui è possibile configurare le unità utilizzate per l'oggetto selezionato. Importa oggetto Con Importazione oggetto è possibile visualizzare una finestra per l'importazione di XML. In questa finestra si possono definire i parametri per l'importazione XML. Salva progetto ed esporta oggetto Il comando Salva progetto ed esporta oggetto consente di visualizzare una finestra per l'esportazione XML. In questa finestra si possono impostare i parametri per l'esportazione XML. Oggetti tecnologici integrativi 112 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.1 Panoramica del regolatore di temperatura 7.1.1 Panoramica delle funzioni 7 L'oggetto tecnologico canale di temperatura consente di progettare in SIMOTION le regolazioni della temperatura che coprono tutte le funzioni di base della regolazione della temperatura, dal rilevamento del valore attuale, alla regolazione, fino alla generazione del segnale di regolazione, compresa l'identificazione del circuito regolato della temperatura e il calcolo del parametro di canale che ne risulta. Applicazioni L'oggetto tecnologico canale di temperatura è stato ottimizzato in modo specifico per le funzioni di regolazione della temperatura di macchine, ad esempio delle macchine per la lavorazione della plastica. Può essere progettato come canale di riscaldamento, canale di raffreddamento oppure come canale di riscaldamento/raffreddamento combinato. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 113 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.2 Fondamenti del regolatore di temperatura 7.2 Fondamenti del regolatore di temperatura 7.2.1 Funzionamento di un regolatore di temperatura (TO canale di temperatura) Figura 7-1 Elaborazione del segnale della temperatura del canale Il valore attuale misurato sull'ingresso analogico (e linearizzato in conformità alla caratteristica del sensore) viene filtrato nel trattamento del valore attuale e sottoposto a un test di plausibilità, al fine di compensare i disturbi di segnale oppure eventuali errori dei sensori. Il segnale livellato e controllato viene elaborato poi nella modalità regolatore oppure durante l'identificazione del circuito regolato. Nel regolatore viene rilevata l'attuale deviazione di regolazione del valore di riferimento indicato dalla generazione del valore di riferimento. Per una regolazione ottimale vengono utilizzati blocchi di parametri diversi per il riscaldamento e il raffreddamento e, a seconda del segno che precede il segnale di regolazione, viene commutato tra i due blocchi di parametri. Il segnale di regolazione analogico calcolato e/o utilizzato nell'identificazione del circuito regolato viene modulato in lunghezza nella generazione del segnale di regolazione e condotto alle uscite digitali per il riscaldamento e/o il raffreddamento. Nota Non possono essere caricati regolatori di temperatura dei quali non esistono unità fisiche. Oggetti tecnologici integrativi 114 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.2 Fondamenti del regolatore di temperatura 7.2.2 Funzioni La seguente tabella fornisce una panoramica delle principali funzioni dell'oggetto tecnologicocanale di temperatura. Tabella 7- 1 Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Funzioni Funzione Contenuto Regolatore Metodo di regolazione Normalmente i regolatori dei canali di temperatura funzionano come regolatori DPID. In una seconda variante sono disponibili interventi di ottimizzazione integrativi. Caratteristiche principali del tipo di regolatore ADVANCED: • Adattamento del tempo di campionamento • Adattamento dei parametri • Zona di regolazione • Cicli di arresto e sosta Altre caratteristiche sono: • Dinamica e qualità di regolazione elevate • Resistenza alle interferenze Struttura di canale configurabile È possibile configurare il canale di temperatura per regolarlo come circuito di regolazione di riscaldamento, circuito di regolazione di raffreddamento o circuito di regolazione combinato di riscaldamento/raffreddamento. Per il riscaldamento e il raffreddamento vengono utilizzati parametri distinti. Modi operativi Per ogni canale di temperatura è possibile selezionare uno dei seguenti modi operativi: • Inattivo • Regole • Rilevamento del valore attuale ed emissione del valore di regolazione manuale • Rilevamento del valore attuale ed emissione del valore di regolazione 0 Identificazione (rilevamento dei parametri del circuito regolato per l'autoimpostazione) Nel modo operativo inattivo non viene rilevato alcun valore attuale e viene emesso il valore di regolazione 0. • Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 115 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.2 Fondamenti del regolatore di temperatura Funzione Contenuto Rilevamento del valore attuale ed elaborazione Verifica di plausibilità del valore attuale Di ogni nuovo valore attuale viene verificata e corretta la plausibilità in base alle misure di filtraggio. I valori che si trovano al di fuori del campo di tolleranza valgono come valori abnormi e, in caso di reiterazione, generano un messaggio d'errore. Viene verificata la plausibilità: i valori attuali non plausibili vengono esclusi dal filtro e viene estrapolato il valore attuale atteso. Filtraggio del valore attuale Il filtraggio del valore attuale viene effettuato separatamente per il valore attuale del regolatore e quello della visualizzazione. Il filtraggio del valore attuale viene effettuato tramite un filtro passa basso (elemento PT1). La costante di tempo è parametrizzabile e/o viene calcolata tramite autoimpostazione (self-tuning). Il valore attuale di visualizzazione "livellato" è poi esente da interruzioni, che subentrano ad esempio a causa di segnali di disturbo. Preparazione ed emissione del segnale di regolazione Segnale di regolazione digitale, con modulazione in lunghezza Il regolatore calcola un segnale di regolazione percentuale (riferito alla potenza di riscaldamento/raffreddamento collegata, da +100% a -100%) e lo emette all'elaborazione della grandezza regolante. L'elaborazione della grandezza regolante ricava da questo segnale di regolazione un segnale digitale, modulato in lunghezza, che viene trasmesso all'interruttore di potenza, mediante l'unità di uscite. Tempo di intervento Poiché il numero di manovre dei relè meccanici deve essere tenuto basso, gli impulsi dei segnali di regolazione troppo piccoli vengono soppressi dal tempo di intervento (tempo di attivazione minimo). I tempi di attivazione inferiori al tempo di intervento o le componenti frazionate dalla quantizzazione della PWM (modulazione di impulsi in ampiezza) non vengono emessi, ma sommati in più clock delle grandezze regolanti fino a raggiungere il tempo di intervento indicato. Viceversa, in caso di forti impulsi dei segnali di regolazione (vicini al 100%), possono verificarsi tempi di spegnimento molto brevi. Indicando una durata minima di spegnimento (ad esempio 5%), con questi impulsi viene emesso sempre il 100% e la differenza verrà detratta di nuovo da 100% al prossimo ciclo di emissione dell'attuale grandezza regolante. Emissione del valore di regolazione manuale L'emissione del valore di regolazione manuale è un modo operativo (funzionamento con impostazione manuale) nel quale viene emesso un valore di regolazione predefinibile (valore di regolazione manuale). Calcolo del valore di regolazione medio Nella modalità regolatore, il canale di temperatura calcola un valore di regolazione medio, che viene letto dall'utente o dall'applicazione e che viene utilizzato come valore di regolazione sostitutivo. Oggetti tecnologici integrativi 116 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.2 Fondamenti del regolatore di temperatura Funzione Contenuto Identificazione Identificazione del circuito regolato Nel modo operativo identificazione, la temperatura del circuito regolato viene modificata definendo un valore di regolazione costante. Dal ritardo e dalla velocità di variazione di temperatura vengono ricavati i parametri di processo. È possibile identificare il circuito regolato soltanto con un regolatore di riscaldamento. Calcolo dei parametri A partire dai parametri di processo è possibile calcolare i parametri del canale di temperatura adatti al circuito regolato. Funzioni di sorveglianza e allarme Sorveglianza del valore attuale mediante definizione di bande di tolleranza Per i valori attuali di ogni canale viene verificato il rispetto di una banda di tolleranza interna e di una banda di tolleranza esterna. Le due bande possono essere definite, una indipendentemente dall'altra, in modo relativo o assoluto: • Nella banda di tolleranza assoluta i valori limite non dipendono in alcun modo dal valore di riferimento, ma sono fissi. La banda di tolleranza relativa è sempre in relazione al valore di riferimento attuale e varia al cambiare di un valore di riferimento. Reazioni in caso di superamento delle bande di tolleranza: • In caso di superamento di una banda di tolleranza interna viene emesso un allarme (pericolo). In caso di superamento della banda di tolleranza esterna è possibile impostare separatamente la reazione alla soglia di tolleranza superiore o inferiore mediante la configurazione degli allarmi. • Verifica di plausibilità Con la verifica di plausibilità nel circuito regolato è possibile individuare errori nella catena di regolazione (tastatore di misura - regolatore - riscaldamento) ed evitare situazioni di pericolo. La plausibilità del circuito di regolazione è effettiva nel modo operativo regolazione. In caso di errore di plausibilità del circuito di regolazione viene attivato un allarme e l'uscita viene impostata a zero. Sorveglianza dei gradienti È possibile controllare che le variazioni di temperatura del circuito di regolazione non superino i gradienti massimi. Il ripetuto superamento del gradiente massimo viene segnalato mediante un allarme e una variabile di sistema. Verifica di plausibilità dei parametri Per tutti i parametri viene verificato il rispetto dei valori limite e la corrispondenza reciproca. Funzione d'allarme Se subentrano errori o intervengono funzioni di sorveglianza attivate, nel canale di temperatura vengono attivati degli allarmi. La reazione dell'utente/dell'applicazione a un allarme può dipendere dalla situazione. In caso di errori gravi, il canale di temperatura interviene autonomamente (reazione locale) per evitare una situazione di pericolo (ad esempio mediante emissione del valore di regolazione "0" sull'uscita di riscaldamento). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 117 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.1 Creazione del regolatore di temperatura I regolatori di temperatura (TO canale di temperatura) vengono creati per l'intera apparecchiatura nella cartella TECNOLOGIA. Procedimento 1. Per creare un nuovo regolatore di temperatura (TO canale di temperatura), fare doppio clic nella navigazione di progetto sotto TECNOLOGIA su Inserisci canale di temperatura. È inoltre possibile copiare negli appunti un TO canale di temperatura esistente e incollarlo con un altro nome. Figura 7-2 Rappresentazione dei regolatori di temperatura nella navigazione di progetto Oggetti tecnologici integrativi 118 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Figura 7-3 Inserimento del TO canale di temperatura 2. Assegnare un nome ed eventualmente immettere l'autore, la versione e il commento, quindi premere OK per confermare. Il nuovo TO canale di temperatura viene inserito in TECHNOLOGIE. 7.3.2 Configurazione del regolatore di temperatura nella lista esperti La lista esperti permette di elencare e modificare tutti i dati di configurazione e le variabili di sistema del regolatore di temperatura (TO canale di temperatura). I dati di configurazione dell'oggetto tecnologico canale di temperatura sono già impostati ed è sufficiente adattarli alla configurazione utilizzata. Nota L'oggetto tecnologico canale di temperatura si può configurare solo nella lista esperti. Per ulteriori informazioni vedere il manuale di guida alle funzioni Motion Control Funzioni di base, "Lista esperti" Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 119 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.3 Configurazione del regolatore di temperatura Ai parametri dell'oggetto tecnologico canale di temperatura (dati di configurazione e variabili di sistema) vengono assegnati valori sostitutivi. Con questi dati di configurazione viene attivato l'oggetto tecnologico canale di temperatura durante l'avviamento. Per un oggetto tecnologico canale di temperatura è possibile modificare la configurazione e la parametrizzazione dei seguenti elementi: ● Ingresso analogico ● Regolatore ● Uscite digitali 7.3.3.1 Parametri di funzionamento (.generalParameter) Impostazione del modo operativo per un canale di temperatura (.generalParameter.operatingMode) La lista esperti consente di impostare il modo operativo che il canale di temperatura selezionato deve assumere automaticamente al primo avviamento. Tabella 7- 2 Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Modi operativi (primo avviamento) Dato di configurazione Significato Inactive Il canale non è attivo, pertanto non viene misurato alcun valore attuale e come valore di regolazione viene emesso "0". Nessun rilevamento del valore attuale, emissione 0 Control Regolazione su un determinato valore di riferimento Measuring and Manual Output Rilevamento del valore attuale ed emissione del valore di regolazione manuale Questo modo operativo è preimpostato. In questo modo operativo la regolazione viene effettuata sul valore di riferimento predefinito generalParameter.setpoint. Con questo modo operativo viene misurato il valore attuale e, come valore di regolazione, viene definito un valore di regolazione manuale generalParameter.manualOutputValue. Measuring and Output Zero Con questo modo operativo viene misurato il valore Rilevamento del valore attuale ed emissione 0 attuale ed emesso il valore di regolazione "0". Identification Identificazione del circuito regolato Questo modo operativo avvia l'identificazione del circuito regolato nella quale, su indicazione di un valore di regolazione costante, viene modificata la temperatura del circuito di regolazione. Dal ritardo e dalla velocità di modifica della temperatura vengono rilevati i parametri di processo che servono a calcolare parametri di canale adatti. Oggetti tecnologici integrativi 120 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Impostazione del valore di riferimento della temperatura (.generalParameter.setpoint) Consente di preimpostare il valore di riferimento della temperatura per la modalità regolatore. Nota Se per il canale è stato preimpostato il modo operativo (.generalParameter.operatingMode) Control (modalità regolatore), dopo il primo avviamento, viene regolato immediatamente sul valore di riferimento. Impostazione del valore di regolazione manuale (.generalParameter.manualOutputValue) Consente di impostare il valore di regolazione manuale per il canale selezionato. Il valore di regolazione manuale viene emesso se in generalParameter.operatingmode è stato parametrizzato il modo operativo Measuring and Manual Output (funzionamento con impostazione manuale). Il valore di regolazione manuale manualOutputValue può trovarsi in un campo di valori compreso tra +100% e -100%. ● Regolatore per riscaldamento: da 0% a 100% (0: nessuna potenza di riscaldamento, 100: piena potenza di riscaldamento) ● Regolatore per riscaldamento/raffreddamento: da -100 % a 100% (-100: piena potenza di raffreddamento, 100: piena potenza di riscaldamento) Quando il valore di regolazione manuale deve essere emesso da un regolatore di riscaldamento/raffreddamento sull'uscita di raffreddamento, allora deve avere un segno negativo. ● Regolatore per raffreddamento: da 0% a 100% (0: nessuna potenza di riscaldamento, 100: piena potenza di riscaldamento) Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 121 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.3.2 Dati di configurazione per l'ingresso analogico Consente di definire l'indirizzo dell'ingresso analogico e il trattamento dell'ingresso dei valori attuali. Immissione dell'indirizzo (.input.device) L'indirizzo di questo ingresso deve coincidere con l'indirizzo dell'ingresso analogico dei dati di configurazione dell'hardware. Definizione del rapporto del tempo di campionamento (.input.analog) Tutti i valori attuali vengono verificati e letti in un ciclo d'ingresso indipendente dal ciclo di regolazione. Per il filtraggio ottimale dei valori attuali è determinante il rapporto tra tempo di campionamento del trattamento del valore attuale e tempo di campionamento del regolatore e/o dell'identificazione. Per tale ragione è possibile predefinire il rapporto del tempo di campionamento. Nota Per filtrare i disturbi del rilevamento del valore attuale, è necessario che il valore attuale venga rilevato più rapidamente del clock di regolazione, in modo che possa aver luogo un livellamento (PT1). Quanto più frequenti/elevati sono i disturbi, tanto maggiore dovrebbe essere il rapporto del tempo di campionamento. Definizione dei parametri per il filtraggio dei valori attuali (.input.analog.filterParameter) Consente di definire le impostazioni per il livellamento dei valori attuali. Non tutti i valori d'ingresso vengono valutati come compaiono, ma il calcolo viene effettuato con un valore filtrato con un elemento PT1. Trattamento del valore attuale. Nel trattamento degli ingressi, per ogni valore attuale vengono eseguite le seguenti funzioni: 1. lettura di tutti i valori attuali misurati in un ciclo (in genere dipendenti dal ciclo di regolazione) 2. verifica della presenza di eventuali disturbi e relativo livellamento con il test di plausibilità e il successivo filtraggio del valore attuale 3. In seguito vengono effettuate le verifiche di tolleranza del valore attuale. Oggetti tecnologici integrativi 122 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Preassegnazione delle costanti di tempo (.controlTimeConstant, .displayTimeConstant) Il filtraggio del valore attuale avviene separatamente per il valore attuale di regolazione e quello di visualizzazione. Per tale ragione è possibile definire: ● una costante di tempo per il filtraggio del valore attuale di regolazione (filtro ingresso di regolazione) ● una costante di tempo per il filtraggio del valore attuale di visualizzazione (filtro di ingresso della visualizzazione) Il filtraggio del valore attuale viene effettuato tramite un elemento PT1. Il valore attuale di visualizzazione "livellato" è poi esente da interruzioni, che subentrano ad esempio a causa di segnali di disturbo. Le costanti di tempo sono parametrizzabili e/o vengono calcolate dall'autoimpostazione. La costante di tempo del filtro d'ingresso della visualizzazione è maggiore di quella del filtro d'ingresso della regolazione. Viene livellato maggiormente il valore attuale di visualizzazione. Il valore attuale livellato dal filtro d'ingresso della visualizzazione viene messo a disposizione nelle variabili di sistema TOTCx.actualInputData.displayValue. Preimpostazione del valore di inizializzazione del valore attuale di visualizzazione massimo e minimo misurato (input.analog.displayValueParameter) Il valore attuale della visualizzazione e il valore attuale di visualizzazione minimo e massimo calcolato nella preparazione del valore attuale sono sempre disponibili per la visualizzazione e la registrazione dei dati. I valori attuali di visualizzazione minimi e massimi rilevati in fase di funzionamento possono essere azzerati tramite le funzioni di sistema _setTControllerInputDisplayValueParameter e _resetTController. Parametri per la verifica di plausibilità del valore attuale (.input.analog.gradientCheckParameter) Prima del filtraggio viene verificata la plausibilità di ogni nuovo valore attuale. La verifica di plausibilità del valore attuale serve principalmente a filtrare disturbi brevi, poiché essi hanno effetti negativi sulla regolazione a causa delle quote differenziali nel logaritmo di regolazione. Attivazione / disattivazione della modalità di verifica La verifica di plausibilità può essere attivata o disattivata tramite i parametri checkMode (rispettivamente ACTIVE e INACTIVE). La verifica di plausibilità non è generalmente attivata (INACTIVE). Indicazione del numero di violazioni tollerabili Viene qui impostato il numero di violazioni del gradiente massimo tollerabili. Vengono considerate come violazioni tutti i valori che si trovano al di fuori del campo di valori del gradiente massimo positivo e di quello massimo negativo. Se viene superato in serie successiva il numero delle violazioni tollerate, viene generato un allarme. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 123 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Definizione dei gradienti massimi positivi e negativi Con i gradienti massimi positivi e negativi viene impostato il campo di valori del gradiente del valore attuale. Viene verificato se la variazione del segnale d'ingresso si trova all'interno del campo di valori impostato. Sorveglianza del valore attuale tramite definizione delle bande di tolleranza (.input.analog.limitCheckParameter) Per i valori attuali di ogni canale viene verificato il rispetto di una banda di tolleranza interna e di una banda di tolleranza esterna. Definizione della banda di tolleranza interna ed esterna Il valore attuale di regolazione è soggetto a una verifica di violazione della tolleranza. A tal fine è possibile parametrizzare, per ogni canale del circuito regolato, una banda di tolleranza interna e una esterna. Figura 7-4 Banda di tolleranza interna ed esterna Oggetti tecnologici integrativi 124 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Le due bande di tolleranza si trovano una nell'altra. Al superamento: ● di quella interna (1ª banda di tolleranza) viene emesso un avviso (allarme TO). Non segue una reazione locale del canale. ● anche di quella esterna (2ª banda di tolleranza) viene visualizzato un errore (allarme TO) ed eseguita una reazione locale del canale (ad es. uscita riscaldamento a 0% violando la tolleranza superiore esterna). Banda di tolleranza assoluta o relativa Per la banda di tolleranza interna ed esterna è possibile parametrizzare un valore limite superiore (upperLimitValue) e uno inferiore (lowerLimitValue). L'effetto può essere impostato mediante lowerLimitMode e upperLimitMode come valore limite assoluto o come differenza relativa rispetto al valore di riferimento attuale. Nella banda di tolleranza assoluta i valori limite sono indipendenti dal valore di riferimento, quindi sono fissi. Una banda di tolleranza relativa è sempre definita in relazione al valore di riferimento attuale, quindi varia in relazione al valore di riferimento da modificare. Con la tolleranza relativa, in caso di salto del valore di riferimento, il limite di tolleranza rimosso dal nuovo valore di riferimento insegue parallelamente il valore attuale, per evitare violazioni di tolleranza indesiderate. Figura 7-5 Inseguimento della banda di tolleranza relativa Se è stata progettata una banda di tolleranza relativa, in caso di salto del valore di riferimento, con la modalità regolatore viene inseguita la verifica della banda di tolleranza, fino a quando il valore attuale non ha raggiunto il nuovo valore di riferimento. Successivamente, la verifica di tolleranza è di nuovo attiva. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 125 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Violazioni della tolleranza Se il valore attuale si trova al di fuori della banda di tolleranza, allora è stata violata una delle tolleranze. La violazione di una tolleranza viene visualizzata con i seguenti meccanismi: ● Allarme TO nell'applicazione e messaggio d'allarme all'apparecchio HMI ● Visualizzazione nella variabile di sistema actualInputLimitCheckData (vedere lista di riferimento relativa al TO canale di temperatura) Sorveglianza banda di tolleranza: In presenza delle seguenti condizioni viene eseguito un reset della sorveglianza della banda di tolleranza: ● Modifica dei dati per la sorveglianza della banda di tolleranza ● Reset del regolatore di temperatura ● Stop/Run ● POWER OFF/ON Una banda di tolleranza relativa viene inseguita in relazione al valore di riferimento. 7.3.3.3 Dati di configurazione del regolatore I dati di configurazione vengono impostati nel dato controller. Struttura di regolazione È possibile configurare la struttura del regolatore per circuiti di regolazione di riscaldamento, circuiti di regolazione di raffreddamento e circuiti di regolazione misti di riscaldamento/raffreddamento. Circuiti di regolazione di riscaldamento o raffreddamento Nei circuiti di riscaldamento ed in quelli di raffreddamento esiste un solo regolatore, quello primario. Figura 7-6 Struttura del regolatore di riscaldamento e di raffreddamento ● Nei circuiti di riscaldamento il regolatore primario lavora in direzione effettiva positiva. Le temperature troppo basse causano l'aumento del valore di uscita. ● Nei circuiti di raffreddamento il regolatore primario lavora in direzione effettiva negativa. Le temperature troppo alte causano l'aumento del valore di uscita. ● Se il circuito regolato può essere soltanto riscaldato oppure soltanto raffreddato, è necessario specificare un set di parametri per il regolatore. Oggetti tecnologici integrativi 126 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Circuiti combinati di riscaldamento/raffreddamento Nei circuiti combinati di riscaldamento/raffreddamento esistono due regolatori: ● Il regolatore primario lavora in direzione effettiva positiva (regolatore di riscaldamento). Le temperature troppo basse causano l'aumento del valore di uscita. ● Il regolatore secondario lavora in direzione effettiva negativa (regolatore di raffreddamento). ● Se un circuito regolato può essere riscaldato e raffreddato, allora è necessario indicare i parametri di regolazione per i due regolatori. In una fase di commutazione viene emesso 0%. Figura 7-7 Struttura del regolatore combinato di riscaldamento/raffreddamento Parametri del regolatore I parametri del regolatore dipendono dalla struttura del regolatore: ● Il semplice regolatore di riscaldamento utilizza un set di parametri per il riscaldamento; il semplice regolatore di raffreddamento utilizza un set di parametri per il raffreddamento (ad es. controller.standard.DPIDParameter). ● Il regolatore combinato di riscaldamento/raffreddamento utilizza per il riscaldamento e il raffreddamento due set di parametri distinti: Il 1° set di parametri per il riscaldamento e il 2° set di parametri per il raffreddamento (ad es. controller.standard.DPIDParameter - parametri per il regolatore di riscaldamento e controller.standard.DPIDParameterSecondary - parametri per il regolatore di raffreddamento). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 127 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Selezione del tipo di regolatore Il tipo di regolatore viene impostato in controller.type. Sono disponibili due regolatori DPID, dimensionati appositamente per soddisfare i requisiti dei circuiti di temperatura regolati: ● Regolatore DPID standard (STANDARD) ● Regolatore DPID adattivo (ADVANCED) Regolatore ADVANCED Il regolatore ADVANCED comprende misure di ottimizzazione supplementari nella modalità regolatore attiva (adattamento del tempo di campionamento e dei parametri) nonché una zona di regolazione parametrizzabile: ● Adattamento del tempo di campionamento In caso di forte aumento della deviazione di regolazione, l'adattamento del tempo di campionamento consente di riportare il tempo di campionamento nel campo ammissibile. ● Adattamento dei parametri L'adattamento dei parametri di regolazione per il rispettivo punto di lavoro risulta essere vantaggioso per la qualità della regolazione e la dinamica. L'adattamento dei parametri può essere ottimizzato, in modo mirato, per: – processi continui (Extruder) – processi charge (presse ad iniezione per materie plastiche, forme soffiate) ● Zona di regolazione La zona di regolazione migliora il comportamento dinamico della regolazione e riduce le sovraoscillazioni. Sopra la zona di regolazione, funziona al massimo il raffreddamento, mentre sotto la zona di regolazione funziona al massimo il riscaldamento. All'interno della zona di regolazione viene emesso il segnale di regolazione calcolato dal regolatore. Oggetti tecnologici integrativi 128 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura L'immagine che segue presenta il modo di funzionamento del regolatore DPID: Figura 7-8 Cicli di arresto e sosta per i due tipi di regolatori, in aggiunta alla zona di regolazione solo per ADVANCED I due tipi di regolazione hanno le seguenti caratteristiche comuni: ● Set di parametri distinti per riscaldamento e raffreddamento Il regolatore DPID utilizza set di parametri distinti per il riscaldamento e il raffreddamento al fine di garantire una regolazione ottimale. A seconda del segno che precede il segnale di regolazione ("+" per il riscaldamento e "-" per il raffreddamento) viene commutato tra i due set di parametri. In tal caso varia anche il tempo di campionamento della regolazione. ● Anti-Wind-Up per la componente I L'Anti-Wind-Up impedisce che la componente I aumenti, quando il segnale di regolazione raggiunge il limite. Se si limita l'uscita della grandezza regolante, viene arrestato il calcolo della componente I. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 129 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura ● Cicli di arresto e sosta (solo per il tipo di regolatore ADVANCED) Durante il funzionamento, la componente D viene ad es. temporaneamente disattivata senza strappi nella commutazione dei parametri del regolatore di riscaldamento e di raffreddamento (nei regolatori combinati) o nei salti del valore di riferimento. Questo comportamento non è impostabile, ma viene eseguito dall'oggetto tecnologico. ● Valore medio di regolazione Durante la regolazione viene calcolato un valore medio di regolazione. In uno stato transitorio questo valore di regolazione può essere utilizzato per passare dalla modalità di regolazione a quella regolante, senza che si verifichi una modifica rilevante della temperatura di lavoro. Parametri DPID (.controller.standard.DPIDParameter[Secondary]) Per il tipo di regolatore ADVANCED e STANDARD sono disponibili i seguenti parametri DPID: ● Guadagno (KR) Il guadagno corrisponde al guadagno proporzionale del regolatore e viene calcolato in P = KR * deviazione di regolazione (vedere figura "Cicli di arresto e sosta per i due tipi di regolatori, in aggiunta alla zona di regolazione solo per ADVANCED"). È possibile selezionare valori compresi tra i valori limite del regolatore Guadagno minimo del regolatore (.limits.controller.minGain) e Guadagno massimo del regolatore (.limits.controller.maxGain). ● Inserzione/disinserzione componente I Consente di attivare o disattivare la componente integrativa del regolatore. ● Tempo di reset Con il tempo di reset viene regolata la componente I del regolatore. ● Tempo di anticipo Con il tempo di anticipo di 1° grado viene impostata la componente D del regolatore, con il tempo di anticipo di 2° grado la componente D2. Se viene indicato il valore 0, la relativa componente D viene disinserita. In questo modo è possibile realizzare un regolatore P oppure un regolatore PI. ● Valore iniziale dell'integratore dopo RESET Con il valore iniziale viene fissato il valore di inizializzazione della componente I al (ri)avviamento dell'apparecchiatura SIMOTION. Il valore di inizializzazione viene attivato anche mediante la funzione di sistema _resetTController. Oggetti tecnologici integrativi 130 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Parametri del ciclo di regolazione (.controller.standard) L'impostazione del tempo di ciclo del regolatore dipende dalla dinamica del circuito regolato. Per la regolazione di variazioni rapide della temperatura, il tempo di ciclo del regolatore deve essere inferiore a quello per la regolazione di modifiche lente della temperatura. Per il regolatore sia di riscaldamento che di raffreddamento esistono due classi di velocità (.execution.executionlevel) per il tempo di ciclo del regolatore n (con n = 1, 2, ...). T1 e T2 dipendono da specifiche impostazioni dei task in SIMOTION SCOUT: ● regolatori veloci: n * T1 ● regolatori lenti: n * T2 (con T2 > T1) Nota Se non viene indicato uno dei tempi di ciclo del regolatore riportati nella griglia, il tempo indicato viene arrotondato al passo successivo presente nella griglia. Per regolatori lenti non è ammesso un tempo di ciclo del regolatore < T2. Adattamento dei parametri e tempo di campionamento (.controller.advanced.processModeParameter) Per il tipo di regolatore ADVANCED è possibile impostare il tipo di adattamento, che dipende dalle caratteristiche del circuito regolato. Mentre il regolatore è in funzione, i parametri del regolatore vengono continuamente adattati al regolatore adattativo. Nel tipo di processo DISCONTINUOUS, l'adattamento ha un effetto più incisivo rispetto al tipo CONTINUOUS, influendo sui seguenti parametri: ● Guadagno ● Tempo di reset ● Tempo di anticipo ● Tempo di ciclo del regolatore Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 131 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Parametri della zona di regolazione (.controller.advanced.controlRangeParameter) I parametri della zona di regolazione possono essere impostati soltanto per il tipo di regolatore ADVANCED. La zona di regolazione è una banda intorno al valore di riferimento attuale, che è limitata da un valore per il limite superiore e uno per il limite inferiore. Figura 7-9 Zona di regolazione Se il valore attuale si trova al di fuori della zona di regolazione, il regolatore reagisce nel seguente modo: ● Se il valore attuale si trova sotto la zona di regolazione, il regolatore riscalda con il valore di riferimento massimo. ● Se il valore attuale si trova sotto la zona di regolazione, il regolatore restituisce il valore di regolazione 0% (regolatore di riscaldamento) e raffredda con il valore di regolazione massimo. Verifica di plausibilità del regolatore (.controller.standard.upper/lowerPlausibilityParameter[Secondary]) La plausibilità del circuito regolato serve a riconoscere i guasti negli organi attuatori. La plausibilità del regolatore viene violata quando, in un campo di temperatura predefinito (tra il limite superiore e inferiore della temperatura), a partire da una determinata potenza di uscita (valore limite inferiore di regolazione), non viene raggiunto un aumento minimo del valore attuale entro un tempo predefinito (ritardo). La violazione della plausibilità del regolatore viene visualizzata nella variabile di sistema ActualDPIDData.plausibilityState. Per aumentare la sensibilità di tale sorveglianza è possibile differenziare tra due diversi campi di temperatura. Per il regolatore primario esistono due set di parametri che vengono trattati separatamente l'uno dall'altro. Per un eventuale regolatore secondario esistono altri due set di parametri. Oggetti tecnologici integrativi 132 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.3.4 Dati di configurazione di identificazione L'identificazione è disponibile soltanto per circuiti regolati per il riscaldamento. I parametri vengono rilevati con il procedimento delle tangenti di inversione (TangentMethod). Processo di identificazione (.identification.actualIdentificationType) A partire dai parametri rilevati per il circuito regolato è possibile definire i parametri di regolazione, a seconda del tipo di regolazione (ADVANCED, STANDARD). Sono disponibili i due metodi descritti qui di seguito. ● Nel metodo tangenziale standard il circuito regolato viene sollecitato con un segnale di regolazione costante e selezionabile, fino a raggiungere una compensazione statica. Come parametri del circuito regolato vengono determinati il ritardo (TU), il tempo di salita/il tempo di compensazione (TA) e il guadagno del circuito regolato (KS). ● Per il metodo tangenziale modificato il circuito regolato viene sollecitato con il segnale di regolazione massimo (100 %) fino al riconoscimento del punto di inversione. Come parametri del circuito regolato vengono determinati il ritardo (TU) e l'incremento massimo della temperatura Smax(100 %) riferito al 100 % del segnale di regolazione. Con questi parametri è possibile effettuare soltanto un rilevamento semplificato dei parametri del circuito regolato. Il vantaggio rispetto al metodo tangenziale standard è dato dai tempi di identificazione decisamente inferiori. Figura 7-10 Metodo tangenziale Nota Le funzioni di base della regolazione (ad esempio acquisizione del valore attuale e uscita del segnale di regolazione) vengono utilizzate anche per l'autoimpostazione. Le fasi dell'autoimpostazione sono soggette alla sorveglianza del tempo di esecuzione; in caso di superamento dell'intervallo, l'autoimpostazione viene interrotta con un allarme. Se viene richiamata un'autoimpostazione con un clock di base eccessivo può verificarsi un superamento del limite interno per l'aumento della di temperatura di 5°C / clock di base. In questo caso l'autoimpostazione prosegue e trasmette i valori per il clock di base impostato. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 133 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Viene emesso il seguente allarme: 30014 "Il tempo di regolazione impostato è insufficiente per l'aumento di temperatura misurato". Il tempo di campionamento dell'identificazione è uguale al tempo di campionamento della regolazione, esso può essere adattato con il dato di configurazione .controller.maxControllerCyle. Per i due metodi valgono i seguenti tempi: SETTING_UP 10 * max. tempo di campionamento della regolazione SEARCH STARTPOINT tempo di compensazione massimo HEATING ritardo massimo quintuplo SEARCH INFLECTIONPOINT tempo di compensazione massimo Inoltre nel metodo tangenziale standard: SEARCH ENDPOINT Tabella 7- 3 tempo di compensazione massimo Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Modi operativi (identificazione) Tipo di variabile Descrizione Abilitazione dell'autoimpostazione (.available) Se l'autoimpostazione deve essere disponibile per un canale di riscaldamento, impostare il parametro AVAILABLE. Meccanismo di avvio (.transitionMode) Con il meccanismo di avvio si definisce se il regolatore della temperatura passa automaticamente (AUTOMATICALLY) nella fase di riscaldamento, una volta soddisfatte le condizioni per l'avvio, o se attende un comando d'avvio esplicito (BY_COMMAND). Con l'impostazione NON_AVAILABLE non viene caricata la parte di programma dell'oggetto tecnologico canale di temperatura necessaria per l'autoimpostazione. Avvertenza: Per l'interazione con l'oggetto delle funzioni TControl, è necessario impostare il valore BY_COMMAND (un altro valore viene sovrascritto automaticamente dall'oggetto delle funzioni TControl con BY_COMMAND). Condizioni per l'avvio (.startCondition) Prima di entrare nella fase di riscaldamento il valore attuale deve avere raggiunto uno stato stabile. Tale stato viene impostato mediante il tempo di attesa (.waitingTime) e la variazione di temperatura tollerata durante il tempo di attesa (.permissableTemperatureChange). Distanza minima valore attuale/valore di riferimento (.minimumStepSize) Una volta passati alla fase di riscaldamento, viene verificato se la differenza di temperatura tra il valore attuale e il valore di riferimento, al quale è necessario riscaldare affinché vengano rilevati i parametri, è pari almeno alla distanza minima programmata (.minimumStepSize). In caso contrario, l'autoimpostazione (self-tuning) viene interrotta. Oggetti tecnologici integrativi 134 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.3.5 Trattamento dell'uscita dei valori di misura Informazioni generali Il regolatore calcola un segnale di regolazione percentuale (da -100% a +100%, riferito alla potenza di riscaldamento/raffreddamento collegata). Da quest'ultimo si ricava un segnale digitale modulato in lunghezza che viene trasmesso all'interruttore di potenza, tramite l'unità delle uscite. Gli organi attuatori dei circuiti regolati della temperatura sono solitamente relè meccanici a comando digitale oppure relè "Solid-State" con interruttori a tensione zero, con i quali è possibile attivare e/o disattivare le bande di riscaldamento elettrico e/o gli aggregati di raffreddamento (valvole per il liquido di raffreddamento, ad esempio acqua, oppure ventilatore per raffreddamento ad aria). Il comando degli organi attuatori viene realizzato tramite uscite digitali modulate in lunghezza, distinte per il circuito di riscaldamento e quello di raffreddamento. Valore di regolazione/Segnale di regolazione La generazione del segnale di regolazione trasforma il segnale di regolazione analogico in un tempo di intervento proporzionale all'interno del clock del ciclo regolatore, in modo distinto per l'uscita di riscaldamento e quella di raffreddamento. Per la modulazione della durata degli impulsi il 100 % del segnale di regolazione corrisponde ad un'uscita di regolazione sempre attiva. I segnali di regolazione inferiori vengono trasformati in tempi di intervento proporzionali all'interno di un clock delle grandezze regolanti. Il metodo filtro passo basso dei circuiti di temperatura regolati realizza un livellamento di questo andamento ad impulsi, se il clock delle grandezze regolanti è sufficientemente piccolo rispetto alle costanti di tempo del circuito regolato (clock delle grandezze regolanti < 1 / 10 costante di temperatura del circuito regolato, ad es. tempo di campionamento). La precisione della risoluzione delle grandezze regolanti dipende dalla risoluzione della quantizzazione del tempo di intervento rispetto al clock delle grandezze regolanti. Le risoluzioni comprese tra 1% e 5% costituiscono un buon compromesso tra il carico del sistema necessario per la determinazione della grandezza regolante e una risoluzione regolante rappresentabile. Uscita del segnale di regolazione a cadenze rigide Il regolatore emette l'intero segnale di regolazione in un blocco, rispettivamente all'inizio del clock di regolazione. Di conseguenza può verificarsi un andamento della temperatura oscillante del circuito regolato. L'"oscillazione" può essere minimizzata tramite emissione in diversi blocchi, ad es. 8 blocchi a distanza di 250 ms anzichè 1 blocco a distanza di 2 s. (dalla V4.0) Il numero dei blocchi può essere impostato con il dato di configurazione numberOfOutputCycles (indicazione: 1). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 135 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Effettuazione delle impostazioni per la modulazione in ampiezza (PWM) (.output.out[Secondary]) Definizione dei parametri d'uscita PWM Il parametro d'uscita della PWM (modulazione in ampiezza) (soglia superiore ed inferiore del valore di regolazione) viene definito, al fine di evitare distanze di inserzioni troppo piccole per l'uscita di un regolatore per solo riscaldamento o solo raffreddamento, e/o per l'uscita di raffreddamento di un regolatore combinato per riscaldamento e raffreddamento. ● Per tutti i valori di regolazione maggiori della soglia superiore vale: Il regolatore emette il max. valore di regolazione (100%). ● Per tutti i valori di regolazione minori della soglia inferiore vale: Il regolatore emette il minimo valore di regolazione (0%). In tal caso vengono sommati i valori di regolazione mancanti e le relative correzioni d'inserzione. Definizione dell'indirizzo e del numero dell'uscita digitale Il regolatore per raffreddamento, oppure il regolatore per riscaldamento, comprende un'uscita digitale per la quale è necessario indicare un indirizzo. Per un regolatore misto di riscaldamento/raffreddamento esistono 2 uscite digitali, che assumo valori compresi tra 0 e 100 % a seconda del valore di regolazione. La prima uscita digitale viene parametrizzata per il riscaldamento, la seconda per il raffreddamento. Per le due uscite digitali è necessario indicare gli indirizzi. Nota L'indirizzo di questa uscita digitale deve coincidere con l'indirizzo della relativa uscita digitale dei dati di configurazione dell'hardware. 7.3.3.6 Definizione dei valori limite È possibile definire i seguenti valori limite: ● Valori limite generali (.limits.general) ● Valori limite del regolatore (.limits.controller) ● Valori limite del circuito da regolare (.limits.process) Oggetti tecnologici integrativi 136 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura 7.3.3.7 Clock di sistema e velocità di esecuzione Attivazione nel sistema esecutivo e impostazione del clock Il TO canale di temperatura utilizza dei propri task nel sistema esecutivo. Questi task devono essere attivati quando si usano i canali di temperatura, scegliendo Utilizzare i task di sistema per TControl. 1. Richiamare la finestra di configurazione Clock di sistema scegliendo SISTEMA ESECUTIVO > Esperti > Imposta clock di sistema in SCOUT. 2. Il tasto TControl consente di visualizzare le impostazioni per i task di sistema TControl. 3. Selezionare la casella di controllo Utilizzare i task di sistema per TControl. Figura 7-11 Clock di sistema per la regolazione della temperatura Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 137 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Tabella 7- 4 Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Significato dei task del canale di temperatura Task Significato TCInput_Task_1 Rilevamento valore attuale TCTask_1 regolazione della temperatura TCPWM_Tasks Tempo di clock della modulazione in ampiezza (PWM) sull'uscita digitale Classi di velocità A seconda della modulazione in ampiezza desiderata (PWM) sono disponibili due classi di velocità. La classe di velocità definisce lo schema temporale su cui si basa il tempo di ciclo del regolatore. È possibile impostare la classe di velocità mediante il dato di configurazione controller.execution.executionlevel. Tabella 7- 5 Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Assegnazione delle classi di velocità Classe di velocità Assegnazione FAST (T1) Input 1 = lettura dei valori attuali Control 1 = ciclo di regolazione SLOW (T2) Input 2 = lettura dei valori attuali Control 2 = ciclo di regolazione Questi tempi definiscono le ore di avvio dei task ciclici (griglia di sistema) per modulazione in ampiezza, regolatore ed elaborazione del valore attuale. Oggetti tecnologici integrativi 138 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Tempo di campionamento del regolatore A tal fine sono disponibili i seguenti dati di configurazione della Lista esperti: Tabella 7- 6 Regolatore di temperatura (TO canale di temperatura): Descrizione dei dati di configurazione Dato di configurazione Significato controller.standard. cycleParameter Questo tempo consente di definire l'effettiva ora di richiamo del regolatore Il tempo deve essere maggiore del tempo configurato sotto Control1, nel caso in cui è stata selezionata la classe di velocità FAST, oppure maggiore del tempo configurato sotto Control2, nel caso in cui è stata selezionata la classe di velocità SLOW. Il regolatore arrotonda automaticamente a un multiplo intero di Control1 o Control2. Input.analog.relation ControllerCycletoInputCycle Rapporto di trasmissione tra regolatore ed elaborazione del valore attuale. Il rapporto impostato dovrebbe coincidere con il rapporto tra Input1 e Control1 o tra Input2 e Control2. L'elaborazione del valore attuale viene accelerata del fattore impostato. Suddivisione delle performance dell'uscita del segnale di regolazione L'uscita del segnale di regolazione avviene secondo una suddivisione mirata. La conseguenza della suddivisione è che non tutti i regolatori vengono calcolati nello stesso clock e pertanto vengono ridotti i picchi del carico del sistema. Ciò si ottiene spostando il richiamo del regolatore all'interno del tempo di campionamento della regolazione Ad esempio, nel caso di due regolatori, il primo regolatore viene richiamato subito, mentre il secondo dopo il 50% del tempo di campionamento. Se il rapporto è minore del numero di canali del regolatore, è necessario calcolare più regolatori allo stesso momento. Ad esempio nel caso di 4 canali e un rapporto di 3: il primo regolatore viene calcolato all'inizio, il secondo dopo il 33%, il terzo dopo il 66% e il quarto di nuovo all'inizio. Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 139 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Esempio: Nell'esempio seguente devono essere progettati 43 canali con un tempo di ciclo di 1,008 s. Per prima cosa effettuare le seguenti impostazioni nella lista esperti: ControllerCycleTime 1,008 s Nella finestra di dialogo "Clock di sistema" effettuare le seguenti impostazioni: Clock Servo Task PWM 1): Selezione 1 3 ms 10 ms risulta con arrotondamento: 9 ms Griglia di sistema del rilevamento del valore attuale (Input 1): Rapporto di suddivisione 2 9 ms (PMV) * 2 --> 18 ms Griglia di sistema del regolatore (Control 1): Rapporto di 18 ms (Input 1) * 4 --> 72 ms suddivisione 4 Impostare multipli interi del clock di base. Se non viene indicato uno dei tempi di ciclo del regolatore riportati nella griglia, il tempo indicato viene arrotondato al passo successivo presente nella griglia (nell'esempio 9 ms). ed è valido per tutte le istanze di regolatore. 1) Il ControllerCycleTime viene sempre arrotondato a un multiplo intero di Control1. Oggetti tecnologici integrativi 140 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Figura 7-12 Clock di sistema per la regolazione della temperatura Intervalli di suddivisione risultanti: Numero di intervalli di suddivisione = ControllerCycleTime/Control1_Time Numero di intervalli di suddivisione = 1,008 s / 72 ms = 14 In questo modo avviene la suddivisone dei 43 canali su 14 intervalli di tempo (da tre a quattro canali si attivano sempre contemporaneamente). Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 141 Parte VI - Regolatore di temperatura 7.3 Progettazione del regolatore di temperatura Funzionalità vitale per canali di temperatura Se durante la creazione di un canale di temperatura si dimentica di attivare nel sistema esecutivo TControl con la casella di controllo Utilizzare i task di sistema per TControl, durante il funzionamento automatico non viene segnalato che questo canale di temperatura non viene elaborato. Con la variabile di sistema lifeSign ciascun canale di temperatura dispone di una funzionalità vitale (dalla V4.0). La funzionalità vitale viene incrementata ad ogni passaggio ed è analizzabile dal programma utente. Non viene tuttavia eseguita nessuna verifica da parte del sistema. Oggetti tecnologici integrativi 142 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Elenco delle abbreviazioni A.1 A Elenco delle abbreviazioni PAM Modulazione in ampiezza TO Oggetto tecnologico Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 143 Elenco delle abbreviazioni A.1 Elenco delle abbreviazioni Oggetti tecnologici integrativi 144 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Indice analitico A Adattamento Regolatore di temperatura, Applicazioni regolatore di temperatura, 113 Tecnologia oggetto addizionatore, 31 Tecnologia oggetto formula, 47 Tecnologia oggetto regolatore, 95 TO riduttore fisso, 13 TO sensore, 79 Assegnazione Formule, tecnologia oggetto formula, Attivazione / disattivazione Elaborazione dell'ingresso, TO sensore, Formule specifiche, tecnologia oggetto formula, Ingressi specifici, tecnologia oggetto formula, Ingressi, tecnologia oggetto formula, Interfacce di interconnessione sul lato ingresso, tecnologia oggetto regolatore, Regolatore, tecnologia oggetto regolatore, Tecnologia oggetto regolatore, 96 TO sensore, 89 Avvertenza per il lettore, 4 Tecnologia oggetto addizionatore, 41 Tecnologia oggetto formula, 60 Tecnologia oggetto regolatore, 109 TO riduttore fisso, 24 TO sensore, 89 Configurazione Regolatore di temperatura, 120 Regolazione, 104 Tecnologia oggetto addizionatore, 36 Tecnologia oggetto formula, 55 Tecnologia oggetto regolatore, 102 TO riduttore fisso, 19 TO sensore, 86 Controllo del valore grezzo TO sensore, 83 Costanti di tempo Regolatore di temperatura, 123 Crea Regolatore di temperatura, 118 Tecnologia oggetto addizionatore, 33 Tecnologia oggetto formula, 51 Tecnologia oggetto regolatore, 99 TO riduttore fisso, 15 TO sensore, 84 D B Banda di tolleranza Assoluta / relativa, regolatore di temperatura, Interna / esterna, regolatore di temperatura, Base del riduttore TO riduttore fisso, 21 Base dell'addizionatore Tecnologia oggetto addizionatore, 37 C Cambio elettronico assoluto TO riduttore fisso, 25 Cambio elettronico relativo TO riduttore fisso, 25 Circuiti di riscaldamento/raffreddamento, combinati Regolatore di temperatura, 127 Classi di velocità regolatore di temperatura, 138 Comandi Dati di configurazione Regolatore di temperatura (identificazione), 133 Regolatore di temperatura (ingresso analogico), 122 Regolatore di temperatura (regolatore), 126 Definizione Annidamento di espressioni, tecnologia oggetto formula, 63 Conversioni di tipo esplicite, tecnologia oggetto formula, 64 Conversioni di tipo implicite, tecnologia oggetto formula, 64 Elementi di formula, tecnologia oggetto formula, Formule, tecnologia oggetto formula, Identifier, tecnologia oggetto formula, Numeri di formula, tecnologia oggetto formula, 62 Operatori di base, tecnologia oggetto formula, 64 Set di caratteri, tecnologia oggetto formula, Tecnologia oggetto formula, 49, 58, 60 Tipi di numeri, tecnologia oggetto formula, Descrizione delle funzioni Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 145 Indice analitico Tecnologia oggetto regolatore, 97 Differenziazione TO sensore, 84 Direzione TO riduttore fisso, 25 Divisione per zero Tecnologia oggetto formula, 70 E Edizione Tecnologia oggetto regolatore, 96 Esempio regolatore di temperatura, 140 Tecnologia oggetto addizionatore, 32 Tecnologia oggetto formula, 73 TO riduttore fisso, 15 F Fattore di riduzione TO riduttore fisso, 14 Filtraggio valori attuali Parametri, regolatore di temperatura, Filtri TO sensore, 84 Funzione regolatore di temperatura, 113 Tecnologia oggetto addizionatore, Tecnologia oggetto formula, Tecnologia oggetto regolatore, TO riduttore fisso, TO sensore, 82 TO sensore, 82 Funzioni regolatore di temperatura, 115 Funzioni nelle formule Tecnologia oggetto formula, 65 Impostazione Modo di funzionamento regolatore di temperatura, Impostazione del valore di regolazione manuale regolatore di temperatura, 121 Impostazione del valore di riferimento della temperatura regolatore di temperatura, 121 Indirizzo regolatore di temperatura, 122 Interconnessione Tecnologia oggetto addizionatore, 32, 39 Tecnologia oggetto formula, 48, 57 Tecnologia oggetto regolatore, 96, 106 TO riduttore fisso, 14, 22 TO sensore, 80 Interfacce Tecnologia oggetto addizionatore, 31, 48 Tecnologia oggetto regolatore, 95 TO sensore, 79 Inversione dell'ingresso Tecnologia oggetto addizionatore, 38 L Lifebeat regolatore di temperatura, 142 Lista esperti Configurazione regolatore di temperatura, 119 M Modalità di verifica Attivazione / disattivazione, regolatore di temperatura, Modo di operare regolatore di temperatura, 114 Modulazione di ampiezza impulsi (PAM) Impostazioni, regolatore di temperatura, G N Gradiente Massimo, regolatore di temperatura, Grandezza di ingresso (valore di misura) TO sensore, 82 Normalizzazione TO sensore, 82 Numero di violazioni tollerabili Regolatore di temperatura, 123 I O Identificazione Regolatore di temperatura, Operatori nella formula Tecnologia oggetto formula, 65 Oggetti tecnologici integrativi 146 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Indice analitico Operazioni Tecnologia oggetto formula, 47 P Parametri del ciclo di regolazione Regolatore di temperatura, 131 Parametri del regolatore Regolatore di temperatura, 127 Parametri della zona di regolazione Regolatore di temperatura, 132 Parametri di funzionamento regolatore di temperatura, 120 Parametri DPID Regolatore di temperatura, 130 Parametrizzazione Tecnologia oggetto addizionatore, 35 Tecnologia oggetto formula, 53 Tecnologia oggetto regolatore, 101 TO riduttore fisso, 17 Preassegnazione Tecnologia oggetto addizionatore, 35 Tecnologia oggetto formula, 53 Tecnologia oggetto regolatore, 101 TO riduttore fisso, 17 Preelaborazione TO sensore, 80 Programmazione Tecnologia oggetto addizionatore, 40 Tecnologia oggetto formula, 59 Tecnologia oggetto regolatore, 108 TO riduttore fisso, 23 TO sensore, 88 Proprietà Regolatore di temperatura, 129 Proprietà del modulo Tecnologia oggetto addizionatore, 38 TO riduttore fisso, 21 Proprietà modulo Tecnologia oggetto addizionatore, 32 Tecnologia oggetto formula, 50 R Rapporto del tempo di campionamento regolatore di temperatura, 122 Rapporto di trasmissione (vedere: fattore di riduzione), 14 Reazione all'allarme Tecnologia oggetto formula, Reazione locale all'allarme Tecnologia oggetto addizionatore, 43 Tecnologia oggetto formula, 70 Tecnologia oggetto regolatore, TO riduttore fisso, 28 TO sensore, 91 Regolatore ADVANCED Regolatore di temperatura, 128 Regolatore di riscaldamento;regolatore di raffreddamento, regolatore di temperatura Applicazioni, 113 Classi di velocità, 138 Configurazione, 120 configurazione nella lista esperti, 120 Creazione, 118 Dati di configurazione (identificazione), 133 Esempio, 140 Funzione, 113 Funzioni, 115 Impostazione del valore di regolazione manuale, 121 Impostazione del valore di riferimento della temperatura, 121 Indirizzo, 122 Lifebeat, 142 Modo di operare, 114 Parametri di funzionamento, 120 Rapporto del tempo di campionamento, 122 Tempi di ciclo, 137 Trattamento del valore attuale, 122 Uscita del segnale di regolazione, a cadenze rigide, 135 Valore di regolazione/Segnale di regolazione, 135 Valori limite, 136 Regolatore di temperatura Adattamento, 131 Attivazione / disattivazione modalità di verifica, Banda di tolleranza, assoluta / relativa, 125 Banda di tolleranza, interna / esterna, 124 Circuiti di riscaldamento/raffreddamento, combinati, 127 Configurazione lista esperti, 119 Costanti di tempo, 123 Dati di configurazione (ingresso analogico), 122 Dati di configurazione (regolatore), 126 Filtraggio valori attuali, parametri, 122 Gradiente massimo, 124 Identificazione, 133 Impostazione modo di funzionamento, Modulazione di ampiezza impulsi (PAM), impostazioni, 136 Numero di violazioni tollerabili, 123 Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 147 Indice analitico Parametri del ciclo di regolazione, 131 Parametri del regolatore, 127 Parametri della zona di regolazione, 132 Parametri DPID, 130 Proprietà, Regolatore ADVANCED, 128 Selezione del tipo di regolatore, 128 Sorveglianza del valore attuale, bande di tolleranza, 124 Struttura di regolazione, 126 Trattamento dell'uscita dei valori di misura, 135 Uscita digitale, indirizzo e numero, 136 Valore di inizializzazione, 123 Valori di misura, trattamento dell'uscita, 135 Verifica di plausibilità del regolatore, 132 Verifica di plausibilità del valore attuale, 123 Violazioni della tolleranza, 126 Regolazione Configurazione, 104 Regole Tecnologia oggetto formula, 49 S Selezione del tipo di regolatore Regolatore di temperatura, 128 Sincronismo assoluto, cambio, 25 relativo, cambio, 25 Sommario comandi Tecnologia oggetto addizionatore, 40 Tecnologia oggetto formula, 59 Tecnologia oggetto regolatore, 108 TO riduttore fisso, 23 TO sensore, 88 Sorveglianza valore attuale Bande di tolleranza, regolatore di temperatura, Sorveglianza valori tecnologici TO sensore, 83 Sottrazione Tecnologia oggetto addizionatore, 32 Struttura di regolazione Regolatore di temperatura, 126 Suddivisione delle performance dell'uscita del segnale di regolazione, 139 T Tecnologia oggetto addizionatore Applicazioni, 31 Base dell'addizionatore, 37 Comandi, 41 Configurazione, Creazione, 33 Esempio, 32 Funzione, 31 Interconnessione, 32, 39 Interconnessioni, 58 Interfacce, 31, 48 Inversione dell'ingresso, 38 Parametrizzazione/preassegnazione, 35 Programmazione, 40 Proprietà del modulo, 38 Proprietà modulo, 32 Reazioni locali all'allarme, 43 Sommario comandi, 40 Sottrazione, 32 Unità, 32, 38 Validità valori di ingresso / valori sostitutivi, 41 Variabili di sistema, 42 Vettori d'ingresso, attivazione e disattivazione, 41 Tecnologia oggetto formula Applicazioni, 47 Assegnazione delle formule, 60 Attivazione ingressi, 60 Attivazione, tutte le formule, 61 Attivazione/disattivazione, formule specifiche, 61 Attivazione/disattivazione, ingressi specifici, 60 Caso d'errore, 70 Comandi, 60 Configurazione, 55 Creazione, 51 Definizione, 49, 58, 60 Definizione annidamento di espressioni, Definizione conversione esplicita del tipo, Definizione conversione implicita del tipo, Definizione di formule, 62 Definizione elementi di formula, Definizione identifier, Definizione numeri di formula, Definizione operatori di base, Definizione set di caratteri, Definizione tipi di numeri, Disattivazione, ingressi, 61 Disattivazione, tutte le formule, 61 Divisione per zero, 70 Esempio, 73 Funzione, 47 Funzioni nelle formule, 65 Interconnessione, 48, 57 Operatori nella formula, 65 Operazioni, 47 Parametrizzazione/preassegnazione, 53 Oggetti tecnologici integrativi 148 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 Indice analitico Programmazione, 59 Proprietà modulo, 50 Reazioni locali all'allarme, 70 Regole, 49 Sommario comandi, 59 Unità, 50 Uscite resettate, 62 Validità, valori di ingresso / valori sostitutivi, 61 Valori delle funzioni, 61 Variabili di sistema, 66 Tecnologia oggetto regolatore Applicazioni, 95 attivazione / disattivazione, 96 Attivazione / disattivazione, regolatore, 109 Attivazione/disattivazione, interfacce di interconnessione sul lato di ingresso, 109 Comandi, 109 Configurazione, 102 Creazione, 99 Descrizione delle funzioni, 97 Edizione, 96 Funzione, 95 Interconnessione, 96, 106 Interfacce, 95 Parametrizzazione/preassegnazione, 101 Programmazione, 108 Reazioni locali all'allarme, 110 Sommario comandi, 108 Unità, 96 Tempi di ciclo regolatore di temperatura, 137 TO riduttore fisso Applicazioni, Base del riduttore, 21 cambio elettronico assoluto, 25 Comandi, 24 Configurazione, 19 Creazione, 15 Direzione, 25 Esempio, 15 Fattore di riduzione, 14 Funzione, 13 Interconnessione, 14, 22 Parametrizzazione/preassegnazione, 17 Programmazione, 23 Proprietà del modulo, 21 Reazioni locali all'allarme, 28 Sincronismo relativo di riduttore, 25 Sommario comandi, 23 Traslazione, 14 Unità, 15 Variabili di sistema, 27 TO sensore Applicazioni, 79 attivazione / disattivazione, 89 Attivazione / disattivazione elaborazione dell'ingresso, 89 Comandi, 89 Configurazione, Controllo del valore grezzo, 83 Creazione, 84 Differenziazione, 84 Filtri, 84 Funzione, 82 Funzione, 82 Grandezza di ingresso (valore di misura), 82 Inserimento sul valore di uscita, Interconnessione, 80 Interfacce, 79 Normalizzazione, 82 Preelaborazione, 80 Programmazione, 88 Reazioni locali all'allarme, 91 Sommario comandi, 88 Sorveglianza valori tecnologici, 83 Unità, 81 Valore derivato, 84 Valore di ingresso, 80 Valore di misura (grandezza di ingresso), 82 Valore di uscita, 81 Variabili di sistema, 90 Traslazione TO riduttore fisso, 14 Trattamento del valore attuale regolatore di temperatura, 122 Trattamento dell'uscita dei valori di misura Regolatore di temperatura, 135 U Unità Tecnologia oggetto addizionatore, 32, 38 Tecnologia oggetto formula, 50 Tecnologia oggetto regolatore, 96 TO riduttore fisso, 15 TO sensore, 81 Uscita digitale Indirizzo e numero, regolatore di temperatura, Uscita segnale controllante A cadenza rigida, regolatore di temperatura, Uscite Reset, tecnologia oggetto formula, Oggetti tecnologici integrativi Manuale di guida alle funzioni, 04/2014 149 Indice analitico V Validità Valori di ingresso / Valori sostitutivi, tecnologia oggetto addizionatore, Valori di ingresso / Valori sostitutivi, tecnologia oggetto formula, Valore derivato TO sensore, Valore di ingresso TO sensore, 80 Valore di inizializzazione Regolatore di temperatura, 123 Valore di misura (grandezza di ingresso) TO sensore, 82 Valore di regolazione/Segnale di regolazione regolatore di temperatura, 135 Valore di uscita TO sensore, 81 Valori delle funzioni Tecnologia oggetto formula, 61 Valori di misura Trattamento dell'uscita, regolatore di temperatura, Valori limite regolatore di temperatura, 136 Variabili di sistema Tecnologia oggetto addizionatore, 42 Tecnologia oggetto formula, 66 TO riduttore fisso, 27 TO sensore, 90 Verifica di plausibilità del regolatore Regolatore di temperatura, 132 Verifica di plausibilità del valore attuale Regolatore di temperatura, 123 Vettori d'ingresso Attivazione e disattivazione, tecnologia oggetto addizionatore, Violazioni della tolleranza Regolatore di temperatura, 126 Oggetti tecnologici integrativi 150 Manuale di guida alle funzioni, 04/2014