Norme UNI e Sicurezza del vetro in edilizia Nella progettazione di vetro in edilizia la norma principale di riferimento è la UNI 7697 «Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie». Il 22 maggio 2014 è stata applicata la revisione della norma e i cambiamenti più rilevanti introdotti dall’aggiornamento sono i seguenti: Obbligo di adozione di vetrate isolanti dotate di lastre interne di sicurezza nel caso in cui siano poste ad un’altezza superiore ai 100 cm dal piano del calpestio. Tali vetri possono essere di vetro temprato (classe minima 1C3 oppure vetro stratificato (classe minima 2B2). Porte finestre devono essere con vetro di sicurezza. Per applicazioni di vetro temprato ad altezze superiori ai 4 metri la cui rottura possa proiettare frammenti, il vetro deve essere sottoposto al test di HST (si tratta di un ulteriore trattamento termico che si aggiunge al processo di tempera ed elimina la quasi totalità dei vetri a rischio). I parapetti, anche se perfettamente intelaiati, devono essere realizzati con un pvb di almeno 0,76. In caso di materiale non conforme a quello previsto dalla normativa ed in presenza di lesioni a persone, o in casi estremi morte, si rischia di incorrere in un procedimento per lesioni colpose o omicidio colposo (invece per quanto riguarda le normative inerenti la termica e l'acustica, seppur esser siano importanti, in caso di non conformità si può rimediare in modo “amministrativo” o tecnico, sostituendo le vetrate). VETRI DI SICUREZZA VETRO TEMPERATO Il vetro temperato si ottiene tramite un processo di riscaldamento in cui il vetro viene portato a circa 700° e, successivamente, viene raffreddato istantaneamente in modo da creare una compressione superficiale tale da aumentarne la resistenza meccanica e termica. In caso di rottura il vetro temprato si sbriciola in piccoli frammenti inoffensivi: per questo motivo viene considerato in talune situazioni vetro antiferita e viene identificato per la normativa italiana nelle classi 1C1, 1C2 oppure 2C2. La norma UNI 7697/07, però, prescrive nelle situazioni di pericolo esclusivamente i vetri temperati classificati 1C1 o 1C2. Applicazioni Lo svantaggio dell'impiego del vetro temperato consiste nel vuoto lasciato in caso di rottura dello stesso. Inoltre, se si posiziona il vetro ad una determinata altezza, in caso di rottura (pur rompendosi in sicurezza come previsto dalla norma), possono prodursi pezzi di vetro coesi che, con il peso acquisito durante la caduta, possono diventare altamente pericolosi. In questi casi è necessario valutare se sia opportuno applicare esternamente un vetro stratificato composto da due vetri temperati o induriti. VETRO STRATIFICATO O LAMINATO L'altro vetro indicato dalla norma UNI 7697/07 come vetro di sicurezza è il vetro stratificato o laminato. Esso può venir definito come un pannello composto da due o più lastre di vetro unite tra loro tramite l'interposizione di materiale plastico (il più diffuso è il PVB, polivinilbutirrale). Il vetro stratificato è definito di sicurezza perchè, in caso di rottura, non rilascia frammenti di vetro pericolosi. Infatti, l'intercalare in pvc utilizzato per i vetri stratificati serve proprio a trattenere i frammenti di vetro, a limitare le dimensioni dell'apertura riducendo il rischio di ferite da taglio o penetrazione. I vetri che compongono lo stratificato devono essere conformi ad una o più delle seguenti norme europee: • EN 572-1 - per vetro rivestito; • EN 572-2 - per vetro float; • EN 572-5 - per vetro stampato; • EN 1096-1/2/3/4 - per vetro rivestito con coating; • EN 1863 - per vetro indurito termicamente; • EN 12150-1/2 - per vetro di sicurezza temperato termicamente. In base alle sue prestazioni il vetro stratificato viene classificato come livello di sicurezza nei seguenti modi: • Antiferita - classe 2B2 UNI EN 12600 • Anticaduta nel vuoto – 1B1 UNI EN 12600 • Antieffrazione - UNI EN 356 dalla classe P1 alla classe P5A (con le prove effettuate con la caduta della sfera) alle classe P6B, P7B e P8B (con le prove effettuate con l'attacco di martello ed ascia) • Antiproiettile - UNI EN 1063 dalla classe BR1 classe BR7 e con le classi SG1 e SG2 • Antiesplosione • Antiuragano Vetro stratificato antiferita – classificazione 2B2 Questo tipo di vetro stratificato deve essere utilizzato tutte le volte che sussiste un rischio per l'incolumità delle persone (ma non si presenta il periodo di caduta nel vuoto). Il vetro stratificato antiferita trova vasta applicazione all'interno di asili, istituti, università, case di cura, centri ricreativi, palestre, centri benessere, palazzi dello sport, cinema, supermercati e ambienti domestici. Inoltre essi vengono utilizzati per la realizzazione di partizioni, paratie, divisorie, bacheche, arredi vetrati e come vetri per serramenti esterni dove previsto dalla normativa UNI 7697. Vetri stratificati anticaduta – classificazione 1B1 I vetri stratificati facenti parte di questa categoria devono essere in grado, in caso di urto accidentale, di trattenere una persona evitandone la caduta nel vuoto. I vetri anticaduta vengono utilizzati per parapetti di balconi, terrazze, scale interne ed esterne, sottofinestre, protezioni per ascensori e montacarichi e per tutte le applicazioni che prevedono l'utilizzo di un vetro a quota inferiore a 100/110/120 cm dal piano di calpestio e con il pericolo, in caso di rottura, di caduta nel vuoto. Essi sono inoltre utilizzati come vetri esterni in ambienti adibiti ad attività sportive o ricreative, asili, scuole, istituti, università, ospedali, case di cure, centri benessere, vetrine di negozi, pareti di centri commerciali, ripari vetrati per fermate di autobus o metropolitane. Vetri stratificati antieffrazione – antivandalismo – anticrimine La norma UNI EN 356 riporta due metodi di prova distinti per fornire le categorie/classi di resistenza di questi vetri; questi metodi di prova, però, non riproducono le condizioni del vero e proprio attacco da parte dell'uomo, ma sono intesi a fornire una classificazione di resistenza comparativa tra i vari vetri. Una prima prova consiste nel verificare il comportamento del vetro stratificato all'impatto di un corpo duro (una sfera d'acciaio con diametro 100 mm e massa di 4,11 kg) da una differente altezza di caduta. TABELLA PER LA CLASSIFICAZIONE DEI VETRI STRATIFICATI RESITENTI AI COLPI DI SFERA Categoria di resistenza Altezza caduta in mm Numero di colpi P1A 1500 3 P2A 3000 3 P3A 6000 3 P4A 9000 3 P5A 9000 9 (si ripete per tre volte) Questi vetri antieffrazione vengono utilizzati per vetrazioni di piani bassi (P4A), vetrine di oggetti o animali di un certo valore e/o pericolosi, sopraluci di vetrine ad elevata sicurezza (P4A), finestre e porte di scuole (P4A), consolati (P5A), aeroporti (P3A), Preture (P5A), Uffici Postali (P5A), Ufficio Cambio e in tutti gli ambienti presi potenzialmente di mira. Una seconda prova consiste nel verificare il comportamento del vetro stratificato all'impatto di un'ascia (si richiede un numero minimo di colpi per creare un'apertura di 400 mm x 400 mm). Categoria di resistenza Numero totale di colpi di martello e di taglio Minimo numero colpi di martello P6B Minimo 30 a 50 12 P7B Minimo 51 a 70 12 P8B Oltre 70 12 Questi vetri antieffrazione/anticrimine vengono utilizzati per casse (P6B), sportelliere in genere, guardiole (P7B), protezione opere d'arte (P6B-P8B), porte interbloccate d'accesso a banche e uffici finanziari (P6B), tribunali (P7B), istituti di pena (P6B), caserme (P6B), comandi operativi militari e centri operativi militari (P8B). Vetri stratificati antiproiettile La dicitura “vetrata resistente ai proiettili” si applica sia ai prodotti che possiedono caratteristiche evidenti di un vetro, sia ai prodotti stratificati di vetro e materiali plastici. La norma antiproiettile si applica: • agli attacchi con pistole, fucili e fucili da caccia; • alle vetrate per edilizia ad uso interno ed esterno. La protezione fornita da una vetrata antiproiettile non dipende solo dal vetro utilizzato, ma anche dal serramento, dal progetto e dal montaggio. I vetri stratificati antriproiettile sono utilizzati per vetrine di oggetti preziosi, sportelli di banche, uffici postali, esattorie e ovunque ci sia flusso di denaro o valori, musei ed esposizioni d'arte, negozi d'armi e di esplosivi e negli immobili residenziali in funzione ai rischi. Vetri stratificati antiesplosione I vetri stratificati antiesplosione hanno il fine di minimizzare il rischio di lesione dovuta alla proiezione di pericolosi frammenti di vetro; inoltre forniscono valida protezione ai detriti prodotti dalla composizione della bomba o di qualsiasi detrito trasportato dallo scoppio. La protezione fornita dal vetro stratificato resistente alle esplosioni non dipende solo dalla sua composizione, ma anche dal progetto, dal serramento e dal fissaggio del vetro.