La sordità L’orecchio e le protesi acustiche + Presentazione su un sito: -hosting server -utilizzo di altervista -linguaggi di pagine web Mangialavori Marco 5 A Informatica - 2010/2011 Hosting Server E’ un servizio che consiste nell'allocare su un server web le pagine di un sito web, rendendolo cosí accessibile dalla rete Internet. Tale "server web", definito "host", è connesso alla rete Internet in modalità idonea a garantire l'accesso alle pagine del sito mediante browser, con identificazione dei contenuti tramite dominio ed indirizzo IP. Altervista AlterVista è una piattaforma web italiana. Offre la possibilità di aprire immediatamente e gratuitamente un sito web, un forum o un blog avendo sin dall'inizio a disposizione un dominio di terzo livello (nomesito.altervista.org) con caratteristiche base. AlterVista è un punto di vista alternativo (da qui il nome) rispetto ai modelli economici e tecnologici classici propri del free hosting: lega il suo successo al successo dei siti che ospita. L'idea è quella di offrire una casa sul web dove pubblicare i propri contenuti: a costo zero e con la possibilità di guadagnare, grazie alla pubblicità, con il proprio traffico web. Linguaggi di pagine Web Php HTML linguaggio di markup che descrive le modalità di impaginazione, formattazione o Visualizzazione grafica (layout) del contenuto, testuale e non, di una pagina web attraverso tag di formattazione è un linguaggio di scripting interpretato e utilizzato principalmente per sviluppare applicazioni web lato server ma può essere usato anche per scrivere script a riga di comando o applicazioni standalone con interfaccia grafica Javascript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nei siti web Sordità La sordità può essere definita come la totale o parziale incapacità di percepire le vibrazioni sonore. A seconda della perdita uditiva espressa in decibel, la sordità può essere: lieve, (tra i 20/40 dB) non vengono percepiti i bisbiglii media, (tra i 40/70 dB) non viene udita perfettamente la voce emessa a livello normale, ad intensità superiore la persona percepisce i suoni ma ha difficoltà nel discriminare le parole grave, (tra i 79/90 dB) la persona avente un tale deficit percepisce solo alcuni suoni delle parole, anche se pronunciate ad intensità elevata; profonda, (90 dB o più) la parola non viene assolutamente udita per cui senza una protesi acustica, associata alla lettura delle labbra, non è possibile alcuna forma di apprendimento del linguaggio verbale. La sordità può sopraggiungere in qualunque momento, solitamente si identificano quattro momenti: prima della nascita, prenatale; alla nascita, perinatale; nei primi mesi di vita, postatale; e nel corso degli anni. Cause prenatali Sordità ereditarie o genetiche Si ritiene che più del 60% delle sordità infantili siano sostenute da causa ereditaria. La sordità ereditaria può essere definita come un difetto uditivo che compare in una stessa famiglia a condizione però che nessuna evidente causa acquisita possa spiegare da sola la sordità. Cause infettive virali Tra i virus responsabili della sordità ricordiamo quelli della rosolia, del morbillo, della parotite, dell’influenza, dell’herpes e il cytomegalovirus. Cause infettive batteriche I batteri responsabili della sordità sono presenti la sifilide e l’infezione contratta dalla madre durante la gravidanza Cause infettive parassitarie Maggiore pericolo è costituito dalla toxoplasmosi. Cause tossiche Queste cause possono provocare lesioni all’apparato uditivo del nascituro durante la gravidanza. Cause perinatali • • Asfissia o Ipoassia: il passaggio dalla vita intrauterina all’ambiente esterno, implica per il neonato complesse misure di adattamento, per la repentina sottrazione delle risorse che gli provenivano dalla placenta, per l’impegno di vari organi ad una funzione completamente autonoma. L’ipoassia, cioè un apporto insufficiente di ossigeno alla circolazione sanguigna del feto, porta come conseguenze cliniche alterazioni del sistema nervoso centrale, alle quali può associarsi una sordità di tipo grave o profondo. Ittero: è una conseguenza dell'aumento della bilirubina nel sangue, a dosi elevate esercita un'azione tossica. L'ittero neonatale è un evento fisiologico dovuto ad una lenta azione di rimozione della bilirubina da parte del fegato ancora immaturo e scompare entro il terzo o quarto giorno di vita. Se per varie cause la bilirubina non viene eliminata, e quindi se ne ha un aumento nel sangue, ne consegue un accumulo e un grave danno a carico delle cellule nervose. Cause postnatali Tra le cause postnatali sono responsabili le varie cause divise tra malattia, come parotite, meningoencefalite, morbillo e meningite, e altri tipi, come un trauma cranico o per effetto di sostanze otossiche Le conseguenze sull’acquisizione del linguaggio sono tanto più gravi quanto più precoce è l’insorgenza della sordità. LA SORDITA’ INFANTILE La sordità infantile rappresenta una problematica frequente nell’ambito della popolazione italiana; sono circa 1500-2000 i bambini che nascono ogni anno, nel nostro paese, con ipoacusia grave, ossia il deficit funzionale dell’organo dell’udito,per varie cause. Di queste solo una metà vengono identificate prima dell’anno di vita, le altre vengono identificate tardivamente con un’enorme ricaduta negativa sullo sviluppo comunicativo e cognitivo del bambino. Nel bambino affetto da sordità queste tappe dello sviluppo del linguaggio non hanno luogo e ciò può provocare alterazioni dello sviluppo psicomotorio e disturbi del comportamento. Il bambino dovrà essere seguito da un logopedista che, coadiuvato dalla famiglia, aiuterà il piccolo non solo ad acquisire il linguaggio,ma lo seguirà nel tempo facilitandone l’inserimento a scuola e affiancando gli insegnanti in modo da farlo integrare con i normoudenti nel modo migliore possibile. LA SORDITA’ NELL’ANZIANO La Sordità nell’anziano, o presbiacusia, è favorita da complessi fattori, tra cui quelli legati a processi neuro-degenerativi, circolatori, vascolari, è tra le condizioni più disabilitanti nella popolazione della cosiddetta terza età. L'isolamento prodotto dall'insufficienza di stimolazioni uditive va sicuramente a peggiorare la già precaria qualità della vita, riducendo ulteriormente il livello di autonomia dell’anziano, le capacità di vita di relazione, il suo assetto cognitivo, psicologico ed emozionale. Non sono ancora molti gli anziani che utilizzano con continuità e profitto l’ausilio protesico e che si sottopongono ad un idoneo allenamento acustico, indispensabile quando, come nell’età avanzata, si devono rimodellare le strutture del sistema nervoso centrale. Un aiuto importante in questo settore può derivare dalla ricerca scientifica sui processi di invecchiamento sensoriale uditivo, sui mezzi farmacologici per prevenirlo e rallentarlo, sulle tecnologie di correzione protesica. È importante quindi educare ed informare gli anziani e le loro famiglie sulle conseguenze di un isolamento uditivo e sulle possibilità mediche e rieducative, incoraggiandoli a sottoporsi a test uditivi in ambiente clinico, informandoli sulle possibilità di correzione con un idoneo apparecchio acustico ed abbattere l le remore psicologiche che sono ancora troppo radicate IL RUMORE AMBIENTALE: rischio per l’udito e la qualità della vita Dei ben sette milioni d’italiani con problemi o disturbi uditivi, due milioni di adulti sono colpiti da Sordità a causa d’attività lavorative in ambiente rumoroso, con ripercussioni che possono assumere carattere di particolare gravità sulla capacità produttiva e sulla vita di relazione del soggetto, nonché sui costi sociali. L’inquinamento acustico nell'ambiente di vita, originato per esempio dal traffico, dalle attività ed apparecchiature condominiali, ha raggiunto in molte città livelli inaccettabili, fuori dai limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale di Sanità ed imposti dalla normativa di legge vigente (Legge quadro n. 447/95), colpendo senza esclusione l'apparato uditivo di bambini, adulti ed anziani. Tale fonte di disagio è in grado di comportare anche problematiche sul riposo e sul sonno, sulla capacità di concentrazione e studio, sull’equilibrio psicofisico del soggetto che "subisce" il rumore ed infine problematiche patologiche reattive a carico dell’apparato cardiovascolare, ormonale e del sistema nervoso centrale. Tutte le attività rumorose non possono superare il limite della ‘normale tollerabilità d’ogni cittadino che desidera quiete e riposo, come stabilito dalle vigenti disposizioni di legge; tutte le sorgenti sonore dovrebbero essere acusticamente isolate in modo che suoni e vibrazioni non si trasmettano nelle vicine abitazioni. PROTESI ACUSTICHE • • • • • Gli apparecchi acustici sono l'ausilio riabilitativo essenziale per potenziare la capacità uditiva residua del bambino ipoacusico ma anche dell’adulto con difficoltà comunicative. La protesi acustica svolge la funzione di amplificare i segnali sonori in base alle caratteristiche della perdita uditiva. Esistono vari tipi di protesi acustiche di cui le parti principali sono: Il microfono che capta i segnali sonori dall'esterno Il circuito amplificatore che elabora i segnali aumentandone l'intensità Il ricevitore che invia i segnali amplificati all'orecchio A seconda del tipo di ricevitore le protesi acustiche si distinguono in: Protesi per via ossea Protesi per via aerea II ricevitore delle protesi per via ossea è costituito da un vibratore osseo che consiste in un piccolo dispositivo che emette vibrazioni che vengono trasmesse poi all'orecchio interno attraverso l'osso mastoideo. Le protesi per via aerea sono invece le più utilizzate e in questo caso la trasmissione del suono amplificato avviene tramite un auricolare (o chiocciola) inserita nel condotto uditivo esterno. Lettura Labiale È noto che con la definizione "labiolettura" ci riferiamo ad una tecnica o abilità (non solo nel sordo) di decodificare o riconoscere i movimenti dell'apparato labiobuccale e fonatorio nel momento in cui vengono emessi parole e fonemi. L' identificazione dei movimenti è compiuta dall'occhio del "lettore" sordo. I movimenti labiobuccali saranno tanto più comprensibili quanto più il sordo è a conoscenza della lingua con cui l'interlocutore si esprime e abbia fruito, sin dalla prima infanzia, di un'idonea educazione visiva e di "lettura espressiva" del volto. Per consentire al sordo una buona lettura labiale ci sono alcune azioni consigliate: - La distanza ottimale nella conversazione non deve mai superare il metro e mezzo. - La fonte luminosa deve illuminare il viso di chi parla e non quello della persona sorda: bisogna parlare con il viso rivolto alla luce. - Chi parla deve tenere ferma la testa. - Il viso di chi parla deve essere al livello degli occhi della persona sorda. - Occorre parlare distintamente, ma senza esagerare. Non bisogna in alcun modo storpiare la pronuncia. La lettura labiale infatti si basa sulla pronuncia corretta. - Si può parlare con un tono normale di voce, non occorre gridare. La velocità del discorso inoltre deve essere moderata: né troppo in fretta, né troppo adagio. - Usare possibilmente frasi corte, semplici ma complete. Non occorre parlare in modo infantile. Mettere in risalto la parola principale della frase. Usare espressioni del viso in relazione al tema del discorso. - Non tutti i suoni della lingua sono visibili sulle labbra: fare in modo che la persona sorda possa vedere tutto ciò che è visibile sulle labbra. - Quando si usano nomi di persona, località o termini inconsueti, la lettura labiale è molto difficile. Se il sordo non riesce, nonostante gli sforzi, a recepire il messaggio, anziché spazientirsi, si può scrivere la parola a stampatello. Oppure usare, se la si conosce, la dattilologia (l'alfabeto manuale). - Anche se la persona sorda porta le protesi acustiche, non sempre riesce a percepire perfettamente il parlato. Occorre dunque comportarsi seguendo queste regole di comunicazione. - Per la persona sorda è difficile seguire una conversazione di gruppo o una conferenza senza interprete. Occorre quindi aiutarlo a capire almeno gli argomenti principali attraverso la lettura labiale, trasmettendo parole e frasi semplici e accompagnandole con gesti naturali. Lingua dei Segni La lingua dei segni è una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato di gesti delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo. È utilizzata dalle comunità dei segnanti a cui appartengono in maggioranza persone sorde. Descrizione La comunicazione avviene producendo precisi segni compiuti con una o entrambe le mani, che, a differenza di quelli percepibili nell'ordinaria gestualità, hanno uno specifico significato, codificato e assodato, come avviene per le parole. A ognuno di essi è assegnato un significato, o più significati. Le lingue dei segni sfruttano il canale visivo-gestuale, perciò il messaggio viene espresso con il corpo e percepito con la vista. Un'animazione del Sign Language Alphabet (SLA) Sintassi La lingua dei segni italiana è una vera lingua dal punto di vista sociologico, in quanto espressione di una comunità: la comunità dei sordi italiani. È anche una vera lingua con una sua struttura e sintassi: questa è spesso differente dall'italiano ma può avere incredibili similitudini con altre lingue orali. I verbi ad esempio non si coniugano in base al tempo, ma devono concordare sia con il soggetto (come in italiano) sia con l'oggetto dell'azione, come avviene in basco. • • • • Il segno di ogni lingua dei segni può essere scomposto in 4 componenti essenziali: movimento, orientamento, configurazione, luogo (ossia le quattro componenti manuali del segno) • • • e componenti non manuali: espressione facciale, postura, componenti orali. BIBLIOGRAFIA Siti internet: www.benessere.com/atlante_anatomico www.tmn.it www.bernafon.it www.cdila.it www.sordità.com www.aoe.it www.paginemediche.it Supporti cartacei “Compendio di otorinolaringoiatria” autore G. Cortesina “Anatomia funzionale dell’apparato audio-fonatorio” autore Daniele Ricci, Massimo Travisi “Patologia dell’orecchio in età pediatrica” autore Lanfranco Pollastrini “Comunicazione e sordità” autore Roberto Ajello “Patologie del linguaggio e scienze cognitive” autore Brossura “Psicopatologia e sordità” autore Brossura “La sordità: terapia protesico riabilitativa nell’adulto e nell’anziano” autore Brossura