CONFERENZA DEISERVIZI SANITARI
AZIENDALI II EDIZIONE
I MMG e le Case della Salute: la realtà
del Distretto F2
30 Novembre - 1 Dicembre 2015
Sala Convegni Centro Polifunzionale
Bracciano, Largo dell'Ospedale Vecchio
Dr Giuseppe DONATO – MMG ASL RmF - 2
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Donato
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Con il Decreto del Commissario ad Acta n.U00428 del 4ottobre2 013,
integrato dal DCA n.U00023 del 30 gennaio 2014, sono state definite le
Linee guida regionali per la realizzazione delle Case della Salute.
Con il successivo Decreto del Commissario ad acta n. 00040 del 14 febbraio
2014, sono stati approvati i 3 importanti documenti:
1. il "Percorso attuativo delle Case della Salute -DCA 428/2013“, che
definisce le indicazioni attuative per l'attivazione delle Case della
Salute;
2. lo "Schema di Intesa Attivazione della Casa della Salute”,che dovrà
essere sottoscritto per ciascuna Casa della Salute da attivare nella
Regione Lazio;
3. i "Requisiti minimi autorizzativi -Casa della Salute", ad integrazione dei
requisiti di cui al DCA n. U0008 del 10 febbraio 2011.
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“Strutture polivalenti e funzionali in grado di erogare
materialmente l’insieme delle cure primarie, di garantire la
continuità assistenziale e le attività di prevenzione; sedi dove
trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi
territoriali che erogano prestazioni sanitarie e sociali;
luogo di prevenzione e promozione della salute e del
benessere sociale.”
La necessità di trasferire dall'ambito ospedaliero a quello
territoriale un insieme di attività relative soprattutto alla
gestione della patologia cronica e delle piccole urgenze che
attualmente trovano inappropriata risposta nell'ospedale per
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acuti.
Hanno risposto:
• 25 MMG; attuali 23
• 6 Medici Medicina Servizi; attuali 1
• 2 Medici Continuità Assistenziale; attuali 1
Ad oggi operativi 25 medici.
Ad Agosto nominato dal direttore generale Asl il coordinatore nella
24/11/15 del dr DONATO.
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figura
FORME ASSOCIATIVE
UCP
(Medicina Generale)
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UCPP
(Pediatria)
2
FORME ASSOCIATIVE
NON UCP/UCPP
Medicina di
gruppo
MMG
Medicina in
associazione
MMG
MEDICI
SINGOLI
MMG
TOT
PLS
( tutte M. di Gruppo)
( M. in
associazione)
1
1
30 MMG
9 PLS
3
4
19
2
67
41.438 (66%)
7.840 (85%)
2.575 (4%)
4.725 (7%)
assistibili
assistibili
assistibili
assistibili
14.397
(23%)
1.407
(15%)
assistibili
assistibili
72.382
assist.
assistibili UCP + assistibili UCPP = 49.278
= 68% degli assistibili totali
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10% degli assistibili totali
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assistibili medici singoli
(MMG e PLS)= 15.804
= 22% del totale
72.382
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Gli obiettivi nella casa della salute sono
rappresentati da:
1. gestione attiva delle malattie croniche;
2. riduzione delle lista di attesa;
3. riduzione del ricorso improprio al Pronto Soccorso;
4. riduzione dei ricoveri inutili;
5. offerta di un servizio integrato tra Medici di medicina
generale, operatori socio sanitari e infermieri volto
all’assistenza di pazienti affetti da malattie croniche.
Alla base della offerta c’è il Chronic Care Model
(CCM), modello di assistenza medica dei pazienti
affetti da malattie croniche sviluppato dal professor
Wagner e dai suoi colleghi del McColl Insitute for
Healthcare Innovation, in California.
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Il modello propone una serie di cambiamenti a livello
dei sistemi sanitari utili a favorire il miglioramento
della condizione dei malati cronici e suggerisce un
approccio “proattivo” tra il personale sanitario
e i pazienti stessi, con questi ultimi che
diventano parte integrante del processo
assistenziale.
Il paradigma assistenziale applicato alle malattie acute
che è quello della “attesa”, cioè quello di aspettare
che un evento avvenga per poter intervenire e
cercare di risolverlo, non è adatto alla gestione delle
malattie croniche che diventerebbero un insieme di
episodi acuti denunciati dal paziente.
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L’attività fondamentale del Medico di Medicina
Generale è attualmente rappresentata da diagnosi e
trattamento delle malattie acute (che possono
andare dalla semplice faringite alla più grave
polmonite) e, soprattutto, dalla diagnosi e
trattamento di malattie croniche.
Sotto tale termine vengono essenzialmente riunite:
• le patologie cardio-vascolari;
• le patologie oncologiche;
• un vasto gruppo di patologie respiratorie di natura
ostruttiva (BPCO, asma);
• alcune patologie dismetaboliche (in primis il diabete).
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Decreto del Commissario ad Acta 7 ottobre 2015,
n. U00474 su
Linee di indirizzo per la gestione a livello territoriale
della presa in carico del paziente cronico e relativo
percorso attuativo delle Linee di indirizzo per la
gestione del paziente cronico da utilizzarsi a livello
territoriale Broncopneumopatia cronico ostruttiva
(BPCO), Scompenso cardiaco, Terapia anticoagulante
orale (TAO) e Diabete.
Proportion of global NCD deaths under the age of 70, by
Grafico 4
-
cause of death, 2008.
Proportion of global NCD deaths
under the age of 70, by cause of
death, 2008.
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In attesa dei PDTA definiti dalla Regione, è stato avviato
solo il percorso della BPCO
1. E’ stato inviato a tutti i medici del Distretto (UCP e
“medici singoli”) l’elenco dei propri pazienti cronici
(BPCO e/o Diabete) trasmesso dal Dipartimento di
epidemiologia e aggiornato dalla MdB del distretto.
2. I medici di MG sono stati invitati ad inviare alla CdS i
pazienti eleggibili (presenti nell’elenco e a loro non noti
oppure con sospetto di BPCO) utilizzando un modulo
di invio predisposto a tale scopo dal coordinatore e
condiviso da tutti i partecipanti.
3. E’ stata aperta un’agenda CUP di prenotazione, visibile a
regione, a costo zero, denominata “CdS ambulatorio medici
di Medicina Generale” con sedute, da lunedì a
venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, dove vengono
prenotati i pazienti inviati dai medici. Gli appuntamenti
vengono dati ai pazienti dalle infermiere operanti
presso la CdS.
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MMG e infermiere operano nel team in stretta sinergia (case
management)
• l’infermiere accoglie il paziente, informa e riceve il consenso, effettua una serie
di prestazioni tra cui la spirometria semplice (se necessaria); procede con le
attività concordate e definite in apposita scheda;
• il medico effettua l’esame clinico e obiettivo, definisce le eventuali prestazioni
specialistiche da effettuare nel percorso, predispone la ricetta SSR (tipologia di
richiesta “altro” - diagnosi “Percorso PDTA”), valuta la eventuale terapia in atto,
informa il medico di MG del paziente sul percorso che viene attivato e
sull’esito dello stesso, e, definita la diagnosi, stabilisce i tempi del successivo
follow-up;
• le prestazioni specialistiche richieste dal medico con la ricetta SSR vengono
prenotate direttamente dall’infermiere al CUP (è utilizzato uno spazio
dell’agenda specialistica pneumologica dedicato al percorso PDTA e denominato
“PDTA – BPCO”, lo stesso è stato predisposto per le prestazioni cardiologiche che si
rendono necessarie ); l’infermiere fornisce al paziente gli appuntamenti
specialistici e, alla conclusione del percorso, l’appuntamento per la visita di
follow – up secondo i tempi previsti dalle LG/DCA regionale;
• medico ed infermiere compilano la cartella cartacea ciascuno per la propria
parte, e al termine della valutazione, approfondiscono gli eventuali aspetti
specifici del caso, se necessario anche con l’ausilio dello specialista;
E’ stato assegnato al team anche un medico dei servizi, per 7 ore settimanali,
per
attività di raccolta dati, monitoraggio
dei percorsi attivati e raccordo. 11
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ATTIVITA’:
Incontri con associazioni di volontariato quali l’AVO di Ladispoli (Maggio 2015);
incontri con gli operatori sanitari sull’uso della cartella informatizzata LAIT
(Giugno – Luglio 2015);
preparazione di un modello cartaceo di cartella per BPCO, condivisa con tutti gli
operatori coinvolti, in particolare con lo specialista pneumologo presso
Poliambulatorio Ladispoli;
incontri tra Agosto e Settembre organizzati dal coordinatore MMG sulla Linea
Guida adottata, con particolare riferimento alle sue raccomandazioni e
modalità di adattamento locale;
definizione di un set di indicatori da prevedere in una banca dati allestita ad hoc
e organizzata da collega della medicina dei servizi con orario dedicato;
incontro con specialista pneumologo di riferimento su lettura e interpretazione
referto spirometrico, ad oggi uno soltanto ma in calendario altri a breve;
Definizione di una ambulatorio dedicato per il sostegno alla dismissione
del fumo, organizzato da collega COUNSELOR e in collaborazione con il
centro antifumo dell’Ospedale San Camillo della dr.ssa Principe;
Incontri di sensibilizzazione del personale infermieristico alla problematica del
tabagismo attraverso più incontri curati dal counselor.
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RISULTATI:
Attuare un approccio proattivo alla gestione delle patologie
croniche, in particolare della BPCO;
sensibilizzare e formare gli operatori sanitari ad una gestione
evidence based della problematica clinica;
stimolare l’adozione di un linguaggio e comportamento
clinico/assistenziale comune e condiviso nei confronti della
patologia trattata;
stimolare la formazione tra pari e il confronto dialettico nella
acquisizione delle conoscenze, come la moderna pedagogia
medica insegna;
proporre un lavoro in team attraverso l’esperienza
multidisciplinare e multiprofessionale.
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WORK in progress:
Selezionare indicatori validi e accessibili;
stimolare l’audit ed il self-audit quali momenti
essenziali di crescita professionale;
utilizzare una banca dati/cartella informatizzata;
condividere i dati tra gli attori del percorso.
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Grazie
per
l’attenzione !
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