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Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela
Chiodi e martello
L’efficienza di un accumulatore dipende
dalla temperatura ambiente in cui opera
e dal numero di volte che è stato caricato e scaricato
Affianco, la batteria del motore
deve essere sempre separata
dal circuito dei servizi
Ampère amico
Vediamo insieme come calcolare il consumo di elettricità a bordo
della nostra barca, così da poter gestire meglio le varie utenze
di Maurizio Anzillotti
a gestione della barca a vela ha due aspetti fondamentali, quello delle vele e delle attrezzature necessarie a governarle e quello delle varie apparecchiature che servono
alla navigazione e alla vita di bordo. Cuore di questo secondo
aspetto sono gli impianti idrico e elettrico che garantendo all’imbarcazione una scorta di acqua e di elettricità, le permettono di vivere. Per quanto questi due sistemi siano di fondamentale importanza, spesso sono anche i meno conosciuti,
con il risultato che la loro gestione è lasciata in buona parte
al caso e al falso principio che chi ha costruito la barca sapeva cosa faceva.Cominciando da questo, SoloVela, vi propone
L
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una serie di articoli che avranno come soggetto diversi aspetti degli impianti di bordo. Questa volta vediamo di riuscire a
capire di quanta elettricità abbiamo bisogno per il normale
utilizzo a bordo.
GLI ACCUMULATORI
Gli accumulatori, più comunemente chiamati batterie, rappresentano le nostre scorte di elettricità. Essi funzionano sulla base di una reazione chimica e la loro caratteristica principale è
quella di poter essere ricaricati.
A bordo si trovano sempre almeno due accumulatori: uno che
serve esclusivamente il motore, per il suo avviamento, e uno
che è dedicato ad alimentare le utenze di bordo.
Le batterie hanno la possibilità di inmagazinare una quantità precisa di
energia che si esaurirà con l’utilizzo
delle varie apparecchiature di bordo. La
durata della loro vita non si calcola in
anni di lavoro, ma in clicli di carica e
scarica. Una batteria per funzionare bene e fornire l’energia dichiarata dal costruttore deve operare in condizioni
particolari determinate prevalentemente dalla temperatura.
La temperatura ideale di esercizio è 27
gradi, quando si scende sotto questa
soglia, la batteria comincia a perdere la
capacità di erogare il massimo dell’energia di cui è capace. A 0° erogherà il
65% dell’energia che ha accumulato, a
-20 solo il 18%. L’efficienza dell’accumulatore diminuisce anche in funzione dei cicli già effettuati, ciò significa che più la batteria invecchia e viene utilizzata e meno rende.
Per questo motivo ogni quattro, cinque anni il set degli accumulatori dovrebbe essere sostituito.
CALCOLARE IL CONSUMO
Quando acquistiamo una batteria, ci verrà chiesto di quante
ampere la vogliamo. Gli ampere, ora sono l’unità di misura che
indica quanta energia è in grado di fornire un accumulatore nel
corso di un ora. Tutti gli apparecchi di bordo, dalle lam- Dic ‘03/Gen ‘04
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Chiodi e martello
MEGLIO L’AMPEROMETRO
Per vedere lo stato delle batterie, la
maggior parte di noi si rivolge al voltometro montato sul pannello elettrico. Il
voltometro non è lo strumento più adatto a dirci lo stato della batteria, ovvero,
ci può dare solo un indicazione. Un voltometro che segna dieci volt, ci dice che
la batteria è senza ombra di dubbio scarica, ma un voltometro che ne segna 12,
non ci dice per quanto quella batteria
potrà continuare a dare 12 volt. Per avere un idea più corretta dello stato delle
batterie si dovrebbe usare l’amperometro. Quando si accende il motore e l’alternatore inizia a caricare, una batteria
molto scarica, succhierà molte ampere,
ampère che diminuiranno con l’aumentare della carica. E’ possibile che una batteria scarica assorba inizialmente dieci
ampère, per passare a due, tre ampère
ora, una volta che si avvicina alla carica
completa.
consumate dal frigorifero, a quelle dell’autoclave,
sommate alle ampère utilizzate da tutte le altre
utenze.
A volte alcuni apparecchi non hanno il consumo
espresso in ampère, ma forniscono un dato in watt,
dato che esprime la potenza dell’utenza. Dividendo
i watt per i volt, si ottengono le ampere. Se per
dieci minuti teniamo accese le seguenti utenze con
un impianto elettrico da 12 volt:
• 4 lampadine alogene da 20 watt = 6,66 ampère/ora
• un frigorifero con compressore in funzione, 2,5
ampère/ora
• faro di ponte 100 watt = 8,3 ampère/ora
• Ventilatore 1 ampère/ora
Il totale del consumo sarà di 18,46 ampère/ora che
diviso sei, (60 minuti diviso 6 = 10 minuti), ci dà
L’amperometro è uno strumento essenziale
un consumo di 3,07 ampère. In quei dieci minuti
in un pannello elettrico, solo con questo si riesce
abbiamo consumato 3,07 ampère.
a determinare quanto si sta consumando
Ciò significa che la nostra batteria potrà sostenere
queste utenze per 5,41 ore (100 ampère : 18,46
padine di illuminazione al frigorifero, consumano corrente e che è il consumo). Ciò a condizione che la batteria sia molto
attingono dalle batterie l’energia a loro necessaria per funzio- giovane e che la temperatura esterna sia calda. Se la batteria
nare. Per capire quanto dureranno le nostre batterie, dovremo dovesse essere vecchia e la navigazione effettuata in inverno,
invece che d’estate, sarà bene calcolare una durata non supefare la somma dei vari consumi.
Quante ampere consuma una lampadina, sommate a quelle riore alle 4,32 ore, ovvero, il venti per cento in meno.
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Non si lascerà il faro di ponte acceso per cinque
ore, ne tanto meno il compressore del frigorifero
funzionerà continuamente per tanto tempo, quindi quel tipo di consumo dovrà essere considerato
per il poco tempo in cui è stato effettuato.
Per capire quanto stiamo consumando, non bisogna
riferirsi al voltometro, come si fa comunemente,
ma all’amperometro. E’ questo lo strumento che ci
dice quanto potranno durare le nostre batterie.
IL FRIGORIFERO
Nell’utilizzo di alcuni apparecchi di bordo si compiono degli errori dovuti soprattutto alla non conoscenza del loro funzionamento.
L’errore più comune è quello del frigorifero. Molti
skipper spengono il frigorifero durante le ore notturne, certi che così facendo di ridurre il consumo
di energia. In effetti è vero il contrario. Un frigorfiero ben isolato, con l’apertura a pozzetto, una
volta giunto a temperatura spegne il compressore
e finisce di assorbire corrente. Tornerà a prelevare dalle batteria qualche frazione di ampère due o tre volte durante la
notte, quando la temperatura interna della cella sarà salita e
il termostato comanderà l’accensione del compressore per
qualche minuto per ristabilire la temperatura programmata.
Spegnendo il compressore di notte, si risparmiano, forse un
ampère e mezzo, ma quando il giorno dopo si rimetterà in moto il compressore, questo per far tornare la temperatura interna della cella frigorifera ai valori desiderati dovrà lavorare
per molto più tempo. Così facendo non solo si rischierà di dover buttare alcuni cibi che a causa dello sbalzo di temperatura si sono avariati, ma si consumerà anche più energia. L’accorgimento invece dovrebbe essere quello di aprire il minor
numero possibile di volte il frigorifero e quando lo si fa tenere aperto lo sportello per lo stretto necessario a prelevare
quanto desiderato.
Attenzione al consumo delle lampadine
alogene, di gran lunga superiore rispetto a
quello delle lampade a normale incandescenza
TRASFORMAZIONI
watt : volt = ampère/ora
ampère x volt = watt
l’inverter ci devono essere 1400 watt, il che significa un assorbimento di 116 ampère ora a 12 volt. In dieci
minuti questo ascigacapelli assorbirà 19,5 ampère.
VERRICELLO
Il verricello è un altro componenete dell’attrezzatura di bordo
destinato ad assorbire grandi quantità di elettricità. Il suo
cattivo utilizzo alzerà notevolmente l’assorbimento di potenza. Un verricello elettrico che ala una catena che si trova a
piombo sotto la prua, dovrà issare solo il peso della catena, lo
stesso verricello che tira a bordo la catena prima che questa
sia a piombo sotto la barca, dovrà issare sia il peso della catena, sia sforzarsi per trascinare la barca che avanza verso
l’ancora.
INVERTER
Ultimamente il costo e il peso degli inverter è calato notevolmente e ora cominciano a far parte della dotazione di bordo.
L’inverter è uno strumento in grado di trasformare la corrente
continua in corrente alternata e, grazie a un trasformatore,
portarla da 12 a 220 volt. Ciò permette di utilizzare a bordo
apparecchi che funzionano solo con la 220, quali asciugacapelli o il caricabatterie del computer portatile. Il consumo dell’iverter è molto elevato perchè gli apparecchi che serve sono
concepiti per l’utilizzo casalingo e quindi non hanno nessun
accorgimento per ridurne il consumo. Un asciugacapelli può
consumare sino a 1000 watt. Il che significa che in uscita dal-
LE LAMPADINE
Una cosa che spesso non si calcola è il consumo delle lampadine. Sulle barche più moderne, si usano sovente le lampadine
alogene, le quali se da una parte fanno una luce molto più bella e intensa, dall’altra consumano notevolmente di più. Queste
lampadine sono generalmente da 20 watt contro quelle a incandescenza che, se grandi, sono da dieci watt. Una barca media che ha tutta la zona dinette accessa ha bisogno di circa
160 watt, che in ampère significa 13,3 ampère ora. Moltiplicando questo dato per quattro ore di utilizzo, si ottengono
53,33 ampère: mezza batteria da cento ampère.
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elettricità a bordo