GAZZETTA GIOVEDÌ 7 GENNAIO 2016
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Cronaca
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IL RIASSETTO DEL CENTRO LE PROTESTE
di Sandro Mortari
«Da lì non ci muoviamo perché
andare in via Goito significa
chiudere». Gli ambulanti dei
portici Broletto e di piazza Marconi rifiutano quello che definiscono il diktat del Comune di lasciare i loro posti nel cuore del
passeggio turistico della città
per consentire i lavori di pulizia
straordinaria del centro storico.
L’amministrazione Palazzi ha inviato loro una lettera con la nuova destinazione delle bancarelle
tra via Goito e via Spagnoli, chiedendo di comunicare entro il 15
gennaio l’accettazione o meno
della nuova ubicazione. «Ma noi
da lì non ce ne andiamo; e, se
serve, siamo anche disposti a pagarci le nuove bancarelle» resistono i 13 ambulanti. Per abbassare la tensione pericolosamente alta, in serata, il vice sindaco
Giovanni Buvoli annuncia un incontro con gli ambulanti, «io e il
sindaco», prima del 15 gennaio.
I margini per un accordo sembrano ristretti. «Come facciamo
a trasferirci in strade che, seppur in centro, sono frequentate
da poca gente perché decentrate rispetto al flusso turistico? - si
chiede preoccupato un giovane
ambulante -. Temiamo davvero
per il futuro delle nostre famiglie. Io ho tre bambini e in questi
giorni nella mia casa c’è tristezza: se sarò costretto a lasciare i
portici Broletto non so che futuro ci aspetterà». Il braccio di ferro con via Roma è iniziato ai primi di dicembre quando con una
lettera i 13 ambulanti sono stati
avvertiti dell’intenzione della
giunta: liberare i portici del centro dalle bancarelle per consentire i lavori di pulizia che renderanno più decorosa e accogliente la città Unesco e capitale della
cultura. «Al sindaco Palazzi e al
vice Buvoli - ripete l’ambulante avevamo detto chiaro che volevamo una soluzione alternativa.
Buvoli ci ha proposto di restare
in via Broletto ma di spostarci
sulla strada per liberare i portici.
Noi eravamo d’accordo, ma poi
le cose sono cambiate e, se vogliamo lavorare, siamo costretti
ad andarcene in via Goito».
Per quegli ambulanti titolari
di concessioni vecchie ormai di
anni («io - dice il giovane - sono
lì dal 2000 ma altri colleghi anche da 40») il destino sembra segnato: «Ci sentiamo presi in giro
perché ci sembra tutta una scusa quella dei lavori. Infatti, men-
Buvoli tira dritto
«Incentivi per chi
accetta il trasloco»
Ambulanti dei portici
contro il Comune
«Mai in via Goito»
Secco no alla proposta di spostarsi in vista dei lavori
«Lì non passa nessuno, chiuderemo». Sel: «Aiutiamoli»
Un punto tiene subito a chiarire
il vice sindaco Giovanni Buvoli :
«Io agli ambulanti non ho fatto
alcuna promessa. Nell’incontro
avuto con loro e le associazioni
di categoria ho comunicato la
scelta strategica per la città di
togliere le bancarelle dai portici.
Solo quella storica di Piubello
resterà. Per il loro
trasferimento in via Goito, che
penso avverrà a metà febbraio
con l’inizio dei lavori in centro,
abbiamo stanziato 80mila euro
per le nuove bancarelle, tutte
uguali. Via Goito e via Spagnoli
diventeranno le vie delle
bancarelle, in pieno centro; con
un ’apposita segnaletica, più
illuminazione e l’arredo urbano
creeremo le condizioni affinché
diventi un luogo di passaggio
turistico. Senza dimenticare che
sono previsti incentivi, come la
riduzione della Cosap, per quegli
ambulanti. Già adesso via Goito
è frequentatissima durante il
mercato del giovedì e non vedo
perché non lo possa essere
anche gli altri giorni». E se non
accettassero il trasloco?
«Aspettiamo le risposte scritte;
poi, se nessuno andrà là faremo
un bando per assegnare i posti.
Oggi o domani definiremo il
tutto con un vertice tra me, il
sindaco, l’assessore Baroncelli e
i tecnici del settore».
Le bancarelle presto dovranno lasciare i portici Broletto e trasferirsi in via Goito e in via Spagnoli
tre noi dobbiamo andare via,
sotto i portici rimarranno le bancarelle del mercato del giovedì.
Inoltre, ognuno di noi ha una
concessione per un numero di
giorni diverso, chi uno, chi due,
chi quattro, molti anche il sabato e la domenica. Ebbene, non
mi risulta che gli operai lavorino
assoviaggi
Crisi delle agenzie di viaggio
Incontro in Confesercenti
Assoviaggi-Confesercenti organizza un incontro aperto a
tutte le agenzie di viaggi mantovane per confrontarsi e parlare delle novità e delle sfide
che attendono la categoria nei
prossimi mesi. Appuntamento venerdì 15 gennaio alle 14
alla sede di Confesercenti, in
via Cremona 36.
Un'occasione durante la
quale le agenzie di viaggi mantovane avranno l'opportunità
di incontrarsi e di ricevere importanti aggiornamenti sulle
novità, normative, e non solo,
che coinvolgeranno il settore
turistico. Si parlerà dello stato
forza italia
di crisi del settore, delle le
azioni intraprese con Regione, Camere di Commercio,
banche e sindacati, della nuova legge sul turismo in Lombardia e di cosa cambierà per
le agenzie, dell’abolizione del
fondo di garanzia, dei pacchetti turistici e di cosa prevedono
le nuove norme che obbligheranno gli agenti a dotarsi di fidejussioni a partire dal primo
luglio.
Per informazioni sull’incontro si può contattare gli uffici
di Confesercenti: mantova@
comservizi.it,
telefono
0376/264811.
il sabato e la domenica; quindi,
noi potremmo stare benissimo
al nostro posto. La verità è che
vogliono rovinarci per far contenti i negozianti». Tra gli ambulanti c’è chi, seppur furioso e
contrario al trasloco, vuole tenere aperto il dialogo con il Comune, «ma solo perché siamo per-
sone civili - dice un’imprenditrice -. Noi vogliamo solo una soluzione che non danneggi la nostra attività». Il capogruppo di
Sel Fausto Banzi si pone come
mediatore: «Condivido che non
possano più stare sotto i portici,
però bisogna che il Comune dia
loro la garanzia che non chiude-
ranno. Nel senso che se dovesse
andar male la nuova collocazione in via Goito, si dovranno trovare alternative. Io, per esempio, non capisco perché piazza
Erbe sia diventata la piazza dei
tavolini e siano sparite le bancarelle. Spero che il Comune tuteli
il lavoro».
Taglio Irpef
«Palazzi dica
dove trova
le risorse»
«Il sindaco Palazzi sia più prudente nella gestione della spesa
pubblica, i soldi sono quelli dei
cittadini». È l’ammonimento
del capogruppo di Forza Italia
Pier Luigi Baschieri al primo cittadino dopo aver saputo delle linee guida del bilancio 2016.
«A Forza Italia - dice - interessa comprendere quali siano le
coperture economiche per far
fronte alle nuove spese sbandierate dal sindaco. Vogliamo conoscere l'esatto ammontare
delle nuove entrate. Se pensa di
far fronte a maggiori spese con
le entrate del piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare si sbaglia. Le secche del mercato immobiliare ci hanno insegnato che da queste manovre
entrano pochissimi euro». Gli
azzurri hanno due «certezze»:
la prima, che «aumenteranno le
tariffe dei parcheggi, dei pass
auto e delle case di riposo». La
seconda, che «aumenterà enormemente la spesa per il personale, in particolare quello dirigenziale. I nuovi tre dirigenti, a
cui se ne aggiungerà uno nel
2016, comportano una spesa
superiore ai 400.000 euro. A cui
vanno aggiunti i 100.000 euro in
più per i tre assessori rispetto il
mandato passato. Le spese della macchina politica ed amministrativa sono in forte e palese
aumento».
Quanto agli sgravi Irpef, «ben
vengano per i redditi sino a
22.000, ci auguriamo solo che i
350.000 euro occorrenti siano figli di una razionalizzazione della spesa e non ricadano sui redditi sopra i 22.000 euro: sarebbe
una beffa a danno, in particolare, dei lavoratori dipendenti».
Sulla mobilità urbana Forza
Italia ricorda che «esistono già
degli studi sui flussi del traffico.
Spendere 80.000 per un nuovo
progetto è inutile». Infine, i due
milioni di euro che mancano a
causa del taglio delle tasse praticato dal centro destra nel 2015:
«Questa è una litania stancante.
Il mancato gettito in entrata è
un errore dell' attuale governo
Renzi che non premia gli enti locali virtuosi, ma semmai li zavorra».
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Ambulanti dei portici contro il Comune «Mai in via Goito»