www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Chiodi e martello L’efficienza di un accumulatore dipende dalla temperatura ambiente in cui opera e dal numero di volte che è stato caricato e scaricato Affianco, la batteria del motore deve essere sempre separata dal circuito dei servizi Ampère amico Vediamo insieme come calcolare il consumo di elettricità a bordo della nostra barca, così da poter gestire meglio le varie utenze di Maurizio Anzillotti a gestione della barca a vela ha due aspetti fondamentali, quello delle vele e delle attrezzature necessarie a governarle e quello delle varie apparecchiature che servono alla navigazione e alla vita di bordo. Cuore di questo secondo aspetto sono gli impianti idrico e elettrico che garantendo all’imbarcazione una scorta di acqua e di elettricità, le permettono di vivere. Per quanto questi due sistemi siano di fondamentale importanza, spesso sono anche i meno conosciuti, con il risultato che la loro gestione è lasciata in buona parte al caso e al falso principio che chi ha costruito la barca sapeva cosa faceva.Cominciando da questo, SoloVela, vi propone L 68 Dic ‘03/Gen ‘04 una serie di articoli che avranno come soggetto diversi aspetti degli impianti di bordo. Questa volta vediamo di riuscire a capire di quanta elettricità abbiamo bisogno per il normale utilizzo a bordo. GLI ACCUMULATORI Gli accumulatori, più comunemente chiamati batterie, rappresentano le nostre scorte di elettricità. Essi funzionano sulla base di una reazione chimica e la loro caratteristica principale è quella di poter essere ricaricati. A bordo si trovano sempre almeno due accumulatori: uno che serve esclusivamente il motore, per il suo avviamento, e uno che è dedicato ad alimentare le utenze di bordo. Le batterie hanno la possibilità di inmagazinare una quantità precisa di energia che si esaurirà con l’utilizzo delle varie apparecchiature di bordo. La durata della loro vita non si calcola in anni di lavoro, ma in clicli di carica e scarica. Una batteria per funzionare bene e fornire l’energia dichiarata dal costruttore deve operare in condizioni particolari determinate prevalentemente dalla temperatura. La temperatura ideale di esercizio è 27 gradi, quando si scende sotto questa soglia, la batteria comincia a perdere la capacità di erogare il massimo dell’energia di cui è capace. A 0° erogherà il 65% dell’energia che ha accumulato, a -20 solo il 18%. L’efficienza dell’accumulatore diminuisce anche in funzione dei cicli già effettuati, ciò significa che più la batteria invecchia e viene utilizzata e meno rende. Per questo motivo ogni quattro, cinque anni il set degli accumulatori dovrebbe essere sostituito. CALCOLARE IL CONSUMO Quando acquistiamo una batteria, ci verrà chiesto di quante ampere la vogliamo. Gli ampere, ora sono l’unità di misura che indica quanta energia è in grado di fornire un accumulatore nel corso di un ora. Tutti gli apparecchi di bordo, dalle lam- Dic ‘03/Gen ‘04 69 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Chiodi e martello MEGLIO L’AMPEROMETRO Per vedere lo stato delle batterie, la maggior parte di noi si rivolge al voltometro montato sul pannello elettrico. Il voltometro non è lo strumento più adatto a dirci lo stato della batteria, ovvero, ci può dare solo un indicazione. Un voltometro che segna dieci volt, ci dice che la batteria è senza ombra di dubbio scarica, ma un voltometro che ne segna 12, non ci dice per quanto quella batteria potrà continuare a dare 12 volt. Per avere un idea più corretta dello stato delle batterie si dovrebbe usare l’amperometro. Quando si accende il motore e l’alternatore inizia a caricare, una batteria molto scarica, succhierà molte ampere, ampère che diminuiranno con l’aumentare della carica. E’ possibile che una batteria scarica assorba inizialmente dieci ampère, per passare a due, tre ampère ora, una volta che si avvicina alla carica completa. consumate dal frigorifero, a quelle dell’autoclave, sommate alle ampère utilizzate da tutte le altre utenze. A volte alcuni apparecchi non hanno il consumo espresso in ampère, ma forniscono un dato in watt, dato che esprime la potenza dell’utenza. Dividendo i watt per i volt, si ottengono le ampere. Se per dieci minuti teniamo accese le seguenti utenze con un impianto elettrico da 12 volt: • 4 lampadine alogene da 20 watt = 6,66 ampère/ora • un frigorifero con compressore in funzione, 2,5 ampère/ora • faro di ponte 100 watt = 8,3 ampère/ora • Ventilatore 1 ampère/ora Il totale del consumo sarà di 18,46 ampère/ora che diviso sei, (60 minuti diviso 6 = 10 minuti), ci dà L’amperometro è uno strumento essenziale un consumo di 3,07 ampère. In quei dieci minuti in un pannello elettrico, solo con questo si riesce abbiamo consumato 3,07 ampère. a determinare quanto si sta consumando Ciò significa che la nostra batteria potrà sostenere queste utenze per 5,41 ore (100 ampère : 18,46 padine di illuminazione al frigorifero, consumano corrente e che è il consumo). Ciò a condizione che la batteria sia molto attingono dalle batterie l’energia a loro necessaria per funzio- giovane e che la temperatura esterna sia calda. Se la batteria nare. Per capire quanto dureranno le nostre batterie, dovremo dovesse essere vecchia e la navigazione effettuata in inverno, invece che d’estate, sarà bene calcolare una durata non supefare la somma dei vari consumi. Quante ampere consuma una lampadina, sommate a quelle riore alle 4,32 ore, ovvero, il venti per cento in meno. 70 Dic ‘03/Gen ‘04 Non si lascerà il faro di ponte acceso per cinque ore, ne tanto meno il compressore del frigorifero funzionerà continuamente per tanto tempo, quindi quel tipo di consumo dovrà essere considerato per il poco tempo in cui è stato effettuato. Per capire quanto stiamo consumando, non bisogna riferirsi al voltometro, come si fa comunemente, ma all’amperometro. E’ questo lo strumento che ci dice quanto potranno durare le nostre batterie. IL FRIGORIFERO Nell’utilizzo di alcuni apparecchi di bordo si compiono degli errori dovuti soprattutto alla non conoscenza del loro funzionamento. L’errore più comune è quello del frigorifero. Molti skipper spengono il frigorifero durante le ore notturne, certi che così facendo di ridurre il consumo di energia. In effetti è vero il contrario. Un frigorfiero ben isolato, con l’apertura a pozzetto, una volta giunto a temperatura spegne il compressore e finisce di assorbire corrente. Tornerà a prelevare dalle batteria qualche frazione di ampère due o tre volte durante la notte, quando la temperatura interna della cella sarà salita e il termostato comanderà l’accensione del compressore per qualche minuto per ristabilire la temperatura programmata. Spegnendo il compressore di notte, si risparmiano, forse un ampère e mezzo, ma quando il giorno dopo si rimetterà in moto il compressore, questo per far tornare la temperatura interna della cella frigorifera ai valori desiderati dovrà lavorare per molto più tempo. Così facendo non solo si rischierà di dover buttare alcuni cibi che a causa dello sbalzo di temperatura si sono avariati, ma si consumerà anche più energia. L’accorgimento invece dovrebbe essere quello di aprire il minor numero possibile di volte il frigorifero e quando lo si fa tenere aperto lo sportello per lo stretto necessario a prelevare quanto desiderato. Attenzione al consumo delle lampadine alogene, di gran lunga superiore rispetto a quello delle lampade a normale incandescenza TRASFORMAZIONI watt : volt = ampère/ora ampère x volt = watt l’inverter ci devono essere 1400 watt, il che significa un assorbimento di 116 ampère ora a 12 volt. In dieci minuti questo ascigacapelli assorbirà 19,5 ampère. VERRICELLO Il verricello è un altro componenete dell’attrezzatura di bordo destinato ad assorbire grandi quantità di elettricità. Il suo cattivo utilizzo alzerà notevolmente l’assorbimento di potenza. Un verricello elettrico che ala una catena che si trova a piombo sotto la prua, dovrà issare solo il peso della catena, lo stesso verricello che tira a bordo la catena prima che questa sia a piombo sotto la barca, dovrà issare sia il peso della catena, sia sforzarsi per trascinare la barca che avanza verso l’ancora. INVERTER Ultimamente il costo e il peso degli inverter è calato notevolmente e ora cominciano a far parte della dotazione di bordo. L’inverter è uno strumento in grado di trasformare la corrente continua in corrente alternata e, grazie a un trasformatore, portarla da 12 a 220 volt. Ciò permette di utilizzare a bordo apparecchi che funzionano solo con la 220, quali asciugacapelli o il caricabatterie del computer portatile. Il consumo dell’iverter è molto elevato perchè gli apparecchi che serve sono concepiti per l’utilizzo casalingo e quindi non hanno nessun accorgimento per ridurne il consumo. Un asciugacapelli può consumare sino a 1000 watt. Il che significa che in uscita dal- LE LAMPADINE Una cosa che spesso non si calcola è il consumo delle lampadine. Sulle barche più moderne, si usano sovente le lampadine alogene, le quali se da una parte fanno una luce molto più bella e intensa, dall’altra consumano notevolmente di più. Queste lampadine sono generalmente da 20 watt contro quelle a incandescenza che, se grandi, sono da dieci watt. Una barca media che ha tutta la zona dinette accessa ha bisogno di circa 160 watt, che in ampère significa 13,3 ampère ora. Moltiplicando questo dato per quattro ore di utilizzo, si ottengono 53,33 ampère: mezza batteria da cento ampère. Dic ‘03/Gen ‘04 71