DISS. ETH NO. 22701 Studies on the catalysis derived from dinuclear palladium species of oxidation state (I) A thesis submitted to attain the degree of DOCTOR OF SCIENCES of ETH ZURICH (Dr. sc. ETH Zurich) presented by Marialuisa Aufiero Dottore in Chimica, Università “La Sapienza” in Rome born on 05.05.1986 Citizen of Italy accepted on the recommendation of Prof. Dr. Jeffrey W. Bode, examiner Prof. Dr. Franziska Schoenebeck, co-examiner Zürich 2015 Summary Summary The use of bulky-ligands in combination with Pd(0) and Pd(II) sources in cross-coupling reaction has become a common strategy for the coupling of challenging substrates, such as non-activated aryl chlorides. The success of these ligands is presumed to be due to their ability to generate a monoligated 12-electron Pd(0)L species that undergoes facile oxidative addition. In the last decades, particular attention has be directed towards the synthesis of new Pd-based catalysts that could easily facilitate the release of this very active species (Pd(0)L), among these catalysts Pd(I)-Pd(I) dimers had caught the attention of many research groups. Some of these Pd(I) dimers were shown to be particularly good precatalyst in the cross-coupling reactions with aryl halides but the mechanism that leads to their activation is not well understood. Part of this thesis was devoted to the understanding of additives effect onto Pd(0) chemistry. We discovered that exposure of a series of Pd(0) commonly used in crosscoupling reactions to CuBrn (n=1, 2) and CuI led to the complete or partial comsumption of the Pd(0) precursor and the formation of new species. A combined spectroscopical and crystallographic study allowed us to gain insight into the possible products formed, and oxidation of higher oxidation states of Pd, such as I and II, was observed for almost all of all the Pd(0) complexes tested. Particular focus was directed into the reaction of Pd(0)(PtBu3)2 with CuBrn (n=1, 2) and CuI additives: two different Pd(I)-Pd(I) dimers were obtained with bromides and iodides bridges respectively. Scheme A: Formation of Pd(I) dimer from reaction of Pd(PtBu3)2 and copper additives. This discovery led us to investigate the possible effects of dimer formation in Sonogashira and Suzuki cross-coupling reactions. The in situ formation of these two dimers dramatically influenced the rate of Pd(0)(PtBu3)2. A parasite oligomerisation reaction of the alkyne did not allow the normal Sonogashira coupling with aryl chlorides to occur. In the case of Suzuki coupling an increase in the yields was observed in the presence of CuBrn salts, whilst inhibition was observed in the presence of CuI salt, due to the higher stability of the Pd(I) dimer formed. 10 Summary Scheme B: Effect of copper additives onto Pd(0)(PtBu3)2 in: Sonogashira reactions (left); in Suzuki reactions (right) The effect of other metal additives onto Pd(0)(PtBu3)2 was subsequently investigated. Pd(I) dimer formation was observed also in the presence of AgBr, AgI, FeBr3 and AuBr3, additives that are commonly use in combination with Pd(0) sources and were shown to increase the rate of reactions. Part of this thesis work was then devoted to the understanding of the possible mechanism of activation of [Pd(μ-X)PtBu3]2 (X= Br, I) dimers. A detailed mechanistic study was performed to investigate the possible reasons for the high activity shown by the [Pd(μ-Br)PtBu3]2. The catalysis shown by this system was consistent with a Pd(PtBu3) as active catalytic species. Further investigation allowed us to identify a nucleophilic-assisted disproportionation as a likely mechanism for the activation of [Pd(μ-Br)PtBu3]2. The effect of different nucleophiles onto [Pd(μ-Br)PtBu3]2 was tested and a minimum value of nucleophilic power was set: 10.5, under this value no activation was observed. The same study was extended to [Pd(μ-I)PtBu3]2. We found out that stronger nucleophiles are required for its activation (N= 16.1, according to the Mayr’s scale), consistent with the higher stability shown by this dimer. For the first time we were able to activate and use this precatalyst in Suzuki cross-coupling reactions under both aerobic and anaerobic conditions. Scheme C: Suzuki cross-coupling reactions catalysed by [Pd(μ-I)PtBu3]2 under both aerobic and anaerobic conditions. Lastly, part of this thesis was devoted at developing direct catalysis at these dinuclear Pd(I) sites. We succeeded in the development of the first Pd(I)-catalysed C-Se bond formation. Extensive substrate scope was investigated and the reaction was shown to be tolerant to a 11 Summary wide range of functional groups, including unprotected amines and anilines. Good yields were achieved under really mild conditions. X -ray structure Scheme D: Trifluoromethylselenolation catalysed by the in situ formed [Pd(μ-SeCF3)PtBu3]2. X-ray structure of the Pd(I) dimer [Pd(μ-SeCF3)PtBu3]2. A combination of spectroscopic and computational studies allowed us to gain more insight into the possible mechanism of the transformation that does not exclude a direct dimer catalysis as a possible pathway. 12 Riassunto Riassunto L’uso di ligandi con elevato ingombro sterico in combinazione con fonti di Pd(0) e Pd(II) in reazioni di cross-coupling è diventata una comune strategia per l’accoppiamento di cloruri arilici non attivati, generalmente considerati substrati difficili da accoppiare. Il successo legato all’uso di questi ligandi si pensa essere dovuto alla loro presunta abilità di generare un complesso Pd(0)L monoligato avente 12 elettroni. La formazione di questo complesso monoligato favorisce l’ossidazione riduttiva. Negli ultimi decenni particolare attezione è stata diretta allo sviluppo di catalizzatori al Pd che possano facilmente rilasciare in soluzione questa specie monoligata e molto attiva Pd(0)L. Tra i vari catalizzatori proposti, i dimeri al palladium hanno attirato l’attenzione di molti gruppi di ricerca. Alcuni di questi dimeri al Pd sono stati dimostrati essere degli ottimi precatalizzatori nelle reazioni di cross-coupling con alogenuri arilici, tuttavia il meccanismo di reazione resta tuttora sconosciuto. Parte di questa tesi è stata dedicata allo studio dell’effetto che i sali di rame ed argento hanno sulla reattività dei complessi di Pd(0). Abbiamo scoperto che l’esposizione di diversi complessi di Pd(0) a sali di CuBrn (n=1, 2) e CuI porta al consumo totale o parziale del complesso di Pd(0) e alla formazione di nuove specie. Una combinazione di studi spettroscopici e cristallografici, ci ha permesso di risalire alla natura di queste nuove specie e ossidazione del complesso di Pd(0) a più alti stati di ossidazione, come I e II, è stata osservata per quasi tutti i complessi presi in esame. Particolare attenzione è stata rivolta alla reazione del complesso Pd(0)(PtBu3)2 con additivi come CuBrn (n=1, 2) oppure CuI. In questo caso, infatti, abbiamo osservato la formazione di Pd(I)-Pd(I) dimeri aventi ponti di bromuri e ioduri rispettivamente. Schema A: Formazione di dimeri di Pd(I) dovuti alla reazione di Pd(PtBu3)2 con additivi al rame. Spronati da questa scoperta, abbiamo investigato il possibile effetto di questa trasformazione nelle reazioni di Sonogashira e Suzuki cross-coupling. Abbiamo scoperto che la formazione in situ di questi dimeri ha una forte influenza sulla reattività di Pd(0)(PtBu3)2. La reazione di Sonogashira è totalmente inibita a causa di una reazione di 13 Riassunto polimerizzazione degli alchini arilici. Nel caso della reazione di Suzuki un incremento delle rese è stato osservato in presenza di sali di CuBrn (n=1, 2), mentre è stata osservata inibizione in presenza di CuI, probabilmente dovuta alla maggiore stabilità di questo dimero. Schema B: Effetto dei Sali di rame sul Pd(PtBu3)2 nelle reazioni di Sonogashira (sinistra); nelle reazioni di Suzuki (destra) Successivamente abbiamo anche investigato l’effetto di altri additivi comunemente usati in combinazione con Pd(0) come: AgBr, AgI, FeBr3 e AuBr3. La formazioni di questi due dimeri è stata osservata anche in presenza di questi sali ossidanti. Questa scoperta potrebbe spiegare alcuni degli effetti benefici che sono stati riscontranti nell’utilizzo di questi sali in combinazione con fonti di Pd(0). Parte di questo lavoro di tesi è stato dedicato alla compresione del meccanismo di attivazione di questi dimeri [Pd(μ-X)PtBu3]2 (X= Br, I). Un dettagliato studio meccanicistico è stato effettuato per capire il motivo dell’elevata reattività mostrata dal dimero [Pd(μ-Br)PtBu3]2. La reattività mostrata da questo dimero è consistente quella mostrata dal complesso monoligato Pd(PtBu3) come specie catalitica attiva. Maggiori esperimenti ci hanno permesso di identificare come possibile meccanismo di attivazione un disproporzionamento assistito da nucleofili. L’effeto di diversi nucleofili sul dimero [Pd(μ-Br)PtBu3]2 è stato poi testato. In questo modo è stato possibilire stabilire un minimo valore di nucleofilicità al di sotto del quale non si ha attivazione, valore stimato a 10.5. Lo stesso studio è stato poi esteso al dimero [Pd(μ-I)PtBu3]2. Anche in questo caso è stato possibile stabilire un valore minimo di nucleofilicità di 16.0 (secondo la scala sviluppata da Mayr’s), al di sotto di questo valore non è possibile avere attivazione. Il fatto che un maggiore potere nucleofilo sia richiesto per l’attivazione del dimero [Pd(μ-I)PtBu3]2 è in accordo con la sua maggiore stabilità rispetto all’analogo bromo-dimero. Per la prima volta abbiamo dimostrato che è possibile attivare anche il dimero [Pd(μ-I)PtBu3]2 e come ulteriore conferma lo abbiamo utilizzato come precatalizzatore nelle reazioni di Suzuki sia in presenza che in assenza di ossigeno. 14 Riassunto Schema C: Reazioni di Suzuki coupling catalizzate dal dimero [Pd(μ-I)PtBu3]2 in assenza ed in presenza di ossigeno. Infine, parte di questo lavoro di tesi è stato dedicato allo svilluppo di una catalisi direttamente derivate dall’uso di questi dimeri. Siamo stati in grado di sviluppare la prima reazione che porta alla formazione nuovi legami C-Se catalizzata direttamente da questi dimeri. La reazione è stata effettuata su numerosi ioduri arilici e si è dimostrata essere tollerante ad un gran numero di gruppi funzionali, comprese amine ed aniline non protette. Buone rese sono state ottenute in condizioni molto blande. X-ray structure Scheme D: Trifluorometilselenolazione catalizzata da [Pd(μ-SeCF3)PtBu3]2 (destra). Struttura ai raggi X del dimero [Pd(μ-SeCF3)PtBu3]2. Inoltre una combinazione di studi spettroscopici e computazionali ci ha permesso di aquisire un quadro più chiaro per quanto riguarda il possibile meccanismo di questa trasformazione. Lo studio non ha escluso la possibilità di avere catalisi derivante direttamente dall’utilizzo di questi dimeri. 15