CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE
UN ARBITRO DI CALCIO
DELLA U.I.S.P.
ALCUNI MOMENTI DI RIFLESSIONE
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1 - La giustizia
Denunciare ogni violazione del Regolamento del Calcio e del
comportamento civile dei Tesserati UISP, evitando ogni giudizio falso ed
affrettato.
L’osservanza di questa essenziale norma ci rende capaci e coerenti nel
praticare la giustizia sportiva anche quando l’assunzione di questa
posizione può risultare impopolare.
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2 - L’accettazione
L’aver voluto intraprendere questo impegno professionale e di non facile
esecuzione, non ci deve mai far allontanare dai disegni che l’Organo
Tecnico ci invita ad applicare con costanza e dedizione.
Molti non riescono ad accettare quest’impegno per molti motivi! Ma
l’unico modo di superare i momenti bui sono quelli affidarsi con
trasparenza a chi ha più esperienza ricercando nell’altro un valido
sostegno.
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3 - La fedeltà
Parafrasando un pezzo del Vangelo “Chi è fedele nel poco è fedele
anche nel molto……” Vi vogliamo ricordare che essere Arbitri della UISP
non significa essere obbligati a rimanere nella nostra Associazione.
Noi dobbiamo testimoniare con il nostro comportamento, con i nostri
incarichi, con le nostre responsabilità di essere consapevoli del progetto
nel quale crediamo, anche quando siamo in presenza di disillusioni,
cadute, incomprensioni ed amarezze.
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4 - L’assenza di intenzioni
La nostra affermazione personale deve camminare congiuntamente con
quella della giustizia e della stima reciproca; evitando ogni
strumentalizzazione personale che certamente danneggia tutto e tutti.
L’applicazione costante, il crescere insieme nell’interesse del gruppo ci
porta alla ricerca di massimi obiettivi senza tralasciare il sacrificio della
rinuncia.
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5 - La benevolenza
L’adesione e la partecipazione Associativa non può essere frutto di
convenienza e di tornaconto e non deve mai farci cadere in preferenze
preconcette.
Cerchiamo di apprezzare questo senso di libertà con coerenza affinché
rispettiamo fino in fondo il mandato che ci viene affidato sia come Arbitri,
sia come Associati ma soprattutto come Dirigenti UISP.
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5 – La bontà
Dobbiamo saper esprimere sempre signorilità con un sorriso verso
anche coloro che per vari motivi ci giudicano negativamente.
Il progetto della UISP è quello di formare dei SIGNORI ARBITRI e non
dei furbetti del quartieruccio e spietati con chiunque tenti il minimo
disappunto nei loro confronti
Bontà uguale a Signorilità, ma non confondiamola con il servilismo
impaurito di chi non ha il coraggio di prendere decisioni.
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6 - Il rispetto
Non dobbiamo mai cadere nell’errore di fare preferenze dando di fatto
l’impressione di aver preferito la strada della convenienza e del
tornaconto.
Vuoi rispetto! Comincia Tu a darne gratuitamente agli altri!
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7 - La pazienza
In un mondo che vuole tutto e subito dobbiamo, come Associazione e
come Arbitri, creare tempi di pazienza, tempi di crescita, tempi di
maturazione.
Nella consapevolezza dei nostri limiti, delle nostre ombre, dei nostri
dubbi, offriamo agli altri la pazienza di cui vogliamo essere fatti oggetto
da parte loro.
Soprattutto trasmettiamo a tutti il senso della misura,
dell’equilibrio, della pazienza nel parlare, nell’esigere, nel costruire
e nel raccogliere i frutti del nostro impegno.
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8 - La riconoscenza
Riconosciamo sempre a chi ci segue, a chi ci organizza a chi ci permette
di svolgere questa attività, la riconoscenza di essere sempre pronti e
gratuitamente a soccombere per le nostre negligenze.
L’operato di alcuni risulterà sempre, in piena libertà, nel rispetto e
salvaguardia della vostra dignità, del vostro onore, della vostra
sensibilità.
Atteggiamenti che debbono essere presenti ed indispensabili per essere
un buon Arbitro!
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9 - La rinuncia
Non dobbiamo mai rifiutare di allenarci e temprarci per sviluppare gli
aspetti più preziosi e nascosti del nostro essere Buoni Arbitri.
Rinunciare alle tentazioni, dei momenti di maggior aggressività ed
impegno, di abbandonare tutto e tutti.
Solo un corretto e sereno esame di coscienza ci permetterà di
filtrare il tutto con un semplice: OK! La prossima volta posso fare
meglio!
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10 - La veracità
Il giudizio è questo: dobbiamo sforzarci di più affinché la verità non sia
per noi solo una questione di parole, ma anche di azioni coerenti che
possiamo tramutare nel nostro modo di essere e fare.
L’agire con franchezza e con umiltà ci permette di erigerci ad Arbitri di
tutto e di tutti.
Le nostre indecisioni e perplessità provocano l’effetto domino!
Tutto precipita!
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11 - Il coraggio
Il nostro coraggio di arbitrare deve essere fondato sempre sulla fiducia di
essere fedeli alle nostre responsabilità e testimoniare così di credere nel
nostro progetto comune, cioè di essere Signori Arbitri della UISP.
L’assidua presenza dell’Organo Tecnico deve farvi riflettere serenamente
di non essere mai soli, perché ci impegniamo costantemente nella
ricerca reciproca di migliorarci tutti assieme.
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12 - La concentrazione
Il nostro modo di essere non può scaturire solo dalla esteriorità. Il
dominio degli eventi, la ricerca degli spazi di concentrazione personale
non trovano giustificazione solo in noi stessi.
La presenza degli altri che ci circondano, contribuisce alla nostra
maggiore o minore attenzione nel concentrarci e nell’esprimere in modo
adeguato la volontà di fare bene senza decadimento delle nostre
prestazioni.
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13 - Il disinteresse
Bisogna rinunciare alle affermazioni di noi stessi per puntare alla
realizzazioni del progetto comune che è crescita personale di quanti
credono sinceramente al traguardo che ci siamo prefissati.
Compiere ciò che è giusto e buono è il nostro obiettivo e la nostra
determinazione affinché ciò avvenga è che non dobbiamo avere riguardi
personali e mire di autoaffermazione.
Il nostro successo è il nostro disinteresse al successo personale!
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14 - Il silenzio
A volte il silenzio vale più di una parola, soprattutto se è fuori luogo. Un
dialogare più sensato e moderato, in talune circostanze ci può essere
d’aiuto.
Piuttosto che sparlare è meglio tacere!
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15 - La virtù
Allora aprite le vostre menti all’uso intelligente del Regolamento del
Calcio e del corretto comportamento che in ogni occasione siamo certi di
richiamarvi.
Essere virtuosi significa avere buon senso della misura; significa essere
in grado di far percepire agli altri quanto di buono è dentro di noi.
Il miglioramento di noi stessi dipende dalla nostra convinzione di
essere Arbitri e di saperci rinnovare costantemente mediante la
pratica e l’uso del Regolamento del Calcio!
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FINE
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