Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti Il Caso di Studio del Legno Riciclaggio e Ciclo di Recupero 10 Dicembre 2013 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 INDICE 1. INTRODUZIONE.................................................................... 3 2. IL RICICLAGGIO DEL LEGNO ................................................ 3 3. IL RUOLO DI RILEGNO ......................................................... 5 4. RECENTI INIZIATIVE ........................................................... 6 5. LINK UTILI ........................................................................... 7 Centro studi MatER 2 di 7 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 1. INTRODUZIONE Gli imballaggi di legno comunemente utilizzati appartengono a poche grandi categorie, illustrate nella figura sottostante, per un totale di 2.163.000 t di imballaggi immessi a consumo all’anno (2013). Figura 1: suddivisione imballaggi a seconda della categoria (fonte dei dati: Rilegno, maggio 2013) 2. IL RICICLAGGIO DEL LEGNO A seconda del tipo di legname, il processo produttivo da legno recuperato cambia. Per esempio, dagli scarti di segheria si ottengono prodotti con elevate caratteristiche igieniche (es. pellet), mentre dal legno misto raccolto tramite raccolta differenziata (RD) si ottengono il cippato (che può essere impiegato per produrre pannelli truciolari) e la segatura. Ad oggi il 95% del legno riciclato è utilizzato per la produzione di pannelli truciolari per l’industria del mobile, anche se a volte può essere prodotta pasta cellulosica per le cartiere o blocchi di legno-cemento per la bioedilizia. Il processo produttivo del pannello truciolare è costituito da: Stoccaggio; Separazione di materiali estranei; Frammentazione o truciolatura vera e propria; Essiccazione dei chips di legno; Pulizia e raffinazione; Incollaggio delle particelle (per mezzo di resine); Pressatura; Rifinitura con squadratura e levigatura; Nobilitazione. Il pannello truciolare può essere utilizzato in luogo di un pannello compensato, prodotto a partire la legno vergine. Per il pannello compensato, una volta scelta la Centro studi MatER 3 di 7 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 specie legnosa (es. faggio, pioppo, mogani africani, okoumè…), il processo produttivo consta delle seguenti fasi: Sfogliatura o tranciatura (per ottenere fogli sottili del materiale); Taglierinatura e cernita dei fogli; Essiccazione; Bonifica (ovvero eliminazione dei difetti); Incollaggio dei fogli (di solito il numero dei fogli costituenti il pannello compensato è dispari); Pressatura; Finitura. Il riciclo del legno presenta anche alcuni aspetti critici: per esempio, i pannelli truciolari prodotti dal legno riciclato presentano una resistenza meccanica inferiore rispetto a quelli compensati costituiti da materie vergini ed è quindi necessario aumentarne lo spessore. Studi condotti tramite metodologia LCA (Life Cycle Assessment) hanno considerato due diversi rapporti di sostituzione tra legno recuperato e legno vergine: 1:0,6 (a causa della diminuzione della prestazione meccanica) e 1:1. Nel primo caso, diversamente dal secondo, l’LCA rivela che non si hanno vantaggi dal punto di vista energetico e ambientale nell’impiego del pannello truciolare al posto del compensato vergine. Nella Figura di seguito sono riportati i quantitativi di energia implicati nel riciclo del legno: un valore totale negativo implica un vantaggio. MJ eq./t CED 8000 6000 4000 2000 0 -2000 -4000 -6000 -8000 -10000 6355 1333 -2016 -8371 prod. Secondaria prod. Primaria Totale Totale sostituzione sostituzione 1:1 1:06 Figura 2: impatto di domanda di energia - Cumulative Energy Demand (CED) per il riciclo del legno. Nel caso di rapporto di sostituzione 1:0,6 il valore totale è positivo (ossia svantaggioso) Centro studi MatER 4 di 7 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 3. IL RUOLO DI RILEGNO In Italia gli obiettivi fissati per il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio sono gestiti dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), un consorzio privato che riunisce le compagnie coinvolte nella catena dell’imballaggio (dai produttori agli utilizzatori dell’imballaggio). Il CONAI coordina 6 consorzi, uno per ciascuno dei materiali: - Acciaio (RICREA) - Alluminio (CiAl) - Carta (Comieco) - Legno (Rilegno) - Plastica (Corepla) - Vetro (CoReVe) L’adesione al CONAI è obbligatoria per le compagnie che producono, vendono o utilizzano il materiale di imballaggio, mentre è volontario per le municipalità, ciononostante l’adesione dei comuni ha raggiunto coperture molto elevate (Figura 3). Accordi di Consorzio al 2012 9.000 8.000 n°comuni 7.000 6.000 5.000 4.000 91% 78% 3.000 72% 63% 2.000 59% 71% 1.000 0 CiAl (alluminio) *2011 CoreVE (vetro) CorePLA (plastica) Comieco (carta) Rilegno (legno) CNA (acciaio) Figura 3: numero di Comuni italiani, su un totale di 8093, che hanno sottoscritto l’accordo con CONAI, aggiornamento 2012 (eccetto CiAl: dati 2011) (fonte dei dati: CONAI) Rilegno è il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia, attivo dal 1998 in seguito all’entrata in vigore del D. Lgs n.22 del 1997 (Decreto Ronchi). Fanno parte del Consorzio le imprese produttrici di imballaggi di legno, i fornitori di materia prima per la produzione degli imballaggi, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi; hanno inoltre diritto di partecipare al Consorzio gli enti e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno. A fine 2012 contava 2.324 consorziati, circa 380 piattaforme di recupero e 4.814 Comuni serviti (dati: maggio 2013). Centro studi MatER 5 di 7 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 Figura 4: mappa delle piattaforme per la raccolta differenziata del legno sul territorio italiano (fonte dei dati: Rilegno) Rilegno fa parte del Centro Ricerche Imballaggi Legno e Logistica (CRIL), che è nato nel 1996, e da allora opera nella filiera degli imballaggi di trasporto, focalizzandosi su pallet e casse, sulle unità di carico e sui rifiuti di imballaggi di legno. Del CRIL fanno parte un laboratorio tecnologico, che effettua test di prova sugli imballaggi di trasporto con particolare riferimento a pallet, casse e unità di carico, e un laboratorio chimico, che effettua analisi su tutti i rifiuti di legno provenienti dalle piattaforme di raccolta convenzionate o dalle aziende riciclatrici, al fine di valutarne le caratteristiche di non pericolosità per i successivi riutilizzi. 4. RECENTI INIZIATIVE Rilegno nel 2010 ha lanciato il suo nuovo progetto “Tappo a chi?” per la promozione del riciclo del sughero. Attualmente circa 15.000 t/anno di sughero vengono prodotte in Italia, da cui si ricavano principalmente tappi per bottiglie. La nuova sfida del progetto “Tappo a chi?” è di raccogliere e utilizzare i tappi usati per realizzare pannelli isolanti, prodotti per l’edilizia, strumenti musicali ecc… Sempre nell’ottica di non utilizzare materie prime legnose vergini, a giugno 2013 è stato depositato il brevetto Caudex: questo materiale è costituito da uno strato di supporto cellulosico e uno di sfridi di legno (ovvero gli scarti di piccole dimensioni), uniti insieme tramite collante. Trova impiego nel settore del packaging, allestimento, Centro studi MatER 6 di 7 Il Caso di Studio del Legno Rev 1 - 10/12/2013 espositori, rivestimento, design ecc… Lo scopo di Caudex è di recuperare gli sfridi di legno, che diversamente dovrebbero essere smaltiti. 5. LINK UTILI - Immagine di copertina: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Biella-Trecciolino__legna.jpg Rilegno: http://www.rilegno.org/it Progetto “Tappo a chi?”: http://www.tappoachi.it/ Brevetto Caudex: http://www.caudex.it/ “Riciclo dei rifiuti” – L. Rigamonti, M. Grosso. Dario Flaccovio Editore. ISBN: 978-88-7758-897-5. Prima edizione: 2009 Centro Ricerche Imballaggi Legno e Logistica (CRIL): http://www.cril.it/cms2/index.php Centro studi MatER 7 di 7